ITTO20090157U1 - Meccanismo ad innesto rapido per porta industriale - Google Patents

Meccanismo ad innesto rapido per porta industriale

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ITTO20090157U1
ITTO20090157U1 IT000157U ITTO20090157U ITTO20090157U1 IT TO20090157 U1 ITTO20090157 U1 IT TO20090157U1 IT 000157 U IT000157 U IT 000157U IT TO20090157 U ITTO20090157 U IT TO20090157U IT TO20090157 U1 ITTO20090157 U1 IT TO20090157U1
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IT
Italy
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rotation
shaft
bevel gear
sleeve
coupling mechanism
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Application number
IT000157U
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English (en)
Inventor
Wan Wei
Original Assignee
Jiangxi Baisheng Gate & Door Automa Tion Co Ltd
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    • E05F15/60Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators
    • E05F15/603Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators using rotary electromotors
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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Description

DESCRIZIONE
del modello di utilità dal titolo:
“MECCANISMO AD INNESTO RAPIDO PER PORTA INDUSTRIALE”
DESCRIZIONE
CAMPO DELL’INNOVAZIONE
La presente innovazione è relativa a meccanismi ad innesto rapido per porte industriali, e più in particolare ad un meccanismo ad innesto rapido per un macchinario di porta montato ad una data altezza.
STATO DELLA TECNICA
Un meccanismo ad innesto rapido per una porta industriale viene principalmente utilizzato per consentire ad un meccanismo di azionamento di un macchinario di porta di allontanarsi dal macchinario di porta quando la porta viene sottoposta ad installazione, manutenzione o in altri casi urgenti, permettendo in questo modo la spinta manuale della porta.
Facendo riferimento alla figura 3, in una tipica porta industriale, un’estremità di un albero di motore (non illustrato) è collegata ad una vite senza fine 23. Un albero di uscita 1 di una scatola di trasmissione 14 presenta una ruota di vite senza fine 3 impegnata con la vite senza fine 23. La ruota di vite senza fine 3 è limitata in una direzione assiale dell’albero di uscita 1, ma è girevole rispetto all’albero nella direzione circonferenziale. In altri termini, la ruota di vite senza fine 3 è in grado di ruotare rispetto all’albero di uscita 1. La rotazione a vuoto della ruota di vite senza fine 3 può determinare la variazione dell’albero di uscita 1 tra lo stato di rotazione e lo stato di arresto mediante un manicotto ad innesto 7 che è il principio di base del meccanismo ad innesto.
Attualmente, vi sono principalmente due tipi di meccanismi ad innesto per porte industriali secondo il principio di base di cui sopra: uno che impiega una forcella di comando e l’altro che utilizza una chiave per disinstallare il meccanismo ad innesto. La forcella di comando è utilizzata per scollegare il meccanismo ad innesto attraverso l’azionamento di un’estremità della forcella di comando; ciò tuttavia determina facilmente alcuni cedimenti e riduce la durata utile della forcella di comando nel caso in cui la forcella di comando sia utilizzata di frequente. Relativamente all’altro tipo di meccanismo ad innesto, l’utente deve arrampicarsi ad una data altezza per smontare il meccanismo ad innesto con una chiave, il che richiede molto tempo ed energia e non è sicuro. Inoltre, quando la porta viene abbassata, il meccanismo ad innesto non è utile, risultando scomodo per l’utente.
Vi sono molti tipi di meccanismi ad innesto applicati nell’industria, per esempio, il meccanismo ad innesto di veicolo. Un meccanismo ad innesto deve essere progettato secondo la struttura del dispositivo particolare che necessita di un meccanismo ad innesto. Pertanto, altri meccanismi ad innesto possono essere non adatti per porte industriali.
RIEPILOGO DELL’INNOVAZIONE
Per ovviare agli inconvenienti di cui sopra del meccanismo ad innesto, è previsto un meccanismo ad innesto rapido che sia facilmente azionabile e abbia la capacità di disimpegnarsi rapidamente anche in un caso urgente o in un caso ad elevato carico.
Per conseguire questo fine, la presente innovazione adotta le seguenti soluzioni tecniche: un meccanismo ad innesto rapido per una porta industriale in cui una vite senza fine è collegata ad un albero di motore della porta industriale e la vite senza fine si ingrana con una ruota di vite senza fine montata in modo girevole su un albero di uscita di una scatola di trasmissione. Il meccanismo ad innesto rapido comprende:
un manicotto ad innesto che circonda l’albero di uscita, un dispositivo, che limita la rotazione, che è disposto tra una parete interna del manicotto ed una parete esterna dell’albero di uscita, un gruppo ad innesto che è collocato tra un’estremità del manicotto e la ruota di vite senza fine, ed una parte ad anello che si estende verso l’esterno dall’altra estremità del manicotto;
un dispositivo di rotazione comprendente un albero di rotazione ed un dispositivo di azionamento a rotazione accoppiato ad un’estremità dell’albero di rotazione;
un dispositivo di azionamento ad ingranaggio conico comprendente un ingranaggio conico primario montato sull’albero di rotazione ed un ingranaggio conico secondario che si impegna con l’ingranaggio conico primario; e
un dispositivo differenziale comprendente un ingranaggio di azionamento girevole con l’ingranaggio conico secondario, due ingranaggi inseguitori impegnandosi con l’ingranaggio di azionamento e due leve di cambio a camma collegando rispettivamente i due ingranaggi inseguitori in una direzione assiale, le due leve di cambio a camma contrastando la parte ad anello del manicotto ad innesto in modo tale da far scorrere il manicotto ad innesto tra una posizione di impegno ed una posizione di disimpegno con il gruppo ad innesto.
Secondo una forma di realizzazione dell’innovazione, il dispositivo di attuazione della rotazione consiste in un meccanismo avente una ruota a catena ed una catena, la ruota a catena è fissata sull’albero di rotazione in modo concentrico e la catena è ricevuta in una scanalatura della ruota a catena in modo tale che l’utente possa manipolare entrambe le estremità dell’albero di rotazione per far sì che l’albero ruoti in senso orario o in senso antiorario. Secondo un’altra forma di realizzazione preferita dell’innovazione, il dispositivo di attuazione della rotazione comprende un codolo operativo che è perpendicolare all’albero di rotazione e una cui estremità è fissata sull’albero di rotazione in modo da trasferire direttamente il movimento di rotazione del codolo operativo in senso orario e in senso antiorario all’albero di rotazione. Un’estremità libera del codolo operativo definisce un foro passante al suo interno per una corda che vi passa attraverso, questa consentendo la trazione del codolo operativo da parte di un utente che si trova sul terreno mediante una corda.
Per conseguire il ritorno alla posizione automatica dopo che l’utente ha tirato l’albero di rotazione ed eseguito il processo ad innesto, l’albero di rotazione viene incamiciato con una molla a torsione in modo da fornire una forza di ripristino in una direzione opposta alla direzione di rotazione dell’albero di rotazione quando l’albero di rotazione ruota. In quanto tale, l’utente può manipolare la catena della ruota della catena o la corda del codolo operativo soltanto in una direzione.
Secondo una forma di realizzazione dell’innovazione, l’ingranaggio conico secondario del dispositivo di azionamento a ingranaggio conico è formato integralmente con l’ingranaggio di azionamento del dispositivo differenziale. È preferibile che l’ingranaggio conico secondario del dispositivo di azionamento ad ingranaggio conico sia collegato all’ingranaggio di azionamento del dispositivo differenziale in una modalità coassiale. In modo specifico, il dispositivo di limitazione della rotazione comprende una nervatura assiale e/o una scanalatura formata su una parete interna del manicotto ad innesto ed una corrispondente scanalatura e/o nervatura assiale formata su una parete esterna dell’albero di uscita. Il gruppo ad innesto comprende un foro e/o un perno assiale disposti sul manicotto ad innesto ed un corrispondente perno e/o foro assiale disposti nella ruota della vite senza fine. Ciascuna leva di cambio a camma è allungata e presenta una sezione trasversale di forma rettangolare con lunghezza e larghezza differenti, e ciò facilita il movimento regolare del manicotto ad innesto durante la rotazione della leva di cambio a camma. La sezione trasversale della leva di cambio a camma presenta angoli arrotondati.
Diversamente dalla tecnica anteriore, la presente innovazione ha i seguenti vantaggi:
in primo luogo, la trazione del codolo operativo mediante una corda (in alternativa, rotazione della ruota della catena mediante trazione di una catena) aziona l’albero di rotazione in modo che ruoti. Il codolo operativo assume un’estremità dell’albero di rotazione come suo punto di supporto e quindi funziona analogamente ad un meccanismo a leva (in alternativa, un dispositivo di puleggia può essere previsto sulla ruota della catena). Di conseguenza, è possibile per l’utente eseguire un’operazione ad innesto rapido con grande comodità sul terreno senza alcun rischio di arrampicarsi in punti elevati necessari per eseguire l’operazione di innesto.
In secondo luogo, la presente innovazione ha una struttura vantaggiosa. Il manicotto ad innesto presenta le funzioni di impegno e di disimpegno per via della trasmissione tra il codolo operativo, l’albero di rotazione, l’ingranaggio conico primario, l’ingranaggio di azionamento, gli ingranaggi inseguitori e la leva di cambio a camma, in particolare la trasmissione tra l’ingranaggio conico primario e l’ingranaggio conico secondario. Risulta comodo per la disposizione della struttura del meccanismo ad innesto e per l’installazione o la manutenzione del meccanismo ad innesto.
Infine, la presente innovazione prende in considerazione uguali condizioni di carico. Almeno due leve di cambio a camma vengono utilizzate per bilanciare il carico del manicotto ad innesto, il che fa risparmiare lavoro all’utente ed evita anche la rottura del manicotto ad innesto, estendendo indirettamente quindi la sua durata utile.
Altri vantaggi e nuove caratteristiche saranno riportati nella seguente descrizione dettagliata delle forme di realizzazione con i disegni allegati in cui:
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La figura 1 è una vista schematica interna di un meccanismo ad innesto rapido di una forma di realizzazione preferita della presente innovazione; la figura 2 è una vista in sezione della figura 1, presa lungo la linea F-F; e
la figura 3 è una vista in sezione della figura 2, presa lungo la linea M-M.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Facendo riferimento alla figura 1, in un meccanismo ad innesto rapido di una forma di realizzazione preferita della seguente innovazione, viene impiegata una vite 16 per assicurare una staffa ad innesto 15 su un lato superiore di una scatola di trasmissione 14. Basi di cuscinetto 190, 240 sono installate su un’estremità superiore e su un’estremità inferiore della staffa ad innesto 15 rispettivamente. Le basi di cuscinetto 190, 240 rispettivamente comprendono cuscinetti 19, 24. Un albero di rotazione 18 è montato in modo girevole tra i cuscinetti 19, 24. Un’estremità dell’albero di rotazione 18 è collegata ad un’estremità di un codolo operativo 13. Un’estremità libera del codolo operativo 13 definisce un foro passante 130 al suo interno. Una corda (non illustrata) passa attraverso il foro passante 130 per tirare il codolo operativo 13. Il codolo operativo 13 viene utilizzato come leva con l’estremità del codolo operativo 13 quale fulcro, il che facilita la trazione della corda per consentire la rotazione dell’albero di rotazione 18. Il codolo operativo 13 che funziona come dispositivo di attuazione della rotazione e l’albero di rotazione 18 formano un dispositivo di rotazione che fornisce potenza alle altre parti meccaniche.
Facendo riferimento alle figure 1 e 2, un dispositivo di azionamento ad ingranaggio conico comprende un ingranaggio conico primario 22 ed un ingranaggio conico secondario 11 impegnato con l’ingranaggio conico primario 22. L’ingranaggio conico primario 22 e l’ingranaggio conico secondario 11 sono ingranaggi sagomati ad ombrello ed impegnati tra loro in una modalità perpendicolare. L’ingranaggio conico primario 22 è assicurato sull’albero di rotazione 18 attraverso un perno 17 che passa attraverso l’albero di rotazione 18 lungo una direzione perpendicolare ad una direzione assiale dell’albero di rotazione 18. Pertanto, la rotazione dell’albero 18 causa la successiva rotazione dell’ingranaggio conico primario 22 e, quale risultato, l’ingranaggio conico secondario 11 ingranato con l’ingranaggio conico primario 22 viene anch’esso azionato per ruotare contemporaneamente. Come illustrato nella figura 2, l’ingranaggio conico secondario 11 è montato nella scatola di trasmissione 14 attraverso un cuscinetto 12 con parte dell’ingranaggio conico secondario 11 estesa fuori dalla scatola 14 e impegnata con l’ingranaggio conico primario 22 illustrato nella figura 1.
Facendo riferimento alle figure da 1 a 3, un dispositivo differenziale comprende un ingranaggio di azionamento 10, due ingranaggi inseguitori 91, 92 e due leve di cambio a camma 5, 6.
L’ingranaggio di azionamento 10 del dispositivo differenziale è collegato all’ingranaggio conico secondario 11 del dispositivo di azionamento ad ingranaggio conico in una modalità coassiale in modo da ruotare insieme. Per consentire la rotazione in modo sincrono, l’ingranaggio di azionamento 10 può essere configurato in modo da circondare l’ingranaggio conico secondario 11. L’ingranaggio di azionamento 10 può anche essere costruito integralmente con l’ingranaggio conico 11. In alternativa, possono essere collegati insieme mediante un’altra struttura meccanica. Facendo riferimento alle figure 1 e 2, i due ingranaggi inseguitori 91, 92 sono simmetricamente disposti sui lati opposti dell’ingranaggio conico secondario 11. L’ingranaggio conico secondario 11 aziona l’ingranaggio di azionamento 10 in modo da azionare i due ingranaggi inseguitori 91, 92 affinché ruotino.
Facendo riferimento alle figure 2 e 3, le leve di cambio a camma 5, 6 sporgono rispettivamente dalle basi dei due ingranaggi inseguitori 91, 92 e quindi si estendono nella scatola di trasmissione 14 per opporsi alla parte ad anello 70 di un manicotto ad innesto 7. Un’estremità di ciascuna leva di cambio a camma 5, 6 è fissata all’ingranaggio inseguitore 91, 92 rispettivamente. Le direzioni nel senso della lunghezza delle leve di cambio a camma 5, 6 e le direzioni assiali degli ingranaggi inseguitori 91, 92 sono rispettivamente corrispondenti. La sezione trasversale della leva di cambio a camma 5 o 6 presenta una forma non circolare, come illustrato in figura 3. In modo più specifico, le leve di cambio a camma 5, 6 presentano una sezione trasversale rettangolare con bordi che sono stati filettati e presentano lunghezza differenti. Di conseguenza, è possibile che il manicotto ad innesto 7 sia sollevato o abbassato regolarmente a causa della differenza di lunghezza nella sezione trasversale delle leve di cambio a camma 5, 6, nel caso in cui le leve di cambio a camma 5, 6 siano azionate da due ingranaggi inseguitori 91, 92 rispettivamente.
Il manicotto ad innesto 7 è incamiciato ad innesto in modo scorrevole sull’albero di uscita 11 della scatola di trasmissione 14 ed è disposto al di sopra della ruota della vite senza fine 3, come illustrato nella figura 3. Un’estremità del manicotto ad innesto 7 è dotata di una parte ad anello 70 estesa radialmente verso l’esterno dallo stesso. Le leve di cambio a camma 5, 6 illustrate nella figura 2 sono illustrate nella figura 3 come sezione trasversale. Una sezione longitudinale di ciascuna leva è premuta contro una superficie di fondo della parte ad anello 70 illustrata nella figura 3, conseguendo in questo modo l’impegno delle leve 5, 6 con il manicotto ad innesto 7. L’altra estremità del manicotto ad innesto 7 è illustrata sulla parte inferiore della figura 3 e definisce una pluralità di fori assiali 20 collocati attorno all’albero di uscita 1 in direzione circonferenziale. Una pluralità di perni assiali 2 sporge da una superficie corrispondente della ruota di vite senza fine 3 per impegnare i corrispondenti fori assiali 20. Per far scorrere assialmente il manicotto ad innesto 7, come illustrato nella figura 3, le sezioni trasversali della leva di cambio a camma 5, 6 sono disposte orizzontalmente. I fori assiali 20 del manicotto ad innesto 7 rispettivamente si impegnano con i perni assiali 2 della ruota della vite senza fine 3. Il manicotto ad innesto 7 è azionato per ruotare in modo sincrono nel caso in cui ruoti la ruota della vite senza fine 3. Quando le sezioni trasversali della leva di cambio a camma 5, 6 sono disposte verticalmente dopo la rotazione di 90 gradi della leva di cambio a camma 5, 6, il manicotto ad innesto 7 verrà separato dalla ruota di vite senza fine 3 per via dell’azione di sollevamento durante la rotazione delle leve di cambio a camma 5, 6. In questo caso, i perni assiali 2 sono scollegati dai rispettivi fori assiali 20. Quale risultato, la rotazione della ruota di vite senza fine 3 non avrà alcun effetto su quella del manicotto ad innesto 7.
I fori assiali 20 del manicotto ad innesto 7 e i perni assiali 2 della ruota di vite senza fine 3 formano un gruppo ad innesto con caratteristiche impegnabili: quando i fori assiali 20 e corrispondenti perni assiali 2 si impegnano tra loro, si considera che il manicotto ad innesto 7 e la ruota di vite senza fine 3 ruotino insieme. Vi sono molte altre implementazioni per ottenere questa rotazione simultanea. Per esempio, i perni assiali possono anche sporgere dal manicotto ad innesto 7 mentre i fori assiali possono essere definiti nella ruota di vite senza fine 3. Opzionalmente, possono essere previsti altri componenti simili di impegno tra l’interfaccia fra loro.
Tutti questi esempi di impegno sono del tipo a perno/foro e ben noti ai comuni esperti nella tecnica e pertanto, queste configurazioni di impegno possono essere applicate direttamente all’innovazione.
Per essere sicuri che lo scorrimento assiale del manicotto ad innesto 7 non influenzi la sua rotazione, o in altri termini, per essere sicuri che la rotazione del manicotto ad innesto 7 determini la rotazione sincrona dell’albero di uscita 1 della scatola di trasmissione 14 dopo l’impegno del manicotto ad innesto 7 con la ruota di vite senza fine, vi deve essere un dispositivo di limitazione della rotazione con collegamento madre-figlio. Parlando in termini concreti, il dispositivo di limitazione della rotazione comprende una fessura assiale 72 (o una nervatura assiale) definita nella superficie interna del manicotto ad innesto 7 ed una nervatura assiale 74 (o una fessura assiale) sporgente da una parte dell’albero di uscita 1 (la parte dell’albero di uscita 1 in cui il manicotto ad innesto 7 scorre per via della rotazione delle leve di cambio a camma 5, 6), formando in questo modo un collegamento scorrevole tra loro. Pertanto, si ottiene che non si verifichi la rotazione del manicotto ad innesto 7 rispetto all’albero 18 per via della limitazione del dispositivo di limitazione della rotazione. Invece, il manicotto ad innesto 7 ruoterà insieme all’albero 18 quando azionato dalla ruota di vite senza fine 3. Per la medesima ragione, la relazione di connessione tra la fessura assiale 70 e la nervatura assiale 74 non è limitata dalla presente forma dell’innovazione. Altri tipi di collegamento scorrevole noti ad un comune esperto nella tecnica possono essere direttamente applicati nella presente innovazione.
Mediante la cooperazione del dispositivo di limitazione della rotazione e del gruppo ad innesto, si garantisce lo scorrimento del manicotto ad innesto 7 tra una posizione di impegno ed una posizione di disimpegno con la ruota di vite senza fine 3, e si garantisce l’azionamento dell’albero di uscita 1 della scatola di trasmissione 14 affinché ruoti in modo sincrono. Di conseguenza, si ottiene completamente la funzione di disimpegno e di impegno.
Come illustrato nella figura 1, affinché l’albero di rotazione 18 ritorni nella sua posizione iniziale automaticamente dopo essere stato azionato dall’utente, è prevista una molla a torsione 21 in modo tale che l’albero di rotazione 18 passi attraverso la molla 21. Un’estremità della molla a torsione 21 è collegata alla base di cuscinetto 190 dell’albero di rotazione 18 o a una parte della base di cuscinetto 190 oppure alla staffa ad innesto 15 come perno elastico della molla a torsione 21, mentre l’altra estremità della molla a torsione 21 è assicurata all’albero di rotazione 18 mediante una vite 20. La molla a torsione 21 può fornire una forza di richiamo indipendentemente dalla direzione di rotazione. In quanto tale, l’albero di rotazione 18 riacquisterà la sua posizione iniziale sotto la forza di richiamo immediatamente dopo che l’utente ha rilasciato la corda.
Facendo riferimento alle figure da 1 a 3, quando il meccanismo ad innesto di questa forma di realizzazione viene montato su una porta industriale in una posizione alta, le sezioni trasversali delle due leve di cambio a camma 5, 6 sono disposte orizzontalmente come illustrato nella figura 3. A questo punto, il manicotto ad innesto 7 impegna saldamente la ruota di vite senza fine 3, formando quindi una relazione interconnessa. Un albero di motore (non illustrato) della porta industriale aziona la vite senza fine 23 collegata ad esso, che a sua volta aziona la ruota di vite senza fine 3 affinché ruoti, realizzando in questo modo l’apertura o la chiusura della porta industriale. Quando la porta industriale deve essere aperta o chiusa mediante azionamento manuale, in primo luogo la porta industriale deve essere scollegata da un suo motore. Per conseguire questo scopo, l’utente che si trova sul terreno tira dapprima la corda appesa all’estremità libera del codolo operativo 13 e quindi il codolo operativo trasferisce la forza all’albero di rotazione 18. Quindi, l’albero di rotazione 18 aziona l’ingranaggio conico primario 22 affinché ruoti. Pertanto, l’ingranaggio conico primario 22 aziona l’ingranaggio conico secondario 11 che a sua volta aziona l’ingranaggio di azionamento 10 affinché ruoti, azionando in questo modo i due ingranaggi inseguitori 91, 92 affinché ruotino. Infine, le due leve di cambio 5, 6 vengono azionate rispettivamente per la rotazione mediante gli ingranaggi inseguitori 91, 92. Quando le sezioni trasversali delle leve di cambio a camma 5, 6 raggiungono uno stato verticale a partire da uno stato orizzontale, il manicotto ad innesto 7 viene scollegato dalla ruota di vite senza fine 3. Parlando in termini concreti, i fori assiali 20 del manicotto ad innesto 7 si disimpegnano dai perni assiali 2 della ruota di vite senza fine 3 rispettivamente. Pertanto, il motore aziona la vite senza fine 23, azionando in questo modo la ruota di vite senza fine 3 affinché ruoti, ma non può azionare l’albero di uscita 1 affinché ruoti. In questo caso, l’utente è in grado di aprire o chiudere la porta industriale manualmente. L’albero di rotazione 18 ruoterà all’inverso per via della forza di richiamo prevista dalla molla a torsione 21 dopo che l’utente ha rilasciato la corda dalla sua mano, azionando quindi altre parti impegnate con l’albero di rotazione 18 affinché ruotino in senso inverso. Infine, le leve del cambio a camma 5, 6 ruotano anch’esse in senso inverso per far sì che il manicotto ad innesto 7 scorra in impegno con la ruota di vite senza fine 3, pertanto la ruota industriale risulta nuovamente sotto il controllo del motore.
Il dispositivo di attuazione della rotazione di questa forma di realizzazione può essere sostituito mediante un meccanismo con una ruota a catena e da una catena diversa dal codolo operativo 13 menzionato in precedenza. La ruota a catena è fissata all’albero di rotazione 18 in una modalità coassiale e la catena del meccanismo si impegna con una scanalatura della ruota a catena. Preferibilmente, una guaina di guida può essere utilizzata nella scanalatura della ruota a catena per impedire il blocco della catena. Pertanto, la catena ha la stessa funzione della corda in questa forma di realizzazione.
Alla struttura di questa forma di realizzazione possono essere apportati dei cambiamenti. Per esempio, il codolo operativo 13 può estendersi verticalmente verso il basso verso il terreno per facilitare l’azionamento da parte dell’utente. In questo caso, la corda e la molla a torsione non sono più necessarie in questa forma di realizzazione, dato che l’utente può azionare direttamente il codolo operativo 13 secondo le esigenze. Per la medesima ragione, se sono utilizzati il meccanismo con la ruota a catena e la ruota a catena come meccanismo di attuazione della rotazione in questa forma di realizzazione, l’utente può tirare la catena del meccanismo e così non risulta più necessaria la molla a torsione.
In breve, il meccanismo ad innesto della presente innovazione presenta una struttura vantaggiosa per azionare velocemente la porta industriale. Inoltre, il meccanismo ad innesto della presente innovazione prolunga la sua durata utile per via della struttura vantaggiosa.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Meccanismo ad innesto rapido per una porta industriale in cui una vite senza fine è collegata ad un albero di motore della porta industriale e la vite senza fine si ingrana con una ruota di vite senza fine montata in modo girevole su un albero di uscita di una scatola di trasmissione, in cui il meccanismo ad innesto rapido comprende: un manicotto ad innesto che circonda l’albero di uscita, un dispositivo di limitazione della rotazione che è disposto fra una parete interna del manicotto ed una parete esterna dell’albero di uscita, un gruppo ad innesto che si trova tra un’estremità del manicotto e la ruota di vite senza fine ed una parte ad anello che si estende verso l’esterno dall’altra estremità del manicotto; un dispositivo di rotazione comprendente un albero di rotazione ed un dispositivo di attuazione della rotazione accoppiato ad un’estremità dell’albero di rotazione; un dispositivo di azionamento ad ingranaggio conico comprendente un ingranaggio conico primario montato sull’albero di rotazione ed un ingranaggio conico secondario che si impegna con l’ingranaggio conico primario; un dispositivo differenziale comprendente un ingranaggio di azionamento girevole con l’ingranaggio conico secondario, due ingranaggi inseguitori che si impegnano con l’ingranaggio di azionamento e due leve di cambio a camma che collegano rispettivamente i due ingranaggi inseguitori in una direzione assiale, le due leve di cambio a camma contrastando la parte ad anello del manicotto ad innesto in modo da far scorrere il manicotto ad innesto tra una posizione di impegno ed una posizione di disimpegno con il gruppo ad innesto.
  2. 2. Meccanismo ad innesto rapido secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo di attuazione della rotazione è un meccanismo avente una ruota a catena ed una catena, la ruota a catena è fissata sull’albero di rotazione in modo concentrico e la catena è ricevuta in una scanalatura della ruota a catena in modo tale che l’utente possa manipolare entrambe le estremità dell’albero di rotazione per indurre la rotazione dell’albero in senso orario o in senso antiorario.
  3. 3. Meccanismo ad innesto rapido secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo di attuazione della rotazione comprende un codolo operativo che è perpendicolare all’albero di rotazione ed una cui estremità è fissata all’albero di rotazione in modo da trasferire direttamente il moto di rotazione del codolo di rotazione in senso orario e in senso antiorario all’albero di rotazione.
  4. 4. Meccanismo ad innesto rapido secondo la rivendicazione 3, in cui un’estremità libera del codolo operativo definisce un foro passante al suo interno per il passaggio attraverso lo stesso di una corda.
  5. 5. Meccanismo ad innesto rapido secondo la rivendicazione 4, in cui l’albero di rotazione è incamiciato con una molla a torsione in modo da fornire una forza di richiamo in una direzione opposta alla direzione di rotazione dell’albero di rotazione quando l’albero di rotazione ruota.
  6. 6. Meccanismo ad innesto rapido secondo la rivendicazione 5, in cui l’ingranaggio conico secondario del dispositivo di azionamento ad ingranaggio conico è formato integralmente con l’ingranaggio di azionamento del dispositivo differenziale.
  7. 7. Meccanismo ad innesto rapido secondo la rivendicazione 6, in cui l’ingranaggio conico secondario del dispositivo di azionamento ad ingranaggio conico è collegato all’ingranaggio di azionamento del dispositivo differenziale in una modalità coassiale.
  8. 8. Meccanismo ad innesto rapido secondo la rivendicazione 7, in cui il dispositivo di limitazione della rotazione comprende una nervatura e/o scanalatura assiale formata su una parete interna del manicotto ad innesto ed una corrispondente scanalatura e/o nervatura assiale formate su una parete esterna dell’albero di uscita.
  9. 9. Meccanismo ad innesto rapido secondo la rivendicazione 8, in cui il gruppo ad innesto comprende un foro e/o un perno assiale disposti sul manicotto ad innesto ed un corrispondente perno e/o foro assiale disposto sulla ruota di vite senza fine.
  10. 10. Meccanismo ad innesto rapido secondo la rivendicazione 9, in cui ciascuna leva di cambio a camma è allungata e presenta una sezione trasversale di forma rettangolare con lunghezza e larghezza differenti.
  11. 11. Meccanismo ad innesto rapido secondo la rivendicazione 10, in cui la sezione trasversale della leva di cambio a camma presenta angoli arrotondati.
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