ITRE20130087A1 - Dispositivo condizionatore - Google Patents

Dispositivo condizionatore

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ITRE20130087A1
ITRE20130087A1 IT000087A ITRE20130087A ITRE20130087A1 IT RE20130087 A1 ITRE20130087 A1 IT RE20130087A1 IT 000087 A IT000087 A IT 000087A IT RE20130087 A ITRE20130087 A IT RE20130087A IT RE20130087 A1 ITRE20130087 A1 IT RE20130087A1
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IT
Italy
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dispensing
conditioner
coffin
dispensing body
casing
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IT000087A
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English (en)
Inventor
Gian Lorenzo Olivetti
Original Assignee
Olivetti S N C Di Olivetti E Figli Ola
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
    • F25DREFRIGERATORS; COLD ROOMS; ICE-BOXES; COOLING OR FREEZING APPARATUS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F25D11/00Self-contained movable devices, e.g. domestic refrigerators
    • F25D11/003Transport containers
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61GTRANSPORT, PERSONAL CONVEYANCES, OR ACCOMMODATION SPECIALLY ADAPTED FOR PATIENTS OR DISABLED PERSONS; OPERATING TABLES OR CHAIRS; CHAIRS FOR DENTISTRY; FUNERAL DEVICES
    • A61G17/00Coffins; Funeral wrappings; Funeral urns
    • A61G17/002Coffins with cooling arrangements for the corpse
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61GTRANSPORT, PERSONAL CONVEYANCES, OR ACCOMMODATION SPECIALLY ADAPTED FOR PATIENTS OR DISABLED PERSONS; OPERATING TABLES OR CHAIRS; CHAIRS FOR DENTISTRY; FUNERAL DEVICES
    • A61G17/00Coffins; Funeral wrappings; Funeral urns
    • A61G17/04Fittings for coffins
    • A61G17/042Linings and veneer

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
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  • Devices That Are Associated With Refrigeration Equipment (AREA)

Description

DESCRIZIONE
“DISPOSITIVO CONDIZIONATORE”
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda un dispositivo condizionatore per il raffrescamento di una salma all’interno di un feretro, al fine di rallentare il processo di decomposizione della salma stessa e conservarla intatta durante il periodo di esposizione in camera ardente, prima della definitiva sepoltura o tumulazione.
TECNICA PREESISTENTE
Come è noto, il rituale funebre prevede generalmente che le salme dei defunti vengano dapprima collocate all’interno del feretro e successivamente esposte nella cosiddetta camera ardente, per un periodo di osservazione e sosta che normalmente varia da trenta a quaranta ore, durante il quale i congiunti possono dare l’estremo saluto al defunto prima che quest’ultimo venga sepolto o tumulato in cimitero.
Per conservare efficacemente la salma durante il suddetto periodo di osservazione e sosta, è normalmente previsto che la camera ardente sia allestita in un ambiente sufficientemente fresco da rallentare il processo di decomposizione del corpo. Poiché tuttavia non è sempre possibile avere a disposizione ambienti con la temperatura adatta, soprattutto nei periodi più caldi dell’anno, è una pratica consolidata quella di refrigerare la salma all’interno del feretro, mediante l’utilizzo di apposite apparecchiature refrigeranti.
Per essere idonee allo scopo, queste apparecchiature refrigeranti debbono rispondere sia ad esigenze di tipo funzionale, tipicamente avere un basso impatto sonoro, sia ad esigenze di tipo estetico, tipicamente debbono avere il minor impatto visivo possibile, per non disturbare l’aspetto rigoroso e solenne del feretro. Un’altra esigenza connessa con queste apparecchiature refrigeranti è quella di poter essere smontate dal feretro in modo semplice e rapido e senza richiedere lo spostamento della salma, in modo da rendere veloci le operazioni di chiusura e sigillatura del feretro stesso.
Le apparecchiature refrigeranti utilizzate per la conservazione delle salme all’interno del feretro comprendono generalmente un gruppo frigorifero di tipo tradizionale, dove un fluido refrigerante scorre in un circuito chiuso attraverso un evaporatore, in modo da passare dallo stato liquido allo stato gassoso sottraendo calore dall’ambiente circostante, e successivamente attraverso un compressore, un condensatore ed infine una valvola di laminazione, in modo da raffreddarsi e tornare allo stato liquido prima di passare nuovamente nell’evaporatore.
Alcune delle apparecchiature refrigeranti note utilizza il gruppo frigorifero per raffreddare una massa d’aria, la quale viene spinta da un sistema di ventilazione forzata all’interno di uno o più manicotti di distribuzione, i quali vengono collocati sopra il feretro, ad esempio in corrispondenza dei piedi della salma, in modo da emettere aria fredda che abbassa la temperatura interna al feretro stesso.
Il gruppo frigorifero per funzionare deve essere configurato in modo che a valle del manicotto di distribuzione l’aria raffreddata esca ad una temperatura sostanzialmente compresa tra -15°C e -5°C.
Tali apparecchiature refrigeranti di tipo noto, inoltre, per efficacemente raffreddare la salma devono almeno parzialmente ricoprire una porzione della stessa, ad esempio la zona delle gambe e questo non risulta particolarmente apprezzato dai congiunti del defunto oltre che limita le possibilità di posizionamento dell’apparecchiatura che deve necessariamente essere posta dalla parte dei piedi della salma.
Inoltre, la temperatura, minore di zero, in prossimità dell’estremità libera del manicotto di distribuzione comporta sovente la creazione di brina sulla salma e il congelamento della salma, ad esempio localizzati in prossimità dell’estremità libera del manicotto di distribuzione stesso.
Altre apparecchiature refrigeranti di tipo noto occludono totalmente il feretro, ad esempio con un coperchio trasparente, tali apparecchiature se da un lato sono da preferirsi sotto il punto di vista della resa del raffrescamento, della conservazione della salma e del contenimento degli odori, tuttavia non possono essere impiegate prima che non sia trascorso un certo intervallo di tempo dal momento del decesso, ovvero non possono essere impiegate prima che il personale medico non rilasci un certificato di morte.
Uno scopo della presente invenzione, dunque, è quello di rendere disponibile un dispositivo condizionatore che permetta di intervenire subito dopo il decesso, senza raffreddare eccessivamente la salma e senza che la salma risulti anche solo parzialmente coperta.
Uno scopo della presente invenzione è, dunque, quello di superare gli inconvenienti della tecnica nota, nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto. Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
<ESPOSIZIONE DELL>’<INVENZIONE>
L’invenzione, particolarmente, rende disponibile un dispositivo condizionatore per il raffrescamento di una salma all’interno di un feretro che comprende un condizionatore associato ad un corpo erogatore dotato di almeno una bocchetta di emissione di aria fresca derivante da detto condizionatore, in cui il condizionatore è configurato per emettere un flusso d’aria, attraverso il corpo erogatore, ad una temperatura, misurata in corrispondenza della bocchetta di emissione, compresa tra 3°C e 18°C, detto corpo erogatore presentando almeno una porzione conformata sostanzialmente a “C” e detta bocchetta di erogazione essendo posta all’interno della concavità di detta porzione detto corpo erogatore.
Grazie a tale soluzione, la salma rimane completamente in vista all’interno del feretro e può essere raffrescata senza comportare la formazione di brina o il congelamento delle zone della salma prossimali alla bocchetta di erogazione. Un aspetto dell’invenzione prevede, inoltre, che il condizionatore comprenda un involucro scatolare fissato in modo removibile a detto corpo erogatore.
In tal modo, è possibile facilmente trasportare e montare sul posto il dispositivo condizionatore.
Inoltre, grazie a tale soluzione è possibile adattare il corpo erogatore a differenti condizionatori, ad esempio già in dotazione del personale addetto alla predisposizione del feretro.
Un aspetto ancora dell’invenzione prevede che il corpo erogatore comprenda almeno una bocchetta di aspirazione dell’aria da raffrescare.
Grazie a tale soluzione è possibile prelevare l’aria da raffrescare da una zona posta in prossimità della salma incrementando l’efficienza termica del raffrescamento della salma stessa.
Vantaggiosamente, per incrementare ancor più l’efficienza termica del dispositivo condizionatore secondo l’invenzione, la bocchetta di aspirazione è posta all’interno della concavità del corpo erogatore.
Ancora un aspetto dell’invenzione prevede che il corpo erogatore comprenda almeno un condotto di mandata asservito alla bocchetta di erogazione, il quale ad esempio sfocia all’interno dell’involucro scatolare del condizionatore.
Ancora, il corpo erogatore comprende almeno un condotto di aspirazione asservito alla bocchetta di aspirazione ed è atto a sfociare all’interno dell’involucro scatolare del condizionatore.
Un aspetto ulteriore dell’invenzione rende disponibile un sistema di raffrescamento di una salma all’interno di un feretro che comprende un feretro e un dispositivo condizionatore come sopra descritto.
Vantaggiosamente, il corpo erogatore è atto ad essere appoggiato su almeno una porzione del bordo superiore del feretro.
Per ottimizzare il raffrescamento della salma, ed in particolare delle zone della stesa più soggette ad una rapida decomposizione quali il tronco e il capo della salma, il corpo erogatore è atto ad essere disposto in modo che la bocchetta di erogazione sia disposta in prossimità di una sponda del feretro destinata ad essere prossimale al tronco e/o la testa della salma.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate. La figura 1 è una vista in sezione lungo un piano verticale di un sistema di raffrescamento di una salma all’interno di un feretro.
La figura 2 è una vista dall’alto di figura 1.
<MODO MIGLIORE PER ATTUARE L' INVENZIONE>
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 10 un dispositivo condizionatore preposto per refrigerare una salma A posta all’interno di un feretro 100, durante il periodo di esposizione del defunto in camera ardente prima della definitiva sepoltura o tumulazione.
Il feretro 100 comprende una cassa esterna 101 generalmente in legno che definisce il vano di accoglimento 102 per la salma A, il quale è generalmente rivestito con drappi di stoffa pregiata 103 e/o con imbottiture e cuscini.
Tra la cassa esterna 101 ed il rivestimento 103 può essere eventualmente interposta una cassa interna in metallo (non illustrata), tipicamente di zinco.
Durante il periodo di esposizione in camera ardente, il feretro 100 è generalmente collocato su un catafalco 104 dove è mantenuto con il coperchio aperto (non mostrato), in modo da consentire agli astanti la vista della salma A che giace supina sul fondo del vano di accoglimento 102.
Il dispositivo condizionatore 10 comprende un condizionatore 20 dell’aria, ad esempio di tipo portatile, di dimensioni contenute e a basso impatto sonoro.
Il condizionatore 20 comprende un involucro scatolare 21, il quale è atto ad ospitare al suo interno un circuito refrigerante chiuso, non mostrato nel dettaglio, dove scorre un fluido termovettore attraversando in serie un evaporatore, in modo da passare dallo stato liquido allo stato gassoso sottraendo calore dall’ambiente circostante, un compressore, che ha lo scopo di comprimere il fluido, cioè aumentarne la pressione aumentando anche la sua temperatura, un condensatore, che ha lo scopo di condensare il gas, sottraendo calore al gas, ed infine un organo di laminazione, in cui il liquido viene sottoposto a perdite di carico localizzate in modo da diminuirne la pressione e la temperatura prima di passare nuovamente nell’evaporatore. L’involucro scatolare 21 comprende, su una fiancata, una porta di accesso e una porta di uscita (non visibili) atte a porre in comunicazione di fluido l’interno dell’involucro scatolare 21 con l’esterno di esso.
L’involucro scatolare 21 può comprendere un foro di scolo, ad esempio posto in corrispondenza del fondo, attraverso cui è possibile fare uscire, ad esempio opportunamente incanalata, la condensa.
L’involucro scatolare 21 comprende, inoltre, al suo interno mezzi ventilatori (non mostrati) atti a generare una corrente d’aria che è forzata ad entrare dalla porta di accesso e ad uscire dalla porta di uscita dell’involucro scatolare 21.
Il dispositivo condizionatore 10 comprende un corpo erogatore 30, il quale è associato al condizionatore 20.
In una preferita forma di realizzazione il corpo erogatore 30 è associato in modo removibile all’involucro scatolare 21 del condizionatore, ad esempio mediante mezzi di aggancio, quali fibbie, morsetti, staffe di fissaggio, incastri, loro combinazioni o simili mezzi di aggancio risolvibili.
In alternativa, è possibile prevedere che il corpo erogatore 30 sia realizzato in pezzo unico con l’involucro scatolare 21 o sia ad esso fissato in modo inamovibile, a seconda delle esigenze.
Il corpo erogatore 30 comprende un condotto d’aspirazione 32 dell’aria il quale è atto ad essere posto in comunicazione di fluido con la porta di acceso dell’involucro scatolare 21, in sostanza prolungando la stessa al di fuori dell’involucro scatolare stesso.
Il corpo erogatore 30 comprende, inoltre, un condotto mandata 33 dell’aria il quale è atto ad essere posto in comunicazione di fluido con la porta di uscita dell’involucro scatolare 21, in sostanza prolungando la stessa al di fuori dell’involucro scatolare stesso.
I mezzi ventilatori sono atti a generare un flusso d’aria forzata che fluisce dal condotto d’aspirazione 32 del corpo erogatore 30, attraversa, raffreddandosi, il volume interno dell’involucro scatolare 21 del condizionatore 20, in cui sono contenuti i fasci tubieri dell’evaporatore, ed esce attraversando il condotto di mandata 33 del corpo erogatore 30.
Il corpo erogatore 30 è dotato di una porzione sagomata 31 conformata sostanzialmente a “C”, la quale presenta una forma sostanzialmente omologa ad una porzione della cassa esterna 101 del feretro 100, in modo da essere disposta in appoggio su almeno una porzione del bordo superiore della cassa esterna stessa.
I condotti di aspirazione 32 e mandata 33 sono realizzati da canalizzazioni interne del corpo erogatore non visibili dall’esterno e che sfociano all’interno del corpo scatolare 21 del condizionatore 20, rispettivamente mediante la porta di accesso e la porta di uscita dello stesso.
Non si esclude, inoltre, che la porzione sagomata 31 presenti una forma sostanzialmente chiusa ad anello, in cui le estremità della porzione conformata a “C” siano di fatto riunite da un cordone a “C” rovescia (fissato in modo removibile o realizzato in pezzo unico con la porzione sagomata 31), in questo caso la porzione sagomata 31 e i mezzi di riunione sarebbero conformati in modo da appoggiare sull’intero bordo superiore della cassa esterna 101 del feretro 100.
La porzione sagomata 31, vantaggiosamente, è atta ad essere appoggiata al bordo superiore della cassa esterna 101 che circonda il tronco/busto e la testa della salma A.
In pratica, la porzione sagomata 31 comprende un tratto centrale 310 atto ad andare in appoggio sulla testata della cassa esterna 101 posta dalla parte della testa della salma (generalmente più larga della testata prossimale ai piedi della salma).
Inoltre la porzione sagomata 31 comprende due tratti estremali, rispettivamente un tratto destro 311 e un tratto sinistro 312, i quali sono atti ad andare in appoggio su una porzione delle fiancate laterali, rispettivamente destra e sinistra, della cassa esterna 101.
Nell’esempio raffigurato i tratti estremali 311,312 si estendono per un limitato tratto assiale della fiancata laterale della cassa esterna 101, ad esempio contornante il tronco e il busto del paziente.
In alternativa, inoltre, è possibile prevedere che la porzione sagomata 31 possa comprendere un unico tratto estremale, o destro o sinistro e/o presentare diversa lunghezza a seconda delle esigenze.
Il corpo erogatore 30 comprende almeno una bocchetta di erogazione 330, asservita al condotto di mandata 33, dalla quale esce l’ara raffrescata dal condizionatore 20 e spinta dai mezzi ventilatori.
La bocchetta di erogazione 330 è atta a fare uscire l’aria raffrescata in corrispondenza di una zona prossimale al tronco superiore e/o alla testa della salma A.
Nell’esempio raffigurato il corpo erogatore 30 comprende una pluralità (ad esempio in numero di 2) di bocchette di erogazione 330.
Ciascuna bocchetta di erogazione 330 è posta all’interno della concavità della porzione sagomata 31 detto corpo erogatore 30, in modo da essere rivolta verso l’interno della cassa esterna 101.
Il condizionatore 20 è configurato per emettere un flusso d’aria raffrescata ad una temperatura, misurata in corrispondenza delle bocchetta di emissione 330, compresa tra 3°C e 18°C.
Ciascuna bocchetta di erogazione 330, ad esempio, è posta in corrispondenza del tratto centrale 310 della porzione sagomata 31.
Inoltre, la bocchetta di erogazione 330 è atta a generare un flusso d’aria parallelo all’asse longitudinale del feretro 100, in questo modo lambendo, dalla testa ai piedi, l’intera salma A.
Il corpo erogatore 30 comprende, inoltre, almeno una bocchetta di aspirazione 320 asservita al condotto di aspirazione 32.
Ad esempio, il corpo erogatore 30 comprende una pluralità di bocchette di aspirazione 320 (ad esempio in numero di 2).
Ciascuna bocchetta di aspirazione 320 è posta all’interno della concavità della porzione sagomata 31.
Ciascuna bocchetta di aspirazione 320, ad esempio, è posta in corrispondenza di un tratto estremale 311,312, nell’esempio il tratto destro 311, della porzione sagomata 31.
Inoltre, la bocchetta di aspirazione 320 è atta a generare un flusso d’aria d’aspirazione sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale del feretro 100.
Non si esclude che bocchette di aspirazione 320 possano essere previste su entrambi i tratti estremali 311,312 o altrove all’occorrenza.
Infine, è possibile prevedere che il corpo erogatore 30 possa essere direttamente incorporato nel feretro 100.
L’involucro scatolare 21 del condizionatore 20 è fissato, in modo removibile, all’esterno della concavità della porzione sagomata 31.
Preferibilmente, l’involucro scatolare 21 del condizionatore 20 è fissato in corrispondenza del tratto centrale 310 della porzione sagomata 31, ad esempio dalla parte opposta rispetto alla parte interessata dalle bocchette di erogazione 330.
Non si esclude, tuttavia, che l’involucro scatolare 21 del condizionatore 20 possa essere fissato in corrispondenza di uno dei tratti estremali 311,312 del corpo erogatore 30.
Il funzionamento del dispositivo condizionatore 10 secondo l’invenzione è il seguente.
Il corpo erogatore 30 viene appoggiato sul bordo superiore della cassa esterna 101 del feretro 100, lasciando sostanzialmente integralmente scoperta la salma A posizionata al suo interno.
Il condizionatore 20 viene accostato al feretro 100, posizionato a lato dello stesso, e agganciato all’esterno del tratto centrale 310 del corpo erogatore 30.
A questo punto, il condizionatore 20 ed i mezzi ventilatori vengono messi in funzione, in modo da generare una corrente d’aria fredda che percorre il condotto di mandata 32 verso la bocchetta di erogazione 320.
Detta corrente d’aria fredda, che presenterà all’uscita della bocchetta di erogazione 32 un temperatura compresa tra 3 e 18 °C, sfocia all’interno del feretro 100 lambendo dapprima la zona superiore della testa e del busto per poi diffondersi per l’intera longitudine della salma A.
Il posizionamento delle bocchette di aspirazione 320, anch’esse affacciate nel volume interno della cassa esterna 101, permette al condizionatore 20 di operare ciclicamente con aria già raffreddata e quindi con un minor dispendio energetico.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo condizionatore (10) per il raffrescamento di una salma (A) all’interno di un feretro (100) che comprende un condizionatore (20) associato ad un corpo erogatore (30) dell’aria raffrescata dotato di almeno una bocchetta di emissione (330) di aria fresca derivante da detto condizionatore (20), in cui il condizionatore (20) è configurato per emettere un flusso d’aria ad una temperatura, misurata in corrispondenza della bocchetta di emissione (330), compresa tra 3°C e 18°C, detto corpo erogatore (30) presentando almeno una porzione (31) conformata sostanzialmente a “C” e detta bocchetta di erogazione (330) essendo posta all’interno della concavità di detta porzione (31) del corpo erogatore (30).
  2. 2. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1, in cui detto condizionatore (20) comprende un involucro scatolare (21) fissato in modo removibile a detto corpo erogatore (30).
  3. 3. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo erogatore (30) comprende almeno una bocchetta di aspirazione (320) dell’aria da raffrescare.
  4. 4. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 3, in cui la bocchetta di aspirazione (320) è posta all’interno della concavità della porzione (31) del corpo erogatore (30).
  5. 5. Dispositivo (10) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo erogatore (30) comprende almeno un condotto di mandata (33) asservito a detta bocchetta di erogazione (330).
  6. 6. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 6, in cui detto condotto di mandata (33) sfocia all’interno dell’involucro scatolare (21) del condizionatore (20).
  7. 7. Dispositivo (10) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo erogatore (30) comprende almeno un condotto di aspirazione (32) asservito a detta bocchetta di aspirazione (320) e atto a sfociare all’interno dell’involucro scatolare (21) del condizionatore (20).
  8. 8. Sistema di raffrescamento di una salma (A) all’interno di un feretro che comprende un feretro (100) e un dispositivo condizionatore (10) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti.
  9. 9. Sistema secondo la rivendicazione 8, in cui il corpo erogatore (30) è atto ad essere appoggiato su almeno una porzione del bordo superiore del feretro (100).
  10. 10. Sistema secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui il corpo erogatore (30) è atto ad essere disposto in modo che la bocchetta di erogazione (330) è disposta in prossimità di una sponda del feretro (100) destinata ad essere prossimale al tronco superiore e/o alla testa della salma (A).
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