ITRN20100079A1 - Dispensatore e lavabiancheria comprendente detto dispensatore - Google Patents

Dispensatore e lavabiancheria comprendente detto dispensatore Download PDF

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ITRN20100079A1 IT000079A ITRN20100079A ITRN20100079A1 IT RN20100079 A1 ITRN20100079 A1 IT RN20100079A1 IT 000079 A IT000079 A IT 000079A IT RN20100079 A ITRN20100079 A IT RN20100079A IT RN20100079 A1 ITRN20100079 A1 IT RN20100079A1
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Description

DESCRIZIONE
“DISPENSATORE E LAVABIANCHERIA COMPRENDENTE DETTO
DISPENSATOREâ€
La presente invenzione ha per oggetto un dispensatore di detersivo liquido per lavabiancheria ed una lavabiancheria comprendente detto dispensatore.
Sono note lavabiancheria comprendenti un vano di lavaggio e un cassetto di adduzione del detersivo posto in comunicazione fluida con detto vano di lavaggio.
Internamente a detto cassetto sono presenti diversi scomparti tra cui almeno uno per l’introduzione del detersivo in polvere. Tale scomparto per il detersivo in polvere à ̈ in comunicazione fluida con il vano di lavaggio. Qualora l’utente voglia utilizzare detersivo liquido, onde evitare che questo fluisca nella vasca di lavaggio ancora prima di iniziare il ciclo di lavaggio (ad esempio in caso di partenze ritardate mediante l’impiego di un timer), à ̈ noto utilizzare un dispensatore addizionale comprendente una vaschetta che viene inserita nello scompartimento destinato ad accogliere il detersivo liquido. Tale vaschetta presenta un sifone che si sviluppa verso l’alto in allontanamento dal fondo della vaschetta e che permette, se opportunamente innescato mediante l’aggiunta dell’acqua di lavaggio, l’evacuazione del detersivo posto nella vaschetta. Qualora sia utilizzato un detersivo liquido particolarmente denso allora il sifone si à ̈ rivelato insufficiente per evacuare completamente il detersivo osservandosi residui nella vaschetta al termine del lavaggio. Al fine di minimizzare tale inconveniente à ̈ noto l’impiego di una apertura ricavata in una parete della vaschetta per consentire un deflusso addizionale del detersivo. Tale apertura à ̈ occludibile mediante un valvola imperniata attorno ad un asse di rotazione e nel caso di detersivi poco densi tale valvola à ̈ mantenuta chiusa, mentre viene aperta nel caso di detersivi maggiormente densi.
L’impiego di tale valvola non à ̈ esente da inconvenienti; in particolare la valvola in seguito a vibrazioni, urti legati alla chiusura del cassetto oppure all’azione di trascinamento esplicata su di essa dal passaggio del detersivo potrebbe ruotare modificando il grado di apertura impostato dall’utente.
In secondo luogo la presenza di parti rotanti può costituire un punto di debolezza che potrebbe essere soggetto a rotture.
Un ulteriore inconveniente à ̈ che l’assemblaggio della valvola alle restanti parti della vaschetta à ̈ opportuno che sia realizzato direttamente in stabilimento e non dall’utilizzatore finale.
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione à ̈ proporre un migliorato dispensatore di detersivo liquido per lavabiancheria che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, à ̈ scopo della presente invenzione mettere a disposizione un dispensatore di detersivo liquido per lavabiancheria che impedisca che vengano accidentalmente variate le impostazioni dell’utente.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ proporre un dispensatore di detersivo liquido che sia robusto ed affidabile.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ proporre un dispensatore di detersivo liquido che possa essere agevolmente assemblato permettendo così l’assemblaggio finale direttamente all’utente.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispensatore di detersivo liquido per lavabiancheria, comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispensatore di detersivo liquido per lavabiancheria, come illustrato negli uniti disegni in cui:
- la figura 1 mostra una vista di una lavabiancheria comprendente un dispensatore di detersivo liquido secondo la presente invenzione;
- la figura 2 mostra un esploso del dispensatore secondo la presente invenzione;
- le figure 3a, 3b mostrano due viste del dispensatore secondo la presente invenzione in una prima configurazione;
- le figure 4a, 4b mostrano due viste del dispensatore secondo la presente invenzione in una seconda configurazione.
Nelle unite figure con il numero di riferimento 1 si à ̈ indicato un dispensatore di detersivo liquido per lavabiancheria.
Tale dispensatore 1 comprende una vaschetta 2 idonea a contenere il detersivo liquido. La vaschetta 2 comprende un fondo 20 inferiore (se valutato rispetto alla verticale fisica nella configurazione di utilizzo) e mezzi 21 di contenimento laterali idonei ad accogliere il detersivo. Detto fondo 20 à ̈ sostanzialmente quadrilatero. I mezzi 21 di contenimento laterali si sviluppano a partire e in allontanamento da detto fondo 20. Opportunamente i mezzi 21 di contenimento comprendono una pluralità di fiancate disposte sostanzialmente in senso verticale.
Il dispensatore 1 comprende un sifone 3 che almeno in parte si sviluppa dal fondo 20 inferiore della vaschetta 2 per permettere, se innescato, l’evacuazione all’esterno della vaschetta 2 di almeno parte del detersivo liquido posto nella vaschetta 2.
Tale sifone 3, se non innescato, definisce un dislivello rispetto al fondo della vaschetta 2 che impedisce al detersivo liquido di defluire spontaneamente al di fuori della vaschetta 2.
Opportunamente il sifone 3 comprende una parete 51 interna e una parete 52 esterna tra cui à ̈ interposto un primo tratto di un canale 53 di evacuazione del detersivo liquido dalla vaschetta 2. La parete 51 interna si sviluppa in allontanamento dal fondo 20 della vaschetta 2. In particolare la parete 51 interna à ̈ in corpo unico con la vaschetta 2.
Tra la parete 52 esterna del sifone 3 e il fondo 20 à ̈ interposta una fessura che permette l’introduzione nel sifone 3 del detersivo presente nella vaschetta 2.
Opportunamente la parete esterna 52 del sifone 3 à ̈ coassiale con la parete interna 51 del sifone 3. Detto canale 53 di evacuazione comprende un secondo tratto posto internamente a detta parete 51 interna; il primo e il secondo tratto di detto canale di evacuazione sono posti in comunicazione fluida in un tratto di raccordo posto a distanza da detto fondo 20, in particolare in corrispondenza di una estremità di detta parete 51 interna allontanata da detto fondo 20 (in detto tratto di raccordo il fluido inverte il proprio verso di deflusso; a tal proposito nel primo e nel secondo tratto del canale 53 il verso di deflusso sarà opposto). Per innescare il sifone 3 à ̈ necessario che il livello di liquido all’interno della vaschetta 2 raggiunga un livello superiore di quello a cui si trova detto tratto di raccordo.
I mezzi 21 di contenimento laterali prevedono una apertura 22 per permettere una evacuazione addizionale del detersivo liquido.
Il dispensatore 1 comprende inoltre mezzi 4 di regolazione del flusso di un detersivo liquido attraverso detta apertura 22 e mobili tra una prima e una seconda configurazione. Nella prima configurazione (vedasi figure 3a e 3b) i mezzi 4 di regolazione ostruiscono detta apertura 22 in misura maggiore che nella seconda configurazione (vedasi figure 4a e 4b); in linea di principio nella prima configurazione detta apertura 22 potrebbe essere anche completamente occlusa. I mezzi 4 di regolazione comprendono un corpo 40 a sua volta comprendente una prima e una seconda paratia 41, 42 che ostruiscono l’apertura 22 rispettivamente nella prima e nella seconda configurazione. Opportunamente nella prima configurazione dei mezzi 4 di regolazione detta seconda paratia 42 non ostruisce neppure parzialmente l’apertura 22; analogamente nella seconda configurazione dei mezzi 4 di regolazione la prima paratia 41 non ostruisce neppure parzialmente l’apertura 22. La prima paratia 41 nella prima configurazione dei mezzi 4 di regolazione (vedasi figure 3a e 3b) ostruisce detta apertura 22 in misura maggiore rispetto che la seconda paratia 42 nella seconda configurazione dei mezzi 4 di regolazione (vedasi figure 4a e 4b).
La prima configurazione dei mezzi 4 di regolazione à ̈ ottimale per l’impiego di un detersivo liquido che sia poco denso; in tal caso il sifone 3 potrebbe essere in grado di evacuare da solo il detersivo presente nella vaschetta 2 e l’apertura 22 potrebbe essere completamente occlusa o comunque occlusa in misura maggiore che nella seconda configurazione dei mezzi 4 di regolazione in cui à ̈ previsto l’impiego di un detersivo liquido di maggior densità. Infatti maggiore à ̈ la densità del detersivo liquido e maggiore saranno i residui di detersivo che il sifone 3 da solo non à ̈ in grado di evacuare dalla vaschetta 2.
Opportunamente la prima e la seconda paratia 41, 42 sono inamovibilmente collegate con almeno una porzione del sifone 3. In particolare la parete 52 esterna del sifone 3 à ̈ inamovibilmente vincolata a detta prima e a detta seconda paratia 41, 42 (tale parete 52 esterna opportunamente fa parte di detto corpo 40). A tal proposito detta parete 52 esterna à ̈ integrata in detto corpo 40.
Detta apertura 22 à ̈ delimitata da un bordo 23 inferiore e da due bordi 24a, 24b che si sviluppano in allontanamento da detto bordo 23 inferiore. Detta prima paratia 41 comprende un primo bordo 410 che nella prima configurazione dei mezzi 4 di regolazione à ̈ in corrispondenza di (preferibilmente contraffaccia) detto bordo 23 inferiore, detta seconda paratia 42 comprendendo un secondo bordo 420 che nella seconda configurazione dei mezzi 4 di regolazione à ̈ in corrispondenza di (preferibilmente contraffaccia) detto bordo 23 inferiore. Nella prima configurazione dei mezzi 4 di regolazione la minima distanza tra detto primo bordo 410 e detto bordo 23 inferiore à ̈ minore che la distanza tra detto secondo bordo 420 e detto bordo 23 inferiore.
I mezzi 4 di regolazione comprendono una porzione 43 di estremità da cui si sviluppano in allontanamento detta prima e detta seconda paratia 41, 42. In detta prima e detta seconda configurazione dei mezzi 4 di regolazione detta prima e/o detta seconda paratia 41, 42 si sviluppa da detta porzione 43 di estremità verso detto fondo 20 della vaschetta 2.
Detta porzione 43 di estremità à ̈ integrata in detto corpo 40. La porzione 43 di estremità à ̈ la porzione superiore di detti mezzi 4 di regolazione (detta porzione superiore va valutata con riferimento alla prima e alla seconda configurazione dei mezzi 4 di regolazione). La porzione 43 di estremità à ̈ la porzione dei mezzi 4 di regolazione che nella prima e nella seconda configurazione di questi ultimi si trova a maggiore distanza dal fondo 20 della vaschetta 2.
Vantaggiosamente la porzione 43 di estremità comprende due concavità 431, 432 che si sviluppano in due zone opposte di detta porzione 43 di estremità per agevolare la presa di detto corpo 40 dei mezzi 4 di regolazione. Vantaggiosamente la porzione 43 di estremità (in particolare un piattello 433 superiore di detta porzione 43 di estremità) comprende un bordo 430 perimetrale comprendente le due concavità 431, 432 che si sviluppano in due porzioni perimetrali opposte di detto bordo 430 perimetrale per agevolare la presa di detto corpo 40 dei mezzi 4 di regolazione. Le due concavità 431, 432 sono tali da avvicinarsi l’una all’altra protendendosi internamente alla porzione 43 di estremità (in particolare al piattello 433). In tali due concavità 431, 432 possono infatti inserirsi due dita di una mano dell’utente agevolando l’estrazione. In particolare in assenza di dette concavità 431, 432 un utente potrebbe avere delle difficoltà (mancando lo spazio) ad inserire le dita tra i mezzi 21 di contenimento laterali e detto piattello 433. Vantaggiosamente su detto piattello 433 à ̈ presente un primo e un secondo riferimento 71, 72 visivo. Il primo riferimento 71 visivo à ̈ posto in corrispondenza di un primo tratto di detto bordo perimetrale in prossimità del quale si sviluppa detta prima paratia 41, il secondo riferimento 72 visivo à ̈ posto in corrispondenza di un secondo tratto di detto bordo 430 perimetrale in corrispondenza del quale si sviluppa detta seconda paratia 42. Tipicamente detto primo o detto secondo riferimento 71, 72 visivo comprende una scritta che permette all’utente di riconoscere se in corrispondenza di detta apertura 22 sia presente la prima o la seconda paratia 41, 42 (potrebbero però essere presenti anche dei simboli illustrativi). Nella soluzione costruttiva illustrata nelle figure allegate nella prima configurazione detti mezzi 4 di regolazione (in particolare il corpo 40) sono ruotati di 180° rispetto alla seconda configurazione (si confronti le figure 3a e 4a oppure 3b e 4b).
Opportunamente i mezzi 21 di contenimento laterali comprendono mezzi 25 di riscontro che almeno nella prima e nella seconda configurazione dei mezzi 4 di regolazione vengono in contatto con detto corpo 40 dei mezzi 4 di regolazione impedendo un ulteriore spostamento di detto corpo 40 verso il fondo 20 inferiore della vaschetta 2.
Opportunamente i mezzi 25 di riscontro impediscono anche una rotazione del corpo 40 (in particolare attorno ad un asse che sia trasversale a detto fondo 20, ancor più in particolare coincidente con la verticale fisica).
I mezzi 21 di contenimento laterali prevedono anche un incavo 210 che nella prima e nella seconda configurazione dei mezzi 4 di regolazione accolgono rispettivamente una prima e una seconda protrusione 211, 212 solidale al corpo 40. Opportunamente detta prima e detta seconda protrusione 211, 212 sono esattamente controsagomate rispetto a detto incavo 210; in particolare detta prima e detta seconda protrusione 211, 212 seguono esattamente il profilo di detto incavo 210 lungo la linea di giunzione (detto incavo 210 e detta prima e seconda protrusione 211, 212 sono dunque controsagomate); questo permette di evitare o comunque limitare la quantità di detersivo che fuoriesce qualora il livello di detersivo presente nella vaschetta 2 superi detta linea di giunzione. I lembi dei mezzi 21 di contenimento che individuano detto incavo 210 fanno parte dei mezzi 25 di riscontro. Opportunamente detto incavo 210 à ̈ unito a detta apertura 22 senza soluzione di continuità. Opportunamente sono presenti due incavi 210, 213 in cui nella prima configurazione dei mezzi 4 di regolazione si innestano due corrispondenti protrusioni 211, 215 e nella seconda configurazione dei mezzi 4 di regolazione si innestano altre due protrusioni 212, 214 (nella prima configurazione si innestano detta prima protrusione 211 e una terza protrusione 215, nella seconda configurazione si innestano detta seconda protrusione 212 e detta quarta protrusione 214). Detti due incavi 210, 213 si sviluppano uno da un lato e uno dall’altro lato rispetto a detta apertura 22 e sono uniti a detta apertura 22 senza soluzione di continuità (vedasi esemplificativamente figura 2).
Opportunamente il dispensatore 1, preferibilmente il corpo 40, comprende una prima e una seconda scala 6, 60 graduata di misurazione del volume di detersivo presente nella vaschetta 2. La prima e la seconda scala 6, 60 graduata sono poste rispettivamente in corrispondenza della prima e della seconda paratia 41, 42. In una soluzione esemplificativa non illustrata la prima e la seconda scala 6, 60 graduata sono riportate sulla prima e sulla seconda paratia 41, 42.
Opportunamente (vedasi figure 3b e 4b) detta prima e detta seconda scala 6, 60 graduata comprendono una prima e una seconda aletta 44, 45 che si sovrappongono almeno parzialmente a detta prima e a detta seconda paratia 41, 42. Opportunamente la prima e la seconda paratia 41, 42 sono interposte tra detta prima e detta seconda aletta 44, 45. Come semplificativamente illustrato nelle unite figure, nella prima e nella seconda configurazione dei mezzi 4 di regolazione detto sifone 3 à ̈ interposto almeno in parte (preferibilmente pressoché completamente) tra la prima e la seconda paratia 41, 42. Oggetto della presente invenzione à ̈ inoltre una lavabiancheria 10 comprendente:
-un vano 13 di lavaggio;
-un dispensatore 1 presentante una o più delle caratteristiche tecniche descritte in precedenza;
-un cassetto 11 di introduzione del detersivo, detto cassetto 11 comprendendo un alloggiamento in comunicazione con detto vano 13 di lavaggio, detto alloggiamento essendo idoneo ad accogliere in modo amovibile detto dispensatore 1.
Qualora l’utente desideri utilizzare detersivo in polvere non impiegherà il dispensatore 1 amovibile decritto in precedenza, ma vantaggiosamente posizionerà il detersivo in polvere direttamente nell’alloggiamento. Il detersivo in polvere anche se posto nell’alloggiamento, per sua stessa natura, non defluirà spontaneamente e direttamente nel vano di lavaggio, ma attenderà di essere trascinato dall’acqua di lavaggio introdotta in detto alloggiamento 12 durante il ciclo di lavaggio.
Qualora invece l’utente desideri utilizzare un detersivo liquido applicherà detto dispensatore 1 in detto alloggiamento. Inoltre qualora il detersivo liquido sia particolarmente denso posizionerà il dispensatore 1 nella seconda configurazione dei mezzi 4 di regolazione (vedasi figure 4a e 4b). Alternativamente qualora il detersivo liquido sia poco denso posizionerà il dispensatore 1 nella prima configurazione dei mezzi 4 di regolazione (vedasi figure 3a e 3b).
Sebbene la soluzione descritta in precedenza sia la soluzione di gran lunga preferita, in generale detto dispensatore 1 potrebbe essere integrato in modo inamovibile direttamente nel cassetto 11 (ad esempio potendo essere presente un alloggiamento addizionale dedicato all’introduzione del detersivo in polvere).
L’invenzione così concepita permette di conseguire molteplici vantaggi.
In particolare essa garantisce di mantenere inalterato il grado di occlusione di detta apertura impostata dal cliente indipendentemente dall’azione di vibrazioni, o dall’azione di trascinamento determinata dal fluido. Inoltre i mezzi di regolazione sono conformati in modo da risultare estremamente solidi e robusti.
Un ulteriore importante vantaggio à ̈ la semplificazione costruttiva dal momento che i mezzi 4 di regolazione (in particolare il corpo 40) possono essere ottenuti per stampaggio e facilmente e agevolmente assemblati alla vaschetta (anch’essa ottenuta preferibilmente per stampaggio) direttamente dall’utilizzatore finale; non à ̈ dunque necessario un assemblaggio del dispensatore in stabilimento.
L’invenzione così concepita à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza. Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica, tutti i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1.Dispensatore di detersivo liquido per lavabiancheria comprendente: -una vaschetta (2) idonea a contenere il detersivo liquido e comprendente un fondo (20) inferiore e mezzi (21) di contenimento laterali idonei ad accogliere il detersivo; -un sifone (3) che almeno in parte si sviluppa dal fondo (20) inferiore della vaschetta (2) per permettere l’evacuazione di almeno parte del detersivo liquido posto nella vaschetta (2), detti mezzi (21) di contenimento laterali prevedendo una apertura (22) per permettere una evacuazione addizionale del detersivo liquido; -mezzi (4) di regolazione del flusso del detersivo liquido attraverso detta apertura (22) e mobili tra una prima e una seconda configurazione; caratterizzato dal fatto che i mezzi (4) di regolazione comprendono un corpo (40) a sua volta comprendente una prima e una seconda paratia (41, 42) che ostruiscono l’apertura (22) rispettivamente nella prima e nella seconda configurazione dei mezzi (4) di regolazione; detta prima paratia (41) nella prima configurazione dei mezzi (4) di regolazione ostruendo detta apertura (22) in misura maggiore rispetto che la seconda paratia (42) nella seconda configurazione dei mezzi (4) di regolazione. 2.Dispensatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la prima e la seconda paratia (41, 42) sono inamovibilmente collegate con almeno una porzione del sifone (3). 3.Dispensatore secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto sifone (3) comprende una parete (51) interna e una parete (52) esterna tra cui à ̈ interposto un primo tratto di un canale (53) di evacuazione del detersivo liquido dalla vaschetta (2), detta parete (52) esterna essendo inamovibilmente vincolata a detta prima e a detta seconda paratia (41, 42). 4.Dispensatore secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta apertura (22) à ̈ delimitata da un bordo (23) inferiore e da due bordi (24a, 24b) che si sviluppano in allontanamento da detto bordo (23) inferiore; detta prima paratia (41) comprendendo una primo bordo (410) che in detta prima configurazione dei mezzi (4) di regolazione à ̈ in corrispondenza di detto bordo (23) inferiore, detta seconda paratia (42) comprendendo un secondo bordo (420) che in detta seconda configurazione dei mezzi (4) di regolazione à ̈ in corrispondenza di detto bordo (23) inferiore; nella prima configurazione dei mezzi (4) di regolazione la minima distanza tra detto primo bordo (410) e detto bordo (23) inferiore essendo minore che la distanza tra detto secondo bordo (420) e detto bordo (23) inferiore. 5.Dispensatore secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (4) di regolazione comprendono una porzione (43) di estremità da cui si sviluppano in allontanamento detta prima e detta seconda paratia (41, 42); in detta prima e detta seconda configurazione dei mezzi (4) di regolazione detta prima o detta seconda paratia (41, 42) sviluppandosi da detta porzione (43) di estremità verso detto fondo (20) della vaschetta (2). 6. Dispensatore secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta porzione (43) di estremità comprende due concavità (431, 432) che si sviluppano in due zone opposte di detta porzione (43) di estremità per agevolare la presa di detto corpo (40) dei mezzi (4) di regolazione. 7. Dispensatore secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (21) di contenimento laterali comprendono mezzi (25) di riscontro che almeno nella prima e nella seconda configurazione dei mezzi (4) di regolazione vengono in contatto con detto corpo (40) impedendo un ulteriore spostamento di detto corpo (40) verso il fondo (20) inferiore della vaschetta (2). 8.Dispensatore secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo (40) comprende una prima e una seconda scala (6, 60) graduata di misurazione del volume di detersivo presente nella vaschetta (2), detta prima e detta seconda scala (6, 60) graduata essendo poste rispettivamente in corrispondenza di detta prima e detta seconda paratia (41, 42). 9. Dispensatore secondo una qualunque delle rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (4) di regolazione nella prima configurazione sono ruotati di 180° rispetto che nella seconda configurazione. 10.Lavabiancheria comprendente: -un vano (13) di lavaggio; -un dispensatore (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 9; -un cassetto (11) di introduzione del detersivo, detto cassetto (11) comprendendo un alloggiamento in comunicazione con detto vano (13) di lavaggio, detto alloggiamento essendo idoneo ad accogliere in modo amovibile detto dispensatore (1).
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