ITRM990520A1 - Proiettore di autoveicoli munito di mezzi per emettere selettivamenteun fascio per circolazione a destra o a sinistra. - Google Patents

Proiettore di autoveicoli munito di mezzi per emettere selettivamenteun fascio per circolazione a destra o a sinistra. Download PDF

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ITRM990520A1
ITRM990520A1 IT1999RM000520A ITRM990520A ITRM990520A1 IT RM990520 A1 ITRM990520 A1 IT RM990520A1 IT 1999RM000520 A IT1999RM000520 A IT 1999RM000520A IT RM990520 A ITRM990520 A IT RM990520A IT RM990520 A1 ITRM990520 A1 IT RM990520A1
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plate
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projector
headlamp
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IT1999RM000520A
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Gerard Billot
Philippe Dussans
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Valeo Vision
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F21LIGHTING
    • F21SNON-PORTABLE LIGHTING DEVICES; SYSTEMS THEREOF; VEHICLE LIGHTING DEVICES SPECIALLY ADAPTED FOR VEHICLE EXTERIORS
    • F21S41/00Illuminating devices specially adapted for vehicle exteriors, e.g. headlamps
    • F21S41/60Illuminating devices specially adapted for vehicle exteriors, e.g. headlamps characterised by a variable light distribution
    • F21S41/65Illuminating devices specially adapted for vehicle exteriors, e.g. headlamps characterised by a variable light distribution by acting on light sources
    • F21S41/657Illuminating devices specially adapted for vehicle exteriors, e.g. headlamps characterised by a variable light distribution by acting on light sources by moving light sources
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F21LIGHTING
    • F21SNON-PORTABLE LIGHTING DEVICES; SYSTEMS THEREOF; VEHICLE LIGHTING DEVICES SPECIALLY ADAPTED FOR VEHICLE EXTERIORS
    • F21S41/00Illuminating devices specially adapted for vehicle exteriors, e.g. headlamps
    • F21S41/60Illuminating devices specially adapted for vehicle exteriors, e.g. headlamps characterised by a variable light distribution
    • F21S41/62Illuminating devices specially adapted for vehicle exteriors, e.g. headlamps characterised by a variable light distribution for adaptation between right-hand and left-hand traffic

Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo: "PROIETTORE DI AUTOVEICOLO MUNITO DI MEZZI PER EMETTERE SELETTIVAMENTE UN FASCIO PER CIRCOLAZIONE A DESTRA 0 A SINISTRA"
DESCRIZIONE
L'invenzione riguarda in maniera generale proiettori di autoveicoli, e riguarda in particolare un nuovo proiettore anabbagliante che può essere adattato in maniera estremamente semplice per un senso di circolazione a destra o per un senso di circolazione a sinistra.
Si è già tentato, in proiettori del genere ellittico in cui l'interruzione di un fascio anabbagliante è definita da una maschera o uno schermo posto sulla traiettoria della luce 'tra uno specchio generalmente ellittico ed una lente convergente, di poter modificare selettivamente la forma della maschera per generare rispettivamente un fascio per traffico a destra ed un fascio per traffico a sinistra.
Questi insegnamenti non sono tuttavia affatto trasferibili al caso di un proiettore del tipo in cui il fascio è formato direttamente dallo specchio cooperante con una sorgente (eventualmente parzialmente occultata), e all'occorrenza da elementi deviatori quali strie o prismi formati sul cristallo di chiusura.
In effetti, in questo tipo di proiettore (di cui un esempio è un proiettore che applica una lampada di tipo normalizzato "H4" in un riflettore parabolico) , la forma dello specchio e, oppure la disposizione degli elementi deviatori è determinante per generare un fascio a interruzione di buona qualità per un senso di circolazione determinato. A questo riguardo, il ricorso ad un "cache vacancier" formato da una striscia adesiva opaca posta in un punto appropriato del cristallo del proiettore quando il veicolo deve cambiare senso di circolazione è un palliativo con il quale il fascio modificato non è molto soddisfacente in termini di comodità visiva.
Così, proiettori anabbaglianti per circolazione a sinistra e circolazione a destra debbono in generale possedere superfici riflettenti e, oppure cristalli differenti l'uno dall'altro. Inoltre, la Richiedente ha sviluppato nel corso degli ultimi anni specchi le cui superfici riflettenti sono atte a generare mediante esse stesse fasci per traffico a destra o per traffico a sinistra aventi la fotometria richiesta, in particolare in termini di interruzione, di omogeneità e di larghezza.
Ma anche qui, la superficie riflettente è concepita specificamente per un senso di circolazione dato, ed una stessa superficie non può essere adatta per i due sensi di circolazione.
Peraltro, si tende oggigiorno a munire i proiettori di lampade a scarica, ritenute per la loro intensità luminosa sostanzialmente superiori a quella a filamento, per una potenza consumata inferiore .
L'intensità elevata di questo tipo di sorgente, nonché la presenza in vicinanza dell'arco luminoso stesso di sorgenti luminose secondarie collegate all'accumulo di sali in certe zone della lampada, o anche a riflessioni sugli elettrodi, pongono tuttavia problemi particolari, risolti in parti mediante una concezione del tutto particolare della superficie riflettente dello specchio.
Così la specificità delle superfici riflettenti per la circolazione a sinistra e per la circolazione a destra è spesso ancora più marcata con questo tipo di lampada.
Una conseguenza di questa specificità è la necessità di ricorrere a punzoni di stampo differenti per i due tipi di traffico, e all'occorrenza a cavità di stampo pure differenti, che contribuisce bene inteso ad un costo di lavorazione elevato.
Al fine di rimediare a queste limitazioni dello stato della tecnica, potrebbe essere interessante concepire un proiettore nel quale non solamente una stessa superficie riflettente, ma anche uno stesso tipo di lampada, possano venire utilizzati per realizzare indifferentemente, mediante un semplice movimento della lampada, un proiettore anabbagliante per circolazione a sinistra ed un proiettore anabbagliante per circolazione a destra.
Così, la presente invenzione intende proporre un proiettore che possiede innanzitutto una superficie riflettente adattata per generare, secondo la posizione della lampada, un fascio anabbagliante per traffico a sinistra o un fascio anabbagliante per traffico a destra, e che inoltre possiede mezzi particolarmente semplici, economici ed affidabili per assicurare un posizionamento conveniente della lampada nel suo orientamento corrispondente al senso di traffico desiderato.
A questo effetto, l'invenzione propone un proiettore di autoveicolo comprendente un riflettore ed una lampada montata in detto riflettore, caratterizzato dal fato che il riflettore possiede una superficie riflettente atta a generare selettivamente due tipi di fasci anabbaglianti, rispettivamente per traffico a sinistra e per traffico a destra, cooperando con una lampada che occupa in modo corrispondente una fra due posizioni angolari date, e dal fatto che il riflettore porta una piastrina che può ruotare rispetto a detto riflettore e sulla quale è montata in maniera fissa detta lampada, e dal fatto che sono previsti mezzi di azionamento per fare ruotare manualmente la piastrina fino ad una o l'altra tra due posizioni di funzionamento, ciascuna posizione di funzionamento corrispondendo ad una posizione angolare data della lampada, e mezzi di regolazione tra il complesso formato dalla piastrina e dalla lampada da un canto e da una parte fissa del proiettore d'altro canto, per assicurare la stabilità del posizionamento della piastrina in ciascuna delle sue posizioni di funzionamento.
Aspetti preferiti, ma non limitativi del proiettore secondo l'invenzione sono i seguenti: la piastrina presenta una forma generalmente circolare ed è guidata in rotazione mediante disposizioni previste posteriormente al riflettore;
- il proiettore comprende un mezzo di bloccaggio unico per assicurare da un canto il montaggio fisso della lampada sulla piastrina e assicurare d'altro canto la trattenuta assiale della piastrina rispetto al riflettore ;
- detto mezzo di bloccaggio è costituito da un pernetto elastico in appoggio contro zone lisce di una flangia della lampada;
i mezzi di azionamento della piastrina comprendono un'asta montata in modo articolato sulla piastrina,-- i mezzi di azionamento comprendono inoltre una leva articolata sull'asta e atta a spostarla; i mezzi di azionamento comprendono inoltre un complesso vite-dado di cui uno degli elementi è solidale in traslazione con l'asta;
- uno degli elementi del complesso vite-dado è formato su una scatola del proiettore;
- i mezzi di regolazione comprendono almeno un dito solidale con il riflettore e sollecitato elasticamente in direzione di una tacca della lampada;
- ciascun dito presenta un'estremità arrotondata, e la tacca presenta una larghezza inferiore a quella di ciascun dito;
i mezzi di regolazione sono costituiti dal complesso vite-dado, le cui posizioni di fine corsa sono determinate in maniera da corrispondere a due posizioni di funzionamento della piastrina;
- la cooperazione tra i filetti del complesso vitedado presenta un gioco assiale sostanzialmente zero ed un coefficiente di attrito minimo predeterminato;
- la lampada è una lampada a scarica munita di mezzi di occultamento;
- la lampada è una lampada comprendente almeno un filamento incandescente munito di una calotta di occultamento.
Altri aspetti, scopi e vantaggi dell'invenzione risulteranno meglio dalla lettura della descrizione seguente di due forme di realizzazione dell'invenzione, fatto riferimento ai disegni annessi, nei quali:
La figura la è una vista dal retro schematica di un complesso di specchio e di lampada in una prima posizione reciproca, che consente di ottenere un fascio anabbagliante per traffico a destra;
la figura lb è lina vista dal retro schematica dello stesso specchio e della stessa lampada, in una seconda posizione reciproca che consente di ottenere un fascio anabbagliante per traffico a sinistra;
le figure 2a e 2b illustrano mediante curve isocandela l'andamento dei fasci anabbaglianti generati rispettivamente dal complesso specchio/lampada della figura la e da quello della figura lb, senza intervento del cristallo di chiusura;
la figura 3 è una vista dal retro più dettagliata di una forma di realizzazione preferita dello specchio delle figure la e lb;
la figura 4 è una vista parziale dal retro in scala ingrandita del complesso specchio/lampada delle figure la e lb;
la figura 5 è una vista in elevazione laterale di un dispositivo di occultamento che attrezza il complesso specchio/lampada delle figure la, lb e 4, le figure 6a e 6b sono viste dal retro di una prima forma di realizzazione di mezzi che consentono di portare selettivamente la lampada nelle due posizioni di funzionamento del proiettore secondo l'invenzione, per ottenere un fascio per circolazione a destra e a sinistra, rispettivamente ;
le figure 7a e 7b sono due viste di dettaglio di mezzi che consentono di assicurare la stabilità di posizionamento della lampada in ciascuna delle due posizioni di funzionamento corrispondenti rispettivamente alle figure 6a e 6b; e
le figure 8a e 8b sono viste dal retro di una seconda forma di realizzazione dei mezzi precitati.
Con riferimento innanzitutto alle figure la, lb, 3 e 4, viene rappresentato un complesso lampada/specchio di un proiettore anabbagliante che comprende una lampada a scarica 10 ed uno specchio 20.
La lampada 10 comprende, in modo classico, un primo bulbo generalmente cilindrico 11, che ha a livello dell'arco S un risalto, circondato da un secondo bulbo cilindrico 12 sul quale sono formate due fasce longitudinali opache, rispettivamente 13 e 14, destinate a mascherare certe zone dello specchio rispetto alla sorgente per evitare che detto specchio, comprendente dislivelli tra superiici in queste zone, possa emettere un irraggiamento parassita al di sopra della interruzione desiderata.
E' previsto inoltre in associazione con la lampada una mascherina o dispositivo di occultamento di luce diretta 15, che comprende una parte di occultamento frontale 16 fissata alla zona del fondo dello specchio (di preferenza direttamente al supporto della lampada ) tramite due alette longitudinali opache 17 e 18, la larghezza e la posizione delle quali rispetto alla lampada sono determinate giudiziosamente affinché queste alette formino anche fasce occultanti che cooperano, come verrà descritto in seguito, con le fasce occultanti 13 e 14 del secondo bulbo 12.
Lo specchio 20 comprende nella fattispecie quattro zone, cioè una zona inferiore 21, una zona superiore 22 e due zone laterali 23 e 24.
Queste zone sono separate da piani di transizione, rispettivamente P13, P14 e P23, P24, passanti in vicinanza o di preferenza per l'asse ottico dello specchio.
La zona inferiore 21 è atta a generare, a partire dalla sorgente, una parte di fascio fortemente espanso in larghezza, di buona omogeneità e delimitato nella parte superiore da una interruzione generalmente orizzontale.
A tale effetto, questa zona è formata di preferenza a partire da strie individuali S21 atte da un canto a diffondere la luce lateralmente, e d'altro canto ad abbassare tutte le immagini della sorgente in maniera tale che le loro zone più alte siano sostanzialmente allineate con l'interruzione precitata .
Queste strie sono, per esempio, formate a partire da superfici autogeneratrici di fascio a interruzione orizzontale, quali descritte in particolare nel documento FR-A-2 536 503, le cui generatrici orizzontali, paraboliche o meno, sono scelte differenti le une dalle altre in maniera da non intersecarsi, in particolare secondo le linee curve quali illustrate, con un leggero gomito, dette generatrici orizzontali essendo peraltro scelte per conferire al fascio la ripartizione orizzontale richiesta.
Si osserverà qui che la superficie 21 è formata non in funzione della posizione della sorgente principale S costituita dall'arco della lampada (vedere figura 4), ma vantaggiosamente in funzione della posizione della sorgente luminosa secondaria S' costituita dall'accumulo di sali nel bulbo 11 della lampada, sostanzialmente al di sotto dell'arco (vedere pure in figura 4).
La zona superiore 22 dello specchio è formata preferenzialmente nella stessa maniera della zona inferiore 21, con strie S22 atte a diffondere la luce al di sotto di una interruzione orizzontale, con buona omogeneità.
Tuttavia, per quanto riguarda la zona 22, è in funzione della posizione della sorgente principale che costituisce l'arco della lampada che sono formate queste differenti strie S22.
Le zone 23 e 24 si estendono da una parte e dall'altra della lampada, e sono concepite in maniera da poter, secondo la posizione angolare della lampada e quindi delle sue strisce occultanti rispetto allo specchio, completare il fascio quale generato dalle zone inferiore e superiore 21 e 22 per realizzare selettivamente un rilevamento di interruzione a sinistra (traffico a sinistra) o a destra (traffico a destra).
Queste zone 23 e 24 sono realizzate simmetricamente rispetto al piano verticale assiale dello specchio, e solo la zona 23 verrà descritta in dettaglio.
La zona 23 è divisa in due sottozone, rispettivamente 231 e 232, la prima adiacente alla lampada e la seconda estendentesi tra la prima ed il bordo laterale dello specchio.
La sotto-zona 231 è vantaggiosamente costituita da una superficie riflettente conforme al documento FR-A-2 609 146 a nome della Richiedente, che ha la proprietà di comportarsi, in cooperazione con un dispositivo di occultamento che limita il campo angolare di irraggiamento della sorgente (di tipo a filamento avente una lampada normalizzata "H4"), come un paraboloide di rivoluzione, pur assicurando una diffusione della luce sotto l'interruzione, sia che è orizzontale o inclinata.
Per maggiori dettagli quanto a tale superficie, verrà fatto riferimento al documento precitato. Viene scelta di preferenza una superficie che assicura una convergenza dell'irraggiamento, questa convergenza venendo tuttavia regolata in maniera tale che il dispositivo di occultamento 15 della lampada non intercetti una quantità eccessiva di luce.
La sotto-zona 232 è quanto ad essa costituita da una superficie di base a forma di paraboloide di rivoluzione, sulla quale sono proiettate le strie di diffusione della luce, lungo l'interruzione, tali strie proiettate essendo descritte in particolare nel documento FR-A-2710 393 a nome del richiedente .
Di preferenza, queste strie comprendono strie superiori S232h, estendentisi verticalmente al di sopra del piano orizzontale assiale dello specchio, e strie inferiori S232b, estendentisi al di sotto di detto piano orizzontale assiale ed aventi una inclinazione γ di preferenza uguale a circa 15° rispetto alla verticale.
Così, le strie superiori S232h sono atte a diffondere la luce orizzontalmente, mentre le strie S232b sono atte a diffondere la luce secondo una inclinazione di 15° circa rispetto all'orizzontale.
Si osserverà qui che la parametrazione della sotto-zona 231 e delle strie della sottozona 232 è tale che queste superfici assicurano una diffusione laterale della luce sostanzialmente meno notevole di quella delle zone 21 e 22 descritte più sopra.
Come si è detto, la zona 24 è realizzata simmetricamente rispetto alla zona 23, con due sotto-zone 241 e 242 e strie S242h e S242b.
Vantaggiosamente, i semipiani di separazione tra le zone sono inclinati come segue:
per i semi-piani P13 e P14: a 28° al di sotto dell'orizzontale, simmetricamente (angolo β nella figura 4 );
per i semipiani P23 e P24: a 25° al di sopra dell'orizzontale, pure simmetricamente (angolo a nella figura 4).
Ora, con riferimento alla figura 4 in particolare, viene illustrata in dettaglio la disposizione della lampada 10 e delle sue differenti strisce occultanti.
In modo di per sé classico, la lampada comprende sul suo bulbo esterno 12 due strisce opache longitudinali 13 e 14. Nella posizione illustrata, corrispondente ad un fascio per traffico a sinistra, la striscia 13 situata a sinistra ha il suo bordo superiore contenuto nel piano verticale passante per la base dell'arco luminoso, mentre la striscia 14 ha il suo bordo superiore contenuto in un piano passante per detta base dell'arco e ruotato di 15° verso il basso.
Questi due bordi superiori hanno una funzione simile a quella di due bordi opposti di una calotta di occultamento di una lampada a filamento normalizzata "H4".
A partire dal loro bordo superiore, le due strisce 13 e 14 si estendono verso il basso su un intervallo angolare di circa 25° attorno all'asse del bulbo 12, e sono così disposte simmetricamente rispetto ad un piano di simmetria PS inclinato di 7,5° rispetto al piano verticale assiale.
Le due strisce occultanti 17 e 18 presentano quanto a esse una estensione angolare che si posiziona rispetto a quella delle strisce 13 e 14 nella maniera seguente: sempre nella posizione della figura 4, le strisce occultanti 17 e 18 presentano ciascuna un bordo superiore situato in maniera tale che esse non occultano alcun raggio emesso dall'arco e passante al di sopra del bordo superiore della striscia associata 13 , 14, in maniera da lasciare che l'arco e questi bordi superiori definiscano le semiinterruzioni desiderate. Peraltro, la striscia occultante 17 presenta un bordo inferiore tale che alcun raggio emesso dalla lampada, ed in particolare dalla zona dei sali S', non possa incontrare la zona laterale 23 dello specchio.
Il bordo superiore delle strisce 17 e 18 ed il bordo inferiore della striscia 17 essendo così definiti, le strisce 17 e 18 sono dimensionate in maniera da trovarsi simmetriche rispetto al piano di simmetria PS.
In questa maniera, quando la lampada 10 occuperà una posizione sfalsata angolarmente di 15° per generare un fascio adatto al traffico a destra, il bordo inferiore delle strisce 18 va a giocare lo stesso ruolo di occultamento di quello, nel caso precedente, del bordo inferiore della striscia 17.
Come è stato menzionato qui sopra a diverse riprese, si comprende che la lampada 10 munita del suo dispositivo di occultamento 15 può venire montata nello specchio 20 in maniera da poter adottare uno tra due orientamenti stabili, uno essendo illustrato nella figura la e l'altro essendo illustrato nella figura Ib e 4.
Vengono ora descritti i mezzi che consentono di far variare la posizione del complesso lampada/dispositivo di occultamento tra due posizioni angolari corrispondenti a due modi di emissione del proiettore secondo l'invenzione, e di assicurare la stabilità del complesso in ciascuna di queste due posizioni.
Le figure 6a e 6b sono due rappresentazioni di una prima forma dì realizzazione di questi mezzi, in due posizioni che consentono di emettere rispettivamente un fascio per circolazione a destra ed un fascio per circolazione a sinistra. In queste figure, è stato anche rappresentato il contorno del riflettore 20 sul fondo del quale sono installati i mezzi su citati.
Con riferimento alla figura 6a, una piastrina 30 di forma generalmente circolare è montata a rotazione attorno all'asse ottico del proiettore, concentricamente ad un foro di lampada che permette di impegnare in detto riflettore la lampada 10 ed il dispositivo di occultamento 15, non rappresentati in questa figura, che sono destinati a venire montati in maniera fissa sulla piastrina in una posizione di riferimento secondo le direzioni assiali e trasversali nonché angolarmente .
La linea tratteggiata 31 illustra i contorni dell'apertura di accesso alla lampada.
Una aletta 32 è solidale con la piastrina 30 e sporge radialmente verso l'esterno dal perimetro della piastrina, estendendosi sostanzialmente orizzontalmente nella configurazione rappresentata nella figura 6a.
L'estremità inferiore di un'asta verticale 34 è articolata su un'asse 320 formato nella zona di estremità libera dell'aletta 32. L'estremità superiore dell'asta 34 è articolata in un punto mediano di un braccio di comando 35 di cui una estremità (a sinistra nelle figure) è articolata su un asse 351 solidale con il riflettore 20, e di cui l'altra estremità forma una zona di azionamento accessibile al dito dell'utilizzatore attraverso l'apertura di accesso alla lampada.
I movimenti della piastrina 30 e della sua aletta 32, dell'asta 34 e del braccio 35 si effettuano ciascuno sostanzialmente in un piano trasversale all'asse ottico del riflettore.
Attorno alla piastrina 30 rotante è prevista concentricamente una corona 36 costituita, per esempio, da una flangia posteriore ricavata per stampaggio sul riflettore.
Un pernetto 37 in filo per molla, di tipo classico, è articolato sulla parte posteriore del riflettore 20 e può venire bloccato per trattenere in direzione assiale da un canto la lampada 10 sulla piastrina 30, e d'altro canto la piastrina 30 su una superficie di appoggio formata sulla parte posteriore del riflettore e delimitata dalla corona 36. Questo fissaggio, che blocca la lampada contro qualsiasi rotazione rispetto alla piastrina (tramite mezzi di orientamento angolare classici), non impedisce tuttavia il movimento di rotazione della piastrina attorno all'asse ottico del riflettore, movimento di rotazione che è peraltro guidato dalla corona 36. Questa libertà di rotazione della piastrina è, per esempio, assicurata appoggiando le zone a gomito di supporto del pernetto contro zone lisce della flangia della lampada. Questo pernetto consente di assicurare uno smontaggio agevole della lampada in vista della sua sostituzione .
Come è visto meglio nella figura 7a, una flangia della lampada comprende in una posizione angolare ben determinata una tacca sostanzialmente emisferica 300 di diametro dato, che si apre sulla sua periferia esterna di fronte alla corona 36.
La corona 36 comprende quanto ad essa due fori cechi rispettivi 361 e 362 distanziati di un angolo predeterminato, in questo caso di 15°, che si aprono radialmente verso l'interno sulla lampada.
Due diti mobili 3610 e 3620 alloggiati nei rispettivi fori cechi 361 e 362 sono sollecitati radialmente contro la periferia della lampada mediante rispettive molle 3611 e 3621 compresse tra il fondo dei rispettivi fori cechi 361 e 362 ed una faccia di appoggio interna del dito associato. Questi diti presentano estremità libere sostanzialmente emisferiche, ed un diametro leggermente maggiore di quello della tacca 300.
Quando la tacca 300 della lampada si trova in corrispondenza di uno dei due diti, la molla associata a quest'ultimo impegna così parzialmente l'estremità arrotondata di detto dito nella tacca.
Questa cooperazione del dito e della tacca 300 della lampada· permette così di assicurare la stabilità della lampada e della piastrina con cui essa è solidale in una posizione angolare data.
In compenso, il fatto che i risalti non possono impegnarsi totalmente nella tacca 300 permette, mediante una forza ragionevole, di liberare facilmente la lampada e la piastrina mediante azione sulla tiranteria descritta più sopra .
La rigidità delle molle 3611 e 3621 viene scelta a questo riguardo abbastanza notevole per mantenere in maniera affidabile la piastrina nella sua posizione, malgrado in particolare le vibrazioni proprie del funzionamento del veicolo, in assenza di qualsiasi sollecitazione proveniente dalla tiranteria, ma allo stesso tempo abbastanza piccola per consentire un agevole cambiamento di posizione della piastrina.
I due diti 3610 e 3620 distanziati di 15° sulla periferia della corona definiscono le due posizioni di funzionamento della lampada 10, affinché il proiettore emetta selettivamente un fascio anabbagliante per circolazione a sinistra o un fascio abbagliante per circolazione a destra, rispettivamente .
In variante, si potrebbe naturalmente prevedere un dito unico atto a cooperare con due tacche .
Lo spostamento della lampada verso una o l'altra di queste due posizioni di riferimento si effettua manovrando il braccio 35 con l'aiuto di un dito attraverso l'apertura di accesso alla lampada. In particolare, sollevando l'estremità libera del braccio 35 a partire dalla posizione illustrata nella figura 6a, detto braccio trascina verso l'alto l'asta 34 e l'aletta 32, il che provoca la rotazione della piastrina 30 e quindi della lampada, fino all'altra posizione stabile.
Così, le figure 6b e 7b sono viste simili a quelle delle 6a e 7a, rappresentanti la piastrina nella sua seconda posizione, corrispondente ad un senso di circolazione a sinistra.
Inversamente, spingendo il braccio 35 verso il basso, si riporta la piastrina nella sua posizione illustrata nelle figure 6a e 7a.
Con riferimento ora alle figure 8a e 8b, viene rappresentata una seconda forma di realizzazione dell'invenzione nella quale la piastrina 30 e la sua aletta 32 sono sostanzialmente identiche a quelle delle figure 6a e 6b, ma nella quale i mezzi di spostamento e di bloccaggio della piastrina sono differenti. Nelle figure 8a e 8b, elementi o parti identici o simili a quelli delle figure 6a e 6b sono stati indicati con gli stessi segni di riferimento.
In questo secondo modo di realizzazione, lo spostamento dell'aletta 32 viene assicurato tramite un'asta 41 articolata sulla aletta 32 alla sua estremità inferiore e solidale in movimento assiale, alla sua estremità superiore, con una vite 40 sulla quale essa è montata libera in rotazione e collegata in traslazione mediante qualsiasi cooperazione di forme di tipo di per sé noto quale un collegamento a giunto sferico (non illustrato).
La vite 40 coopera con un dado 42 formato, per esempio, nella parete superiore della scatola del proiettore (non rappresentata) e possiede una parte di manovra 401 situata all'esterno di detta scatola .
La rotazione manuale della vite tramite la sua parte di manovra 401 consente di portare selettivamente la piastrina 30 in una o l'altra tra due posizioni di riferimento, che sono qui di preferenza determinate dalla fine corsa dell'avvitamento della vite 40 nel suo dado 42, risultante da una concezione appropriata di questi elementi .
La stabilità della piastrina 30 e della lampada 10 in ciascuna delle posizioni di riferimento viene inoltre assicurata mediante una concezione appropriata della vite e del dado, rendendo minimi i giochi assiali a livello dei filetti ed assicurando allo stesso tempo un coefficiente di attrito sufficiente per evitare, in particolare per l'effetto di vibrazioni dovute al funzionamento del veicolo, qualsiasi rotazione relativa intempestiva tra la vite ed il dado.
Un vantaggio di questa seconda forma di realizzazione sta nel fatto che il cambiamento di posizione della lampada può venire effettuato direttamente a partire dall'esterno della scatola del proiettore, senza dover aprire l'apertura di accesso alla lampada. A questo riguardo, la prima forma di realizzazione può venire adattata facilmente affinché la manovra si faccia, anche lì, a partire dall'esterno della scatola.
Come è stato indicato più sopra, la presente invenzione si applica ad un proiettore a lampada a scarica in particolare del tipo descritto.
Essa può anche applicarsi ad un proiettore munito di una lampada che possiede un filamento cooperante con una calotta di occultamento, quale una lampada di tipo normalizzato "H4", cooperante sia con un riflettore parabolico, sia con un riflettore che possiede superfici concepite specificamente per generare i fasci anabbaglianti per traffico a sinistra e per traffico a destra in funzione della posizione della calotta.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Proiettore di autoveicolo comprendente un riflettore (20) ed una lampada (10) montata in detto riflettore, caratterizzato dal fatto che il riflettore possiede una superficie riflettente atta a generare selettivamente due tipi di fasci anabbaglianti, rispettivamente per traffico a sinistra e per traffico a destra, cooperando con una lampada che occupa in maniera corrispondente una tra due posizioni angolari, dal fatto che il riflettore porta una piastrina (30) che può ruotare rispetto a detto riflettore e sulla quale è montata in maniera fissa detta lampada, e dal fatto che sono previsti mezzi di azionamento (32, 34, 35; 32, 40, 41, 42) per fare ruotare manualmente la piastrina fino ad una o l'altra tra due posizioni di funzionamento, ciascuna posizione di funzionamento corrispondendo ad una posizione angolare data della lampada, e mezzi di bloccaggio (3610,-3620, 300; 40, 42) fra il complesso formato dalla piastrina e dalla lampada da un canto ed una parte fissa del proiettore d'altro canto, per assicurare la stabilità del posizionamento della piastrina in ciascuna delle sue posizioni di funzionamento.
  2. 2. Proiettore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la piastrina (30) presenta una forma generalmente circolare ed è guidata in rotazione mediante disposizioni (36) previste nella parte posteriore del riflettore.
  3. 3. Proiettore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che esso comprende un mezzo di bloccaggio unico (37) per assicurare da un canto il montaggio fisso della lampada (10) sulla piastrina (36) e assicurare d'altro canto la trattenuta assiale della piastrina rispetto al riflettore (20).
  4. 4. Proiettore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto mezzo di bloccaggio è costituito da un pernetto elastico (37) in appoggio contro zone lisce di una flangia della lampada (10).
  5. 5. Proiettore secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che i mezzi di azionamento della piastrina comprendono un'asta (34; 41) montata in maniera articolata sulla piastrina.
  6. 6. Proiettore secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i mezzi di azionamento comprendono inoltre una leva (35) articolata sull'asta e atta a spostarla.
  7. 7. Proiettore secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i mezzi di azionamento comprendono inoltre un complesso vite-dado (40, 42) di cui uno (40) degli elementi è solidale in traslazione con l'asta (41).
  8. 8. Proiettore secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che uno (42) degli elementi del complesso vite-dado è formato su una scatola del proiettore.
  9. 9. Proiettore secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che i mezzi di bloccaggio comprendono almeno un dito (3610, 3620) solidale con il riflettore (20) e sollecitato elasticamente in direzione di una tacca (300) della lampada.
  10. 10. Proiettore secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che ciascun dito (3610, 3620) presenta una estremità arrotondata e dal fatto che la tacca (300) presenta una larghezza inferiore a quella di ciascun dito.
  11. 11. Proiettore secondo una delle rivendicazioni 7 e 8, caratterizzato dal fatto che i mezzi di bloccaggio sono costituiti dal complesso vite-dado (40, 42), di cui le posizioni di fine corsa sono determinate in maniera da corrispondere alle due posizioni di funzionamento della piastrina (30).
  12. 12. Proiettore secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che la cooperazione tra filetti del complesso vite-dado (40, 42) presenta un gioco assiale sostanzialmente zero ed un coefficiente di attrito minimo predeterminato.
  13. 13 . Proiettore secondo una delle rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzato dal fatto che la lampada (10) è una lampada a scarica munita dì mezzi di occultamento.
  14. 14. Proiettore secondo una delle rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzato dal fatto che la lampada è una lampada comprendente almeno un filamento incandescente munito di una calotta di occultamento.
IT1999RM000520A 1998-08-18 1999-08-12 Proiettore di autoveicolo munito di mezzi per emettere selettivamenteun fascio per circolazione a destra o a sinistra. IT1308205B1 (it)

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