ITRN20070037A1 - Filtro grassi e cappa comprendente detto filtro grassi. - Google Patents

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ITRN20070037A1
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particles
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Francesco Casoli
Franco Marasca
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Elica Spa
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24CDOMESTIC STOVES OR RANGES ; DETAILS OF DOMESTIC STOVES OR RANGES, OF GENERAL APPLICATION
    • F24C15/00Details
    • F24C15/20Removing cooking fumes
    • F24C15/2035Arrangement or mounting of filters
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B01PHYSICAL OR CHEMICAL PROCESSES OR APPARATUS IN GENERAL
    • B01DSEPARATION
    • B01D45/00Separating dispersed particles from gases or vapours by gravity, inertia, or centrifugal forces
    • B01D45/12Separating dispersed particles from gases or vapours by gravity, inertia, or centrifugal forces by centrifugal forces
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
“FILTRO GRASSI E CAPPA COMPRENDENTE DETTO FILTRO
GRASSI.”
La presente invenzione ha per oggetto un filtro grassi e una cappa comprendente il filtro grassi. Con filtro grassi nello specifico settore tecnico si intende un filtro per intercettare e trattenere le particelle grasse liquide e/o solide trasportate in sospensione aerea dagli aeriformi aspirati dalle cappe. Tali particelle sono ad esempio corpuscoli liquidi e/o solidi di sostanze oleose, unte, ecc.. Una importante funzione del filtro grassi è quello di evitare che le particelle sporchino e/o danneggino i componenti della cappa posti a valle del filtro stesso. Sono noti filtri che comprendono uno o più strati di reti a maglie ristrette, dette maglie, quando vengono investite dagli aeriformi, risultano permeabili agli aeriformi medesimi, ma non ai liquidi o ai solidi trasportati, che vengono così intercettati e catturati. Tali filtri possono essere rimossi e lavati in lavastoviglie per poi essere re-installati sulla cappa.
Un inconveniente di tali filtri sono le elevate perdite di carico e la elevata rumorosità che peraltro aumentano nel tempo mano a mano che aumentano le particelle intrappolate dal filtro. Un ulteriore inconveniente è legato al fatto che, a causa delle ridotte dimensioni delle maglie usualmente utilizzate, residui di grasso restano intrappolati anche in seguito al lavaggio in lavastoviglie.
Sono altresì noti filtri a labirinto nei quali la corrente fluida da filtrare è guidata lungo un percorso labirintico con ripetuti cambiamenti di direzione. Tale percorso è agevolmente seguito da parte degli aeriformi, ma non dalle particelle più pesanti, le quali, a causa della propria inerzia restano intrappolate lungo il percorso a labirinto e vengono quindi separate dalla corrente aerea che attraversa il filtro. Questi filtri vengono periodicamente lavati in lavastoviglie per rimuovere le particelle depositatesi durante l’uso e poi re-installati sulla cappa. Anche tali filtri non sono esenti da inconvenienti. In particolare essi hanno un costo molto elevato. Inoltre l’operazione di rimozione delle particelle in lavastoviglie non è sempre ottimale dal momento che, vista la tortuosità del percorso, i depositi accumulati in alcune zone non vengono adeguatamente rimossi.
Sono altresì note cappe in cui l’operazione di intercettazione e separazione delle particelle dagli aeriformi è esplicata direttamente dall’aspiratore della cappa. In tal caso normalmente l’aspiratore è un classico elettro-ventilatore centrifugo con una girante a gabbia di scoiattolo inserita in una chiocciola che funge da elemento statorico. Le particelle vengono trascinate dalla corrente fluida aspirata dalla girante all’intern del ventilatore. Le particelle impattando sulla girante acquistano una notevole forza centrifuga e vengono proiettate radialmente contro la chiocciola. Tali particelle grasse sono appiccicose e tendono a rimanere ancorate alle pareti della chiocciola separandosi dalla corrente fluida che viene evacuata attraverso l’apposita mandata.
Separate dalla corrente fluida, la maggior parte di tali particelle tende, sotto l’azione della gravità, a concentrarsi in una particolare zona della chiocciola che usualmente è quella che si trova più in basso. Tale zona della chiocciola è poi collegata, mediante un condotto, ad un serbatoio amovibile esterno alla chiocciola e posto in un punto agevolmente accessibile dall’utente per permettere una periodica rimozione del grasso ivi accumulatosi.
Anche tale soluzione non è esente da inconvenienti.
Il principale inconveniente è che le particelle oleose, grasse e unte vengono separate dalla corrente fluida solo dentro alla chiocciola della girante,
Conseguentemente il motore elettrico su cui è calettata la girante deve essere un motore elettrico completamente isolato per evitare infiltrazioni indesiderate che potrebbero compromettere il funzionamento. L’utilizzo di tali motori è peraltro imposto da specifiche normative, ma tali motori hanno un costo più elevato rispetto ai motori elettrici standard.
Tale soluzione inoltre presenta problemi di pulizia dal momento che, per ovvi motivi non è possibile porre il ventilatore centrifugo con relativo motore elettrico in lavastoviglie; con il tempo, sulle pareti della chiocciola si accumuleranno residui sempre maggiori con conseguenze negative anche dal punto di vista dell’igiene (aspetto fondamentale se si considera che tali cappe sono solitamente applicate in cucina al di sopra di piani cottura).
Scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati, mettendo a disposizione un filtro grassi e una cappa comprendente detto filtro grassi che permettano la massima igiene e pulizia.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un filtro grassi e una cappa comprendente tale filtro che permettano di diminuire la frequenza degli interventi di pulizia del filtro.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un filtro grassi e una cappa comprendente detto filtro grassi che permettano di contenere i costi.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un filtro grassi e una cappa comprendente detto filtro grassi che permettano la massima silenziosità di funzionamento.
Questi scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della descrizione che segue, vengono raggiunti, in accordo con la presente invenzione, da un filtro grassi e da una cappa comprendente detto filtro grassi aventi caratteristiche strutturali e funzionali in accordo con le allegate rivendicazioni indipendenti, forme realizzative ulteriori del medesimo essendo individuate nelle allegate e corrispondenti rivendicazioni dipendenti.
L’invenzione è esposta più in dettaglio nel seguito con l’aiuto dei disegni, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa.
Figura 1 mostra una vista prospettica di una prima soluzione costruttiva di un filtro secondo la presente invenzione.
Figura 2 m ostra u na v ista i n s ezione d ella p rima s oluzione c ostruttiva d el filtro secondo la presente invenzione.
Figura 3 mostra una vista in sezione secondo il piano di sezione A-A indicato i n figura 2 d ella p rima s oluzione c ostruttiva d el filtro s econdo 1 a presente invenzione.
- Figura 4 mostra in vista prospettica interrotta un particolare di un componente illustrato in figura 3.
- Figura 5 mostra un particolare di figura 4.
- Figura 6 mostra una vista prospettica parzialmente esplosa della prima soluzione costruttiva del filtro secondo la presente invenzione.
Figura 7 m ostra u na v ista i n s ezione d i u na p articolare i nstallazione d ella prima soluzione costruttiva del filtro secondo la presente invenzione.
Figura 8 mostra una vista prospettica parzialmente interrotta (e con alcune parti rimosse per meglio evidenziarne altre) della installazione di figura 7. Figura 9 mostra una vista in sezione di una seconda soluzione costruttiva del filtro secondo la presente invenzione.
- Figura 10 mostra una vista prospettica parzialmente interrotta (e con alcune parti rimosse per meglio evidenziarne altre) della seconda soluzione costruttiva del filtro secondo la presente invenzione.
Con riferimento alle unite figure con il numero di riferimento 1 si è indicato un filtro grassi per la cattura di particelle grasse liquide e/o solide trasportate in sospensione aerea in una corrente fluida.
Il filtro 1 è applicabile a cappe per cucine, in particolare a cappe utilizzabili in cucine domestiche. Il filtro 1 grassi permette in generale di trattenere la componente grassa dei vapori di cottura. Le particelle grasse sopraindicate sono ad esempio corpuscoli solidi o liquidi di sostanze oleose, unte, ecc..
Tale filtro 1 comprende:
- un rotore 2 che: intercetta dette particelle, è immerso in detta corrente fluida ed è libero di ruotare attorno ad un proprio asse 20 di rotazione;
- un involucro 3 al cui interno è almeno parzialmente posto detto rotore 2 e comprende almeno un ingresso 31 della corrente fluida da filtrare e almeno una uscita 32 della corrente fluida filtrata. In particolare l’involucro 3 comprende un solo ingresso 31 e una sola uscita 32.
L’involucro 3 comprende un raccoglitore 33 delle particelle captate dal rotore 2 e proiettate dalla forza centrifuga indotta dalla rotazione del rotore 2; dette particelle captate dal rotore 2 essendo proiettate almeno secondo una componente di moto 203 radiale rispetto all’asse 20 di rotazione. In figura 2 detto involucro 3 è costituito da più parti tra loro assemblate. Caratteristicamente il rotore 2 è trascinato in rotazione dal passaggio della corrente fluida all’intern dell’involucro 3.
Detta corrente fluida è generata da mezzi estranei al filtro 1 come ad esempio un aspiratore 6 posto a valle del filtro 1.
Il rotore 2 comprende pale 4 che quando vengono investite dalla corrente fluida ruotano attorno a detto asse 20 di rotazione trascinando in rotazione le restanti parti del rotore 2. In particolare il rotore 2 non è collegato ad un motore, ma è mosso esclusivamente dall’azione fluidodinamica esercitata dalla corrente fluida sulle pale 4. Il rotore 2 durante l’uso è dotato di moto relativo rispetto all’involucro 3, quest’ultimo restando fermo rispetto ad un riferimento fisso nello spazio. Ciascuna pala 4 si sviluppa almeno in parte in un piano trasversale, ma non ortogonale all’asse 20 di rotazione.
Preferibilmente le pale 4 sono in corpo unico con le restanti parti di detto rotore
2.
Come esemplificativamente, ma non limitativamente illustrato in figura 3, il rotore 2 comprende un disco 23. Vantaggiosamente le pale 4 sono distribuite, preferibilmente in modo uniforme, lungo la porzione 230 perimetrale di tale disco 23. L’asse 20 di rotazione del rotore 2 passa per il centro del disco 23, vantaggiosamente tale disco 23 sviluppandosi ortogonalmente all’asse 20 di rotazione.
Il rotore 2 si sviluppa trasversalmente alle traiettorie 21 ideali di deflusso che la corrente assumerebbe in corrispondenza della posizione in cui è calettato detto rotore 2 nell’eventualità in cui quest’ultimo fosse assente.
Vantaggiosamente il rotore 2 si sviluppa ortogonalmente alle traiettorie 21 ideali di deflusso che la corrente assumerebbe in corrispondenza della posizione in cui è calettato detto rotore 2 nell’eventualità in cui quest’ultimo fosse assente.
L’asse 20 di rotazione di detto rotore 2 è sostanzialmente parallelo alle traiettorie 21 ideali di deflusso che la corrente assumerebbe in corrispondenza della posizione in cui è calettato il rotore 2 nell’eventualità in cui quest’ultimo fosse assente.
Nella prima soluzione costruttiva esemplificativamente illustrata nelle figure da I a 8, vantaggiosamente l’ingresso 31 dell’involucro 3 è coassiale con il rotore 2.
Durante l’uso detto rotore 2 è libero di ruotare folle attorno al proprio asse 20 di rotazione.
II filtro 1 comprende mezzi 200 di vincolo del rotore 2 che, durante l’uso, permettono solo la rotazione del rotore 2 attorno al proprio asse 20 di rotazione. Il rotore 2 è infatti calettato su un proprio albero 202 di rotazione sostenuto da almeno un cuscinetto 201 con corpi volventi. Detto almeno un cuscinetto 201 è sorretto da una parte del filtro 1 solidale all’involucro 3. Opportunamente il rotore 2 si protende a sbalzo almeno in parte internamente all’involucro 3.
Il filtro 1 comprende un’intercapedine 8 anulare che rispetto all’asse 20 di rotazione del rotore 2 è radialmente interposta tra il disco 23 e l’involucro 3, in detta intercapedine 8 passando la corrente fluida ormai filtrata dalle particelle grasse.
Usualmente le pale 4 sono realizzate mediante pezzi di lamiera opportunamente sagomati.
Opportunamente anche il disco 23 del rotore 2 è in lamiera ed usualmente ha spessore compreso tra 1 e 3 mm e diametro compreso tra 150 e 300 mm (spessori maggiori sono opportunamente associati a diametri maggiori). L’utilizzo di lamiere di spessore contenuto così come la scelta di materiali con bassa massa volumica quali ad esempio l alluminio o la plastica permette di contenere l’inerzia del rotore 2.
Ciò ha molteplici vantaggi:
- un primo vantaggio è legato al fatto che, se per un qualunque motivo l’utente dovesse venire in contatto con il rotore 2 in rotazione, quest’ultimo potrebbe arrestarsi senza grosse difficoltà e conseguentemente il rischio di lesioni all’utente sarebbe limitato;
- un secondo vantaggio è legato al fatto che il rotore 2 è trascinato in rotazione anche da correnti fluide di limitata portata che potrebbero corrispondere a particolari condizioni di funzionamento della cappa 10;
- un terzo vantaggio è legato al ridotto ritardo temporale con cui il rotore 2 si arresta dopo che la corrente fluida che attraversa l’involucro 3 viene meno.
II rotore 2 comprende una prima superficie 24 investita frontalmente dalla corrente fluida da filtrare. Preferibilmente la prima superficie 24 si sviluppa almeno in parte ortogonalmente all’asse 20 di rotazione del rotore 2. Il filtro 1 può essere installato con l’asse 20 di rotazione del rotore 2 sostanzialmente parallelo alla verticale fisica (si vedano ad esempio figure da 1 a 3 e 9 e 10). La verticale fisica è la direzione individuata dal vettore accelerazione di gravità nel posto considerato. Alternativamente il filtro 1 può essere installato in modo tale che l’asse 20 di rotazione del rotore sia inclinato rispetto la verticale fisica di un angolo compreso tra 0° e 60°, preferibilmente tra 0° e 30° (si vedano ad esempio figure 7 e 8). In ambo i casi l’ingresso 31 dell’involucro 3 è almeno in parte rivolto verso il basso in modo da poter meglio captare i vapori provenienti dal piano cottura usualmente posto al di sotto del filtro 1.
Vantaggiosamente ogni retta passante per l’ingresso 31 e parallela all’asse 20 di rotazione del rotore 2 è intercettata dalla prima superficie 24. Dunque almeno una parte del rotore 2 fronteggia l’ingresso 31 dell’involucro 3. Detta parte del rotore 2 che fronteggia l’ingresso 31 è impermeabile alla corrente fluida e alle particelle grasse. In tal caso le pale 4 sono esterne alla proiezione sul rotore 2 dell’ingresso 31 dell’involucro 3, detta proiezione essendo condotta parallelamente alla direzione dell’asse 20 di rotazione del rotore 2.
Detto raccoglitore 33 comprende una porzione 330 anulare che rispetto all’asse 20 di rotazione circonda radialmente detta prima superficie 24 ed è idonea ad arrestare le particelle proiettate secondo almeno una componente di moto 203 radiale dalla rotazione del rotore 2. Detta almeno una componente di moto 203 radiale essendo valutata rispetto all’asse 20 di rotazione. Per mettere in evidenza la presenza del rotore 2, in figura 6 detta porzione 330 anulare è illustrata allontanata dal rotore 2 (lungo la direzione dell’asse 20 di rotazione) rispetto alla configurazione assunta durante il normale uso.
La porzione 330 anulare è impermeabile alla corrente fluida e alle particelle grasse. La porzione 330 anulare non è dunque attraversata dalla corrente fluida e dalle particelle grasse.
Il raccoglitore 33 comprende una concavità 331 anulare. In tale concavità 331 anulare defluiscono per gravità le particelle proiettate dal rotore 2.
In particolare in detta concavità 331 anulare defluiscono per gravità almeno parte delle particelle arrestate dalla porzione 330 anulare. Qualora la porzione 330 anulare sia molto distante dal rotore 2 e/o la velocità di rotazione del rotore 2 sia contenuta, un elevato numero delle particelle proiettate dal rotore 2 potrebbe cadere direttamente nella concavità 331 anulare senza essere prima intercettate dalla porzione 330 anulare.
Un piano 30 di riferimento ortogonale a detto asse 20 di rotazione e passante per almeno un punto di detta prima superficie 24 separa idealmente lo spazio interno a detto filtro 1 in due zone 34, 35, una prima zona 34 comprendente l’ingresso 31 dell’involucro 3 e una seconda zona 35 comprendente l’uscita 32 dell’involucro 3. Tale piano 30 di riferimento è esemplificativamente illustrato nelle figure 2, 7, 9 con un linea tratteggiata con tratti di uniforme lunghezza. Vantaggiosamente detta concavità 331 anulare è compresa in detta prima zona 34 del filtro 1.
Il filtro 1 è studiato infatti per annullare o almeno minimizzare la quantità di particelle grasse che vengono convogliate a valle del rotore 2.
La concavità 331 anulare circonda l’ingresso 31 dell’involucro 3. In particolare la concavità 331 anulare comprende un bordo 338 di trattenimento che ostacola la fuoriuscita delle particelle presenti nella concavità 331 anulare. Il bordo 338 circonda l’ingresso 31 dell’involucro 3. La presenza del bordo 338 permette di accumulare particelle grasse senza compromettere la funzionalità del filtro 1 e dunque riducendo la frequenza degli interventi di pulizia del filtro.
Vantaggiosamente il filtro 1 comprende un boccaglio 339 d’accesso della corrente fluida nel filtro 1 stesso. Tale boccaglio 339 comprende almeno un tratto in cui riduce progressivamente la sezione di passaggio della corrente fluida. In tal modo la corrente fluida viene guidata e vengono ridotte sia le perdite di carico sia la rumorosità. Vantaggiosamente è detto bordo 338 che definisce detto boccaglio 339.
La concavità 331 anulare definisce un canale 332 chiuso su se stesso. Nella soluzione costruttiva esemplificativamente e non limitativamente illustrata nelle figure da 7 a 10 (nelle figure 8 e 10 il rotore 2 non è illustrato per meglio evidenziare le parti retrostanti) detto canale 332 comprende:
- un tratto 333 superiore;
- un tratto 334 inferiore;
- due tratti 335 intermedi inclinati che collegano il tratto 333 superiore e il tratto 334 inferiore.
I tratti 335 intermedi permettono la raccolta per gravità delle particelle in corrispondenza del tratto 334 inferiore. I due tratti 335 intermedi si sviluppano lungo due rami del canale 332 chiuso, l’insieme di detti due rami circoscrivendo l’ingresso 31 dell’involucro 3.
II filtro 1 comprende un condotto 336 di evacuazione che collega detto raccoglitore 33 con un serbatoio 337 amovibile esterno all’involucro 3 per agevolare lo smaltimento delle particelle raccolte.
In particolare il condotto 336 di evacuazione collega il tratto 334 inferiore del canale 332 con il serbatoio 337 amovibile (soluzione schematicamente illustrata nelle figure 9 e 10).
In corrispondenza dell’ingresso 31 dell’involucro 3 è posta una griglia 5 di protezione antinfortunistica. Ciò permette di evitare accidentali contatti di un utente con il rotore 2. Tale griglia 5 presenta maglie di dimensioni tali da impedire F inserimento delle dita da parte di un utente. Opportunamente le maglie non devono però essere troppo fitte per evitare che un’elevata quantità di particelle grasse vengano trattenute dalla griglia 5. A tale proposito è da sottolineare che tale griglia 5 è solitamente posta sulla verticale del piano cottura e se trattiene troppe particelle grasse vi è il rischio che queste possano gocciolare sul piano cottura sporcandolo o contaminando le pietanze appoggiate sul piano cottura. Come meglio spiegato in seguito vantaggiosamente il filtro 1 comprende mezzi 7 di aggancio amovibile ad un supporto ad esempio ad una porzione della cappa 10.
Oggetto della presente invenzione è inoltre una cappa 10 comprendente:
un aspiratore 6 di una corrente fluida;
un filtro 1 secondo la presente invenzione.
Rispetto al flusso della corrente fluida all’interno della cappa 10, detto aspiratore 6 è posto a valle di detto filtro 1. In questo modo la corrente fluida interna all’aspiratore 6 è sostanzialmente priva di particelle grasse.
Il filtro 1 è amovibilmente collegato alle restanti parti della cappa 10. Ciò può avvenire mediante i mezzi 7 di aggancio amovibile quali ad esempio viti, mezzi di innesto rapidi per deformazione elastica, ecc.. E’ dunque possibile la rimozione del filtro 1 dalla cappa 10 per la pulizia (vantaggiosamente condotta in lavastoviglie) e la successiva re-installazione. Vantaggiosamente la cappa 10 comprende un camino 11, posto a valle del filtro 1, che convoglia la corrente fluida. Il filtro 1 è vincolato a tale camino 11 tramite i mezzi 7 di aggancio amovibili. Vantaggiosamente l’involucro 3 presenta una simmetria cilindrica rispetto all’asse 20 di rotazione del rotore 2 (si vedano figure 1-8). Tale camino 11 si sviluppa lungo una direzione 110 longitudinale preponderante che è usualmente orientata secondo 1 a verticale fisica; il filtro 1 è collegato a detto camino 11 in modo tale che l’angolo formato dall’asse 20 di rotazione del rotore 2 e detta direzione 110 longitudinale preponderante del camino 11 sia compreso tra 0° e 60°, preferibilmente tra 0° e 30°.
In generale, durante l’uso la corrente fluida richiamata dall’aspiratore 6 della cappa 10 entra all’intemo dell’involucro 3 ove è posto detto rotore 2 (in figura 2 con il numero di riferimento 100 sono indicate le previste traiettorie della corrente fluida nel filtro 1). Le particelle solide o liquide in virtù della propria inerzia non riescono a seguire l’andamento della corrente fluida e impattano contro il rotore 2. Le particelle che aderiscono al rotore 2 sono soggette alla forza centrifuga in virtù del fatto che quest’ultimo è posto in rotazione attorno al proprio asse 20 di rotazione. La rotazione del rotore 2 è determinata dall’azione di trascinamento esercitata dalle pale 4 investite dalla corrente fluida.
Le particelle sono dunque proiettate secondo una componente di moto 203 radiale fino a che non impatteranno contro la porzione 330 anulare del raccoglitore 33. Tali particelle aderiscono all’involucro 3, ma almeno una parte di queste, più o meno lentamente, per gravità viene convogliata verso la concavità 331 anulare dell’involucro 3. Qui le particelle sono trattenute fino a che non viene condotto un intervento di pulizia del filtro 1 oppure fino a che le particelle non vengono convogliate al serbatoio 337 amovibile che può essere agevolmente svuotato dall’utente.
Il filtro 1 grassi secondo la presente invenzione consegue importanti vantaggi. Innanzitutto può essere montato su cappe dotate di un aspiratore con motore standard, quest’ultimo non venendo a contatto con le particelle grasse.
In secondo luogo permette di migliorare la sicurezza evitando di inserire un motore elettrico in un’atmosfera potenzialmente esplosiva come potrebbe essere quella ricca di residui grassi e oleosi.
Un ulteriore importante vantaggio è la ridotta rumorosità di funzionamento. Un non meno importante vantaggio è la facilità di pulizia e la possibilità di limitare la frequenza degli interventi di pulizia.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica, tutti i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.

Claims (27)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Filtro grassi per la cattura di particelle grasse liquide e/o solide trasportate in sospensione aerea in una corrente fluida, detto filtro (1) essendo applicabile a cappe (10) per cucine e comprendendo: i) un rotore (2) che: intercetta dette particelle, è immerso in detta corrente fluida ed è libero di ruotare attorno ad un proprio asse (20) di rotazione; ii) un involucro (3) al cui interno è almeno parzialmente posto detto rotore (2), detto involucro (3) a sua volta comprendendo: -almeno un ingresso (31) della corrente fluida da filtrare; -almeno una uscita (32) della corrente fluida filtrata; -un r accoglitore ( 33) d elle p articelle captate d al rotore ( 2) e p roiettate d alla forza centrifuga indotta dalla rotazione del rotore (2) almeno secondo una componente di moto (203) radiale rispetto all’asse (20) di rotazione; caratterizzato dal fatto che detto rotore (2) è trascinato in rotazione dal passaggio della corrente fluida all'intern dell’involucro (3).
  2. 2. Filtro secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto rotore (2) comprende pale (4) che, quando vengono investite dalla corrente fluida, ruotano attorno a detto asse (20) di rotazione trascinando in rotazione le restanti parti del rotore (2).
  3. 3. Filtro secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che dette pale (4) sono in corpo unico con le restanti parti di detto rotore (2).
  4. 4. Filtro secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detto rotore (2) comprende un disco (23), le pale (4) essendo distribuite lungo la porzione (230) perimetrale di tale disco (23).
  5. 5. Filtro secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto rotore (2) si sviluppa trasversalmente alle traiettorie (21) ideali di flusso che la corrente assumerebbe in corrispondenza della posizione in cui è calettato detto rotore (2) nell’eventualità in cui quest’ultimo fosse assente.
  6. 6. Filtro secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’asse (20) di rotazione di detto rotore (2) è sostanzialmente parallelo alle traiettorie (21) ideali di flusso che la corrente assumerebbe in corrispondenza della posizione in cui è calettato il rotore (2) nell’eventualità in cui quest’ultimo fosse assente.
  7. 7. Filtro secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto c he d urante 1 ’uso d etto r otore ( 2) è 1 ibero d i r uotare folle attorno al proprio asse (20) di rotazione.
  8. 8. Filtro secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi (200) di vincolo del rotore (2) che, durante l’uso, permettono solo la rotazione del rotore (2) attorno al proprio asse (20) di rotazione.
  9. 9. Filtro secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto c he d etto r otore ( 2) comprende u na p rima s uperficie (24) investita frontalmente dalla corrente fluida da filtrare.
  10. 10. Filtro secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che ogni retta passante per l’ingresso (31) e parallela all’asse (20) di rotazione del rotore (2) è intercettata dalla prima superficie (24).
  11. 11. Filtro secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzato dal fatto che detto raccoglitore (33) comprende una porzione (330) anulare che rispetto all’asse (20) di rotazione circonda radialmente detta prima superficie (24) ed è idonea ad arrestare le particelle proiettate almeno secondo una componente di moto (203) radiale dalla rotazione del rotore (2).
  12. 12. Filtro secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detta porzione anulare (330) è impermeabile alla corrente fluida e alle particelle grasse.
  13. 13. Filtro secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto raccoglitore (33) comprende una concavità (331) anulare in cui defluiscono per gravità le particelle proiettate dal rotore (2).
  14. 14. Filtro secondo la rivendicazione 13 quando dipende direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che in detta concavità (331) anulare defluiscono per gravità almeno parte delle particelle arrestate dalla porzione (330) anulare.
  15. 15. Filtro secondo la rivendicazione 13 o 14 quando dipende direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che un piano di riferimento ortogonale a detto asse (20) di rotazione e passante per almeno un punto di detta prima superficie (24) separa idealmente lo spazio interno a detto filtro (1) in due zone (34, 35) una prima zona (34) comprendente l’ingresso (31) dell’involucro (3) e una seconda zona (35) comprendente l’uscita (32) dell’involucro (3), detta concavità (331) anulare essendo compresa in detta prima zona (34) del filtro (1).
  16. 16. Filtro secondo la rivendicazione 13 o 14 o 15, caratterizzato dal fatto che la concavità (331) anulare circonda l’ingresso (31) dell’involucro (3).
  17. 17. Filtro secondo una qualunque delle rivendicazioni da 13 a 16, caratterizzato dal fatto che la concavità (331) anulare comprende un bordo (338) di trattenimento che ostacola la fuoriuscita delle particelle presenti nella concavità (331) anulare, detto bordo (338) circondando l’ingresso (31) dell’involucro (3).
  18. 18. Filtro secondo la rivendicazione 1 7, caratterizzato dal fatto che i l bordo (338) definisce un boccaglio (339) d’accesso della corrente fluida nel filtro (1), detto boccaglio (339) comprendendo almeno un tratto in cui si riduce progressivamente la sezione di passaggio della corrente fluida.
  19. 19. Filtro secondo una qualunque delle rivendicazioni da 13 a 18, caratterizzato dal fatto che la concavità (331) anulare definisce un canale (332) chiuso su se stesso, detto canale (332) comprendendo: - un tratto (333) superiore; - un tratto (334) inferiore; - due tratti (335) intermedi inclinati che collegano il tratto (333) superiore e il tratto (334) inferiore; detti tratti (335) intermedi permettendo per gravità la raccolta delle particelle in corrispondenza del tratto (334) inferiore.
  20. 20. Filtro secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un condotto (336) di evacuazione che collega detto raccoglitore (33) con un serbatoio (337) amovibile esterno all’involucro (3) per agevolare lo smaltimento delle particelle raccolte.
  21. 21. Filtro secondo la rivendicazione 20 quando dipende dalla 19, caratterizzato dal fatto che detto condotto (336) di evacuazione collega il tratto (334) inferiore del canale (332) con il serbatoio (337) amovibile.
  22. 22. Filtro secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza dell’ingresso (31) dell’involucro (3) è posta una griglia (5) di protezione antinfortunistica.
  23. 23. Filtro, secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
  24. 24. Cappa per cucine caratterizzata dal fatto di comprendere: un aspiratore (6) di una corrente fluida; un filtro (1) grassi secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 23.
  25. 25. Cappa secondo la rivendicazione 24, caratterizzata dal fatto che, rispetto al verso di deflusso della corrente fluida aH’intemo della cappa (10), detto aspiratore (6) è posto a valle di detto filtro (1).
  26. 26. Cappa secondo la rivendicazione 24 o 25, caratterizzata dal fatto che detto filtro (1) è amovibilmente collegato alle restanti parti della cappa (10).
  27. 27. Cappa secondo una qualunque delle rivendicazioni da 24 a 26 e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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