ITRE950008A1 - Macchina per la stampa serigrafica a piu' colori di contenitori con superfici - Google Patents

Macchina per la stampa serigrafica a piu' colori di contenitori con superfici Download PDF

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ITRE950008A1
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    • B41FPRINTING MACHINES OR PRESSES
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Abstract

Macchina serigrafica a più colori per contenitori con superfici curve, comprende una stazione (6) di carico dei contenitori (7) da serigrafare, una serie di stazioni (8) di stampa, ed una stazione (9) di scarico dei contenitori serigrafati, dove dette stazioni sono equidistanziate secondo un percorso circolare tangenzialmente al quale sono posti i retini (18), e lungo il quale viene fatto ruotare a passi un ugual numero di mandrini (5) radiali che sostengono i contenitori in posizione orizzontale, e prevede due fondelli (30) per ogni singolo mandrino (5), i quali sono simmetricamente disposti rispetto all'asse (55) longitudinale di questo ultimo; due stazioni (8) di stampa per ogni singolo colore componente la serigrafia policroma; un organo (25) di comando che è atto a far ruotare il mandrino di 180° durante il suo trasferimento da una stazione all'altra; nonché una trasmissione cinematica che è posta a collegare i due fondelli di ciascun mandrino, e che durante la stampa di un contenitore è atta a disporre il contenitore contrapposto nella corretta posizione di partenza.

Description

DESCRIZIONE
di Brevetto per Invenzione Industriale dal titolo: "MACCHINA PER LA STAMPA SERIGRAFICA A PIU’ COLORI DI CONTENITORI CON SUPERFICI CURVE",
il presente trovato attiene, in modo del tutto generale, ad una macchina serigrafica per contenitori con superfici curve, e, più in particolare, esso concerne una macchina serigrafica a piu' colori ad elevata produttività.
Una tipica, ma non esclusiva, utilizzazione del trovato si ha nella decorazione di contenitori di vetro, di forma cilindrica o conica.
Con particolare riferimento a contenitori di vetro di forma cilindrica sono ad esempio note macchine serigrafiche comprendenti una stazione di carico dei contenitori da serigrafare, una serie di stazioni di stampa, ed una stazione di scarico dei contenitori serigrafati, dove dette stazioni sono angolarmente equidistanziate secondo un percorso circolare a sviluppo orizzontale tangenzialmente al quale possono scorrere i retini delle stazioni di stampa, e lungo il quale viene fatto ruotare, secondo un moto a passi di ampiezza angolare pari a quella di distribuzione di dette stazioni, un ugual numero di mandrini radiali che sono singolarmente atti a sostenere un contenitore coassiale, tipicamente grazie ad una depressione creata in esso.
in una particolare forma di realizzazione simili macchine note presentano quattro stazioni di stampa, quindi sei stazioni in tutto, che sono angolarmente distanziate di 60°. Le stazioni di stampa possono essere utilizzate tutte o in parte, a seconda del numero di colori che compongono la serigrafia.
Lo scopo principale del presente trovato è quello di rendere disponibile una macchina serigrafica a più colori che presenta, a parità di stazioni di stampa e di colori, una produttivita di gran lunga superiore a quella delle macchine note. Per il raggiungimento di detto scopo, conformemente al trovato è previsto che ogni singolo mandrino sia corredato di due fondelli che sono simmetricamente disposti rispetto all'asse longitudinale del mandrino, mentre per ogni colore costituente la serigrafia da apporre sui contenitori sono previste due stazioni di stampa.
I due fondelli associati a ciascun mandrino sono preferibilmente disposti in modo da trovarsi nel piano verticale passante per l'asse longitudinale del mandrino quando questo ultimo si arresta al termine di uno scatto, e le due stazioni preposte alla apposizione di uno stesso colore sono preferibilmente poste l'una di seguito all'altra.
Inoltre, ad ogni singolo mandrino è associato un organo di comando che è atto a far ruotare il mandrino di 180° durante il suo trasferimento da una stazione all'altra, e i due fondelli supportati da ciascun mandrino sono cinematicamente accoppiati in modo che durante la stampa di un contenitore l'altro contenitore si dispone nella corretta posizione di partenza per la stampa.
Conformemente al trovato, detto organo di comando è preferibilmente costituito da un ingranaggio conico che è calettato sull’albero girevole del mandrino, che è impegnato con una corona dentata conica fissa posta coassialmente al percorso circolare seguito da detto mandrino, ed il cui diametro primitivo è pari a 1/{N+1) volte il diametro primitivo di detta corona, dove N è il numero dei colori costituenti la serigrafia policroma.
Ad esempio, con N=2 il diametro primitivo di detto ingranaggio è 1/3 di quello di detta corona, e le stazioni di stampa sono quattro, quindi sono previste sei stazioni in tutto considerando anche quelle di carico e scarico,
con ciò vengono raggiunti gli scopi tutti del trovato visto che la macchina a sei stazioni appena delineata è atta a raggiungere una produttività che è praticamente il doppio di quella ottenibile con una macchina serigrafica nota a sei stazioni del tipo richiamato in premessa, fatta ovviamente funzionare per serigrafie bicolori.
Ogni singolo fondello è dotato di un rocchetto dentato coassiale atto ad impegnarsi con una cremagliera di trascinamento associata a ciascuna stazione di stampa.
per quanto concerne l'accoppiamento cinematico esistente tra i due fondelli di ciascun mandrino, secondo il trovato esso è preferibilmente costituito da due identici ingranaggi reciprocamente impegnati che sono montati sui rispettivi alberi di rotazione di detti fondelli.
Preferibilmente, almeno uno di detti due ingranaggi è montato folle sul proprio albero con interposizione di un dispositivo a frizione, e tra detti alberi di rotazione dei fondelli e detto albero del mandrino sono preferibilmente interposti mezzi che sono atti a disporre i fondelli nella corretta posizione operativa di partenza.
Secondo il trovato detti mezzi comprendono, per ogni singolo fondello, un dispositivo a cricchetto comprendente un arpione che è articolato all'albero del mandrino, che è elasticamente spinto verso l'albero di rotazione del proprio fondello, e che presenta un dente atto ad accoppiarsi, secondo un impegno unilaterale, con una sede coniugata di aggancio associata all'albero di rotazione del fondello.
I due dispositivi a cricchetto operano in modo contrapposto in guisa che durante ogni fase di stampa il dispositivo a cricchetto che è associato al contenitore in fase di stampa si sgancia, mentre l'altro dispositivo a cricchetto si aggancia.
Le caratteristiche e i pregi sia costruttivi che funzionali del trovato risulteranno evidenti dalla particolareggiata descrizione che segue, fatta con riferimento alle figure allegate che ne illustrano, a titolo puramente esemplificativo e non limitativo, una particolare e preferita forma di realizzazione .
La FIG. 1 mostra il trovato secondo una vista schematica in pianta, dove i dispositivi serigrafici associati alle stazioni di stampa sono stati omessi vuoi per questioni di chiarezza, vuoi perchè non costituenti alcuna parte caratterizzante del trovato.
La FIG. 2 è una vista parziale in elevazione che mostra la stazione di carico dei contenitori da serigrafare.
La FIG. 3 è la vista ottenuta secondo la direzione III segnata in FIG. 2, in scala maggiore.
La FIG. 4 è una parte della sezione IV-IV di FIG. 1, in scala ingrandita.
La FIG. 5 mostra una parte di FIG. 4 in scala ingrandita.
La FIG. 6 è la sezione VI-VI di FIG. 5 in scala ingrandita. Innanzitutto si precisa che la macchina mostrata è atta ad effettuare serigrafie a due colori, ma nulla vieta, come si dirà più avanti, di conformare la stessa in modo da effettuare serigrafie a tre o più colori.
L’importante è che per ogni singolo colore siano previste due stazioni di stampa, ciò per i motivi che risulteranno evidenti nel seguito.
Come è ben illustrato, la macchina comprende un basamento 1 {FIGG. 1, 2) da cui si eleva un albero 2 verticale centrale fisso.
L’albero 2 porta calettata una corona 3 dentata conica sotto la quale si trova una piattaforma 4 anulare girevole che è montata folle sullo stesso albero 2 (FIG . 4).
sulla piattaforma 4 sono impostati sei identici mandrini 5 radiali angolarmente equidistanziati , su cui si tornerà più avanti, e la stessa piattaforma 4 è comandata a ruotare nel senso A (FIG. 1) per scatti successivi dì ampiezza angolare pari a 60°.
Ciò attraverso un conveniente meccanismo a moto intermittente che è accolto nel basamento 1, e che non è stato illustrato in quanto di per sè usuale nel settore specifico.
Al basamento 1 sono associate sei stazioni operative angolarmente equidistanzlate, segnatamente una stazione 6 (FIGG.
1, 2) di carico dei contenitori 7 da serigrafare, quattro stazioni 8 di stampa, di cui una soltanto illustrata parzialmente in FIG. 4, ed una stazione 9 (FIG. 1) di scarico dei contenitori 7 serigrafati. con riferimento al senso di rotazione della piattaforma 4, a questo punto si precisa che la prima coppia di stazioni 8 di stampa è preposta ad apporre sui contenitori 7 un primo colore, e la seconda coppia di stazioni 8 di stampa è preposta ad apporre sugli stessi contenitori 7 un altro colore.
Per quanto concerne la stazione 6 di carico, vedi meglio la FIG . 2, essa comprende un nastro 10 trasportatore orizzontale che alla estremità a monte è corredato di una coclea 11 ordinatrice dei contenitori 7, e alla estremità a valle presenta un dispositivo di abbrancamento e sollevamento dei contenitori 7 da serigrafare.
Nel caso mostrato i contenitori 7 consistono in bottiglie di vetro ma è evidente che la macchina in oggetto si presta alla serigrafia policroma di altri contenitori aventi una porzione cilindrica, ad esempio vasetti di vetro e barattoli e flaconi di altro materiale. Inoltre, come è noto ai tecnici del settore nulla vieta di impiegare il trovato per la serigrafia di contenitori di forma conica. Ad esempio il trovato può essere utilizzato per decorare la parte troncoconica che è compresa tra il corpo e l'imboccatura dei contenitori 7 mostrati.
Il nastro 10 è preferibilmente comandato a traslare con velocità lineare uniforme continua, e la coclea 11, o vite distanziatrice, è preferibilmente comandata a ruotare con velocità periferica uniforme continua.
I moti di detto nastro 10 e di detta coclea 11 possono essere o derivati dal meccanismo di comando della piattaforma 4, o demandati ad un gruppo motore specifico. In ogni caso detti due moti avvengono in perfetto sincronismo con la rotazione della piattaforma 4.
In particolare la coclea 11 è conformata in modo da creare con continuità sul nastro 10 un allineamento di identici gruppi di contenitori 7, dove detti gruppi sono reciprocamente equidistanziati, e dove ogni singolo gruppo comprende due contenitori 7 la cui distanza reciproca è sostanzialmente uguale all'interasse esistente tra la coppia di fondelli 30 che è associata ad ogni singolo mandrino 5, e di cui si dirà più avanti.
Il dispositivo di abbrancamento e sollevamento dei contenitori 7 comprende, vedi meglio la FIG. 3, due ganasce 12 le cui superfici attive sono singolarmente dotate di una coppia di insenature che sono distanziate di una quantità pari a quella esistente tra i contenitori 7 di ogni coppia in arrivo dal nastro 10.
Le ganasce 12 sono impostate alla estremità di due bracci 13 oscillanti le cui estremità contrapposte sono articolate, secondo rispettivi assi 14 ortogonali, ad una bussola 15 comune di sostegno.
in particolare una di dette ganasce 12 (quella a sinistra in FIG. 3) è rigidamente fissata al proprio braccio 13, mentre l'altra ganascia (quella a destra) è vincolata al braccio 13 tramite un perno 120 ortogonale in guisa da permettere alla stessa di oscillare leggermente nei due sensi contrapposti, ciò allo scopo di garantire il sicuro abbrancamento dei due contenitori 7 anche quando i loro diametri esterni non sono uguali .
Si ottengono gli stessi risultati se una soltanto delle ganasce 12 è dotata di dette due insenature, mentre l'altra ne è sprovvista, e se almeno una di esse può oscillare leggermente rispetto al proprio braccio 13 come si è detto.
In corrispondenza dei loro assi di articolazione alla bussola 15, i bracci 13 sono provvisti di rispettivi settori 160 dentati reciprocamente ingrananti, e ad uno di detti settori 160 dentati, o al braccio 13 corrispondente, è associata una leva (non illustrata) atta a comandare l'apertura e la chiusura delle ganasce 12 in sincronismo con le fasi operative della macchina.
Inoltre, la bussola 15 comune di sostegno dei bracci 13 è girevolmente montata su un albero 16 orizzontale posto tangenzialmente alla piattaforma 4, ed è corredata di un mezzo di comando atta a farla oscillare nei due sensi contrapposti attorno a detto albero 16.
Detto mezzo di comando, ad esempio costituito da una leva trasversale, è atto ad alternativamente disporre le ganasce 12 in una posizione abbassata in cui abbrancano una coppia di contenitori 7, ed in una posizione sollevata in cui dispongono orizzontali questi ultimi.
inoltre, anche se non è illustrato in modo particolareggiato si precisa che l'albero 16 che porta la bussola 15 è impostato su un elemento 17 mobile, ad esempio in forma di slitta o carrello orizzontale, il quale è atto a scorrere radialmente rispetto all'albero 2 centrale della macchina. Grazie a detto elemento 17 mobile le ganasce 12 vengono alternativamente disposte in una posizione in cui abbrancano i contenitori 7 diritti in arrivo dal nastro 10, ed in una posizione in cui inseriscono le estremità aperte dei contenitori 7 orizzontali nei fondelli 30 del mandrino 5 che al momento è fermo nella stazione 6 di carico.
Per evitare inutili ripetizioni, a questo punto si precisa che la stazione 9 di scarico è sostanzialmente costituita come la stazione 6 di carico più sopra descritta, e per questo motivo detta stazione 9 di scarico non è stata mostrata .
In particolare la stazione 9 di scarico è corredata di un dispositivo a pinza per l'abbraneamento e l'abbassamento dei contenitori 7 serigrafati, del tipo di quello sopra descritto, e di un trasportatore per l'allontanamento di questi ultimi.
Per quanto riguarda le stazioni 8 di stampa, vedi meglio la FIG. 4, ciascuna di esse comprende un retino 18 intercambiabile che è supportato, con possibilità di registrazione radiale, da un sovrastante telaietto 19 piano. Il telaletto 19 è scorrevolmente montato su due barre 20 cilindriche orizzontali (di cui una soltanto visibile in figura) che sono poste tangenzialmente alla piattaforma 4, e lo stesso telaietto 19 sostiene, dalla parte che è rivolta verso questa ultima, una cremagliera 21 orizzontale posta tangenzialmente alla piattaforma 4.
In particolare la dentatura della cremagliera sopravanza la superficie attiva del retino 18, e a detto retino è associata una sovrastante spatola 22 inchiostratrice radiale stazionaria.
Come è usuale, a dette barre 20 e a detta spatola 22 sono associati rispettivi mezzi che sono preposti ad alternativamente disporre detti organi in una posizione sollevata di riposo (durante la rotazione a scatti della piattaforma 4), ed in una posizione abbassata di lavoro (durante le fasi di stampa) .
Sono altresì previsti mezzi, non illustrati in quanto di per sè usuali, i quali sono preposti a far compiere una corsa completa di andata e ritorno al retino 18.
Ovviamente dette corse di andata e ritorno possono essere regolate secondo necessità. Inoltre, ad ogni singola stazione 8 di stampa è associato un organo, ad esempio avente la forma di una culatta, il quale è atto a collaborare con il fondello 30 superiore dei mandrini 5 per assicurare l'orizzontalità dei contenitori 7 superiori durante la stampa. Detto organo, di impiego usuale nel settore specifico, è impostato sul basamento 1 ed è atto ad alternativamente spostarsi tra una posizione di riposo in cui è situato all’esterno del percorso seguito dai contenitori 7 (durante la rotazione della piattaforma 4), ed una posizione di lavoro in cui contatta il fondo del contenitore 7 (durante la stampa) .
come è ben illustrato, ogni singolo mandrino 5 radiale comprende un manicotto 23 che è fissato alla piattaforma 4, e che porta girevolmente montato un albero 24 passante.
Sulla estremità interna dell'albero 24 è calettato un ingranaggio 25 conico ingranante con la corona 3 dentata fissa, e sulla estremità esterna dello stesso è calettato un corpo 26 trasversale sagomato cavo.
In particolare il diametro primitivo dell'ingranaggio 25 è pari a 1/3 del diametro primitivo della corona 3, in guisa che per ogni scatto della piattaforma 4 l'albero 24 ruota su sè stesso di 180°.
Con interposizione di adatti cuscinetti 27 (v. FIGG. 4, 5), su detto corpo 26 sono girevolmente montati due perni 28 passanti che sono paralleli all'asse 55 longitudinale del mandrino 5, e che sono simmetricamente disposti rispetto allo stesso. In particolare quando la piattaforma 4 è stazionaria detti perni 28 sono situati rispettivamente sopra e sotto a detto asse 55 longitudinale.
Sulla estremità interna di ogni singolo perno 28 è calettato un disco 29, e sulla estremità esterna dello stesso è calettato un fondello 30.
Il disco 29 è perifericamente dotato di una sede 130 (FIG , 6) coniugata di aggancio ad impegno unilaterale per il dente 300 di un arpione 31 che è articolato al corpo 26 secondo un asse 32 parallelo al perno 28, e che è costantemente forzato verso detta sede 130 da una molla 33 tesa.
Ogni singolo fondello 30, che è intercambiabile per ovvie ragioni, comprende un cannotto 33 (v. FIG. 4) che è amovibilmente fissato al perno 28; un rocchetto 34 dentato che è vincolato alla estremità interna del cannotto 33, e che è atto ad accoppiarsi con la cremagliera 21; un corpo 35 conformato a bicchiere che è preposto al ricevimento e al centraggio della imboccatura del contenitore 7; ed un mantello 36 cilindrico che è costituito di un materiale relativamente tenero (come gomma), e che è atto ad accoppiarsi a tenuta con la porzione di contenitore 7 situata dietro la sua imboccatura.
In particolare il rocchetto 34 dentato presenta un diametro primitivo che è pari al diametro esterno della porzione cilindrica dei contenitori 7.
Inoltre, vedi ancora la FIG. 4, il manicotto 23 di ciascun mandrino 5 presenta un foro 360 che attraverso adatte canalizzazioni ricavate su detto albero 24 e su detti perni 28 fa capo a detto corpo 35 conformato a bicchiere.
Dall'altra parte detto foro 360 è destinato ad essere collegato ad un gruppo distributore pneumatico il quale durante il funzionamento della macchina mantiene in depressione i corpi 36 conformati a bicchiere onde consentire agli stessi di sostenere i contenitori 7, ed ogni volta che un mandrino 5 raggiunge la stazione 9 di scarico rompe il vuoto in detti corpi 36, o insuffla aria negli stessi, previo abbrancamento dei rispettivi contenitori 7 da parte del dispositivo a pinza associato alla stazione 9 di scarico.
Infine, vedi in particolare le FIGG. 4 e 5, tra detto corpo 26 sagomato cavo e detti fondelli 30 sono interposte due ruote 37 dentate reciprocamente ingrananti e presentanti lo stesso diametro primitivo, di cui una (quella inferiore in figura) è calettata sul rispettivo perno 28, e l'altra (quella superiore) è girevolmente montata sul proprio perno 28 con interposizione di un dispositivo registrabile a frizione.
Quest'ultimo comprende, a partire da una flangia 38 solidale al perno 28 e procedendo verso destra con riferimento a FIG.
5, un primo disco 39 forato ad elevato coefficiente di attrito (come un disco di ferodo); il detto ingranaggio 37; un secondo disco 390 forato ad elevato coefficiente di attrito; un piattello 40 forato di spinta; una molla 41 a tazza; ed un dado 42 di serraggio e regolazione che è immaschiato su una porzione filettata del perno 28.
in particolare i due dischi 39, 390 e l'ingranaggio 37 sono infilati a misura su una bussola 43 che è montata folle sul perno 28, mentre detto piattello 40 e detta molla 41 sono direttamente infilati sullo stesso perno 28.
Da ultimo si precisa che nulla vieta di associare un dispositivo a frizione come quello appena descritto anche all'altra ruota 37 dentata.
La funzione di detta frizione (o frizioni) è quella di assicurare la corretta posizione operativa di partenza dei fondelli 30, la quale è stabilita dall’impegno dei denti 300 con le rispettive sedi 130 come è illustrato in FIG. 6, ed in mancanza della quale un certo numero di contenitori 7 non verrebbe serigrafato come desiderato.
In particolare simili situazioni si possono avere all'inizio di un turno produttivo, soprattutto dopo interventi di manutenzione, regolazione e sostituzione di parti
La macchina sopra descritta funziona come segue.
Per quanto riguarda il carico di una coppia di contenitori 7 da serigrafare e lo scarico di una coppia di contenitori 7 serigrafati si è già ampiamente discusso in precedenza. Basti dire che ogni volta che la piattaforma 4 si arresta (dopo una rotazione di 60°) nella stazione 9 vengono scaricati due contenitori 7 serigrafati e nella stazione 6 vengono caricati due contenitori 7 da serigrafare.
Quando la piattaforma 4 compie uno scatto (nella direzione A) , i due contenitori 7 appena caricati vengono trasferiti alla prima stazione di stampa, e durante questo tragitto vengono assoggettati ad una contestuale rotazione di 180° attorno all'asse 55 del rispettivo mandrino 5 (nella direzione B segnata in F1G. 6) grazie all'impegno dell'ingranaggio 25 con la corona 3.
Con ciò il contenitore 7 che prima era sotto detto asse 55 ora si trova sopra.
A questo punto la culatta menzionata in precedenza si dispone a contatto con il fondo del contenitore 7 superiore; il retino 18 si abbassa disponendosi a breve distanza dalla superficie cilindrica di detto contenitore 7, con contestuale impegno della cremagliera 21 con il rocchetto 34 (FIG. 4); la spatola 22 si abbassa spingendo il retino 18 contro le generatrici superiori del contenitore 7; e il telaietto 19 scorre lungo le barre 20 (nel senso C indicato in FIG. 6), con contestuale rotazione del contenitore 7 (nel senso D -stessa figura -) con una velocità periferica pari alla velocità di scorrimento del retino 18.
La ampiezza della rotazione del contenitore 7 su sè stesso dipende ovviamente dal tipo di decoro da apporre, ad esempio può essere o di gran lunga inferiore ad un angolo giro, come nel caso di un decoro consistente in una stretta banda longitudinale, o di gran superiore a 360°, come nel caso di un decoro avente la forma di una spirale.
Durante detta rotazione del contenitore 7 superiore nel senso D, anche il rispettivo disco 29 ruota nello stesso senso (v.
FIG. 6), con il che il dente 300 si disimpegna dalla propria sede 130.
Ovviamente detta rotazione D comporterà anche la rotazione in senso contrapposto E del disco 29 inferiore qualora il dente 300 inferiore non sia impegnato con la rispettiva sede 130. Grazie al dispositivo a frizione, una volta che l’arpione 31 inferiore è impegnato il rispettivo fondello 30 viene mantenuto stazionario mentre il fondello 30 superiore può continuare a ruotare su sè stesso su comando della cremagliera 21. Il (temporaneo) bloccaggio rotazionale del fondello 30 inferiore consente come detto di disporre questo ultimo nella corretta posizione di partenza.
Una volta che è terminata la stampa la spatola 22 si solleva; il retino 18 si solleva; la culatta si allontana dal fondo del contenitore 7 superiore; il telaietto 20 si riporta nella posizione di partenza; e la piattaforma 4 compie un altro scatto, con contestuale rotazione dei due contenitori 7 attorno all'asse 55.
Quando la piattaforma 4 si arresta sull'altro contenitore 7 della coppia si ripetono identicamente le fasi operative dianzi descritte.
In particolare, durante un giro completo della piattaforma 4 in corrispondenza delle prime due stazioni 8 di stampa sui due contenitori 7 portati da uno stesso mandrino 5 viene apposta una prima serigrafia monocromatica, ed in corrispondenza delle ultime due stazioni 8 di stampa sui medesimi due contenitori 7 viene apposta una seconda serigrafia monocromatica.
E' appena il caso di rilevare che le due stazioni di stampa operanti con uno di detti due colori diversi possono essere intercalate alle due stazioni di stampa operanti con l'altro colore, in particolare quando le due apposizioni di colore diverso che compongono il decoro non si sovrappongono affatto .
S'intende che l'invenzione non è limitata a quanto illustrato e descritto, ma la stessa ricomprende tutti gli equivalenti tecnici dei mezzi nominati, così come le loro combinazioni, se attuate nel contesto delle rivendicazioni che seguono. Così, ad esempio, la macchina può essere realizzata in modo che ogni singolo mandrino 5 porti due contenitori 7 per volta come descritto, ed in modo che su ogni singolo contenitore 7 venga apposta una serigrafia policroma a tre o più colori. Per ottenere ciò, nel caso ad esempio di una serigrafia a tre colori basta prevedere due ulteriori stazioni di stampa per l'apposizione del terzo colore, nonché altri due mandrini 5, che saranno quindi otto in tutto, ovviamente angolarmente equidistanziati di 45°.
La piattaforma 4 verrà pertanto fatta ruotare per scatti successivi di 45°, e il diametro primitivo dell'ingranaggio 25 associato ad ogni singolo mandrino sarà 1/4 di quello della corona 3, in guisa che ad ogni scatto della piattaforma 4 l’albero 24 di ciascun mandrino 5 ruoterà di 180°.
Per una serigrafia più complessa, ad esempio a quattro colori, saranno previste otto stazioni di stampa, vale a dire due stazioni per ogni singolo colore; la piattaforma 4 verrà fatta ruotare per scatti successivi di 36° ognuno; e il diametro primitivo dell'ingranaggio 25 associato ad ogni singolo mandrino sarà 1/5 di quello della corona 3 fissa.
In generale, in una macchina i cui mandrini 5 sono atti a sostenere due contenitori per volta il diametro primitivo dell’ingranaggio 25 sarà 1/(N+1) volte il diametro primitivo della corona 3, dove N è un numero intero uguale al numero dei colori che compongono la serigrafia policroma.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per la stampa serigrafica a più colori di contenitori con superfici curve, comprendente una stazione (6) di carico dei contenitori (7) da serigrafare, una serie di stazioni (8) di stampa, ed una stazione (9) di scarico dei contenitori serigrafati, dove dette stazioni sono angolarmente equidistanziate secondo un percorso circolare a sviluppo orizzontale tangenzialmente al quale sono posti i retini (18) delle stazioni di stampa, e lungo il quale viene fatto ruotare, secondo un moto a passi di ampiezza angolare pari a quella di distribuzione di dette stazioni, un ugual numero di mandrini (5) radiali che sono atti a sostenere i contenitori in posizione orizzontale, caratterizzata per il fatto di comprendere : - due fondelli (30) per ogni singolo mandrino (5), i quali sono simmetricamente disposti rispetto all'asse (55) longitudinale di questo ultimo, - due stazioni (8) di stampa per ogni singolo colore componente la serigrafia policroma, - un organo (25) di comando che è atto a far ruotare il mandrino di 180° durante il suo trasferimento da una stazione all'altra, nonché - una trasmissione cinematica che è posta a collegare i due fondelli di ciascun mandrino, e che durante la stampa di un contenitore è atta a disporre il contenitore contrapposto nella corretta posizione di partenza.
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che i due fondelli associati a ciascun mandrino sono disposti in modo da trovarsi sul piano verticale passante per l'asse longitudinale (55) del mandrino quando questo ultimo è stazionario.
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 1, del tipo ove dette stazioni (6) e (9) rispettivamente di carico e scarico comprendono un dispositivo a pinza per l'abbrancamento dei contenitori (7) da caricare e scaricare rispettivamente, il quale è atto ad oscillare in un piano verticale posto radialmente rispetto a detto percorso circolare, caratterizzata per il fatto che almeno una delle ganasce (12) di detto dispositivo a pinza comprende due insenature distanziate di una quantità pari all'interasse esistente tra i due fondelli.
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata per il fatto che almeno una di dette ganasce (12) è atta ad oscillare secondo un'asse (120) parallelo a quello del contenitori abbrancati.
  5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che l'asse (16) di oscillazione di detto dispositivo a pinza è impostato su un elemento (17) che è atto a scorrere orizzontalmente in direzione radiale tra una posizione in cui dispone le ganasce sollevate prospicienti ad un mandrino al momento stazionario, ed una posizione in cui dispone le ganasce abbassate al livello di una linea di arrivo o partenza del contenitori.
  6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che le due stazioni (8) di stampa preposte alla apposizione di uno stesso colore sono poste una di seguito all 'altra.
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto organo (25) di comando consiste in un ingranaggio conico che è calettato sull'albero (24) girevole del rispettivo mandrino (5), che è impegnato con una corona (3) dentata conica fissa posta coassialmente a detto percorso circolare, ed il cui diametro primitivo è pari a 1/(N+1) volte il diametro primitivo di detta corona (3), dove N è il numero dei colori costituenti la serigrafia policroma.
  8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ogni singolo fondello (30) presenta un rocchetto (34) dentato atto ad impegnarsi con una cremagliera (21) di trascinamento associata a ciascuna stazione (8) di stampa.
  9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la trasmissione cinematica interposta tra i due fondelli di ciascun mandrino comprende due identici ingranaggi (37) reciprocamente impegnati che sono montati sui rispettivi alberi (28) di rotazione dei fondelli.
  10. 10. Macchina secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che almeno uno di detti ingranaggi (37) è montato folle sul rispettivo albero (28) con interposizione di un dispositivo a frizione, e tra detti due alberi (28) sono interposti mezzi atti a disporre i fondelli nella corretta posizione operativa di partenza.
  11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo a frizione comprende nell'ordine, infilati su detto albero (28), un primo disco (39) di frizione, il detto ingranaggio (37), un secondo disco (390) di frizione, un piattello (40) di spinta, e un organo (41) elastico, il tutto essendo serrato a pacco contro una spellatura (38) dell'albero (28) tramite un dado (42) di blocco e regolazione.
  12. 12. Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi comprendono due dispositivi a cricchetto, uno per ogni albero (28), i quali sono atti ad operare in modo contrapposto in guisa che durante ogni fase di stampa il dispositivo a cricchetto associato al contenitore in fase di stampa si sgancia, e il dispositivo a cricchetto contrapposto si aggancia.
  13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che ognuno di detti dispositivi a cricchetto comprende un arpione (31) che è articolato all'albero (24) del mandrino (5), e che è elasticamente spinto verso l'albero (28) del rispettivo fondello (30) dove presenta un dente (300) che è atto ad accoppiarsi, secondo un impegno unilaterale, con una sede (130) coniugata di aggancio associata a detto albero (28).
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