ITRE20010002A1 - Metodo per il caricamento degli stampi ceramici di formatura delle piastrelle, relativi mezzi di attuazione, e piastrelle ottenute con detti - Google Patents

Metodo per il caricamento degli stampi ceramici di formatura delle piastrelle, relativi mezzi di attuazione, e piastrelle ottenute con detti Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo: "METODO PER IL CARICAMENTO DEGLI STAMPI CERAMICI DI FORMATURA DELLE PIASTRELLE, RELATIVI MEZZI DI ATTUAZIONE, E PIASTRELLE OTTENUTE CON DETTI",
Il presente trovato si riferisce, in modo del tutto generale, alla fabbricazione delle piastrelle ceramiche, e, più in particolare, esso concerne un metodo per caricare i materiali in polvere nei relativi stampi di formatura.
Il trovato riguarda anche i mezzi preposti alla attuazione del citato metodo, nonché i materiali ottenuti con essi.
Come è noto, il settore ceramico di fabbricazione delle piastrelle è costantemente proteso alla ricerca di motivi ornamentali nuovi e innovativi, attualmente in particolare decori richiamanti l'aspetto delle pietre naturali, come per esempio il marmo, che notoriamente presenta venature e striature allungate di varia forma e colore.
L'elemento estetico caratteristico di dette pietre, come il citato marmo, deriva principalmente dalla casualità còn cui si presentano la forma, l'estensione, la distribuzione, il colore e le sfumature di dette venature e striature allungate .
Motivi decorativi richiamanti il detto elemento estetico tipico del marmo si possono ottenere con la moderna tecnologia ceramica di fabbricazione del gres porcellanato fine, ben nota ai tecnici del settore specifico, il che ci esime dal descriverla in modo dettagliato.
Basti dire che i sistemi sinora adottati nel contesto di detta tecnologia non sono ancora stati in grado di produrre piastrelle che riproducano in modo soddisfacente la peculiare caratteristica di una pietra naturale come il marmo, ossia la citata casualità con cui si presentano le sue venature, o meglio i diversi elementi che le compongono. Lo scopo principale del presente trovato è quello di rendere disponibile un metodo di carico che sia di agevole attuazione, e grazie al quale pressata dopo pressata le piastrelle in uscita dallo stampo di formatura presentino caratteristiche estetiche via via differenti, ossia venature di volta in volta diverse per almeno uno dei seguenti particolari: forma, estensione, distribuzione, colore, sfumature, in guisa da riprodurre la casualità con cui simili venature si presentano in materiali naturali come, per esempio, il marmo.
Un altro scopo del trovato è quello di rendere disponibili mezzi capaci di porre in essere il detto metodo nel contesto di una soluzione costruttiva, semplice, razionale, affidabile, durevole e di costo contenuto.
Detti scopi vengono conseguiti grazie alle caratteristiche indicate nelle rivendicazioni.
Il metodo conforme al trovato si basa sulla tecnica secondo la quale per ogni ciclo completo di carico è previsto di creare, tipicamente entro una griglia di contenimento, uno strato di polvere costituito da almeno due masse di materiali parzialmente miscelati aventi caratteristiche diverse, tipicamente almeno due polveri di colore differente, e di trasferire detto strato al di sopra di un usuale stampo ceramico avente almeno una cavità di formatura, ove detto strato si deposita per gravità.
Secondo il trovato., in corrispondenza di ogni singolo ciclo completo di carico è previsto di dislocare almeno una porzione in pianta di detto strato rispetto a detta almeno una cavità di formatura.
In particolare detta dislocazione viene vantaggiosamente effettuata in modo casuale ciclo dopo ciclo.
Inoltre la stessa dislocazione può essere di tipo o grossolano o fine.
Grazie al metodo su delineato viene raggiunto l'obiettivo del trovato per il fatto che pressata dopo pressata le piastrelle presentano venature e/o striature via via diverse, anche in considerazione del fatto che può essere effettuata, in combinazione o no con detta dislocazione, e preferibilmente in modo casuale, la regolazione dei parametri che presiedono all'approvvigionamento delle polveri alla detta griglia di contenimento.
I mezzi conformi al trovato, di cui si dirà in dettaglio più avanti, comprendono un usuale carrello a moto alternativo che presenta una griglia di contenimento della polvere, dove la posizione rispetto al carrello di almeno un elemento componente la griglia, e/o la sagoma dello stesso almeno un elemento, può essere regolata a discrezione, in automatico o no .
Le caratteristiche e i pregi del trovato risulteranno evidenti dalla particolareggiata descrizione che segue, fatta con riferimento alle figure delle allegate tavole disegni che illustrano, a titolo puramente esemplificativo e non limitativo, una particolare forma di attuazione dei mezzi per l'attuazione del metodo secondo l'invenzione.
La FIG. 1 è una vista laterale che mostra i mezzi conformi al trovato associati ad un usuale carrello di carico di un altrettanto usuale stampo ceramico.
La FIG. 2 è la sezione II-II di FIG. 1 in scala minore.
La FIG. 3 è una parte di FIG. 2 che mostra la configurazione del carrello quando esso si trova in corrispondenza della posizione di massimo arretramento per la raccolta delle polveri .
La FIG. 4.è una vista del tutto simile a quella di cui a FIG. 2 e mostra una delle possibili configurazioni che il carrello di carico può assumere durante il deposito delle polveri nella cavità dello stampo di formatura.
La FIG . 5 è una parte di FIG. 4 che mostra in scala ingrandita il solo carrello di carico.
La FIG. 6 è una vista del tutto simile alla precedente che mostra un'altra possibile configurazione del carrello.
La FIG. 7 è una parte di FIG. 5 in scala ingrandita che mostra una ulteriore configurazione del carrello.
La FIG. 8 è una vista schematica in pianta che mostra una variante di realizzazione della movimentazione della griglia .
Dalle citate figure, vedi in particolare le FIGG, 1, 2 e 4, si rileva una usuale pressa ceramica 1 sul cui basamento è impostato uno stampo 2 avente una sola impronta, o cavità, di formatura 3.
Detto stampo 2 è di per sé usuale, quindi non verrà descritto in modo dettagliato, e lo stesso come è noto può presentare un qualsivoglia numero di cavità 3.
Sul lato posteriore della pressa 1 è impostato come d'uso il sistema di caricamento delle polveri nello stampo 2.
Detto sistema comprende una struttura 4 che sostiene un piano orizzontale 5, complanare con la bocca superiore della cavità 3, sul quale scorre un usuale carrello di carico 6 animato di un moto alternativo.
Il carrello 6 comprende una griglia 7 che si sposta tra una posizione avanzata in cui sovrasta la detta cavità 3 (v. FIGG. 4 e 5), ed una posizione arretrata in cui riceve la massa di polvere da scaricare nella stessa cavità 3 (v. FIGG. da 1 a 3).
Come è ben illustrato in FIG. 1, la griglia 7 è inferiormente chiusa dal piano 5 su cui scorre il carrello 6, tranne che nella zona in cui essa sovrasta la cavità 3. Al di sopra della zona del piano 5 che è occupata dalla griglia 7 in posizione arretrata, si trova una tramoggia 8 che è inferiormente dotata di una bocca di forma stretta e allungata la cui lunghezza è posta trasversalmente alla direzione di scorrimento del carrello 6.
Detta bocca è inclinata in senso trasversale come mostrato, con la generatrice longitudinale inferiore praticamente a raso con la faccia superiore della griglia 7, ed è intercettata da una serranda 9 posta sotto il controllo di un martinetto 10.
La tramoggia 8 è supportata da un sovrastante telaio 80, e comunica con una camera 81 di arrivo delle polveri cui fa capo una serie di condotti flessibili 83, nel caso mostrato in numero di tre, per l'approvvigionamento di materiali in polvere diversamente colorati; allo sbocco di ogni condotto 83 nella camera 81 è posta una valvola 88 regolatrice di flusso .
Detta camera 81 è corredata di almeno una sonda livello 82 e detti condotti flessibili sono atti a .scorrere in modo noto rispetto alla bocca superiore della camera 8.
Inoltre il telaio 80 è atto a spostarsi parallelamente al senso di scorrimento del carrello 6, ed in sincronismo con le corse di quest'ultimo per scaricare dentro la griglia 7 la massa di polveri attraverso l'apertura della serranda 9. Si tralasciano altre particolarità funzionali e costruttive del sistema di approvvigionamento delle polveri in quanto non attinenti alcuna parte caratterizzante del trovato.
Basti dire che, ad esempio, o regolando l'apertura di almeno una valvola 88, o escludendo uno di detti condotti flessibili , o variando la velocità di scorrimento del materiale in uno o più degli stessi condotti flessibili 83, o cambiando il tipo di polvere servita dai medesimi condotti flessibili 83, è possibile ottenere, in combinazione con gli elementi caratteristici del sistema di carico di cui si dirà qui appresso, la produzione differenziata di decori venati che costituisce l'oggetto della presente invenzione.
Conformemente al trovato, vedi meglio le FIGG. da 2 a 7, la griglia 7 è collegata al carrello 6 in modo da poter ruotare nei due sensi contrapposti attorno all'asse baricentrico verticale 99 della sua sagoma in pianta.
Il detto carrello 6 è essenzialmente costituito da un telaio conformato a cornice retta la cui traversa anteriore porta uno spintore 98 di scarico delle piastrelle formate, ed i cui longheroni sono singolarmente internamente dotati di una mensola anteriore 97, e di una bussola 96.
La bussola 96 è attraversata da un'asta 95 scorrevole che in testa è articolata ad una biella 94, ed in coda è agganciata ad un attuatore lineare 93 fissato al telaio del carrello 6. All'altra estremità, le due bielle 94 sono connesse da un bilanciere 92 dietro il quale è fissata la griglia 7.
Inoltre, gli assi di articolazione tra aste 95 e bielle 94, e tra queste ultime e il bilanciere 92, sono accolti in rispettive asole 192 e 292 di dette mensole 97, di cui le prime 192 sono rettilinee, e le seconde 292 arcuate, con centro di curvatura in 99.
Si precisa che nel caso mostrato l'oscillazione della griglia 7, in un senso e nell'altro rispetto alla propria posizione neutra di cui alle FIGG. 2 e 3, è di circa 10°, ma ciò ovviamente non costituisce un limite.
Si precisa altresì che i due attuatori lineari 93 operano in opposizione di fase, vale a dire che mentre uno si allunga l'altro si accorcia corrispondentemente.
Secondo la variante di cui a FIG. 8, per comandare le oscillazioni della griglia 7 il rispettivo bilanciere 92 di traino presenta due perni terminali 75 che sono scorrevolmente accolti entro rispettive asole 74 rettilinee trasversali che sono ricavate su due cursori 73 longitudinali posti sotto il controllo degli attuatori lineari 393.
Sono altresì previste due scarpe arcuate 72 che sono fissate ai fianchi della griglia 7, ed impegnate con le aste 95 secondo un accoppiamento di rotolamento sulle stesse.
La griglia 7 comprende un telaio periferico a forma di cornice retta la cui luce ha dimensioni superiori a quelle della cavità 3.
La stessa luce è separata in una pluralità di vani da una molteplicità di setti 77 di forma sinuosa.
I setti 77 presentano andamenti differenti, e spessori leggermente diversi e/o variabili, alcuni di essi collegano due lati paralleli della cornice, altri collegano due lati consecutivi della stessa cornice, ed altri ancora sono interposti tra due setti 77 adiacenti.
Secondo una vantaggiosa caratteristica del trovato, almeno uno di detti setti 77 è elasticamente deformabile nel piano orizzontale, ed ha almeno una estremità che non è stabilmente collegata alla cornice perimetrale della griglia 7, ma è unita ad essa con interposizione di un martinetto 76
Il detto (almeno un) martinetto 76 e i detti attuatori 93 sono posti sotto il controllo della unità centrale di regolazione e comando della pressa 1 e del carrello 6, cui è pure demandato il controllo della tramoggia 8 e dei relativi accessori.
Inoltre, conformemente al trovato nei dispositivi elettronici di memoria della detta unità centrale di controllo viene immagazzinato un programma o procedura basata su una legge casuale di regolazione degli organi che presiedono all'ottenimento del decoro venato, principalmente gli attuatori 93 e il martinetto 76, ma anche, come detto più sopra, gli accessori della tramoggia 8.
Ovviamente per gli scopi del trovato detta procedura verrà attivata a ciascun ciclo di carico, e la detta casualità potrà interessare, per ogni singolo ciclo di carico o no, uno o più dei citati organi.
Inoltre le (una o più) regolazioni potranno essere effettuate, sempre casualmente, in modo o grossolano o fine. Le stesse regolazioni avverranno ovviamente in automatico, ma è previsto che l'operatore possa intervenire, ad esempio tramite una tastiera 33 (v. FIG. 1) di immissione dati, per modificare o variare a discrezione tutta o parte della detta procedura casuale.
Da ultimo si precisa che quanto detto vale anche per griglie 7 preposte a servire stampi 1 aventi più cavità di formatura 3.
Da quanto precede l'attuazione del metodo è evidente.
Ogni volta che la griglia 7 raggiunge il proprio fine corsa di arretramento, essa si trova nella posizione neutra più sopra specificata, ossia coi lati della propria cornice periferica paralleli a quelli del carrello 6, dove riceve dalla tramoggia 8 uno strato di polvere comprendente masse di colore diverso reciprocamente miscelate, almeno negli strati limite.
Durante questa fase il setto 77 a sagoma variabile collegato al martinetto 76 può trovarsi un una qualunque delle sue possibili configurazioni.
Inoltre, visto che la capacità della griglia 7 è notoriamente superiore a quella della cavità di formatura 3, nulla toglie che durante il deposito del detto strato la griglia sia almeno leggermente ruotata (in un senso o nell'altro) rispetto alla detta posizione neutra.
Quando il carrello 6 scorre verso lo stampo 1, come già detto almeno uno dei parametri che governano la lavorazione in atto viene variato in modo casuale conformemente al detto programma, e dietro eventuale intervento dell'operatore che controlla la lavorazione.
Ovviamente nulla osta che la conformazione di detto setto 77 a sagoma variabile possa essere regolata sempre in modo casuale al momento del deposito della polvere nella cavità 3.
Grazie a detta casualità si raggiungono i risultati perseguiti, ossia piastrelle che, pressata dopo pressata, presentano motivi ornamentali venati differenti, riproducenti quindi quelli tipici delle pietre naturali, come ad esempio il marmo.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per il caricamento di stampi ceramici presentanti almeno una cavità di formatura, comprendente, per ogni ciclo completo di carico, le seguenti fasi operative: preparazione, in corrispondenza di una postazione di approvvigionamento, di uno strato di polvere costituito da almeno due masse di materiali in polvere aventi colorazioni differenti, e presentante in pianta una sagoma almeno pari a quella di detta almeno una cavità di formatura, e - trasferimento di detto strato al di sopra di detta almeno una cavità di formatura, caratterizzato per il fatto di comprendere la seguente fase operativa: dislocazione in pianta, rispetto a detta almeno una cavità di formatura, di almeno una porzione di detto strato.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che detta dislocazione viene effettuata ciclo dopo ciclo con modalità casuale.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato per il fatto che detta dislocazione casuale avviene in automatico .
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato per il fatto che detta dislocazione casuale avviene con controllo manuale a distanza.
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato per il fatto che detta dislocazione casuale consiste nella combinazione di operazioni automatiche e comandi manuali.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che in combinazione o no con detta dislocazione è prevista la variazione casuale dei parametri operativi della detta postazione di approvvigionamento.
  7. 7. Mezzi per l'attuazione del metodo secondo le rivendicazioni da 1 a 6, comprendenti un carrello di carico che presenta una griglia di ritegno delle polveri, e che è animato di un moto rettilineo alternativo sviluppatesi tra una posizione arretrata in cui dispone la griglia al di sotto di almeno una tramoggia di approvvigionamento di una massa di polvere costituita da almeno due materiali parzialmente miscelati aventi caratteristiche diverse, ed una posizione avanzata in cui dispone la stessa griglia al di sopra di uno stampo avente almeno una cavità di formatura, caratterizzati per il fatto che almeno un elemento componente la detta griglia è corredato di mezzi atti a regolarne la disposizione rispetto al carrello.
  8. 8. Mezzi secondo la rivendicazione 7, caratterizzati per il fatto che detto almeno un elemento componente è costituito dalla griglia nel suo complesso, e per il fatto che detti mezzi di regolazione consistono in sistema cinematico atto a far oscillare la stessa griglia attorno all'asse verticale baricentrico della sua sagoma in pianta.
  9. 9. Mezzi secondo la rivendicazione 8, caratterizzati per il fatto che detto sistema cinematico comprende due aste assialmente scorrevoli che sono portate dai longheroni del carrello, e che, in coda sono collegate a rispettivi dispositivi di comando, ed in testa sono collegate ad un bilanciere di traino della griglia con interposizione di rispettive bielle, dove gli assi di articolazione tra bilanciere e bielle, e tra bielle e aste, sono scorrevolmente accolti in rispettive asole di guida previste sul carrello.
  10. 10. Mezzi secondo la rivendicazione 8, caratterizzati per il fatto che detto sistema cinematico comprende due aste longitudinali assialmente scorrevoli che in coda sono collegate a rispettivi dispositivi di comando, ed in testa sono dotate di rispettivi cursori portati dai longheroni del carrello, dove detti cursori sono dotati di rispettive asole con cui sono scorrevolmente accoppiate le estremità di un bilanciere di traino della griglia, e dove i fianchi di quest'ultima presentano rispettive scarpe sagomate che sono impegnate con dette aste secondo un accoppiamento di rotolamento sulle medesime.
  11. 11. Mezzi secondo le rivendicazioni 9 e 10, caratterizzati per il fatto che detti dispositivi di comando consistono in attuatori lineari.
  12. 12. Mezzi secondo la rivendicazione 7, caratterizzati per il fatto che gli organi definenti il reticolo di detta grìglia consistono in una pluralità di setti con andamento sinuoso irregolare in pianta, di cui una parte collega due lati contrapposti del telaio periferico della griglia, un'altra parte collega due lati consecutivi dello stesso telaio, ed un'altra parte ancora collega coppie di setti contigui .
  13. 13. Mezzi secondo la rivendicazione 7, caratterizzati per il fatto che detto almeno un elemento componente è costituito da uno di detti setti, per il fatto che detto un setto è elasticamente deformabile, e per il fatto che almeno una estremità di detto un setto è connessa al telaio della griglia mediante un braccio a lunghezza variabile.
  14. 14. Mezzi secondo la rivendicazione 13, caratterizzati per il fatto che detto braccio a lunghezza variabile consiste in un martinetto.
  15. 15. Mezzi secondo la rivendicazione 7, caratterizzati per il fatto di comprendere un processore integrato con l'unità centrale di controllo del ciclo di carico, cui sono operativamente connessi i detti mezzi di regolazione di detto almeno un elemento della griglia.
  16. 16. Mezzi secondo la rivendicazione 15, caratterizzati per il fatto che detto processore comprende un gruppo operativo atto a comandare ciclo dopo ciclo i detti mezzi di regolazione secondo una procedura con sequenza casuale dei comandi .
  17. 17. Mezzi secondo la rivendicazione 16, caratterizzati per il fatto che detto processore comprende due unità di attivazione dei comandi, anch'esse inseribili e disinseribili con modalità casuale, di cui una è preposta ad emettere segnali di regolazione di tipo grossolano, e l'altra segnali di regolazione di tipo fine.
  18. 18. Mezzi secondo la rivendicazione 15, caratterizzati per il fatto di comprendere una unità di immissione dati, come una tastiera, la quale è posta sotto il controllo dell'operatore ed è connessa al detto processore.
  19. 19. Mezzi secondo la rivendicazione 15, caratterizzati per il fatto che detto processore comprende una unità che è operativamente connessa ai dispositivi componenti il sistema di approvvigionamento delle polveri a detta almeno una tramoggia.
  20. 20. Piastrelle ceramiche ottenute secondo il metodo di cui alle rivendicazioni da 1 a 7 e con i mezzi secondo le rivendicazioni da 8 a 19.
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