ITRM20120188U1

ITRM20120188U1 - Dispositivo per la sanificazione delle apparecchiature di trattamento e di distribuzione di acqua trattata ai fini del consumo alimentare

Info

Publication number: ITRM20120188U1
Authority: IT
Inventors: Massimo Lorenzoni
Original assignee: Lorenzoni Srl
Priority date: 2012-11-07
Filing date: 2012-11-07
Publication date: 2013-02-06

Description

Dispositivo per la sanificazione delle apparecchiature di trattamento e di distribuzione di acqua trattata , ai fini del consumo alimentare.

Da alcuni anni è sempre più diffuso l'uso di acqua alimentare trattata, sia all'interno degli esercizi pubblici che in apposite "fontane" che permettono ai cittadini di utilizzare l'acqua pubblica trattata per fini alimentari.

Prima dell'erogazione, l'acqua trattata viene fatta transitare in un' apposita apparecchiatura che la filtra e le conferisce, se richiesto, un certo grado di effervescenza .

Il problema principale delle apparecchiature che forniscono acqua alimentare trattata, è quello della salubrità dell'acqua che viene erogata, che può essere messa in pericolo dallo sviluppo di colonie di batteri che possono formarsi nei condotti interni dell'apparecchiatura e nei filtri.

Normalmente l'acqua potabile di rete viene trattata con cloro che impedisce la formazione di colonie batteriche.

Negli impianti di distribuzione di acqua alla spina o come spesso viene definita "acqua trattata" , il cloro e/o i suoi composti vengono rimossi per rendere l'acqua più sana e piacevole da un punto di vista organolettico; la rimozione del cloro può compromettere la purezza batteriologica dell'acqua erogata.

Per cercare di evitare lo sviluppo di colonie batteriche che possono compromettere la salubrità dell'acqua, le apparecchiature in commercio utilizzano lampade battericide a raggi UV , filtri a carboni attivi, che trattengono cloro e sostanze inquinanti;tali filtri devono essere sostituiti quando viene raggiunto un certo quantitativo di litri erogati , indicati da un conta litri , e/o è trascorso un determinato periodo di tempo. Alcuni filtri, sono addizionati con composti a base di sale di ioni di argento, che svolgono un'azione batteriostatica ma richiedono una manutenzione attenta e frequente in quanto il deterioramento del filtro potrebbe rilasciare nell'acqua sostanze dannose come l'argento e 1'ammonio.

Il problema della prolificazione di batteri nelle apparecchiature per il trattamento e la distribuzione di acqua ai fini del consumo alimentare, è di particolare rilievo quando l'apparecchiatura viene utilizzata saltuariamente, e si verifica un ristagno di acqua nelle tubature;se l'acqua scorre in continuo la prolificazione di batteri è molto contenuta ,la funzione autopulente dell'acqua era già nota ai tempi degli antichi Romani ,che si assicuravano che l'acqua scorresse in continuo nei loro acquedotti.

Con riguardo quindi, alle apparecchiature di distribuzione di acqua trattata ai fini del consumo alimentare installate in luoghi pubblici, il problema della proliferazione dei batteri è particolarmente sentito in quanto queste apparecchiature non vengono utilizzate continuamente , ma devono sottostare a periodi di utilizzazione scarsa o nulla.

Per la sanificazione delle apparecchiature dalle colonie batteriche ,attualmente vengono per lo più utilizzati prodotti chimici che in combinazione con l'acqua o da soli, svolgono un azione disinfettante , questi prodotti sono costituiti solitamente da : acido paracetico ,perossido di idrogeno, clorattivi ,iodofori ed altre sostanze presenti sul mercato; se possibile l'azione di disinfezione dovrebbe essere preceduta da un azione di detersione in modo tale che la successiva disinfezione sia efficace .

Come è facile dedurre la sanificazione degli impianti in esecuzione delle procedure descritte, comporta tempi di attuazioni non brevi , fermo delle apparecchiature , necessità di verifica che non siano rimaste tracce importanti dei prodotti chimici utilizzati.

Per ovviare agli inconvenienti a cui si è brevemente accennato, sono stati realizzati dispostivi il cui scopo è quello di rendere la sanifreazione meno difficoltosa, come ad esempio quelli descritti nei brevetti:

DE 201110051181 PFLAZ , nel quale viene descritta una apparecchiatura per eseguire in modo automatico la pulizia , il lavaggio ed il risciacquo dei condotti di una macchina dispensatrice acqua;

US 2012125845 MC Donald Neil , in cui viene descritto un sistema per la sanificazione di una macchina dispensatrice di liquidi nella quale è impiegata una cartuccia che contiene i mezzi di sanificazione ed i filtri;

il brevetto EA 016676 Agarwal Swatu , in cui è descritto un sistema di purificazione dell'acqua con liquidi biocidi dosati per gravità;

Nessuno dei brevetti citati risolve gli inconvenienti citati in precedenza e, in particolare, nessuno dei brevetti citati o delle apparecchiature conosciute per la sanificazione degli impianti di distribuzione di acqua trattata consente di ottenere la sanificazione della apparecchiatura senza l'utilizzo di additivi chimici e in modo automatico nei periodi in cui l'apparecchiatura non è in funzione.

E' stato constatato che l'acqua addizionata con biossido di carbonio presenta minime tracce di batteri.

Secondo il presente trovato il dispositivo per la sanificazione delle apparecchiature di trattamento e distribuzione di acqua trattata , ai fini del consumo alimentare, sfrutta le proprietà del biossido di carbonio di impedire la crescita di batteri, in particolare se l'ambiente nel quale l'acqua è presente viene saturato di biossido di carbonio.

Il dispositivo di cui al presente trovato permette , nei periodi in cui l'acqua è ferma nella macchina ,ovvero non viene utilizzata , di sostituire l'acqua presente nei condotti, in particolare nei condotti a valle del filtro a carboni attivi, con biossido di carbonio prelevato dalla bombola/serbatoio di biossido di carbonio presente nell'impianto, e normalmente utilizzata per additivare l'acqua al fine di ottenere acqua gassata.

La eliminazione dell'acqua nei condotti e l'immissione al suo posto del biossido di carbonio, avviene in via preferenziale attraverso una apparecchiatura automatizzata e programmabile ,ma può avvenire anche con operazioni manuali compiute dal gestore del locale/ impianto, in quanto tali operazioni sono semplici e non serve nessuna specializzazione o formazione.

Il trovato verrà ora descritto in una forma di realizzazione esplicativa ,data a solo titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni allegati in cui:

La fig. 1 mostra una vista del dispositivo per la sanificazione delle apparecchiature di trattamento e di distribuzione di acqua trattata per consumo alimentare, durante 1'erogazione.

La fig. 2 mostra una vista del dispositivo per la sanificazione delle apparecchiature di trattamento e di distribuzione di acqua trattata per consumo alimentare, durante la sanificazione.

Con riferimento a dette figure,1'apparecchiatura per il trattamento dell'acqua per uso alimentare è costituita da: un regolatore di pressione (1) collocato a valle della presa d'acqua , un rubinetto (2) di prelievo prima del filtraggio, valvole di non ritorno (3) ,una elettrovalvola (4) normalmente aperta; un elettrovalvola (5) normalmente chiusa, un filtro (6) a carboni attivi una lampada UV (7), un trasformatore (8) per la lampada UV (7) , una scatola di cablaggio (9) ,un trasformatore {10) ; un conta litri-tempo, con blocco, (11), un riduttore di pressione Co<2>(12), un frigo - gassatore (13), un erogatore acqua naturale (14), un erogatore acqua gassata (15) , pulsante di comando (16)<'>per commutazione posizione aperta /chiusa elettrovalvole, un raccordo a "T" (17).

In aggiunta l'apparecchiatura può comprendere elettrovalvole (22/23) di comando di apertura e chiusura dei rubinetti (14 e 15), , PLC di programmazione e comando

Secondo il presente trovato, la sanif icazione dell' impianto di trattamento ed erogazione dell'acqua per uso alimentare, a valle dell' filtro a carboni attivi (6), è portata a termine vuotando il tratto di impianto dall'acqua che ristagna durante il non uso, e saturando contemporaneamente tale tratto con biossido di carbonio; il biossido di carbonio viene lasciato nei condotti, affinché espleti l'azione sanificatrice ,per un periodo di tempo variabile da 30 minuti ad alcune ore ; al termine della sanificazione il tratto di impianto viene svuotato dal biossido di carbonio e viene riaperto il transito dell'acqua, che per qualche minuto, viene lasciata defluire attraverso i rubinetti (14 e 15) per il lavaggio dei condotti, prima di riprendere la normale funzionalità.

La saturazione con CO<2>dei tratti di conduttura (18- 18a) a valle del filtro a carboni attivi (6),è attuata grazie alla presenza del raccordo a T (17) collegato con il serbatoio di CO<2>con i condotti (19 e 20) , con i tratti di conduttura (18) a monte del filtro UV (7)e con il tratto di conduttura (18a) a valle del filtro UV (7). Questo collegamento permette di inviare CO<2>nell'impianto dopo aver chiuso l'elettrovalvola (4)che interrompe il flusso dell'acqua in arrivo al filtro (6) ed aver aperto l'elettrovalvola (5) consentendo il transito del CO<2>attraverso la lampada UV (7); la contemporanea apertura dei rubinetti (14 e 15} permette al CO<2>di " spingere " l'acqua fuori dall'impianto; quando dai rubinetti (14 e 15) fuoriesce CO<2>questi vengono chiusi.

L'attivazione della procedura di sanificazione ed il ritorno alla erogazione normale , possono essere in una forma di realizzazione preferita, resi operativi per mezzo di un PLC che in base a parametri precedentemente stabiliti , quali ad esempio giorno, ora e durata del trattamento, comanda in sequenza:

-per la sanificazione: la chiusura della elettrovalvola (4) , l'apertura della elettrovalvola (5), l'apertura dei rubinetti {14 e 15) , e dopo un periodo di tempo la chiusura dei rubinetti (14 e 15);

-per 1' erogazione: l'apertura dei rubinetti (14 e 15),1' apertura della elettrovalvola (4) , la chiusura della elettrovalvola (5), e ,dopo un periodo di tempo stabilito, chiusura dei rubinetti (14 e 15).

Durante il trattamento e la erogazione dell'acqua l'apparecchiatura ha un funzionamento assimilabile a quello delle apparecchiature in commercio : l'acqua prelevata da una bocca di erogazione transita attraverso un regolatore di pressione (1) fluisce attraverso la valvola di non ritorno (3) e l'elettrovalvola (4) nei condotti passando attraverso il conta litri /tempo (11) quindi transita attraverso l'elettrovalvola (4)e viene filtrata dal filtro a carboni attivi (6), dal quale passa nella valvola di non ritorno (3) e nella lampada UV (7), dalla quale viene inviata nella frigo gassatore (13); nel frigo/gassatore (13) l'acqua viene freddata e se richiesto miscelata con biossido di carbonio per renderla frizzante.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la sanificazione delle apparecchiature di trattamento e di distribuzione di acqua trattata , ai fini del consumo alimentare comprendente: un regolatore di pressione (1) collocato a valle<'>della presa d'acqua , un rubinetto (2) di prelievo prima del filtraggio, valvole di non ritorno (3), un filtro (6) a carboni attivi ,una lampada UV (7), un trasformatore (8) per la lampada UV (7) , una scatola di cablaggio (9) ,un trasformatore (10) ; un conta litri-tempo, con blocco, (11), un riduttore di pressione Co<2>(12), un frigo -gassatore (13), un erogatore acqua naturale (14), un erogatore acqua gassata (15) caratterizzato dal comprendere inoltre,una elettrovalvola (4)collocata a monte del filtro a carboni attivi (6) , un elettrovalvola (5) collocata a monte del tratto di tubatura (19), un raccordo a T (17) che congiunge le tubature (19), (20)e(21), collegandole al serbatoio di CO<2>, un pulsante (16) di comando delle elettrovalvole ( 4) e (5) ; la chiusura dell'elettrovalvola (4) consentendo di svuotare dall'acqua , in cooperazione con la apertura dei rubinetti (14 e 15), la parte dell' impianto a monte del filtro a carboni attivi (6) ; 1' apertura dell'elettrovalvola (5), in cooperazione con la chiusura dei rubinetti (14 e 15) , consentendo di riempire saturandolo di CO<2>il tratto di impianto svuotato dall'acqua .
2. Dispositivo per la sanificazione delle apparecchiature di trattamento e di distribuzione di acqua trattata , ai fini del consumo alimentare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere in aggiunta elettrovalvole (22 e 23) per l'apertura/ chiusura dei rubinetti (14 e 15).
3. Dispositivo per la sanificazione delle apparecchiature di trattamento e di distribuzione di acqua trattata , ai fini.del consumo alimentare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'apertura della elettrovalvola (4), la chiusura della elettrovalvola (5) e la apertura dei rubinetti (14 e 15) ripristina il transito dell'acqua nel tratto saturo di CO<2>, il perdurare di tale condizione per un periodo di tempo congruo, prima di ristabilire il normale funzionamento della apparecchiatura con la chiusura dei rubinetti (14 e 15), permette il lavaggio del tratto di impianto in precedenza saturo di CO<2> 3. Dispositivo per la sanificazione delle apparecchiature di trattamento e di distribuzione di acqua trattata , ai fini del consumo alimentare secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la procedura di sanificazione e di ripristino della funzionalità normale dell'impianto è gestita da un PLC che comanda con tempistica e sequenza prestabilita la apertura e la chiusura delle elettrovalvole.
4. Dispositivo per la sanificazione delle apparecchiature di trattamento e di distribuzione di acqua trattata , ai fini del consumo alimentare secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la procedura di sanificazione e di ripristino della funzionalità normale dell'impianto è eseguita in maniera semiautomatica per mezzo del pulsante (16) che comanda almeno le elettrovalvola (4) e (5)
5. Dispositivo per la sanificazione delle apparecchiature di trattamento e di distribuzione di acqua trattata , ai fini del consumo alimentare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la sanificazione prevede un tempo minimo di saturazione con CO<2>del tratto di impianto interessato di 20/30 minuti.