ITRN20090001U1 - Dispositivo incisore - Google Patents

Dispositivo incisore

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ITRN20090001U1
ITRN20090001U1 ITRN20090001U ITRN20090001U1 IT RN20090001 U1 ITRN20090001 U1 IT RN20090001U1 IT RN20090001 U ITRN20090001 U IT RN20090001U IT RN20090001 U1 ITRN20090001 U1 IT RN20090001U1
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IT
Italy
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generic
wheel
axis
profile
rotation axis
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English (en)
Inventor
Adolfo Fabbri
Paolo Leonardi
Original Assignee
Denver S A
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  • Perforating, Stamping-Out Or Severing By Means Other Than Cutting (AREA)
  • Crushing And Grinding (AREA)
  • Confectionery (AREA)

Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per MODELLO DI UTILITÀ dal titolo:
DISPOSITIVO INCISORE
Il presente trovato concerne una soluzione con la quale si realizzano lavorazioni di incisione mediante utensili rotativi in una generica macchina utensile ad almeno 5 assi preposta alla lavorazione di lastre e/o blocchi di granito, marmo, laterizi, ceramica, pietre e similari oppure presente in una generica macchina utensile preposta alla lavorazione di lastre di vetro e similari.
Ne! settore delle macchine utensili per la lavorazione di lastre e/o blocchi di granito, marmo, laterizi, ceramica, pietre e similari oppure nel settore delle macchine utensili per la lavorazione di lastre dì vetro e similari, è nota la problematica dell'esecuzione di lavorazioni di ‘Incisioni" sulla superficie dei pezzi in lavorazione, normalmente ma non necessariamente lastre. Le incisioni altro non sono che dei ‘'solchi” normalmente poco profondi, massimo alcuni millimetri, e larghi massimo poche decine di millimetri. Normalmente, ma non solo, queste incisioni vengono eseguite per motivi esteticoornamentali come, ad esempio, nel caso si voglia realizzare una cornice sulla superficie di un tavolo o di uno specchio, oppure si voglia realizzare un disegno sulla superficie vetrata di una finestra.
Queste incisioni, teoricamente, possono essere ottenute in vario modo, ad esempio con frese a candela, tuttavia, ai fini del presente trovato si farà riferimento alle sole lavorazioni di incisione ottenute per asportazione di materiale tramite l'uso di mole a disco abrasive operanti, sostanzialmente, con la propria fascia periferica (si veda, ad esempio, le figure 4-6-7-Θ).
Si precisa che ogni singola incisione può essere ottenuta tramite l'uso di una o più mole. Alla prima mola di sgrossatura sì fa seguire una o più mole lucidanti di finitura. Inoltre, si precisa che il processo tecnologico di realizzazione delle incisioni è tale che il profilo (visto in sezione) della fascia periferica abrasiva delle mole di sgrossatura è sostanzialmente identico (a parte il diametro) al profilo della/delle corrispondenti mole lucidanti di finitura; per questo motivo in seguito si parlerà indistintamente di mole a disco sottintendendo che si tratti di una o delle altre (fatto salvo ove sia espressamente specificato distinguerle).
Sono propriamente considerate incisioni le sole lavorazioni che abbiano la possibilità di essere realizzate senza tallonamenti con traiettorie curvilinee qualsiasi, entro certi limiti di curvatura, e che abbiano la possibilità di essere lucidate, volendo, tramite l'azione anche di una sola mola di finitura dopo il passaggio della prima mola di sgrossatura, ove la mola di sgrossatura e finitura sostanzialmente abbiano lo stesso profilo, a parte il diametro.
Per l'esecuzione di ogni generica incisione, la fascia periferica di ciascuna mola a disco (in rotazione attorno al proprio asse) deve essere portata a contatto con la superficie della lastra, inoltre, l'asse di rotazione di ciascuna mola a disco deve essere disposto sostanzialmente parallelo alla superficie superiore delia lastra stessa.
Successivamente, combinando opportunamente gli spostamenti relativi delle mole a disco rispetto alla lastra si ottengono la/le incisioni desiderate.
In particolare, si consideri che gli spostamenti delle mole a disco rispetto alla lastra devono essere sostanzialmente tali che le mole ‘'camminino" restando sempre all’interno del proprio “solco” al fine di evitare tallonamenti indesiderati (cioè asportazioni di materiale trasversalmente al percorso).
Si può facilmente intuire che, dalla sola combinazione delle tipiche traslazioni X-Y-Z si possono ottenere solo delle incisioni rettilinee più o meno profonde (a patto dì non tallonare come detto); con l'ulteriore combinazione di una rotazione “C” della mola a disco rispetto ad un asse sostanzialmente normale alla superficie della lastra (asse di rotazione verticale se la lastra è posizionata su un piano di lavoro orizzontale) senza tallonare si possono ottenere, entro certi limiti di curvatura, delle incisioni dalla traiettoria qualsiasi (cerchi, rettangoli raccordati, fiori, ecc.).
Nel settore delle macchine utensili per la lavorazione dì lastre e/o blocchi di granito, marmo, laterizi, ceramica, pietre e similari oppure nel settore delle macchine utensili per la lavorazione di lastre di vetro e similari sono presenti delle macchine utensili, dette a 4 e 5 assi, in grado di realizzare svariate tipologie di lavorazioni, comprese le incisioni.
Le macchine utensili a 4 assi sono macchine ove è presente almeno una testa operatrice dotata di almeno un motore mandrino, preposto a portare in rotazione i generici utensili. In questi casi, la configurazione della macchina è normalmente tale da garantire alla testa operatrice almeno tre movimenti di traslazione X-Y-Z, ed anche un movimento di rotazione attorno all'asse di rivoluzione "C” sostanzialmente normale al piano di lavoro (verticale se il piano di lavoro è orizzontale); inoltre, nella configurazione più tipica, il mandrino è normalmente disposto in modo che l'asse di rotazione degli utensili sia sostanzialmente normale al piano di lavoro (verticale se il piano di lavoro è orizzontale).
Con questa tipologia di testa operatrice, al fine di poter eseguire le incisioni, il mandrino deve poter accogliere, oltre ai generici utensili, anche delle testine angolari (dotate di rinvio ortogonale) le quali a loro volta accolgono le desiderate moie a disco che si vengono cosi a trovare con l'asse di rotazione sostanzialmente parallelo al piano di lavoro. La combinazione delle traslazioni X-Y-Z con l’ulteriore combinazione della rotazione della testina angolare attorno all'asse “C" (4 assi appunto) di rivoluzione, consente alle mole a disco di realizzare le incisioni desiderate.
Nelle macchine a 5 assi sono presenti gli stessi 4 assi detti in precedenza oltre ad un 5° asse "A" in grado di ribaltare la generica testa operatrice in modo da inclinare l'asse di rotazione del mandrino rispetto al piano di lavoro. A seconda delle configurazioni di teste operatrici, con il 5° asse si possono realizzare inclinazioni di pochi gradi (in questi casi si parlerà di asse e/o testa tilting) oppure si possono realizzare inclinazioni del mandrino anche superiori ai 90 gradi (in questo caso si parlerà di macchina e/o testa a 5 assi vera e propria). In entrambi i casi, durante l'esecuzione delle incisioni, il mandrino viene posizionato con il proprio asse di rotazione sostanzialmente normale al piano di lavoro, il 5° asse viene bloccato e si va a replicare la stessa configurazione di testa operatrice delle macchine a 4 assi (a questo punto, in effetti, per questo tipo di lavorazioni la macchina a 5 assi viene fatta lavorare come se fosse una macchina a 4 assi); per la realizzazione delle lavorazioni di incisione occorre ricorrere all'utilizzo di testine angolari al fine di rendere l'asse delle mole a disco sostanzialmente parallelo alla superficie superiore della lastra.
Un inconveniente di questa tecnica è che l'uso delle testine angolari è normalmente molto costoso perché di testine angolari ne servono sempre almeno due (una per la mola di sgrossatura ed una per la mola di finitura). Inoltre, ogni volta si volessero gestire incisioni ottenute con diversi set di mole, ad esempio per diverso profilo del fondo delle incisioni, si renderebbe necessario l’uso di ulteriori set di testine angolari con ulteriore aggravio di costì.
Al fine di ovviare al costo delle testine, sui mercato sono presenti delle macchine utensili a 4 assi specifiche per l'esecuzione delle incisioni le quali sono caratterizzate dal fatto che nella loro testa operatrice il mandrino è posizionato con l'asse di rotazione sostanzialmente parallelo al piano di lavoro. In questo modo per l'esecuzione delle incisioni è sufficiente alloggiare le mole a disco direttamente nel mandrino senza interposizione delle costose testine angolari; si risparmia il costo delle testine angolari ma si ha l'inconveniente che queste macchine specifiche per incisioni non sono in grado di realizzare la maggior parte delle altre generiche lavorazioni che sono normalmente in grado di compiere tutte le generiche macchine a 4 e 5 assi. Per ovviare agli inconvenienti descritti in precedenza, il Richiedente ha ideato un dispositivo incisore semplice ed economico per realizzare lavorazioni di incisione per asportazione di materiale tramite mole a disco abrasive operanti, sostanzialmente, con la propria fascia periferica (si veda, ad esempio, le figure 4-6-7-9J; detto dispositivo incisore alloggiato in una generica macchina utensile ad almeno 5 assi preposta alla lavorazione di lastre e/o blocchi di granito, marmo, laterizi, ceramica, pietre e similari oppure presente in una generica macchina utensile ad almeno 5 assi preposta alla lavorazione di lastre di vetro e similari.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa.
In figura 1 è rappresentata la schematizzazione di una generica macchina utensile (100) ad almeno 5 assi in cui è presente almeno una generica testa operatrice (101). In figura si sono evidenziati i generici movimenti di cui è almeno dotata la detta macchina (100), ovvero le traslazioni X-Y-Z tra loro ortogonali, gli assi di rivoluzione (C) e di ribaltamento (A) e l'asse mandrino (W).
Per comodità di rappresentazione non limitativa, si è raffigurata una generica macchina (100) “a portale mobile" (115) dotata di generico moto di traslazione lungo la detta direzione (Y); tuttavia, ai fini del presente trovato, la configurazione della macchina (100) potrebbe essere una qualsiasi. Ad esempio, nel settore delle macchine utensili per la lavorazione di lastre e/o blocchi di granito, marmo, laterizi, ceramica, pietre e similari ed anche nel settore delle macchine utensili per la lavorazione di lastre di vetro e similari, sono largamente diffuse macchine “a ponte mobile” e/o a “montante mobile", qui non raffigurate, ugualmente interessate dall’oggetto di cui al presente trovato.
Analogamente, per comodità di rappresentazione non limitativa, si è raffigurata una generica macchina utensile (100) con un piano di lavoro (116) di forma qualsiasi e sostanzialmente orizzontale, tuttavia, ai fini del presente trovato il detto piano di lavoro (116) potrebbe anche essere decisamente inclinato rispetto alla orizzontale. Ad esempio, nel settore delle macchine utensili per la lavorazione di lastre e/o blocchi di granito, marmo, laterizi, ceramica, pietre e similari ed anche nel settore delle macchine utensili per la lavorazione di lastre di vetro e similari, sono largamente diffuse macchine nelle quali, per favorire operazioni di carico e scarico ed al fine di limitare gli ingombri in pianta, il piano di lavoro è fortemente inclinato, anche 70-80 gradi, rispetto all’orizzontale; dette macchine genericamente chiamate a “sviluppo verticale”, qui non raffigurate, sono ugualmente interessate dall'oggetto di cui al presente trovato.
Altresì, si fa presente che per comodità di rappresentazione non limitativa, si è raffigurata una generica macchina utensile (100) ove il detto portale mobile (115) è mobile ed il detto piano di lavoro (116) è fisso. Ovviamente, ai fini del presente trovato le parti fisse e le parti mobili della detta macchina (100) potrebbero anche essere diverse e/o invertite; ad esempio, al contrario di quanto raffigurato in figura 1 , il detto portale (115) potrebbe essere fìsso ed il detto piano (116) potrebbe essere mobile.
La figura 2 si riferisce alla detta generica testa operatrice (101) raffigurata in vista parzialmente esplosa per meglio visualizzarne le singole parti in movimento. Si può riconoscere la presenza di almeno: un generico gruppo carro (102) dotato della detta generica traslazione (X); un generico gruppo carro (103) dotato della detta generica traslazione (Z); un generico gruppo culla (104) dotato di moto di generica rotazione attorno all'asse di rivoluzione (C); un generico gruppo mandrino (105) dotato di generico moto di rotazione attorno all'asse di ribaltamento (A) e dotato di moto di trascinamento utensili attorno all'asse di rotazione (W); detto generico asse di rivoluzione (C) sostanzialmente normale al detto piano di lavoro (116); detto generico asse di ribaltamento (A) sostanzialmente non parallelo al detto asse di rivoluzione (C) e non parallelo al detto asse mandrino (W); dette traslazioni (X-Y-Z) e dette rotazioni (C) e (A) tutte tra loro concorrenti a definire la posizione e l’orientamento relativo del detto mandrino (105) rispetto al detto piano di lavoro (116); l'azione di detto ribaltamento (A) è in grado di portare il detto asse mandrino (W) sostanzialmente parallelo al detto piano di lavoro (116). In detto generico gruppo mandrino (105) è possibile calettare un gruppo dispositivo incisore (106) nel quale è alloggiata una generica mola a disco abrasiva (1) per generiche lavorazioni dì incisione.
Chiaramente, per comodità di rappresentazione esemplificativa non limitativa, in figura 2 si è calettato il detto gruppo dispositivo incisore (106) direttamente nel detto mandrino (105) senza interposizione dì altri componenti; tuttavìa, tra i due detti detti gruppi (105) e (106) potrebbero anche essere interposti altri generici componenti e/o dispositivi (quali una o più generiche piastre d’interfaccia, un giunto di trasmissione, organi di fissaggio vari, ecc), qui non raffigurati, la cui presenza o meno la si può considerare non rilevante ai fini del presente trovato.
La figura 3 si riferisce al detto dispositivo incisore (106) raffigurata in vista parzialmente esplosa per meglio visualizzarne le singole parti caratteristiche. Nel detto dispositivo incisore (106) può essere presente almeno un generico gruppo di calettamento (107) verso il detto mandrino (105); possono essere presenti generici sistemi di protezione quali un generico gruppo coperchio (110), un generico gruppo cuffia (107), bandelle (qui non raffigurate), ecc.; possono essere presenti generici dispositivi di raffreddamento utensile quali almeno un generico ugello (109), uno spruzzo (qui non raffigurato), ecc.; possono essere presenti generici dispositivi (111) di fissaggio utensile nel detto dispositivo incisore (106) tramite generici dispositivi di fissaggio quali, ad esempio, generiche viti (112); possono essere presenti almeno uno o più generici cuscinetti (113) e/o bronzine e/o ralle che hanno il compito di sostenere il detto gruppo cuffia (107) durante la lavorazione; può essere presente almeno un generico dispositivo anti-rotazione (114) che ha il compito di sostenere il detto gruppo cuffia (107) e/o ha il compito di impedirne la rotazione.
Nel detto dispositivo incisore (106) è alloggiata una generica mola a disco abrasiva (1) per generiche lavorazioni di incisione.
In figura 4, la quale mostra una zona delimitata da una curva "d" riportata in scala maggiorata in figura 5, è rappresentata la detta generica moia a disco abrasiva (1) in fase di esecuzione di una generica incisione (2) realizzata sulla superfìcie superiore (3) di una generica lastra (4) in lavorazione posizionabile e/o riferibile sul detto piano di lavoro (116) anche per interposizione di eventuali componenti distanziali, qui non raffigurati.
Per comodità di rappresentazione non limitativa, la detta incisione (2) è stata raffigurata con traiettoria (2t) rettilinea, ove per detta traiettoria (2t) si intende uno dei due bordi, solitamente quello con raggio di curvatura più piccolo nel caso di incisioni con traiettoria curvilinea, della detta incisione (2) ove non si considerino i bordi delle zone di “ingresso" e "uscita” utensile.
Detta mola (1) è rotante attorno al proprio asse di rotazione (G) e traslante in direzione (H) parallela alla detta traiettoria (2t) della detta generica incisione (2); detto asse di rotazione (G) è sostanzialmente parallelo alla detta superficie superiore (3).
L’azione abrasiva è deputata alla sua fascia periferica (5) delimitata dai suoi due bordi (5a) e (5b).
La figura 6 si riferisce alla figura 4 e rappresenta il dettaglio di una vista parzialmente sezionata secondo un piano passante per il detto asse di rotazione (G) e normale alla detta traiettoria (2t).
In questa figura si evidenzia come la detta incisione (2) venga realizzata tramite l'azione abrasiva dell'intera fascia periferica (5) della detta mola (1); la lavorazione viene eseguita in questa maniera perché in tal modo la detta mola (1) riesce a conservare sostanzialmente invariato il proprio profilo (5p), a parte la riduzione diametrale, nonostante sia soggetta a consumarsi per usura (consumi che nel caso di mole di finitura sono anche elevati); in tal modo il profilo (2p) della detta incisione (2) resta invariato lungo tutta la sua traiettoria (2t).
Dalla figura si può notare anche che, durante la lavorazione, la penetrazione della detta mola (1) nella detta lastra (4) è tale che i suoi due bordi laterali (5a) e (5b) devono sfiorare appena la detta superficie superiore (3) della detta lastra (4) in lavorazione (per una ragione che risulterà meglio comprensibile facendo riferimento alla descrizione della figura 8 che segue).
In figura 7 è rappresentata una vista di dettaglio riferita alla sezione di una mola a disco (1’) dal diverso profilo (5'p) in fase di esecuzione, tramite l'azione abrasiva della propria fascia periferica (5'), di una generica incisione (2') di profilo (2'p) diverso da quello (2p) della detta incisione (2). Si vuole evidenziare che, ai fini del presente trovato, la detta generica mola (1) può avere un profilo (5p) qualsiasi (come ad esempio il detto profilo (5'p) oppure ulteriormente diverso da quelli qui raffigurati); l'unica cosa importante è che durante le lavorazioni utilizzi sempre e solo la propria intera fascia periferica (5) o ad esempio (5') e che, durante le lavorazioni, la penetrazione della detta mola (1) o ad esempio (1') nella detta lastra (4) sia tale che i suoi due bordi laterali (5a-5b) o ad esempio (5'a-5’b) sfiorino appena la detta superficie superiore (3) (per una ragione che risulterà meglio comprensibile facendo riferimento alla descrizione della figura 8 che segue).
Anche in questa figura è evidenziato che la traiettoria (2't) è costituita da uno dei due bordi della detta incisione (2'), ove non si considerino i bordi delle zone di Ingresso” e “uscita” utensile.
In figura 8 è rappresentata una vista di dettaglio riferita alla sezione di una generica moia (1"), in fase di lavorazione, la cui fascia periferica abrasiva (5") sia sostanzialmente di forma cilindrica. In figura si vuole evidenziare cosa accade se la profondità di lavorazione è superiore a quanto indicato nelle figure 6 e 7, ovvero, se la penetrazione della generica mola a disco (Γ) è tale da far scendere i suoi due bordi laterali (5"a) e (5"b) al di sotto della superficie superiore (3), anziché arrivare a sfiorarla appena.
In questo caso, come si può facilmente intuire, il profilo (2"p) del canale (2") derivante dalla lavorazione è caratterizzato dalla presenza di due corrispondenti fianchi (2"a) e (2"b) sostanzialmente normali alla detta superficie superiore (3) della detta lastra (4) in lavorazione.
In questa situazione si hanno due inconvenienti: il primo è che nel caso si desideri realizzare i detti canali (2") con traiettorie (2"t) non rettilinee, nei tratti curvilinei i detti fianchi (2 "a) e (2"b) verrebbero in parte o totalmente “mangiati” per tallonamento; il secondo inconveniente è che da un punto di vista tecnologico non è possibile lucidare detti fianchi (2"a) e (2"b) (come li si vede in figura 8 oppure come diventerebbero se "mangiati" per tallonamento) con una o più mole di finitura, qui non rappresentate, replicanti semplicemente lo stesso profilo (5p), a parte il diametro, della prima mola di sgrossatura.
Quindi, per questa serie di inconvenienti, un generico utensile la cui fascia periferica abrasiva (5") sia sostanzialmente di forma cilindrica, come ad esempio nel caso di un comune disco da taglio, non ha la possibilità di creare le generiche lavorazioni di incisione di cui al presente trovato.
In figura 9 è rappresentata una vista di dettaglio riferita alla sezione di una generica mola a disco (Γ') in fase di lavorazione. In particolare si vuole evidenziare che il profilo (5"'p) della generica fascia periferica (5"') è tale che durante la realizzazione dell'incisione (2"') l'asse di rotazione (G<m>) deve essere inclinato, rispetto alla superficie superiore (3), di un angolo (oc"') di alcuni gradi; ciò al fine di realizzare la condizione che i suoi due bordi laterali (5"'a) e (5"'b) sfiorino appena la detta superficie superiore (3), al fine di una corretta esecuzione del profilo (2"'p) della detta incisione (2"').
Si può facilmente intuire, che uno dei vantaggi della lavorazione con questo tipo di mola (1"') con asse (G'") inclinato di un angolo (a."') è la possibilità di realizzare, senza tallonamenti, delle incisioni con traiettorie (2"'t) curvilinee con raggi di curvatura più piccoli rispetto alla minima curvatura della traiettoria (2t) realizzabile con una generica mola a disco (1) (facendo il confronto a sostanziale parità di diametro di mola e a parità di forma del detto profilo (5’"p) rispetto al detto profilo (5p)).
In figura 10 è rappresentata una vista di dettaglio riferita alla sezione di una generica mola (1<lv>) in fase di lavorazione. In particolare si vuole evidenziare che il profilo (5<,v>p) della generica fascia periferica abrasiva (5<!V>) è tale che durante la realizzazione dell'incisione (2<IV>) l'asse di rotazione (G<IV>) deve essere inclinato di un angolo (a<iV>) anche sostanzialmente elevato rispetto alla superficie superiore (3); ciò al fine di realizzare la condizione di avere i suoi due bordi laterali (5<lv>a) e (5<lv>b) che sfiorino appena la detta superficie superiore (3), al fine di una corretta esecuzione del profilo (2<lv>p) della detta incisione (2<IV>).
Si può facilmente intuire, che uno dei vantaggi della lavorazione con questo tipo di mola (1<,v>) con asse (G<,v>) inclinato di un angolo (a<lv>) sostanzialmente elevato è la possibilità di realizzare, senza tallonamenti, delle incisioni con traiettorie (2'<v>t) curvilinee con raggi di curvatura molto più piccoli rispetto alla minima curvatura della traiettoria (2t) realizzabile con una generica mola a disco (1) (facendo il confronto a sostanziale parità di diametro di mola e a parità di forma del detto profilo (5<lv>p) rispetto al detto profilo (5p)).
In figura 11 è rappresentata una vista di dettaglio riferita alla sezione di un generica mola (1<v>), in fase di lavorazione, la cui fascia periferica abrasiva (5<V>) sia sostanzialmente di forma conica. Analogamente a quanto detto in riferimento alla figura 8, si vuole evidenziare cosa accade se la profondità di lavorazione è superiore a quanto indicato nelle figure 6 e 7, ovvero, se la penetrazione della generica mola (1<v>) e tale da far scendere i suoi due bordi laterali (5<v>a) e (5<v>b) al di sotto della superficie superiore (3), anziché arrivare a sfiorarla appena.
In questo caso, come si può facilmente intuire, il profilo (2<v>p) del canale (2<V>) derivante dalla lavorazione è caratterizzato dalla presenza di due corrispondenti fianchi (2<v>a) e (2<v>b), il primo dei quali ottenuto già per tallonamento anche nel caso di traiettoria (2<v>t) rettilinea ed il secondo del tutto analogo a quello di figura 8.
Pertanto, per gli stessi inconvenienti e in analogia a quanto detto in riferimento alla figura 8, una generica mola (1<v>) la cui fascia periferica abrasiva (5<V>) sia sostanzialmente di forma conica, come ad esempio nel caso di un comune disco “bombato" da taglio, non ha la possibilità di creare le generiche lavorazioni di incisione di cui al presente trovato.
L'oggetto del presente trovato consiste proprio nell'utilizzo del detto dispositivo incisore (106), completo di detta mola a disco (1) per incisioni (o in alternativa completo di mola tipo (1') oppure (1"') oppure (1<IV>)), calettato nel detto mandrino (105) della detta generica macchina utensile (100) ad almeno 5 assi.
Nel detto dispositivo incisore (106) non sono presentì coppie coniche, pertanto quando il detto dispositivo incisore (106) è calettato nel detto mandrino (105) il detto asse di rotazione (G) della detta mola (1) coincide con il detto asse di rotazione (K) del detto dispositivo incisore (106) il quale, a sua volta, coincide con il detto asse di rotazione (W) del detto mandrino (105).
Come facilmente intuibile, agendo sul detto asse di ribaltamento (A) è possibile portare l'asse di rotazione (G) della mola (1) (coincidente con il detto asse mandrino (W)) sostanzialmente parallelo alla detta superfìcie superiore (3) della detta lastra (4) in lavorazione. Una volta ottenuto questo sostanziale parallelismo, bloccando in posizione il detto asse di ribaltamento (A) e tramite la combinazione delle dette traslazioni X-Y-Z con l'ulteriore combinazione della rotazione attorno al detto asse di rivoluzione (C) è possibile realizzare le desiderate lavorazioni di incisione sulla detta superficie superiore (3).
In questo modo è possibile realizzare generiche incisioni (2) (che possono essere realizzate senza tallonamenti con traiettorie (2t) curvilinee qualsiasi, entro certi limiti di curvatura, e che abbiano la possibilità di essere lucidate, volendo, tramite l'azione anche di una sola mola di finitura dopo il passaggio della prima mola di sgrossatura, ove la mola di sgrossatura e finitura sostanzialmente abbiano lo stesso profilo (5p), a parte il diametro) senza ricorrere all'utilizzo di costose testine angolari e senza perdere la tipica versatilità di una generica macchina (100) ad almeno 5 assi.
Ulteriori vantaggi sono meglio evidenziabili con riferimento alle figure 9 e 10. Se nel detto dispositivo incisore (106) viene alloggiata la detta generica mola (1'") o (1<lv>), è facile comprendere che è possibile eseguirne le relative lavorazioni di incisione, senza ricorrere all'utilizzo di costose testine angolari (in questi casi ancora più costose di quelle ortogonali in quanto meno diffuse e più complicate da realizzare), cambiando semplicemente l'inclinazione dell'asse di ribaltamento (A).
Chiaramente, per comodità di rappresentazione esemplificativa non limitativa, nella precedente descrizione si sono rappresentati degli esempi di utensili mola (1), (1'), (1'"), (1<IV>) tutti sostanzialmente monolitici e di forma molto semplificata, tuttavia, ai fini del presente trovato, detti utensili potrebbero anche essere realizzati come unione e/o saldatura e/o incollaggio e/o assemblaggio e/o agglomerazione di più particolari e potrebbero anche essere di forma molto più complicata e sostanzialmente diversa. Ad esempio, la fascia periferica abrasiva di detti utensìli (1 ), (V), (Γ"), (1<IV>) la si è sempre rappresentata sostanzialmente continua, mentre nelle mole di sgrossatura, ad esempio, la fascia periferica (5p), (5'p), (5"'p), (5<lv>p) è sostanzialmente realizzata come sequenza di tante placchette abrasive intervallate una dalle altre da degli scarichi radiali.
Inoltre, per comodità di rappresentazione esemplificativa non limitativa, si è sempre parlato di lastre (4) in lavorazione, tuttavia, ai fini del presente trovato, il pezzo in lavorazione può essere di forma qualsiasi ed ottenuto come assemblaggio e/o unione e/o sovrapposizione di più particolari.
Inoltre, la faccia superiore (3) della lastra (4) in lavorazione può anche essere non parallela alla faccia inferiore e/o non parallela al detto piano di lavoro (116); ovviamente, in questi casi, per l'esecuzione delle incisioni (2) può dover essere necessario interpolare tra loro gli assi di ribaltamento (A) e di rivoluzione (C) lungo l'intera traiettoria (2t).

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1) In una generica macchina utensile (100) ad almeno 5 assi preposta alla lavorazione di lastre e/o blocchi di granito, marmo, laterizi, ceramica, pietre e similari oppure preposta alla lavorazione di lastre di vetro e similari è presente almeno un generico gruppo piano (116) ed almeno una generica testa operatrice (101) nella quale è presente almeno un generico gruppo mandrino (105) con asse di rotazione (W); detta generica macchina utensile (100) dotata almeno di generici movimenti di traslazione (X-Y-Z) tra loro ortogonali, almeno di un movimento di rivoluzione attorno al generico asse di rotazione (C) e di almeno un movimento di ribaltamento attorno al generico asse di rotazione (A); detto generico asse di rivoluzione (C) sostanzialmente normale al detto piano di lavoro (116); detto generico asse di ribaltamento (A) sostanzialmente non parallelo al detto asse di rivoluzione (C) e non parallelo al detto asse mandrino (W); dette traslazioni (X-Y-Z) e dette rotazioni (C) e (A) tutte tra loro concorrenti a definire la posizione e l'orientamento relativo del detto mandrino (105) rispetto al detto piano di lavoro (116); l'azione di detto ribaltamento (A) in grado di portare l’asse del detto mandrino (W) sostanzialmente parallelo al detto piano di lavoro (116); sul detto piano di lavoro (116) è posizionata e/o riferita, anche per interposizione di eventuali componenti distanziali, una generica lastra (4) sulla cui superficie superiore (3) si devono eseguire generiche lavorazioni di incisione. In detto generico gruppo mandrino (105) è calettato un gruppo dispositivo incisore (106) avente asse di rotazione (K). Detto dispositivo incisore (106) comprendente almeno: - una generica mola a disco abrasiva (1) per generiche lavorazioni di incisione con asse di rotazione (G) coincidente con il detto asse di rotazione (Κ) del detto dispositivo incisore (106); - un generico gruppo di calettamento (107) verso il detto mandrino (105); - generici sistemi di protezione quali un generico gruppo coperchio (110), un generico gruppo cuffia (107), bandelle (qui non raffigurate), ecc.; - generici dispositivi di raffreddamento utensile quali almeno un generico ugello (109), uno spruzzo (qui non raffigurato), ecc.; - generici dispositivi (111) di fissaggio utensile tramite generici dispositivi di fissaggio quali, ad esempio, generiche viti (112); - uno o più generici cuscinetti (113) e/o bronzine e/o ralle aventi il compito di sostenere il detto gruppo cuffia (107) durante la lavorazione; - un generico dispositivo anti-rotazione (114) che ha il compito di sostenere il detto gruppo cuffia (107) e/o ha il compito di impedirne la rotazione. Detta mola a disco (1) costituente, indistintamente, una generica mola di sgrossatura o una delle relative mole di finitura aventi sostanzialmente, a parte il diametro, lo stesso profilo (5p) nella relativa fascia periferica abrasiva (5); detta fascia periferica abrasiva (5) sostanzialmente anche non continua. Detto dispositivo incisore (106) caratterizzato dal fatto che: - quando il detto dispositivo incisore (106) è calettato sul detto mandrino (105) il detto asse di rotazione (K) e quindi l'asse di rotazione (G) della detta mola (1) coincidono con il detto asse mandrino (W); - il detto generico profilo (5p), visto in sezione, della detta fascia periferica abrasiva (5) della detta generica mola a disco (1) ha una forma qualsiasi e tale che consente di realizzare generiche incisioni (2) senza tallonamenti, entro certi limiti di curvatura della traiettoria (2t), e lucidabili tramite l'azione anche di una sola mola di finitura dopo il passaggio della prima mola di sgrossatura, ove la mola di sgrossatura e finitura, a parte il diametro, abbiano sostanzialmente lo stesso detto generico profilo (5p); - il detto generico profilo (5p) ha una forma tale che durante le lavorazioni, per una corretta esecuzione del profilo (2p) della detta generica incisione (2), è necessario rendere l'asse di rotazione (G) sostanzialmente parallelo alla faccia superiore (3) della detta lastra (4) in lavorazione; - la detta fascia periferica abrasiva (5") di detta mola a disco (1) sia sostanzialmente di forma non cilindrica e non conica.
  2. 2) Dispositivo come da rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che: - la detta generica mola a disco (1) è sostituita da una generica mola a disco (1'"); - quando il detto dispositivo incisore (106) è calettato sul detto mandrino (105) il detto asse di rotazione (K) e quindi l'asse di rotazione (G'") della detta mola (1'") coincidono con il detto asse mandrino (W); - il generico profilo (5"’p), visto in sezione, della fascia periferica abrasiva (5'") della detta generica mola a disco (1'") ha una forma qualsiasi e tale che consente di realizzare generiche incisioni (2"') senza tallonamenti, entro certi limiti di curvatura della traiettoria (2"'t), e lucidabili tramite l'azione anche di una sola mola di finitura dopo il passaggio della prima mola di sgrossatura, ove la mola di sgrossatura e finitura, a parte il diametro, abbiano sostanzialmente lo stesso detto generico profilo (5"'p); - il detto generico profilo (5"'p) ha una forma tale che durante le lavorazioni, per una corretta esecuzione del profilo (2"'p) della generica incisione (2"’), è necessario rendere l'asse di rotazione (G<1>") inclinato di un angolo (oc'") rispetto alla faccia superiore (3) della lastra (4) in lavorazione; - la detta fascia periferica abrasiva (5'") di detta mola a disco (Γ") sia sostanzialmente di forma non cilindrica e non conica.
  3. 3) Dispositivo come da rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che: - la detta generica mola a disco (1) è sostituita da una generica mola (1<IV>); - quando il detto dispositivo incisore (106) è calettato sul detto mandrino (105) il detto asse di rotazione (K) e quindi l’asse di rotazione (G<lv>) della detta mola (1<lv>) coincidono con il detto asse mandrino (W); - il generico profilo (5<lv>p), visto in sezione, della fascia periferica abrasiva (5<IV>) della detta generica mola (1<lv>) ha una forma qualsiasi e tale che consente di realizzare generiche incisioni (2<,v>) senza tallonamenti, entro certi limiti di curvatura della traiettoria (2<iv>t), e iucidabili tramite l’azione anche di una sola mola di finitura dopo il passaggio della prima mola di sgrossatura, ove la mola di sgrossatura e finitura, a parte il diametro, abbiano sostanzialmente lo stesso detto generico profilo (5<lv>p); - il detto generico profilo (5<lv>p) ha una forma tale che durante le lavorazioni, per una corretta esecuzione del profilo (2<lv>p) della generica incisione (2<IV>), è necessario rendere l’asse di rotazione (G<lv>) inclinato di un angolo (a<lv>) rispetto alla faccia superiore (3) della lastra (4) in lavorazione; - la detta fascia periferica abrasiva (5<!V>) di detta mola (1<lv>) sia sostanzialmente di forma non cilindrica e non conica.
  4. 4) Dispositivo come da una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che nel detto dispositivo incisore (106) non è presente un generico gruppo di calettamento (107) verso il detto mandrino (105); pertanto la detta mola (1) o (1'") o (1<IV>) viene calettata direttamente nel detto mandrino (105) senza interposizione di altri componenti; 5) Dispositivo come da una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che nel detto dispositivo incisore (106) non sono presenti tutti o in parte i generici sistemi di protezione quali il detto generico gruppo coperchio (110), il detto generico gruppo cuffia (107), le dette bandelle (qui non raffigurate), ecc.; 6) Dispositivo come da una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che nel detto dispositivo incisore (106) non sono presenti i generici dispositivi di raffreddamento utensile quali il detto generico ugello (109), il detto spruzzo (qui non raffigurato), ecc.; 7) Dispositivo come da una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che nel detto dispositivo incisore (106) non sono presenti i detti generici cuscinetti (113) e/o bronzine e/o ralle aventi il compito di sostenere il detto gruppo cuffia (107) durante la lavorazione; 8) Dispositivo come da una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che nel detto dispositivo incisore (106) non è presente il detto generico dispositivo anti-rotazione (114) che ha il compito di sostenere il detto gruppo cuffia (107) e/o ha il compito di impedirne la rotazione. 9) Dispositivo come da una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che tra il detto dispositivo incisore (106) e il detto gruppo mandrino (105) sono interposti generici componenti e/o dispositivi quali una o più generiche piastre d'interfaccia, un giunto di trasmissione, organi di fissaggio vari, ecc; 10) Dispositivo come da una delie rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la faccia superiore (3) della lastra (4) in lavorazione può anche essere non parallela alla faccia inferiore e/o non parallela al detto piano di lavoro (116), rendendo necessario, in alcuni casi, il dover interpolare tra loro gli assi di ribaltamento (A) e di rivoluzione (C) lungo l'intera generica traiettoria (2t) o (2"'t) o (2<lv>t) della relativa generica incisione (2) o (2’") o (2<IV>). 11) Dispositivo come da una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che anziché la detta generica lastra (4), il generico pezzo in lvorazione può essere di forma qualsiasi. 12) Dispositivo come da una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la detta generica lastra (4) oppure il generico pezzo in lavorazione di forma qualsiasi può essere ottenuto come assemblaggio e/o unione e/o sovrapposizione di più particolari.
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