ITTO20080842A1 - Dispositivo pressatore atto ad esercitare una pressione su un dispositivo di apertura applicato su una confezione contenente un prodotto alimentare versabile in un tubo di materiale di confezionamento - Google Patents
Dispositivo pressatore atto ad esercitare una pressione su un dispositivo di apertura applicato su una confezione contenente un prodotto alimentare versabile in un tubo di materiale di confezionamentoInfo
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Description
“DISPOSITIVO PRESSATORE ATTO AD ESERCITARE UNA PRESSIONE SU UN DISPOSITIVO DI APERTURA APPLICATO SU UNA CONFEZIONE CONTENENTE UN PRODOTTO ALIMENTARE VERSABILE IN UN TUBO DI MATERIALE DI CONFEZIONAMENTOâ€
La presente invenzione à ̈ relativa ad un dispositivo pressatore atto ad esercitare una pressione su un dispositivo di apertura applicato su una confezione contenente un prodotto alimentare versabile in un tubo di materiale di confezionamento.
Come à ̈ noto, molti prodotti alimentari, come ad esempio succo di frutta, latte pastorizzato o UHT (sottoposto ad un trattamento termico a temperatura ultra elevata), vino, salsa di pomodoro, ecc., sono commercialmente disponibili in confezioni realizzate con un materiale di confezionamento precedentemente sterilizzato.
Un esempio tipico di questo tipo di confezione à ̈ il contenitore di confezionamento parallelepipedo per prodotti alimentari liquidi o versabili noto sotto il nome Tetra Brik Aseptic (marchio registrato), che à ̈ fabbricato mediante piegatura e sigillatura di un materiale di confezionamento laminato a nastro.
Il materiale di confezionamento ha una struttura multistrato comprendente essenzialmente uno strato di base, il quale impartisce rigidezza e resistenza e può essere composto da uno strato di materiale fibroso, ad esempio carta, o da materiale tipo polipropilene caricato di minerale, ed una pluralità di strati di materiale plastico termosaldabile, ad esempio pellicole di polietilene, i quali rivestono lo strato di base da entrambi i lati.
Quando la confezione à ̈ destinata al confezionamento asettico di prodotti a lunga conservazione, come ad esempio latte UHT, il materiale di confezionamento comprende, inoltre, uno strato di materiale di barriera ai gas e alla luce, costituito ad esempio da una pellicola di alluminio o di etil vinil alcol (EVOH), il quale à ̈ sovrapposto ad uno strato di materiale plastico termosaldabile ed à ̈ a sua volta rivestito con un altro strato di materiale plastico termosaldabile atto a costituire la faccia interna della confezione destinata a venire a contatto con il prodotto alimentare.
Come à ̈ noto, tali confezioni sono realizzate in macchine confezionatrici completamente automatiche, nelle quali un tubo continuo viene formato a partire dal materiale di confezionamento alimentato in nastro; il nastro di materiale di confezionamento viene sterilizzato nella macchina confezionatrice, ad esempio mediante l’applicazione di un agente di sterilizzazione chimico quale una soluzione di acqua ossigenata. Dopo il completamento della sterilizzazione, l’agente di sterilizzazione viene rimosso dalle superfici del materiale di confezionamento, ad esempio vaporizzato mediante riscaldamento. Il nastro di materiale di confezionamento così sterilizzato viene mantenuto in un ambiente chiuso sterile, e viene piegato e sigillato longitudinalmente per formare un tubo verticale.
Il tubo viene riempito con il prodotto alimentare sterilizzato o trattato sterile, e sigillato in corrispondenza di sezioni trasversali equispaziate, lungo le quali viene poi tagliato per formare i pacchetti. Tali pacchetti, sagomati a cuscino, sono poi piegati meccanicamente per formare una confezione finita, ad esempio di forma sostanzialmente parallelepipeda.
In alternativa, il materiale di confezionamento può essere tagliato in sbozzati, i quali vengono formati su mandrini di formatura per realizzare le confezioni. Tali confezioni vengono riempite con il prodotto alimentare e sigillate. Un esempio di confezioni del tipo suddetto à ̈ costituito dalle confezioni con parete superiore a due spioventi (cosiddette “gable-top†) comunemente note con il nome commerciale Tetra Rex (marchio registrato).
Le confezioni sopra descritte, una volta formate, possono essere sottoposte ad operazioni successive, quali ad esempio l’applicazione di un dispositivo di apertura richiudibile per preservare il contenuto alimentare delle confezioni stesse dal contatto con agenti esterni e per consentirne il versamento.
Tali dispositivi di apertura comprendono, nelle forme più comuni attualmente in commercio, un telaio anulare delimitante un’apertura di versamento ed applicata su una parete superiore della confezione in corrispondenza dell’intorno di una porzione asportabile o perforabile della parete stessa, ed un tappo incernierato o avvitato al telaio e rimovibile per aprire la confezione.
La porzione asportabile della confezione può essere costituita da un foglio di sigillatura applicato, mediante incollaggio o termosaldatura, sul lato esterno della confezione in chiusura di un foro passante della stessa; un esempio di tale soluzione à ̈ descritto ed illustrato nella domanda di brevetto EP-A-9433549. Alternativamente, la porzione asportabile della confezione potrebbe essere definita da un foro cosiddetto “prelaminato†, ossia un foro praticato nello strato di base del materiale di confezionamento prima dell’accoppiamento di tale strato con altri strati costituenti il materiale di confezionamento stesso, ad esempio gli strati di materiale termoplastico e/o lo strato di materiale di barriera, i quali chiudono il foro assicurando la tenuta ermetica.
Nel caso di macchine confezionatrici asettiche, i dispositivi di apertura vengono normalmente applicati direttamente sulle confezioni, dopo la formatura, a valle della macchina confezionatrice.
Più precisamente, i dispositivi di apertura attraversano in successione un’unità di incollaggio ed un’unità di applicazione sulle rispettive confezioni.
All’interno dell’unità di incollaggio, i dispositivi di apertura vengono cosparsi di una sostanza adesiva, solitamente una colla fusa ad elevata temperatura.
Di seguito, i dispositivi di apertura attraversano in successione un’unità di applicazione di pressione, in cui vengono mantenuti a pressione sulle rispettive confezioni per un tempo sufficiente a consentire il raffreddamento della sostanza adesiva e l’adesione di ciascun dispositivo di apertura sulla rispettiva confezione.
E’ avvertita l’esigenza di disporre della massima flessibilità relativamente alla forma ed all’orientamento spaziale della regione di ciascun dispositivo di apertura sulla quale viene applicata la pressione.
Tale esigenza à ̈ particolarmente avvertita in relazione a dispositivi di apertura provvisti di un telaio posto a cavallo di uno spigolo tra una prima ed una seconda parete della confezione, ad esempio la parete superiore e la porzione di estremità superiore di una parete laterale, della confezione, e comprendente una prima ed una seconda porzione formanti un angolo tra loro e destinate ad essere incollate rispettivamente alle suddette prima e seconda parete in corrispondenza di rispettive regioni di fissaggio giacenti su rispettivi piani inclinati tra loro.
Scopo della presente invenzione à ̈ la realizzazione di un dispositivo pressatore atto ad esercitare una pressione su un dispositivo di apertura applicato su una confezione sigillata di prodotti versabili in un tubo di materiale di confezionamento, il quale consenta di soddisfare l’esigenza sopra specificata in modo semplice ed economico.
Il suddetto scopo à ̈ raggiunto dalla presente invenzione, in quanto essa à ̈ relativa ad un dispositivo pressatore atto ad esercitare una pressione su un dispositivo di apertura applicato su una confezione sigillata contenente un prodotto alimentare versabile in un tubo di materiale di confezionamento, come definito dalla rivendicazione 1.
Per una migliore comprensione della presente invenzione viene descritta nel seguito una forma preferita di attuazione, a titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la figura 1 à ̈ una vista prospettica di un’unità di applicazione di pressione su dispositivi di apertura applicati su rispettive confezioni contenenti prodotti alimentari versabili in un tubo di materiale di confezionamento, comprendente una pluralità di dispositivi pressatori realizzati secondo l’invenzione;
- la figura 2 illustra in scala fortemente ingrandita alcuni particolari di figura 1;
- la figura 3 illustra in scala ulteriormente ingrandita ed in vista frontale un dispositivo pressatore delle figure 1 e 2;
- la figura 4 illustra in vista prospettica il dispositivo pressatore di figura 3;
- la figura 5 illustra in vista prospettica e secondo un angolo visuale differente il dispositivo pressatore di figura 4;
- la figura 6 illustra il dispositivo pressatore delle figure da 1 a 5 in una fase di applicazione della pressione su un relativo dispositivo di apertura applicato su una rispettiva confezione; e
- la figura 7 illustra in scala fortemente ingrandita il dispositivo di apertura su cui il dispositivo pressatore delle figure da 1 a 6 applica la pressione.
Con riferimento alle figure 1 e 2, à ̈ indicata nel suo complesso con 1 un’unità di applicazione di pressione su dispositivi di apertura 3 applicati su rispettive confezioni 2 contenenti prodotti alimentari versabili in un tubo di materiale di confezionamento.
L’unità 1 à ̈, inoltre, adatta a essere incorporata in una macchina confezionatrice (nota e non illustrata) di prodotti alimentari, del tipo descritto nella parte introduttiva della presente descrizione.
In estrema sintesi, all’interno della macchina confezionatrice, un tubo continuo viene formato a partire dal materiale di confezionamento alimentato in nastro. Più precisamente, dapprima il nastro di materiale di confezionamento viene sterilizzato all’interno della macchina confezionatrice tramite un agente di sterilizzazione e, di seguito, l’agente sterilizzante viene rimosso. Il nastro di materiale di confezionamento così sterilizzato viene mantenuto in un ambiente chiuso sterile, e viene piegato e sigillato longitudinalmente per formare un tubo verticale di materiale di confezionamento.
Il tubo di materiale di confezionamento viene riempito con il prodotto alimentare sterile o trattato sterile, e sigillato in corrispondenza di sezioni trasversali equispaziate, lungo le quali viene poi tagliato per formare una pluralità di pacchetti sagomati a cuscino. Tali pacchetti sono poi piegati meccanicamente, per formare rispettive confezioni finite.
Preferibilmente, la macchina realizza confezioni 2 sigillate contenenti un prodotto alimentare versabile, quale ad esempio latte pastorizzato o UHT, succo di frutta, vino, ecc.
La macchina confezionatrice potrebbe realizzare, inoltre, confezioni 2 sigillate contenenti un prodotto alimentare, il quale à ̈ versabile all’interno del tubo di materiale di confezionamento durante la fase di realizzazione delle confezioni 2 e solidifica successivamente alla sigillatura delle suddette confezioni 2. Un esempio di quest’ultimo prodotto alimentare à ̈ costituito da una razione di formaggio, la quale à ̈ allo stato fuso durante la fase di realizzazione delle confezioni 2 e solidifica successivamente alla sigillatura delle suddette confezioni 2.
Esempi non limitativi delle confezioni 2 realizzate nelle macchine confezionatrici del tipo sopra richiamato sono rappresentati dalle confezioni parallelepipede comunemente note con il nome commerciale Tetra Brik Aspetic (marchio registrato) o dalle confezioni con parete superiore a due spioventi (cosiddette “gable-top†) comunemente note con il nome commerciale Tetra Rex (marchio registrato).
Il materiale di confezionamento ha una struttura multistrato comprendente essenzialmente uno strato di base, il quale impartisce rigidezza e resistenza e può essere composto da uno strato di materiale fibroso, ad esempio carta, o da materiale tipo polipropilene caricato di minerale, ed una pluralità di strati di materiale plastico termosaldabile, ad esempio pellicole di polietilene, i quali rivestono lo strato di base da entrambi i lati.
Quando le confezioni 2 sono destinate al confezionamento asettico di prodotti a lunga conservazione, come ad esempio latte UHT, il materiale di confezionamento comprende, inoltre, uno strato di materiale di barriera ai gas e alla luce, costituito ad esempio da una pellicola di alluminio o di etil vinil alcol (EVOH), il quale à ̈ sovrapposto ad uno strato di materiale plastico termosaldabile ed à ̈ a sua volta rivestito con un altro strato di materiale plastico termosaldabile atto a costituire la faccia interna della confezione 2 destinata a venire a contatto con il prodotto alimentare.
A monte dell’unità 1, i dispositivi di apertura 3 attraversano in successione un’unità di incollaggio (non illustrata) ed un’unità di applicazione (anch’essa non illustrata), in cui vengono applicati su rispettive confezioni 2.
In maggiore dettaglio, il dispositivo di apertura 3 Ã ̈ applicato su una relativa confezione 2 (figura 6) in corrispondenza di una porzione asportabile della stessa, ossia di una porzione separabile dalla restante parte della confezione 2 per permettere la fuoriuscita del prodotto versabile.
La porzione asportabile può essere costituita da un foglio di sigillatura applicato, mediante incollaggio o termosaldatura, sulla confezione 2 in chiusura di un foro passante della stessa; alternativamente, la porzione asportabile può essere definita da un foro cosiddetto “prelaminato†, ossia un foro praticato nello strato di base del materiale di confezionamento e chiuso a tenuta ermetica da altri strati costituenti il materiale di confezionamento stesso (almeno gli strati di materiale termoplastico).
Un esempio dei dispositivi di apertura 3 à ̈ illustrato in scala fortemente ingrandita nella figura 7, e sarà utilizzato come riferimento nella descrizione che segue, senza perdita di generalità .
Il dispositivo di apertura 3 comprende essenzialmente: - un telaio 5 destinato ad essere applicato sulla relativa confezione 2 intorno alla porzione asportabile e provvisto di un’apertura 6 circolare attraverso la quale viene versato il prodotto alimentare;
- un tappo 7 rimovibile, del tipo a vite, atto ad essere applicato sul telaio 5 in una posizione di chiusura dell’apertura 6; ed
- un elemento di taglio 15 impegnante in uso l’apertura 6 ed atto ad interagire con la porzione asportabile della confezione 2 per determinarne il distacco parziale dalla restante parte del materiale di confezionamento così da ottenere l’apertura della confezione 2.
Il telaio 5 à ̈ disposto a cavallo di uno spigolo tra due pareti adiacenti della confezione 2, ad esempio una parete 8 superiore ed una porzione 9 di estremità superiore di una parete 10 laterale adiacente alla parete 8 (figura 6), e comprende una coppia di porzioni 12, 13 di fissaggio disposte a formare un angolo predeterminato tra loro.
In particolare, le porzioni 12, 13 vengono cosparse all’interno dell’unità di incollaggio di una sostanza adesiva, solitamente una colla fusa ad elevata temperatura, ed applicate, all’interno dell’unità di applicazione, rispettivamente sulla parete 8 e sulla porzione 9 della parete 10 della relativa confezione 2.
Il telaio 5 comprende una flangia 14 definente le porzioni 12, 13, ed un collare 16 filettato, delimitante l’apertura 6 ed atto a ricevere il tappo 7.
La porzione 12 Ã ̈ sostanzialmente anulare e la porzione 13 sporge a sbalzo dalla porzione 12 dalla parte opposta del collare 16.
L’angolo tra le porzioni 12, 13 della flangia 14, dal lato opposto, in uso, alle pareti 8, 10 della relativa confezione 2, à ̈ preferiblmente superiore od uguale a 90° ed inferiore a 180°.
Il tappo 7 Ã ̈ delimitato, dalla parte opposta della flangia 14, da una superficie piana 11 inclinata di un angolo acuto rispetto alla parete 8 della relativa confezione 2.
La flangia 14 comprende, inoltre, una parete 14a piana disposta dalla parte opposta della porzione 13, giacente su un piano inclinato rispetto alla porzione 13 stessa e alla parete 8, e sostanzialmente ortogonale al piano di giacitura della superficie 11.
Il collare 16 sporge a sbalzo dalla flangia 14 e si estende dal lato opposto del lato della flangia 14 rivolto, una volta che il dispositivo di apertura 3 Ã ̈ stato applicato alla relativa confezione 2, verso le pareti superiore e laterale della confezione 2 stessa.
Con riferimento alla figura 1, l’unità 1 comprende essenzialmente:
- una struttura 17 di supporto fissa;
- un convogliatore 18 atto ad avanzare le confezioni 2 sulle quali sono stati applicati i dispositivi di apertura 3 lungo una direzione A da una stazione iniziale 19a ad una stazione finale 19b;
- un convogliatore 20 supportato dalla struttura 17; ed
- una pluralità di dispositivi pressatori 25 sporgenti a sbalzo da una cinghia 21, movimentati dal convogliatore 20 lungo un percorso P chiuso avente conformazione corrispondente alla forma della cinghia 21, ed atti ad applicare una pressione su rispettivi dispositivi di apertura 3 in avanzamento lungo la direzione A.
Più precisamente, il convogliatore 20 comprende, a propria volta, una cinghia 21 dentata a profilo chiuso avvolta su una ruota dentata 22 motrice azionata da un motore 23 e su una ruota dentata 24 di ritorno. I dispositivi pressatore 25 sporgono a sbalzo dalla cinghia 21 dalla parte opposta delle ruote dentate 22, 24.
Il percorso P comprende una porzione di lavoro P1lungo la quale i dispositivi pressatori 25 premono i dispositivi di apertura 3 sulle rispettive confezioni 2, ed una porzione di ritorno P2lungo la quale i dispositivi pressatori 25 si riposizionano rispetto alle confezioni 2 in avanzamento parallelamente alla direzione A.
La porzione di lavoro P1à ̈ rettilinea e parallela alla direzione A, ed à ̈ descritta dai dispositivi pressatori 25 con la stessa velocità di avanzamento delle confezioni 2 lungo la direzione A. La porzione di ritorno P2comprende una coppia di tratti ad arco disposti a monte ed a valle della porzione principale P1ed un tratto rettilineo opposto alla porzione principale P1e parallelo alla direzione A.
Vantaggiosamente, ciascun dispositivo pressatore 25 comprende (figure 2, 3, 4 e 5) un dito 26 spostabile tra una prima posizione operativa in cui pressa la porzione 12 del relativo dispositivo di apertura 3 sulla parete 8 della relativa confezione 2, ed una prima posizione di riposo in cui à ̈ discosto dal relativo dispositivo di apertura 3; ed un dito 27 spostabile tra una seconda posizione operativa in cui pressa la porzione 13 del rispettivo dispositivo di apertura 3 sulla porzione 9 della parete 10 della relativa confezione 2, ed una seconda posizione di riposo in cui à ̈ discosto dal relativo dispositivo di apertura 3.
In maggiore dettaglio, il dito 26 ed il dito 27 di ciascun dispositivo pressatore 25 sono spostabili tra le rispettive prime e seconde posizioni operative e di riposo in modo indipendente l’uno dall’altro.
Il dito 26 ed il dito 27 di ciascun dispositivo pressatore 25 cooperano rispettivamente con la superficie 11 e la parete 14a del relativo dispositivo di apertura 3, in modo da pressare rispettivamente le porzioni 12, 13 del rispettivo dispositivo di apertura 3 sulla parete 8 e sulla porzione 9 della parete 10 della relativa confezione 2 per un tempo necessario a consentire il raffreddamento della sostanza adesiva e l’adesione completa di ciascun dispositivo di apertura 3 sulla rispettiva confezione 2.
L’unità 1 comprende, inoltre, una camma 31 (figure 1 e 3) cooperante ciclicamente con un rullino 28 portato da ciascun dispositivo pressatore 25 lungo la porzione di lavoro P1del percorso P per spostare il rispettivo dito 26 tra le rispettive prime posizioni di riposo ed operativa.
L’unità 1 comprende, inoltre, una camma 36 (figure 1 e 4) cooperante ciclicamente con un rullino 29 di ciascun dispositivo pressatore 25 lungo la porzione di lavoro P1del percorso P per spostare il rispettivo dito 27 tra le rispettive seconde posizioni di riposo ed operativa.
La camma 31 à ̈ fissata alla struttura 17 ed à ̈ disposta dalla parte opposta della cinghia 21 rispetto alla ruote dentate 22, 24. Più precisamente, la camma 31 à ̈ disposta dalla parte della direzione A rispetto alla cinghia 21.
La camma 31 à ̈ conformata sostanzialmente come una piastra giacente su un piano verticale ed à ̈ allungata parallelamente alla direzione A.
La camma 31 comprende, inoltre, un profilo 32 cooperante con i rullini 28 dei dispositivi pressatori 25 applicati sulle confezioni 2 in avanzamento parallelamente alla direzione A.
Il profilo 32 comprende, procedendo dalla stazione iniziale 19a verso la stazione 19b,:
- un tratto 33 curvo ed estendentesi a distanze decrescenti dal convogliatore 18 e, quindi, dai dispositivi di apertura 3 applicati sulle confezioni 2 in avanzamento lungo la direzione A;
- un tratto 34 parallelo alla direzione A ed estendentesi a distanza costante dal convogliatore 18 e, quindi, dai dispositivi di apertura 3 applicati sulle confezioni 2 in avanzamento lungo la direzione A; ed
- un tratto 35 rettilineo, inclinato rispetto alla direzione A ed estendentesi a distanze crescenti rispetto al convogliatore 18 e, quindi, rispetto ai dispositivi di apertura 3 applicati sulle confezioni 2 in avanzamento lungo la direzione A.
In particolare, i tratti 33 e 35 sono rispettivamente discendente ed ascendente rispetto alla direzione A.
La conformazione della camma 31 Ã ̈ tale che il rullino 28 di ciascun dispositivo pressatore 25 trasla lungo una direzione Y avvicinandosi al relativo dispositivo di apertura 3 mentre coopera con il tratto 33, rimane a contatto con la superficie 11 del relativo dispositivo di apertura 3 mentre coopera con il tratto 34, e trasla lungo la direzione Y allontanandosi dal relativo dispositivo di apertura 3 mentre coopera con il tratto 35.
Più precisamente, il rullino 28 di ciascun dispositivo pressatore 25 si abbassa verso il convogliatore 18 lungo la direzione Y mentre coopera con il tratto 33 e si solleva rispetto al convogliatore 18 mentre coopera con il tratto 35.
Nella fattispecie illustrata, la direzione Y Ã ̈ parallela al piano di giacitura della parete 14a del relativo dispositivo di apertura 3 e forma un angolo acuto con una direzione verticale (figura 6).
L’unità 1 comprende (figura 1), inoltre, una parete 41 definente una superficie 42 di guida cooperante ciclicamente con un rullino 50 portato da ciascun dispositivo pressatore 25 lungo la porzione di ritorno P2, una superficie 43 cooperante ciclicamente con il rullino 50 di ciascun dispositivo pressatore 25 durante un tratto iniziale della porzione di lavoro P1, ed una camma 44 atta a cooperare con il rullino 50 di ciascun dispositivo pressatore 25 al termine della porzione di lavoro P1per riportare il dito 26 nella prima posizione di riposo.
In particolare, il rullino 50 di ciascun dispositivo pressatore 25 Ã ̈ solidale al relativo rullino 28 lungo la direzione Y.
La camma 36 (figure 1 e 3) à ̈ fissata alla struttura 17 ed à ̈ disposta dalla parte opposta della cinghia 21 rispetto alle ruote dentate 22, 24. Più precisamente, la camma 36 à ̈ disposta dalla parte della direzione A rispetto alla cinghia 21.
La camma 36 presenta un profilo 37 disposto dalla parte opposta della cinghia 21 e, quindi, dalla parte dei dispositivi di apertura 3. Il profilo 37 coopera ciclicamente con il rullino 29 di ciascun dispositivo pressatore 25 in avanzamento lungo la porzione di lavoro P1del percorso P.
Il profilo 37 comprende, procedendo dalla stazione iniziale 19a verso la stazione finale 19b,:
- un tratto 38a rettilineo e parallelo alla direzione A;
- un tratto 38b rettilineo e convergente verso la direzione A in modo da estendersi a distanze decrescenti dai dispositivi di apertura 3 applicati sulle confezioni 2 in avanzamento lungo la direzione A;
- un tratto 39 parallelo alla direzione A ed estendentesi a distanza costante dai dispositivi di apertura 3 applicati sulle confezioni 2 in avanzamento lungo la direzione A; ed
- un tratto 40 rettilineo e divergente dalla direzione A in modo da estendersi a distanze crescenti dai dispositivi di apertura 3 applicati sulle confezioni 2 in avanzamento lungo la direzione A.
Il rullino 29 di ciascun dispositivo pressatore 25 trasla lungo una direzione X avvicinandosi alla parete 14a del relativo dispositivo di apertura 3 mentre coopera con il tratto 38b; coopera a pressione con la parete 14a mentre coopera con il tratto 39 e trasla lungo la direzione X allontanandosi dalla parete 14a mentre coopera con il tratto 40.
La direzione X Ã ̈, in particolare, ortogonale alla direzione Y.
Nella fattispecie illustrata, la direzione X Ã ̈ sostanzialmente parallela alle superfici 11 dei tappi 7 dei dispositivi di apertura 3 e forma un angolo acuto con una direzione orizzontale (figura 6).
Ciascun dispositivo pressatore 25 comprende essenzialmente (figure da 2 a 6):
- una piastra 55 fissata alla cinghia 21 dalla parte opposta delle ruote dentate 22, 24;
- un perno 56 di asse B parallelo alla direzione X, sporgente a sbalzo dalla piastra 55 dalla parte opposta della cinghia 21, e fisso rispetto all’asse B;
- un bilanciere 57 girevole rispetto al perno 56 intorno all’asse B e portante il dito 26; ed
- un bilanciere 58 girevole rispetto al perno 56 intorno all’asse B ed operativamente collegato con i rullini 28, 50 ed elasticamente collegato con il bilanciere 57 in modo da trasformare la traslazione dei relativi rullini 28, 50 lungo la direzione Y nella rotazione del bilanciere 57 intorno all’asse B.
In maggiore dettaglio, i rullini 28, 50 di ciascun dispositivo pressatore 25 sono girevoli intorno a rispettivi assi paralleli alla direzione X ed all’asse B del relativo perno 56 e disposti in uso orizzontalmente.
Il bilanciere 57 di ciascun dispositivo pressatore 25 comprende essenzialmente una porzione 60 anulare montata sul perno 56 in modo girevole intorno all’asse B; un braccio 61 sporgente a sbalzo dalla porzione 60 in direzione sostanzialmente radiale all’asse B e provvisto, in corrispondenza di una propria estremità libera opposta all’asse B, del dito 26; ed un’appendice 63 sporgente a sbalzo dalla porzione 60 dalla parte opposta al braccio 61.
In particolare, ciascuna appendice 63 sporge a sbalzo dalla rispettiva porzione 60 dalla parte opposta ai rullini 28, 50 mentre ciascun braccio 61 sporge a sbalzo dal dalla rispettiva porzione 60 dalla parte dei rullini 28, 50.
Ciascun dito 26 Ã ̈, inoltre, ripiegato verso il dispositivo di apertura 3 della relativa confezione 2.
Ciascun bilanciere 58 comprende integralmente:
- una porzione 70 cilindrica montata in modo girevole intorno all’asse B sul relativo perno 56;
- una flangia 71 triangolare, sporgente a sbalzo dalla porzione 70 verso i rullini 28, 50 e collegata ai rullini 28, 50 in modo da consentirne la rotazione intorno ai rispettivi assi;
- un braccio 72 sporgente a sbalzo dalla porzione 70 radialmente all’asse B e dalla parte opposta dei rullini 28, 50, e collegato con una superficie inferiore dell’appendice 63 del relativo bilanciere 57 tramite una molla 73 ad elica; ed
- un braccio 74 sporgente a sbalzo dalla porzione 70, ripiegato al di sopra di una superficie superiore dell’appendice 63 del relativo bilanciere 57.
Ciascun dispositivo pressatore 25 comprende, in aggiunta, una molla 75 ad elica, coassiale al relativo perno 56 ed interposta tra la relativa piastra 55 e la relativa flangia 71.
Ciascuna molla 75 precarica il relativo dito 26 verso la relativa prima posizione di riposo.
Più precisamente, ciascuna molla 75 à ̈ pre-caricata in modo da esercitare sui relativi flangia 71 e bilancieri 57, 58 una coppia di asse B e verso antiorario con riferimento alla figure 2 e 4, in modo da riportare il relativo dito 26 nella corrispondente prima posizione di riposo quando il relativo rullino 28 coopera con il tratto 35 del profilo 32 della camma 31.
Ciascun dispositivo pressatore 25 comprende, inoltre, :
- un corpo 80 supportato dal rispettivo perno 56 in posizione angolarmente fissa rispetto al relativo asse B; - un perno 81 allungato lungo un asse C parallelo alla direzione Y, fisso rispetto all’asse C, ed avente una prima estremità accoppiata con il relativo corpo 80;
- una leva 82 avente una prima estremità 83 portante il rullino 29 ed una seconda estremità 84 accoppiata con una seconda estremità del relativo perno 81, e girevole rispetto al perno 81 intorno al relativo asse C; ed
- un braccio 85 girevole rispetto al relativo perno 81 intorno al relativo asse C, portante, ad una propria estremità opposta al relativo perno 81, il relativo dito 27, ed elasticamente collegato con la relativa leva 82 tramite una molla 89 ad elica coassiale al perno 81 stesso.
In maggiore dettaglio, ciascun corpo 80 à ̈ supportato dal relativo perno 56 in posizione interposta tra le porzioni 60, 70 dei relativi bilancieri 57, 58 lungo l’asse B del relativo perno 56 stesso.
Il braccio 85 comprende un’estremità 86 accoppiata in modo girevole intorno al relativo asse C con il relativo perno 81, una porzione principale 87 radiale rispetto al perno 81, ed un’estremità 88 libera ripiegata rispetto alla porzione principale 87 dalla parte opposta della camma 36 e definente il relativo dito 27.
Più precisamente, il dito 27 di ciascun dispositivo pressatore 25 definisce una superficie di battuta piana atta a cooperare con la parete 14b del relativo dispositivo di apertura 3.
Ciascun rullino 29 Ã ̈ girevole intorno ad un proprio asse parallelo alla direzione Y.
Ciascun dispositivo pressatore 25 comprende, infine, una molla 90 (figura 4) ad elica, interposta tra il relativo corpo 80 ed il relativo braccio 85, ed atta a precaricare il relativo dito 27 verso la relativa seconda posizione di riposo.
In particolare, ciascuna molla 90 à ̈ pre-caricata in modo da esercitare sul relativo braccio 85 una coppia antioraria sostanzialmente di asse parallelo all’asse C e riportare il relativo dito 27 nella relativa seconda posizione di riposo quando il relativo rullino 28 coopera con il tratto 39 del profilo 37 della camma 36.
In uso, il convogliatore 20 muove i dispositivi pressatori 25 ciclicamente lungo il percorso P.
Più precisamente, mentre descrivono la porzione di ritorno P2,i rullini 50 dei dispositivi pressatori 25 cooperano con la superficie 42 della parete 41 mentre il dito 26 ed il dito 27 sono disposti rispettivamente nella prima e nella seconda posizione di riposo.
Contemporaneamente, le confezioni 2 sulle quali sono stati applicati rispettivi dispositivi di apertura 3 raggiungono la stazione iniziale 19a e sono avanzati dal convogliatore 18 parallelamente alla direzione A.
Il funzionamento dell’unità 1 à ̈ descritto nel seguito con riferimento ad un singolo dispositivo pressatore 25 disposto in corrispondenza della stazione iniziale 19a ed a partire da una condizione in cui i rispettivi dito 26 e dito 27 sono rispettivamente nella prima e nella seconda posizione di riposo.
L’avanzamento della cinghia 21 porta il rullino 28 a cooperare con il tratto 33 della camma 31.
Grazie alla conformazione discendente verso il convogliatore 18 del tratto 33, il rullino 28 trasla lungo la direzione Y solidalmente al rullino 50.
Tale traslazione lungo la direzione Y determina la rotazione intorno all’asse B del bilanciere 57 in senso antiorario con riferimento alle figure 3 e 4.
La rotazione del bilanciere 57 intorno all’asse B determina, tramite la molla 73, la rotazione del bilanciere 58 intorno all’asse B in senso antiorario con riferimento alle figure 3 e 4. In tal modo, il dito 26 si muove dalla prima posizione di riposo verso la prima posizione operativa.
Prima che il dito 26 raggiunga la prima posizione operativa e vada in battuta contro la superficie 11 del tappo 7, la molla 73 rimane sostanzialmente indeformata cosicchà ̈ il braccio 72 e l’appendice 63 ruotano solidalmente intorno all’asse B.
Quando il rullino 28 descrive una porzione terminale del tratto 33, la rotazione intorno all’asse B del bilanciere 57 porta il dito 26 ad andare in battuta contro la superficie 11 del tappo 7 del dispositivo di apertura 3 ed ad esercitare una pressione sulla superficie 11 tappo 7 diretta sostanzialmente lungo la direzione Y.
L’ulteriore abbassamento del rullino 28 verso il convogliatore 18 porta ad un’ulteriore rotazione in senso antiorario (con riferimento alle figure 3 e 4) del bilanciere 58 mentre il bilanciere 57 rimane fermo con il dito 26 che preme la superficie 11 del tappo 7.
Conseguentemente, la molla 73 si accorcia leggermente consentendo al braccio 72 di avvicinarsi leggermente all’appendice 63.
Di seguito, il rullino 28 inizia a cooperare con il tratto 34 della camma 31.
Dal momento che il tratto 34 si estende a distanza costante dal convogliatore 18, il dito 26 preme la superficie 11 del tappo 7 e, quindi, la porzione 12 della flangia 14 del dispositivo di apertura 3 contro la parete 8 della confezione 2 per un tempo sufficiente a consentire la completa adesione della porzione 12 sulla parete 8.
Di seguito, il rullino 28 scorre sul tratto 35 della camma 31 e contemporaneamente, il rullino 50 coopera con il profilo 45 della camma 44.
Grazie al fatto che il tratto 35 della camma 31 ed il profilo 45 si estendono a distanze crescenti dal convogliatore 18, i rullini 28, 50 traslano lungo la direzione Y verso l’alto e dalla parte opposta del convogliatore 18.
Il sollevamento dei rullini 28, 50 determina la rotazione in senso orario (con riferimento alle figure 3 e 4) rispetto all’asse B dei bilancieri 57, 58 ed il conseguentemente allontanamento del dito 26 dal dispositivo di apertura 3.
L’allontanamento del dito 26 à ̈ agevolato dall’azione della molla 75, la quale tende a ruotare il bilanciere 57 in verso orario intorno all’asse C.
Una volta che i rullini 28, 50 hanno completato rispettivamente il tratto 35 ed il profilo 45, il dito 26 si trova nella prima posizione di riposo.
Quando il rullino 28 coopera con il tratto 33, il rullino 29 coopera con il tratto 38b della camma 36.
Grazie al fatto che il tratto 38b si estende a distanza crescenti dalla cinghia 21 procedendo dalla stazione iniziale 19a verso la stazione finale 19b, il rullino 29 si allontana dalla cinghia 21 traslando lungo la direzione X.
La traslazione lungo la direzione X del rullino 29 determina la rotazione intorno all’asse C della leva 82 e, tramite la molla 89, del braccio 85 portante il dito 27. La traslazione lungo la direzione X del rullino 29 determina, inoltre, l’estensione della molla 90.
Prima che il dito 27 vada in battuta contro la porzione 13 della flangia 14, la leva 82 ed il braccio 85 ruotano solidalmente intorno all’asse C.
Una volta che il dito 27 Ã ̈ andato in battuta contro la porzione 13, il braccio 85 si avvicina leggermente alla leva 82 comprimendo leggermente la molla 89.
A questo punto, l’ulteriore avanzamento del dispositivo pressatore 25 lungo il percorso P porta il rullino 29 a cooperare con il tratto 39 della camma 36.
Grazie al fatto che il tratto 39 si estende a distanza costante dalla cinghia 21, il dito 27 coopera con la parete 14a del tappo 7 e pressa la porzione 13 contro la porzione 9 della parete 10 per il tempo necessario a consentire la completa adesione della porzione 13 sulla porzione 9.
L’ulteriore avanzamento del dispositivo pressatore 25 lungo il percorso P porta il rullino 29 a cooperare con il tratto 40 della camma 36.
A questo punto, la molla 90 si accorcia, determinando la rotazione del braccio 85 intorno all’asse C secondo un verso tale da allontanare il dito 27 dalla parete 14a del dispositivo di apertura 3.
Contemporaneamente, la molla 89 determina la rotazione della leva 82 intorno all’asse C e la traslazione del rullino 29 lungo la direzione X e verso la cinghia 21.
A questo punto, le porzioni 12, 13 hanno completamente aderito rispettivamente alla parete 8 ed alla porzione 9 della parete 10 della confezione 2, e la confezione 2 può essere movimentata a valle dell’unità 1.
Il dispositivo pressatore 25 descrive la porzione di lavoro P1del percorso P con il dito 26 ed il dito 27 rispettivamente nella prima e nella seconda posizione di riposo.
Da un esame del dispositivo pressatore 25 secondo la presente invenzione sono evidenti i vantaggi che essa consente di ottenere.
In particolare, il dito 26 ed il dito 27 di ciascun dispositivo pressatore 25 consentono di applicare la pressione sia sulla superficie 11 che sulla parete 14a del relativo dispositivo di apertura 3, determinando l’adesione delle porzioni 12, 13 sulle rispettive pareti 8, 10 della relativa confezione 2.
In tal modo, il dispositivo pressatore 25 risulta particolarmente flessibile relativamente alla forma ed all’orientamento spaziale della regione del dispositivo di apertura 3 su cui viene applicata la pressione.
Risulta infine chiaro che al dispositivo pressatore 25 possono essere apportate modifiche e varianti che non escono dall’ambito di tutela delle rivendicazioni.
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI 1.- Dispositivo pressatore (25) atto ad esercitare una pressione su un dispositivo di apertura (3) applicato su una confezione (2) contenente un prodotto alimentare versabile in un tubo di materiale di confezionamento, caratterizzato dal fatto di comprendere: - un primo elemento di pressione (26) spostabile tra una prima posizione operativa in cui pressa una prima regione (12) del detto dispositivo di apertura (3) contro la detta confezione (2) ed una prima posizione di riposo in cui à ̈ discosto dal detto dispositivo di apertura (3); ed - un secondo elemento di pressione (27) spostabile tra una seconda posizione operativa in cui pressa una seconda regione (13) del detto dispositivo di apertura (3) contro la detta confezione (2) ed una seconda posizione di riposo in cui à ̈ discosto dal detto dispositivo di apertura (3); le dette prima e seconda regione (12, 13) essendo trasversali tra loro. 2.- Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato che il detto primo elemento di pressione (26) à ̈ spostabile tra le dette prima posizione operativa e prima posizione di riposo secondo una prima legge di movimentazione indipendente da una seconda legge di movimentazione, secondo cui il detto secondo elemento di pressione (27) à ̈ spostabile tra le dette seconda posizione operativa e seconda posizione di riposo. 3.- Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un primo seguicamma (28) operativamente collegato al detto primo elemento di pressione (26) ed un secondo seguicamma (29) operativamente collegato al detto secondo elemento di pressione (27). 4.- Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il detto primo elemento di pressione (26) à ̈ girevole intorno ad un primo asse (B) per spostarsi lungo una prima corsa di lavoro tra le dette prima posizione operativa e prima posizione di riposo, e dal fatto che il detto primo seguicamma (28) à ̈ spostabile lungo una prima direzione (Y) trasversale al detto primo asse (B); il detto primo seguicamma (28) ed il detto primo elemento di pressione (26) essendo collegati tra loro in modo che la traslazione del detto primo seguicamma (28) lungo la detta prima direzione (Y) determini la rotazione del detto primo elemento di pressione (26) intorno al detto primo asse (B). 5.- Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto di comprendere un primo bilanciere (58) girevole intorno al detto primo asse (B) e collegato con il detto primo seguicamma (28); e primi mezzi elastici (73) interposti tra il detto primo bilanciere (58) ed il detto primo elemento di pressione (26). 6.- Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di comprendere un primo perno (56) allungato lungo il detto primo asse (B) e fisso rispetto al detto primo asse (B); il detto primo bilanciere (58) ed il detto primo elemento di pressione (26) essendo girevoli intorno al detto primo asse (B) rispetto al detto primo perno (56). 7.- Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere una piastra (55) rispetto alla quale il detto primo seguicamma (28) à ̈ spostabile parallelamente alla detta prima direzione (Y), e secondi mezzi elastici (75) interposti tra la detta piastra (55) ed il detto primo bilanciere (58) e caricanti il detto primo bilanciere (58) verso una prima posizione angolare rispetto al detto primo asse (B), in corrispondenza della quale il detto primo elemento di pressione (26) à ̈ nella detta prima posizione di riposo. 8.- Dispositivo secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto di comprendere un secondo bilanciere (57) girevole intorno al detto primo asse (B) rispetto al detto primo perno (56); il detto secondo bilanciere (57) comprendendo, a propria volta, un braccio (61) allungato sostanzialmente in direzione radiale al detto primo asse (B) e provvisto di un’estremità curva definente il detto primo elemento di pressione (26), ed un’appendice (63) disposta dalla parte opposta al detto braccio (61) rispetto al detto primo asse (B) e collegata con il detto primo bilanciere (58) tramite i detti primi mezzi elastici (73). 9.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 8, caratterizzato dal fatto che il detto secondo elemento di pressione (27) à ̈ girevole intorno ad un secondo asse (C) trasversale al detto primo asse (B) per spostarsi lungo una seconda corsa di lavoro tra le dette seconda posizione operativa e seconda posizione di riposo; il detto secondo seguicamma (29) essendo spostabile lungo una seconda direzione (X) traversale al detto secondo asse (C); il detto secondo seguicamma (29) ed il detto secondo elemento di pressione (27) essendo collegati tra loro in modo che la traslazione del detto secondo seguicamma (29) lungo la detta seconda direzione (X) determini la rotazione del detto secondo elemento di pressione (27) intorno al detto secondo asse (C). 10.- Dispositivo secondo la rivendicazione 8 o 9, caratterizzato dal fatto di comprendere una prima leva (82) avente una prima estremità (83) collegata con il detto secondo seguicamma (29), e terzi mezzi elastici (89) interposti tra una seconda estremità (84), opposta alla detta prima estremità (83), della detta leva (82) ed il detto secondo elemento di pressione (27). 11.- Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto di comprendere un secondo perno (81) allungato lungo il detto secondo asse (C) e fisso rispetto al secondo asse (C) stesso; la detta prima leva (82) ed il detto secondo elemento di pressione (27) essendo girevoli intorno al detto secondo asse (C) rispetto al detto secondo perno (81). 12.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 11, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo (80) fisso rispetto al detto primo asse (B) e rispetto al quale il detto secondo elemento di pressione (27) à ̈ girevole intorno al detto secondo asse (C); e dal fatto di comprendere quarti mezzi elastici (90) interposti tra il detto corpo (80) ed il detto secondo elemento di pressione (27) e caricanti il detto secondo elemento di pressione (27) verso la detta seconda posizione di riposo. 13.- Dispositivo secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto di comprendere una seconda leva (85) girevole intorno al detto secondo asse (C) rispetto al detto secondo perno (81) e definente, in corrispondenza di una propria estremità opposta al detto secondo asse (C), il detto secondo elemento di pressione (27). 14.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 13 caratterizzato dal fatto che il detto secondo asse (C) à ̈ parallelo alla detta prima direzione (Y) e dal fatto che il detto primo asse (B) à ̈ parallelo alla detta seconda direzione (X). 15.- Unità (1) di applicazione di una pressione su una successione di dispostivi di apertura (3) applicati su rispettive confezioni (2) contenenti prodotti alimentari versabili all’interno di un tubo di materiale di confezionamento, caratterizzato dal fatto di comprendere: - una pluralità di dispositivi pressatori (25) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 14 e mobili ciclicamente lungo un percorso chiuso (P); - primi mezzi a camma (31) interagenti ciclicamente con i detti primi seguicamma (28) di rispettivi dispositivi pressatori (25) lungo una prima porzione (P1) del detto percorso (P) per spostare i rispettivi detti primi elementi di pressione (26) dalle rispettive dette prime posizioni di riposo alle rispettive prime posizioni operative; e - secondi mezzi a camma (36) interagenti ciclicamente con i detti secondi seguicamma (29) di rispettivi dispositivi pressatori (25) lungo la detta prima porzione (P1) del detto percorso (P) per spostare i rispettivi detti secondi elementi di pressione (27) dalle rispettive dette seconde posizioni di riposo alle rispettive seconde posizioni operative.
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