ITRE20000073A1

ITRE20000073A1 - Attrezzo per causare la caduta di frutti dalle fronde degli alberi

Info

Publication number: ITRE20000073A1
Application number: IT2000RE000073A
Authority: IT
Inventors: Remo Paterlini
Original assignee: Remo Paterlini
Priority date: 2000-07-26
Filing date: 2000-07-26
Publication date: 2002-01-26
Also published as: BR0103999B1; EP1175823A1; BR0103999A; IT1318351B1

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda un attrezzo (c.d. “bacchiatore”) per causare la caduta di frutti (olive, mandorle, noci, nocciole, caffè ed altri) dalle fronde degli alberi, in particolare frutti posti ad altezze medie ed alte, vale a dire da un metro in su.

Sono noti bacchiatoti motorizzati che comprendono un mezzo di sostegno (un’asta) atto a venire impugnato dall’operatore, ed uno o preferibilmente due organi oscillanti dietro azionamento di un mezzo azionatore (un attuatore ad aria compressa, un motorino elettrico od un motore a scoppio), portato dal mezzo di sostegno.

Detti organi oscillanti hanno forma di pettini piani, reciprocamente affacciati e contrapposti, che oscillano in modo simmetrico attorno a due assi di rotazione orizzontali e paralleli che giacciono ciascuno nel piano individuato dai rebbi.

I pettini oscillano avvicinandosi ed allontanandosi simmetricamente allo scopo di battere ed urtare le fronde per distaccarne i frutti con azione bacchiante ed inoltre produrre un’azione che rastrella i frutti facendoli cadere.

Uno scopo della presente invenzione è di migliorare le prestazioni degli attrezzi noti, in particolare con riguardo alla capacità produttiva oraria, ed inoltre fare in modo che i frutti raccolti subiscano poco danno e vengano inoltre fatti cadere in prossimità dell’operatore anziché dispersi a distanza.

Detto ed altri scopi sono raggiunti dall’invenzione in oggetto così come si caratterizza nelle rivendicazioni.

L’invenzione viene esposta in dettaglio nel seguito con l'aiuto delle allegate figure che ne illustrano due forme, a titolo d’esempio e non esclusive, d’attuazione.

La FIG. 1 è una vista generale schematica, dell’attrezzo 10 in fase operativa. La FIG. 2 è una vista prospettica della parte superiore di una forma d’attuazione dell’attrezzo 10 di FIG. 1.

La FIG. 3 è una vista frontale, in elevazione verticale, della FIG. 2, ove gli organi scuotitori 20 sono illustrati con linea continua in una posizione estrema, e con linea a tratti nell’altra posizione estrema.

La FIG. 4 è una vista di profilo, nella direzione IV della FIG. 3.

La FIG. 5 è una vista frontale parzialmente sezionata, in elevazione verticale, di una seconda forma d’attuazione dell’invenzione, ove gli organi scuotitori 20 sono illustrati con linea continua in una posizione estrema, e con linea a tratti nell ’ altra posizione estrema.

La FIG. 6 è una vista di profilo, nella direzione VI di della FIG. 5.

L’attrezzo 10 in oggetto comprende almeno un organo scuotitore 20 oscillante dietro azionamento di un mezzo azionatore 12.

Ciascun organo scuotitore 20 comprende un elemento di sostegno 21 ed una pluralità di rebbi 22 solidalmente fìssati all’elemento 21. 1 rebbi 22 di ciascun organo 20 giacciono su una stessa superfìcie ideale di giacitura che è pressoché piana o leggermente cilindrica/troncoconica (con ampio raggio di curvatura); con ciò s’intende che è possibile individuare detta superficie ideale di giacitura su cui giacciono gli assi dei rebbi oppure dalla quale gli assi dei rebbi hanno un distanza piccola relativamente alla distanza massima tra essi; inoltre alcuni dei rebbi (come ad esempio spiegato più sotto) possono discostarsi da detta superfìcie ideale di giacitura .

L’organo scuotitore può venire portato ad operare ad altezze superiori a due metri, mediante un mezzo di sostegno, tipicamente un’asta di sostegno 11 , avente asse longitudinale N, eventualmente telescopica, atta a venire impugnata dall’operatore, alla cui estremità superiore è posto l’organo scuotitore.

Nella forma preferita d’attuazione, illustrata nelle figure, l’attrezzo 10 comprende due organi scuotitori 20. Tuttavia, l’attrezzo 10 può ugualmente prevedere un solo organo scuotitore 20, oppure più di due organi 20.

L’organo scuotitore 20 viene fatto oscillare da un mezzo azionatore 12.

Secondo la forma d’attuazione illustrata nelle figure 1 - 4, il mezzo azionatore 12 è fissato all’estremità superiore dell’asta 11; in particolare è costituito da un attuatore alternativo a fluido che produce un moto alternativo nella direzione dell’asse dell’asta 11. Più precisamente, all’estremità superiore del mezzo azionatore 12 è fissata una forcella 14 cui sono incernierati, mediante rispettivi perni 18, aventi assi R di rotazione, paralleli ed affiancati, i due organi scuotitori 20.

In alternativa, come illustrato nelle figure 5 e 6, il mezzo azionatore può comprendere un motore a scoppio (oppure un motore elettrico, od altro) che, ad esempio, aziona in rotazione un albero 31 coassiale con l’asta 11. Inoltre, il mezzo azionatore 12 può essere posto all’estremità superiore dell’asta 11 (come illustrato nelle figure 1 - 4) oppure può essere posto all’estremità inferiore dell’asta 11, o addirittura può essere non solidale all’asta 11.

Secondo l’invenzione, ciascun organo 20 si muove, grazie all’ azione del mezzo azionatore 12, con moto alternativo d’oscillazione e tale moto possiede una direzione mediana. In particolare, con riferimento alla forma d’attuazione illustrata nelle figure 1 - 4, ciascun elemento di sostegno 21 ruota con moto oscillatorio (ad esempio, per un angolo di 20-30 gradi, come nel caso illustrato nelle figure), attorno al rispettivo asse R rispetto all’asta di sostegno 11. In tal caso, la direzione d’oscillazione varia da punto a punto dell’elemento 21; ad esempio, mentre l’oscillazione dei rebbi 22 posti alle estremità esterne degli elementi 21 è pressoché verticale, quella dei rebbi intermedi è pressoché orizzontale. Tuttavia è possibile individuare una direzione mediana (indicata con D nelle figure) dell’oscillazione, caratteristica dell’intero organo 20, che è definita dalla direzione media dei punti posti sulla linea mediana M dell’elemento di sostegno 21 (ossia la linea equidistante dalle due estremità distali deH’elemento 21).

Secondo l'invenzione, detta direzione mediana D d’oscillazione di ciascun organo scuotitore 20 è pressoché complanare con la superficie ideale di giacitura dei rebbi 22. Inoltre i rebbi 22 di ciascun organo oscillante 20 hanno assi pressoché paralleli tra loro (oppure un poco divaricati) e perpendicolari o quasi a detta direzione mediana D d’oscillazione.

Inoltre, nella posizione consueta di lavoro dell’attrezzo 10, detta direzione mediana D è pressoché orizzontale.

Con il termine “posizione consueta di lavoro” s’intende la posizione in cui l’attrezzo viene tenuto nella maggior parte dei punti della chioma dell’albero, per produrre la caduta della maggior parte dei frutti dell’albero (almeno il 60 % di tali frutti); è ovvio che l’attrezzo può assumere anche posizioni diverse.

I rebbi 22 di ciascun organo scuotitore 20, sono distribuiti a distanza tra loro in modo che tale distanza abbia una componente nella direzione mediana D d’oscillazione (vale a dire che l’ideale linea retta che individua la loro distanza è parallela alla direzione orizzontale D oppure ha una componente secondo questa direzione D) e detta componente è maggiore del diametro dei rami che portano i frutti. La distribuzione dei rebbi 22 è tale da permettere la loro penetrazione tra le fronde, in modo che almeno un ramo che regge i frutti possa restare compreso tra ciascuna coppia di rebbi 22.

In particolare, ciascun elemento di sostegno 21 ha preferibilmente forma sostanzialmente piatta e possiede un bordo superiore 2 la, cui sono fissate le estremità dei rebbi 22, che definisce grossomodo un segmento di linea che si avvicina ad un segmento di retta, ivi compreso un arco con ampio raggio, che è pressoché parallelo alla direzione mediana D d’oscillazione dell’organo scuotitore 20 ed è posto a distanza dall’asse R di rotazione. Inoltre, le estremità distali di detto bordo 2 la sono poste pressoché alla stessa distanza dall’asse di rotazione R.

Preferibilmente, sono previsti due organi scuotitori 20, affiancati a distanza l’uno dall’altro, aventi pressoché la stessa direzione mediana D d’oscillazione; in particolare, sono oscillanti in modo reciprocamente simmetrico, attorno a rispettivi assi R, distanti tra loro e paralleli o pressoché paralleli. I piani di giacitura dei rebbi 22 dei due organi scuotitori 20 sono vicini tra loro o coincidenti. I detti archi o segmenti definiti dai bordi 21 a dei due elementi di sostegno 21, cui sono fissate le estremità dei rebbi 22, sono posti pressoché su una stessa linea o su due linee vicine, parallele alla direzione mediana D d’oscillazione. I due organi 20 sono vicini tra loro al punto che, nell’oscillazione, le traiettorie dei due rebbi 22a d’estremità più vicini tra loro interferiscono; pertanto, detti due rebbi 22a sono posti a distanza, uno al di sotto e l’altro al di sopra di detta superficie comune, per evitare che si urtino tra loro nell’oscillazione.

Secondo la forma d’attuazione illustrata nelle figure 1 - 4, il mezzo azionatore 12 muove con moto alternativo, nella direzione dell’asse N dell’asta 11, un pattino 13, il quale è collegato a ciascun elemento 21 mediante una rispettiva bielletta 15 incernierata ad un punto (perno 16) dell’elemento 21 posto a distanza dall’asse di rotazione R.

Preferibilmente, gli assi R sono perpendicolari all’asse N.

Attraverso le biellese 15, il moto alternativo assiale del pattino 13 induce un movimento oscillatorio negli organi scuotitori 20 tale che l’oscillazione media dei punti posti sulla linea mediana M dell’elemento di sostegno 21 (che nel presente testo è chiamata "direzione mediana” D) abbia le caratteristiche sopra descritte. In relazione alla oscillazione dell’organo scuotitore 20, si osservi che i rebbi 22 posti più vicino alle posizioni estreme distali di ciascun elemento di sostegno 21, hanno una maggiore distanza dall’asse di rotazione R rispetto ai rebbi 22 posti in posizione intermedia; detta maggior distanza aumenta l’ampiezza della oscillazione e quindi anche la sua componente nella direzione parallela alla direzione mediana D e compensa almeno in parte la diminuzione di questa componente che si ha nei punti estremi causa la direzione della oscillazione.

L’ampiezza dell’oscillazione di ciascun organo scuotitore 20 è uguale o maggiore della distanza angolare tra due rebbi 22 vicini, in modo che qualsiasi ramo che venga interposto tra due rebbi 22 vicini, venga sicuramente urtato da almeno uno dei due rebbi.

La geometria generale, preferita, dell’attrezzo 10 prevede che la superfìcie ideale di giacitura dei rebbi 22 formi un angolo B (si veda in particolare la FIG. 1) con l’asse longitudinale N dell’asta di sostegno tale che, nella posizione consueta di lavoro, ad un’altezza media ed alta (oltre due metri), detta superficie risulti pressoché orizzontale o formante un angolo piccolo con un piano orizzontale. In particolare, detto angolo B tra la superfìcie ideale di giacitura dei rebbi 22 e l’asse N dell’asta di sostegno è compreso tra 30 e 150 gradi.

Inoltre, nella forma d’attuazione illustrata nelle figure 1 - 4, l’intero elemento di sostegno 21 definisce un piano perpendicolare agli assi dei rebbi 22, e tale piano forma, di profilo, un angolo F acuto con la direzione degli assi R di rotazione, preferibilmente maggiore di 20 gradi (si veda in particolare la FIG. 4).

Nella posizione consueta di lavoro, l’attrezzo è atto a venire tenuto tipicamente in modo che la direzione mediana D d’oscillazione di ciascun organo scuotitore 20, sia pressoché orizzontale ed in molti casi anche pressoché perpendicolare al piano verticale individuato dall’asse principale dell’albero e dal mezzo di sostegno 11; l’operatore lavora portando i rebbi 22 in posizione orizzontale e facendoli penetrare tra le fronde, in modo che i rami (più o meno grossi) che portano i frutti restino inseriti tra i rebbi stessi; a questo punto, l’oscillazione di cui sono dotati gli organi scuotitori 20, provoca lo scuotimento, in direzione grossomodo orizzontale, dei rami stessi; in particolare provoca lo scuotimento dei rami prima in senso, spinti da un rebbio 22, e poi in senso opposto, spinti dal rebbio 22 vicino; di conseguenza si produce un efficace distacco dei frutti per energia cinetica, anche se i frutti non vengono direttamente a contatto con i rebbi.

Questa azione, oltre ad essere particolarmente efficace quanto alla capacità di distaccare i frutti dai propri rami, è anche molto vantaggiosa in quanto non agendo direttamente sui frutti, bensì sui rami, ne provoca la caduta nella zona verticalmente sottostante, senza gettarli lontano, ed inoltre produce un distacco dolce dei frutti che non ne danneggia l’integrità.

La descritta disposizione geometrica della direzione mediana D d’oscillazione degli organi 20 è importante perché i rami che portano i frutti giacciono, in prossimità dei frutti stessi, sostanzialmente su piani verticali e vengono quindi intercettati efficacemente dal movimento dei rebbi 22.

La geometria generale dell’attrezzo 10 è tale che l’operatore, nella consueta posizione di lavoro, pur restando un poco a distanza dalla linea verticale passante per le fronde su cui agiscono i rebbi 22, per evitare di restare colpito dai frutti stessi che cadono, possa introdurre i rebbi 22 stessi tra le fronde con direzione pressoché orizzontale (si veda in particolare la FIG. 1).

Ovviamente, lo stesso attrezzo 10 può venire tenuto, ad esempio per particolari zone dell’albero oppure per particolari operazioni, anche in posizione diversa da quella consueta di lavoro qui sopra illustrata; ad esempio, può venire tenuto con i rebbi 22 sottosopra, rivolti più o meno verticalmente verso l’alto.

In un esempio d’attuazione, i rebbi hanno lunghezza di 20 cm e diametro di 12 mm; la loro distanza sullo stesso organo 20, varia da 40 a 44 mm.

Nelle figure 5 e 6 è illustrata una seconda forma d’attuazione che differisce dalla prima forma d’attuazione sopra illustrata per il fatto che il movimento d’oscillazione degli organi scuotitori 20 viene realizzato, anziché con rotazione attorno all’asse R, con movimento di traslazione alternativa nella medesima direzione (qui indicata con D’). In tal caso, sia la direzione mediana , sia quella di tutti gli altri punti è la medesima direzione D’ di traslazione. In dettaglio, l’attrezzo 10 comprende due organi scuotitori 20, i cui elementi di sostegno 21 traslano lungo due coppie di colonnette di guida 32, solidalmente fissate ad un corpo di sostegno 33 a sua volta solidalmente fissato all’estremità superiore dell’asta 11. Gli elementi 21 sono accoppiati in modo prismatico alle rispettive coppie di colonnette 32, mediante boccole di scorrimento 34. Gli organi 32 traslano lungo le coppie di colonnette 32 ciascuna delle quali individua una direzione D’ di traslazione del relativo organo 20, le quali direzioni D’ sono coincidenti e perpendicolari all’asse N dell’asta Il e passanti per l’asse N stesso.

I due organi 20 vengono fatti traslare con movimento alternativo lungo la direzione D’, in modo simmetricamente opposto tra loro mediante un motore a scoppio (non illustrato nelle figure), posto all’estremità inferiore dell’asta 11, o addirittura non solidale all’asta 11, che aziona in rotazione un albero 31 coassiale con l’asta 11. AlPintemo del corpo 33, l’estremità superiore dell’albero 31 è unita una doppia manovella 35 che aziona due bielle 36, che a loro volta muovono con moto alternativo un rispettivo elemento di sostegno 21, nella direzione D’.

Ovviamente all’invenzione in oggetto potranno venire apportate numerose modifiche di natura pratico-applicativa, senza con ciò uscire daH'ambito dell'idea inventiva come sotto rivendicata.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Attrezzo per causare la caduta di frutti dalle fronde degli alberi , comprendente, almeno un organo scuotitore (20) oscillante dietro azionamento di un mezzo azionatore (12), comprendente un elemento di sostegno (21) cui è solidalmente fissata una pluralità di rebbi (22) giacenti grossomodo su una stessa superficie ideale di giacitura , ed un mezzo di sostegno (11) atto a venire impugnato dall’operatore, alla cui estremità superiore è posto l’organo scuotitore (20), atto a portare questo organo (20) ad operare ad altezze superiori a due metri, caratterizzato dal fatto che: la direzione mediana (D, D’) d’oscillazione di ciascun detto organo scuotitore (20) è pressoché complanare con detta superfìcie ideale di giacitura dei rebbi (22) e pressoché perpendicolare agli assi dei rebbi (22), i rebbi (22) sono distribuiti a distanza tra loro in modo che tale distanza abbia una componente nella direzione mediana d’oscillazione (D, D’) maggiore del diametro dei rami che portano i frutti, e sono atti a penetrare tra le fronde dell’albero.
2. Attrezzo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che nella posizione consueta di lavoro dell’attrezzo, la direzione mediana (D, D’) d’oscillazione di ciascun detto organo scuotitore (20) è pressoché orizzontale.
3. Attrezzo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto mezzo di sostegno (11) possiede un’asse longitudinale (N), e la superfìcie ideale di giacitura dei rebbi (22) forma un angolo (B) con l’asse longitudinale (N) del mezzo di sostegno (11) tale che, nella posizione consueta di lavoro ad un’altezza media ed alta essa risulti pressoché orizzontale o formante un angolo piccolo con un piano orizzontale.
4. Attrezzo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto angolo (B) tra la superficie ideale di giacitura dei rebbi e l’asse (N) del mezzo di sostegno ( 11) è compreso tra 30 e 150 gradi.
5. Attrezzo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto dal fatto che, nella posizione consueta di lavoro, la direzione mediana (D, D’) d’oscillazione di ciascun detto organo scuotitore (20) è pressoché perpendicolare al piano verticale individuato dall’asse principale dell’albero e dal mezzo di sostegno (11).
6. Attrezzo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto l’ampiezza dell’oscillazione dell’organo scuotitore (20) è uguale o maggiore della distanza angolare tra due rebbi (22) vicini.
7. Attrezzo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascun detto organo scuotitore (20) oscilla dietro rotazione attorno ad un asse (R) e il relativo elemento di sostegno (21) definisce grossomodo un segmento di retta/arco cui sono fissate le estremità dei rebbi (22) che è pressoché parallelo alla direzione mediana (D) d’oscillazione dell’organo scuotitore (20) ed è posto a distanza dal detto asse di rotazione (R).
8. Attrezzo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che l’elemento di sostegno (21) definisce un piano perpendicolare agli assi dei rebbi (22), e tale piano forma, un angolo F acuto e maggiore di 20 gradi, con la direzione degli assi R di rotazione.
9. Attrezzo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che i rebbi (22) posti più vicino alle posizioni estreme distali di ciascun elemento di sostegno (21), hanno una maggiore distanza dall’asse di rotazione R rispetto ai rebbi (22) posti in posizione intermedia.
10. Attrezzo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto dal fatto che l’asse di rotazione (R) di ciascun organo scuotitore (20), nella posizione consueta di lavoro, ad un’altezza media ed alta, forma un angolo piccolo con il piano orizzontale e con gli assi dei rebbi (22).
11. Attrezzo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende due organi scuotitori (20) oscillanti in modo reciprocamente simmetrico.
12. Attrezzo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che i due organi scuotitori (20) sono posti affiancati a distanza tra loro, ed hanno pressoché la stessa direzione mediana d’oscillazione ed i relativi piani di giacitura dei rebbi (20) sono vicini o coincidenti.
13. Attrezzo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il movimento d’oscillazione degli organi scuotitori (20) viene realizzato, con movimento di traslazione alternativa.
14. Attrezzo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che comprende: due organi scuotitori (20) i cui elementi di sostegno (21) traslano, con accoppiamento prismatico, lungo due coppie di colonnette di guida (32), solidalmente fissate ad un corpo di sostegno (33) a sua volta solidalmente fissato all’estremità superiore dell’asta (11), ciascuna delle coppie di colonnette (32) individuando una direzione (D’) di traslazione del relativo organo (20), le quali direzioni (D’) sono coincidenti e perpendicolari all’asse (N) dell’asta (11) e passanti per l’asse dell’asta (11), un albero (31) rotante, coassiale con l’asta (11), cui è unita una doppia manovella (32) che aziona due bielle (33), che a loro volta muovono con moto alternativo un rispettivo elemento di sostegno (21), nella direzione (D’).
15. Attrezzo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che i due organi (20) sono vicini tra loro in modo che, nell’oscillazione, le traiettorie dei due rebbi (22a) d’estremità più vicini tra loro interferiscano.