ITRM940432A1 - "procedimento e circuito di visualizzazione ad alta persistenza" - Google Patents

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ITRM940432A1
ITRM940432A1 IT94RM000432A ITRM940432A ITRM940432A1 IT RM940432 A1 ITRM940432 A1 IT RM940432A1 IT 94RM000432 A IT94RM000432 A IT 94RM000432A IT RM940432 A ITRM940432 A IT RM940432A IT RM940432 A1 ITRM940432 A1 IT RM940432A1
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Steven M Hoffman
Timothy M Garton
Dawn Marie Galecki
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Motorola Inc
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    • G09EDUCATION; CRYPTOGRAPHY; DISPLAY; ADVERTISING; SEALS
    • G09GARRANGEMENTS OR CIRCUITS FOR CONTROL OF INDICATING DEVICES USING STATIC MEANS TO PRESENT VARIABLE INFORMATION
    • G09G3/00Control arrangements or circuits, of interest only in connection with visual indicators other than cathode-ray tubes
    • G09G3/004Control arrangements or circuits, of interest only in connection with visual indicators other than cathode-ray tubes to give the appearance of moving signs

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Abstract

Un circuito di visualizzazione ed associato procedimento, comprendente un elemento di visualizzazione (118) ad alta persistenza, quale un dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi (130), il quale visualizza sequenze di quadri di immagini di informazioni (260, 266, 272), mentre riduce al minimo le interferenze fra un quadro ed il quadro successivo. Una sequenza di quadri delle immagini delle informazioni vengono visualizzati sull'elemento di visualizzazione (118), per generare così un segnale visivo che appare scorrere attraverso lo schermo di visualizzazione (134) dell'elemento visualizzatore. I quadri delle immagini nere (b) sono intercalati fra i successivi quadri delle immagini delle informazioni, allo scopo di ridurre così l'interferenza fra i successivi quadri delle immagini delle informazioni.

Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di Brevetto d'invenzione, avente per titolo:
"Procedimento e circuito di visualizzazione ad alta persistenza".
La presente invenzione si riferisce in linea generale agli elementi dei circuiti di visualizzazio ne ad alta persistenza e, in modo più particolare, ad un circuito ed all'associato procedimento per ridurre al minimo le interferenze provocate dalle lente velocità di decadimento delle immagini che sono caratteristiche di tali elementi di visualizzazione ad alta persistenza.
Molti dispositivi elettronici comprendono, co me loro porzioni, elementi di presentazione visiva che permettono la presentazione visiva delle informa zioni sui loro schermi di visualizzazione. Le informazioni visualizzate per mezzo di tali elementi di visualizzazione possono comprendere, per esempio, le informazioni generate durante il funzionamento dei dispositivi elettronici e le informazioni indicative del funzionamento dei dispositivi elettronici. Poiché le informazioni vengono visualizzate dagli elementi di presentazione in forma visiva, gli osservatori di tali elementi sono in grado di discernere rjì pidamente e prontamente la presentazione delle infor mazioni. Esempi di elementi di presentazione visiva o visualizzazione comprendono le luci indicatrici, i diodi emettitori di luce ed i visori a cristalli liquidi.
I progressi effettuati nel campo della elettronica hanno permesso la miniaturizzazione dei circuiti elettronici che comprendono dispositivi elettronici, oltre a permettere la introduzione di complessi sempre crescenti di nuovi tipi di dispositivi elettronici. 1 dispositivi per comunicazioni radio, come i radiotelefoni che operano in un sistema per comunicazioni di tipo cellulare, sono esempi dei dispositivi elettronici costituiti da circuiterie elettroniche che sono state sempre più miniaturizzate.
Concomitantemente alla riduzione delle dimensioni fisiche delle circuiterie elettroniche dei dispositivi elettronici vi è stata una analoga riduzione delle dimensioni fisiche degli alloggiamenti o custodie e di altre strutture di tali dispositivi elettronici. Come risultato di ciò, i dispositivi elettronici stanno assumendo delle dimensioni fisiche sempre più piccole, per cui gli elementi di presenta zione visiva che formano parte di tali dispositivi elettronici debbono anche avere delle dimensioni fisiche sempre più piccole.
Tuttavia, gli elementi di presentazione visiva debbono essere sufficientemente grandi per permei tere la presentazione visiva delle informazioni in una forma tale da permetterne una conveniente osservazione da parte degli osservatori di tali dispositi vi di visualizzazione.
A causa di tali ridotte dimensioni fisiche permesse dagli elementi di presentazione visiva dei dispositivi elettronici ed a causa dei fatto che la grandezza degli elementi di presentazione visiva deve rimanere sufficientemente elevata per permettere agli osservatori di osservare convenientemente le in^ formazioni visualizzate su di essi, si verificano un crescente numero di circostanze in cui i dispositivi di visualizzazione assumono delle dimensioni fisiche che non permettono di visualizzare l'intera quantità di informazioni che si desiderano sull'elemento di presentazione perchè esse vengano visualizzate su di esso in una qualsiasi circostanza particolare.
Quando l'informazione che deve essere visualizzata è costituita da informazioni alfanumeriche, le informazioni che si desidera visualizzare sugli elementi di visualizzazione debbono essere fatte scorrere sugli schermi di visualizzazione degli elementi di visualizzazione in maniera analoga alla visualizzazione delle informazioni sul mercato finanziario su un nastro di telescrivente per le informazioni finanziarie.
Mentre l'informazione visualizzata su un elemento di visualizzazione in tale maniera sembra esse re fatta scorrere sullo schermo di visualizzazione dell'elemento di visualizzazione, un tale effetto viene in pratica creato visualizzando sequenzialmente sullo,schermo di presentazione dell'elemento di visualizzazione una pluralità di quadri discreti de_l_ l'immagine. In maniera del tutto analoga alla maniera in cui i singoli quadri di una bobina cinematogra fica, quando visualizzati sequenzialmente con rapida cadenza di visualizzazione, appaiono generare una singola immagine in movimento, l'informazione alfanu merica sembra scorrere attraverso l'elemento di visualizzazione.
Come notato brevemente in quanto precede, un dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi opera per formare un elemento di presentazione visiva. L'impiego di un dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi si dimostra particolarmente vantag gioso dato che un dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi richiede una piccola potenza di funzionamento per generare una presentazione visiva. Quando un dispositivo elettronico viene alimentato da un alimentatore di energia elettrica portatile, normalmente si desidera ridurre al minimo la quantità di energia elettrica richiesta per il funzionamen to dei dispositivo. In accordo con ciò, l'impiego di un dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi in qualità di elemento di presentazione visiva, quando il consumo di energia del dispositivo deve es sere ridotto al minimo, si verifica con grande frequenza.
Una presentazione visiva viene generata su un dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi mediante applicazione di segnali di bassa tensione ad alcune sue porzioni. Applicando un segnale di bas sa tensione a varie porzioni del dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi, viene modificata la polarità delle porzioni del dispositivo che vengo no influenzate. Le variazioni della polarità delle porzioni del dispositivo che vengono così influenzate modificano le caratteristiche di riflessione e di trasmissione e quindi in questo modo alterano le caratteristiche visive delle porzioni del dispositivo che vengono influenzate. Applicando in maniera selettiva delle tensioni a porzioni desiderate del dispositivo, per alterare cosi le caratteristiche v_i_ sive delle porzioni desiderate del dispositivo, vengono formati dei simboli alfanumerici.
Tuttavia, dopo il termine della applicazione delle tensioni alle porzioni scelte del dispositivo di presentazione a cristalli liquidi, le caratteristiche visive delle porzioni del dispositivo che ven gono influenzate non variano istantaneamente. Piutto sto, un decadimento dell'immagine con una certa vel£ cità è associato alle porzioni del dispositivo che vengono influenzate. In altre parole, le caratteristiche visive del dispositivo vengono alterate soltanto in modo graduale a seguito del termine della applicazione delle tensioni ad esso. Soltanto dopo un certo periodo di tempo, che è in relazione con la velocità del decadimento delle immagini, le cara£ teristiche visive del dispositivo precedentemente al^ terate dal fatto che al dispositivo vengono applicate delle tensioni non sono più visibili.
.Altre strutture degli elementi di visualizzazione presentano similmente tali caratteristiche. I dispositivi di visualizzazione che presentano tali caratteristiche vengono spesse volte riferiti come dispositivi di visualizzazione a lento decadimento oppure dispositivi di visualizzazione ad alta persistenza. Un dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi oppure altro dispositivo di visualizzazio ne a super-torsione è un esempio di un dispositivo di visualizzazione a lento decadimento oppure di un dispositivo di visualizzazione ad alta persistenza.
Quando l'applicazione delle tensioni associate ad un primo quadro dell'immagine visualizzato dal dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi è terminata e le tensioni associate ad un successivo quadro dell'immagine vengono applicate al dispositivo prima della scomparsa del quadro dell'immagine precedentemente generato, il quadro dell'immagine precedentemente generato interferisce con l'aspetto visivo del quadro dell'immagine successivamente gene rato. Tale interferenza qualche volta viene riferita anche come ricambio dell'immagine o più semplicemente come ricambio. Tale interferenza degrada la qual tà dell'immagine che viene fatta scorrere sui dispositivo di presentazione.
Ciò di cui si ha bisogno, pertanto, è un perfezionato apparecchio ed associato procedimento per ridurre al minimo le interferenze fra i quadri delle immagini sequenzialmente generati, i quali vengono visualizzati su un dispositivo di visualizzazione ad alta persistenza.
Un radiotelefono portatile utilizzato in un sistema per comunicazioni cellulari rappresenta un tipo di dispositivo elettronico che qualche volta comprende un dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi. I problemi associati alla velocità di decadimento delle immagini di un visore a cristal^ li liquidi viene similmente presentato in un disposi tivo di visualizzazione a cristalli liquidi che forma parte del radiotelefono.
Ciò di cui si ha ulteriore bisogno, pertanto, è un circuito di visualizzazione e di un radiotelefo no che lo comprenda, tali da ridurre al minimo le in terferenze fra i quadri delle immagini sequenzialmen te generati che vengono visualizzati dal circuito di visualizzazione.
Sommario dell'Invenzione
La presente invenzione, in accordo con ciò, fornisce vantaggiosamente un apparecchio ed un proce dimento per superare le limitazioni della tecnica esistente.
La presente invenzione inoltre vantaggiosamen te fornisce un circuito di visualizzazione per presentare visualmente le sequenze dei quadri delle immagini che contengono le informazioni.
La presente invenzione fornisce inoltre vantaggiósamente ancora un dispositivo di visualizza zione ad alta persistenza ed un associato procedimen to per ridurre al minimo i problemi associati con ta li circuiti di visualizzazione già esistenti.
Ulteriori vantaggi e caratteristiche della presente invenzione appariranno maggiormente evidenti a seguito di lettura della seguente descrizione dettagliata delle preferite forme di realizzazione.
In conformità con la presente invenzione, un circuito di visualizzazione ed associato procedimento sono descritti per visualizzare una sequenza di almeno due quadri di immagini contenenti informazioni. Il circuito di visualizzazione comprende un elemento di visualizzazione avente uno schermo di visua^ lizzazione che opera per visualizzare su di esso i quadri delle immagini contenenti le informazioni. Un generatore di segnali di visualizzazione è collegato all'elemento di visualizzazione ed opera per generare segnali di visualizzazione che spingono l'elemento di visualizzazione a visualizzare sul suo schermo di visualizzazione i quadri delle immagini contenenti le informazioni.che corrispondono ai valori dei segnali di visualizzazione. I segnali di visualizzazione hanno valori che comprendono almeno dei valori che corrispondono ad un primo di almeno due quadri di immagini contenenti informazioni, ad un se condo di almeno due quadri contenenti le immagini di informazioni e ad un quadro contenente una immagine nera. I valori che corrispondono al quadro dell'imm_a gine nera sono intercalati fra i valori che corrispondono al primo ed al secondo quadro delle immagini contenenti le informazioni e vengono generati per un periodo di tempo tale da ridurre le interferenze sullo schermo di visualizzazione del primo qua dro dell'immagine di informazioni sul secondo quadro delle immagini delle informazioni.
Breve descrizione dei Disegni La presente invenzione sarà meglio compresa quando letta alla luce dei disegni allegati, nei qua li:
la Figura 1 rappresenta uno schema a blocchi di un circuito di visualizzazione di una preferita forma di realizzazione della presente invenzione;
la Figura 2 è una rappresentazione di una sequenza di quadri di immagini che vengono visualizzati sullo schermo di visualizzazione dell'elemento di visualizzazione del circuito di visualizzazione della Figura 1;
la Figura 3 è una rappresentazione di tre quadri di immagini posizionati uno adiacente all'altro, in cui il primo quadro di immagine interferisce con una porzione significativa del secondo quadro dell'immagine;
la Figura 4 è una rappresentazione, simile a quella della Figura 3, ma relativa a tre quadri di immagini disposti uno adiacente all'altro, generati durante il funzionamento di una preferita forma di realizzazione della presente invenzione, in cui viene ridotta l'interferenza fra i quadri di immagine che sono posizionati uno adiacente all'altro;
la Figura 5 è una rappresentazione grafica che illustra la relazione intercorrente fra l'interferenza dei quadri delle immagini generati sequenzialmente e l'effetto di lampeggiamento esibito durante la visualizzazione delle sequenze dei quadri delle immagini presentati sullo schermo di visualizzazione dell'elemento di visualizzazione del circuito di visualizzazione della Figura 1;
la Figura 6 rappresenta un algoritmo eseguìbi le da un elaboratore che forma parte del circuito di visualizzazione della Figura 1 per ridurre al minimo le interferenze fra i quadri delle immagini generati sequenzialmente per essere visualizzati dal relativo elemento di visualizzazione;
la Figura 7 è una rappresentazione di una serie di quadri di immagini trasmessi sequenzialmente per illustrare, in maniera simile a quella della Figura 3, le interferenze fra due quadri di immagini posizionati uno adiacente all'altro;
la Figura 8 è una rappresentazione, simile a quella della Figura 7, ma illustra un ridotto numero di quadri di immagini che sono generati per la visua lizzazione sull'elemento di visualizzazione del circuito di visualizzazione della Figura 1, durante il funzionamento di una preferita forma di realizzazione della presente invenzione;
la Figura 9 è una rappresentazione, simile a quelle delle Figure 7 e 8, ma relativa a tre quadri di immagini disposti uno adiacente all'altro, genera ti durante il funzionamento di una ulteriore prefer_i ta forma di realizzazione della presente invenzione;
la Figura 10 è una rappresentazione grafica che illustra la relazione che intercorre fra l'inter ferenza che si stabilisce fra due quadri di immagini disposti uno adiacente all'altro e l'effetto di salto associato all'immagine risultante visualizzata sull'elemento di visualizzazione del circuito di visualizzazione della Figura 1;
la Figura 11 rappresenta uno schema a blocchi di un radiotelefono che comprende, come sua porzione, il circuito di visualizzazione della Figura 1;
la Figura 12 rappresenta un diagramma di flus so che riporta le operazioni del procedimento in con formità con una preferita forma di realizzazione del_ la presente invenzione.
Descrizione di una preferita forma di realizzazione Facendo in primo luogo riferimento allo schema a blocchi della Figura 1, è rappresentato un circuito di visualizzazione o di presentazione visiva, a cui viene genericamente fatto riferimento con il numero 100, in conformità con una preferita forma di realizzazione della presente invenzione. Il circuito di visualizzazione 100 opera per presentare visualmente le informazioni, per permettere cosi all'utente del circuito di visualizzazione 100 di accertare visualmente tali informazioni.
Nella preferita forma di realizzazione, il circuito di visualizzazione 100 è costituito dal generatore 106 dei segnali di visualizzazione, in questo caso preferibilmente una circuiteria di elaborazione che presenta degli algoritmi eseguibili in essa, la quale è operativa per generare segnali di visualizzazione sulla linea 112.
Il circuito di visualizzazione 100 inoltre comprende l'elemento di visualizzazione 118, rappresentato dal rettangolo mostrato in tratteggio, il quale racchiude il chip di controllo 124 ed il dispo sitivo di visualizzazione 130 a cristalli liquidi. Il chip di controllo 124 viene collegato in modo da ricevere i segnali di visualizzazione che debbono es sere visualizzati, attraverso la linea 112, dal gene ratore 106 di segnali di visualizzazione ed opera per generare sulla linea 136 dei segnali che control lano il funzionamento del dispositivo di visualizzazione 130.
Come precedentemente menzionato, le caratteri stiche visive delle porzioni di un dispositivo di vi sualizzazione a cristalli liquidi, per esempio il dispositivo 130 del circuito di visualizzazione 100 della Figura 1, vengono modificate in risposta alla applicazione ad esso di segnali di tensione. Il chip di controllo 124 opera per generare sulla linea 136 dei segnali che rispondono ai segnali applicati ad esso sulla linea 112 dal generatore 106 dei segnali di visualizzazione. I segnali generati dal modulo di controllo 124 provocano l’alterazione delle caratteristiche visive delle porzioni del dispositivo di vi sualizzazione 130 a cristalli liquidi. Mediante una modificazione delle porzioni del dispositivo di visualizzazione 130 a cui vengono applicate le tensioni, le immagini visualizzate dal dispositivo di visualizzazione 130 possono essere modificate. Il blocco 134 disposto nella porzione di sommità del dispositivo di visualizzazione 130 a cristalli liqui_ di è rappresentativo di uno schermo di visualizzazio ne avente un'area di visualizzazione che forma parte del dispositivo di visualizzazione 130.
Come anche è stato precedentemente menzionato, un dispositivo di visualizzazione, quale può essere il dispositivo 130, può generare segnali visivi che sembrano scorrere sullo schermo di visualizzazione del dispositivo di visualizzazione facendo in modo che il dispositivo di visualizzazione visualizzi sue cessivamente una serie di quadri di immagini in maniera analoga ai quadri di una bobina cinematografica. II dispositivo di presentazione 130 a cristalli liquidi incorporato nel circuito di visualizzazione 100 della Figura 1 opera per permettere lo scorrimen to dell'informazione visiva mediante applicazione di appropriati segnali di visualizzazione attraverso la linea 112 al chip di controllo 124. Quando il genera tore 106 dei segnali di visualizzazione comprende un circuito elaboratore, gli algoritmi eseguibili da un tale circuito dì elaborazione operano per fare in mo do che la generazione di appropriati segnali di visualizzazione attraverso la linea 112 provochi la visualizzazione dei desiderati quadri delle immagini sullo schermo di visualizzazione del dispositivo di visualizzazione 130 dell'elemento di visualizzazione 118.
La Figura 2 è una rappresentazione di una sequenza di quadri di immagini che vengono visualizzati sullo schermo di presentazione del dispositivo di visualizzazione 130 del circuito di presentazione 100. I quadri, in questo caso identificati con i numeri di riferimento 160, 166, 172, 178 e 184 sono rappresentaiivi delle visualizzazioni generate dal dispositivo di visualizzazione 130. Le presentazioni visive sono create in risposta alla applicazione di segnali di visualizzazione generati dal generatore 106 attraverso la linea 112 (e più particolarmente i segnali generati sulla linea 136 in risposta ai segnali generati sulla linea 112). I quadri 160-184 illustrano delle immagini visive che, quando visualizzate sequenzialmente da un dispositivo di visualizzazione, quale il dispositivo 130, formano una vi sualizzazione scorrevole. Mediante, lo scorrimento delle informazioni sul dispositivo di visualizzazione, le informazioni che altrimenti non si adatterebbero al dispositivo di visualizzazione in qualsiasi istante di tempo vengono rese visibili ad un osservatore entro un breve intervallo di tempo.
Facendo quindi riferimento alla rappresentazione della Figura 3, sono illustrati tre quadri di immagini contenenti informazioni, in questo caso indicati con i numeri di riferimento 260, 266, 272. (I termini di quadro dell'immagine contenente le informazioni e di quadro dell'immagine in certe occasioni verranno usati nel seguito in maniera intercam biabile). I quadri 260-272 corrispondono a tre quadri disposti uno adiacente all'altro, illustrati ne_l la Figura 2, per esempio i quadri 160-172. I quadri 260-272 sono anche rappresentativi delle immagini v_i_ sive visualizzate su un dispositivo di visualizzazio ne, per esempio il dispositivo di visualizzazione 130 a cristalli liquidi del circuito di visualizzazione 100 della Figura 1. Ciascun quadro di immagine 260-272 viene generato per un periodo di tempo t, ta^ li periodi di tempo avendo delle durate simili. Inol tre, visualizzando in maniera sequenziale ciascuno dei tre quadri, viene creato un effetto di scorrimen to o di traslazione dell'informazione visiva presentata da un dispositivo di visualizzazione. Le inforinazioni alfanumeriche illustrate in ciascuno dei qua dri 260-272 sono esempi di una sequenza di tre quadri di immagini che, quando visualizzati uno dopo lo altro, provocano lo scorrimento o la traslazione del_ le cifre 1, 2 e 3.
La Figura 3 illustra ulteriormente gli effetti del decadimento delle immagini associato ad un dispositivo ad alta persistenza, per esempio il dispositivo di visualizzazione 130 a cristalli liqu di dei circuito di visualizzazione 100. Come anche è stato precedentemente menzionato, una immagine visiva generata da un dispositivo di visualizzazione ad alta persistenza non scompare immediatamente quando vengono fatti terminare i segnali che provocano la generazione di una tale immagine. Piuttosto, un certo periodo di tempo, che è in relazione con la velocità di decadimento delle immagini, è richiesto prima della totale scomparsa dell'immagine.
quando i successivi quadri delle immagini ven gono sequenzialmente generati per la presentazione su un tale dispositivo di visualizzazione ad alta persistenza, l'interferenza derivante da un quadro di immagine precedentemente generato viene provocata su un quadro di immagine successivamente generato, come risultato del decadimento dell'immagine associa to al dispositivo ad alta persistenza. Le porzioni tratteggiate del secondo quadro di immagine 266 della Figura 3 rappresentano il periodo di tempo nel corso del quale l'immagine visiva del quadro 260, quando visualizzato su un dispositivo ad alta persistenza interferisce con un quadro di immagine successivamente generato, in questo caso con il quadro di immagine 266. Il segmento di linea 278 disposto al disopra della porzione tratteggiata del quadro 266 dell'immagine è rappresentativo del periodo di tempo nel corso del quale l'immagine del quadro 260 interferisce con l'immagine del quadro 266. Tale interferenza, denominata anche "runover", interferisce con il segnale visivo risultante presentato dal dispositivo di visualizzazione che presenta tale sequenza di quadri di immagine.
Le interferenze fra due qualsiasi di quadri di immagini disposti uno adiacente all'altro possono similmente essere rappresentate.
La Figura 4 è una rappresentazione simile a quella della Figura 3 che illustra tre quadri delle immagini, in questo caso identificati con i numeri di riferimento 360, 366 e 372, che possono anche essere visualizzati da un dispositivo di visualizzazio ne, per esempio il dispositivo di visualizzazione 130 a cristalli liquidi del circuito di visualizzazione 100. I quadri delle immagini rappresentati ne_l_ la Figura 4 vengono generati in risposta al funziona mento di una preferita forma di realizzazione del circuito di visualizzazione 100 in cui gli effetti dannosi risultanti dal decadimento delle immagini di un dispositivo di visualizzazione ad alta persistenza vengono ridotti al minimo.
Mentre tre quadri di immagini 360, 366 e 372 vengono generati durante un periodo di tempo corrispondente a 3t similmente alla generazione di tre quadri di immagini 260, 266 e 272 durante un corrispondente periodo di tempo nella rappresentazione della Figura 3, l'interferenza fra quadri di immagini disposti uno adiacente all'altro nella rappresentazione della Figura 4 è sostanzialmente ridotta. Ciascun quadro di immagine 360-372 viene generato per un periodo di tempo s che è una porzione frazionaria del periodo di tempo t. I quadri di immagini 360-372 non vengono generati durante le restanti po_r zioni del periodo di tempo t, ma piuttosto, durante la porzione restante del periodo di tempo t, identificata dal periodo di tempo b, viene generato un qua^ dro di immagine di tipo nero. Un quadro di immagine nero è un quadro di immagine che non comprende alcuna informazione e che, quando visualizzato su un dispositivo di visualizzazione, per esempio un dispo sitivo di visualizzazione 130 a cristalli liquidi in corporato in un circuito di visualizzazione 100, com porta una visualizzazione nera.
La lunghezza dell'intervallo di tempo nel cor so del quale il quadro dell'immagine nero viene gene rato è in relazione con la velocità di decadimento dell'immagine del dispositivo di visualizzazione sul quale vengono visualizzati i quadri di immagini 360-372. Facendo terminare la generazione dei quadri del_ le immagini contenenti le informazioni dopo un peri£ do di tempo s e successivamente generando i quadri di immagini neri per il periodo di tempo b, l'entità dell'interferenza provocata da un quadro di immagine contenente informazioni generato per primo su un qu_a dro di immagine contenente informazioni generato per secondo viene ridotta.
La freccia 378, corrispondente alla freccia 278 della Figura 3, rappresenta il periodo di tempo associato ad una velocità di decadimento dell'immag_i_ ne di un particolare dispositivo di visualizzazione, per esempio il dispositivo di visualizzazione 130 a cristalli liquidi incorporato nel circuito di visualizzazione della Figura 1. Poiché un quadro di immaglne contenente informazioni generato per secondo viene generato soltanto per una piccola porzione del periodo di tempo che corrisponde alla velocità di de cadimento dell'immagine del dispositivo di visualizzazione, l'entità dell'interferenza fra i quadri del_ le immagini delle informazioni generati per primo e per secondo viene significativamente ridotta. Naturalmente, riducendo il periodo di tempo s durante il quale il quadro dell'immagine di informazione viene generato, l'interferenza fra i quadri delle informazioni può essere ulteriormente ridotta.
La riduzione che si verifica nel periodo di tempo s nel corso del quale un quadro dell'immagine contenente l'informazione viene generato non può superare un certo ammontare senza introdurre un effetto di lampeggiamento nel risultante segnale visivo generato dal dispositivo di visualizzazione che presenta visualmente le sequenze dei quadri delle immagini. (Il termine di effetto di lampeggiamento si ri ferisce ad un aspetto visivo inserito/disinserito o_v vero simile ad una luce palpitante in un segnale visivo formato dal dispositivo di visualizzazione). In altre parole, una riduzione nel periodo di tempo s durante il quale il quadro dell'immagine contenente l'informazione viene generato, per ridurre così l'am montare dell'intereferenza fra i quadri delle immagi_ ni contenenti le informazioni che sono generati uno dopo l'altro, si verifica soltanto con un corrispondente Incremento nell'effetto di lampeggiamento. Un bilanciamento fra la riduzione dell'interferenza e l'aumento dell'effetto di lampeggiamento deve in accordo con ciò essere scelto.
La Figura 5 è una rappresentazione grafica che illustra la relazione che intercorre fra tale in terferenza e tale effetto lampeggiante. Nella rappre sentazione grafica della Figura 5, l'interferenza fra i quadri delle immagini contenenti le informazio ni che sono generati uno dopo l'altro è rappresentata lungo l'asse 400 delle ascisse ed i livelli dello effetto lampeggiante è rappresentato lungo l'asse 406 delle ordinate. La curva 412 rappresenta un grafico della relazione fra l'interferenza ed il lampeg giamento con il diminuire dell'ammontare dell'interferenza, la entità dell'effetto di lampeggiamento aumenta e, con l'aumentare dell'effetto di interferenza, l'entità dell'effetto di lampeggiamento diminuisce. La direzione della freccia della curva 412 rappresenta una riduzione nel periodo di tempo s durante il quale viene generato un quadro dell'immagine contenente l'informazione.
La Figura 6 rappresenta un diagramma di flusso, a cui viene genericamente fatto riferimento con il numero 450, che può essere eseguito dalla cir cuiteria dell'elaboratore che comprende il generatore 106 dei segnali di visualizzazione del circuito di visualizzazione 100 della Figura 1. L'algoritmo incorporato dal diagramma di flusso 450 opera per r durre l'ammontare dell'interferenza fra i quadri del le immagini contenenti le informazioni che sono gene rati successivamente medinate intercalamento dei qua dri delle immagini neri fra quadri di immagini conte nenti le informazioni, posizionati uno adiacente al-
l'altro.
Dopo l'inserimento nell'algoritmo indicato dal blocco di avviamento 456, un contatore viene set tato ad uno, com eindicato dal blocco 460.
Quindi, come indicato dal blocco 466, il quadro N viene visualizzato per un periodo di tempo s. Successivamente e come indicato dal blocco id decisione 472, viene fatta una determinazione se il periodo di tempo s sia o meno trascorso. In caso negativo,.viene seguito il ramo negativo ed il quadro N viene continuato ad essere visualizzato dal dispositivo di visualizzazione, per esempio il dispositivo di visual iz2azlone 130 della Figura 1. Se il periodo di tempo è trascorso, viene seguito il ramo corrispondente alla risposta positiva ed un quadro di immagine nero viene visualizzato dal dispositivo di visualizzazione, come indicato dal blocco 478, per un periodo di tempo b.
Successivamente e come indicato dal blocco di decisione 484, viene effettuata una determinazione se il periodo di tempo b è o meno trascorso. Se non è trascorso, viene seguito il ramo corrispondente a_l la risposta negativa ed il quadro di immagine nero viene continuato ad essere visualizzato. Se il perio do di tempo è trascorso, viene seguito il ramo corrispondente alla risposta positiva fino al blocco 488, nel quale il contatore viene incrementato. Quin di, e come indicato dal blocco di decisione 492, vie ne fatta una determinazione se il contatore superi o meno un valore prestabilito. In caso negativo, viene seguito il ramo corrispondente alla risposta negativa ed un successivo quadro dell'immagine contenente l'informazione viene visualizzato. Se il contatore supera il valore prestabilito, viene seguito il ramo corrispondente alla risposta positiva e l'esecuzione dell'algoritmo viene terminata.
La Figura 7 è una rappresentazione alquanto simile alla rappresentazione della Figura 3, la quale illustra una pluralità di quadri di Immagini di informazioni, in questo caso indicati con i numeri di riferimento 560, 563, 566, 569, 572 e 575. Ciascu no dei quadri di immagine 560-575 viene generato per un periodo di tempo t. Analogamente alla rappresenta zione della Figura 3, l'interferenza provocata da un quadro di Immagine generato per primo, in questo caso il quadro di immagine 560, su un quadro di immagi ne generato per secondo, in questo caso il quadro di immagine 563, viene indicata dalle porzioni tratteggiate del quadro 563 e la freccia 578 è rappresentativa di un decadimento dell'immagine associato ad un dispositivo di visualizzazione, per esempio il dispo sitivo di visualizzazione 130 a cristalli liquidi del circuito di visualizzazione 100 sul quale vengono visualizzati i quadri delle immagini.
La Figura 8 è una rappresentazione simile alla Figura 7, la quale illustra ancora una serie di quadri di immagini contenenti informazioni, in questo caso indicati con i numeri di riferimento 660, 666 e 672. Ciascun quadro di immagine 660-672 presen ta un.periodo di tempo 2t. Il periodo di tempo duran te il quale ciascun quadro di immagine 660-672 viene generato è due volte più grande del periodo di tempo durante il quale viene generato ciascuno dei quadri di immagine 560-575 della Figura 7. Il numero dei quadri generati nella rappresentazione della Figura 8, tuttavia, è commisuratamente ridotto, precisamente, quindi, per un fattore di due. Il contenuto informativo del quadro 560 corrisponde al contenuto in formativo del quadro 660, il contenuto informativo del quadro 566 corrisponde al contenuto informativo del quadro 666 ed il contenuto informativo del quadro 572 corrisponde al contenuto informativo del qua dro 672.
Quando i quadri 560-575 ed i quadri 660-672 vengono visualizzati su un dispositivo di visualizza zione, per esempio il dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi 130 del circuito di visualizzazione 100, in un qualsiasi periodo di tempo corrispondente ad un multiplo del periodo di tempo 2t, l'informazione visiva presentata sul dispositivo di visualizzazione è simile sia che la sequenza dei qua dri dell'immagine sia quella dei quadri 560-575 sia che sia quella dei quadri 660-672 delle immagini. Quindi, visualizzando I quadri di immagine 660-672, l'intervallo di tempo intercorrente fra le visualizzazioni dei successivi quadri di immagine 660-672 viene raddoppiato, mentre.la velocità di scorrimento dell'informazione percepita che viene visualizzata sul dispositivo di visualizzazione rimane costante. Più generalmente, anche se quadri scelti delle immagini vengono scartati, si può mantenere la stessa ve locità di scorrimento o di traslazione che viene per cepita.
La Figura 9 è una rappresentazione che illustra la vantaggiosa utilizzazione della visualizzazione di più piccoli numeri di quadri di immagine, senza ridurre la velocità di scorrimento dell'informazione visualizzata dal dispositivo di visualizzazione. La Figura 7 illustra ancora i quadri delle im magini delle informazioni, in questo caso indicati con i numeri di riferimento 760, 766 e 772, che vengono generati per un periodo di tempo x che è una porzione frazionaria del periodo di tempo t.
Fra 1 quadri delle immagini di informazioni 760-772 sono intercalati quadri di immagine neri che sono generati per periodi di tempo b, in maniera simile alla generazione dei quadri neri delle immagini precedentemente descritti con riferimento alla Figura 4. Poiché i quadri neri delle immagini sono inter calati fra quelli che sono adiacenti dei quadri delle immagini informative 760-772, viene ridotta al m_i_ nimo l'interferenza fra i quadri successivi delle im magini quando essi vengono visualizzati su un dispositivo di visualizzazione.
Poiché il periodo di tempo che intercorre fra Le generazioni dei successivi quadri delle immagini delle informazioni è un periodo di tempo corrispondente a 2t, piuttosto che un periodo di tempo corrispondente a t, il periodo di tempo nel corso del quale possono essere generati un quadro nero di imma^ gine ed anche un quadro di immagine contenente infor mazioni viene aumentato. Poiché un singolo quadro di immagine contenente informazioni può essere generato per un periodo di tempo x superiore al periodo di tempo s durante il quale un quadro di immagine è sta to generato rispetto alla descrizione della Figura 4, l'effetto di lampeggiamento precedentemente notato può essere ridotto, minimizzando ancora l'interferen za fra quadri di informazioni successivamente genera ti.
Nella descrizione delle Figure 7-9, vengono scartati quei quadri di immagini che contengono informazioni che sono disposti alternativamente, per aumentare cosi il periodo di tempo durante il quale una singola immagine contenente informazioni viene visualizzata senza ridurre la velocità di scorrimento percepita dell'informazione visualizzata su un dispositivo di visualizzazione. Inoltre, l'esempio illustrato era un esempio in cui il periodo di tempo t presentava un valore inferiore al periodo di tempo associato alla velocità di decadimento D delle immagini di un dispositivo di visualizzazione, il quale, a sua volta, è inferiore al periodo di tem po 2t.
Più genericamente, (n-1) quadri di immagini contenenti informazioni possono essere scartati, essendo n definito come una quantità intera del rappo_r to D/t.
Per esempio, se il periodo di tempo t durante il quale una immagine contenente informazioni deve essere visualizzata è un quinto del periodo di tempo D dei decadimento dell'immagine, il valore di n corrisponde a 5, soltanto una di cinque visualizzazioni di informazioni deve essere presentata e le quattro visualizzazioni di immagini di informazioni interposte possono essere scartate.
Come risultato, la velocità percepita di scor rimento dell'informazione costituita dai quadri delle immagini delle informazioni non viene ridotta ed i quadri neri delle immagini possono essere intercalati fra I quadri contenenti le informazioni, allo scopo di ridurre al minimo le interferenze fra quadri di immagine generati uno dopo l'altro.
Tuttavia, scartando i quadri delle immagini contenenti le informazioni, viene introdotto nel segnale visivo presentato dal dispositivo di visualizzazione un effetto di salto. Tale effetto di salto è analogo all'aspetto saltellante del movimento dei ca^ ratteri nelle antiquate bobine cinematografiche in cui sono utilizzati un numero insufficiente di fotogrammi dell'immagine che formano tali bobine.
In accordo con ciò, si deve ricorrere ad un bilanciamento fra i numeri dei quadri delle immagini contenenti le informazioni che vengono scartati per ridurre al minimo l'interferenza fra uno successivo dei quadri di immagine contenenti le informazioni e l'effetto di saltellamento che si verifica come risultato di tale scarto dei quadri delle immagini che contengono le informazioni.
La Figura 10 è una rappresentazione grafica che illustra la relazione che intercorre fra l'inter ferenza esistente fra il quadro dell'immagine contenente l'informazione che viene generato per primo su un quadro di immagine contenente informazioni che viene generato successivamente ed il risultante incremento nell'effetto di saltellamento. L'ammontare dell'interferenza è.riportato lungo l'asse 800 delle ascisse e l'entità dell'effetto di saltellamento è riportato lungo l'asse 806 delle ordinate. La curva 812 rappresenta la relazione fra l'interferenza e la entità dell'effetto di saltellamento. Scartando nume ri maggiori di quadri di immagini contenenti informa zioni, l'entità dell'effetto di saltellamento aumenta, mentre lo scarto di un minor numero di quadri di immagini contenenti informazioni si traduce in una minore incidenza dell'effetto di saltellamento, anche se comporta un aumento dell'interferenza fra qua dri di Immagini generati successivamente. La direzio ne della freccia della curva 812 rappresenta l'incre mento della riduzione dei numeri di quadri di immag_i_ ni contenenti informazioni.
La Figura 11 rappresenta uno schema a blocchi di un radiotelefono, che viene riferito genericamente con il numero di riferimento 996, il quale comprende un circuito di visualizzazione 1000 simile al circuito di visualizzazione 100 della Figura 1, come sua porzione.
Il circuito di visualizzazione 1000 del radio telefono 996 è rappresentato come comprendente un elaboratore 1006 che comprende, come sua porzione, un generatore di segnali di visualizzazione che genera segnali di visualizzazione sulla linea 1012. L'elemento di visualizzazione 1018 è collegato in modo da ricevere i segnali di visualizzazione generati sulla linea 1012 dall'elaboratore 1006. Operando in maniera analoga all'elemento di visualizzazione 118 della Figura 1, l'elemento di visualizzazione 1018 opera per generare su uno schermo di visualizzazione dello elemento di visualizzazione segnali visivi corrispon denti ai segnali di visualizzazione generati sulla linea 1012 dall'elaboratore 1006. I segnali di visua lizzazione generati dall'elaboratore 1006 corrispondono a scelti quadri di immagini di informazioni aventi quadri neri dell'immagine intercalati fra di essi.
L'elemento di visualizzazione 1018 pertanto o pera per visualizzare sul suo schermo di visualizzazione le informazioni che appaiono scorrere o trasla^ re attraverso lo schermo di visualizzazione, riduceri do nello stesso tempo al minimo le interferenze fra i successivi quadri di immagini di informazioni. Una appropriata scelta dei parametri degli algoritmi ese guibili dall'elaboratore 1006 permette un appropriato bilanciamento per ridurre al minimo le interferen ze fra tali successivi quadri di Immagini visualizza, ti dagli elementi di visualizzazione, mentre nello stesso tempo viene ridotto al minimo il livello di saltellamento e l'effetto di lampeggiamento dei segnali visivi presentati sullo schermo di visualizzazione dell'elemento di visualizzazione 1018.
E' inoltre dimostrato che il radiotelefono 996 comprende una circuiteria di ricetrasmissione 1050 comprendente sia una porzione di trasmettitore sia una porzione di ricevitore, le quali sono collegate all'elaboratore 1006 per mezzo della linea 1056. Nella preferita forma di realizzazione della presente invenzione, l'elaboratore 1006 opera ulteriormente per controllare il funzionamento della cir cuiteria 1050 del ricetrasmettitore.
L'elemento di ingresso 1062 forma inoltre par te del radiotelefono 996. L'elemento di ingresso 1062 viene collegato all'eIadoratore 1006 Der mezzo della linea 1068. L'elemento di ingresso 1062 può in eludere, per esempio, tasti di azionamento che comprendono i tasti di azionamento di una convenzionale tastiera telefonica. L'azionamento di alcuni scelti dei tasti di azionamento comprendenti l'elemento di ingresso 1062 fornisce degli ingressi all'eIadoratore 1006 per controllare il funzionamento della circuiteria 1050 del ricetrasmettitore. L'elaboratore 1006, naturalmente, può essere reso operativo per ge nerare sulla linea 1012 segnali di visualizzazione aventi valori che rispondono all'azionamento dei tasti dell'elemento di ingresso 1062. L'elaboratore 1006 può anche similmente essere reso operativo per generare segnali di visualizzazione sulla linea 1012 in risposta al funzionamento della circuiteria 1050 del ricetrasmettitore.
Poiché i quadri neri delle immagini vengono introdotti fra i quadri contenenti informazioni, i quali vengono visualizzati sullo schermo di visuali_z zazione dell'elemento di visualizzazione 1018, l'interferenza fra i successivi quadri di immagine che contengono le informazioni e che sono visualizzati sullo schermo di visualizzazione dell'elemento di vi sualizzazione 1018 viene ridotta.
Si dovrebbe notare, naturalmente, che il circuito di visualizzazione 100 della Figura 1 può esse re similmente utilizzato per formare una porzione di uno qualsiasi di molti altri dispositivi elettronici che comprendono un dispositivo di visualizzazione ad alta persistenza come loro porzione.
Infine, tornando ora al diagramma di flusso logico della Figura 12, sono riportate le operazioni di un procedimento, a cui viene genericamente fatto riferimento con il numero 1100, di una preferita for ma di realizzazione della presente invenzione. Il procedimento 1100 opera per visualizzare una sequenza di almeno due quadri di informazioni su uno scher mo di visualizzazione di un elemento di visualizzazione.
In primo luogo e come indicato dal blocco 1106, i segnali di visualizzazione che sono generati operano in modo che l'elemento di visualizzazione presenti sullo schermo di visualizzazione i quadri delle immagini che contengono le informazioni corrispondentemente ai valori dei segnali di visualizza zione. I segnali di visualizzazione hanno valori che comprendono almeno dei valori che corrispondono ad un primo di almeno due quadri contenenti le infor mazioni sotto forma di immagini, un secondo degli al_ meno due quadri delle immagini contenenti le informa zioni ed un quadro nero dell'immagine.
Successivamente e come indicato dal blocco 1106, i valori dei segnali che corrispondono al quadro nero dell'immagine vengono intercalati fra i valori dei segnali che corrispondono al primo ed al secondo quadro delle immagini contenenti le informazioni. I valori dei segnali corrispondenti al quadro nero delle immagini vengono generati per un periodo di tempo tale da ridurre l'interferenza sullos chermo di visualizzazione del primo quadro di immagine contenente l'informazion sul secondo quadro di immagine contenente l'informazione.
Sebbene la presente invenzione sia stata descritta con riferimento alle preferite forme di realizzazione rappresentate nelle varie figure, deve essere sottinteso che altri simili forme di realizza zione possono essere usate e modifiche ed aggiunte possono essere fatte alle descritte forme di realizzazione per svolgere le stesse funzioni della presen te invenzione, senza con ciò deviare da essa. Pertan to, la presente invenzione non dovrebbe essere limitata ad una qualsiasi singola forma di realizzazione, ma piuttosto il suo ambito ed il suo respiro dovrebbero essere interpretati in conformità con quanto esposto nelle allegate rivendicazioni.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Circuito di visualizzazione per visualizza re sequenzialmente quadri di immagine che contengono informazioni in un'area di visualizzazione di un ele mento di visualizzazione (118) avente uno schermo di visualizzazione ad alta persistenza (134), comprendente l'area di visualizzazione che serve per visualizzare i quadri delle immagini contenenti le informazioni, lo schermo di visualizzazione ad alta persi_ stenza avendo una associata velocità di decadimento delle immagini, caratterizzato dal fatto che: un generatore (106) di segnali di visualizzazione, collegato all'elemento di visualizzazione (118), genera segnali di visualizzazione che operano in modo che l'elemento di visualizzazione visualizzi nell'area di visualizzazione i quadri delle immagini che contengono le informazioni, i segnali di visualizzazione includendo un intervallo di visualizzazio ne, durante il quale i segnali di visualizzazione controllano l'elemento di visualizzazione per visualizzare le informazioni, ed un intervallo nero o di estinzione, durante il quale i segnali di visualizza^ zione non controllano l'elemento di visualizzazione per visualizzare una immagine contenente informazioni, l'intervallo nero seguendo l'intervallo di visua lizzazione per ciascun quadro contenente informazioni ed essendo proporzionale alla velocità di decadimento dello schermo di visualizzazione, in modo tale che ciascuna immagine contenente informazioni si affievolisca sostanzialmente prima dell'immagine conte nente informazioni di un successivo quadro di informazioni che viene visualizzato nell'area di visualiz zazione, per ridurre l'interferenza nell'area dello schermo di visualizzazione fra i sequenziali quadri delle immagini contenenti le informazioni, 2. Circuito di visualizzazione secondo la rivendicazione 1, ulteriormente caratterizzato dal fat to che l'elemento di visualizzazione comprende un dispositivo di visualizzazione (130) a cristalli liquid!. 3. Circuito di visualizzazione secondo la rivendicazione 2, ulteriormente caratterizzato dal fat to che l'elemento di visualizzazione comprende ulteriormente un dispositivo di controllo (124) per il dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi, collegato al generatore dei segnali di visualizzazio ne per ricevere il segnale di visualizzazione generato dal generatore dei segnali di visualizzazio ne ed operante per.generare segnali di controllo in modo da alimentare porzioni scelte del dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi in risposta al segnale di visualizzazione. 4. Circuito di visualizzazione secondo la rivendicazione 1, ulteriormente caratterizzato dal fat to che il generatore dei segnali di visualizzazione comprende una circuiteria di elaboratore (1006) avente un algoritmo memorizzato ed eseguibile in essa, in cui la esecuzione dell'algoritmo provoca il fatto che la circuiteria delI'elaboratore generi i segnali di visualizzazione aventi valori scelti. 5. Circuito di visualizzazione secondo la rivendicazione 1, ulteriormente caratterizzato dal fat to che il generatore dei segnali di visualizzazione comprende ulteriormente mezzi (1006) per determinare il numero dei quadri delle immagini contenenti le in formazioni che formano la sequenza dei quadri contenenti le informazioni che debbono essere visualizzati dall'elemento di visualizzazione. 6. Circuito di visualizzazione secondo la rivendicazione 5, ulteriormente caratterizzato dal fat. to che la sequenza degli almeno due quadri di immag_i_ ne contenenti le informazioni comprende almeno un primo quadro di immagine contenente informazioni (260), un secondo quadro di immagine contenente informazioni (266) ed un terzo quadro di immagine contenente informazioni (272) ed in cui il generatore dei segnali di visualizzazione opera ulteriormente per generare altri segnali di visualizzazione aventi valori diversi dai valori dei segnali che corrispondono ai quadri di immagini contenenti informazioni e per sostituire i valori di detti altri segnali di visualizzazione ai valori dei segnali corrispondenti ai quadri delle immagini contenenti le informazioni. 7. Circuito di visualizzazione secondo la rivendicazione 1, ulteriormente caratterizzato dal fat to che un elemento di ingresso (1062) è collegato al generatore dei segnali di visualizzazione per perme_t tere così di applicare i segnali di ingresso al gene ratore dei segnali di visualizzazione ed in cui il generatore dei segnali di visualizzazione opera ulte riormente per generare segnali di visua1izzazione in risposta, almeno in parte, al generatore dei segnali di ingresso. 8. Procedimento per visualizzare sequenzialmente una sequenza di quadri di immagini contenenti informazioni su un'area di visualizzazione di uno schermo di visualizzazione (134) di un elemento di visualizzazione (118), lo schermo di visualizzazione avendo una velocità di decadimento delle immagini, il procedimento comprendendo le seguenti operazioni: generare segnali di visualizzazione che opera fio in modo che l'elemento di visualizzazione (18) vi_ sualizzi sull'area di visualizzazione dello schermo di visualizzazione un primo quadro di immagine conte nente informazioni ed applicare in ingresso i primi segnali di visualizzazione delle immagini contenenti le informazioni allo schermo di visualizzazione, per cui lo schermo di visualizzazione visualizza una pn ma immagine contenente informazioni nell'area di visualizzazione; generare un valore di segnale che corrisponde ad un quadro di immagine nero ed applicare in ingres so i primi segnali di visualizzazione delle immagini contenenti le informazioni all'elemento di visualizzazione (118), per cui lo schermo di visualizzazione non viene controllato nel senso di visualizzare una immagine contenente informazioni nell'area di visualizzazione, in cui i valori dei segnali corrisponden ti al quadro nero dell'immagine vengono generati per un periodo di tempo che è in relazione con la veloci tà di decadimento delle immagini sullo schermo di vi_ sualizzazione, cosi da ridurre sostanzialmente l'interferenza sullo schermo di visualizzazione (134) del primo quadro dell'immagine contenente l'informazione su un secondo successivo quadro dell'immagine contenente l'informazione; e generare segnali di visualizzazione che opera no in modo che l'elemento di visualizzazione (118) visualizzi sull’area di visualizzazione dello schermo di visualizzazione il secondo quadro dell’immagine contenente l'informazione ed applicare in ingresso il secondo segnale di visualizzazione dell‘immag_i ne contenente l'informazioneallo schermo di visualiz zazione, per cui lo schermo di visualizzazione visua lizza la seconda immagine contenente l'informazione nell'area di visualizzazione. 9. Procedimento secondo la rivendicazione 8 comprendente le seguenti ulteriori operazioni: determinare il numero dei quadri delle immag_i_ ni contenenti le informazioni che formano la sequenza del primo quadro dell'immagine contenente l'infor mazione; e applicare valori dei segnali corrispondenti al quadro nero al posto dei valori dei segnali corrispondenti ai primi quadri dell'immagine contenente l'informazione dìrante il periodo di tempo dei primi quadri delle immagini contenenti le informazioni. 10. Procedimento secondo la rivendicazione 9, in cui l'elemento di visualizzazione (118) avente lo schermo di visualizzazione sul quale la sequenza del le almeno due immagini contenenti le informazioni presenta ad essa associata una velocità di decadimen to dell'immagine ed in cui il periodo di tempo duran te il quale valori corrispondenti al quadro nero sono sostituiti ai valori dei segnali che corrispondono ai quadri scelti delle immagini contenenti le informazioni durante detta operazione di sostituzione è in relazione con la velocità di decadimento delle immagini dell'elemento di visualizzazione.
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