ITRM960584A1 - Procedimento per l'imbustamento automatico di messaggi a numero variabile di fogli con confezione da modulo continuo di busta eseguita in - Google Patents

Description

Descrizione dell'invenzione avente per titolo :

PROCEDIMENTO PER L'IMBUSTAMENTO AUTOMATICO DI MESSAGGI A NUMERO VARIABI-LE DI FOGLI CON CONFEZIONE DA MODULO CONTINUO DI BUSTA ESEGUITA IN UNICA SOLUZIONE CON L'ALIMENTAZIONE AUTOMATICA DEGLI STESSI DA ADATTI DISPOSITIVI ED APPARECCHIATURA AD ESSI COLLEGABILE ATTUANTE LO STESSO

RIASSUNTO

Procedimento per gestione automatica delle elaborazioni di spedizione di messaggi personalizzati da sistemi computerizzati di stampa, composti da un numero variabile di fogli, e relativa apparecchiatura di attuazione 30,in grado di connettersi ad un dispositivo S di alimentazione dei fogli stampati del messaggio onde costituire con esso un unico sistema attuante la seguente sequenza di elaborazione :alimentazione da bobina di modulo continuo in un piano di accumulo specifico Z di un foglio B, idoneo a formare la busta a capienza variabile per dimensioni e zone predisposte tipograficamente/trasferimento in un piano di accumulo specifico D di uno o più fogli stampati, alimentati da S sino a fine messaggio; piega dell'insieme dei fogli guidati dai piani di accumulo e confluenti e collimanti per l'alimentazione nel dispositivo di piega R con formazione di un messaggio imbustato 13 idoneo alla spedizione postale; chiusura irreversibile di 13 su uno o entrambi i lati nel dispositivo 14 per azione combinata di temperatura, tempo e pressione su zone di B dotate di adesivo; accumulo di 13 in un magazzino principale 16; accumulo dei messaggi non elaborati, in quanto composti da più di 5 fogli, in un magazzino secondario D ( figg. 1 , 2, 5, 8, 9 ).

DESCRIZIONE

L'apparecchiatura 30 è un'unica macchina composta da dispositivi di fascicolazione, piega e postalizzazione che denominiamo, pertanto, F2R destinata a collegarsi, come componente terminale di un unico sistema, a valle di stampanti a foglio appartenenti a sistemi di calcolo automatico od a semplici dispositivi di alimentazione ( a pila di moduli a foglio, a taglio o strappo di modulo continuo ) dei messaggi già stampati, al fine di fascicolare, piegare, e postalizzare in buste a contenuto variabile - autoconfezionate da modulo continuo, secondo normative PPTT - i messaggi personalizzati su fogli di dimensioni standard (UNI A4), rendendoli atti alla spedizione ed al recapito all'Utente.

F2P è dotato di interfacciamento sia meccanico che elettrico con il dispositivo S , onde costituire con esso, anche grazie ad una logica specifica, realizzata su circuiti cablati, un unico sistema di elaborazione automatica.

Il trovato descritto risolve o minimizza gli attuali limiti nelle prestazioni elaborative di tale genere.

Difatti, i problemi attualmente rimasti nella stampa e spedizione dei dati gestita da sistemi automatici dalle varie Aziende sono i seguenti:

- gestione "a lotti" dei messaggi a formato variabile, tanto più diffusa quanto più "trasparente" deve essere la comunicazione all' Utente. Essa, attualmente, comporta la suddivisione fisica dell'elaborazione in vari "lotti di messaggi* a consistenza specifica crescente per poter poi procedere, nell'ambito di ognuno di essi, alle elaborazioni di spedizione con apparecchiature e supporti ( es. buste ) opportunamente tarati e/o dimensionati; ;- gestione "parzializzata" in distinte fasi elaborative eseguite in locali e tempi diversi da personale specializzato; ciò comporta una serie di problemi (organizzativi, sindacali, di tempestività, riservatezza ed affidabilità), tutti a danno della qualità delle elaborazioni ; ;- costo eccessivo in attrezzature, locali, personale (risorse tra l'altro dedicate in modo specifico) e tariffe postali. Per tale motivo, sinora, sussiste la tendenza aziendale a limitare tali impianti, accentrando le elaborazioni. ;- Ciò causa eccessivi tempi di recapito se la consegna viene affidata alle PPTT oppure accresce ulteriormente l'onerosità specifica delle operazioni se la stessa viene affidata ad organizzazioni private. Le suddette problematiche hanno, ovviamente, delle interrelazioni reciproche che complicano ulteriormente la gestione della stampa e spedizione nel suo insieme in misura proporzionale alle dimensioni delle Aziende. ;;Il dispositivo F2P è stato realizzato per minimizzare od annullare le problematiche esposte precedentemente; infatti : ;- la gestione "a lotti'' viene ridotta in misura notevole, in quanto viene assicurata la gestione automatica di messaggi a formato variabile (sino a un massimo di 4/5 fogli UNI A4 a seconda il peso specifico degli stessi, che può variare da 60 a 90 gr./mq.); ciò equivale, in specie nel caso di stampanti laser fronte/retro, all'espletamento della quasi totalità degli invii per qualsiasi tipo di Azienda; ;- la gestione parzializzata viene contenuta in un' unica elaborazione condotta in un solo locale da un solo impiegato non specializzato ( a differenza dell'operatore di macchina), lo stesso addetto alla procedura relativa ai messaggi da spedire. Infatti, l'operatore deve governare solo le condizioni di avvio e di fine elaborazione, nonché qualche limitata e semplice operazione { es.gestione dei messaggi non elaborabili automaticamente, manutenzione preventiva, rimozione di supporto alterato nell'elaborazione, manovre di ripristino ); ;- diminuiscono i costi dei locali ed attrezzature. F2P si accoppia con stampanti di piccola/media potenzialità (sino a 30 fogli/minuto ) o, addirittura, con specifici, semplici dispositivi di alimentazione di moduli UNI A4 , per consentire di realizzare sistemi completi di stampa e spedizione di dimensioni e costo contenuti, da installare in locali non specifici, come qualsiasi attrezzatura da Ufficio, sfruttando le dotazioni informatiche già installate; ;- il recapito avviene con tempestività; infatti, quanto sopra favorisce il decentramento dei sistemi di stampa e spedizione così automotizzati, creando sinergia con l'organizzazione PPTT che è in grado di recapitare entro 1/2 giorni la corrispondenza consegnata dalle Aziende nell'ambito del Distretto Postale nel quale risiede I' Utenza; ;- diminuiscono i costi di spedizione; infatti, nei casi di cui sopra, per favorire ulteriormente la suddetta sinergia, le PPTT praticano uno sconto di circa il 30% sulle tariffe relative alle fatture; - aumenta la qualità di elaborazione; infatti, le modalità di trattamento del supporto personalizzato, postalizzato nello stesso passo elaborativo nel quale si effettua l'operazione di stampa ed a cura dello stesso impiegato addetto alla gestione della procedura, consentono di ottenere il miglior risultato in quanto a tempestività, riservatezza, rendimento ed affidabilità dell'elaborazione. ;;Riepilogando, i vantaggi consentiti dall'applicazione del procedimento e relativa apparecchiatura rivendicati sono: ;- riduzione dei tempi di elaborazione complessiva dell'attività di stampa e spedizione aziendale ( un solo passo elaborativo ed eliminazione della maggioranza dei lotti ); ;- riduzione dei costi in locali, attrezzature, personale e spese postali; ;- eliminazione dei problemi sindacali legati alla figura di operatori specializzati necessari alla gestione della catena di macchine destinate alla stampa e spedizione ( piegatrici, imbustatrici ); ;- migliore qualità dell' elaborazione, soprattutto in riservatezza ed affidabilità; ;- massima tempestività nell'operazione di recapito all'Utente, in sinergia con l'organizzazione PPTT, grazie alla presenza dei sistemi di stampa nell'ambito del Distretto postale ove risiede l' Utente. ;F2P permette l'utilizzazione anche di stampanti a tecnologia differente da quella laser in modo sia diretto, collegandosi ad esse purché queste abbiano uscita laterale del modulo, sia indiretto, tramite l'uso di specifici dispositivi di alimentazione di moduli A4 già stampati dalle stesse e consente, con il suo particolare sistema di imbustamento, la totale disponibilità del modulo UNI A4 per la stampa personalizzata; entrambe le caratteristiche di cui sopra dovrebbero favorire ulteriormente la proliferazione di sistemi automatizzati con F2P in grado, tra l'altro, con l'adozione del formato di c/c "europeo", ( di dimensioni trasversali pari a quello del modulo UNI A4 ) di poter ottenere lo elaborazione automatica di messaggi con documenti idonei ad una successiva operazione di lettura ottica automatica. ;;L'apparecchiatura F2P attuante ii procedimento rivendicato, deve , pertanto, poter consentire di ottenere: ;- un sistema per l'elaborazione automatica deile attività di stampa e spedizione aziendafe di dimensioni e costi simili a quelli relativi ad attrezzature di Ufficio, onde favorire il decentramento delle elaborazioni di stampa e spedizione dei centri Elaborazione Dati delle grandi Aziende o l'installazione di sistemi automatizzati di stampa e spedizione anche nelle medie Aziende e nei Centri Servizi; ;- una gestione in un unico passo elaborativo delle operazioni di stampa e spedizione a numero variabile di allegati e gestibile da personale non specializzato; ;- il massimo numero di allegati elaborati automaticamente per singolo messaggio, onde poter gestire in tal modo la quasi totalità dell'Utenza Aziendale; ;- una busta autoconfezionata secondo le normative UPU ( Unione Postale Universale ), a misura del numero degli allegati, chiusa su tutti i lati o meno, a seconda lo scopo della corrispondenza, ed apribile con facilità e senza rischi di danneggiare il contenuto; ;- la compatibilità con tecnologie di stampa diverse da quelle laser, -- l'operatività propria di un unico sistema di elaborazione in ogni circostanza gestionale (fermi, guasti, anomalie) con il dispositivo di alimentazione S; ;- la personalizzazione dell'intero supporto UNI A4, in specie per poter realizzare la elaborazione automatica di messaggi con moduli di c/c atti alla lettura ottica automatizzata anche ad opera di stampanti non a tecnologia laser (c/c europeo ). ;;Pertanto, il ciclo di trattamento del singolo messaggio stampato interessa i seguenti componenti e/o dispositivi della F2P, appositamente studiati per l'obiettivo operativo già descritto: - dispositivo di alimentazione “modulo busta'' 8 (v.fig.2): è un alimentatore da bobina, composto da una bobina di modulo continuo 3 , una coppia di rulli di alimentazione per modulo continuo 4 e da una guida profilata ai lati 5 ;es$o immette detto modulo C nel "dispositivo di accumulazione messaggio" A attraverso la feritoia trasversale U ( v.figg. 5, 5A ); ;- la bobina 3, che contiene il modulo continuo C predisposto tipograficamente e suddiviso in rettangoli B ripetitivi, ciascuno destinato all'autoconfezionamento della busta a formato variabile (v. figg. 3, 4B ). Ciascuna sezione B è predisposta tipograficamente nelle zone riguardanti le stampe fisse (logo, estremi di abbonamento postale, colori, ecc...), la perforazione longitudinale L , destinata all'apertura della busta da parte dell'Utente, la perforazione trasversale t , destinata al sezionamento automatico del modulo C per ottenere la disponibilità del singolo supporto B ( e pertanto più efficace della perforazione L ), le zone adesive 9 e 10 ( a bassa temperatura di fusione ), destinate alla chiusura irreversibile della busta per azione combinata di temperatura, tempo e pressione, le finestrature F destinate alla visualizzazione (ad autoconfezionamento busta eseguito) delle stampe relative all'identificativo del mittente ed a quello del destinatario. Le dimensioni di B devono essere tali da consentire l'accoglienza di 5 moduli UNI A4 in una busta a norma PPTT ed, inoltre, di zone dedicate allo chiusura laterale e trasversale del manufatto avvolgente il messaggio costituito dai moduli UNI A4 piegati ad U e di zone dedicate alla perforazione laterale, predisposte all'interno delle zone adesive 9. ;Pertanto ( v.figg. 3 e 4B ), B, trasversalmente, avrà dimensioni A4 21, e, longitudinalmente avrà dimensioni A4 b , ove I è la misura trasversale di ciascuna delle due zone dedicate alla striscia di adesivo 9 ed alla perforazione longitudinale L ; b è la misura longitudinale della zona B dedicata alla chiusura automatica del lato lungo della busta autoconfezionata ed accogliente anche la zona adesiva trasversale 10 necessaria quando si voglia ottenere la chiusura completa del messaggio; ;- il dispositivo A di accumulazione del messaggio destinato alla fascicolazione dello stesso sino alla sua immissione nelle stazioni di piega ( v. figg. 5 ). L'attività del dispositivo A si svolge secondo la seguente dinamica: A accoglie, all'inizio del ciclo di lavorazione, il modulo continuo C , spinto attraverso la feritoia U dall'azione del dispositivo 8 , già descritto; conduce C nel suo piano di accumulazione specifico Z, grazie all'azione combinata del dispositivo di trascinamento a rulli T , sincrona con quello del dispositivo 8 , della sagoma filiforme 15 , di due deviatori laterali V e del profilo sagomato del piano G (v. figg. 5). Un comando azionato dalla fotocellula F, posta opportunamente sul piano Z , provoca il blocco della coppia di rulli 3 del dispositivo 8 , onde ottenere per strappo di C nella zona di perforazione t la creazione del segmento di modulo B ( v. figg. 3 e 4B ), sfruttando la contemporanea azione di trazione del dispositivo T . Il segmento di modulo B termina di essere alimeritato dal dispositivo T sino al suo completo rilascio nel piano inclinato Z delle stesse dimensioni di B, delimitato longitudinalmente dal bordo inferiore N ( lungo il quale il modulo B si appoggia per gravità e per azione del dispositivo di assestamento 1 Ί , composto da un rullo che sfiora il modulo e lo spinge verso il bordo N ), lateralmente dalle pareti 1 dell'apparecchiatura e confinante nel lato posto sul fronte di avanzamento dell'elaborazione con il dispositivo di piega P ( v. fig. 5B ). ;Successivamente, il dispositivo A accoglie, uno per volta, un numero variabile di moduli personalizzati A4 provenienti dal dispositivo di alimentazione S, sino ad uno stop imposto dalla presenza di segni grafici, rilevati dai lettori ottici L ed I L in particolari zone di servizio sull'ultimo modulo del messaggio. ;Il ciclo elementare di ogni modulo A4 nel dispositivo A avviene nel modo seguente: il modulo A4, spinto dagli organi di uscita supporto del dispositivo S, viene guidato da un primo piano profilato R , quindi da un secondo piano profilato I ( entrambi delle dimensioni trasversali di A4 ), e da un terzo profilato M, costituito da una lamina 12 e da una sagoma filiforme 15, sino al dispositivo di alimentazione T ( v. figg. 5 e 5A ). ;Il dispositivo T provoca l'avanzamento del modulo A4 sino al dispositivo IT e, successivamente contribuisce, in sincronia con lo stesso, alla sua alimentazione nell'ambito di A ; ciò sino al suo rilascio, al momento del quale sarà compito del solo dispositivo IT a curare l'avanzamento del modulo A4 sino al suo definitivo rilascio nel piano profilato di accumulazione D, delle stesse dimensioni trasversali di A4 ( v. figg. 5 ). ;Il dispositivo IT è costituito da un rullo di materiale avente uno scarso coefficiente di attrito contro l'acciaio e, pertanto, è libero di ruotare, pur esercitando una debole azione di pressione, contro un piano profilato G , delle stesse dimensioni trasversali di A4. La contemporanea azione di pressione e rotazione di IT provoca, pertanto, l'avanzamento longitudinale sul piano G del modulo A4 che ricade poi sul piano inclinato di accumulazione D, posto inferiormente a G, ed equidistante daile pareti 1 ; in tal modo, i moduli A4, alimentati uno per volta, scivolano su quelli precedentemente accumulati, allineandosi per gravità e per azione del dispositivo di assestamento 1 1 , lungo il bordo trasversale inferiore di D, IN ( v. figg. 5 ). ;Il piano D funziona anche da magazzino di ricezione dei moduli A4 nel caso il messaggio sia costituito da più di 4/5 moduli; la posizione di messaggio 'anomalo", viene fatta assumere al piano D , libero di ruotare attorno alla cerniera C, dalla rotazione di un eccentrico E, posto al di sotto di D ; l'insieme dei fogli A4 verrà cosi evidenziato all'attenzione dell'operatore e non potrà essere più alimentato nelle successive stazioni di lavoro della F2R data la parziale rotazione di D . Il piano D assume nuovamente la posizione normale per comando manuale dell'operatore una volta che questi abbia rimosso il messaggio anomalo. ;Il ciclo di accumulazione del messaggio nel dispositivo A termina per presenza sul margine superiore dell'ultimo modulo A4 di due segni grafici; la loro simultanea lettura ad opera di L ed 1 L provoca l'emissione del segnale FMA ( fine messaggio in accumulazione ) che comanda, in caso di messaggio elaborabile, l'avvio del ciclo di piega e postalizzazione del messaggio e blocca l'alimentazione di fogli dal dispositivo 5. ;A tal punto, l'insieme dei moduli B ed A4 è disposto entro gli specifici piani inclinati Z e D e, dato che quest'ultimo piano di accumulazione è di dimensioni longitudinali inferiori a quelle del modulo A4 , l'insieme dei moduli costituenti il messaggio si appoggia sul modulo B , collimando con esso nella zona del lato di avanzamento dell'elaborazione, all'ingresso della stazione di piega B per apposita costruzione dei piani Z e D ( v. figg. 5 ). ;Se il segnale FMA non dovesse essere emesso prima che il contamoduli di alimentazione, azionato dalla fotocellula 1F totalizzi la cifra ó, viene bloccata ogni elaborazione ed emessa opportuna segnalazione. ;- Stazione di piega e postalizzazione. Su comando disposto dal segnale FMA, il dispositivo di piega P blocca l'insieme dei fogli messaggio e busta ( B nA4 ), posizionato come da fig. ;5B, e lo alimenta verso l'insieme delle stazioni di piega ad "u"; in tali stazioni avviene la completa lavorazione di piega dei supporti B nA4 nella dinamica mostrata, sequenzialmente, dalle figg. 5B, 6, 7, 8; si confeziona, così il fascicolo sagomato a busta 13 . Il fascicolo sagomato (a norme UPU e PPTT) per le operazioni di spedizione 13 proveniente da P, viene immesso, anche grazie all'azione di trascinamento a cinghia del dispositivo 14A , nella stazione di riscaldamento e sigillatura 14, dove rimane per un tempo fisso "f" sufficiente alle resistenze a pattino flottante 1 R ed alla resistenza comandata da eccentrico, 2R, a portare le zone dì adesivo 9 e 10 al punto iniziale di fusione, condizione necessaria per ottenere la successiva azione di sigillatura Irreversibile nelle zone laterali ed in quella centrale di 13 a seguito della pressione esercitata sulle stesse da due coppie di rulli laterali contrapposti 1C ed una coppia 2C di rulli centrali contrapposti, uno dei quali su un'asse a sede variabile per consentirne la necessaria traslazione verticale a fronte dell'azione di contrasto operata dello spessore variabile del fascicolo 13 ( v. fig. 9 ). Il ciclo specifico termina con l'espulsione del fascicolo sagomato 13 nel magazzino di ricezione principale 16 ad opera del dispositivo di trascinamento a cinghia 20. Il segnale di fine operazioni di piega e postalizzazione "FPP" viene disposto dalla segnalazione della fotocellula 21 posta immediatamente a valle del dispositivo 20 e, comunque, non oltre il tempo "i" - funzione della velocità operativa dell'insieme dei dispositivi posti nella stazione di piega e postalizzazione - pena il blocco delle elaborazioni e relativa segnalazione specifica. ;- Circuiti cablati per l'attuazione delle specifiche logiche operative e di controllo dell'apparecchiatura F2R ;L'elaborazione dell'apparecchiatura F2R come già precedentemente evidenziato, è guidata da logiche elaborative, gestite mediante circuiti cablati ed operanti anche in base a segnali esterni ( da dispositivo S o da comandi manuali ), o provenienti da sensori di grandezze fisiche come luce, temperatura, stato elettrico, ecc..., posti internamente. ;Ne elenchiamo le principali, relative ai cicli elaborativi base nei quali si sviluppa l'azione di alimentazione, fascicolazione, piega e postalizzazione di F2P sotto la guida del programma cablato. ;;Sequenza Ciclo 1 . Viene awiata dal comando iniziale esterno di accensione macchina o dalle condizioni di "fine messaggio in accumulazione" FMA e da quelle di 'ciclo 3 attivato", "dispositivo S attivo<* >e dall'assenza di segnali di "blocco operativo"; viene controllata la temperatura delle resistenze I R e 2R della stazione di riscaldamento e sigillatura 14, { che deve risultare entro i margini operativi previsti ) e le fotocellule F ed 1 F devono segnalare l'assenza di supporto nel dispositivo di accumulazione messaggio A. Per condizioni positive vengono attivati i dispositivi di alimentazione 8 , T ed IT, oppure controllato il loro funzionamento. Il dispositivo 8 alimenta il modulo C sul dispositivo A sino allo stop imposto dalla fotocellula F ed il segmento di modulo continuo B, ricavato per sezionamento automatico del modulo continuo C, si deposita nel piano di accumulazione Z attraverso le elaborazioni già descritte.

L'accumulazione di B nel dispositivo di accumulazione messaggio A è unica, in quanto, nel frattempo, lo stato elettrico della F2P dà al dispositivo S il segnale di "NO" ed inibisce allo stesso l'alimentazione successiva dei fogli personalizzati. Al termine dell'alimentazione di B, segnalata dalla fotocellula F, lo stato elettrico di F2P viene predisposto in "SI" ed inizia il ciclo 2 .

Sequenza Ciclo 2. Viene verificato lo stato elettrico del dispositivo S; se "NO" l'apparecchiatura si disattiva, segnalandone il motivo; se "SI", S alimenta un foglio A4 facente parte del messaggio. Se lo stesso è formato da più di 5 fogli, in una zona di servizio nel margine superiore del primo foglio in alimentazione appare un segnale grafico; esso viene rilevato per comando lettura a tempo dettato dalla fotocellula 1 F ( che individua l'entrata di ogni foglio nel dispositivo A ) al lettore 1 L La lettura del suddetto segnale grafico comanda la rotazione de! dispositivo eccentrico E posto sotto il piano di accumulazione D ; quest'ultimo assume, pertanto, la posizione deviata simbolo di "messaggio anomalo" per la durata dell'intera sequenza successiva di moduli A4. L’eccentrico E assume la sua normale posizione su comando manuale dell'operatore, dopo aver tolto da D il messaggio anomalo. Il comando di cui sopra riawia il ciclo 2. Infatti il dispositivo di accumulazione A , dopo l’ultimo foglio del messaggio anomalo, identificato dalla stato dell'eccentrico E e dalla lettura simultanea di segni grafici da parte di 1 L e di L in zone di servizio sul margine superiore del foglio (FMA), entra in blocco, provocando anche quello del dispositivo S; il ciclo 2 non viene riattivato sino al comando manuale esterno.

Se il messaggio è costituito da meno di 5 fogli, nel primo degli stessi non appare alcun segnale grafico singolo; il lettore I L comandato da 1 F non rileva nulla e, di conseguenza, il piano D rimane nella sua posizione normale ed S può alimentare singolarmente i fogli sino al comando FMA ottenuto per lettura contemporanea di due segni grafici ad opera del lettore di fine messaggio L e dal lettore 1 L ( sempre su comando di lettura da parte della fotocellula 1 ) in zone di servizio collocate rispettivamente sul margine superiore sinistro e sul margine superiore destro del modulo.

Sequenza Ciclo 3. Al termine del ciclo 2 ( segnale FMA ) vengono lanciati il ciclo 3, dedicato alle fasi di piega e postalizzazione del messaggio, ed un nuovo ciclo 1 . Note le condizioni di avviamento e lavoro del ciclo 1 , il ciclo 3 può iniziare solo per la contemporanea presenza dei segnali di fine messaggio in accumulazione ( FMA ) e fine fase operazioni di piega e postalizzazione precedente ( FPP ) oppure del segnale di ciclo iniziale di piega e postalizzazione ( CPP ) disposto dal comando esterno di accensione macchina (oltre, ovviamente, all'assenza di blocchi operativi).

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1 - Procedimento e relativo apparecchiatura per la realizzazione automatica di buste a capienza variabile sfruttando un supporto a modulo continuo sezionato in segmenti di dimensioni atte a consentire per azione di piega multipla la realizzazione di un manufatto a norme PPTT ed UPU di messaggi composti da fogli standard UNI A4, interamente personalizzati secondo varie tecnologie di stampa, e la loro sigillatura per azione di riscaldamento, tempo e pressione di zone predisposte con adesivo a bassa temperatura di fusione. Il modulo continuo C è predisposto tipograficamente su bobine intercambiabili 3 ed è composto da segmenti ripetitivi B, ognuno dei quali destinato a confezionare una busta; inoltre ogni segmento è prelavorato nelle zone invarianti rispetto alle esigenze di elaborazione personalizzata e caratteristiche delle buste ( finestrature, zone di adesivo, zone di stampa per i logo aziendali e le informazioni inerenti la spedizione in abbonamento postale, preperforazioni per l'apertura delle buste, per il sezionamento automatico in segmenti del modulo continuo). La fascicolazione del messaggio composto da un modulo busta - ottenuto dal modulo continuo in bobina per strappo automatico delle zone di perforazione trasversali - e da più moduli personalizzati, avviene per loro alimentazione in specifici piani inclinati di accumulazione;il piano di accumulazione D del messaggio, equidistante dalle pareti 1 della struttura della F2R è posto superiormente a quello di accumulazione Z del modulo busta B, ed è, inoltre, di lunghezza inferiore alle dimensioni longitudinali del modulo A4 , in modo tale che l'insieme dei moduli A4 possa unirsi ed allinearsi longitudinalmente al sottostante modulo B nella zona dei dispositivo di piega R Questi, pertanto, una volta formatosi il messaggio, alimenta llntero insieme di moduli disposto in maniera idonea alla corretta azione di imbustamento per piega multipla per apposita costruzione dei piani inclinati D e Z verso le successive elaborazioni nelle stazioni di piega, riscaldamento e sigillatura ( v. figg. 2, 5, 6, 7, 8 ). 2 - Procedimento e relativa apparecchiatura di attuazione di cui alla rivendicazione 1 , caratterizzati dal fatto di poter trattare messaggi a numero variabile di allegati ( sino a un massimo di 5 ), con accumulazione in appositi, diversi magazzini di ricezione sia dei messaggi imbustati automaticamente ( magazzino 16 ), sia dei messaggi non trattati in quanto composti da un numero di fogli non elaborabili meccanicamente nelle operazioni di piega ( piano D in posizione anomala per intervento dell'eccentrico E ). L'apparecchiatura, tramite la logica cablata ed i segnali provenienti dalle rilevazioni combinate dei sensori ( L, I L, 1 F ecc...) su ciascun foglio alimentato da S e dalle situazioni di servizio dei vari dispositivi, gestisce ogni elaborazione attinente il messaggio personalizzato: rilievo deìl'elaborabilità del messaggio ( nessun singolo segnale grafico nelle zone di servizio del primo foglio ), rilievo dell'ultimo foglio della sequenza messaggio ( doppio segnale grafico nelle zone di servizio ), comando di avvio per le elaborazioni di piega e sigillatura dei messaggi elaborabili ( segnale F M A e contemporanea disponibilità dei dispositivi di piega e sigillatura del messaggio; gestione dell'insieme dei fogli non elaborabili, con accumulo in un apposito piano e blocco di ogni elaborazione { anche quelle del dispositivo di alimentazione S ) sino al riavvio per comando esterno dell'operatore ( v. figg. 5 ). 3 - Procedimento e relativa apparecchiatura di attuazione di cui alla rivendicazione 1, caratterizzati dal fatto di potersi collegare con dispositivi di alimentazione fogli UNI A4, siano essi stampanti asservite a computer oppure semplici alimentatori di moduli già stampati ( a pila di fogli, a strappo o taglio di modulo continuo ), in modo da costituire un unico sistema di elaborazione automatico ai fini dell’operatore esterno. Per tale motivo, la suddetta apparecchiatura è dotata di interfacciamento meccanico ed elettrico con il dispositivo di alimentazione S ed è guidata nella gestione delle operazioni ripetitive e delle anomalie di tale sistema da un programma specifico realizzato su circuiti cablati; esso si attua anche in base a segnali di sensori posti nelle stazioni operative di accumulazione, sigillatura ed espulsione del messaggio da spedire oppure a comandi esterni da parte dell'operatore e del dispositivo S nel corso di tre cicli elaborativi base. Il ciclo 1 è dedicato all'attuazione delle verifiche delle condizioni operative dell'apparecchiatura 30 e del dispositivo S e dalla predisposizione dei modulo B , destinato a costituire il supporto busta a formato variabile nel suo piano specifico di accumulazione Z ed alla verifica delle condizioni di avvio del ciclo 2 . Il ciclo 2 è dedicato all'attuazione dell’alimentazione da S dei moduli componenti il messaggio personalizzato, al controllo della loro elaborazione nel dispositivo di accumulo A , alla verifica delle condizioni di avvio dei cicli 1 e 3 ed allo stop del dispositivo S . Il ciclo 3 è dedicato all'attuazione delle operazioni di piega, chiusura ed espulsione del messaggio da spedire ed all'eventuale riavvio del ciclo 1 { v. figg, 1, 5 ).