ITTO20090287A1 - Elemento adesivo per prova di adesione e relativo procedimento di prova - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE
“Elemento adesivo per prova di adesione e relativo procedimento di provaâ€
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce a un elemento e a un procedimento per sottoporre a prove di adesione superfici suscettibili di subire trattamenti di ricoprimento. In particolare, l’invenzione riguarda un elemento adesivo, particolarmente in forma di striscia, prove di adesione su superfici di vario tipo e a un relativo procedimento di prova.
Descrizione della tecnica nota
Nella pratica industriale si ha frequentemente la necessità di applicare un trattamento di rivestimento superficiale a diversi oggetti o superfici. Tale necessità deriva, ad esempio, da esigenze di decorazione, di protezione o di accoppiamento.
Qualunque sia il trattamento di ricoprimento applicato, una superficie destinata a subire il trattamento deve presentare caratteristiche tali da promuovere e mantenere il legame con il ricoprimento. Ciò à ̈ di fondamentale importanza al fine di garantire un’alta qualità del prodotto trattato, sia esso una materia prima, un semilavorato o un prodotto finito.
Esistono a riguardo normative per la misurazione o per la verifica delle proprietà di adesione di una superficie su cui si applica un rivestimento e, in generale, la tecnica nota prevede di eseguire la misura o la verifica con prodotti e metodi diversi.
Un primo metodo consiste nella misura dell’angolo di contatto fra una goccia di un liquido di prova e una superficie oggetto della misura.
È necessario il prelievo di un provino, comprendente la superficie oggetto della misura, che viene successivamente posizionato su un supporto associato a una lampada. La lampada à ̈ disposta per proiettare il profilo del provino su uno schermo avente una scala graduata.
Il procedimento di misura prevede che sia deposta sulla superficie una goccia del suddetto liquido di prova, generalmente acqua distillata calibrata e trattata mediante un micronizzatore, di cui si misura la tangente dell’angolo di contatto rispetto alla superficie stessa. La misura viene eseguita grazie alla proiezione del profilo del provino e della goccia sul predetto schermo per mezzo della lampada. Più alto à ̈ il valore misurato della tangente dell’angolo di contatto, più basso à ̈ il grado di adesione della superficie.
Il metodo à ̈ quindi molto preciso e fornisce un’indicazione assoluta, ma à ̈ applicabile solo in laboratorio mediante attrezzature dedicate e molto costose. Inoltre, generalmente, il procedimento à ̈ di tipo distruttivo poiché prevede il prelievo di un provino.
Date inoltre le modalità di misura, à ̈ evidente che non à ̈ possibile eseguire la misurazione in questo modo su materiali porosi, in cui il liquido di prova verrebbe rapidamente assorbito.
Una seconda soluzione utilizzata nell’ambito della tecnica nota prevede l’utilizzo di un inchiostro di prova e consente di ottenere una misura di carattere comparativo, non assoluto. Brevemente, ogni inchiostro di prova à ̈ associato a un determinato valore di bagnabilità di una superficie.
Il test prevede di stendere l’inchiostro di prova sulla superficie da testare, ad esempio con un pennello, e dà esito positivo nel caso in cui l’inchiostro si distribuisca in modo uniforme, ad esempio formando un velo sulla superficie. Ciò significa che la superficie ha un valore di bagnabilità superiore al valore cui à ̈ associato l’inchiostro, ma non si conosce tuttavia il valore assoluto della bagnabilità.
Tuttavia, il metodo non à ̈ particolarmente preciso e richiede esperienza notevole nell’interpretazione dei risultati.
Inoltre, la diversa volatilità dei componenti dell’inchiostro di prova può portare facilmente ad alterazioni dei risultati.
È infine da rilevare che la bagnabilità di una superficie à ̈ in generale una condizione necessaria per una buona adesione della stessa, ma non à ̈ in alcun modo una condizione sufficiente.
Per valutare le caratteristiche di adesione di una superficie la tecnica nota prevede l’utilizzo di procedimenti, in genere prove comparative, basati sull’applicazione e la successiva asportazione di un nastro adesivo mediante un braccio dinamometrico. In generale queste prove possono essere eseguite, in alternativa, prima o dopo l’applicazione del trattamento di ricoprimento.
Nel caso in cui la prova sia eseguita prima del trattamento di ricoprimento si dispone una striscia di materiale adesivo sulla superficie e si misura la forza necessaria al suo distacco. Tuttavia, questo metodo fornisce un’informazione media delle caratteristiche di adesione della superficie in quanto con un unico nastro à ̈ impossibile avere informazioni puntuali. Oltretutto ciò implica che le basse forze che si sviluppano in punti a basso grado di adesione, indicazione di pessime caratteristiche della superficie, possono essere facilmente mascherate da forze di modulo più grande che si sviluppano in punti a elevato grado di adesione, rendendo quindi la prova poco attendibile.
Se, viceversa, la prova à ̈ eseguita dopo l’applicazione del ricoprimento, si applica una striscia di nastro adesivo su una porzione di ricoprimento che à ̈ stata preventivamente intagliata, ad esempio, secondo una geometria a maglie quadrangolari e si procede alla sua asportazione.
Nel caso in cui la prova abbia esito positivo il rivestimento non risulta asportato. Tuttavia, il procedimento à ̈ evidentemente di tipo distruttivo per il ricoprimento.
Scopo dell’invenzione
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di superare i problemi della tecnica nota. In particolare, lo scopo dell’invenzione à ̈ quello di fornire un prodotto per l’esecuzione di una prova di adesione su una superficie qualsiasi e un relativo procedimento di prova aventi basso costo, sufficiente precisione, facilità di interpretazione e carattere non distruttivo.
Sommario dell’invenzione
Lo scopo dell’invenzione à ̈ raggiunto da un elemento adesivo, particolarmente in forma di striscia, per prova di adesione e un procedimento aventi le caratteristiche formanti oggetto delle rivendicazioni che seguono, che formano parte integrante dell’insegnamento tecnico qui somministrato in relazione all’invenzione.
In particolare, lo scopo à ̈ raggiunto da un elemento adesivo comprendente uno strato biadesivo con struttura frammentata e da un relativo procedimento di prova.
Breve descrizione dei disegni
L’invenzione sarà ora descritta dettagliatamente con riferimento ai disegni allegati, dati a puro di titolo di esempio non limitativo, in cui:
- la figura 1 Ã ̈ una vista prospettica di un elemento adesivo in base a una prima forma di esecuzione della presente invenzione,
- le figure 2, 4, 6 sono viste prospettiche illustranti fasi di un procedimento di prova secondo l’invenzione,
- le figure 3, 5, 7 sono viste laterali secondo le frecce III, V, VII delle figure 2, 4, 6,
- la figura 8 à ̈ una vista laterale schematica di una parte di una linea di fabbricazione della prima forma di esecuzione dell’elemento adesivo secondo l’invenzione,
- la figura 9 Ã ̈ una vista in pianta secondo la freccia IX di figura 8,
- la figura 10 à ̈ una vista laterale schematica di una parte di una linea di fabbricazione di un elemento adesivo in base a una seconda forma di esecuzione dell’invenzione, - la figura 11 à ̈ una vista in pianta secondo la freccia XI di figura 10, e
- la figura 12 à ̈ una vista laterale schematica di una macchina di prova impiegante l’elemento adesivo delle figure 10, 11.
Descrizione dettagliata dell’invenzione
In figura 1 à ̈ indicata con 1 una prima forma di esecuzione di un elemento adesivo, particolarmente in forma di striscia, secondo la presente invenzione. Si apprezzerà che l’elemento adesivo può avere qualunque forma in funzione di esigenze di applicazione. L’elemento adesivo 1 comprende uno strato di supporto 2 e uno strato biadesivo 4. Lo strato di supporto 2 ha, in una variante preferita, una struttura telata, ma chiaramente altre soluzioni sono possibili.
Lo strato biadesivo 4 Ã ̈ uno strato flessibile avente una coppia di superfici contrapposte ricoperte di un adesivo essiccato. In particolare, lo strato biadesivo 4 comprende una prima superficie adesiva 6 e una seconda superficie adesiva 8.
Lo strato biadesivo 4 ha una struttura frammentata che in questa forma di esecuzione comprende una pluralità di tasselli quadrangolari 10. Ciascun tassello quadrangolare 10, definente un frammento dello strato biadesivo 4, ha una faccia 610 facente parte della prima superficie adesiva 6 e una faccia 810 facente parte della seconda superficie adesiva 8. I tasselli 10, in una variante preferita, hanno forma quadrata.
Lo strato biadesivo 4 Ã ̈ applicato sullo strato di supporto 2, particolarmente su una superficie di adesione comparativa 2a atta a cooperare in relazione di adesione con la seconda superficie adesiva 8 dello strato biadesivo 4.
Lo strato di supporto 2 à ̈ realizzato di diversi materiali in dipendenza dal grado di adesione che si intende assegnare alla superficie di adesione comparativa 2a, come verrà in seguito dettagliato.
Nelle figure 2 a 7 sono illustrate fasi di un procedimento di prova per valutare un indice di adesione di una superficie 20 mediante l’impiego dell’elemento adesivo 1.
Con riferimento alle figure 2, 3, il procedimento di prova comprende una prima fase di applicazione dell’elemento adesivo 1 su una superficie 20 oggetto della prova. L’elemento adesivo 1 viene applicato in modo da provocarne l’adesione con la superficie 20. In particolare viene provocata l’adesione fra la prima superficie adesiva 6 e la superficie 20.
Dunque la prima superficie adesiva 6 Ã ̈ atta a cooperare in relazione di adesione con la superficie 20 oggetto della prova.
Con riferimento alle figure 4 a 7, il procedimento comprende, a seguito della prima fase, una seconda fase di asportazione dello strato di supporto 2 dallo strato biadesivo 4 eseguita manualmente o con mezzi automatici (non illustrati) e una terza fase di valutazione della distribuzione dei frammenti dello strato biadesivo 4. Ciò significa che a seguito della rimozione dello strato di supporto 2 dallo strato biadesivo 4 si verifica la presenza di frammenti sulla superficie di adesione comparativa 2a o, secondo le esigenze, sulla superficie 20, come verrà in seguito dettagliato.
È evidente che i tasselli quadrangolari 10 definiscono, in questa forma di esecuzione, i suddetti frammenti dello strato biadesivo 4.
In dettaglio, la superficie di adesione comparativa 2a dello strato di supporto 2 impone un valore di riferimento per la valutazione del grado di adesione della superficie 20 oggetto della prova. Infatti, lo strato biadesivo 4 Ã ̈ applicato sia sulla superficie 20 mediante la prima superficie adesiva 6, sia sulla superficie di adesione comparativa 2a dello strato di supporto 2 mediante la seconda superficie adesiva 8.
Siccome le predette superfici 6 e 8 dello strato biadesivo 4 sono ricoperte di un medesimo adesivo, lo sviluppo, all’interfaccia fra la seconda superficie adesiva 8 e la superficie di adesione comparativa 2a, di forze di adesione aventi modulo diverso rispetto alle forze di adesione che nascono all’interfaccia fra la prima superficie adesiva 6 e la superficie 20 dipende unicamente dalle caratteristiche di adesione delle superfici 2a, 20.
In particolare, la forza agente sulla faccia 610 di ciascun tassello quadrangolare 10 à ̈ determinata dal grado di adesione della superficie 20 rispetto alla prima superficie adesiva 6 dello strato biadesivo 4, mentre la forza agente sulla faccia 810 di ciascun tassello quadrangolare 10 à ̈ fissa ed à ̈ determinata dal grado di adesione della superficie di adesione comparativa 2a rispetto allo strato biadesivo 4, scelto in fase di produzione dell’elemento adesivo 1.
Ciò implica che, al momento dell’asportazione dello strato di supporto 2 dallo strato biadesivo 4 ciascun tassello quadrangolare 10 si trova soggetto all’azione di due forze antagoniste agenti, rispettivamente, sulla faccia 610 e sulla faccia 810.
In tal modo, con riferimento alle figure 4-5, se la superficie 20 ha ovunque un grado di adesione maggiore rispetto alla superficie di adesione comparativa 2a, la totalità dei tasselli quadrangolari 10 rimane attaccata alla superficie 20. In tal caso la prova ha esito positivo.
Ciò si verifica, evidentemente, perché le forze di adesione sviluppate all’interfaccia fra la superficie 20 e la prima superficie adesiva 6 sono più elevate di quelle che si sviluppano all’interfaccia fra la seconda superficie adesiva 8 e la superficie di adesione comparativa 2a, quindi la forza agente su ciascuna faccia 610 ha modulo maggiore di quella agente sulla faccia 810.
Viceversa, come illustrato nelle figure 6-7, se la superficie 20 ha localmente un grado di adesione inferiore rispetto alla superficie di adesione comparativa 2a dello strato di supporto 2, parte dei tasselli quadrangolari 10 rimane attaccata alla superficie di adesione comparativa 2a.
Chiaramente, qualora il grado di adesione della superficie 20 sia inferiore rispetto alla superficie di adesione comparativa 2a in tutta l’area dell’elemento adesivo 1, la totalità dei tasselli quadrangolari 10 rimane attaccata alla superficie di adesione comparativa. In ambedue i casi l’esito della prova à ̈ negativo. In generale, anche in presenza di un unico tassello quadrangolare 10 attaccato alla superficie di adesione comparativa 2a a seguito dell’asportazione dello strato di supporto 2 l’esito della prova à ̈ da considerarsi negativo.
Infatti, nei casi sopra menzionati, la forza di adesione agente sulla faccia 610 di ciascun tassello quadrangolare 10 Ã ̈ minore rispetto alla forza agente sulla faccia 810 nei punti in cui la superficie 20 ha un grado di adesione inferiore rispetto alla superficie di adesione comparativa 2a.
Risulta chiaro in tal modo il ruolo dello strato di supporto 2 e in particolare della superficie di adesione comparativa 2a: il materiale di cui à ̈ costituito lo strato di supporto 2, quindi anche la superficie 2a, impone un riferimento per la valutazione del grado di adesione della superficie 20.
Tuttavia à ̈ evidente che in dipendenza dal materiale di cui à ̈ costituita la superficie 20 e dal tipo di ricoprimento che si intende applicarvi debba essere variato il valore di riferimento per l’indice di adesione associato alla superficie di adesione comparativa 2a. Ciò à ̈ ottenibile realizzando lo strato di supporto 2, particolarmente la superficie di adesione comparativa 2a, di materiali diversi aventi un diverso grado di adesione nei confronti dell’adesivo che ricopre lo strato biadesivo 4.
Esempi di materiali impiegabili per la realizzazione dello strato di supporto 2, corrispondenti ad altrettanti valori di riferimento del grado di adesione stabiliti da normative internazionali, sono il polivinilcloruro (PVC), il policarbonato (PC) o il teflon (PTFE).
È chiaro dunque che l’elemento adesivo 1 e il procedimento di prova sopra descritti consentono di eseguire prove di adesione su una superficie in modo veloce, preciso e basato su una comparazione fra un grado di adesione di riferimento, noto, e un valore rilevato localmente. Inoltre, non essendo una misura di bagnabilità, quali ad esempio le misure dell’angolo di contatto o le misure con inchiostro, à ̈ espressione delle reali proprietà di adesione di una superficie ed à ̈ impiegabile anche su materiali porosi.
È inoltre possibile modulare la risoluzione della prova variando le dimensioni dei tasselli quadrangolari 10. Minori sono le dimensioni dei tasselli 10, maggiore à ̈ la possibilità di cogliere difetti di piccola estensione, che altrimenti verrebbero mascherati in modo analogo a quanto accade in prove eseguite con nastri non frammentati. Oltretutto à ̈ in questo modo possibile eseguire prove anche su particolari di piccola dimensione, altrimenti impossibili o comunque molto complesse da effettuare.
Nondimeno si apprezzerà che il procedimento di prova à ̈ di tipo non distruttivo e non necessita inoltre di particolare esperienza nella lettura dei risultati. Il risultato di una prova eseguita mediante l’elemento adesivo 1 e il procedimento di prova sopra descritti à ̈ interpretabile basandosi su una semplice logica binaria associata a un riscontro visivo, ossia alla valutazione della distribuzione dei frammenti dello strato biadesivo 4.
Per quanto concerne l’aspetto della riduzione dei costi delle prove di adesione, à ̈ importante osservare che per la fabbricazione di un elemento adesivo 1 secondo l’invenzione, si può abbinare al tradizionale procedimento di realizzazione di nastri biadesivi, di per sé noto e quindi non descritto in dettaglio, un trattamento aggiuntivo che prevede una doppia fustellatura rotativa, come illustrato nelle figure 8, 9, illustranti una parte di una linea di fabbricazione dell’elemento adesivo 1.
In particolare, à ̈ possibile predisporre un piano di scorrimento orizzontale 22 sul quale avanza, in una direzione longitudinale indicata con F in figura 8, uno strato di supporto 2. Sullo strato di supporto 2 à ̈ già stato applicato, dalla parte opposta rispetto al piano di scorrimento 30, uno strato biadesivo 4.
Durante l’avanzamento dello strato di supporto 2 e dello strato biadesivo 4, su di esso applicato e ad esso solidale, lo strato biadesivo 4 incontra, in sequenza, una prima fustella 24, rotante attorno a un asse trasversale orizzontale 24a e avente una pluralità di lame anulari longitudinali 26, e una seconda fustella 28, a sua volta girevole attorno a un asse trasversale orizzontale 28a e avente una pluralità di lame rettilinee trasversali 30.
In modo di per sé noto, l’azione combinata della prima fustella 24 e della seconda fustella 28 crea i tasselli quadrangolari 10 nello strato biadesivo 4, senza incidere lo strato di supporto 2.
Dunque, sfruttando procedimenti e utensili di per sé noti si può fabbricare l’elemento adesivo 1 con costi di produzione sufficientemente contenuti in modo da poter proporre sul mercato l’elemento adesivo 1 a un prezzo decisamente inferiore a quello di altri prodotti.
Nelle figure 10, 11 à ̈ illustrato un elemento adesivo 101, particolarmente in forma di striscia, in base a una seconda forma di esecuzione dell’invenzione, unitamente a una parte di una linea di fabbricazione.
Analogamente all’elemento adesivo 1, si apprezzerà che la forma sopra menzionata potrà essere variata in funzione delle esigenze e delle applicazioni e non à ̈ in alcun modo limitativa ai fini dell’invenzione.
L’elemento adesivo 101 comprende lo strato di supporto 2 avente la superficie di adesione comparativa 2a sulla quale à ̈ applicato uno strato biadesivo 104 a struttura frammentata avente una prima superficie adesiva 106 e una seconda superficie adesiva 108.
Lo strato biadesivo 104 comprende, in questa forma di esecuzione, una pluralità di sfere adesive 110 che definiscono frammenti dello strato biadesivo 4 e realizzano, in modo sostanzialmente analogo all’elemento 1, le predette prima e una seconda superficie adesiva 106 e 108. Analogamente a quanto descritto per l’elemento adesivo 1, la superficie di adesione comparativa 2a à ̈ atta a cooperare in relazione di adesione con la seconda superficie adesiva 108, mentre la prima superficie adesiva 106 à ̈ atta a cooperare in relazione di adesione con una superficie oggetto della prova.
È evidente che le sfere adesive 110 hanno la medesima funzione dei tasselli quadrangolari 10 dell’elemento adesivo 1. Anche le fasi del procedimento di prova e le modalità di interpretazione dei risultati si mantengono identiche e pertanto non verranno nuovamente descritte.
L’unica differenza à ̈ insita nel fatto che le facce 610 e 810 dei tasselli quadrangolari 10 sono qui sostituite da aree di contatto, rispettivamente, fra ciascuna sfera 110 e la superficie 20, e ciascuna sfera 110 e la superficie di adesione comparativa 2a. Dunque le superfici 106, 108 sono sostanzialmente definite da una pluralità di aree di contatto adiacenti offerte dalle sfere adesive 110.
La parte di linea di fabbricazione illustrata nelle figure 10, 11 à ̈ predisposta per attuare un procedimento di fabbricazione che comprende l’impiego di un piano di scorrimento 122 sul quale avanza in una direzione longitudinale indicata con F’ lo strato di supporto 2 con la superficie di adesione comparativa 2a rivolta verso l’alto.
Durante l’avanzamento dello strato di supporto 2 nella direzione longitudinale F’ la superficie di adesione comparativa 2a incontra, in sequenza, un primo distributore di adesivo 140, un distributore di sfere 142 e un secondo distributore di adesivo 144.
Il primo distributore di adesivo 140 comprende una tramoggia 146 all’interno della quale à ̈ alloggiato un adesivo 148 che viene depositato sulla superficie di adesione comparativa 2a da un rullo distributore 150 rotante attorno a un primo asse trasversale orizzontale 150a.
L’adesivo 148 così depositato forma un primo strato 1480 di adesivo sulla superficie di adesione comparativa 2a.
Il distributore di sfere 142 comprende una tramoggia 152 all’interno della quale à ̈ alloggiata una pluralità di sfere 154 che vengono depositate sul primo strato 1480 di adesivo da un rullo palettato 160, rotante attorno a un secondo asse trasversale orizzontale 160a. Le sfere 26’ che si adagiano sullo strato 1480 formano a loro volta uno strato 1540 di sfere.
Infine, il secondo distributore biadesivo 144 comprende una tramoggia 162 all’interno della quale à ̈ alloggiato l’adesivo 148 che viene depositato sullo strato 1540 di sfere da un rullo distributore 164, rotante attorno a un terzo asse trasversale orizzontale 164a. In tal modo, viene formato un secondo strato 1480’ di adesivo al di sopra dello strato 1540 di sfere.
Successivamente, ad esempio mediante un’asciugatura a raggi infrarossi, di per sé nota e rappresentata schematicamente con linee ondulate 170, si provoca la coagulazione degli strati 1480 e 1480’ attorno alle sfere 154 dello strato 1540, ottenendo quindi uno strato biadesivo 4 comprendente sfere adesive 110. Ciascuna sfera adesiva 110 comprende una sfera 154 rivestita di adesivo 148.
Le sfere 154 possono essere, convenientemente, realizzate di materiale metallico, tipicamente alluminio.
Si osservi tuttavia che questo non à ̈ in alcun modo limitativo nei confronti dell’invenzione: la scelta può ricadere su altri materiali, inclusi materiali non metallici, senza deviare dallo spirito dell’invenzione.
Realizzando le sfere 154 di materiale metallico ferromagnetico, à ̈ possibile automatizzare il procedimento di prova delle caratteristiche di adesione, adattandolo a prove da eseguire su linee di processo continue, quale ad esempio una linea di verniciatura di lamiere, mediante l’utilizzo di una macchina di prova automatica 200 illustrata a livello schematico in figura 12.
La macchina di prova automatica 200 comprende, in un involucro 202, tre coppie di rulli simmetricamente disposti rispetto a un asse verticale. I rulli hanno disposizione sostanzialmente ad “H†.
In particolare, la macchina 200 comprende una prima coppia di rulli 204, rotanti attorno a rispettivi assi 204a paralleli e orizzontali, una seconda coppia di rulli 206, rotanti attorno a rispettivi assi 206a paralleli e orizzontali, e una terza coppia di rulli 208, 210 rotanti attorno a rispettivi assi 208a e 210a paralleli e orizzontali. I rulli 206 sono al di sotto dei rulli 204, e i rulli 208 e 210 sono a loro volta al di sotto dei rulli 206. Il rullo 210 Ã ̈ magnetico.
I rulli 204 hanno in generale diametro inferiore rispetto ai rulli 206, a loro volta aventi diametro inferiore rispetto ai rulli 208, 210.
Sulle tre coppie di rulli si avvolge un elemento adesivo 101.
L’elemento adesivo 101 definisce un percorso chiuso, avente sostanzialmente forma a “U†rovesciata, contenente i rulli 204, 208 e 210, in cui le sfere adesive 110 sono rivolte all’esterno del percorso chiuso stesso. Quindi la prima superficie adesiva 106 à ̈ rivolta all’esterno del percorso chiuso definito dall’elemento adesivo 101.
I rulli 206 sono posizionati esternamente rispetto al percorso chiuso definito dall’elemento adesivo 101 e fra essi à ̈ disposto, con asse verticale, un sensore 212, ad esempio del tipo a induzione.
Quindi la superficie laterale dei rulli 204, 208, 210 Ã ̈ in contatto con una superficie dello strato di supporto 2 opposta alla superficie di adesione comparativa 2a, mentre la superficie laterale dei rulli 206 Ã ̈ in contatto, in generale, con la superficie di adesione comparativa 2a.
Al di sotto dei rulli 208 e 210, in contatto con porzioni di elemento adesivo 101 avvolte su di essi, avanza orizzontalmente in una direzione indicata con F’’ una superficie 220 oggetto di una prova di adesione.
Il funzionamento della macchina 200 Ã ̈ il seguente.
Accoppiando uno dei rulli, ad esempio il rullo 208, a un motore elettrico, si trascinano in rotazione i rimanenti rulli grazie all’avvolgimento su di essi dell’elemento adesivo 101, che procede in una direzione S. Tutti i rulli hanno assi orientati trasversalmente rispetto alla direzione S. Si osservi che, come risulterà chiaro in seguito, la macchina 200 opera in modo unidirezionale: l’unica direzione di avanzamento ammissibile per l’elemento adesivo 101, fermo restando la disposizione e le caratteristiche dei rulli precedentemente descritte, à ̈ la direzione S.
Contestualmente, con mezzi di per sé noti, si impone l’avanzamento della superficie 220 a una velocità pari alla velocità periferica dell’elemento adesivo avvolto sui rulli 208, 210.
Il rullo 208 à ̈ in grado di provocare l’adesione delle sfere 110 sulla superficie 220 tramite il contatto fra la prima superficie adesiva 106 di una porzione di elemento adesivo 101 su di esso avvolta e la superficie 220 stessa.
Contestualmente, il rullo 208 à ̈ in grado di eseguire l’asportazione dello strato di supporto 2 grazie all’orientamento del percorso chiuso definito fra il rullo 208 stesso e il rullo 206 ad esso immediatamente prossimo. Infatti, fra il rullo 208 e il rullo 206 ad esso immediatamente prossimo l’elemento adesivo 101, particolarmente lo strato di supporto 2, viene deviato di un angolo quasi retto rispetto alla superficie 220, riproducendo in tal modo un movimento tipico di un’azione di asportazione.
Le condizioni per cui si realizza l’adesione delle sfere 110 alla superficie 2a dello strato di supporto 2 o alla superficie 220 sono identiche a quanto descritto precedentemente, quindi non saranno ulteriormente dettagliate.
Nell’eventualità in cui almeno una sfera adesiva 110 rimane attaccata alla superficie di adesione comparativa 2a, con modalità analoghe a quanto precedentemente descritto, la sua presenza può essere rilevata dal sensore 212, che a sua volta può comunicare a un’unità di controllo esterna, non illustrata, la presenza di una porzione di superficie non conforme al grado di adesione richiesto per l’applicazione del trattamento di ricoprimento, quale che esso sia.
Superato il sensore 212, l’elemento adesivo 101, particolarmente il solo strato di supporto 2, si avvia verso il rullo 210. Il rullo 210 à ̈ magnetico ed à ̈ calibrato per sviluppare una forza di attrazione magnetica sulle sfere nettamente superiore a una forza di adesione massima sviluppabile fra le sfere adesive 110 e la superficie 220. In tal modo à ̈ possibile riportare le sfere adesive 110 sulla superficie di adesione comparativa 2a dello strato di supporto 2 e il procedimento di prova può così proseguire in modo continuo.
Naturalmente, fermo restando il principio dell’invenzione, i particolari di costruzione e le forme di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.
Ad esempio la superficie di adesione comparativa 2a dello strato di supporto 2 può essere predisposta per l’applicazione di una verniciatura superficiale avente un indice di adesione di riferimento. In questo modo à ̈ possibile variare il valore di riferimento da impiegare nelle prove semplicemente cambiando il tipo di vernice utilizzata per il ricoprimento della superficie di adesione comparativa 2a.
È inoltre possibile eseguire prove in sequenza impiegando uno strato di supporto di silicone, facilmente distaccabile. In questo modo, a seguito delle fasi di applicazione dell’elemento adesivo 1, 101 e di asportazione dello strato di supporto 2, lo strato biadesivo 4,104, particolarmente la prima superficie adesiva 6, 106, aderisce completamente alla superficie anche dopo il distacco dello strato di silicone.
Posteriormente alla fase di asportazione dello strato di supporto di silicone si può procedere con un ulteriore fase di applicazione, sulla seconda superficie adesiva 8 dello strato biadesivo attaccato alla superficie 20, di uno strato di prova avente una superficie di adesione comparativa con un grado di adesione predeterminato. Dopodiché si può procedere con un’ulteriore fase di asportazione dello stesso strato di prova dallo strato biadesivo 4, 104, a cui segue la valutazione della distribuzione dei frammenti dello strato biadesivo 4, 104. Quindi si possono ripetere in sequenza le ulteriori fasi di applicazione e asportazione dello strato di prova e la fase di valutazione della distribuzione dei frammenti per un numero di cicli predeterminato e con crescente grado di adesione assegnato alla superficie di adesione comparativa di ciascuno strato di prova che di volta in volta viene applicato e rimosso.
Questo à ̈ particolarmente utile nel caso di prove volte alla ricerca del grado di adesione di una superficie e non alla semplice verifica dello stesso.
Nondimeno si apprezzerà che la struttura frammentata dello strato biadesivo 4 può comprendere frammenti di forma qualsiasi e in generale diversa da quella dei tasselli quadrangolari 10. Inoltre à ̈ evidente che potranno essere utilizzati altri procedimenti di fabbricazione che non prevedono l’utilizzo di fustelle, ad esempio un taglio con laser.
Lo stesso principio si applica allo strato 104 della elemento adesivo 101, in cui le sfere possono essere sostituite da frammenti di forma differente e non sferica.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1.Elemento adesivo (1, 101) per prova di adesione, comprendente: - uno strato bi-adesivo (4, 104) includente una prima superficie adesiva (6, 106), atta a cooperare in relazione di adesione con una superficie (20, 220) oggetto di detta prova, e una seconda superficie adesiva (8, 108), e - uno strato di supporto (2) avente una superficie di adesione comparativa (2a) atta a cooperare in relazione di adesione con detta seconda superficie adesiva (8, 108), caratterizzato dal fatto che detto strato bi-adesivo (4, 104) ha struttura frammentata.
  2. 2. Elemento adesivo (1, 101) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto strato di supporto (2) ha struttura telata.
  3. 3. Elemento adesivo (1, 101) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta struttura frammentata comprende una pluralità di tasselli quadrangolari (10) o una pluralità di sfere adesive (110), detti tasselli quadrangolari (10) e sfere adesive (110) definendo frammenti di detto strato biadesivo (4, 104).
  4. 4. Elemento adesivo (101) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che dette sfere adesive comprendono, ciascuna, una sfera (154) rivestita di un adesivo (148).
  5. 5. Elemento adesivo (101) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta sfera (154) Ã ̈ di materiale metallico.
  6. 6. Procedimento per prova di adesione, caratterizzato dal fatto che comprende le fasi di: -applicazione di un elemento adesivo (1, 101) secondo una o più delle rivendicazioni 1 - 6 su una superficie (20, 220) oggetto di detta prova in modo da provocare un’adesione fra detto elemento adesivo (1, 101) e detta superficie (20, 220), - asportazione di detto strato di supporto (2) da detto strato biadesivo (4, 104), e - valutazione della distribuzione dei frammenti (10, 110) di detto strato biadesivo (4, 104).
  7. 7. Procedimento secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta fase di valutazione della distribuzione di frammenti (10, 110) comprende verificare la presenza di frammenti su detta superficie di adesione comparativa (2a) di detto strato di supporto (2).
  8. 8.Procedimento secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta fase di valutazione della distribuzione di frammenti (10, 110) comprende verificare la presenza di frammenti su detta superficie (20).
  9. 9. Procedimento secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta fase di asportazione à ̈ eseguita manualmente o con mezzi automatici.
  10. 10. Procedimento secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre una ulteriore fase di applicazione di uno strato di prova, avente una superficie di adesione comparativa con grado di adesione predeterminato, su detto strato biadesivo (4, 104), in cui detta ulteriore fase di applicazione di detto strato di prova à ̈ posteriore rispetto all’asportazione di detto strato di supporto (2) da detto strato biadesivo (4, 104), detto procedimento comprendendo inoltre una ulteriore fase di asportazione di detto strato di prova da detto strato biadesivo (4, 104), in cui detta ulteriore fase di asportazione segue detta ulteriore fase di applicazione di detto strato di prova ed à ̈ seguita da detta fase di valutazione della distribuzione di frammenti (10, 110), dette ulteriore fase di applicazione di detto strato di prova, ulteriore fase di asportazione di detto strato di prova e fase di valutazione della distribuzione di frammenti (10, 110) essendo ripetute in sequenza per un numero predeterminato di cicli e con un valore crescente del grado di adesione della superficie di adesione comparativa di detto strato di prova.
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