ITRN20130037A1 - Metodo per la sostituzione di un pannello vetrato in una facciata continua ed attrezzatura di ancoraggio per detta sostituzione. - Google Patents

Metodo per la sostituzione di un pannello vetrato in una facciata continua ed attrezzatura di ancoraggio per detta sostituzione.

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ITRN20130037A1
ITRN20130037A1 IT000037A ITRN20130037A ITRN20130037A1 IT RN20130037 A1 ITRN20130037 A1 IT RN20130037A1 IT 000037 A IT000037 A IT 000037A IT RN20130037 A ITRN20130037 A IT RN20130037A IT RN20130037 A1 ITRN20130037 A1 IT RN20130037A1
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IT
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frame
upright
facade
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IT000037A
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Oscar Casadei
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Focchi S P A
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    • E04BUILDING
    • E04FFINISHING WORK ON BUILDINGS, e.g. STAIRS, FLOORS
    • E04F13/00Coverings or linings, e.g. for walls or ceilings
    • E04F13/07Coverings or linings, e.g. for walls or ceilings composed of covering or lining elements; Sub-structures therefor; Fastening means therefor
    • E04F13/08Coverings or linings, e.g. for walls or ceilings composed of covering or lining elements; Sub-structures therefor; Fastening means therefor composed of a plurality of similar covering or lining elements
    • E04F13/14Coverings or linings, e.g. for walls or ceilings composed of covering or lining elements; Sub-structures therefor; Fastening means therefor composed of a plurality of similar covering or lining elements stone or stone-like materials, e.g. ceramics concrete; of glass or with an outer layer of stone or stone-like materials or glass

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  • Finishing Walls (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“METODO PER LA SOSTITUZIONE DI UN PANNELLO VETRATO IN UNA FACCIATA CONTINUA ED ATTREZZATURA DI ANCORAGGIO
PER DETTA SOSTITUZIONE”
La presente invenzione ha per oggetto un metodo per la sostituzione di un pannello vetrato in una facciata continua ed un’attrezzatura di ancoraggio da utilizzarsi in tale sostituzione.
In particolare, il metodo e l’attrezzatura secondo la presente invenzione trovano particolare applicazione nelle pareti (o facciate) continue a silicone strutturale, ovvero facciate caratterizzate dalla presenza di un telaio di supporto metallico (definito da un’orditura di montanti e traverse) e di pannelli di tamponamento incollati al telaio mediante adesivi siliconici in modo da nascondere quasi completamente il telaio.
La presente invenzione trova dunque particolare applicazione nel settore dell’edilizia ed in particolare nella manutenzione straordinaria degli edifici, ovvero nella sostituzione di pannelli danneggiati o usurati in facciate continue.
Nella tecnica nota la sostituzione di un pannello preesistente con un nuovo componente, a causa del danneggiamento del primo, è una fase piuttosto delicata e comunemente ritenuta critica in quanto non risulta ad oggi possibile ripristinare la struttura originaria.
Infatti, al giorno d’oggi la sostituzione della vetrata comporta l’utilizzo di apposite attrezzature di fissaggio meccaniche che interagiscono con il pannello durante la fase di essiccazione del sigillante mantenendolo in posizione, le quali poi non sono completamente removibili.
In particolare, ad oggi vengono inserite delle canaline puntuali (non presenti nel pannello originario) sagomate ad “U” sul perimetro dei pannelli vetrati, attraverso i quali il pannello stesso viene fissato al relativo telaio e successivamente sigillato.
Più precisamente, una pluralità di elementi angolari vengono rivettati alla struttura dell’edificio e successivamente avvitati al pannello, nelle cavità delle canaline per mantenere il pannello in posizione.
Tale struttura prettamente meccanica resta ancorata al pannello, al quale viene aggiunto silicone unicamente a scopo di tenuta per aria ed acqua. Svantaggiosamente, tale metodo oltre a necessitare di modifiche alla struttura del pannello e del telaio, potrebbe compromettere la funzionalità del pannello stesso, il quale vede ridursi lo strato di silicone (complice la realizzazione della canalina).
Inoltre, la necessità di serrare una vite lateralmente al pannello vincola il progettista la mantenere una prefissata distanza minima tra il bordo di due pannelli adiacenti, il che pur risultando il più delle volte un problema minore resta comunque limitante per la progettazione.
Peraltro, va sottolineato che in funzione degli agenti atmosferici e della dimensione del pannello, ad ogni sostituzione è necessario calcolare un numero differente e customizzato di viti e canaline da utilizzare, con notevoli complicazioni progettuali e temporali.
Alternativamente, ad oggi viene anche implementato un metodo visivamente meno invadente ma notevolmente più complesso.
Tale metodo prevede la realizzazione di un pannello con strati di vetro di estensione differente, al fine di realizzare uno scalino perimetrale (interno) su cui montare un telaietto di collegamento mediante viti.
Tale telaietto è a sua volta provvisto di fori per l’accoglimento di viti “esterne” le quali, una volta posizionato il pannello, vengono serrate dall’esterno nella struttura dell’edificio.
Peraltro, per consentire tale serraggio (ovvero il posizionamento e passaggio della vite) è necessario lavorare il vetro con delle scanalature angolari, il che complica notevolmente la realizzazione dello stesso, specie considerando che in funzione del tipo di struttura e vetro sarà necessario collocare le viti in posizioni differenti.
Svantaggiosamente, ciò oltre a comportare una difformità nella struttura dell’edificio, implica la necessaria predisposizione della struttura portante dell’edificio ad accogliere le succitate attrezzature meccaniche, come spine e viti.
In altre parole, già in fase di costruzione e progettazione, è necessario progettare la struttura vincolandola ad un preciso sistema di “ripristino” che dovrà rimanere disponibile ed attuabile per tutta l’esistenza dell’edificio. Peraltro, in questo modo la sostituzione della vetrata è legata alla conoscenza, da parte del manutentore, della struttura e delle predisposizioni della stessa, il che, qualora l’impresa incaricata della sostituzione non fosse la stessa incaricata della progettazione dell’edificio, potrebbe risultare problematico.
Scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un metodo ed un’attrezzatura in grado di superare gli inconvenienti della tecnica nota sopracitata.
In particolare, scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un metodo per la sostituzione di un pannello vetrato in una facciata continua ed un’attrezzatura di ancoraggio che consentano di ripristinare la struttura originale della facciata.
Inoltre, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un metodo per la sostituzione di un pannello vetrato in una facciata continua di semplice e rapida attuazione.
Ancora, scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un’attrezzatura di ancoraggio per la sostituzione di un pannello vetrato in una facciata continua di economica realizzazione.
Detti scopi sono raggiunti da un metodo per la sostituzione di un pannello vetrato in una facciata continua avente le caratteristiche tecniche contenute in una o più delle rivendicazioni dalla 1 alla 10 e da un’attrezzatura per la sostituzione di un pannello vetrato in una facciata continua avente le caratteristiche tecniche contenute in una o più delle rivendicazioni dalla 11 alla 18.
In particolare, tale metodo prevede, a seguito della rimozione del pannello originario (o pre-esistente), la quale definisce un’apertura nella facciata dell’edificio, una predisposizione di un pannello sostitutivo provvisto di una prima faccia, in uso interna, ed una seconda faccia opposta alla prima, in uso esterna.
Il pannello sostitutivo viene dunque posizionato in corrispondenza di detta apertura per occluderla, in modo che la prima faccia del pannello sia in parte attestata ad un lato esterno di un montante e/o di una trave di una struttura portante della facciata.
Dunque il pannello viene fissato al montante e/o alla trave mediante un’attrezzatura di ancoraggio e successivamente (ma in taluni casi anche in precedenza) viene distribuito uno strato di materiale sigillante in corrispondenza di una zona di giunzione tra detta prima faccia del pannello ed il lato del montante e/o della trave.
Dopo aver atteso un prefissato intervallo di tempo ΔT per l’essiccazione dello strato di materiale sigillante, l’attrezzatura di ancoraggio viene rimossa ripristinando la struttura originaria del pannello, ovvero della facciata.
Secondo l’invenzione, la fase di fissaggio del pannello sostitutivo al montante e/o alla trave comprende una fase di trazione della prima faccia del pannello o spinta della seconda faccia del pannello mediante detta attrezzatura di ancoraggio per mantenere la prima faccia attestata al secondo lato del montante e/o della trave durante detto prefissato intervallo di tempo ΔT.
In altre parole, il metodo prevede di predisporre un riscontro avente posizione fissa rispetto alla desiderata posizione del pannello.
In una prima forma di attuazione, il riscontro è posizionato internamente all’edificio, in parte affacciato alla prima faccia di detto pannello. Dunque, un organo di trattenimento è associato a detto riscontro per agire in trazione sulla prima faccia del pannello mantenendolo in posizione.
In una seconda forma di attuazione dell’invenzione, il riscontro è posizionato esternamente all’edificio, in parte affacciato alla seconda faccia di detto pannello. Dunque, un organo spintore è associato a detto riscontro per agire in pressione sulla seconda faccia del pannello mantenendolo in posizione.
Più precisamente, con riferimento alla prima forma di attuazione, il metodo prevede di fissare l’organo di trattenimento alla prima faccia del pannello sostitutivo e successivamente di tirare detto organo di trattenimento in modo da premere detta prima faccia del pannello sul secondo lato del montante e/o della trave della struttura portante, mediante appositi mezzi di trazione.
Un telaio è posizionato in contrasto con il primo lato del montante e/o della trave per definire il riscontro affacciato alla prima faccia del pannello. Dunque, l’organo di trattenimento (preferibilmente scorrevolmente associato al telaio) è movimentato in avvicinamento al telaio e bloccato in una posizione, relativamente al telaio, in cui pannello esercita una prefissata compressione sul secondo lato del montante e/o della trave. Preferibilmente, l’organo di trattenimento ed il telaio sono collegati mediante un accoppiamento filettato o un meccanismo a cricchetto.
Con riferimento alla seconda forma di attuazione, il metodo prevede invece di fissare un telaio su almeno un elemento dell’edificio o della facciata esterno ed adiacente al pannello da sostituire ovvero adiacente all’apertura, in modo da definire il riscontro affacciato alla seconda faccia di detto pannello. Preferibilmente, il telaio è fissato ad almeno due elementi dell’edificio disposti da bande opposte del pannello da sostituire. In tale forma attuativa, l’organo spintore viene movimentato in allontanamento dal telaio, in spinta sulla seconda faccia del pannello e bloccato rispetto a detto telaio quando il pannello esercita una prefissata compressione sul secondo lato del montante e/o della trave.
Preferibilmente, sia il fissaggio del corpo di trattenimento al pannello (prima forma di attuazione) che il fissaggio del telaio all’elemento preesistente dell’edificio (seconda forma di attuazione) sono eseguiti mediante mezzi di fissaggio adesivi. Alternativamente, potrebbero essere utilizzati mezzi di fissaggio a suzione.
Vantaggiosamente, in tal modo tali mezzi risultano facilmente removibili a seguito dell’intervallo di tempo ΔT per l’essiccazione del materiale sigillante, non lasciando alcuna traccia della sostituzione del pannello. Preferibilmente, in entrambe le forme di attuazione, viene predisposta una pluralità di organi attivi (spintori o di trattenimento) per agire in una corrispondente pluralità di punti del pannello, distribuendo il carico.
Tale metodo è dunque attuato preferibilmente mediante un’apposita attrezzatura di ancoraggio del pannello sostitutivo, anch’essa oggetto della presente invenzione.
Tale attrezzatura è dotata di un telaio collegabile ad elementi preesistenti dell’edificio (siano essi i montanti o pannelli adiacenti a quello da sostituire) ed un organo attivo (di spinta o di trattenimento) sviluppantesi tra almeno una prima porzione di estremo conformata per attestarsi al pannello (alternativamente alla prima o alla seconda faccia) ed almeno una seconda porzione di estremo opposta alla prima.
L’attrezzatura comprende inoltre mezzi di movimentazione operativamente interposti tra il telaio e l’organo attivo per movimentare detta prima porzione di estremo in avvicinamento e/o allontanamento dal telaio (preferibilmente in scorrimento) in modo da determinare un’azione di spinta sulla seconda faccia del pannello o un’azione di trazione sulla prima faccia del pannello al fine di attestare detta prima faccia del pannello al lato esterno di detto montante o trave mantenendo detto pannello in una prefissata posizione.
Dunque, in una prima forma realizzativa (corrispondente alla prima forma di attuazione del metodo) l’organo attivo è un organo di trattenimento, mentre in una seconda forma realizzativa (corrispondente alla seconda forma di attuazione del metodo) l’organo attivo è un organo spintore.
Si noti che concettualmente le due forme di realizzazione (così come le forme attuative del metodo) sono del tutto analoghe in quanto prevedono di creare un riscontro fisso (i.e. telaio) distanziato ed affacciato al pannello e di predisporre un organo attivo interagente con il pannello alternativamente in trazione o in spinta, lungo una direzione operativa sostanzialmente ortogonale al pannello stesso.
In entrambe le forme di realizzazione, preferibilmente, sono previsti mezzi di fissaggio interposti, alternativamente, tra il corpo attivo (o corpo di trattenimento) e la prima faccia del pannello, oppure tra il telaio (in particolare una sua porzione di giunzione) ed almeno un elemento (preesistente) dell’edificio esterno ed adiacente al pannello da sostituire. Preferibilmente, i mezzi di fissaggi sono mezzi adesivi (o alternativamente suzione), rendendo possibile ristabilire la struttura originaria della faccia anche dopo la sostituzione del pannello mediante la completa rimozione dell’attrezzatura.
Nella prima forma di realizzazione, dunque, i mezzi di fissaggio sono associati alla prima porzione di estremo dell’organo attivo per ancorarla alla prima faccia del pannello al fine di esercitare un’azione di trazione su detta prima faccia. L’organo attivo definisce quindi un organo di trattenimento.
Il telaio, in tale forma realizzativa, si sviluppa trasversalmente alla direzione operativa “A” e presenta almeno una porzione di giunzione attestabile ad almeno un primo lato di almeno un montante o trave della struttura portante della facciata ed una porzione di riscontro affacciabile a detta prima faccia del pannello.
I mezzi di movimentazione definiscono dunque un gruppo di trazione configurato per movimentare la prima porzione di estremo dell’organo di trattenimento lungo detta direzione operativa in avvicinamento al telaio al fine di attestare detta prima faccia del pannello al lato esterno di detto almeno un montante o trave.
Nella seconda forma realizzativa, mezzi di fissaggio sono associati al telaio per ancorarlo ad almeno un elemento della facciata esterno ed adiacente al pannello da sostituire. I mezzi di movimentazione sono configurati per movimentare l’organo attivo in spinta contro detta seconda faccia del pannello al fine di attestare la prima faccia del pannello al lato esterno di detto montante o trave mantenendo detto pannello in una prefissata posizione. Dunque, l’organo attivo in tale forma realizzativa definisce un organo spintore.
Si noti che, preferibilmente, in tale forma realizzativa detto “almeno un elemento dell’edificio esterno ed adiacente al pannello da sostituire” è definito da un pannello adiacente a quello da sostituire.
In entrambe le forme realizzative, preferibilmente, i mezzi di movimentazione comprendono almeno un accoppiamento filettato definito da un perno filettato ed un foro filettato, in cui detto perno è scorrevole all’interno di detto foro per movimentare l’organo attivo lungo detta direzione operativa.
Queste ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui:
- le figure 1a e 1b mostrano viste prospettiche di una facciata danneggiata e di una sostituzione del pannello eseguita mediante una prima forma di realizzazione dell’attrezzatura di ancoraggio oggetto della presente invenzione;
- le figure 2a-2d mostrano viste schematiche in pianta di fasi successive di una prima forma di attuazione del metodo per la sostituzione di un pannello vetrato in una facciata continua secondo la presente invenzione; - la figura 3 mostra una vista schematica di una seconda forma realizzativa dell’attrezzatura di ancoraggio oggetto della presente invenzione durante l’utilizzo.
Con riferimento alle allegate figure, con il numero 1 è indicata un’attrezzatura per la sostituzione di un pannello vetrato in una facciata 110 continua secondo la presente invenzione.
L’attrezzatura di ancoraggio 1 è da utilizzarsi nella sostituzione di uno o più pannelli vetrati in un edificio a facciata continua, in particolare del tipo a “silicone strutturale”.
Con l’espressione facciata continua si intende infatti una particolare tipologia di involucro leggero continuo che garantisce, di per sé o congiuntamente alla struttura portante 101, tutte le funzioni normali di una parete esterna, che non porta altro carico se non, ad esempio, il peso proprio e la spinta del vento. Questi carichi sono trasferiti alla struttura portante attraverso i collegamenti ai solai o ai pilastri della stessa.
Tale facciata è preferibilmente progettata per resistere all'infiltrazione dell’aria e dell’acqua, alle forze di vento, alle forze sismiche, oltre al citato peso proprio.
La struttura 101 portante della facciata 110 è dunque la parte dell’edificio espressamente destinata ad assorbire i carichi e le azioni esterne cui la facciata stessa è soggetto durante tutta la sua vita di esercizio, ed è costituita almeno in parte da montanti 102 e travi.
Si noti che ciascun montante 102 (o trave) presenta un primo lato (o lato interno) 102a affacciato internamente alla struttura 101 ed un secondo lato (o lato esterno) 102b affacciato esternamente alla struttura.
La facciata comprende dunque una pluralità di pannelli 100 tra loro affiancati, ciascuno connesso alla struttura portante 101 mediante silicone strutturale, così da non lasciare visibile alcun elemento strutturale dall’esterno dell’edificio. I pannelli 100 sono elementi piani (o leggermente incurvati), aventi preferibilmente almeno uno strato vitreo (più preferibilmente più di uno) e dotati di una prima faccia 100a, o faccia interna, ed una seconda faccia 100b, o faccia esterna, opposta alla prima 100a. La prima faccia 100a del pannello 100 è attestata al secondo lato 102b del montante 102 o trave.
L’attrezzatura 1 di ancoraggio secondo la presente invenzione si inserisce proprio nella sostituzione di uno di tali pannelli a seguito di un danneggiamento o per manutenzione, per cui il pannello pre-esistente danneggiato 112 viene rimosso definendo un’apertura nella facciata 110. L’attrezzatura 1 comprende dunque un telaio 6, 26 collegabile ad elementi preesistenti dell’edificio ed un organo attivo 2, 22 sviluppantesi tra almeno una prima porzione di estremo 2a, 22a conformata per attestarsi alla prima 100a o alla seconda faccia 100b del pannello 100 sostitutivo, ed almeno una seconda porzione di estremo 2b, 22b opposta alla prima 2a, 22a. Preferibilmente, l’organo attivo 2, 22 è mobilmente associato al telaio 6, 26 per muoversi rispetto ad esso tra una posizione di riposo ed una posizione operativa. Più preferibilmente, l’organo attivo 2, 22 è scorrevolmente associato al telaio 6, 26 per muoversi rispetto ad esso lungo una direzione operativa “A” (preferibilmente coincidente alla direzione di sviluppo dell’organo attivo 2, 22 stesso).
A tale proposito, l’attrezzatura 1 comprende inoltre mezzi di movimentazione 7, 27 operativamente interposti tra il telaio 6, 26 e l’organo attivo 2, 22 per movimentare la prima porzione di estremo 2a, 22a in avvicinamento e/o allontanamento dal telaio 6, 26 in modo da determinare un’azione di spinta sulla seconda faccia 100b del pannello 100 o un’azione di trazione sulla prima faccia 100a del pannello 100.
Vantaggiosamente, in tal modo risulta possibile attestare la prima faccia 100a del pannello 100 al lato esterno 102b del montante 102 o trave mantenendo il pannello in una prefissata posizione.
Preferibilmente, mezzi di movimentazione 7, 27 comprendono almeno un accoppiamento filettato 8, 28 definito da un perno 9, 29 filettato ed un foro 10, 30 filettato.
Il perno 9, 29 è scorrevole (per rotazione) all’interno del foro 10, 30 per movimentare l’organo attivo 2, 22 in avvicinamento o allontanamento dal telaio 6, 26.
Più precisamente, i mezzi di movimentazione 7, 27 comprendono almeno un perno 9, 29 sviluppantesi lungo la direzione operativa “A” e provvisto di una prima porzione 9a, 29a, filettata ed accoppiata con un corrispondente foro filettato 10, 30 realizzato nell’organo attivo 2, 22 e/o nel telaio 6, 26 per muoversi all’interno del foro 10, 30 stesso lungo la direzione operativa “A”.
Vantaggiosamente, in tal modo è possibile regolare con precisione la pressione del pannello 100 sul montante 102 garantendo una corretta essiccazione e tenuta del materiale sigillante.
Per consentire la generazione di tale azione di spinta o trazione sul pannello 100, l’attrezzatura 1 comprende inoltre mezzi di fissaggio 3, 23 alternativamente (o congiuntamente) interposti tra il corpo attivo 2 e la prima faccia 100a del pannello 100 oppure tra il telaio 26 ed almeno un elemento preesistente dell’edificio, in particolare della facciata 110, (esterno) adiacente al pannello da sostituire.
Preferibilmente, tali mezzi di fissaggio 3, 23 sono mezzi adesivi 3a, 23a. Più precisamente, i mezzi adesivi 3a, 23a comprendono uno strato di materiale adesivo interposto alternativamente (o congiuntamente):
- tra la prima porzione di estremo 2a dell’organo attivo 2 ed il pannello 100, e/o
- tra il telaio 26 (in particolare una porzione di giunzione 26a dello stesso) ed un elemento preesistente dell’edificio (ovvero della facciata 110) esterno ed adiacente al pannello da sostituire.
Nella forma realizzativa preferita, tale materiale adesivo è uno dei seguenti:
- silicone strutturale;
- colla epossidica;
- biadesivo;
- altri adesivi chimici di facile di rimozione.
Caratteristica importante di tale materiale adesivo è che esso risulti completamente removibile dalla prima faccia 100a del pannello 100 o dall’elemento preesistente (preferibilmente la faccia esterna di un pannello adiacente) una volta rimossa l’attrezzatura 1, al fine di ripristinare la struttura originaria della facciata senza lasciare alcuna traccia della sostituzione del pannello 100.
Alternativamente, i mezzi di fissaggio 3, 23 potrebbero essere mezzi a suzione.
Più precisamente, in una forma realizzativa non illustrata, i mezzi a suzione comprendono una ventosa o elettroventosa.
Tale forma realizzativa rende semplice la rimozione del corpo di trattenimento 2 dal pannello 100 o del telaio 26 dall’elemento preesistente, non necessitando alcuna operazione di raschiatura o rimozione dell’adesivo.
Tuttavia, l’utilizzo di uno strato adesivo, oltre ad essere maggiormente sicuro, consente di ridurre notevolmente le dimensioni dell’attrezzatura 1 nel suo complesso e la porzione interessata dalla trazione nel pannello 100.
Con riferimento alle figure 1a, 1b, 2a-2d descriviamo nel seguito una prima forma di realizzazione dell’attrezzatura secondo la presente invenzione. In tale forma realizzativa, i mezzi di fissaggio 3 sono associati alla prima porzione di estremo 2a dell’organo attivo 2 per ancorarla alla prima faccia 100a del pannello 100 al fine di esercitare un’azione di trazione sulla suddetta prima faccia 100a.
Più precisamente, il mezzi di movimentazione 7 sono configurati per agire in trazione sull’organo attivo 2 e dunque sulla prima faccia 100a del pannello 100 (attestandola in parte al secondo lato 102b del montante 102 al fine di mantenere il pannello 100 in una prefissata posizione).
Dunque, in tale forma di realizzazione, l’organo attivo 2 definisce un organo di trattenimento. Nel prosieguo della trattazione relativa a tale forma realizzativa, le espressioni “organo attivo” e “organo di trattenimento” saranno equivalenti.
Tale organo di trattenimento 2 è provvisto, come già accennato, di almeno una prima porzione di estremo 2a ed di almeno una seconda porzione di estremo 2b opposta alla prima 2a.
Preferibilmente, l’organo di trattenimento 2 si sviluppa lungo una propria direzione operativa “A” tra la prima 2a e la seconda porzione di estremo 2b, in uso trasversale, preferibilmente ortogonale, alla faccia interna (o prima faccia) 100a del pannello 100.
La prima porzione di estremo 2a è conformata per attestarsi alla faccia interna di un pannello 100 sostitutivo da applicare alla facciata continua ed è, in uso, associata (o associabile) ai mezzi di fissaggio 3 (in particolare mezzi adesivi 23a) dell’organo di trattenimento 2 al pannello 100.
Più precisamente, la prima porzione di estremo 2a dell’organo di trattenimento 2 presenta almeno un bordo terminale 4 giacente in un piano “B” in uso sostanzialmente parallelo alla faccia del pannello 100 a cui va collegato, ovvero la prima faccia 100a.
In particolare, il piano “B” è sostanzialmente ortogonale alla direzione operativa “A” dell’organo di trattenimento 2.
Preferibilmente, come già accennato, i mezzi di fissaggio 3 della prima porzione di estremo 2a del corpo di trattenimento 2 sono mezzi adesivi 3a. Dunque, la prima porzione di estremo 2a dell’organo di trattenimento 2 è definita da una faccia sostanzialmente piana su cui è applicabile il materiale adesivo (o strato di materiale adesivo).
Preferibilmente, tale faccia presenta delle nervature che facilitano la presa dell’adesivo, rendendo maggiormente sicura e performante l’attrezzatura 1.
Preferibilmente, i mezzi di movimentazione 7 definiscono (in collaborazione con il telaio 6) un gruppo di trazione 5 configurato per movimentare la prima porzione di estremo 2a dell’organo di trattenimento 2 lungo detta direzione operativa “A” in avvicinamento al telaio 6 al fine di attestare detta prima faccia 100a del pannello 100 al lato esterno 102b di almeno un montante 102 o trave.
Dunque, il gruppo di trazione 5 è operativamente connesso alla seconda porzione di estremo 2b dell’organo di trattenimento 2 per movimentarlo trasversalmente alla faccia interna 100a del pannello 100 al fine di premere detta faccia interna 100a del pannello 100 sul montante 102 e/o sulla trave della struttura 101 portante.
Si noti che, qualora il pannello da sostituire si trovi in una zona della facciata sprovvista di un montante o trave, il metodo secondo la presente invenzione prevede di installare un montante provvisorio (non illustrato), in sostituzione del montante 102 strutturale, il quale tuttavia nello spirito della presente invenzione avrebbe un ruolo del tutto equivalente.
Il gruppo di trazione 5, essendo posto all’interno della struttura 101, movimenta l’organo di trattenimento 2 in avvicinamento ad esso.
Si noti che il gruppo di trazione 5 è operativamente attivo lungo la direzione operativa “A” dell’organo di trattenimento 2 (ortogonale al piano “B”); più precisamente, la definiscono.
Vantaggiosamente, in tal modo è possibile mantenere il pannello 100 in posizione (verticale) attestandolo al montante 101 o trave della struttura senza interferire meccanicamente con il pannello stesso (e con la struttura), consentendo un totale ripristino della facciata originaria.
Si noti che il telaio 6 si sviluppa trasversalmente alla direzione operativa “A” e presenta almeno una porzione di giunzione 6a ed una porzione di riscontro 6b.
La porzione di giunzione 6a è attestabile ad almeno un primo lato 102a di almeno un montante 102 o trave della struttura 101 portante della facciata 110. Preferibilmente, le porzioni di giunzione 6a sono almeno due per attestarsi a due montanti 102 o travi tra loro successivi.
La porzione di riscontro 6b è invece conformata per affacciarsi alla prima faccia 100a del pannello 100.
Dunque, nella forma realizzativa preferita, il telaio 6 è definito da una traversa o lastra sviluppantesi trasversalmente (preferibilmente ortogonalmente) alla direzione operativa “A” (ovvero parallelamente ad un piano definito dal pannello 100) per attestarsi ad uno o due montanti della struttura 101.
Preferibilmente, il telaio 6 è definito da una traversa o lastra dimensionata per attestarsi a due montanti 102 (o traverse) successivi.
I mezzi di movimentazione 7 sono interposti tra l’organo di trattenimento 2 ed il telaio 6.
Come già accennato in precedenza, tali mezzi di movimentazione sono operativamente attivi ortogonalmente al piano “B” per movimentare l’organo di trattenimento 2 lungo la direzione operativa “A” in avvicinamento al telaio 6 al fine di premere la faccia interna 100a del pannello 100 sul montante 102 e/o sulla trave della struttura 101 portante. In altre parole, il telaio 6 ed i mezzi di movimentazione 7 definiscono una prima ganascia di una morsa, la cui seconda ganascia è definita dall’insieme dell’organo di trattenimento 2 con il pannello 100.
Tale “morsa” viene serrata sui montanti 102 (o travi) della struttura 101 per mantenere in posizione il pannello 100 durante l’essiccazione del silicone. Al fine di rendere semplicemente regolabile l’azione di trazione, i mezzi di movimentazione sono definiti preferibilmente dal già citato accoppiamento 8 filettato tra il perno 9 ed il foro 10.
In tale forma realizzativa, preferibilmente il perno 9 comprende anche una seconda porzione 9b, opposta alla prima porzione 9a e liberamente girevole rispetto all’organo di trattenimento 2 (in caso il foro sia realizzato nel telaio 6) e/o al telaio 6 (in caso il foro sia realizzato nell’organo di trattenimento 2).
Nella forma realizzativa illustrata, al fine di massimizzare la corsa utile dell’attrezzatura, la seconda porzione 9b del perno 9 è assialmente vincolata all’organo di trattenimento 2, liberamente girevole rispetto ad esso attorno ad un asse corrispondente alla direzione operativa “A”.
Preferibilmente, tale prima porzione 9a è associata ad un organo di presa 11 conformato per consentire la messa in rotazione del perno 9 da parte di un operatore.
Inoltre, la prima porzione 9a è girevolmente e scorrevolmente associata al telaio 6, ovvero alla traversa (mediante l’accoppiamento filettato 8).
Dunque, il foro 10 filettato è preferibilmente realizzato nella traversa (o lastra) definente il telaio 6.
Come schematicamente illustrato, tale foro può essere definito da una boccola filettata innestata nel telaio 6 (ovvero nella traversa).
In una forma realizzativa alternativa, potrebbe essere il contrario, con la seconda porzione 9b assialmente vincolata al telaio 6 e collegata mediante l’accoppiamento filettato 8 all’organo di trattenimento 2.
In una ulteriore forma realizzativa, i mezzi di movimentazione potrebbero comprendere due accoppiamenti filettati del perno 9 sia con il telaio 6 che con l’organo di trattenimento 2, in cui le filettature risultano inverse al fine di movimentare il telaio 6 e l’organo di trattenimento 2 in mutuo avvicinamento od allontanamento con una medesima rotazione del perno. Si noti che i mezzi di movimentazione potrebbero anche essere di altra natura.
Ad esempio, tali mezzi potrebbero comprendere una porzione di tiro associata ad un’estremità libera di un perno 9 (in cui l’altra estremità è collegata al corpo di trattenimento) e mezzi di blocco per serrare la posizione del perno rispetto al telaio 6.
Tali mezzi di blocco potrebbero essere definiti, ad esempio, da un meccanismo a cricchetto.
Preferibilmente, in ogni caso, l’attrezzatura è dotata di mezzi di bloccaggio (non illustrati) associati ai mezzi di movimentazione 7 per bloccarli nella posizione operativa in cui mantengono il pannello 100 attestato al secondo lato 102b dei montanti 102 o travi.
Con riferimento alla figura 3, viene nel seguito descritta una seconda forma realizzativa dell’attrezzatura 1 di ancoraggio secondo la presente invenzione.
In tale forma realizzativa, i mezzi di fissaggio 23 sono associati al telaio 26 per ancorarlo ad almeno un elemento “P” della facciata 110 esterno ed adiacente al pannello da sostituire.
Dunque, a differenza del caso precedenti, i mezzi di fissaggio non sono associati all’organo attivo 22 ma al telaio 6.
Nella forma realizzativa preferita di tale realizzazione, i mezzi di fissaggio 23 sono mezzi adesivi 3a o a suzione associato al telaio 6 e configurati per ancorarsi alla seconda faccia (o faccia esterna) di un pannello adiacente al pannello da sostituire.
Dunque, nella seconda forma realizzativa dell’invenzione qui descritta, il telaio 6, in uso, è collocato esternamente alla facciata.
In questa luce, i mezzi di movimentazione 27 sono configurati per movimentare l’organo attivo 22 in spinta contro la seconda faccia 100b del pannello 100 al fine di attestarne la prima faccia 100a al lato esterno 102b di detto montante 102, mantenendo così il pannello 100 in una prefissata posizione.
Dunque, nella seconda forma realizzativa l’organo attivo 22 definisce un organo spintore. Di conseguenza, nel prosieguo della trattazione relativa a tale forma realizzativa, le espressioni “organo attivo” e “organo spintore” saranno equivalenti.
In tale forma realizzativa, il telaio 26 comprende una traversa sviluppantesi trasversalmente alla direzione operativa “A” (ovvero parallelamente al pannello 100) e provvista di almeno una porzione di giunzione 26a associabile ai mezzi di fissaggio 23 ed almeno una porzione di riscontro 26b scorrevolmente associata con l’organo spintore 22 ed affacciabile alla seconda faccia 100b del pannello 100.
Più precisamente, il telaio 26 presenta almeno un’estremità associata ai mezzi di fissaggio 23. Preferibilmente, tale telaio 26 si sviluppa ortogonalmente a tale direzione operativa “A” tra due estremità, entrambe associate ai mezzi di fissaggio 23.
Dunque, ciascuna estremità definisce almeno in parte una porzione di giunzione 26a.
Si noti che il telaio 26 è conformato (ovvero dimensionato) in modo che le due estremità (ovvero le porzioni di giunzione 26a) siano collocabili da bande opposte del pannello da sostituire, ovvero fissabili ai due pannelli adiacenti ad esso.
Ciascuna estremità del telaio 26 è dunque preferibilmente conformata per attestarsi alla faccia esterna di un pannello adiacente a quello da sostituire ed è, in uso, associata (o associabile) ai mezzi di fissaggio 23 (in particolare mezzi adesivi 23a).
Più precisamente, tale estremità presenta almeno un bordo terminale 24 giacente in un piano in uso sostanzialmente parallelo alla faccia del pannello 100 a cui va collegato, ovvero la seconda faccia.
In particolare, il piano è sostanzialmente ortogonale alla direzione operativa “A” dell’organo spintore 22, ovvero parallelo al piano “B”.
Essendo, preferibilmente, i mezzi di fissaggio 23 di tipo adesivo, le estremità (o la estremità) del telaio 26 è definita da una faccia sostanzialmente piana su cui è applicabile il materiale adesivo (o strato di materiale adesivo).
Preferibilmente, tale faccia presenta delle nervature che facilitano la presa dell’adesivo, rendendo maggiormente sicura e performante l’attrezzatura 1.
L’organo spintore 22 è invece preferibilmente definito da un cursore scorrevolmente associato al telaio 26 (ovvero alla porzione di riscontro 26b) per muoversi rispetto ad essa (in particolare attraverso detta porzione di riscontro 26b) lungo la direzione operativa “A”.
Preferibilmente, tale organo spintore 22 o cursore presenta una prima estremità 22a attiva (sostanzialmente piana) attestabile alla seconda faccia 100b del pannello 100 ed una seconda estremità 22b impegnabile (scorrevolmente) con il telaio 26 o con i mezzi di movimentazione 27.
Analogamente alla prima forma realizzativa, i mezzi di movimentazione 27 sono interposti tra l’organo spintore 22 ed il telaio 26.
Come già accennato in precedenza, tali mezzi di movimentazione 27 sono operativamente attivi ortogonalmente al piano del pannello per movimentare l’organo spintore 22 lungo la direzione operativa “A” in allontanamento dal telaio 26 al fine di premere la faccia interna 100a del pannello 100 sul montante 102 e/o sulla trave della struttura 101 portante. Al fine di rendere semplicemente regolabile l’azione di spinta, i mezzi di movimentazione sono definiti preferibilmente dal già citato accoppiamento 28 filettato tra il perno 29 ed il foro 30.
Tutte le caratteristiche descritte in precedenza relative all’accoppiamento 28 filettato ed applicabili in tale forma realizzativa sono da ritenersi sostanzialmente analoghe e dunque valide.
Peraltro, analogamente a quanto accennato in precedenza, i mezzi di movimentazione potrebbero anche essere di altra natura.
Ad esempio, tali mezzi potrebbero comprendere una porzione di tiro associata ad un’estremità libera di un perno 29 (in cui l’altra estremità è collegata al corpo di trattenimento) e mezzi di blocco per serrare la posizione del perno rispetto al telaio 26.
Tali mezzi di blocco potrebbero essere definiti, ad esempio, da un meccanismo a cricchetto.
Preferibilmente, in ogni caso, l’attrezzatura è dotata di mezzi di bloccaggio (non illustrati) associati ai mezzi di movimentazione 27 per bloccarli nella posizione operativa in cui mantengono il pannello 100 attestato al secondo lato 102b dei montanti 102 o travi.
Oggetto della presente invenzione è inoltre un metodo per la sostituzione di un pannello in una facciata 110 continua in un edificio, preferibilmente del tipo a silicone strutturale.
Tale metodo è preferibilmente, ma non esclusivamente, attuato mediante l’attrezzatura di ancoraggio 1 fin qui descritta.
Dunque, il metodo prevede una fase di rimozione di un pannello da sostituire 112 (danneggiato), definendo un’apertura nella facciata 110.
Viene dunque predisposto un pannello 100 sostitutivo, provvisto di una prima faccia 100a, in uso interna, ed una seconda faccia 100b opposta alla prima 100a, in uso esterna, analogamente a quanto descritto in precedenza.
Tale pannello 100 sostitutivo viene dunque posizionato in corrispondenza dell’apertura per occluderla in modo che la prima faccia 100a del pannello 100 sia in parte attestata ad un lato esterno 102b (o secondo lato) di un montante 102 e/o di una trave della struttura portante 101 della facciata 110.
Il pannello 100 viene poi fissato nella posizione desiderata mantenendo la prima faccia 100a attestata al secondo lato del montante 102. Si noti che, operativamente, tra il pannello 100 ed il montante 102 è preferibilmente presente una guarnizione 105.
Inoltre, viene distribuito uno strato 104 di materiale sigillante (preferibilmente silicone strutturale) in corrispondenza di una zona di giunzione tra la prima faccia 100a del pannello 100 ed il montante 102 e/o la trave.
Preferibilmente, la guarnizione 105 è posizionata in una zona più esterna rispetto allo strato 104 di materiale sigillante.
Vantaggiosamente, ciò permette di iniettare il materiale sigillante dall’interno dell’edificio, con notevoli vantaggi dal punto di vista della semplicità di manovra e della sicurezza.
Tale distribuzione può essere eseguita prima o dopo il posizionamento del pannello 100 sul montante 102 o trave, ma preferibilmente è eseguito successivamente.
Dopodiché, è prevista l’attesa di un prefissato intervallo di tempo ΔT1 (funzione del tipo di silicone) per l’essiccazione dello strato 104 di materiale sigillante. Nella forma di attuazione preferita, tale intervallo di tempo ΔT1 è compreso tra 1 e 5 giorni, preferibilmente tra 2 e 4 giorni, più preferibilmente è di circa 3 giorni.
Si noti che, durante tutto l’intervallo di tempo ΔT1 l’azione di trazione sul pannello 100 viene mantenuta continuativa.
A seguito dell’essiccazione del materiale sigillante, il metodo prevede di terminare la suddetta azione di trazione, preferibilmente mediante la rimozione di qualunque mezzo l’attuasse, in particolare dell’attrezzatura di ancoraggio 1.
Secondo l’invenzione, la fase di fissaggio del pannello 100 sostitutivo al montante 102 e/o alla trave comprende (alternativamente) una fase di trazione della prima faccia 100a del pannello 100 o una fase di spinta della seconda faccia 100b del pannello 100 mediante detta attrezzatura 1 di ancoraggio per mantenere la prima faccia 100a attestata al secondo lato 102b del montante 102 e/o della trave durante detto prefissato intervallo di tempo ΔT.
Dunque, il metodo secondo la presente invenzione presenta preferibilmente due forme di realizzazione tra loro alternative (o complementari).
In una prima forma di attuazione (preferibilmente attuata mediante la prima forma realizzativa dell’attrezzatura 1), la fase di fissaggio del pannello 100 sostitutivo al montante 102 e/o alla trave comprende una sottofase (preferibilmente realizzata in stabilimento) di fissaggio di un organo di trattenimento 2 alla prima faccia 100a del pannello 100 sostitutivo ed una successiva sottofase (realizzata in opera) di trazione di tale organo di trattenimento 2 in modo da premere la prima faccia 100a del pannello 100 sul secondo lato 102b del montante 102 e/o della trave della struttura 101 portante, mediante un apposito gruppo di trazione 5.
Preferibilmente, il fissaggio dell’organo di trattenimento 2 avviene mediante la distribuzione di uno strato 3a di materiale adesivo tra l’organo di trattenimento 2 e la prima faccia 100a del pannello 100, con successivo attestamento dell’organo di trattenimento 2 stesso al pannello 100.
Inoltre, dopo aver attestato il corpo di trattenimento 2 al pannello 100 (preferibilmente posto in orizzontale per sfruttare la forza di gravità), il metodo prevede di attendere un periodo di tempo ΔT2 al fine di permettere l’essiccazione del materiale adesivo.
Dunque, il pannello 100 sostitutivo viene posizionato nell’apertura “O”, ovvero attestato al secondo lato 102b del montante 102, in combinazione con il corpo di trattenimento 102, il quale risulta preventivamente fissato alla faccia interna (o prima faccia) 100a del pannello 100.
Al termine del prefissato intervallo di tempo ΔT1, l’organo di trattenimento 2 viene rimosso e così anche l’eventuale residuo di materiale adesivo che dovesse rimanere sulla prima faccia 100a del pannello 100.
Tale residuo di materiale adesivo può essere raschiato o disciolto chimicamente.
Si noti che, alternativamente, la fase di fissaggio dell’organo di trattenimento 2 alla prima faccia 100a del pannello 100 sostitutivo è eseguita per suzione, preferibilmente mediante l’utilizzo di una ventosa o elettroventosa.
In tale caso la fase di rimozione dell’organo di trattenimento 2 non lascia alcun residuo sul pannello 100, il quale risulta immediatamente ripristinato in condizioni operative originarie.
Per eseguire detta fase di trazione è preferibilmente necessario installare un gruppo di trazione 5.
In particolare, il metodo prevede di posizionare un telaio 6 in contrasto con il primo lato 102a del montante 102 e/o della trave per definire un riscontro affacciato alla prima faccia 100a del pannello 100 e di generare una movimentazione relativa di detto organo di trattenimento 2 in avvicinamento a detto telaio 6.
Preferibilmente, l’organo di trattenimento 2 viene poi bloccato nella posizione corrispondente a tale condizione prefissata, in cui il pannello 100 a sua volta esercita una prefissata compressione sul lato esterno 102b del montante 102 e/o della trave.
Preferibilmente, la fase di posizionamento del telaio 6 prevede la collocazione di una traversa in contrasto con due montanti 102 o traverse successive della struttura 101 portante.
Si noti che la fase di movimentazione dell’organo di trattenimento 2 in avvicinamento al telaio 6 è preferibilmente eseguita mediante il serraggio di un accoppiamento filettato 8, in particolare dell’accoppiamento filettato descritto in precedenza.
Alternativamente, la movimentazione potrebbe essere eseguita attraverso una trazione vera e propria l’organo di trattenimento con successivo bloccaggio dello stesso, ad esempio mediante un meccanismo a cricchetto.
Con riferimento ad una seconda forma di attuazione dell’invenzione (preferibilmente attuata mediante la seconda forma realizzativa dell’attrezzatura 1), la fase di fissaggio del pannello 100 sostitutivo al montante 102 e/o alla trave comprende una sottofase di predisposizione di un organo spintore 22 da attestare alla seconda faccia 100b del pannello 100 sostitutivo ed una sottofase di spinta di tale organo spintore 22 sulla seconda faccia 100b in modo da premere la prima faccia 100a del pannello 100 sul secondo lato 102b del montante 102 e/o della trave della struttura 101 portante, mediante appositi mezzi di spinta.
In particolare, la fase di spinta dell’organo spintore 22 è eseguita mediante il fissaggio di un telaio 26 su almeno un elemento dell’edificio o della facciata 110 esterno ed adiacente al pannello da sostituire (preferibilmente un pannello ad esso adiacente) in modo da definire un riscontro affacciato alla seconda faccia 100b del pannello 100.
Tale fase di fissaggio del telaio 26 agli elementi dell’edificio o della facciata 110 esterni ed adiacenti al pannello da sostituire è eseguita mediante l’applicazione di uno strato di materiale adesivo 23a tra detti elementi ed una porzione di giunzione del telaio 26a.
Dunque, il corpo di spinta 22 viene movimentato in allontanamento dal telaio 26 in spinta sulla seconda faccia 100b del pannello 100.
Preferibilmente, l’organo spintore 2 viene poi bloccato nella posizione corrispondente a tale condizione prefissata, in cui il pannello 100 a sua volta esercita una prefissata compressione sul lato esterno 102b del montante 102 e/o della trave.
L’invenzione raggiunge gli scopi preposti e consegue importanti vantaggi. Infatti, attuando la metodologia secondo la presente invenzione (preferibilmente mediante l’attrezzatura descritta) è possibile sostituire il pannello danneggiato ripristinando la struttura originaria della facciata, ovvero ripristinando il collegamento unicamente chimico tra la struttura portante ed il pannello, senza l’utilizzo di graffe o viti meccaniche.
Inoltre, l’attrezzatura necessaria per attuare la metodologia è molto semplice da realizzare e non necessita di alcuna modifica o predisposizione nella struttura portante o nel pannello sostitutivo.
Vantaggiosamente, infatti, il posizionamento del corpo di trattenimento può essere seguito in stabilimento, o comunque a terra, mediante l’applicazione del materiale adesivo e la sola fase di trazione “meccanica” viene attuata in opera (ovvero in verticale), una volta che il corpo di trattenimento è saldamente connesso al pannello.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la sostituzione di un pannello (100) in una facciata (110) continua di un edificio (111), preferibilmente del tipo a silicone strutturale, in cui la facciata (110) comprende una struttura (101) portante provvista di una pluralità di montanti (102) e/o travi, ciascuno avente un primo lato (102a), interno, ed un secondo lato (102b), esterno, detto metodo comprendendo le fasi di: - rimozione di un pannello da sostituire (112) definendo un’apertura (O) in detta facciata (110); - predisposizione di un pannello (100) sostitutivo provvisto di una prima faccia (100a), in uso interna, ed una seconda faccia (100b) opposta alla prima (100a), in uso esterna; - posizionamento di detto pannello (100) sostitutivo in corrispondenza di detta apertura per occluderla in modo che detta prima faccia (100a) del pannello (100) sia in parte attestata al secondo lato (102b) di un montante (102) e/o di una trave di una struttura portante (101) della facciata (110); - fissaggio del pannello (100) sostitutivo a detto montante (102) e/o detta trave mediante un’attrezzatura di ancoraggio (1); - distribuzione di uno strato (104) di materiale sigillante in corrispondenza di una zona di giunzione tra detta prima faccia (100a) del pannello (100) ed il lato (102b) del montante (102) e/o della trave; - attesa di un prefissato intervallo di tempo ΔT per l’essiccazione di detto strato di materiale sigillante (104); - rimozione di detta attrezzatura di ancoraggio (1); caratterizzato dal fatto che detta fase di fissaggio del pannello (100) sostitutivo al montante (102) e/o alla trave comprende una fase di trazione della prima faccia (100a) del pannello (100) o una fase di spinta della seconda faccia (100b) del pannello (100) mediante detta attrezzatura di ancoraggio (1) per mantenere detta prima faccia (100a) attestata al secondo lato (102b) del montante (102) e/o della trave durante detto prefissato intervallo di tempo ΔT.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la fase di fissaggio del pannello (100) sostitutivo al montante (102) e/o alla trave comprende le seguenti sottofasi: - fissaggio di un organo di trattenimento (2) alla prima faccia (100a) del pannello (100) sostitutivo; - trazione di detto organo di trattenimento (2) in modo da premere detta prima faccia (100a) del pannello (100) sul secondo lato (102b) del montante (102) e/o della trave della struttura (101) portante, mediante appositi mezzi di trazione.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o la 2, caratterizzato dal fatto che detta fase di trazione dell’organo di trattenimento (2) comprende le seguenti sottofasi: - posizionamento di un telaio (6) in contrasto con il primo lato (102a) del montante (102) e/o della trave per definire un riscontro affacciato a detta prima faccia (100a) del pannello (100); - movimentazione relativa di detto organo di trattenimento (2) in avvicinamento a detto telaio (6); - bloccaggio della posizione di detto organo di trattenimento (2) rispetto a detto telaio (6) quando il pannello (100) esercita una prefissata compressione sul secondo lato (102b) del montante (102) e/o della trave.
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la fase di posizionamento del telaio (6) prevede la collocazione di una traversa in contrasto con due montanti (102) o travi successive della struttura (101) portante per definire, in collaborazione con detto pannello (100) e detto organo di trattenimento (2), una morsa.
  5. 5. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta fase di fissaggio dell’organo di trattenimento (2) alla prima faccia (100a) del pannello (100) sostitutivo è eseguita mediante l’applicazione di uno strato di materiale adesivo (3a) tra detta prima faccia (100a) del pannello (100) e la prima porzione di estremo (2a) dell’organo di trattenimento (2).
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la fase di fissaggio del pannello (100) sostitutivo al montante (102) e/o alla trave comprende le seguenti sottofasi: - predisposizione di un organo spintore (22) da attestare alla seconda faccia (100b) del pannello (100) sostitutivo; - spinta di detto organo spintore (22) su detta seconda faccia (100b) in modo da premere la prima faccia (100a) del pannello (100) sul secondo lato (102b) del montante (102) e/o della trave della struttura (101) portante, mediante appositi mezzi di spinta.
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta fase di spinta dell’organo spintore (22) comprende le seguenti sottofasi: - fissaggio di un telaio (26) su almeno un elemento dell’edificio o della facciata (110) esterno ed adiacente al pannello da sostituire in modo da definire un riscontro affacciato alla seconda faccia (100b) di detto pannello (100); - movimentazione relativa di detto organo spintore (22) in allontanamento da detto telaio (26) in spinta su detta seconda faccia (100b) del pannello (100); - bloccaggio della posizione di detto organo spintore (22) rispetto a detto telaio (26) quando il pannello (100) esercita una prefissata compressione sul secondo lato (102b) del montante (102) e/o della trave.
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 6 o la 7, caratterizzato dal fatto che detta fase di fissaggio del telaio (26) all’elemento dell’edificio o della facciata (110) è eseguita mediante l’applicazione di uno strato di materiale adesivo (23a) tra detto elemento ed una porzione di giunzione (26a) del telaio (26).
  9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 3 o la 8, caratterizzato dal fatto che detto organo di trattenimento (2) o spintore (22) e detto telaio (6, 26) sono collegati mediante un accoppiamento filettato (8, 28); detta fase di movimentazione dell’organo di trattenimento (2) o spintore (22) essendo eseguita mediante il serraggio di detto accoppiamento filettato (8, 28).
  10. 10. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 7 alla 9, caratterizzato dal fatto che la fase di posizionamento del telaio (26) prevede le seguenti sottofasi: - predisposizione di una traversa (26a) avente almeno una porzione di giunzione (26a) ed almeno una porzione di riscontro (26b) scorrevolmente associata a detto organo spintore (22); - fissaggio di detta porzione di giunzione (26a) ad almeno un elemento dell’edificio o della facciata (110) esterno ed adiacente al pannello da sostituire in modo che la porzione di riscontro (26b) sia affacciata alla seconda faccia (100b) del pannello (100).
  11. 11. Attrezzatura di ancoraggio per il posizionamento di un pannello (100) sostitutivo in una facciata continua (111) di un edificio a silicone strutturale, in cui la facciata (111) comprende una struttura (101) portante provvista di una pluralità di montanti (102) e/o travi, ciascuno avente un primo lato (102a), interno, ed un secondo lato (102b), esterno e detto pannello sostitutivo (100) presenta una prima faccia (100a), in uso interna, da attestare al secondo lato (102b) di detto montante (102) o trave ed una seconda faccia (100b) opposta alla prima; detta attrezzatura essendo caratterizzata dal fatto di comprendere: - un telaio (6, 26) collegabile ad elementi preesistenti dell’edificio; - un organo attivo (2, 22) sviluppantesi tra almeno una prima porzione di estremo (2a, 22a) conformata per attestarsi alla prima (100a) o alla seconda faccia (100b) del pannello (100), ed almeno una seconda porzione di estremo (2b, 22b) opposta alla prima (2a, 22a); - mezzi di movimentazione (7, 27) operativamente interposti tra il telaio (6, 26) e l’organo attivo (2, 22) per movimentare detta prima porzione di estremo (2a, 22a) in avvicinamento e/o allontanamento dal telaio (6, 26) in modo da determinare un’azione di spinta sulla seconda faccia (100b) del pannello (100) oppure un’azione di trazione sulla prima faccia (100a) del pannello (100) al fine di attestare detta prima faccia (100a) del pannello (100) al secondo lato (102b) di detto montante (102) o trave mantenendo detto pannello in una prefissata posizione.
  12. 12. Attrezzatura secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di fissaggio (3) associati alla prima porzione di estremo (2a) dell’organo attivo (2) per ancorarla alla prima faccia (100a) del pannello (100) al fine di esercitare, mediante detti mezzi di movimentazione (7), un’azione di trazione su detta prima faccia (100a); detto organo attivo (2) definendo un organo di trattenimento (22).
  13. 13. Attrezzatura secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detto telaio (6) si sviluppa trasversalmente alla direzione operativa (A) e presenta almeno una porzione di giunzione (6a) attestabile ad almeno un primo lato (102a) di almeno un montante (102) o trave della struttura (101) portante della facciata (111) ed una porzione di riscontro () affacciabile a detta prima faccia (100a) del pannello (100); detti mezzi di movimentazione (7) definendo un gruppo di trazione (5) configurato per movimentare la prima porzione di estremo (2a) dell’organo di trattenimento (2) lungo detta direzione operativa (A) in avvicinamento al telaio (6) al fine di attestare detta prima faccia (100a) del pannello (100) al secondo lato (102b) di detto almeno un montante (102) o trave.
  14. 14. Attrezzatura secondo la rivendicazione 12 o la 13, caratterizzata dal fatto che la prima porzione di estremo (2a) dell’organo di trattenimento (2) presenta almeno un bordo terminale (4) giacente in un piano (B) trasversale a detta direzione operativa (A) sostanzialmente parallelo alla prima faccia (100a) del pannello (100) a cui va collegato; detta direzione operativa (A) essendo ortogonale a detto piano (B).
  15. 15. Attrezzatura secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di fissaggio (23) associati al telaio (26) per ancorarlo ad almeno un elemento della facciata (110) esterno ed adiacente al pannello da sostituire; detti mezzi di movimentazione (27) essendo configurati per movimentare l’organo attivo (22) in spinta contro detta seconda faccia (100b) del pannello (100) al fine di attestare detta prima faccia (100a) del pannello (100) al secondo lato (102b) di detto montante (102) o trave mantenendo detto pannello (100) in una prefissata posizione; detto organo attivo (22) definendo un organo spintore (22).
  16. 16. Attrezzatura secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che detto telaio (26) comprende una traversa sviluppantesi trasversalmente alla direzione operativa e provvista di almeno una porzione di giunzione (26a) associabile a detti mezzi di fissaggio (23) ed almeno una porzione di riscontro (26b) scorrevolmente associata con detto organo spintore (22) ed affacciabile alla seconda faccia (100b) del pannello (100).
  17. 17. Attrezzatura secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 11 alla 16, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (7, 27) comprendono almeno un accoppiamento filettato (8, 28) definito da un perno (9, 29) filettato ed un foro (10, 30) filettato, in cui detto perno (9, 29) è scorrevole all’interno di detto foro (10, 30) per movimentare l’organo attivo (2, 22) lungo detta direzione operativa (A).
  18. 18. Attrezzatura secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che detto perno (9, 29) si sviluppa lungo la direzione operativa (A) e comprende una prima porzione (9a, 29a), filettata ed accoppiata con un corrispondente foro filettato (10, 30) realizzato in detto organo attivo (22) e/o in detto telaio (6).
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