ITRN20000016A1 - Centro di lavoro per il taglio di pannelli con piano di lavoro a nastri mobili aspiranti - Google Patents

Centro di lavoro per il taglio di pannelli con piano di lavoro a nastri mobili aspiranti Download PDF

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ITRN20000016A1
ITRN20000016A1 IT2000RN000016A ITRN20000016A ITRN20000016A1 IT RN20000016 A1 ITRN20000016 A1 IT RN20000016A1 IT 2000RN000016 A IT2000RN000016 A IT 2000RN000016A IT RN20000016 A ITRN20000016 A IT RN20000016A IT RN20000016 A1 ITRN20000016 A1 IT RN20000016A1
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Massimo Rosati
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Description

DESCRIZIONE annessa alla domanda di brevetto per Invenzione industriale avente per TITOLO:
“CENTRO DI LAVORO PER IL TAGLIO DEI PANNELLI CON PIANO DI LAVORO A NASTRI MOBILI ASPIRANTI”
La presente invenzione concerne un centro di lavoro a controllo numerico CNC per la fresatura, o generalmente per il taglio, di pannelli o corpi lastriformi in legno od assimilati, del tipo presentante una architettura sostanzialmente dotata di un basamento, sul quale e’ ricavato un piano di lavoro orizzontale che funge almeno per appoggio di pannelli, ed un longherone disposto superiormente al detto piano, lungo il quale e' scorrevole una testa mandrino per l’azionamento di un utensile rotante; in particolare concerne un centro di lavoro di questo tipo in cui il piano di appoggio provvede anche all’avanzamento dei pannelli, ed ove il movimento di esso - controllato dal CNC di macchina - può’ costituire un moto di alimentazione del taglio dei pannelli, mentre la detta traversa e’ fissa e gli ulteriori moti di alimentazione del taglio sono conferiti alla testa mandrino scorrevole sulla traversa, cosicché’ possa avere luogo una lavorazione in interpolazione fra le tre dimensioni dello spazio. Il trovato afferisce in particolare a centri di lavoro ove il fissaggio dei pezzi sul piano di lavoro ha luogo mediante un sistema a depressione integrato nello stesso piano di lavoro, in virtù' del quale i pannelli vengono resi solidali ai piano di lavoro stesso, da questo movimentati, e dall’utensile truciolati.
Sono noti allo stato dell’arte nel settore dei centri di lavoro, macchine anche prodotte dalla stessa Richiedente il cui allestimento prevede sia sistemi di fissaggio meccanico tradizionale dei pannelli sul piano di lavoro, sia sistemi di fissaggio dei pannelli tramite depressione agente sullo stesso piano che provvede all’avanzamento di essi, durante la truciolatura. Le macchine citate, nella loro architettura generale, sono ormai parte del panorama tecnologico comune nei centri di lavoro, ma per un riferimento documentale alle soluzioni di cui si e’ fatto menzione, si possono a questo proposito citare anche alcune domande di brevetto, tra cui quella per invenzione industriale depositata in Italia dalla stessa Richiedente al N.ro B097A000653 riguardante un centro di lavoro di fresa-bordatura di pannelli con due piani mobili al di sotto di una traversa di supporto per le teste operatrici. Come pure, ora con riferimento al fissaggio a depressione su piani di lavoro, può’ citarsi anche la domanda di brevetto per invenzione industriale depositata in Italia dalla stessa Richiedente al N.ro B095A000241 , riguardante un piano a configurazione automatica delle aree da assoggettare a depressione tramite l'utilizzo di piccoli domini rettangolari in gomma; ed ancora, depositata in Italia dalla stessa Richiedente, la domanda di brevetto per invenzione industriale N.ro B092A000093, riguardante un piano di lavoro per pantografi CNC. In pratica, piani similari a quelli descritti in quest’ultimo brevetto, configurano, nel loro spessore, una camera mantenuta in depressione e forata sul piano di appoggio dei pezzi, lo stesso piano essendo opportunamente fresato, in modo da individuare scanalature incrociate a quadrettatura, entro le quali può’ essere disposta una guarnizione perimetrale in gomma a delimitare una determinata area del piano. Il fissaggio del pezzo avviene cosi’, in siffatti piani, mediante la deposizione del pezzo stesso sull’area perimetralmente sigillata dalla guarnizione, ove la ritenzione ha luogo tramite la depressione agente attraverso i fori del piano immediatamente sotto il pezzo, e mantenuta dalla detta guarnizione perimetrale nell'area prestabilita.
Il pezzo può’ altresì’ essere disposto sollevato dal piano di lavoro con opportune sagome simili ad esso, ma di perimetro inferiore; ovvero con colonnine cave e presentanti una ventosa superiore, le quali comunicano la depressione proveniente dal piano di lavoro. In questi casi il pezzo risulta rialzato rispetto al piano, e può avere luogo una lavorazione passante su esso, senza alcun danneggiamento del piano da parte dell'utensile.
Infine, quale complemento informativo, si cita collateralmente anche lo stato dell'arte del fissaggio dei pezzi in una tipologia generale di centri di lavoro di una classe similare e molto vicina a quella cui appartiene l’oggetto della presente invenzione, e cioè’ la classe dei centri di lavoro nei quali e’ il piano di supporto e fissaggio dei pezzi ad essere fisso rispetto al basamento, ove in questo caso i moti di alimentazione del taglio sono attribuiti soltanto alla testa mandrino, mobile sulla traversa superiore, a sua volta mobile rispetto al basamento. Anche relativamente a tali configurazioni di centri di lavoro, sono state depositate dalla Richiedente le domande di brevetto per invenzione industriale N.ro B094A000231 e B099A000293, riguardanti sistemi di fissaggio a depressione, e precisamente tramite blocchetti a ventose disposte su travetti trasversali costituenti il detto piano di lavoro di tipo fisso.
La soluzione nota piu' sopra menzionata del centro di lavoro con piani mobili al disotto di una traversa fissa, ove i detti piani sono del tipo con fissaggio a depressione dei pezzi, presenta l'inconveniente di una scarsa flessibilità’ nel cambio formato dei pezzi, poiché’ la disposizione della guarnizione di sigillatura del perimetro laterale di tenuta deve evidentemente rispecchiare la geometria del pezzo stesso, e deve essere cambiata ogni volta che si deve procedere al taglio di un pezzo diverso, od in una zona diversa del tavolo di lavoro. Oltre naturalmente al fatto che nei normali piani forati devono essere abilitati i fori di aspirazione all'interno dell'area prescelta, e quindi manualmente aperti e liberati dai rispettivi tappini di chiusura, e quindi manualmente richiusi una volta che si proceda al cambio di formato. Ove comunque il maggiore inconveniente di queste soluzioni consiste nel fatto che restano del tutto escluse le lavorazioni passanti, poiché’ il pannello e’ direttamente appoggiato sul piano, ed una lavorazione che si estendesse verticalmente al di sotto dell’appoggio del pezzo danneggerebbe irrimediabilmente il piano stesso.
Parimenti, qualora poi si ricorresse alle soluzioni sopracitate della sagoma similare al pezzo o delle colonnine che tengono sollevato il pezzo rispetto al piano a depressione e che permetterebbero pertanto l’esecuzione di lavori passanti sul pannello, il problema della scarsa flessibilità' si ripresenterebbe identicamente, poiché’ anche il posizionamento delle stesse colonnine richiederebbe di essere adattato caso per caso, a seconda della geometria del pezzo e del posizionamento di esso sul piano. Oltre ad un ulteriore grave problema insito in queste soluzioni, relativo al fissaggio degli sfridi di pezzo successivamente alla loro separazione dal pannello principale, poiché’ generalmente tali sfridi restano esterni all'area di fissaggio individuata dal perimetro della guarnizione di tenuta in gomma o della sagoma, ovvero non restano assoggettati alla tenuta di nessuna delle ventosa delle diverse colonnine di fissaggio, costituendo con ciò’ parti di pezzo potenzialmente e pericolosamente eiettabili dall’utensile rotante.
Un altro inconveniente, infine, può’ rilevarsi anche dalla seguente osservazione, questa volta inerente le architetture di macchina ove il piano di lavoro e’ fisso e la traversa e’ mobile superiormente ad esso, con la testa mandrino a sua volta scorrevole sulla detta traversa. In questo caso, infatti, occorre attribuire alla traversa le accelerazioni di uno dei moti di alimentazione del taglio. E con la tendenza attuale verso tempi di lavorazione sempre piu’ ridotti per ogni fase, e velocita’ sempre crescenti per ogni operazione, ne consegue che - essendo considerevoli le masse mobili con la traversa - anche le forze di inerzia saranno ingenti, e la struttura sara' fortemente sollecitata, al punto che potrebbero configurarsi arresti, partenze e cambi di direzione talmente rapidi da simulare dei veri e propri urti sulla struttura e da innescare fenomeni vibratori di una certa importanza che inficino la precisione di lavorazione e sollecitino a fatica i componenti. E da qui e' evidente il vantaggio di movimentare il piano di lavoro, molto piu’ leggero della traversa, configurandosi con ciò’ un vantaggio delle macchine a piano di lavoro mobile, rispetto a quelle a piano fisso del tipo realizzato per esempio con la detta soluzione delle ventose poste sui travetti.
Lo scopo che il centro di lavoro oggetto della presente invenzione si propone, e’ proprio quello di eliminare gli inconvenienti menzionati in precedenza. L'invenzione, quale essa e’ caratterizzata dalle rivendicazioni, risolve pertanto il problema di realizzare un centro di lavoro ove non siano necessarie configurazioni preliminari del piano di lavoro dei pezzi, ovvero preparazioni di sagome dedicate o perimetri guarnizionati destinati al fissaggio dei pezzi, e dove siano possibili lavorazioni passanti sul pezzo senza nemmeno ricorrere alla disposizione delle colonnine a ventosa per sollevare il pezzo stesso rispetto al piano di appoggio. Come altresì' il trovato rende possibile la efficace ritenzione degli sfridi dopo la loro separazione, nonché’ una disposizione dei pezzi assolutamente libera sul piano, salvo l'identificazione sul pannello di un riferimento di zero del pezzo, dal quale iniziare le lavorazioni rispetto ad esso.
L’idea qui di seguito sviluppata raggiunge gli scopi citati con una configurazione del tipo anzidetto per il centro di lavoro per il taglio dei pannelli, comprendente almeno un basamento supportante dei mezzi di appoggio e movimentazione dei detti pannelli, mezzi definenti un piano geometrico orizzontale XY rispetto a una terna di direzioni mutuamente ortogonali X, Y, Z, ove ha luogo l’appoggio e la movimentazione dei pannelli stessi, ove detti mezzi movimentano i pannelli secondo un primo moto di alimentazione del taglio lungo la direzione X. Sono compresi inoltre dei mezzi di fissaggio a depressione atti a realizzare la solidarietà’ dei pannelli rispetto ai detti mezzi di appoggio e movimentazione durante il detto primo moto di alimentazione del taglio, ove tali mezzi di fissaggio a depressione comprendono almeno una camera assoggettata a depressione da aspiratori di tipo noto, e munita di almeno una superficie piana orizzontale provvista di una molteplicità’ di fori passanti rispetto all’interno di essa, a guisa di piano forato di ritenuta a depressione. Anche un longherone e’ compreso, supportato dal basamento sopra il piano di lavoro, e sul quale e’ montata almeno una testa mandrino di azionamento in rotazione per almeno un utensile; tale testa mandrino presenta il suo asse disposto sostanzialmente secondo la detta direzione Z, ed e’ regolabilmente traslabile sul detto longherone secondo le direzioni Y e Z, per generare un secondo ed un terzo moto di alimentazione del taglio rispettivamente nelle dette direzioni Y e Z, durante il taglio dei detti pannelli. Mezzi di controllo elettronico almeno degli azionamenti degli elementi mobili di macchina e dei detti mezzi di fissaggio a depressione sono anche compresi nel detto centro di lavoro, laddove la peculiarità' di detto centro di lavoro risiede nel fatto che i detti mezzi di appoggio e movimentazione consistono in almeno una coppia di gruppi trasportatori a nastro, avvolto e circolante secondo un percorso chiuso su rulli ad assi paralleli, ciascun detto gruppo presentando un tratto teso di nastro superiormente utile per l'appoggio e trasporto dei pannelli e configurante parte del detto piano geometrico orizzontale; almeno una detta coppia di gruppi comprendendo i detti mezzi di fissaggio a depressione; i detti due gruppi a nastro di almeno una detta coppia essendo disposti con la loro direzione di trasporto secondo la detta direzione X, in modo tale da configurare, secondo un verso (U) fissato su detta direzione X, un gruppo antecedente ed un relativo gruppo seguente in almeno una detta coppia; i detti gruppi antecedenti di almeno una detta coppia configurando globalmente uno spazio di separazione, rispettivamente con i detti gruppi seguenti di dette almeno una coppia, a guisa di una fenditura rettilinea continua sostanzialmente rettangolare nel detto piano geometrico, longitudinalmente sviluppantesi lungo la detta direzione Y ed atta a permettere un libero attraversamento verticale del detto piano geometrico da parte degli utensili che realizzino il taglio a tutto spessore sui pannelli; il detto longherone sviluppandosi parallelamente, e superiormente, in corrispondenza della detta fenditura, talché' il detto utensile della detta testa mandrino sia mobile sostanzialmente su un piano verticale YZ passante per la detta fenditura.
Peculiarità’ ulteriori della presente invenzione risiedono nel fatto che i mezzi di fissaggio a depressione, che si sono detti essere compresi nelle almeno una coppia di gruppi a nastro, si completano includendo anche i nastri di trasporto di detti gruppi di dette almeno una coppia, i quali nastri risultano a tal guisa provvisti di una molteplicità’ di fori passanti perpendicolari alla superficie media di essi; almeno una detta camera assoggettata a depressione regolata dai detti mezzi di controllo, essendo prevista in modo che ad almeno una detta camera sia associato almeno un detto gruppo a nastro, dette almeno una camera associate a detto almeno un gruppo a nastro essendo disposte entro il percorso chiuso secondo cui circola almeno uno di detti nastri; detti tratti tesi di almeno uno di detti nastri essendo, nel loro moto di trasporto lungo la detta direzione X, striscianti con le superfici interne di essi direttamente sulle dette superfici piane orizzontali e forate di dette almeno una camera relativamente associate a tali gruppi, talché’ un effetto aspirante e di fissaggio sui detti pannelli sia possibile durante la movimentazione di essi, per effetto della depressione agente attraverso la comunicazione dei detti fori di ciascun detto nastro con i detti fori delle rispettive superfici della rispettiva associata camera.
Ed ancora, altra peculiarità' risiede nel fatto che, qualora le coppie di gruppi a nastro siano almeno in numero di due - con i gruppi di ogni coppia disposti consecutivi lungo la detta direzione X di trasporto, e con i gruppi antecedenti di almeno due coppie configuranti globalmente, rispettivamente con i gruppi seguenti di dette almeno due coppie, la detta fenditura rettilinea - sia prevista una camera in depressione del tipo descritto e longitudinalmente sviluppata lungo la direzione Y, attraversante i percorsi chiusi di circolazione dei nastri dei gruppi antecedenti di almeno due coppie; ed una camera analoga e parallela attraversante j percorsi chiusi di circolazione dei nastri dei gruppi seguenti delle dette almeno due coppie, ove i nastri siano previsti striscianti sulle superfici forate delle rispettive camere, realizzando in tale modo l'effetto di fissaggio dei pezzi sui nastri per effetto della aspirazione.
I rulli possono poi essere previsti con una dentatura esterna che ingrana in una corrispondente dentatura ricavata sulla superficie interna del nastro, ed inoltre almeno un rullo di ogni gruppo può' essere motorizzato tramite il collegamento con un rispettivo motore assoggettato al controllo elettronico. Come pure, lateralmente alla fenditura ed in prossimità’ di essa, potranno essere previsti elementi pressatori meccanici, del tipo a rullo, supportati dal basamento ed azionati verticalmente sotto supervisione del controllo elettronico, agenti al di sopra del pannello, per il fissaggio meccanico di esso nella ristretta area ove il nastro si avvolge sul rullo ed ove l'effetto della depressione e’ meno sensibile.
Mediante l'uso di una siffatta configurazione si ottiene come risultato che il pannello può' essere posizionato sulla batteria di nastri dei gruppi antecedenti, i quali si muovono in maniera perfettamente sincrona sotto il controllo dei mezzi di controllo elettronico CNC, e realizzano l’avanzamento di esso fino oltre la fenditura; l’utensile in lavoro sul piano YZ verticale passante per ta fenditura, può’ cosi’ realizzare le operazioni di taglio di pezzi di forma qualsiasi separandoli dal pannello iniziale, anche eseguendo lavorazioni passanti con l’utensile che penetra verticalmente nella fenditura appositamente realizzata, senza interferire con i nastri, e sfruttando la composizione dei movimenti controllati dal CNC lungo le direzioni X (nastri sincroni), ed Y e Z (testa mandrino sul longherone fisso).
I vantaggi ottenuti mediante la presente invenzione, consistono essenzialmente nel fatto che vengono praticamente eliminate tutte le operazioni di preparazione, che erano da farsi per il fissaggio del pezzo sui piani con ritenzione a depressione del tipo esistente finora, laddove inoltre non erano possibili lavorazioni passanti se non ricorrendo in pratica a complesse e costose attrezzature speciali quali le colonnine di fissaggio a ventosa, la cui disposizione doveva per di piu’ essere adattata a seconda del pezzo. La fenditura configurata ora tra tutti i gruppi antecedenti e tutti i gruppi seguenti, permette invece cosi’ qualunque tipo di taglio passante sul pannello, mentre la depressione agente sul tappeto e’ in grado di operare perfettamente la ritenzione del pannello durante il trasporto ed il contemporaneo taglio in composizione di movimenti fra batteria di nastri sincroni e testa sul longherone; in piu’ la detta ritenzione dei pannelli e’ indifferentemente operante sia sul pezzo base sia sugli sfridi di lavorazione ottenuti.
L’invenzione e’ esposta piu’ in dettaglio nel seguito, con l’aiuto dei disegni che ne rappresentano una modalità’ d'esecuzione, comunque puramente esemplificativa, non vincolante e non limitativa ai fini della presente invenzione:
- la figura 1 rappresenta le quattro viste fondamentali in proiezione ortogonale del centro di lavoro, ove alcune parti sono asportate per meglio comprendere la struttura di altre parti;
- la figura 2 rappresenta una sezione della macchina secondo un piano verticale parallelo alla direzione X di movimentazione dei pannelli, ove sono ben visibili i due gruppi a nastro trasportatore formanti una coppia, e disposti l’uno antecedente all’altro rispetto ad un verso (U) scelto sulla direzione X; e’ visibile anche un particolare del nastro e rullo motore, muniti di relative dentature ingrananti; sono altresì’ visibili le due sezioni delle camere longitudinali che attraversano trasversalmente i percorsi chiusi di circolazione di tutti i nastri dei gruppi antecedenti e, rispettivamente, di tutti i gruppi seguenti, nonché i pressatori ausiliari a rullo disposti in prossimità della fenditura;
- la figura 3 rappresenta una vista frontale, dal lato di introduzione dei pannelli, del centro di lavoro ove sono ben visibili la testa mandrino, i gruppi a nastro antecedenti tutti affiancati, ed i rulli pressatori agenti in prossimità1 della fenditura;
- la figura 4 rappresenta una sezione parziale in pianta del centro di lavoro, ove le colonne montanti di sostegno del longherone superiore sono state omesse per chiarezza di rappresentazione, ed ove sono mostrate le sei coppie di gruppi a nastro con i sei gruppi antecedenti ed i sei gruppi conseguenti, e la fenditura da essi configurata ove l’utensile esegue il taglio anche passante; in linea a tratti medi sono visibili le due camere longitudinali tenute in depressione, sulla superficie forata delle quali ogni nastro e’ strisciante, e sempre in linea a tratteggio sono rappresentate le sagome di possibili pezzi tagliati dall’utensile e separati dal pannello iniziale;
- la figura 5 rappresenta una vista in pianta della testa mandrino impegnata all’estremo della fenditura, oltre al longherone superiore di supporto della stessa testa;
- la figura 6 rappresenta una sezione parziale di un gruppo a nastro trasportatore, ove si riconosce la sezione della camera assoggettata a depressione con la sua superficie superiore forata, il nastro a sua volta forato che striscia su detta superficie, ed il pannello rappresentato in linea a tratto e punto, appoggiato sul nastro stesso ed ivi ritenuto dalla depressione.
Questo centro di lavoro a controllo numerico CNC, per molti dettagli costruttivi di tipo sostanzialmente noto anche se innovativo nella architettura della sua parte deputata alla movimentazione e fissaggio dei pezzi e nella configurazione della zona ove ha luogo il taglio, comprende essenzialmente un basamento 2 di macchina sviluppato longitudinalmente lungo una direzione orizzontale Y di una tema di direzioni mutuamente ortogonali X, Y, Z, il quale basamento si eleva alle sue estremità’ con due montanti fissi, che sostengono solidalmente un longherone 7 disposto secondo la stessa direzione Y, al di sopra del basamento. Il longherone 7 presenta, disposte anch’esse secondo Y, delle guide 7g del moto traslatorio sulle quali e' scorrevolmente mobile una testa mandrino 5 di azionamento in rotazione di un utensile 6 fresatore, disposto verticalmente secondo la direzione Z. La testa mandrino si compone secondo uno schema usuale che prevede una slitta di base della testa, scorrevole sulle guide 7g del longherone, e sulla quale e' mobile - ora lungo la direzione verticale Z - il corpo della testa stessa, direttamente recante l’elettromandrino con il relativo utensile rotante 6. Le movimentazioni della slitta base e del corpo della testa mandrino avvengono mediante gli usuali sistemi motore-vite-chiocciola, non descritti in dettaglio poiché’ di tipo noto.
Rispetto al basamento 2 sono solidamente fissati dei gruppi trasportatori 9, i quali sono costituiti sostanzialmente ognuno da un nastro 11 avvolto e circolante su rulli cilindrici 12 con assi paralleli e fìssati al corpo di ciascun gruppo 9.
Per quanto concerne ogni singolo gruppo 9, esso presenta superiormente un tratto di nastro teso 14 che configura parte di un piano geometrico 3p di giacitura orizzontale XY, che rappresenta il tratto di nastro utile all’appoggio e trasporto dei pannelli 1 durante il taglio; detto tratto 14 di nastro e' tenuto in tensione da due rulli motorizzati 12m, di cui il primo collegato direttamente ad un motore 13 con associato riduttore 24, ed il secondo collegato ad un altro riduttore 26 che prende il moto da un albero 25, proveniente a sua volta dallo stesso motore 13. Gli altri rulli 12 di ogni gruppo 9 sono da considerare rulli di tensionamento o rulli di deviazione del percorso del nastro. Un sistema di controllo 8 del tipo CNC e' presente a bordo del centro di lavoro e rende rigorosamente sincrono, agendo sui motori 13 di ciascun gruppo 9, il movimento di tutti i nastri di ogni gruppo presente in macchina, oltre che stabilire la legge oraria di moto per essi.
Vi e’ da aggiungere, ancora riguardo ai gruppi 9 singolarmente considerati, che il nastro presenta una dentatura 19n ricavata nella sua superficie interna 11 i di contatto con i rulli; e parimenti i rulli motori 12m presentano una analoga dentatura 19r ricavata sulla superficie laterale di essi, ove le due dentature 19n del nastro e 19r dei rulli motori sono in reciproco ingranamento durante il moto di circolazione del nastro sui rulli.
Per ciò’ che concerne invece i gruppi 9 nel loro insieme, ai fini dell'invenzione e1 estremamente importante la disposizione dei detti gruppi a nastro sia rispettivamente al basamento, sia rispettivamente tra di essi. Nei confronti del basamento, detti gruppi sono disposti con la loro direzione di trasporto lungo la direzione orizzontale X (normale alla direzione Y di sviluppo del longherone 7), e si presentano riuniti in coppie 9c di gruppi 9, una detta coppia 9c essendo costituita da due gruppi 9 disposti consecutivamente lungo la detta direzione X di trasporto e con i tratti tesi 14 di nastro disposti sullo stesso piano 3p orizzontale, ove pertanto restano individuati uri gruppo antecedente 9a della coppia ed un rispettivo gruppo seguente 9b di essa, rispetto ad un verso U scelto sulla direzione X, ed i due gruppi 9a e 9b costituenti la coppia 9c sono identici e disposti specularmente l’uno di fronte all’altro, come ben visibile anche dalla fig. 2.
Nella realizzazione oggetto di descrizione sono previste sei coppie 9c di gruppi 9, e queste sei coppie sono affiancate runa all'altra secondo la direzione Y del longherone, in modo che siano perfettamente affiancati fra loro tutti i gruppi antecedenti 9a, e perfettamente affiancati fra loro tutti i gruppi seguenti 9b, di tutte le coppie 9c. Con una siffatta disposizione dei gruppi 9, vedasi anche la fig. 4, resta individuata una fenditura 10 compresa tra tutti i gruppi antecedenti 9a e tutti i gruppi seguenti 9b, praticamente avente forma rettangolare allungata nel piano 3p e sviluppantesi lungo la direzione Y, ove la disposizione delle coppie 9c e’ tale per cui detta fenditura 10 si trovi proprio ai di sotto del longherone 7 e parallela ad esso, ed appartenente - oltre che al piano 3p - anche ad un piano verticale YZ che contiene l’utensile 6 della testa mandrino. In pratica quindi detta fenditura 10 e' configurata dal reciproco affrontamelo speculare della batteria di gruppi antecedenti 9a e della batteria di gruppi seguenti 9b, e rappresenta la zona ove l’utensile 6, proveniente dall’alto, può’ eseguire lavorazioni passanti al di sotto del piano di appoggio 3p dei pannelli stessi, senza per questo danneggiare in alcun modo il nastro di qualche gruppo 9.
Per ciò’ che concerne il sistema di fissaggio dei pezzi sui tratti tesi 14, il compito e’ affidato a dei mezzi 4 di fissaggio a depressione integrati negli stessi gruppi a nastro 9, ove detti mezzi 4 si concretizzano in: due camere a depressione 16 e 16’ identiche e presentanti relative superfici piane 17 munite di fori 18; nella pluralità’ dei nastri trasportatori 11 , ognuno munito di fori 15 normali alla sua superficie media e passanti attraverso il nastro 11 ; un ventilatore centrifugo 20 di tipo noto ed atto - mediante il controllo dei mezzi CNC 8 - a creare la depressione voluta nelle dette camere 16 e 16’.
Le dette camere 16 e 16’ sono di forma tubolare allungata secondo la direzione Y, e sono disposte parallelamente l’una all'altra, la camera 16 attraversando i percorsi chiusi dei nastri della batteria di gruppi antecedenti 9a, e la camera 16’ attraversando i percorsi chiusi dei nastri della batteria di gruppi seguenti 9b, e sono sistemate in modo che tutti i nastri 11 di tutti i gruppi 9 siano striscianti sulle dette rispettive superfici piane forate 17 della camera 16 o 16’ dalla quale il nastro è attraversato. La ritenzione per depressione dei pannelli depositati sui nastri 11 e’ poi assicurata dalla comunicazione, sostanzialmente continua, della moltitudine dei fori 15 di ogni nastro, con la moltitudine dei fori 18 sulla superficie 17, sulla quale il nastro e’ strisciante, come ben visibile dalla fig. 6.
La zona di nastro adiacente alla fenditura 10, ove il nastro si avvolge sui propri rulli 12m per essere incurvato verso il basso, rappresenta una zona in cui l'effetto della depressione e' carente, in quanto i fori del nastro in quella zona non sono piu’ comunicanti con nessuna delle due camere in depressione 16 o 16’ , e se il pannello non fosse solidamente fissato dalla depressione presente nei nastri prima e dopo la fenditura 10, per esempio a causa delle sue ridotte dimensioni, potrebbe aversi un difetto di fissaggio allorché’ i tratti di pannello prima e/o dopo la fenditura risultassero troppo brevi. A questo proposito sono previsti dei pressatori 21 aggiuntivi, a rullo, che esercitano una spinta dall’alto verso il basso sul pannello in corrispondenza della generatrice superiore di ogni rullo 12m adiacente alla fenditura 10. La movimentazione verticale di detti pressatori 21 a rullo, e’ affidata ad attuatori 22 di tipo noto, nonché' asserviti al controllo 8 di tipo CNC.
Funzionalmente, quando il pannello viene depositato sul piano dei nastri - e ciò’ può essere fatto come visto senza alcuna preparazione dei nastri stessi, ma solo stabilendo uno zero pezzo di riferimento sul pannello - il controllo CNC 8 stabilisce la correlazione tra il movimento sincrono di tutti i nastri 11 di ogni gruppo 9 lungo ia direzione X, ed i movimenti della testa mandrino 5 sul longherone 7, lungo le direzioni Y e Z. In questo modo, per interpolazione, possono essere tagliate tutte le forme di pezzo desiderate a partire dai pannelli 1 , anche ricorrendo a tagli passanti, poiché' l’utensile 6 può’ lavorare comunque immerso nella fenditura 10 individuata come descritto in precedenza, non interferendo in alcun modo sul tappeto. La lavorazione comprende ovviamente avanzamenti ed arretramenti del piano di appoggio costituito dai tratti tesi 14, anche per ottenere curve chiuse di perìmetro dei pezzi.
Si osserva infine che, allo scopo di ottenere un appropriato tensionamento di ogni tratto 14, i rulli motori 12m sono stati previsti in numero di due, ed entrambi sono stati posti agli estremi del detto tratto teso, ove inoltre l’albero di trasmissione tra il riduttore 24 del primo rullo 12m posto sul motore 13, ed il riduttore 26 del secondo rullo 12m, e’ calettato alle proprie estremità nei rispettivi riduttori in modo da indurre un pretensionamento del tratto 14 tramite la controrotazione dei detti due rulli 12m, in modo tale che non vi sia allentamento del nastro in occasione delle inversioni di moto dello stesso, rispetto ad un verso U prefissato sulla direzione X.
Il centro di lavoro cosi’ strutturato raggiunge quindi gli scopi prefissati grazie alle mutue disposizioni illustrate per i diversi elementi, senza dovere peraltro alterare eccessivamente la restante struttura di macchina già’ esistente.
L’invenzione cosi’ concepita e’ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto esposto. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Centro di lavoro a controllo numerico per il taglio di pannelli (1) in legno o materiali assimilabili, comprendente almeno: - un basamento (2) supportante mezzi (3) di appoggio e movimentazione in lavoro di detti pannelli (1), definenti un piano (3p) geometrico ove ha luogo l'appoggio e la movimentazione dei detti pannelli (1), detto piano (3p) avente giacitura orizzontale XY rispetto ad una terna di direzioni mutuamente ortogonali X, Y, Z, detti mezzi (3) movimentando rispetto al detto basamento (2) i detti pannelli (1) con un primo moto di alimentazione del taglio lungo la detta direzione X; - mezzi (4) di fissaggio a depressione atti a realizzare la solidarietà’ dei detti pannelli (1) rispetto ai detti mezzi (3) di appoggio durante il detto primo moto di alimentazione del taglio, comprendenti almeno una camera (16), assoggettata a depressione da mezzi aspiranti (20) di tipo noto e presentante almeno una rispettiva superficie piana (17) orizzontale provvista di una molteplicità’ di fori (18), passanti rispetto all’interno della detta almeno una camera (16), a guisa di piano forato di ritenuta a depressione; - un longherone (7) supportato dal detto basamento (2) superiormente al detto piano (3p), sul quale e’ montata, con l’asse disposto sostanzialmente secondo la detta direzione Z, almeno una testa mandrino (5) di azionamento in rotazione per almeno un utensile (6), detta testa mandrino essendo regolabilmente traslabile sul detto longherone (7) secondo le direzioni Y e Z per generare un secondo ed un terzo moto di alimentazione del taglio rispettivamente nelle dette direzioni Y e Z, durante il taglio dei detti pannelli (1); - mezzi di controllo elettronico (8) almeno degli azionamenti degli elementi mobili di macchina e dei detti mezzi (4) di fissaggio a depressione, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (3) consistono in almeno una coppia (9c) di gruppi (9) trasportatori a nastro (11), avvolto secondo un percorso chiuso su rulli (12) in contatto ed in rotolamento relativo sulla superficie interna (11i) di detto nastro (11) ed aventi assi paralleli, ciascun detto gruppo (9) di almeno una detta coppia (9c) presentando un tratto teso (14) di detto nastro (11) superiormente utile per l’appoggio e trasporto dei detti pannelli (1) e configurante parte del detto piano (3p); almeno una coppia (9c) di gruppi (9) comprendendo i detti mezzi (4) di fissaggio a depressione; i detti due gruppi (9) di almeno una detta coppia (9c) essendo disposti con la loro direzione di trasporto secondo la detta direzione X, in modo tale da configurare, secondo un verso (U) fissato su detta direzione X, un gruppo antecedente (9a) ed un gruppo seguente (9b) in detta almeno una coppia (9c); i detti gruppi (9a) antecedenti di dette almeno una coppia (9c) configurando globalmente uno spazio di separazione, rispettivamente con i detti gruppi (9b) seguenti di dette almeno una coppia (9c), a guisa di una fenditura rettilinea continua (10) sostanzialmente rettangolare nel detto piano (3p), longitudinalmente sviluppantesi lungo la detta direzione Y ed atta a permettere un libero attraversamento verticale di detto piano (3p) da parte di detti utensili (6) che realizzino il taglio a tutto spessore sui detti pannelli (1); il detto longherone (7) sviluppandosi parallelamente, e superiormente in corrispondenza, della detta fenditura (10) talché' il detto almeno un utensile (6) della detta almeno una testa mandrino (5) sia mobile sostanzialmente su un piano verticale YZ passante per la detta fenditura (10).
  2. 2. Centro di lavoro a controllo numerico secondo rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i detti mezzi (4) di fissaggio a depressione compresi nelle almeno una coppia (9c) di gruppi (9) includono anche i nastri (11) dei detti gruppi (9) di almeno una coppia (9c), detti nastri (11) essendo a tal guisa provvisti di una molteplicità' di fori (15) passanti e perpendicolari alla superficie media di essi; almeno una detta camera (16) assoggettata a depressione, regolata dai detti mezzi di controllo (8), essendo prevista in modo che ad almeno una detta camera (16) sia associato almeno un detto gruppo (9) a nastro, dette almeno una camera (16) associate a detto almeno un gruppo (9) a nastro essendo disposte ciascuna entro il detto percorso chiuso secondo cui circola almeno uno di detti nastri (11); detti tratti tesi (14) di almeno uno di detti nastri (11) essendo, nel loro moto di trasporto lungo la detta direzione X, striscianti con le dette superfici interne (11i) di essi direttamente sulle dette superfici piane (17) orizzontali e forate presentate dalle dette almeno una camera (16) relativamente associate a detti gruppi, talché’ un effetto aspirante e di fissaggio sui detti pannelli (1) sia possibile durante la movimentazione di essi, per effetto della depressione agente attraverso la comunicazione dei detti fori (15) di ciascun detto nastro (11) con i detti fori (18) delle rispettive superfici (17) della rispettiva associata camera (16).
  3. 3. Centro di lavoro a controllo numerico secondo rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che sono comprese almeno due coppie (9c), di gruppi (9), che includono detti mezzi (4) di fissaggio a depressione, una prima detta camera (16) assoggettata a depressione regolata dai detti mezzi di controllo (8), e longitudinalmente sviluppantesi lungo la detta direzione Y, essendo prevista in comune per i detti gruppi antecedenti (9a) di almeno due dette coppie (9c), ed attraversante i detti percorsi chiusi secondo cui circolano i relativi nastri (11) dei detti gruppi antecedenti (9a); una seconda camera (16') analoga alla precedente ed assoggettata a depressione regolata dai detti mezzi di controllo (8), e longitudinalmente sviluppantesi lungo la detta direzione Y, essendo prevista in comune per i detti gruppi seguenti (9b) di almeno due dette coppie (9c), ed attraversante detti percorsi chiusi secondo cui circolano i relativi nastri (11) dei detti gruppi seguenti (9b); detti tratti tesi (14) di almeno uno di detti nastri (11) essendo, nel loro moto di trasporto lungo la detta direzione X, striscianti con le dette superfici interne (1 1 i) diretamente sulle dette superfici piane (17) orizzontali e forate di dette camere (16) e (16’), talché’ un effetto aspirante e di fissaggio sui detti pannelli (1) sia possibile durante la movimentazione di essi, per effetto della depressione agente attraverso la comunicazione dei detti fori (15) di ciascun detto nastro (11) con i detti fori (18) delle dette superfici (17) delle camere (16), e (16*), rispettivamente associate.
  4. 4. Centro di lavoro a controllo numerico secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che in almeno un detto gruppo (9) a nastro esiste almeno un rullo (12m) dei detti rulli (12) motorizzato da un motore (13) assoggettato ai detti mezzi di controllo (8).
  5. 5. Centro di lavoro a controllo numerico secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che in ogni detto gruppo (9) a nastro esiste almeno un rullo (12m) dei detti rulli (12) motorizzato da un motore (13) assoggettato ai deti mezzi di controllo (8).
  6. 6. Centro di lavoro a controllo numerico secondo rivendicazione 4 o 5 caratterizzato dal fatto che detto almeno un rullo (12m) motorizzato di almeno un detto gruppo (9) presenta una dentatura (19r) esterna ricavata sulla superficie di avvolgimento di esso, e che la detta superficie interna (11i) del relativo nastro (11) del detto almeno un gruppo (9) presenta una corrispondente dentatura (19n), talché' il moto di circolazione del detto nastro (11) sul relativo detto almeno un rullo motore (12m) avviene con il reciproco ingranamento delle dette dentature (19r) esterna e (19n).
  7. 7. Centro di lavoro a controllo numerico secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che sono compresi rulli pressori (21) di azione sui detti pannelli (1), superiormente a detti tratti tesi (14) di detti nastri (11), detti rulli pressori (21) essendo disposti con asse sostanzialmente parallelo alla detta fenditura (10) e lateralmente ad essa; attuatori (22) essendo previsti, assoggettati ai detti mezzi (8) di controllo elettronico, per la movimentazione verticale dei detti rulli pressori (21) rispetto al detto basamento (2) di macchina, da una posizione di esclusione ad una posizione di pressione sulla superficie dei detti pannelli (1), opposta a quella di appoggio di essi sui detti tratti tesi (14) dei detti nastri (11).
  8. 8. Centro di lavoro a controllo numerico secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che sono comprese almeno due dette teste mandrino (5) di azionamento in rotazione per rispettivi almeno un utensile (6), dette almeno due teste (5) essendo montate sul detto longherone (7) con l’asse disposto sostanzialmente lungo la detta direzione Z ed essendo regolabilmente ed indipendentemente traslabili sul detto longherone (7) secondo le dette direzioni Y e Z per generare rispettivi moti di alimentazione del taglio sui detti pannelli (1); detti mezzi di controllo (8) provvedendo altresì’ alla marcia anticollisione di dette teste mandrino (5) lungo il detto longherone (7).
  9. 9. Centro di lavoro a controllo numerico secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che e' compreso un carro (23) mobile lungo detta direzione X sul detto basamento (2) di macchina, detto carro (23) presentando una traversa (7’) superiormente al detto piano (3p) e longitudinalmente disposta secondo la detta direzione Y; detta traversa supportando almeno una testa mandrino (5’) - con l’asse disposto secondo la detta direzione Z -di azionamento in rotazione per almeno un utensile (6’); detta testa (5’) essendo regolabilmente traslabile sulla detta traversa (7*) secondo le direzioni Y e Z per generare ulteriori moti di alimentazione dei taglio dei detti pannelli (1) secondo dette direzioni; detti mezzi di controllo (8) provvedendo altresì' alla marcia anticollisione di detto carro (23) mobile con solidale traversa (7’), rispetto al detto longherone fisso (7).
  10. 10. Centro di lavoro a controllo numerico secondo rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che il detto carro (23) assoggettato ai detti mezzi di controllo (8), e detta traversa (7*) ad esso solidale, realizza un moto di inseguimento dei detti pannelli (1) lungo detta direzione X, talché il detto almeno un utensile {6’) della detta almeno una testa mandrino (5') mobile sulla detta traversa (7’), esegue lavorazioni sostanzialmente non passanti in un punto qualsiasi di detto pannello (1) supportato da detti tratti tesi (14) di detti nastri (11), per composizione del movimento del detto carro (23) e solidale traversa (7’) rispetto al detto basamento (2) lungo la detta direzione X, e del movimento di trasporto del detto pannello (1) lungo detta direzione X, e dei movimenti della detta testa mandrino (5*) rispetto a detta traversa (7’) lungo le dette direzioni Y e Z.
  11. 11. Centro di lavoro a controllo numerico secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato, con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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