ITRE20070103A1 - '' apparecchiatura per la refrigerazione di una salma all'interno di un feretro '' - Google Patents

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ITRE20070103A1
ITRE20070103A1 IT000103A ITRE20070103A ITRE20070103A1 IT RE20070103 A1 ITRE20070103 A1 IT RE20070103A1 IT 000103 A IT000103 A IT 000103A IT RE20070103 A ITRE20070103 A IT RE20070103A IT RE20070103 A1 ITRE20070103 A1 IT RE20070103A1
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IT
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coffin
cold air
diffuser element
refrigeration unit
support structure
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IT000103A
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Alfredo Vezzani
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Vezzani Spa
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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
“APPARECCHIATURA PER LA REFRIGERAZIONE DI UNA SALMA
ALL’INTERNO DI UN FERETRO”
La presente invenzione riguarda un’apparecchiatura per refrigerare una salma all’ interno di un feretro, al fine di rallentare il processo di decomposizione della salma stessa e conservarla intatta durante il periodo di esposizione in camera ardente, prima della definitiva sepoltura o tumulazione.
Come è noto, il rituale funebre prevede generalmente che le salme dei defunti vengano dapprima collocate all’ interno del feretro e successivamente esposte nella cosiddetta camera ardente, per un periodo di osservazione e sosta che normalmente varia da trenta a quaranta ore, durante il quale i congiunti possono dare l’estremo saluto al defunto prima che quest’ultimo venga sepolto o tumulato in cimitero.
Per conservare efficacemente la salma durante il suddetto periodo di osservazione e sosta, è normalmente previsto che la camera ardente sia allestita in un ambiente sufficientemente fresco da rallentare il processo di decomposizione del corpo. Poiché tuttavia non è sempre possibile avere a disposizione ambienti con la temperatura adatta, soprattutto nei periodi più caldi dell’anno è una pratica consolidata quella di refrigerare la salma all’ interno del feretro, mediante l’utilizzo di apposite apparecchiature refrigeranti.
Per essere idonee allo scopo, queste apparecchiature refrigeranti debbono rispondere sia ad esigenze di tipo funzionale, tipicamente avere un basso impatto sonoro, sia ad esigenze di tipo estetico, tipicamente debbono avere il minor impatto visivo possibile, per non disturbare l’aspetto rigoroso e solenne del feretro. Un’altra esigenza connessa con queste apparecchiature refrigeranti è quella di poter essere smontate dal feretro in modo semplice e rapido e senza richiedere lo spostamento della salma, in modo da rendere veloci le operazioni di chiusura e sigillatura del feretro stesso.
Le apparecchiature refrigeranti utilizzate per la conservazione delle salme all’ interno del feretro comprendono generalmente un gruppo frigorifero di tipo tradizionale, dove un fluido refrigerante come il freon scorre in circuito chiuso attraverso un evaporatore, in modo da passare dallo stato liquido allo stato gassoso sottraendo calore dall’ambiente circostante, e successivamente attraverso un compressore, un condensatore ed infine una valvola di laminazione, in modo da raffreddarsi e tornare allo stato liquido prima di passare nuovamente nell’evaporatore.
Una prima tipologia di apparecchiature refrigeranti prevede che l’evaporatore del gruppo frigorifero sia collocato direttamente nel feretro, in modo da abbassare la temperatura interna sottraendo calore per conduzione.
In particolare, una di queste apparecchiature refrigeranti comprende un evaporatore costituito da un serpentino piatto, il quale viene collocato al di sotto della salma, in modo da svolgere efficacemente la propria funzione refrigerante risultando pressoché invisibile dall’esterno. Tale serpentino è permanentemente unito al feretro ed è collegato agli altri componenti del gruppo frigorifero mediante giunti ad aggancio/sgancio rapido, cosicché esso viene sganciato e abbandonato alTintemo del feretro all’atto della chiusura e della sigillatura dello stesso.
Un serpentino evaporatore del tipo delineato è tuttavia un componente piuttosto complicato e costoso, per cui il fatto di utilizzarlo come elemento a perdere comporta non solo una notevole complicazione costruttiva dell’ apparecchiatura refrigerante, ma anche un aumento dei costi.
Una seconda tipologia di apparecchiature refrigeranti utilizza invece il gruppo frigorifero per raffreddare una massa d’aria, la quale viene quindi fatta scorrere da un sistema di ventilazione forzata all’ interno di uno o più manicotti di distribuzione, i quali vengono collocati all’ interno del feretro lungo i fianchi della salma, in modo da emettere aria fredda che abbassa la temperatura interna per convezione.
Questi apparecchi refrigeranti, pur dimostrandosi costruttivamente più semplici ed economici rispetto a quelli delineati in precedenza, non sono tuttavia privi di inconvenienti.
In particolare, essi manifestano un basso rendimento termico causato da una significativa dispersione dell’aria fredda, la quale tende a fuoriuscire dal feretro in tempi molto brevi senza produrre risultati efficaci. Inoltre, l’aria fredda immessa nel feretro non riesce a lambire ogni porzione della salma e non riesce perciò ad ottenere un raffreddamento uniforme della stessa. In particolare, il dorso della salma che appoggia sul fondo del feretro non può essere raggiunto dall’aria fredda, e quindi non può essere raffreddato in modo adeguato. Infine, i manicotti di distribuzione dell’aria fredda rimangono generalmente visibili dall’ esterno, compromettendo significativamente l’aspetto estetico globale del feretro.
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un apparecchio per la refrigerazione di una salma all’ interno di un feretro, che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota, nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
In particolare, uno scopo dell’invenzione è quello di realizzare un apparecchio refrigerante del tipo a ventilazione forzata capace di un rendimento frigorifero più elevato grazie a minori dispersioni d’aria fredda; capace altresì di diffondere aria fredda in modo uniforme verso tutte o quasi le porzioni della salma; e atto inoltre ad avere un impatto visivo contenuto, in modo da non compromettere l’aspetto estetico globale del feretro.
Tale scopo è raggiunto dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nella rivendicazione indipendente 1. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’ invenzione.
In generale, l’invenzione rende disponibile un’apparecchiatura refrigerante per la conservazione di una salma all’ interno di un feretro, la quale comprende un gruppo frigorifero atto a generare aria fredda e mezzi per diffondere detta aria fredda all’ interno del feretro.
Detti mezzi per diffondere l’aria fredda comprendono almeno un elemento diffusore di forma generalmente larga e sottile, il quale è collocato all’interno del feretro in una posizione operativa in cui è atto a venire collocato all’interno del feretro (100) interposto tra il fondo del feretro (100) ed a sostenere la salma (A) in appoggio su di esso, ed è provvisto di una superficie d’emanazione rivolta verso detta salma, attraverso cui viene emessa dal basso verso l’alto l’aria fredda generata dal gruppo frigorifero, in modo da lambire la salma sovrastante.
In questo modo, l’elemento diffusore secondo l’invenzione è efficacemente in grado di ridurre le dispersioni di aria fredda verso l' esterno del feretro, ottenendo un rendimento termico più elevato; ed è altresì in grado di emettere aria fredda anche verso il dorso della salma, che normalmente è coperto stando in appoggio sul fondo del feretro, raggiungendo così un raffreddamento più uniforme ed efficace della salma stessa. In uso, l’elemento diffusore risulta inoltre visivamente coperto dalla salma sovrastante, e può essere eventualmente inserito dell’ imbottitura del feretro, in modo da risultare nascosto e quindi non costituire un elemento antiestetico.
L’elemento diffusore secondo l’invenzione può estendersi in pianta al di sotto di una porzione limitata della salma, preferibilmente al di sotto del ventre e/o del torace laddove sono presenti gli organi che si decompongono più rapidamente, ad esempio le viscere o i polmoni, oppure può estendersi al di sotto di tutte o quasi le porzioni della salma.
Secondo una preferita forma di attuazione dell'invenzione, detto elemento diffusore comprende una struttura di sostegno rigida che in posizione operativa è atta a definire un’intercapedine tra la salma sovrastante ed il fondo del feretro, e mezzi convogliatori per immettere l’aria fredda generata dal gruppo frigorifero all’ interno di detta intercapedine.
In questo modo, l’aria fredda che fluisce liberamente all’intemo dell’ intercapedine raffredda il dorso della salma, e si distribuisce uniformemente al di sotto della stessa, prima di risalire dal basso verso l’alto per lambire e raffreddare le parti laterali e frontali del corpo.
Naturalmente detta struttura di sostegno deve essere sufficientemente rigida per sopportare il peso della porzione sovrastante della salma, ossia non deve deformarsi al punto da annullare lo spessore dell’ intercapedine.
Per questa ragione, la struttura di sostegno comprende preferibilmente una pluralità di pareti di rinforzo che suddividono in pianta detta intercapedine in una pluralità di camere separate, le quali sono poste in comunicazione con un unico vano collettore in cui i detti mezzi convogliatori sono atti ad immettere l’aria fredda generata dalla macchina frigorifera.
Preferibilmente alla struttura di sostegno è associato un tessuto di rivestimento permeabile all’aria, il quale è posto a chiudere superiormente detta intercapedine, interponendosi tra quest’ ultima e la salma sovrastante, e definendo così la detta superficie d’ emanazione dell’ aria fredda.
In questo modo, il tessuto nasconde la struttura di sostegno e rende più gradevole l’aspetto estetico dell’ elemento diffusore, inoltre rende maggiormente uniforme la diffusione dell’aria fredda verso l’alto.
Secondo un preferito aspetto dell’invenzione, l’elemento diffusore è separabile dal gruppo frigorifero, così da poter essere abbandonato all’intemo del feretro all’atto della chiusura e della sigillatura dello stesso, in modo da non dover muovere la salma e velocizzare le operazioni di rimozione dell’ apparecchiatura refrigerante.
L’ elemento diffusore costituisce pertanto un elemento a perdere insieme con il feretro, e gli altri componenti dell’ apparecchiatura refrigerante, eventualmente contenuti all’ interno di un contenitore trasportabile, possono efficacemente essere riutilizzati con un altro elemento diffusore all’ interno di un altro feretro.
Costituisce inoltre un aspetto preferito dell’invenzione il fatto che l’elemento diffusore sia realizzato in materiale biodegradabile, in modo da decomporsi rapidamente all’ interno del feretro dopo la sepoltura/tumulazione e non costituire così un elemento inquinante. In particolare, l’elemento diffusore può essere realizzato in legno, plastica biodegradabile o più preferibilmente in cartone, giacché quest’ultimo è un materiale generalmente poco costoso e quindi economicamente conveniente da utilizzare nella realizzazione di un elemento a perdere.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 è una sezione longitudinale secondo un piano verticale di un feretro privo di coperchio, in cui è installata un’apparecchiatura refrigerante secondo l’invenzione. La figura 2 è la vista in pianta del feretro di figura 1 in cui non è mostrata la salma per meglio illustrare l' apparecchiatura refrigerante.
La figura 3 è una vista prospettica dell’ elemento diffusore dell’ apparecchiatura refrigerante illustrata nelle figure 1 e 2.
La figura 4 è una vista esplosa in elevazione prospettica dell’elemento diffusore di figura 3.
La figura 4A è una vista esplosa in elevazione prospettica di una variante costruttiva dell’elemento diffusore di figura 3.
Le figure 5 e 6 mostrano gli sviluppi in piano delle componenti di cartone che formano la struttura di sostegno dell’elemento diffusore di figura 3.
La figura 7 è una vista esplosa in elevazione prospettica dell’elemento diffusore di figura 3 secondo una forma di realizzazione alternativa.
La figura 8 è una vista esplosa in elevazione prospettica di un elemento diffusore secondo una seconda forma di attuazione dell’ invenzione.
Le figure 9 e 10 mostrano gli sviluppi in piano delle componenti di cartone che formano la struttura di sostegno dell’elemento diffusore di figura 8.
L’apparecchiatura refrigerante 1 è preposta a refrigerare una salma A posta all’ interno di un feretro 100, durante il periodo di esposizione del defunto in camera ardente prima della definitiva sepoltura o tumulazione.
Il feretro 100 comprende una cassa esterna in legno 101 che definisce il vano di accoglimento 102 per la salma A, il quale è generalmente rivestito con drappi di stoffa pregiata 103 e/o con imbottiture e cuscini.
Tra la cassa di legno 101 ed il rivestimento 103 può essere eventualmente interposta una cassa interna in metallo (non illustrata), tipicamente di zinco.
Durante il periodo di esposizione in camera ardente, il feretro 100 è generalmente collocato su un catafalco 104 dove è mantenuto con il coperchio aperto (non mostrato), in modo da consentire agli astanti la vista della salma A che giace supina sul fondo del vano di accoglimento 102.
L’apparecchiatura refrigerante 1 comprende un dispositivo per il convogliamento forzato dell’aria, il quale comprende schematicamente un condotto d’aspirazione 20, un condotto di mandata 21, e mezzi ventilatori (non mostrati) atti a generare una corrente d’aria che entra dal condotto d’aspirazione 20 ed esce dal condotto di mandata 21. I mezzi ventilatori sono installati all’ interno di un piccolo contenitore 3 generalmente di tipo portatile, nell’esempio provvisto di una pluralità ruote di sostentamento 30, al quale sono rigidamente collegati sia il condotto d’aspirazione 20 sia il condotto di mandata 21.
Preferibilmente, i condotti d’aspirazione 20 e mandata 21 sono realizzati da tubi rigidi con sezione trasversale generalmente piatta e ovale, e presentano entrambi uno sviluppo sostanzialmente a gomito atto a scavalcare il bordo della cassa in legno 101, in modo da posizionare le relative bocche all’ interno del vano d’accoglimento 102 della salma A.
I tratti a gomito dei condotti d’aspirazione 20 e di mandata 21 possono essere coperti e nascosti alla vista mediante una mensola rimovibile 22 (in linea tratteggiata), la quale viene appoggiata o incastrata sopra il bordo della cassa in legno 101.
Al dispositivo di convogliamento dell’aria è associato un gruppo frigorifero (non mostrato), il quale è installato all’ interno del contenitore portatile 3, ed è predisposto per raffreddare l’aria proveniente dal condotto d’aspirazione 20, in modo da emettere una corrente d’aria fredda attraverso il condotto di mandata 21.
Il gruppo frigorifero, così come il suo accoppiamento con il dispositivo di convogliamento dell’aria, sono di per sé noti e non verranno quindi decritti con maggiore dettaglio.
La bocca del condotto di mandata 21 è collegata in modo smontabile ad un elemento diffusore 4, attraverso il quale l’aria fredda generata dal gruppo frigorifero viene emessa all’esterno.
Come illustrato in figura 3, detto elemento diffusore 4 presenta una forma generalmente piatta, larga e sottile, ed è atto a far fuoriuscire l’aria fredda attraverso una superficie di emanazione 40 definita nella sua faccia superiore.
L’elemento diffusore 4 è collocato all’ interno del feretro 100, in una posizione operativa in cui è appoggiato sul fondo del vano d’accoglimento 102, verticalmente interposto tra quest’ultimo e la salma A sovrastante, e con la superficie di emanazione 40 rivolta verso l’alto (v. anche fig.1).
In questa posizione operativa, l’elemento diffusore 4 è atto a diffondere nel feretro 100 l’aria fredda proveniente dal gruppo frigorifero, facendola fluire dal basso verso l’alto in modo da lambire la salma A sovrastante.
L’elemento diffusore 4 può estendersi in pianta al di sotto di una porzione limitata della salma A, preferibilmente al di sotto del ventre e/o del torace laddove sono presenti gli organi che si deteriorano più rapidamente, ad esempio le viscere o i polmoni, oppure può estendersi al di sotto di tutte o quasi le porzioni della salma A.
Come illustrato in figura 2, l’elemento diffusore 4 presenta una sagoma in pianta sostanzialmente trapezoidale atta ad assecondare la forma in pianta della cassa in legno 101, con una larghezza massima ed una lunghezza pari a circa 400mm e 800mm rispettivamente, ed uno spessore sostanzialmente costante pari a circa 30mm.
L’elemento diffusore 4 comprende una struttura di sostegno rigida, indicata globalmente con 41, la quale forma un involucro esterno 42 generalmente a forma di vassoio, il cui volume interno 43 è atto a definire un’intercapedine tra il fondo del vano di accoglimento 102 e la salma A sovrastante (v. fig.1).
Detto involucro esterno 42 è chiuso sui fianchi perimetrali e sulla base inferiore destinato ad essere rivolta verso il fondo del vano 102, mentre è aperto sulla base superiore, dove è chiuso da un tessuto di rivestimento 44 permeabile all’aria, il quale definisce la detta superficie d’emanazione 40 da cui si diffonde l’aria fredda.
Detto tessuto di rivestimento 44 può essere realizzato nella forma di un telo che viene steso sulla base superiore aperta dell’involucro esterno 42, e fissato sulla base inferiore non in vista, mediante graffette, collanti o elastici. In alternativa, il tessuto di rivestimento 44 può essere realizzato nella forma di una calza che viene infilata sull’involucro esterno 42, coprendone sia la base superiore sia quella inferiore.
Lungo un fianco laterale dell’involucro esterno 42 è realizzata un’apertura 45, attiraverso la quale l’aria fredda proveniente dal gruppo frigorifero entra nell’intercapedine 43, in modo da fluire e distribuirsi uniformemente al suo interno, prima di salire verso l’alto e uscire dalla superficie d’emanazione 40 attraverso il tessuto permeabile 44. In particolare, detta apertura 45 è in comunicazione con il condotto di mandata 21 del gruppo frigorifero mediante una manichetta 46, anch’essa realizzata in tessuto permeabile all’aria, la quale è direttamente cucita al tessuto di rivestimento 44, ed è infilata sulla bocca del condotto di mandata 21.
Per migliorare il convogliamento dell’aria fredda, potrebbe essere necessario realizzare nell’involucro esterno 42 un piccolo condotto sporgente, che comunica con l’apertura 45 e sul quale si infila la manichetta 46. All'interno della manichetta 46 potrebbe inoltre essere necessario collocare uno o più inserti di irrigidimento, ad esempio a forma di "C" e realizzati in cartone, per evitare che essa possa essere schiacciata dal peso della salma A.
La struttura di sostegno 41 dell’elemento diffusore 4 deve essere sufficientemente rigida per sopportare il peso della porzione sovrastante della salma A, ossia non deve deformarsi al punto da annullare lo spessore dell’ intercapedine 43 definita dall’ involucro esterno 42.
1. Per questo motivo, la struttura di sostegno 41 comprende una pluralità di costole di sostegno 47 elementi di sostegno (47, 47 A) posti nella intercapedine (43, 43A), atti rinforzare la struttura di sostegno (41, 41A) senza impedire la diffusione di detta aria fredda. In particolare dette costole hanno sezione trasversale generalmente rettangolare, le quali sono disposte longitudinalmente all’interno dell’involucro 42 (v. fig.4). Dette costole di sostegno 47 suddividono in pianta l’intercapedine 43 in una pluralità di corridoi longitudinali separati 48, i quali sono in comunicazione con un unico vano collettore 49 in cui si affaccia la detta apertura 45, in modo da poter essere tutti pervasi dall’aria fredda proveniente dal gruppo frigorifero.
In particolare, detto vano collettore 49 è definito all’interno dell’involucro 42, in una zona che è in comunicazione diretta con l’apertura 45 ed in cui non sono presenti le costole di sostegno 47. Inoltre, il vano collettore 49 è chiuso superiormente da una parete 50 impermeabile all’aria, cosicché l’aria fredda proveniente dal gruppo frigorifero non possa fuoriuscire direttamente all’esterno, ma sia costretta a percorrere i corridoi longitudinali 48.
Nella forma di realizzazione alternativa mostrata in figura 4A, le costole di sostegno 47 sono più corte e sono variamente orientate all’interno dell’intercapedine 43, così da sostenere efficacemente il peso della salma, senza per questo definire dei percorsi obbligati per l’aria fredda che perciò si può distribuire in modo più uniforme.
Secondo un preferito aspetto dell’ invenzione, la struttura di sostegno 41 dell’elemento diffusore 4 è realizzata in cartone fustellato, in modo da essere costruttivamente poco costosa e completamente biodegradabile.
In particolare, l’involucro esterno 42 è realizzato con un unico foglio di cartone 51, il cui sviluppo in piano è illustrato in figura 5, dove le linee di piegatura sono tratteggiate.
Detto foglio cartone fustellato 51 comprende una porzione centrale 52 di forma trapezoidale atta a realizzare il fondo dell 'involucro 42, ai lati della quale sono unite altrettante porzioni pieghevoli atte a realizzare i bordi laterali deH’involucro stesso. In particolare, le porzioni pieghevoli 53 poste sui lati obliqui sono singolarmente formate da due falde longitudinali atte ad essere ripiegate l’una sull’altra, di cui quella esterna è provvista di una pluralità di dentelli sporgenti 54 che sono atti ad essere incastrati in corrispondenti aperture 55 della porzione di fondo 52, in modo da bloccarvi saldamente il bordo ripiegato. La porzione pieghevole 56 posta lungo la base minore comprende a sua volta due falde longitudinali, di cui la più interna è atta a definire il bordo verticale dell’involucro 42, mentre la più esterna è atta ad essere fissata sopra le costole di sostegno 47, dove definisce la già menzionata parete impermeabile 50 atta a chiudere il vano collettore 49. La porzione pieghevole 56 comprende inoltre due alette laterali sporgenti dalla falda interna, le quali sono atte ad essere fissate ai bordi adiacenti dell’involucro esterno 42. La porzione pieghevole 57 posta lungo la base maggiore è del tutto analoga alla porzione 56, da cui differisce solo per le dimensioni. Ogni costola di sostegno 47 è infine realizzata da una rispettiva sagoma 58 di cartone fustellato, il cui sviluppo in piano è mostrato in figura 6.
Detta sagoma 58 comprende due falde longitudinali perfettamente simmetriche rispetto ad una linea centrale di piegatura prestabilita, le quali falde sono atte ad essere ripiegate l’una sull’altra per realizzare lo spessore della relativa costola 47, e sono entrambe provviste di una pluralità di dentelli sporgenti 59 atti ad incastrarsi in corrispondenti aperture 60 della parete di fondo 52 dell’involucro esterno 42.
In alternativa, la struttura di sostegno 41 dell’elemento diffusore 4 può essere interamente realizzata di materiale plastico biodegradabile, così come illustrato in figura 7.
In questo caso, la struttura di sostegno 41 comprende un unico componente sagomato ottenuto per termoformatura, il quale definisce sia Γ involucro esterno 42 sia le costole di sostegno 47, ed una lastra separata che viene fissata su detto componente sagomato, in modo da realizzare la parete impermeabile 50 che chiude superiormente il vano collettore 49.
In uso, l’elemento diffusore 4 viene collocato in posizione operativa sul fondo del vano d’accoglimento 102 del feretro 100 nel quale viene poi riposta la salma A, disponendolo in modo da risultare interposto tra detta salma A ed il fondo del feretro 100, con la superficie d’emanazione 40 rivolta verso l’alto, ossia verso il dorso della salma A.
Eventualmente, l’elemento diffusore 4 potrebbe essere direttamente incorporato nel feretro 100, ad esempio essere inserito nel rivestimento 103 che ricopre il vano d’accoglimento 102. In questo caso, l’elemento diffusore 4 potrebbe essere privo del proprio tessuto di rivestimento 44, in quanto sarebbe già ricoperto e nascosto alla vista da detto rivestimento 103 del vano di accoglimento 102.
Il contenitore portatile 3 viene quindi accostato al feretro 100, ad esempio posizionato sotto o a fianco del catafalco 104, eventualmente nascosto dai paramenti funerari. I condotti d’aspirazione 20 e di mandata 21 vengono quindi sistemati sul bordo della cassa di legno 101, preferibilmente in corrispondenza della zona in cui si trovano i piedi della salma A, ed il condotto di mandata 21 viene collegato alla manichetta 46 dell’elemento diffusore 4.
A questo punto, il gruppo frigorifero ed i mezzi ventilatori vengono messi in funzione, in modo da generare una corrente d’aria fredda che percorre il condotto di mandata 21 verso l’elemento diffusore 4. Detta corrente d’aria fredda attraversa l’apertura 45 e sfocia aH’intemo dell’ intercapedine 43 definita dall’involucro esterno 42, passando dapprima nel vano collettore 49 e quindi diffondendosi aH’intemo dei corridoi longitudinali 48.
In questo modo, fluendo liberamente aH’intemo dell 'intercapedine 43, l’aria fredda raffredda il dorso della salma A e si distribuisce uniformemente al di sotto della stessa, prima di attraversare la superficie d’emanazione 40 dal basso verso l’alto, in modo da lambire la salma e raffreddare l’intero vano di accoglimento 102.
All’atto della chiusura definitiva del feretro 100, il condotto di mandata 21 viene sganciato dall’elemento diffusore 4, il quale viene abbandonato all’ interno del feretro 100 come elemento a perdere. In questo modo, i restanti componenti dell’ apparecchiatura refrigerante 1 possono essere spostati e riutilizzati con un nuovo elemento diffusore 4 alloggiato all’intemo di un altro feretro 100.
In pratica, si è constatato che l’elemento diffusore 4 secondo l’invenzione realizza una più efficace distribuzione dell’aria fredda sulla salma A, ed è in grado ottenere un raffreddamento più uniforme della stessa, grazie al fatto che può emettere aria fredda anche contro il dorso della salma A che normalmente si trova in appoggio sul fondo del feretro 100.
Inoltre, la disposizione dell’elemento diffusore 4 in corrispondenza del fondo del feretro 100 riduce le dispersioni di aria fredda, la quale tende a stare in basso rimanendo imprigionata all’intemo del vano d’accoglimento 102.
Si desidera inoltre osservare che la soluzione di posizionare il condotto d’aspirazione 20 all’ interno del vano d’accoglimento 102 contribuisce ulteriormente a migliorare l’efficienza termica dell’apparecchiatura refrigerante 1, giacché il gruppo frigorifero si trova ad operare ciclicamente con aria già raffreddata e quindi con un minor dispendio energetico.
Infine, l’elemento diffusore 4 posto all’interno del feretro 100 risulta vantaggiosamente nascosto dalla salma A sovrastante, e dal tessuto di rivestimento 44, il quale può essere realizzato in materiali pregiati.
In figura 8 è illustrato un elemento diffusore 4A conforme ad una seconda forma di attuazione dell’ invenzione, il quale differisce dall’elemento diffusore 4 descritto in precedenza in Fig. 5, solo per quanto riguarda la forma costruttiva della struttura di sostegno, che è qui indicata con 41 A.
In generale infatti, anche la struttura di sostegno 41 A comprende un involucro 42 A conformato a vassoio, nell’esempio sostanzialmente rettangolare in pianta, il cui volume interno 43A è suddiviso da una pluralità di costole di sostegno 47A in una serie di corridoi longitudinali 48 A, i quali sono in comunicazione con un unico vano collettore 49A che è definito all’interno dell’involucro esterno 42A ed è in comunicazione con un’apertura 45 A.
In questo caso, l’involucro 42A è ulteriormente irrigidito da una fascetta trasversale 61A che copre centralmente le costole di sostegno 47A.
L’involucro esterno 42A è realizzato mediante due distinti fogli di cartone fustellato 51 A e 58 A, il cui sviluppo in piano è illustrato rispettivamente nelle figure 9 e 10, dove le linee di piegatura sono tratteggiate.
Il primo foglio 51 A è sostanzialmente un foglio rettangolare, il quale è atto ad essere piegato in modo da assumere una sezione trasversale a greca, che definisce in un unico pezzo tutte le costole di sostegno 47A.
Il secondo foglio 58 A ha invece la forma di una cornice, i cui bordi presentano una serie di falde longitudinali pieghevoli atte a realizzare i bordi laterali dell’ involucro 42A. Detta cornice è attraversata dalla già menzionata fascetta trasversale 61 A, la quale delimita due identiche aperture centrali, dai cui lati sporgono relative linguette pieghevoli 62A atte ad essere incastrate in corrispondenti feritoie 63A ricavate nel primo foglio fustellato 51 A, in corrispondenza delle costole sporgenti 47A.
Dopo la piegatura, il secondo foglio fustellato 58 A viene fissato sopra il primo foglio fustellato 51 A, in modo da completare l’involucro esterno 42.
Ovviamente all’ apparecchiatura refrigerante 1 come sopra descritta un tecnico del ramo potrà apportare numerose modifiche di natura pratico applicativa, senza per questo uscire dall’ ambito della presente invenzione come sotto rivendicata.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per refrigerare una salma (A) all’ interno di un feretro (100), comprendente un gruppo frigorifero per generare aria fredda e mezzi per diffondere detta aria fredda del feretro (100), caratterizzato dal fatto che detti mezzi per diffondere l’aria fredda comprendono almeno un elemento diffusore (4, 4A) di forma generalmente larga e sottile, il quale è atto a venire collocato all’interno del feretro (100) interposto tra il fondo del feretro (100) ed atto a sostenere la salma (A) in appoggio, detto elemento diffusore (4, 4A) essendo provvisto di una superficie d’emanazione (40) rivolta verso la salma, attraverso la quale viene emessa aria fredda generata dal gruppo frigorifero, in modo da lambire la salma (A) sovrastante.
  2. 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto elemento diffusore (4, 4 A) comprende una struttura di sostegno (41, 41 A) atta a definire un’intercapedine (43, 43A) tra il fondo del feretro (100) e la salma (A) appoggiata su di esso, e mezzi di convogliamento (46) per immettere detta aria fredda all’ interno di detta intercapedine (43, 43 A).
  3. 3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta struttura di sostegno (41, 41A) comprende una pluralità di elementi di sostegno (47, 47A) posti nella intercapedine (43, 43A), atti rinforzare la struttura di sostegno (41, 41 A) senza impedire la diffusione di detta aria fredda.
  4. 4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti elementi (47, 47 A) suddividono in pianta detta intercapedine (43, 43A) in una pluralità di camere (48, 48A), le quali sono atte ad essere pervase da detta aria fredda.
  5. 5. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che dette camere (48, 48A) sono in comunicazione con almeno un vano collettore (49, 49A) all’ interno del quale sfociano detti mezzi di convogliamento (46) dell’aria fredda.
  6. 6. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta intercapedine (43, 43A) è chiusa superiormente da un tessuto di rivestimento (44) permeabile all’ aria, il quale definisce la detta superficie d’emanazione (40).
  7. 7. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento diffusore (4, 4A) è collegato a detto gruppo frigorifero in modo smontabile.
  8. 8. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento diffusore (4, 4A) è realizzato in materiale biodegradabile.
  9. 9. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto elemento diffusore (4, 4A) è realizzato in cartone.
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