ITRE20080019U1 - '' dispositivo di sicurezza per un mandrino di regolazione di una valvola '' - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
“DISPOSITIVO DI SICUREZZA PER UN MANDRINO DI REGOLAZIONE DI UNA VALVOLA”,
Il trovato si riferisce a un dispositivo di sicurezza come quello descritto nel preambolo della rivendicazione 1.
Dal documento GB 2 378 234 A è noto un dispositivo di sicurezza atto a impedire un’attivazione non autorizzata di un mandrino di regolazione, con un adattatore per mandrino, fissabile su un perno conico del mandrino di regolazione, e un adattatore per utensile, inseribile ad innesto nell’adattatore per mandrino. Quest’ultimo presenta, per il posizionamento e l’attivazione con l’adattatore per utensile, una parte cilindrica concentrica ad un asse centrale, che viene sovrastata sul lato frontale da un perno eccentrico cilindrico. Una parte ad innesto dell’adattatore per utensile presenta un alloggiamento interno cilindro, introdotto concentricamente all’asse centrale, nonché un alloggiamento interno eccentrico, impegnabile con il perno eccentrico dell’adattatore per mandrino. L’adattatore per utensile è inoltre dotato di un perno conico disposto concentricamente all’asse centrale longitudinale, su cui può essere inserito ad innesto un utensile standardizzato e progettato per l’attivazione diretta del mandrino di regolazione.
Scopo del trovato è creare un dispositivo di sicurezza in forma di terminale su un mandrino di regolazione di un raccordo, che impedisca efficacemente un’attivazione non autorizzata.
Tale scopo del trovato viene conseguito mediante le caratteristiche descritte nella parte caratterizzante della rivendicazione 1. Il vantaggio sorprendente consiste nel fatto che, grazie alla configurazione di una parte di anima e ad una calotta ad innesto, che la copre e la racchiude tutto intorno e che ruota liberamente senza corrispondenti mezzi di accoppiamento di un mezzo di attivazione, viene impedita l’applicazione di una forza di regolazione su un mandrino di regolazione.
Vantaggiose sono in questo caso anche configurazioni come quelle descritte nelle rivendicazioni da 2 a 5 perché così non è possibile un’attivazione dei mandrini di regolazione con utensili che non esercitano alcuna azione di accoppiamento tra la parte di anima e la calotta ad innesto che ruota liberamente.
Possibile è anche una configurazione secondo la rivendicazione 6, grazie alla quale è possibile un dimensionamento del dispositivo di sicurezza in modo conforme a diverse forze di attivazione dipendenti dai tipi di raccordo.
Secondo i perfezionamenti vantaggiosi descritti nelle rivendicazioni da 7 a 12, si consegue un componente assai compatto per la calotta ad innesto e si semplificano il processo di fabbricazione e il montaggio.
Grazie ai perfezionamenti vantaggiosi descritti nelle rivendicazioni 13 e 14, si semplifica uno smontaggio del terminale di sicurezza dal perno conico del mandrino di regolazione, in particolare per lavori di riparazione o manutenzione.
Il perfezionamento vantaggioso descritto nella rivendicazione 15 garantisce una fabbricazione in serie economica con elevata qualità di fabbricazione e resistenza all’applicazione della necessaria forza di attivazione.
I perfezionamenti vantaggiosi descritti nelle rivendicazioni da 16 a 19 sono vantaggiosi anche per i costi ridotti di fabbricazione.
Infine è vantaggiosa anche una configurazione secondo la rivendicazione 20, grazie alla quale si possono scegliere varianti di materiale a seconda dei requisiti posti al mezzo di attivazione.
Per comprendere meglio il trovato, esso verrà illustrato ulteriormente in base agli esempi di esecuzione mostrati nelle figure, che mostrano:
la Fig. 1 il dispositivo di sicurezza secondo il trovato con un terminale di sicurezza e un mezzo di attivazione, in sezione;
la Fig. 2 il terminale di sicurezza secondo il trovato, in sezione;
la Fig. 3 il dispositivo di sicurezza in sezione secondo le linee III-III di Fig. 1;
la Fig. 4 il dispositivo di sicurezza in sezione secondo le linee IV-IV di Fig. 1.
In primo luogo si tenga presente che, nelle forme di esecuzione diversamente descritte, parti uguali vengono dotate di simboli di riferimento uguali o di denominazioni uguali di componenti, le spiegazioni contenute nell’intera descrizione potendo essere trasferite a senso a parti uguali con simboli di riferimento uguali o denominazioni uguali di componenti. Anche le indicazioni di stato scelte nella descrizione, come ad esempio sopra, sotto, lateralmente etc., sono riferite alla figura direttamente descritta nonché rappresentata e, in caso di una variazione di posizione, vanno trasferite a senso alla nuova posizione. Nelle Figg. da 1 a 4 è mostrato un dispositivo 1 di sicurezza con un terminale 2 di sicurezza e un mezzo 4 di attivazione accoppiabile al terminale 2 per un movimento di regolazione di un mandrino 3 di regolazione di una valvola di intercettazione non ulteriormente mostrata.
Il terminale 2 è configurato, nell’esempio di esecuzione mostrato, in due pezzi, costituito da una parte 5 di anima cilindrica e una calotta 6 ad innesto tubolare. La calotta 6 è eseguita chiusa da un lato con un disco 7 frontale, che copre la parte 5 su una superficie frontale opposta al mandrino 3 di regolazione.
La parte 5 di anima presenta, concentricamente a un asse 8 centrale, un alloggiamento 9 interno conico per un perno 10 conico del mandrino 3. Il perno 10 è generalmente un perno quadro su cui viene ritenuta, in modo da bloccarla tramite accoppiamento stabile, la parte 5 del terminale 2 di sicurezza. Preferibilmente nell’alloggiamento 9 interno è inserito a pressione un dado 11 esagonale con una filettatura 12 allineata concentricamente all’asse 8 centrale. Così, per mezzo di una vite di regolazione non mostrata ulteriormente attraverso un foro 13, la parte 5 di anima può essere staccata al bisogno dopo aver separato il disco 7 frontale dal perno 10 conico. Per la separazione del disco 7 è prevista una linea 14 di rottura predeterminata tra il disco 5 frontale e una parte 15 di rivestimento, a forma di manicotto, della calotta 6.
La parte 5 nonché la parte 15 a forma di manicotto con il disco 7 frontale che copre una superficie 16 frontale della parte 5, sono fabbricate preferibilmente in forma di pezzi stampati ad iniezione in materia plastica.
La calotta 6 ad innesto riveste la parte 5 di anima con il disco 7 e la parte 15 di rivestimento tubolare, ed è ritenuta su di essa tramite un anello 17 di ritenuta, in un’area 18 terminale opposta al disco 7, in modo da assicurarla alla parte 5 contro un’estrazione.
L’anello 17 di ritenuta sovrasta, in forma di rigonfiamento, un diametro 19 interno della calotta 6 in direzione dell’asse 8 centrale e si sovrappone ad anello a una superficie 20 frontale della parte 5 grazie al fatto che un diametro 21 di un foro 22 passante dell’anello 17 è leggermente minore del diametro 23 esterno della calotta 6. La calotta 6 ad innesto è montata in modo girevole sulla parte 5 di anima a seguito di un accoppiamento mobile tra il diametro 19 interno della calotta 6 e il diametro 23 esterno della parte 5.
Una distanza 24 interna tra il disco 7 e l’anello 17 a forma di rigonfiamento è leggermente maggiore di un’altezza 25 della parte 5 di anima.
La calotta 6 viene montata, per il montaggio sulla parte 5, mediante una forza massima in direzione assiale, mediante una deformazione elastica la parte 15 di rivestimento venendo ampliata con l’anello 17 di ritenuta a forma di rigonfiamento. La parte 5 di anima presenta, nell’area della superficie 16 frontale, una smussatura del diametro 23 esterno, grazie alla quale vengono semplificati il processo di calettatura o il necessario ampliamento elastico dell’anello 17. Mediante un ritorno elastico della parte 15 di rivestimento si giunge poi a un impegno posteriore della superficie 20 frontale della parte 5 di anima e ad una ritenuta assiale sicura della calotta 6.
Secondo un perfezionamento possibile, la calotta 6 presenta, come mostrato in linee interrotte, in prolungamento della parte 15 di rivestimento tubolare un collarino foggiato in un unico pezzo, che serve per esempio a coprire un mezzo di collegamento eventualmente previsto, per esempio una vite per il fissaggio di un terminale conico.
L’altezza 25 della parte di anima è maggiore di una lunghezza 26 del perno 10 conico più un’altezza 27 di dado e un’altezza 28 di copertura presentante il foro 13.
Come meglio si evince dalle Figg. da 2 a 4, nella parte 5 di anima, secondo questo esempio di esecuzione mostrato, sono previste quattro scanalature 29 a forma di fessura, distribuite uniformemente su una circonferenza ed estendentesi sull’intera altezza 25 e allineate parallelamente all’asse 8 centrale, in un angolo di passo di 90°. Esse vengono formate da fori 31 disposti su un cerchio 30 centrale, estendentesi concentricamente all’asse 8 centrale, che sono aperti in modo corrispondente a un diametro 32 in direzione della circonferenza esterna attraverso superfici 33 laterali indicativamente parallele.
Queste ultime formano alloggiamenti 34 di accoppiamento nella parte 5 per un posizionamento del mezzo 4 di attivazione per una trasmissione di forza sul mandrino 3 di regolazione.
Un diametro 35 del cerchio centrale è leggermente minore del diametro 23 esterno della parte 5 di anima meno il diametro 32 doppio dei fori 31 degli alloggiamenti 34.
Come si evince inoltre dalla Fig. 4, nel disco 7 frontale della calotta 6 ad innesto sono previsti, altrettanto su all’incirca lo stesso cerchio 30 centrale con il diametro 35 e altrettanto in un passo angolare di 90°, quattro fori 36 passanti in forma di ulteriori alloggiamenti 37 di accoppiamento con un diametro 38, che corrisponde all’incirca al diametro 32 dei fori 31 delle scanalature 29. Il mezzo 4 di attivazione, come si evince ulteriormente in particolare dalla Fig. 1, viene formato da una parte 39 di base a forma di disco e per esempio altrettanto da un perno 40 conico disposto concentricamente all’asse 8 centrale. La parte 39 presenta mezzi 43 di accoppiamento, che sovrastano una superficie 41 frontale opposta al perno 40 conico, formati da spine 42 cilindriche, che nell’angolo di passo di 90° sono disposte altrettanto sul cerchio 30 centrale con il diametro 35, e assi 44 centrali sono allineati parallelamente all’asse 8 centrale. Un diametro 45 delle spine 42 cilindriche è leggermente minore del diametro 38 dei fori 36 passanti nel disco 7 frontale e dei fori 31 delle scanalature 29.
Le spine 42 sovrastano la superficie 41 frontale della parte 39 di base a forma di disco e, dopo il posizionamento del terminale 42 di accoppiamento sul disco 7, sporgono attraverso i fori 36 e si protendono oltre una parte dell’altezza 25 negli alloggiamenti 34 di accoppiamento della parte 5 di anima.
Così si consegue un collegamento ad accoppiamento geometrico tra il mezzo 4 di attivazione e la parte 12 di anima disposta sul perno 10 conico del mandrino di regolazione e quindi viene consentita l’attivazione del mandrino 3 di regolazione.
Un accoppiamento del mezzo 4 di attivazione, ossia un impegno dei mezzi 43 di accoppiamento con gli alloggiamenti 34 di accoppiamento della parte 5, atto ad effettuare una regolazione del mandrino 3, richiede però un posizionamento della calotta 6 ad innesto girevole intorno agli alloggiamenti 34, 37 di accoppiamento della parte 5 e della calotta 6 in una posizione congruente.
Grazie alla disposizione girevole della calotta 6 sulla parte 5 di anima nonché alla sua configurazione a pareti lisce e cilindrica e alla disposizione e configurazione degli alloggiamenti 34, 37 di accoppiamento e dei mezzi 43 di accoppiamento, si esclude pressoché una manipolazione non autorizzata e dannosa da parte di persone non autorizzate che non dispongono del mezzo 4 di attivazione configurato in modo corrispondente.
In luogo del perno 40 conico, sono possibili naturalmente anche altre forme di impugnatura, per esempio un attacco a T per mezzo del quale è esercitabile un movimento di rotazione sulla parte 5 di anima dopo il posizionamento del mezzo 4 sul terminale 2 di sicurezza.
Nell’esempio di esecuzione mostrato, sulla circonferenza 30 con il diametro 35 secondo una configurazione preferita gli alloggiamenti 34, 37 di accoppiamento e i mezzi 43 di accoppiamento sono distanziati tra loro con un angolo 46 centrale di 90°. Naturalmente è possibile anche un’altra disposizione uniforme, per esempio a 45°, 60°, 120°, come anche un passo angolare irregolare.
Per correttezza si richiami infine l’attenzione sul fatto che, per migliorare la comprensione della struttura del dispositivo di sicurezza, quest’ultimo o i suoi componenti sono stati rappresentati parzialmente non in scala e/o ingranditi e/o rimpiccioliti.
Lo scopo che è alla base delle soluzioni inventive indipendenti si può evincere dalla descrizione.
Elenco dei simboli di riferimento 1 Dispositivo di sicurezza
2 Terminale di sicurezza
3 Mandrino di regolazione
4 Mezzo di attivazione
5 Parte di anima
6 Calotta ad innesto
7 Disco frontale
8 Asse centrale
9 Alloggiamento interno
10 Perno conico
11 Dado esagonale
12 Filettatura
13 Foro
14 Linea di rottura predeterminata
15 Parte di rivestimento
16 Superficie frontale
17 Anello di ritenuta
18 Area terminale
19 Diametro interno
20 Superficie frontale
21 Diametro interno
22 Foro passante
23 Diametro esterno
24 Distanza interna
25 Altezza
26 Lunghezza
27 Altezza del dado
28 Altezza di copertura
29 Scanalatura
30 Cerchio centrale
31 Foro
32 Diametro
33 Superfici laterali
34 Alloggiamento di accoppiamento 35 Diametro del cerchio centrale 36 Foro passante
37 Alloggiamento di accoppiamento 38 Diametro
39 Parte di base
40 Perno conico
41 Superficie frontale
42 Spina cilindrica
43 Mezzo di accoppiamento
44 Asse centrale
45 Diametro
46 Angolo centrale
Claims (20)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) di sicurezza atto a impedire un’attivazione non autorizzata di un mandrino (3) di regolazione di una valvola di intercettazione di una linea per un fluido con un terminale (2) di sicurezza e un mezzo (4) di attivazione accoppiabile al terminale (2) per un movimento di regolazione del mandrino (3) di regolazione, caratterizzato dal fatto che il terminale (2) è formato da una parte (5) di anima cilindrica, che presenta un alloggiamento (9) interno conico per un perno (10) conico del mandrino (3) di regolazione, e da una calotta (6) ad innesto che la racchiude in modo girevole, e che in un disco (7) frontale della calotta (6) e nella parte (5) sono disposti alloggiamenti (34, 37) di accoppiamento per mezzi (43) di accoppiamento del mezzo (4) di attivazione.
- 2. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che gli alloggiamenti (37) di accoppiamento nel disco (7) frontale sono formati da almeno due fori (36) passanti disposti in modo diagonalmente opposto rispetto ad un asse (8) centrale.
- 3. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che gli alloggiamenti (34) di accoppiamento nella parte (5) di anima sono formati da almeno due fori (31), estendentesi parallelamente all’asse (8) centrale, disposti in modo diagonalmente opposto rispetto all’asse (8) centrale.
- 4. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i fori (36) passanti nel disco (7) frontale e i fori (31) nella parte (5) di anima presentano all’incirca lo stesso diametro (32, 38).
- 5. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che i fori (36) nel disco (7) frontale e i fori (31) nella parte (5) di anima sono disposti su un cerchio (30) centrale estendentesi coassialmente all’asse (8) centrale.
- 6. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che gli alloggiamenti (34, 37) di accoppiamento nella parte (5) di anima e nel disco (7) frontale sono disposti con un passo angolare uguale, preferibilmente con un angolo (46) centrale di 45°, 60°, 90° o 180°.
- 7. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’altezza della calotta (6) ad innesto è maggiore dell’altezza (25) della parte (5) di anima.
- 8. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il diametro (19) interno della calotta (6) ad innesto è maggiore del diametro (23) esterno della parte (5) di anima.
- 9. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in un piano estendentesi parallelamente al disco (7) frontale è disposto, in particolare è foggiato, un anello (17) di ritenuta a forma di rigonfiamento che sovrasta il diametro (19) interno della calotta (6) ad innesto in direzione dell’asse (8) centrale.
- 10. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che una distanza (24) interna dell’anello (17) di ritenuta dal disco (7) frontale è maggiore dell’altezza della parte (5) di anima.
- 11. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzato dal fatto che il diametro (21) interno dell’anello (17) di ritenuta è minore del diametro (23) esterno della parte (5) di anima.
- 12. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che l’anello (17) di ritenuta è formato da una rondella elastica, disposta in una scanalatura interna della calotta (6) ad innesto, che sovrasta il diametro (19) interno della calotta (6).
- 13. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in un’area di passaggio tra il disco (7) frontale e la parte (15) di rivestimento è configurata una linea (14) di rottura predeterminata.
- 14. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che nell’alloggiamento (9) interno della parte (5) di anima è disposto, in particolare è inserito a pressione, un dado (11) esagonale allineato con una filettatura (12) coassialmente all’asse (8) centrale.
- 15. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la parte (5) di anima e/o la calotta (6) ad innesto sono formate in materia plastica, preferibilmente POM, POM rinforzato con fibre o POM-H.
- 16. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il mezzo (4) di attivazione è formato da una parte (39) di base a forma di disco collegata a un perno (40) conico, che viene sovrastata dal lato frontale dai mezzi (43) di accoppiamento.
- 17. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che i mezzi (43) di accoppiamento sono formati da spine (42) cilindriche impegnabili con gli alloggiamenti (34, 37) di accoppiamento.
- 18. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che il diametro (45) delle spine (42) cilindriche è minore del diametro (38) del foro (36) passante nel disco (7) frontale.
- 19. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che assi (44) centrali delle spine (42) cilindriche si estendono parallelamente all’asse (8) centrale.
- 20. Dispositivo (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’impugnatura con il terminale di accoppiamento (42) e il mezzo (40) di accoppiamento è formata in materia plastica e/o metallo.
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