ITTO20000778A1 - Dispositivo per l'erogazione dosata di un agente di risciacquo in unamacchina lavastoviglie. - Google Patents

Dispositivo per l'erogazione dosata di un agente di risciacquo in unamacchina lavastoviglie. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Dispositivo per l'erogazione dosata di un agente di risciacquo in una macchina lavastoviglie"
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un dispositivo per l'erogazione dosata di un agente di risciacquo in una macchina lavastoviglie provvista di una porta di accesso alla camera di lavaggio oscillabile tra una posizione di chiusura essenzialmente verticale ed una posizione di caricamento essenzialmente orizzontale .
Più specificamente l'invenzione ha per oggetto un dispositivo comprendente una struttura di supporto che è destinata ad essere fissata alla faccia interna di detta porta ed in cui sono provvisti un serbatoio ricaricabile per l'agente di risciacquo, nel quale è ,definito un ricettacolo di erogazione atto a contenere una quantità di detto agente corrispondente ad una pluralità di dosi;
una camera di dosaggio atta a comunicare con il ricettacolo di erogazione e, rispettivamente, con la camera di lavaggio della macchina attraverso un primo e rispettivamente un secondo passaggio; e un gruppo valvolare azionatile mediante un attuatore a comando elettrico e comprendente un primo ed un secondo otturatore cooperanti con rispettive sedi di valvola per controllare il flusso di agente di risciacquo attraverso il primo e rispettivamente il secondo passaggio.
Lo scopo della presente invenzione è di realizzare un dispositivo erogatore, che presenti una struttura semplificata, realizzabile in modo più economico, e una migliore affidabilità di funzionamento.
Questo ed altri scopi vengono realizzati secondo 1'invenzione con un dispositivo del tipo sopra specificato, caratterizzato dal fatto che fra il ricettacolo di erogazione e la camera di dosaggio è realizzata una camera intermedia atta a contenere una pluralità di dosi di detto agente quando la suddetta porta è chiusa, ed a svuotarsi verso il serbatoio quando la porta viene aperta;
il gruppo valvolare comprendendo un terzo otturatore cooperante con una rispettiva sede per controllare il flusso di detto agente di risciacquo dalla camera intermedia alla camera di dosaggio; la disposizione essendo tale per cui
ad ogni chiusura della porta la camera intermedia è sostanzialmente vuota ed il ricettacolo di erogazione è pieno;
alla prima eccitazione dell'attuatore dopo una chiusura della porta il gruppo valvolare consente il travaso di detto agente di risciacquo dal ricettacolo di erogazione alla camera intermedia;
alla prima ed ad ogni successiva diseccitazione dell'attuatore, il gruppo valvolare consente il travaso di una dose dalla camera intermedia alla camera di dosaggio;
ad ogni successiva eccitazione dell'attuatore, il gruppo valvolare consente l'erogazione di una dose dalla camera di dosaggio alla camera di lavaggio; e
l'apertura della porta ad attuatore diseccitato determina lo svuotamento verso il serbatoio sia della camera intermedia, sia di quella di dosaggio.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione appariranno dalla descrizione dettagliata che segue, effettuata a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
la figura 1 è una vista in prospettiva di una macchina lavastoviglie, provvista di un dispositivo erogatore integrato, per l'erogazione di un detersivo e di un agente di risciacquo, includente un dispositivo secondo l'invenzione;
la figura 2 è una vista posteriore del dispositivo erogatore integrato nella macchina secondo la figura 1;
la figura 3 è una vista, in parte sezionata, che mostra in scala ingrandita, un dispositivo per l'erogazione dosata di un agente di risciacquo secondo l'invenzione;
la figura 4 è una vista prospettica parziale secondo la freccia IV della figura 3;
la figura 5 è una vista parziale in sezione secondo la linea V-V della figura 3;
le figure 6 e 7 sono viste sezionate secondo la linea VI-VI della figura 3, e mostrano parte del dispositivo secondo l'invenzione nella giacitura presentata a porta aperta e, rispettivamente, a porta chiusa; e
le figure 8 e 9 sono viste sezionate secondo la linea VIII-VIII della figura 3 e mostrano parte del dispositivo secondo l'invenzione nella giacitura presentata a porta chiusa, in due successive condizioni di funzionamento.
Nella figura 1 con 1 è complessivamente indicata una macchina lavastoviglie di per sé noto. Tale macchina presenta una porta laterale 2 di accesso alla camera di lavaggio 3.
In modo tradizionale, la porta 2 è articolata e girevole intorno al suo lato orizzontale inferiore, e risulta oscillabile tra una posizione di chiusura cui è essenzialmente verticale, ed una posizione di caricamento in cui essa è essenzialmente orizzontale .
Alla faccia interna 2a della porta 2 è connesso, in modo per sé noto, un dispositivo erogatore integrato 4 atto a consentire l'erogazione controllata sia di un detergente (ad esempio in polvere), sia di una o più dosi di un agente di risciacquo (cosiddetto "brillantante") .
Tale dispositivo erogatore è mostrato nella figura 2 in vista posteriore.
Il dispositivo erogatore integrato 4 comprende una struttura di supporto 5 ad esempio di materia plastica stampata. In t,ale struttura è provvisto un dispositivo per l'erogazione dosata di un agente di risciacquo secondo l'invenzione, complessivamente indicato con 10 nelle figure 2 e 3.
Nella realizzazione esemplificativamente illustrata il dispositivo 10 comprende un corpo sagomato 11, ad esempio di materia plastica stampata, in cui, come meglio si vede nella figura 3, è realizzato un serbatoio 12 per l'agente di risciacquo.
Il serbatoio 12 nella realizzazione illustrata presenta due pareti principali, indicate con 12a e rispettivamente con 12b nelle figure 2 e 3.
Tali pareti sono interconnesse fra loro da una pluralità di pareti laterali, fra le quali due di esse, indicate con 12c e 12d (figure 3 e 4) sono essenzialmente parallele fra loro ed una terza, indicata con 12e, è essenzialmente ortogonale ad esse (figura 3).
Le pareti 12a e I2b del serbatoio 12 sono essenzialmente parallele alle facce principali della porta 2 della macchina lavastoviglie, per cui esse risultano essenzialmente verticali quando tale porta è chiusa, ed essenzialmente orizzontali quando tale porta è aperta.
Da parte opposta alla parete 12e, il serbatoio 12 presenta una parete .sagomata 12f, che si estende fra le pareti 12d e 12c.
Come meglio si comprende osservando le figure 3 e 4, all'interno del serbatoio 12 fra le pareti 12a e 12b si .estende una parete sagomata 13, essenzialmente a forma di C. Nell'esempio di realizzazione illustrato la parete 13 presenta una porzione di estremità 13a che si congiunge con la parete 12d, una porzione intermedia 13b che è essenzialmente parallela alla parete 12d, ed un'ulteriore porzione di estremità 13c che si estende in direzione della parete 12d. Fra tale porzione di estremità 13c della parete 13 e la parete 12d risulta definito un passaggio 14.
Come apparirà più chiaramente nel seguito, quando la porta 2 della macchina lavastoviglie 1 è disposta nella giacitura verticale di chiusura, la parete sagomata 13 definisce, fra le pareti 12a e 12b, un ricettacolo 15 atto a contenere una quantità di agente di risciacquo corrispondente ad una pluralità di dosi.
Nella porzione di parete 13a è realizzata un'apertura 16 destinata a fungere da sede di valvola, come verrà meglio descritto nel seguito.
All'interno del serbatoio 12, fra le pareti 12a e 12b si estende un'ulteriore parete sagomata 17. Nell'esempio di realizzazione illustrato tale parete comprende una porzione di parete 17a che, come si vede nella figura 3, si estende da una zona intermedia della parete 12f in direzione della parete 12e. Tale porzione di parete 17a si congiunge con una porzione di parete 17b di estremità, che è diretta verso la parete 12d, dalla quale è separata da una distanza maggiore di quella che intercorre fra la parete 12d e la porzione di estremità 13c della parete 13. La porzione di parete 17b si colloca inoltre in una zona intermedia fra l'estremità 13c della parete 13 e la parete I2e del serbatoio 12 (figura 3).
Come si può apprezzare osservando la figura 4, le porzioni di parete I7a e 17b si estendono dalla parete 12b in direzione della parete 12a, sino ad una certa distanza rispetto a quest'ultima. Sempre con riferimento alla figura 4, il bordo inferiore delle porzioni di parete 17a e 17b si raccorda con una parete sagomata I7c (si veda anche la figura 3) che si estende essenzialmente parallela alla parete 12a, fra dette porzioni di parete 17a, 17b e la parete 13.
Fra le pareti 13 e 17 risulta definita una camera intermedia indicata con 18, suscettibile di comunicare con la regione interna al serbatoio 12 attraverso un passaggio 19 definito fra le porzioni di parete 17b, 17c, 13c e 12b.
Il serbatoio 12 è destinato ad essere periodicamente ricaricato con una quantità di agente di risciacquo, con la porta 2 della macchina 1 aperta. In modo per sé noto e non illustrato, tale serbatoio 12 è realizzato in modo tale per cui ad ogni ricarica il livello dell'agente di risciacquo al suo interno raggiunge, a porta 2 aperta, al massimo un livello inferiore a quello cui si trova la parete 17c come si vede nelle figure 5 e 6. Pertanto in tale condizione nella camera intermedia non vi è agente di risciacquo. Tale camera intermedia 18 è inoltre suscettibile di svuotarsi dell'eventuale contenuto di agente di risciacquo ogni volta che la porta 2 della macchina 1 viene fatta passare dalla giacitura verticale di chiusura alla giacitura orizzontale di apertura.
Con riferimento alla figura 3 nel corpo 11, in adiacenza alla parete sagomata 12f, è definita una camera di dosaggio 20 avente un volume prefissato corrispondente a quello di una singola dose di agente di risciacquo da erogare. Tale volume è inferiore (ad esempio è .circa un sesto) del volume della camera intermedia 18.
La camera di dosaggio 20 si estende tra una coppia di pareti affacciate, in cui sono realizzate rispettive aperture 21 e 22, fra loro allineate, atte a fungere da sedi di valvola, come si descriverà meglio nel seguito.
Attraverso tali aperture 21 e 22 si estende uno stelo 23. L'estremità di tale stelo che si estende nella camera intermedia 18 presenta un puntale di estremità 23a, atto a cooperare a guisa di otturatore con il bordo dell'apertura 16 cui è affacciato. Detta estremità dello stelo 23 all'interno della camera 18 reca una guarnizione a labbro 23b, suscettibile di cooperare a guisa di otturatore con la porzione di parete 12f circostante all'apertura 21.
A valle della camera di dosaggio 20 lo stelo 23 si estende attraverso una camera di scarico 24 definita nel corpo 11. Tale camera presenta un'apertura di evacuazione 25, che (in modo non illustrato) risulta in comunicazione con la camera di lavaggio 3 della macchina 1, quando la porta 2 è chiusa.
La porzione dello stelo 23 che si estende nella camera di scarico 24 reca un'ulteriore guarnìzione a labbro 23c, suscettibile di cooperare a guisa di otturatore con l'apertura 22 della camera di dosaggio 20.
Come apparirà più chiaramente dal seguito, lo stelo 23 è mantenuto normalmente nella posizione mostrata nella figura 3, in cui il suo puntale 23a chiude l'apertura 16, disaccoppiando il ricettacolo 15 dalla camera intermedia 18. In tale condizione, la guarnizione a labbro 23b risulta disaccoppiata dall'apertura 21 che è pertanto pervia, mentre la guarnizione a labbro 23c disaccoppia la camera di dosaggio 20 dalla camera di scarico 24.
La posizione operativa dello stelo 23 è controllata da un attuatore 26 a comando elettrico che nella realizzazione illustrata comprende una bobina 27 in cui è fissato un nucleo magnetico fisso 28 ed in cui si estende almeno parzialmente un nucleo mobile 29 che è connesso allo stelo 23. La porzione del nucleo 29 che si estende all'esterno della bobina 27 presenta un collare radiale 29a. Fra tale collare e l'involucro 31 della bobina 27 è interposta una molla elicoidale 30, disposta intorno al nucleo mobile 29. Tale molla tende a mantenere il nucleo mobile 29 e lo stelo 23 nella posizione mostrata nella figura 3. .
Per una migliore silenziosità di funzionamento, il nucleo fisso 28 presenta preferibilmente una cavità conica 2Ba rivolta al nucleo mobile 29. Quest 'ultimo ha l'estremità 29b rivolta al nucleo fisso 28 corrispondentemente sagomata a cono. Preferibilmente, la cavità 28a del nucleo fisso 28 presenta un angolo al vertice leggermente inferiore a quello dell'estremità conica 29b del nucleo 29.
Il dispositivo erogatore secondo l'invenzione è destinato all'utilizzo in particolare in macchine lavastoviglie provviste di un'unità elettronica di controllo dell'attuazione dei programmi di lavaggio. L'avvolgimento o bobina 27 è dunque preferibilmente destinato ad essere eccitato con una corrente continua.
All'estremità del nucleo mobile 29 che si estende all'esterno della bobina 27 è inoltre connessa una leva a bilanciere 32, infulcrata in 33 sulla struttura 5 del dispositivo erogatore integrato, e destinata, in modo per sé noto e non illustrato, a comandare lo sgancio di un portello di chiusura che chiude un ricettacolo in cui viene predisposta una dose di detersivo, ad esempio un detersivo in polvere.
Il dispositivo erqgatore sopra descritto funzione nel modo seguente.
Come si è detto in precedenza, quando (a porta 2 aperta) il serbatoio 12 viene ricaricato con una quantità di agente di risciacquo, tale agente di risciacquo raggiunge al più un livello inferiore a quello della faccia superiore della parete 17c (figure 5 e 6). Quando la porta 2 della macchina 1 viene chiusa, l'agente di risciacquo contenuto nel serbatoio 12 riempie in parte il ricettacolo di erogazione 15, mentre la camera intermedia 18 rimane vuota, così come è mostrato nelle figure 3, 7 ed 8.
Avviato il funzionamento della macchina, ad un certo punto l'unità di controllo della stessa determina una prima eccitazione dell'attuatore 26. Tale eccitazione provoca uno spostamento del nucleo mobile 29 e dello stelo 23 verso il nucleo fisso 28. Di conseguenza il puntale 23a libera l'apertura 16 del ricettacolo 15, mentre allo stesso tempo la guarnizione a labbro 23b disaccoppia la camera intermedia 18 dalla camera di dosaggio 20. L'agente di risciacquo contenuto nel ricettacolo di erogazione 15 viene travasato nella camera intermedia 18 (figura 9).
Non appena l'attuatore .26 viene diseccitato, lo stelo 23 ritorna nella posizione mostrata nella figura 3: la guarnizione a labbro 23b libera l'apertura 21, mentre la guarnizione a labbro 23c disaccoppia nuovamente la camera di dosaggio 20 dalla camera di scarico 24. In conseguenza di ciò, una parte dell'agente di risciacquo contenuto nella camera intermedia 18 si sposta nella camera di dosaggio 20. Tale parte o quantità corrisponde al volume libero della camera 20, ovvero ad una dose.
La prima eccitazione dell 'attuatore 26 determina inoltre, tramite la leva 32 ed in modo per sé noto, l'erogazione di una quantità di detersivo, ad esempio in polvere, alla cerniera di lavaggio.
Successivamente, nel corso del ciclo di lavaggio l'unità elettronica di controllo della macchina 1 determina una seconda eccitazione dell'attuatore 26. Tale eccitazione provoca nuovamente lo spostamento dello stelo 23 in direzione del nucleo fisso 28. Ciò comporta la chiusura del passaggio 21 da parte dell'otturatore a labbro 23b, e la liberazione del passaggio 22 da parte della guarnizione a labbro 23c. Di conseguenza, la dose di agente di risciacquo contenuta nella camera di dosaggio 20 passa nella camera di scarico e, attraverso il passaggio di uscita 25 di.quest'ultima, perviene alla camera di lavaggio 3 della macchina 1.
Non appena 1'attuatore 26 viene nuovamente diseccitato, lo stelo 23 ritorna nella posizione di riposo mostrata nella figura 3: il passaggio 22 viene richiuso dall'otturatore 23c, mentre il passaggio 21 viene liberato dall'otturatore 23b e una nuova dose di agente di risciacquo discende dalla camera intermedia 18 alla camera di dosaggio 20, in vista di una successiva erogazione.
Nel corso del ciclo di lavaggio l'unità di controllo della macchina può determinare successive eccitazioni e diseccitazioni dell'attuatore 26 per determinare corrispondentemente l'erogazione di ulteriori dosi di agenti di risciacquo.
La "capacità" del ricettacolo 15 e della camera intermedia 18 è ovviamente almeno uguale al numero massimo di dosi suscettibili di essere erogate nel corso di un ciclo di funzionamento della macchina 1.
Al termine di un ciclo di funzionamento della macchina 1, nella camera di dosaggio 20 e nella camera intermedia 18 può trovarsi in generale ancora dell'agente di risciacquo. La successiva apertura della porta 2 della macchina determina tuttavia lo svuotamento di tali camere, attraverso il passaggio 19 (figura 4).
Alla successiva richiusura della porta 2, il funzionamento del dispositivo erogatore dell'agente di risciacquo ai ripete dunque come sopra descritto .
Come si può apprezzare, il controllo dell'erogazione dell'agente di risciacquo nel dispositivo secondo l'invenzione è attuabile mediante un semplice spostamento lineare di un organo valvolare, cooperante con una pluralità di sedi. Il dispositivo non comporta dunque il ricorso a trasmissioni meccaniche, quali quelle ad aste e bilancieri tipicamente utilizzate nei dispositivi erogatori secondo la tecnica anteriore.
Oltre ad una notevole semplicità strutturale, il dispositivo erogatore secondo l'invenzione presenta anche una migliore affidabilità.
Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, le forme di attuazione ed i particolari di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto è stato descritto ed illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione, come definito nelle annessi rivendicazioni.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per l’erogazione dosata di un agente di risciacquo in una macchina lavastoviglie (1) provvista di una porta (2) di accesso alla camera di lavaggio (3), oscillàbile tra una posizione di chiusura essenzialmente verticale ed una posizione di caricamento essenzialmente orizzontale; il dispositivo (10) comprendendo una struttura di supporto (5) che è destinata ad essere fissata alla faccia interna di detta porta (2), ed in cui sono provvisti un serbatoio ricaricabile (12) per l'agente di risciacquo, nel quale è definito un ricettacolo di erogazione (15) atto a contenere una quantità di detto agente corrispondente ad una pluralità di dosi, una camera di dosaggio (20) atta a comunicare con il ricettacolo di erogazione (15) e, rispettivamente, con la camera di lavaggio (3) della màcchina (1) attraverso un primo (16) e rispettivamente un secondo passaggio (22); un gruppo valvolame (23) azionabile mediante un attuatore a comando elettrico (26) e comprendente un primo (23a) ed un secondo otturatore (23c) cooperanti con rispettive sedi di valvola (16? 22) per controllare il flusso di agente di risciacquo attraverso il primo e rispettivamente il secondo passaggio (16; 22); il dispositivo essendo caratterizzato dal fatto che fra il ricettacolo di erogazione (15) e la camera di dosaggio (20) è realizzata una camera intermedia (18) atta contenere una pluralità di dosi di detto agente quando detta porta (2) è chiusa, ed a svuotarsi verso il serbatoio (12) quando la porta (2) viene aperta; il gruppo valvolare comprendendo un terzo otturatore (23b) atto a controllare il flusso di detto agente dalla camera intermedia (18) alla camera di dosaggio (20); la disposizione essendo tale per cui: ad ogni chiusura della porta (2) la camera intermedia (18) e la camera di dosaggio (20) sono sostanzialmente vuote ed il ricettacolo di erogazione (15) accoglie una quantità di agente di risciacquo; alla prima eccitazione dell 'attuatore (26) dopo una chiusura della p.orta (2), il gruppo valvolare (23) consente il travaso di detto agente dal ricettacolo di erogazione (15) alla camera intermedia alla prima e poi ad ogni successiva diseccitazione dell'attuatore (26) il gruppo valvolare (23) consente il travaso di una dose dalla camera intermedia (18) alla camera di dosaggio (20); ad ogni successiva eccitazione dell'attuatore (26), il gruppo valvolare (23) consente l'erogazione di una dose dalla camera di dosaggio (20) alla camera di lavaggio (3); e l'apertura della porta (2) ad attuatore diseccitato (26) determina lo svuotamento verso il serbatoio (12) sia della camera intermedia (18), sia della camera di dosaggio (20).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detto gruppo valvolare comprende uno stelo (23) che si estende attraverso la camera di dosaggio (20) e la camera intermedia (18), e che reca i suddetti otturatori (23a, 23b, 23c).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto attuatore (26) comprende una bobina di eccitazione (27).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui alla bobina di eccitazione (27) è connesso un nucleo fisso (28) ed in cui è assialmente traslabile un associato nucleo mobile (29); l'estremità del nucleo fisso (28) rivolta al nucleo mobile (29) presentando una cavità (28a) a forma di cono, l'estremità del nucleo mobile (29) rivolta al nucleo fisso (28) presentando una formazione a cono (29b) destinata ad accoppiarsi con la cavità (28a) del nucleo fisso (28).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui l'angolo al vertice della cavità conica (28a) del nucleo fisso (28) è inferiore all'angolo al vertice dell'estremità conica (29b) del nucleo fisso (29).
  6. 6. Gruppo erogatore integrato per l'erogazione di un detersivo e di un agente di risciacquo in una macchina lavastoviglie (1), comprendente un dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti .
  7. 7. Gruppo erogatore integrato secondo la rivendicazione 6, in cui il gruppo valvolare comprende uno stelo (23) cui è connessa una leva (32, 33) di azionamento di un dispositivo erogatore di detersivo. li tutto sostanzialmente secondo quanto descritto ed illustrato, e per gli scopi specificati.
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