ITPS20010017A1 - Procedimento atto ad ottenere pannelli piastrelle e simili con agglomerati minerali vari ed eventuale aggiunta di gomma o materie plastiche - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del trovato avente per titolo:

"Procedimento atto ad ottenere pannelli, piastrelle e simili con agglomerati minerali vari ed eventuale aggiunta di gomma o materie plastiche riciclate ed elementi con esso ottenuti<11 >,

Il trovato in oggetto concerne un procedimento che permette di ottenere pannelli, piastrelle e simili resistenti al fuoco, all'acqua ed alle sollecitazioni meccaniche, con finiture superficiali diverse, adatti per pavimentazioni e rivestimenti in genere. Esso comprende anche gli elementi ottenuti con tale procedimento.

Sono noti marmi e graniti sintetici costituiti da agglomerati di minerali diversi, miscelati con resine. Un metodo attualmente impiegato per ottenere tali agglomerati consiste nel mettere i granuli miscelati con la resina in casseformi, dove vengono riscaldati e sottoposti ad elevata pressione per ottenere l<'>indurimento di tutta la massa, che si trasforma in un monoblocco. Il monoblocco deve poi essere tagliato, levigato e lavorato, per ottenere gli elementi desiderati. Con questo metodo si utilizza una bassa percentuale di resina, ma occorrono presse ed attrezzature di grandi dimensioni, con conseguenti investimenti e costi di esercizio elevati. Inoltre i tagli e la levigatura delle lastre grezze producono grandi quantità di polveri e richiedono lunghi tempi di lavorazione .

Un altro metodo attualmente utilizzato per ottenere gli agglomerati consiste nel colare la miscela di granuli e resine su stampi aperti. In questo caso occorre utilizzare una quantità di resina molto elevata, con conseguente decadimento delle caratteristiche di resistenza degli elementi ottenuti, sia alle sollecitazioni meccaniche che al calore.

Gli scopi del presente trovato sono di ottenere pannelli, piastrelle e simili resistenti al fuoco, all'acqua ed alle sollecitazioni meccaniche con finiture in cotto, in melaminico, o di altri tipi, anche ornati da intagli o da elementi architettonici tridimensionali, impiegando mezzi non eccessivamente costosi ed una bassa percentuale di resina. Gli elementi ottenuti possono essere vantaggiosamente utilizzati per pavimentazioni, scale, rivestimenti ed arredi in genere, o anche per piane di cucine, tavoli, panche e simili. Aggiungendo granuli di gomma o di materie plastiche riciclate si ottengono elevate caratteristiche di isolamento acustico, che consentono di impiegare i pannelli anche per pavimenti di tipo sospeso o galleggiante.

I granuli di terracotta, o di altri minerali, vengono miscelati con resine bi-componenti termoindurenti e distribuiti con un dosatore su un piano, in modo da formare uno strato dello spessore desiderato. Lo strato viene quindi immesso fra i piani riscaldati di una pressa, dove la resina polimerizza, indurendosi. Le superfici in particolare possono essere formate da cascami di laterizio macinati, per ottenere elementi simili al cotto, o da granuli di minerali diversi, per ottenere finiture tipo marmo o granito. Le superfici possono anche essere rivestite con fogli melaminici, o da laminati plastici già pronti, che vengono incorporati a caldo nei pannelli, che escono così già nobilitati. Nel supporto può essere aggiunta un'armatura di rinforzo.

Il trovato viene ora descritto in dettaglio, facendo riferimento alle tavole di disegni allegate, che illustrano a solo titolo esemplificativo delle sue possibili realizzazioni.

La fig.l rappresenta una vista schematica laterale dell'impianto.

La fig.2 rappresenta la corrispondente vista dall 'alto.

Le figure 3 e 4 rappresentano rispettivamente una sezione trasversale ed una vista dall'alto di un pannello con finitura superficiale in cotto.

Le figure 5 e 6 rappresentano una sezione trasversale ed una vista dall'alto di un pannello con finitura superficiale in melaminico.

Le figure 7 e 8 rappresentano una sezione trasversale ed una vista dall'alto di un pannello solcato da incisioni che creano un effetto di mattoni a vista.

Nelle figure 1 e 2 con il riferimento 1 è indicato un silos contenente i granuli di materiale da agglomerare. Potrebbero essere previsti più silos, contenenti materiali diversi, ad esempio granuli o polveri di cascami di laterizio, granuli di altri minerali, granuli di gomma o materie plastiche riciclate. I granuli, deposti nella tramoggia 2, vengono portati con una coclea 3 in un miscelatore 4, dove vengono miscelati con resina bi-componente termoindurente. I due componenti della resina vengono introdotti nel miscelatore 4 mediante le pompe 5 e 6 ed i condotti 7 e 8, rappresentati in fig.2.

I granuli miscelati con la resina vengono immessi in una tramoggia dosatrice 9, che può traslare sui binari 10 per deporre uno strato di agglomerato 11 sul tappeto 12, che è munito di sponde di contenimento. Lo strato deposto viene quindi introdotto nella pressa 13, mediante il tappeto 12. Le ganasce riscaldate della pressa provocano la polimerizzazione della resina termoindurente: si ottiene così un pannello di agglomerati minerali stabilmente legati con una bassa percentuale di resina, resistente al fuoco, all'acqua, allo sporco ed alle sollecitazioni meccaniche.

Mentre avviene la pressatura a caldo dello strato di agglomerato introdotto, il dosatore 9 può deporre sul tappeto 12 un altro strato di agglomerati miscelati con resina bi-componente.

Terminata la pressatura, con il tappeto 11 si scarica il pannello finito e si introduce nella pressa il nuovo strato. Cambiando il maschio alla pressa, o aggiungendo degli spessori, si possono realizzare pannelli di differente spessore.

I pannelli possono essere omogenei, o con uno strato superficiale diverso dal supporto, come mostrato ad esempio in fig.3. In tale figura con 14 è indicato lo strato superficiale e con 15 il supporto. In particolare lo strato 14 potrebbe essere realizzato con polvere di laterizio, per ottenere una finitura in cotto. Lo strato superficiale di calpestio potrebbe anche essere ottenuto agglomerando, con le stesse procedure, granuli minerali vari, in modo da ottenere un effetto tipo marmo o granito.

II supporto 15 potrebbe contenere granuli di gomma o di materie plastiche riciclate, per conferire adeguate caratteristiche di flessibilità e di isolamento acustico ai pannelli.

Sullo strato 11, prima della sua introduzione in pressa, potrebbe essere applicato un foglio melaminico 16, fig.5 e 6, che polimerizza contemporaneamente allo strato di agglomerato, oppure un laminato plastico già pronto, per il quale lo stesso agglomerato fa da collante, in modo da ottenere un pannello già nobilitato.

I pannelli possono essere destinati a pavimentazioni, anche galleggianti, o a rivestimenti interni od esterni in verticale di grandi superfici, simulando gli effetti dei mattoni a vista con vari motivi decorativi. Essi possono essere intagliati a pantografo, per realizzare giunti vari, a gola, a sguincio, a spiovente, a scarpa, o incavi diritti o stondati, o motivi ornamentali in genere. Approfondendo le incisioni tramite pantografo a controllo numerico, fino a consumare tutto lo strato rigido, si possono far aderire i pannelli su superfici curve, quali colonne in cemento armato, interni di scale a chiocciola, archi e volte in genere. Si possono anche ottenere grigliati di varie sagomature.

Utilizzando stampi sagomati, si possono ottenere pannelli già solcati da incisioni, come ad esempio quelle indicate con il riferimento 17 nelle figure 7 ed 8.

Nello strato 11 potrebbe essere inserita un'armatura di rinforzo, in fibra di vetro o di altri materiali, per migliorare le caratteristiche meccaniche del pannello. Il sandwich ottenuto può essere calibrato tramite carteggiatrice e trattato superficialmente con cera o vernici idonee. I pannelli possono essere tagliati, squadrati e predisposti per gli incastri in modo del tutto simile ai pannelli in MDF.

Agglomerando minerali leggeri, quali pomice, perlite, o microsfere cave di vetro, con armature di rinforzo interne, possono essere realizzati pannelli sagomati di vari spessori, con bugne o altri elementi decorativi, utilizzabili per controsoffitti, per porte taglia-fiamma, o altro.

Con il procedimento descritto si possono ottenere pannelli con vari tipi di finitura, resistenti al fuoco, all'acqua, allo sporco, alle sollecitazioni meccaniche ed isolanti acusticamente: sono quindi stati raggiunti gli scopi specificati.

Il dosatore potrebbe essere fisso, disposto su un tappeto mobile anche durante la colata. Tutti i particolari costruttivi non essenziali potrebbero essere diversi da quelli illustrati a solo titolo esemplificativo, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI la) Procedimento atto ad ottenere pannelli, piastrelle e simili con agglomerati minerali vari ed eventuale aggiunta di gomma o materie plastiche riciclate, caratterizzato dal fatto che i granuli di terracotta, o di altri minerali, vengono miscelati con resine bi-componenti termoindurenti e distribuiti con un dosatore su un piano munito di sponde, in modo da formare uno strato dello spessore desiderato, che viene poi immesso fra i piani riscaldati di una pressa, dove avviene la polimerizzazione della resina che si indurisce e trasforma lo strato di agglomerato in un pannello resistente al fuoco, all'acqua ed alle sollecitazioni meccaniche, utilizzabile per varie applicazioni. 2a) Procedimento come alla la) rivendicazione, caratterizzato dal fatto che lo strato deposto può essere omogeneo, o avere una parte superficiale diversa dal supporto; che in particolare la parte superficiale può essere formata da cascami di laterizio macinati, per ottenere elementi simili al cotto, o da una miscela di minerali diversi, per ottenere effetti tipo marmo o granito. 3a) Procedimento come alle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che, prima dell'introduzione in pressa, lo strato di agglomerato e resina può essere ricoperto con un foglio di materiale melaminico, o simili, che polimerizza contemporaneamente allo strato di agglomerato, oppure con un laminato plastico già pronto, per il quale lo stesso agglomerato fa da collante, in modo da ottenere un pannello già nobilitato . 4a) Procedimento come alle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che nella pressa possono essere utilizzati stampi sagomati, per ottenere pannelli con incisioni, con bugne, o con altre decorazioni in genere. 5a) Procedimento come alle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che nel supporto può essere incorporata un<1 >armatura di rinforzo, e/o dei granuli di gomma o di materie plastiche riciclate, atte a conferire agli elementi adeguate caratteristiche di flessibilità e di isolamento acustico. 6a) Pannelli, piastrelle e simili ottenuti con il procedimento di cui alle precedenti rivendicazioni, caratterizzati dal fatto che essi sono costituiti da uno o più strati di agglomerati minerali vari, miscelati con una bassa percentuale di resina termoindurente bi-componente e pressati a caldo; che essi possono essere omogenei, o con uno strato superficiale (14) diverso dal supporto (15), realizzato ad esempio con polvere di laterizio, per ottenere una finitura in cotto, o con minerali diversi, per finiture tipo marmo o granito. 7a) Pannelli, piastrelle e simili come alla rivendicazione 6, caratterizzati dal fatto che il supporto (15) può contenere granuli di gomma o di materie plastiche riciclate, atte a conferire adeguate caratteristiche di flessibilità e di isolamento acustico ai pannelli, i quali, se incisi fino a consumare tutto lo strato rigido, potrebbero essere utilizzati anche per rivestire superfici curve. 8a) Pannelli, piastrelle e simili come alle rivendicazioni 6 e 7, caratterizzati dal fatto che essi possono essere sagomati in pressa o intagliati a pantografo, per realizzare giunti vari, a gola, a sguincio, a spiovente, a scarpa, o incavi diritti o stondati, o motivi ornamentali in genere, o grigliati di varie sagomature. 9a) Pannelli, piastrelle e simili come alle rivendicazioni 6, 7 ed 8, caratterizzati dal fatto che essi possono essere composti da agglomerati di minerali leggeri, quali pomice, perlite, o microsfere cave di vetro, con armature di rinforzo interne e possono essere utilizzati anche per contro-soffitti, arredi, porte taglia-fiamma, o altre applicazioni.