ITPR20090083A1 - Sistema di connessione per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici - Google Patents

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ITPR20090083A1
ITPR20090083A1 IT000083A ITPR20090083A ITPR20090083A1 IT PR20090083 A1 ITPR20090083 A1 IT PR20090083A1 IT 000083 A IT000083 A IT 000083A IT PR20090083 A ITPR20090083 A IT PR20090083A IT PR20090083 A1 ITPR20090083 A1 IT PR20090083A1
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    • E04B2/88Curtain walls
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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Description

TITOLO: “SISTEMA DI CONNESSIONE PER IL COLLEGAMENTO DI MANUFATTI ATTI AD ESSERE UTILIZZATI NELLA REALIZZAZIONE DI EDIFICI†.
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un sistema di connessione per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici. Nella tecnica delle costruzioni sono note varie tipologie di sistemi di connessione atti a collegare un primo manufatto (ad esempio un pannello prefabbricato di tamponamento realizzato in calcestruzzo armato) ad un secondo manufatto (ad esempio una trave di calcestruzzo armato o di calcestruzzo precompresso). Nel caso (assai frequente) in cui si debbano collegare un primo manufatto (pannello prefabbricato di tamponamento) ad un secondo manufatto (trave), nella tecnica nota si possono individuare, fra le altre, le seguenti due tipologie di sistemi di connessione realizzati in acciaio.
Un sistema di connessione appartenente alla prima delle suddette due tipologie, supponendo che la trave a cui à ̈ collegato il pannello prefabbricato (di calcestruzzo armato) sia realizzata in calcestruzzo (armato o precompresso), comprende un elemento di ritegno, posto in posizione verticale, il quale à ̈ solidale al pannello prefabbricato stesso (si precisa che il suddetto elemento di ritegno à ̈ parzialmente inglobato nel calcestruzzo del pannello prefabbricato), un ulteriore elemento di ritegno, posto in posizione orizzontale, il quale à ̈ solidale alla trave (si precisa che il suddetto ulteriore elemento di ritegno à ̈ parzialmente inglobato nel calcestruzzo della trave), un ancorante, una piastra zigrinata, una vite con testa ad ancora ed un dado avvitato sulla suddetta vite con testa ad ancora. Il suddetto ancorante à ̈ costituito da un elemento sostanzialmente piatto di acciaio dotato di una testa ad ancora e di un'asola; l'ancorante, in prossimità dell'asola, à ̈ dotato di zigrinature poste in corrispondenza del suo estradosso. La piastra zigrinata à ̈ dotata di un foro circolare per il passaggio della vite con testa ad ancora e di zigrinature poste in corrispondenza del suo intradosso. L'elemento di ritegno à ̈ costituito da un elemento canale, ad asse verticale, a cui sono solidali elementi di connessione, quali connettori, zanche, ecc.. L'ulteriore elemento di ritegno à ̈ costituito da un elemento canale, ad asse orizzontale, a cui sono solidali elementi di connessione, quali connettori, zanche, ecc.. In esercizio si ha quanto à ̈ di seguito descritto: la testa ad ancora dell'ancorante à ̈ posta all'interno dell'elemento di ritegno (solidale al pannello prefabbricato) e fa contrasto con parti dell'elemento di ritegno stesso; la vite con testa ad ancora, che à ̈ posta in posizione verticale, à ̈ inserita nel foro circolare della piastra zigrinata e nell'asola dell'ancorante; la testa ad ancora della vite (con testa ad ancora) à ̈ posta all'interno dell'ulteriore elemento di ritegno e fa contrasto con parti del suddetto ulteriore elemento di ritegno; il suddetto dado à ̈ avvitato sulla vite con testa ad ancora e fa contrasto con l'estradosso (non zigrinato) della piastra zigrinata; la piastra zigrinata ha le zigrinature inserite fra le zigrinature dell'ancorante; si precisa che il suddetto dado à ̈ serrato contro l'estradosso della suddetta piastra zigrinata. Il suddetto pannello prefabbricato à ̈ collegato alla suddetta trave mediante il suddetto sistema di connessione che impedisce, in esercizio, gli spostamenti relativi "di distacco" fra i due manufatti nella direzione dell'asse dell'ancorante. Un sistema di connessione appartenente alla seconda tipologia di sistemi di connessione sopra citata (che à ̈ particolarmente diffusa nel mercato americano) comprende un elemento di ritegno, posto in posizione verticale, il quale à ̈ solidale al pannello prefabbricato di calcestruzzo armato (si precisa che il suddetto elemento di ritegno à ̈ parzialmente inglobato nel calcestruzzo del suddetto pannello prefabbricato), ed un ancorante (di acciaio). L'elemento di ritegno à ̈ costituito da uno slot comprendente un elemento metallico opportunamente conformato, elementi di connessione solidali al suddetto slot, ed un elemento di materiale sintetico che chiude inferiormente e lateralmente il suddetto elemento metallico. Per semplicità di esposizione si suppone che la trave a cui à ̈ collegato il pannello prefabbricato sia realizzata in acciaio e sia ad asse orizzontale. Il suddetto ancorante comprende un elemento piatto a pianta sostanzialmente rettangolare, un perno (parzialmente) filettato il quale à ̈ solidale (à ̈ saldato) al suddetto elemento piatto, una rondella, un dado di bloccaggio avvitato sul suddetto perno, un blocchetto di acciaio dotato di un foro filettato nel quale à ̈ avvitata l'estremità (prossima al pannello prefabbricato) del suddetto perno ed una molla che à ̈ posta a contatto con il suddetto blocchetto e con il suddetto elemento di materiale sintetico appartenente allo slot; la suddetta molla, che spinge il blocchetto contro il suddetto elemento metallico opportunamente conformato appartenente allo slot, viene utilizzata durante le fasi di messa in opera dell'ancorante. In esercizio si ha quanto à ̈ di seguito descritto: il suddetto blocchetto à ̈ posto all'interno dell'elemento di ritegno (l'elemento di ritegno à ̈ solidale al pannello prefabbricato e, cioà ̈, nel primo manufatto) e fa contrasto con parti interne dell'elemento di ritegno stesso; l'estremità del perno à ̈ avvitata all'interno del foro filettato presente nel suddetto blocchetto; il dado di bloccaggio à ̈ avvitato sul suddetto perno e fa contrasto con la rondella la quale fa contrasto con la parte esterna del suddetto elemento di ritegno; l'ancorante e, più precisamente l'elemento piatto, à ̈ unito alla trave di acciaio (e, cioà ̈ al secondo manufatto) essendo saldato in corrispondenza dell'estradosso della trave di acciaio stessa. Il suddetto sistema di connessione impedisce gli spostamenti relativi fra il pannello prefabbricato e la trave nel piano dell'ancorante; impedisce, cioà ̈, gli spostamenti relativi sia nella direzione dell'asse dell'ancorante, sia nella direzione che à ̈ ortogonale al suddetto asse (ed à ̈ contenuta nel piano dell'ancorante). Nel caso in cui la trave sia realizzata in calcestruzzo (armato o precompresso), invece che in acciaio, in corrispondenza dell'estradosso della trave à ̈ presente una piastra di acciaio, opportunamente zancata all'interno del calcestruzzo della trave; a tale piastra di acciaio viene saldato l'ancorante.
Si evidenzia che, in molti casi, si richiede una prefissata capacità portante dell'ancorante sia per forze che agiscono secondo l'asse dell'ancorante, sia per forze che agiscono nel piano dell'ancorante, ortogonalmente a tale asse. E' evidente che la capacità portante dell'ancorante, a cui à ̈ applicata una forza che agisce nel piano dell'ancorante perpendicolarmente all'asse dell'ancorante stesso, à ̈ strettamente dipendente, a parità di materiale con cui à ̈ realizzato l'ancorante, dalle dimensioni dell'ancorante stesso, che viene sollecitato a flessione e taglio nel suo piano, e dalla distanza compresa fra la parte di ancorante che à ̈ saldata alla trave di acciaio ed il punto di applicazione della suddetta forza; la suddetta distanza (compresa fra la parte di ancorante che à ̈ saldata alla trave di acciaio ed il punto di applicazione della suddetta forza) dipende sia dalla distanza, prevista in progetto, fra il pannello prefabbricato (primo manufatto) e la trave (secondo manufatto), sia dalle tolleranze di costruzione e di montaggio del pannello prefabbricato e della suddetta trave; si fa notare che, in molti casi, la suddetta distanza può assumere valori significativi. A parità di forze applicate, occorre che, all'aumentare della suddetta distanza, l'ancorante sia dotato di capacità portante più elevata ed, in definitiva (a parità di materiale), presenti dimensioni maggiori e maggiori costi.
Si consideri un ancorante secondo la tecnica nota, il quale collega un primo manufatto (pannello prefabbricato) ad un secondo manufatto (trave), che à ̈ sottoposto ad una forza che agisce nel piano nel piano dell'ancorante stesso (o in un piano ad esso parallelo e ad esso prossimo), perpendicolarmente all'asse dell'ancorante stesso; tale ancorante à ̈ stato dimensionato tenendo conto di un prefissato valore della distanza fra il primo manufatto ed il secondo manufatto e di prefissati valori delle tolleranze; un inconveniente relativo alla tecnica nota consiste nel fatto che, nel caso in cui la suddetta distanza risulti maggiore di quella prevista, ad esempio a causa di imperfezioni di montaggio e/o di produzione particolarmente rilevanti, si possono avere incrementi significativi delle sollecitazioni previste nell'ancorante stesso essendo le sollecitazioni nell'ancorante proporzionali al valore finale (effettivo) della suddetta distanza. Si fa presente che tali incrementi accidentali delle sollecitazioni possono avere importanza particolarmente significativa se la distanza fra il primo manufatto ed il secondo manufatto collegati dal sistema di connessione à ̈ stata prevista, in sede di progetto, di valore limitato o addirittura nullo, e conseguentemente se, in sede di progetto, si sono previsti nell'ancorante modesti valori delle sollecitazioni.
Uno scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un sistema di connessione atto a collegare un primo manufatto ad un secondo manufatto anche nel caso in cui la distanza fra i suddetti due manufatti sia notevole.
Ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un sistema di connessione atto a impedire, tra il primo manufatto ed il secondo manufatto, gli spostamenti relativi nel piano dell'ancorante, sia nella direzione dell'asse dell'ancorante, sia nella direzione che à ̈ ortogonale al suddetto asse, anche nel caso in cui sia significativa la distanza fra il primo manufatto ed il secondo manufatto.
Questo ed altri scopi vengono raggiunti dal sistema di connessione per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici, oggetto del presente trovato, che si caratterizza per quanto à ̈ previsto nelle sotto riportate rivendicazioni.
Le caratteristiche ed i vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenziati dalla descrizione seguente di alcune forme di realizzazione illustrate a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno in cui: - la figura 1 illustra, secondo una vista in pianta, dall'alto, un sistema di connessione per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici, secondo il presente trovato, secondo una prima forma di realizzazione;
- la figura 2 illustra, in vista laterale, nella stessa scala di figura 1, il sistema di connessione illustrato in figura 1;
- la figura 3 rappresenta, in una scala maggiore di quella di figura 1, la sezione secondo la retta A-A di figura 2;
- la figura 4 illustra, nella stessa scala di figura 3, un particolare di alcune parti della figura 3;
- la figura 5 rappresenta, nella stessa scala di figura 3, la sezione secondo la retta B-B di figura 3;
- la figura 6 rappresenta, nella stessa scala di figura 3, la sezione secondo la retta C-C di figura 3;
- la figura 7 rappresenta, nella stessa scala di figura 3, la sezione secondo la retta D-D di figura 3;
- la figura 8 illustra, secondo una vista in pianta, dall'alto, un sistema di connessione per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici, secondo il presente trovato, secondo un'altra forma di realizzazione;
- la figura 9 illustra, in vista laterale, nella stessa scala di figura 8, il sistema di connessione illustrato in figura 8;
- la figura 10 rappresenta, in una scala maggiore di quella di figura 8, la sezione secondo la retta E-E di figura 9;
- la figura 11 rappresenta, nella stessa scala di figura 10, la sezione secondo la retta F-F di figura 10;
- la figura 12 rappresenta, nella stessa scala di figura 10, la sezione secondo la retta G-G di figura 10;
- la figura 13 rappresenta, nella stessa scala di figura 10, la sezione secondo la retta H-H di figura 10;
- la figura 14 illustra, secondo una vista in pianta, dall'alto, un sistema di connessione per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici, secondo il presente trovato, secondo un'ulteriore forma di realizzazione;
- la figura 15 illustra, in vista laterale, nella stessa scala di figura 14, il sistema di connessione illustrato in figura 14;
- la figura 16 rappresenta, in una scala maggiore di quella di figura 14, la sezione secondo la retta I-I di figura 15;
- la figura 17 rappresenta, nella stessa scala di figura 16, la sezione secondo la retta K-K di figura 16;
- la figura 18 rappresenta, nella stessa scala di figura 16, la sezione secondo la retta L-L di figura 16;
- la figura 19 illustra, secondo una vista in pianta, dall'alto, il sistema di connessione illustrato nelle figure 14, 15, 16, 17 e 18, nel caso in cui si utilizzino tasselli per il fissaggio dell'ancorante;
- la figura 20 illustra, secondo una vista in pianta, dall'alto, un sistema di connessione per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici, secondo il presente trovato, secondo un'ulteriore forma di realizzazione;
- la figura 21 illustra, in vista laterale, nella stessa scala di figura 20, il sistema di connessione illustrato in figura 20;
- la figura 22 rappresenta, in una scala maggiore di quella di figura 20, la sezione secondo la retta M-M di figura 21;
- la figura 23 rappresenta, nella stessa scala di figura 22, la sezione secondo la retta N-N di figura 22;
- la figura 24 rappresenta, nella stessa scala di figura 22, la sezione secondo la retta O-O di figura 22;
- la figura 25 illustra, secondo una vista in pianta, dall'alto, un sistema di connessione per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici, secondo il presente trovato, secondo un'ulteriore forma di realizzazione;
- la figura 26 illustra, in vista laterale, nella stessa scala di figura 25, il sistema di connessione illustrato in figura 25;
- la figura 27 rappresenta, in una scala maggiore di quella di figura 25, la sezione secondo la retta P-P di figura 26;
- la figura 28 rappresenta, nella stessa scala di figura 27, la sezione secondo la retta Q-Q di figura 27;
- la figura 29 rappresenta, nella stessa scala di figura 27, la sezione secondo la retta R-R di figura 27;
- la figura 30 rappresenta, nella stessa scala di figura 27, la sezione secondo la retta S-S di figura 27;
- la figura 31 illustra, in una scala maggiore di quella di figura 25, parti del sistema di connessione illustrato nelle figure 25, 26, 27, 28, 29 e 30;
- la figura 32 illustra, nella stessa scala di figura 31, parti del sistema di connessione illustrato nelle figure 25, 26, 27, 28, 29 e 30;
- la figura 33 illustra, secondo una vista in pianta, dall'alto, un sistema di connessione per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici, secondo il presente trovato, secondo un'ulteriore forma di realizzazione;
- la figura 34 illustra, in vista laterale, nella stessa scala di figura 33, il sistema di connessione illustrato in figura 33;
- la figura 35 rappresenta, in una scala maggiore di quella di figura 33, la sezione secondo la retta T-T di figura 34;
- la figura 36 rappresenta, nella stessa scala di figura 35, la sezione secondo la retta U-U di figura 35;
- la figura 37 rappresenta, nella stessa scala di figura 35, la sezione secondo la retta V-V di figura 35;
- la figura 38 rappresenta, nella stessa scala di figura 35, la sezione secondo la retta W-W di figura 35.
Nelle suddette figure, per semplicità di rappresentazione, non sono state indicate, fra l'altro, le armature (ordinarie e/o da precompressione) presenti nei manufatti di calcestruzzo illustrati nelle figure stesse.
Con riferimento alle figure 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7 si descrive, in esercizio, un sistema di connessione 1 per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici, secondo il presente trovato, che collega un primo manufatto 2 ad un secondo manufatto 3 e che comprende un elemento di ritegno 1a, di acciaio, solidale al primo manufatto 2 ed un ancorante 1b, di acciaio, che collega l'elemento di ritegno 1a al secondo manufatto 3; l'ancorante 1b collega, quindi, il primo manufatto 2 al secondo manufatto 3. Il primo manufatto 2 Ã ̈ costituito da un pannello di tamponamento prefabbricato di calcestruzzo armato, posto in posizione verticale; il secondo manufatto 3 Ã ̈ costituito da una trave di acciaio; l'asse del secondo manufatto 3 Ã ̈ orizzontale.
L'ancorante 1b comprende due ali 4 ed una parte centrale 5 la quale collega le due ali 4 ed à ̈ posta a contatto con l'elemento di ritegno 1a; l'intradosso delle due ali 4 giace su un medesimo piano; gli assi delle due ali 4 formano fra loro un angolo con il vertice rivolto verso il primo manufatto 2; si precisa che l'angolo compreso fra gli assi delle due ali 4 à ̈ inferiore a novanta gradi sessagesimali ed ha la bisettrice perpendicolare alla superficie esterna del primo manufatto 2 la quale à ̈ prospiciente il secondo manufatto 3; ciascuna delle due ali 4 à ̈ collegata al secondo manufatto 3; si precisa che le due ali 4 sono unite al secondo manufatto 3 mediante saldature 9; il sistema di connessione 1 impedisce, in esercizio, gli spostamenti relativi fra il primo manufatto 2 ed il secondo manufatto 3 nel piano nel quale giacciono gli assi delle due ali 4 (si precisa che sono impediti gli spostamenti relativi nella direzione della bisettrice dell'angolo compreso fra gli assi delle due ali 4 e nella direzione che à ̈ perpendicolare alla suddetta bisettrice).
Si fa notare che nella presente descrizione e nelle sotto riportate rivendicazioni con l'espressione "il sistema di connessione impedisce gli spostamenti relativi fra il primo manufatto ed il secondo manufatto nel piano nel quale giacciono gli assi delle due ali" (o con espressioni similari) si intende che il sistema di connessione impedisce gli spostamenti relativi fra il primo manufatto ed il secondo manufatto, oltre che nel piano nel quale giacciono gli assi delle due ali, anche nei piani paralleli al suddetto piano, prossimi al suddetto piano.
La parte centrale 5 comprende una zona di raccordo 5a, un perno 5b parzialmente filettato che à ̈ unito alla zona di raccordo 5a stessa, un blocchetto 5c dotato di un foro filettato nel quale à ̈ avvitata l'estremità anteriore (e, cioà ̈, l'estremità prossima al primo manufatto 2 (tale estremità à ̈ inserita nell'elemento di ritegno 1a)) del perno 5b, un dado di bloccaggio 5d avvitato sul perno 5b stesso ed una rondella 5e. Il perno 5b à ̈ stato saldato alla zona di raccordo 5a nello stabilimento in cui à ̈ stato realizzato l'ancorante 1b. Il blocchetto 5c à ̈ posto all'interno dell'elemento di ritegno 1a e fa contrasto con parti interne dell'elemento di ritegno 1a stesso; il dado di bloccaggio 5d, che à ̈ avvitato sul perno 5b, fa contrasto, tramite la rondella 5e, con parti esterne dell'elemento di ritegno 1a. La parte centrale 5 comprende anche una molla 5f unita al blocchetto 5c la quale contrasta con il blocchetto 5c stesso e con parti interne dell'elemento di ritegno 1a. Si precisa che gli assi delle due ali 4 si incontrano in un punto che à ̈ posto internamente all'elemento di ritegno 1a.
L'elemento di ritegno 1a comprende un profilato 6 di acciaio (tale profilato 6, nella tecnica nota à ̈ talvolta chiamato "elemento canale"), due connettori 7 solidali al profilato 6 che sono inglobati nel calcestruzzo del primo manufatto 2 e due tappi 8 che chiudono il profilato 6 in corrispondenza delle sue estremità; nel profilato 6 sono presenti due battute interne 6a, due battute esterne 6b e due battute laterali 6c. Il profilato 6 à ̈ realizzato per estrusione a caldo.
Durante la messa in opera dell'ancorante 1b la molla 5f, che contrasta con parti interne del profilato 6 e con il blocchetto 5c, spinge il blocchetto 5c stesso contro le due battute interne 6a mantenendolo in posizione e facilitando le operazioni di montaggio; l'utilizzo della molla 5f à ̈ relativo unicamente alle fasi di messa in opera dell'ancorante 1b. I due tappi 8 chiudono il profilato 6 per evitare che, durante il getto di calcestruzzo con cui si realizza il primo manufatto 2, il calcestruzzo stesso penetri all'interno del profilato 6. All'atto della realizzazione del primo manufatto 2 à ̈ presente anche un tappo frontale di materiale sintetico, non illustrato nelle figure, posto in corrispondenza delle due battute esterne 6b il quale impedisce che il calcestruzzo con cui à ̈ realizzato il primo manufatto 2 penetri all'interno dell'elemento di ritegno 1a.
Quando il sistema di connessione 1 à ̈ in esercizio si ha quanto segue: ciascuna delle due ali 4 (dell'ancorante 1b) à ̈ unita al secondo manufatto 3 mediante le saldature 9 realizzate in corrispondenza dell'estradosso del secondo manufatto 3 stesso; il perno 5b (parzialmente filettato) à ̈ avvitato all'interno del foro filettato presente nel blocchetto 5c; il blocchetto 5c à ̈ posto all'interno del profilato 6 e fa contrasto con le battute interne 6a ed anche con le battute laterali 6c (se sono applicate al blocchetto 5c azioni orizzontali perpendicolari alla bisettrice dell'angolo compreso tra gli assi delle due ali 4); il dado di bloccaggio 5d, che à ̈ avvitato sul perno 5b, fa contrasto con la rondella 5e che, a sua volta fa contrasto con le battute esterne 6b. Si ha dunque che fra il primo manufatto 2 ed il secondo manufatto 3 sono impediti gli spostamenti relativi orizzontali giacenti nel piano che contiene gli assi delle due ali 4; gli spostamenti relativi verticali risultano ostacolati esclusivamente dalle forze di attrito presenti tra il blocchetto 5c ed il profilato 6 e dalle forze di attrito presenti tra la rondella 5e ed il profilato 6.
Le operazioni di messa in opera del sistema di connessione 1 comprendono le operazioni di seguito indicate: l'elemento di ritegno 1a, all'atto della realizzazione del primo manufatto 2, viene parzialmente inglobato nel getto di calcestruzzo del primo manufatto 2 stesso, dopo aver inserito il blocchetto 5c (a cui à ̈ unita la molla 5f) all'interno dell'elemento di ritegno 1a, dopo aver posizionato alle estremità del profilato 6 i due tappi 8 e dopo aver chiuso con il tappo frontale di materiale sintetico (sopra menzionato e non indicato nelle figure) la parte frontale del profilato 6 stesso; successivamente, quando il primo manufatto 2 ed il secondo manufatto 3 sono stati montati in cantiere e sono nella posizione finale, si inserisce il perno 5b parzialmente filettato, facente parte dell'ancorante 1b, all'interno del profilato 6 avvitando il perno 5b stesso nel blocchetto 5c il quale à ̈ mantenuto in posizione, durante tale operazione, dalla molla 5f che fa contrasto con la parte interna del profilato 6; si fa presente che durante le operazioni di avvitamento del perno 5b l'ancorante 1b viene mantenuto al di sopra dell'estradosso del secondo manufatto 3; si ha infatti che vengono (ovviamente) ruotate, oltre al perno 5b, anche le due ali 4 e la zona di raccordo 5a che sono solidali al perno 5b stesso; durante tali operazioni il dado di bloccaggio 5d, che à ̈ avvitato sul perno 5b, à ̈ posto ad una prefissata distanza dall'elemento di ritegno 1a, così da non interferire con le operazioni di avvitamento del perno 5b nel blocchetto 5c. L'ancorante 1b, una volta che il perno 5b à ̈ avvitato all'interno del blocchetto 5c, viene traslato verticalmente, facendo scorrere il blocchetto 5c all'interno del profilato 6 fino a che le due ali 4 non giungono a contatto con l'estradosso del secondo manufatto 3 e, più precisamente, con la piattabanda superiore della trave di acciaio che costituisce il secondo manufatto 3 stesso; successivamente si avvita definitivamente il dado di bloccaggio 5d fino a che esso, tramite la rondella 5e, non fa contrasto con le due battute esterne 6b del profilato 6; infine si effettuano le saldature 9 che rendono solidali le due ali 4 (e quindi l'ancorante 1b) al secondo manufatto 3. Una volta terminate le operazioni per la messa in opera del sistema di connessione 1, à ̈ necessario che, in esercizio, il dado di bloccaggio 5d non ruoti accidentalmente; a tal fine si possono utilizzare appositi mezzi, quali, ad esempio, un controdado, una rondella elastica, ecc. non illustrati nelle figure. Si fa notare che gli spostamenti relativi verticali fra l'ancorante 1b e l'elemento di ritegno 1a risultano impediti se le forze di attrito presenti fra la rondella 5e e le battute esterne 6b e le forze di attrito presenti fra il blocchetto 5c e le battute interne 6a sono maggiori delle forze esterne che tendono a provocare la traslazione relativa, in direzione verticale, fra l'ancorante 1b e l'elemento di ritegno 1a.
Si precisa che nella presente descrizione e nelle sotto riportate rivendicazioni con l'espressione "il dado di bloccaggio fa contrasto con parti esterne dell'elemento di ritegno" (o con espressioni similari) si intende che il dado di bloccaggio fa contrasto con parti esterne dell'elemento di ritegno, ma non à ̈ serrato contro le suddette parti esterne. Si ha dunque che, di regola, in un sistema di connessione secondo il presente trovato (così come nel sistema di connessione 1) nel caso in cui à ̈ presente il dado di bloccaggio che fa contrasto con parti esterne dell'elemento di ritegno, risultano possibili (se vengono superate le forze di attrito sopra indicate) gli spostamenti relativi (verticali), nella direzione dell'asse dell'elemento di ritegno, fra l'ancorante e l'elemento di ritegno (e, quindi, tra il primo manufatto ed il secondo manufatto). Analoghe considerazioni valgono anche per espressioni come "il blocchetto fa contrasto con parti interne dell'elemento di ritegno".
E' evidente che, nel caso in cui il dado di bloccaggio venga serrato contro la rondella che risulta quindi serrata contro l'elemento di ritegno, si originano forze di attrito tali da contrastare significativamente il verificarsi di spostamenti relativi fra l'ancorante e l'elemento di ritegno.
Secondo una variante di realizzazione non illustrata nelle figure, nel caso in cui, in sede di progetto, si stabilisca che gli spostamenti relativi verticali fra il primo manufatto 2 ed il secondo manufatto 3 devono avvenire in presenza di forze di attrito ridotte, si ha che il blocchetto (tecnicamente equivalente al blocchetto 5c) Ã ̈ provvisto di elementi di PTFE (politetrafluoroetilene), o di altro materiale atto a ridurre gli attriti, ad esso solidali e posti a contatto con le battute interne 6a e con le battute laterali 6c; inoltre la rondella (tecnicamente equivalente alla rondella 5e) Ã ̈ provvista di un elemento di PTFE o di altro materiale (atto a ridurre gli attriti) ad essa solidale, posto a contatto con le battute esterne 6b; in tal modo gli spostamenti relativi verticali fra l'ancorante 1b e l'elemento di ritegno 1a possono avvenire senza che si originino forze di attrito rilevanti; anche secondo tale variante di realizzazione, una volta terminate le operazioni per la messa in opera del sistema di connessione, in esercizio, Ã ̈ necessario che il dado di bloccaggio non ruoti accidentalmente; a tal fine si possono utilizzare i suddetti appositi mezzi.
Nelle figure 1, 2, 3, e 5 il primo manufatto 2 ed il secondo manufatto 3 sono illustrati uno distanziato dall'altro di una quantità che à ̈ pari a vari centimetri; si fa presente, tuttavia, che il primo manufatto 2 può essere posto anche in posizione molto più ravvicinata rispetto al secondo manufatto 3; si fa notare che, anche in questo caso, à ̈ possibile utilizzare l'ancorante 1b in quanto la distanza (misurata in verticale) fra l'asse del perno 5b e l'intradosso delle due ali 4 à ̈ tale per cui à ̈ possibile, durante le fasi di messa in opera dell'ancorante 1b stesso, ruotare il dado di bloccaggio 5d, senza interferire con l'estradosso del secondo manufatto 3. Si fa notare che, nel caso in cui la distanza fra il primo manufatto 2 ed il secondo manufatto 3 (tenendo conto delle tolleranze di costruzione e di montaggio) sia maggiore della somma dello spessore del dado di bloccaggio 5d e dello spessore della rondella 5e, si può realizzare un ancorante, non illustrato nelle figure (tecnicamente equivalente all'ancorante 1b), nel quale l'intradosso del perno (come il perno 5b) giace nel piano in cui giace anche l'intradosso delle due ali (come le due ali 4); in tal caso le due ali sono saldate direttamente al suddetto perno; nel suddetto ancorante risulta minima la distanza fra l'asse del suddetto perno e il piano nel quale sono contenuti gli assi delle ali; ciò permette di limitare, a parità di altre condizioni, lo stato di sollecitazione dell'ancorante.
Con riferimento alle figure 8, 9, 10, 11, 12 e 13 si descrive, in esercizio, un sistema di connessione 30 per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici, secondo il presente trovato, secondo un'altra forma di realizzazione; il sistema di connessione 30 collega un primo manufatto 31, tecnicamente equivalente al primo manufatto 2, ad un secondo manufatto 32, tecnicamente equivalente al secondo manufatto 3; il sistema di connessione 30 comprende un elemento di ritegno 30a, di acciaio, solidale al primo manufatto 31 ed un ancorante 30b, di acciaio, che collega l'elemento di ritegno 30a al secondo manufatto 32, e che collega quindi il primo manufatto 31 al secondo manufatto 32. L'ancorante 30b comprende due ali 33 ed una parte centrale 34 la quale collega le due ali 33 ed à ̈ posta a contatto con l'elemento di ritegno 30a; l'intradosso delle due ali 33 giace su un medesimo piano; gli assi delle due ali 33 formano fra loro un angolo con il vertice rivolto verso il primo manufatto 31; si precisa che l'angolo compreso fra gli assi delle due ali 33 à ̈ inferiore a novanta gradi sessagesimali ed ha la bisettrice perpendicolare alla superficie esterna del primo manufatto 31 la quale à ̈ prospiciente il secondo manufatto 32; ciascuna delle due ali 33 à ̈ collegata al secondo manufatto 32; si precisa che le due ali 33 sono unite al secondo manufatto 32 mediante saldature 35. Il sistema di connessione 30 impedisce, in esercizio, gli spostamenti relativi fra il primo manufatto 31 ed il secondo manufatto 32 nel piano nel quale giacciono gli assi delle due ali 33. La parte centrale 34 comprende una zona di raccordo 34a, un perno con testa ad ancora 34b parzialmente filettato che à ̈ unito alla zona di raccordo 34a stessa, un dado di bloccaggio 34c avvitato sul perno con testa ad ancora 34b ed una rondella 34d; la testa ad ancora del perno con testa ad ancora 34b à ̈ posta all'interno dell'elemento di ritegno 30a e fa contrasto con parti interne dell'elemento di ritegno 30a stesso; il dado di bloccaggio 34c, che à ̈ avvitato sul perno con testa ad ancora 34b, fa contrasto, tramite la rondella 34d, con parti esterne dell'elemento di ritegno 30a. Il perno con testa ad ancora 34b à ̈ stato saldato alla zona di raccordo 34a nello stabilimento in cui à ̈ stato realizzato l'ancorante 30b. Si precisa che il perno con testa ad ancora 34b, risulta bloccato, mediante il dado di bloccaggio 34c (e mediante la rondella 34d), contro l'elemento di ritegno 30a; si precisa che tra l'elemento di ritegno 30a e l'ancorante 30b, risultano impediti gli spostamenti relativi nel piano nel quale giacciono gli assi delle due ali 33 (si precisa che sono impediti gli spostamenti relativi nella direzione della bisettrice dell'angolo compreso fra gli assi delle due ali 33 e nella direzione che à ̈ perpendicolare alla suddetta bisettrice).
L'elemento di ritegno 30a à ̈ tecnicamente equivalente all'elemento di ritegno 1a; si fa notare che l'elemento di ritegno 30a non à ̈ dotato di tappi (tecnicamente equivalenti ai tappi 8) e non à ̈ provvisto, all'atto del getto di calcestruzzo, del tappo frontale di materiale sintetico sopra citato (con riferimento all'elemento di ritegno 1a); si ha infatti che, prima del getto di calcestruzzo per realizzare il primo manufatto 31, nell'elemento di ritegno 30a viene inserito un materiale sintetico di tipo spugnoso (o comunque deformabile) che riempie tutto lo spazio interno all'elemento di ritegno 30a e che viene poi tolto dall'elemento di ritegno 30a stesso una volta che il primo manufatto 31 à ̈ stato realizzato.
Per mettere in opera l'ancorante 30b occorre inserire il perno con testa ad ancora 34b all'interno dell'elemento di ritegno 30a; successivamente, dopo aver ruotato di novanta gradi sessagesimali l'ancorante 30b, si pone l'ancorante 30b stesso a contatto con l'estradosso del secondo manufatto 32 e si avvita, poi, il dado di bloccaggio 34c fino a che esso, tramite la rondella 34d, non fa contrasto con l'elemento di ritegno 30a; si effettuano, poi, le saldature 35 che uniscono l'ancorante 30b stesso al secondo manufatto 32.
Il comportamento del sistema di connessione 30 Ã ̈ tecnicamente equivalente al comportamento del sistema di connessione 1.
Con riferimento alle figure 14, 15, 16, 17, e 18 si descrive, in esercizio, un sistema di connessione 40 per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici, secondo il presente trovato, secondo un'altra forma di realizzazione; il sistema di connessione 40 collega un primo manufatto 41 (tecnicamente equivalente al primo manufatto 2) ad un secondo manufatto 42 costituito da una trave di calcestruzzo armato; il secondo manufatto 42 comprende una piastra 45 di acciaio, solidale al secondo manufatto 42 stesso; la piastra 45 à ̈ posta in corrispondenza dell'estradosso del secondo manufatto 42 ed à ̈ dotata di zanche (non illustrate nelle figure) inglobate nel calcestruzzo del secondo manufatto 42 stesso; il sistema di connessione 40 comprende un elemento di ritegno 40a, di acciaio, solidale al primo manufatto 41 ed un ancorante 40b, di acciaio, che collega l'elemento di ritegno 40a al secondo manufatto 42, e che collega quindi il primo manufatto 41 al secondo manufatto 42. L'ancorante 40b comprende due ali 43 ed una parte centrale 44 la quale collega le due ali 43 ed à ̈ posta a contatto con l'elemento di ritegno 40a; l'intradosso delle due ali 43 giace su un medesimo piano; gli assi delle due ali 43 formano fra loro un angolo con il vertice rivolto verso il primo manufatto 41; si precisa che l'angolo compreso fra gli assi delle due ali 43 à ̈ inferiore a novanta gradi sessagesimali ed ha la bisettrice perpendicolare alla superficie esterna del primo manufatto 41 la quale à ̈ prospiciente il secondo manufatto 42; ciascuna delle due ali 43 à ̈ collegata al secondo manufatto 42; si precisa che le due ali 43 sono unite al secondo manufatto 42 (in corrispondenza della piastra 45) mediante saldature 46; il sistema di connessione 40 impedisce, in esercizio, gli spostamenti relativi fra il primo manufatto 41 ed il secondo manufatto 42 nel piano nel quale giacciono gli assi delle due ali 43.
Si fa notare che nella presente descrizione e nelle sotto riportate rivendicazioni con l'espressione "piano nel quale giacciono gli assi delle due ali", nel caso in cui l'asse di ciascuna ala non sia rettilineo (così come nel caso delle due ali 43), si fa riferimento al piano nel quale giacciono le parti degli assi (delle due ali) prossime all'elemento di ritegno solidale al primo manufatto.
La parte centrale 44 e le due ali 43 sono realizzate in un unico pezzo mediante fusione. La parte centrale 44 comprende una zona di raccordo 44a, a spessore maggiorato, dotata di un foro centrale non filettato con asse parallelo alla bisettrice dell'angolo compreso fra gli assi delle due ali 43, un blocchetto 44b avente un foro filettato, ed una vite 44c la quale à ̈ inserita nel suddetto foro centrale non filettato, presente nella zona di raccordo 44a, ed à ̈ avvitata all'interno del foro filettato presente nel blocchetto 44b. La parte centrale 44 comprende anche una molla 44d, tecnicamente equivalente alla molla 5f, che à ̈ unita al blocchetto 44b. Il blocchetto 44b à ̈ posto all'interno dell'elemento di ritegno 40a e fa contrasto con parti interne dell'elemento di ritegno 40a stesso; parti dell'ancorante 40b, e più precisamente le parti anteriori delle due ali 43 (le parti delle due ali 43, cioà ̈, prossime al blocchetto 44b), fanno contrasto con parti esterne dell'elemento di ritegno 40a. Ciascuna delle due ali 43 presenta una zona allargata posta in corrispondenza della estremità (dell'ala 43 stessa) che à ̈ saldata al secondo manufatto 42; in corrispondenza della suddetta zona allargata à ̈ presente un foro 47. La vite 44c ha la testa del tipo "a brugola" per limitare gli ingombri della testa stessa e quindi per limitare la distanza (misurata in verticale) fra l'asse della vite 44c ed il piano orizzontale che contiene l'asse delle due ali 43. L'elemento di ritegno 40a à ̈ tecnicamente equivalente, ed anche assai simile, all'elemento di ritegno 1a.
Quando il sistema di connessione 40 à ̈ in esercizio si ha quanto segue: le due ali 43 (dell'ancorante 40b) sono unite mediante le saldature 46 al secondo manufatto 42 e, più precisamente, alla piastra 45 che fa parte del secondo manufatto 42; la vite 44c à ̈ inserita all'interno del suddetto foro centrale non filettato, presente nella zona di raccordo 44a; l'estremità della vite 44c à ̈ avvitata all'interno del foro filettato presente nel blocchetto 44b; il blocchetto 44b à ̈ posto all'interno dell'elemento di ritegno 40a e fa contrasto con parti interne dell'elemento di ritegno 40a stesso; la testa della vite 44c fa contrasto contro l'estremità posteriore della zona di raccordo 44a. Si fa presente che l'estremità anteriore (prossima all'elemento di ritegno 40a) della zona di raccordo 44a non à ̈ a contatto con l'elemento di ritegno 40a stesso; le estremità anteriori delle due ali 43 sono a contatto con l'elemento di ritegno 40a; in tal modo il contatto fra l'ancorante 40b e l'elemento di ritegno 40a avviene in zone prefissate (che sono le estremità anteriori delle due ali 43) che fanno contrasto con l'elemento di ritegno 40a in prossimità delle due anime dell'elemento di ritegno 40a stesso; si fa presente che le suddette estremità anteriori delle due ali 43 poste a contatto con l'elemento di ritegno 40a sono opportunamente sagomate. Si sottolinea che le suddette estremità anteriori delle due ali 43 costituiscono le parti dell'ancorante 40b che fanno contrasto con parti esterne dell'elemento di ritegno 40a. In alternativa, secondo una variante di realizzazione non illustrata nelle figure, fa contrasto con parti esterne dell'elemento di ritegno anche l'estremità anteriore della zona di raccordo.
Si evidenzia che tra l'elemento di ritegno 40a e l'ancorante 40b risultano impediti gli spostamenti relativi nel piano nel quale giacciono gli assi delle due ali 43; secondo quanto à ̈ stato sopra scritto si fa specifico riferimento al piano nel quale giacciono le parti degli assi (delle due ali 43) prossime all'elemento di ritegno 40a.
Per mettere in opera l'ancorante 40b, dopo aver inserito la vite 44c all'interno del suddetto foro centrale non filettato presente nella zona di raccordo 44a, si mette in posizione l'ancorante 40b stesso a contatto con l'estradosso della piastra 45; si avvita poi l'estremità della vite 44c nel blocchetto 44b, fino a che la testa della vite 44c stessa non va a contrasto con l'estremità posteriore della zona di raccordo 44a; la lunghezza della vite 44c à ̈ tale per cui, quando essa à ̈ completamente avvitata, si ha che l'ancorante 40b à ̈ a contatto con l'elemento di ritegno 40a, e si ha che l'estremità della vite 44c stessa à ̈ correttamente avvitata all'interno del blocchetto 44b e fuoriesce dal blocchetto 44b stesso per un opportuno tratto di limitata estensione. Le due ali 43 vengono poi rese solidali alla piastra 45 realizzando le saldature 46.
Con riferimento alla figura 19 si illustra l'ancorante 40a che à ̈ collegato ad un secondo manufatto 49 di calcestruzzo (che differisce dal secondo manufatto 42 unicamente per il fatto che il secondo manufatto 49 à ̈ privo della piastra 45) mediante due tasselli 48; si evidenzia che in corrispondenza di ciascuna delle due ali 43 dell'ancorante 40a à ̈ presente il foro 47 per l'inserimento di un tassello 48 atto a collegare l'ancorante 40a al secondo manufatto 49; si evidenzia che l'ancorante 40a à ̈ collegato al secondo manufatto 49 mediante i due tasselli 48 inseriti nei fori 47 presenti nelle due ali 43 dell'ancorante 40a stesso.
L'utilizzo dei tasselli 48 può costituire una tecnica per collegare l'ancorante 40b al secondo manufatto 49 (che à ̈ una trave di calcestruzzo precompresso) alternativa a quella sopra descritta che prevede di realizzare le saldature 46.
Secondo un altro possibile criterio l'utilizzo dei tasselli 48 può avvenire nei casi in cui, a causa di errori o di imprevisti, la piastra 45 non risulta posizionata correttamente oppure non à ̈ presente. Si fa notare che il collegamento fra l'ancorante 40b ed il secondo manufatto 49 mediante i tasselli 48 ha il vantaggio che i tasselli 48, che sono posti nella zona di estremità delle due ali 43, vengono posizionati a significativa distanza l'uno dall'altro ed anche a significativa distanza dal bordo del secondo manufatto 49, così da poter sfruttare in modo adeguato le caratteristiche di resistenza dei tasselli 48; si ricorda che i valori della capacità portante dei tasselli 48 dipendono, fra l'altro, dalla distanza fra i tasselli 48 stessi (che à ̈ bene sia notevole) e dalla distanza dei tasselli 48 dai bordi del secondo manufatto 49 (che à ̈ bene sia notevole), fermo restando che la distanza reciproca fra i tasselli 48 e la distanza di ciascun tassello 48 dal bordo del secondo manufatto 49 devono essere maggiori di valori prefissati, individuati dai calcoli relativi ai tasselli 48 stessi.
Secondo una possibile variante di realizzazione non illustrata nelle figure, si può avere un ancorante, tecnicamente equivalente ed anche assai simile all'ancorante 40b, nel quale la parte centrale comprende una zona di raccordo a spessore maggiorato, un blocchetto (uguale al blocchetto 44b) avente un foro filettato, ed una vite (uguale alla vite 44c); la suddetta zona di raccordo à ̈ costituita da un elemento a forma di parallelepipedo dotato di un foro centrale non filettato con asse parallelo alla bisettrice dell'angolo compreso fra gli assi delle due ali comprese nel suddetto ancorante; la suddetta vite à ̈ inserita nel suddetto foro centrale non filettato ed à ̈ avvitata all'interno del foro filettato presente nel suddetto blocchetto. Si fa presente che, secondo tale variante di realizzazione, le suddette due ali sono state saldate al suddetto elemento a forma di parallelepipedo durante la realizzazione (in stabilimento) del suddetto ancorante.
Con riferimento alle figure 20, 21, 22, 23 e 24 si descrive, in esercizio, un sistema di connessione 50 per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici, secondo il presente trovato, secondo un'altra forma di realizzazione; il sistema di connessione 50 collega un primo manufatto 51 (tecnicamente equivalente al primo manufatto 2) ad un secondo manufatto 52 costituito da una trave di calcestruzzo armato; il secondo manufatto 52 comprende una piastra 55 di acciaio, solidale al secondo manufatto 52 stesso; la piastra 55 à ̈ posta in corrispondenza dell'estradosso del secondo manufatto 52 ed à ̈ dotata di zanche (non illustrate nelle figure) inglobate nel calcestruzzo del secondo manufatto 52 stesso; il sistema di connessione 50 comprende un elemento di ritegno 50a, di acciaio, solidale al primo manufatto 51 ed un ancorante 50b, di acciaio, che collega l'elemento di ritegno 50a al secondo manufatto 52, e che collega quindi il primo manufatto 51 al secondo manufatto 52. L'ancorante 50b comprende due ali 53 ed una parte centrale 54 la quale collega le due ali 53 ed à ̈ posta a contatto con l'elemento di ritegno 50a; l'intradosso delle due ali 53 giace su un medesimo piano; gli assi delle due ali 53 formano fra loro un angolo con il vertice rivolto verso il primo manufatto 51; si precisa che l'angolo compreso fra gli assi delle due ali 53 à ̈ inferiore a novanta gradi sessagesimali ed ha la bisettrice perpendicolare alla superficie esterna del primo manufatto 51 la quale à ̈ prospiciente il secondo manufatto 52; ciascuna delle due ali 53 à ̈ collegata al secondo manufatto 52; si precisa che le due ali 53 sono unite al secondo manufatto 52 (in corrispondenza della piastra 55) mediante saldature 56 (realizzate in cantiere); il sistema di connessione 50 impedisce, in esercizio, gli spostamenti relativi fra il primo manufatto 51 ed il secondo manufatto 52 nel piano nel quale giacciono gli assi delle due ali 53. La parte centrale 54 e le due ali 53 sono realizzate in un unico pezzo. La parte centrale 54 comprende una zona di raccordo 54a, dotata di un foro centrale non filettato avente l'asse coincidente con la bisettrice dell'angolo compreso fra gli assi delle due ali 53, un blocchetto 54b avente un foro filettato, ed una vite 54c la quale à ̈ inserita nel suddetto foro centrale non filettato, presente nella zona di raccordo 54a, ed à ̈ avvitata all'interno del foro filettato presente nel blocchetto 54b. La parte centrale 54 comprende anche una molla 54d, tecnicamente equivalente alla molla 5f, che à ̈ unita al blocchetto 54b. Il blocchetto 54b à ̈ posto all'interno dell'elemento di ritegno 50a e fa contrasto con parti interne dell'elemento di ritegno 50a stesso; parti dell'ancorante 50b fanno contrasto con parti esterne dell'elemento di ritegno 50a. La vite 54c ha la testa del tipo "a brugola" per limitare gli ingombri della testa stessa. Si fa notare che, al fine di ottimizzare lo stato di sollecitazione dell'ancorante 50b, l'asse della vite 54c coincide con la bisettrice dell'angolo compreso tra gli assi delle due ali 53. L'elemento di ritegno 50a à ̈ tecnicamente equivalente, ed anche assai simile, all'elemento di ritegno 1a.
Il comportamento del sistema di connessione 50 Ã ̈ tecnicamente equivalente al comportamento del sistema di connessione 40.
Con riferimento alle figure 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31 e 32 si descrive, in esercizio, un sistema di connessione 60 per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici, secondo il presente trovato, secondo un'altra forma di realizzazione; il sistema di connessione 60 collega un primo manufatto 61 ad un secondo manufatto 62; il primo manufatto 61 à ̈ costituito da un pannello prefabbricato di tamponamento, realizzato in calcestruzzo armato, posto in posizione verticale; il secondo manufatto 62 à ̈ costituito da una trave di calcestruzzo precompresso ad asse orizzontale; il sistema di connessione 60 comprende un elemento di ritegno 60a di acciaio solidale al primo manufatto 61, un ancorante 60b di acciaio che collega l'elemento di ritegno 60a al secondo manufatto 62, un ulteriore elemento di ritegno 60c, di acciaio, solidale al secondo manufatto 62 (si precisa che l'ulteriore elemento di ritegno 60c à ̈ posto in corrispondenza dell'estradosso del secondo manufatto 62 ed à ̈ parzialmente inglobato nel calcestruzzo del secondo manufatto 62 stesso), due piastre zigrinate superiori 60d di acciaio ciascuna delle quali à ̈ dotata di un foro centrale, due viti 60e con testa ad ancora realizzate in acciaio, due dadi 60f di acciaio ciascuno dei quali à ̈ avvitato sulla relativa vite 60e con testa ad ancora, e due piastre zigrinate inferiori 60g di acciaio ciascuna delle quali à ̈ dotata di un foro centrale. Si evidenzia che l'ancorante 60b collega l'elemento di ritegno 60a all'ulteriore elemento di ritegno 60c; si ha quindi che l'ancorante 60b collega il primo manufatto 61 al secondo manufatto 62.
L'ancorante 60b comprende due ali 63 ed una parte centrale 64 la quale collega le due ali 63 ed à ̈ posta a contatto con l'elemento di ritegno 60a; l'intradosso delle due ali 63 giace su un medesimo piano; gli assi delle due ali 63 formano fra loro un angolo con il vertice rivolto verso il primo manufatto 61; si precisa che l'angolo compreso fra gli assi delle due ali 63 à ̈ inferiore a novanta gradi sessagesimali ed ha la bisettrice perpendicolare alla superficie esterna del primo manufatto 61 la quale à ̈ prospiciente il secondo manufatto 62; il sistema di connessione 60 impedisce, in esercizio, gli spostamenti relativi fra il primo manufatto 61 ed il secondo manufatto 62 nel piano nel quale giacciono gli assi delle due ali 63. La parte centrale 64 comprende una zona di raccordo 64a, un perno 64b parzialmente filettato che à ̈ unito alla zona di raccordo 64a stessa, un blocchetto 64c dotato di un foro filettato nel quale à ̈ avvitata l'estremità anteriore (e, cioà ̈, l'estremità prossima al primo manufatto 61 (tale estremità à ̈ inserita nell'elemento di ritegno 60a)) del perno 64b, un dado di bloccaggio 64d avvitato sul perno 64b, una rondella 64e ed un elemento con funzione di spessore 64g unito alla zona di raccordo 64a. Il perno 64b à ̈ stato saldato alla zona di raccordo 64a nello stabilimento in cui à ̈ stato realizzato l'ancorante 60b; il blocchetto 64c à ̈ posto all'interno dell'elemento di ritegno 60a e fa contrasto con parti interne dell'elemento di ritegno 60a stesso; il dado di bloccaggio 64d, che à ̈ avvitato sul perno 64b, fa contrasto, tramite la rondella 64e, con parti esterne dell'elemento di ritegno 60a. La parte centrale 64 comprende anche una molla 64f unita al blocchetto 64c la quale à ̈ tecnicamente equivalente alla molla 5f. L'elemento con funzione di spessore 64g à ̈ unito, mediante saldature (realizzate nel suddetto stabilimento) non indicate nelle figure, all'intradosso della zona di raccordo 64a ed ha lo stesso spessore delle due piastre zigrinate inferiori 60g. L'elemento di ritegno 60a à ̈ posto in posizione verticale ed à ̈ parzialmente inglobato nel calcestruzzo del primo manufatto 61. L'elemento di ritegno 60a à ̈ tecnicamente equivalente all'elemento di ritegno 1a. Nelle due piastre zigrinate superiori 60d le zigrinature sono poste in corrispondenza dell'intradosso delle due piastre zigrinate superiori 60d stesse. Nelle due piastre zigrinate inferiori 60g le zigrinature sono poste in corrispondenza dell'intradosso delle due piastre zigrinate inferiori 60g stesse.
L'ulteriore elemento di ritegno 60c à ̈ posto in posizione orizzontale ed à ̈ parzialmente inglobato nel calcestruzzo del secondo manufatto 62; l'ulteriore elemento di ritegno 60c ha l'asse parallelo all'asse del secondo manufatto 62. L'ulteriore elemento di ritegno 60c comprende un profilato 67 (tale profilato 67, nella tecnica nota à ̈ talvolta chiamato "elemento canale") di acciaio e connettori 68 solidali al profilato 67 che sono inglobati nel calcestruzzo del secondo manufatto 62; il profilato 67 di acciaio à ̈ dotato di zigrinature 69, perpendicolari all'asse del profilato 67 stesso, poste in corrispondenza delle parti esterne del profilato 67 medesimo e, cioà ̈, poste in corrispondenza dell'estradosso del suddetto ulteriore elemento di ritegno 60c; le zigrinature 69 sono presenti su tutta la lunghezza del profilato 67. In ciascuna delle due ali 63 à ̈ presente un'asola 65; in prossimità della suddetta asola 65 sono presenti zigrinature 66 poste in corrispondenza dell'estradosso della suddetta ala 63; le zigrinature 66 sono perpendicolari all'asse della suddetta ala 63. Ciascuna delle due viti 60e à ̈ inserita nella relativa piastra zigrinata superiore 60d, nella relativa asola 65 e nella relativa piastra zigrinata inferiore 60g; la testa ad ancora della suddetta vite 60e à ̈ ancorata in corrispondenza dell'ulteriore elemento di ritegno 60c; il dado 60f avvitato sul gambo della suddetta vite 60e à ̈ serrato contro la suddetta piastra zigrinata superiore 60d. Si precisa che ciascuna delle due piastre zigrinate superiori 60d à ̈ interposta fra il relativo dado 60f e l'estradosso della relativa ala 63; le zigrinature della suddetta piastra zigrinata superiore 60d sono inserite fra le zigrinature 66 della suddetta ala 63. Si precisa, inoltre, che ciascuna delle due piastre zigrinate inferiori 60g à ̈ interposta fra l'intradosso della relativa ala 63 e l'estradosso dell'ulteriore elemento di ritegno 60c; le zigrinature della suddetta piastra zigrinata inferiore 60g sono inserite fra le zigrinature 69 poste in corrispondenza delle suddette parti esterne del profilato 67. Facendo riferimento a ciascuna delle due ali 63 si ha che la presenza delle zigrinature 66, la relativa piastra zigrinata superiore 60d, la presenza delle zigrinature 69, e la relativa piastra zigrinata inferiore 60g fanno sì che non si verifichino traslazioni relative della suddetta ala 63 rispetto all'ulteriore elemento di ritegno 60c nella direzione dell'asse della suddetta ala 63 e nella direzione dell'asse dell'ulteriore elemento di ritegno 60c. Si fa presente che le zigrinature 66, le zigrinature 69 e le zigrinature presenti nelle due piastre zigrinate superiori 60d e nelle due piastre zigrinate inferiori 60g, hanno dimensioni molto piccole, correlate, fra l'altro, con i giochi foro - bullone (si fa particolare riferimento ai giochi presenti fra le viti 60e ed i fori presenti nelle piastre zigrinate superiori 60d e nelle piastre zigrinate inferiori 60g, ed alla larghezza delle asole 65) ed ai giochi, nel piano orizzontale, fra la parte centrale 64 (dell'ancorante 60b) e l'elemento di ritegno 60a; si sottolinea che le zigrinature 66, le zigrinature 69, le zigrinature presenti nelle due piastre zigrinate superiori 60d e le zigrinature presenti nelle due piastre zigrinate inferiori 60g hanno dimensioni tali per cui, fissata la posizione del primo manufatto 61, e quindi fissata la posizione dell'elemento di ritegno 60a, e fissata la posizione del secondo manufatto 62, e quindi fissata la posizione dell'ulteriore elemento di ritegno 60c, esse permettono il corretto posizionamento dell'ancorante 60b ed il corretto collegamento dell'ancorante 60b stesso all'elemento di ritegno 60a ed all'ulteriore elemento di ritegno 60c.
Si fa presente, in generale, che il sistema di connessione 60 permette di collegare due manufatti senza dover effettuare saldature in opera, potendosi conseguire vantaggi sia in termini di semplicità delle operazioni di montaggio dei manufatti sia, in generale, anche in termini di affidabilità.
Le figure 31 e 32 illustrano parti del sistema di connessione 60 (con riferimento anche alle operazioni di posizionamento in opera dell'ancorante 60b); in particolare nella figura 31 sono indicati l'elemento di ritegno 60a, il blocchetto 64c, la molla 64f e l'ulteriore elemento di ritegno 60c; nella figura 32 sono indicati l'elemento di ritegno 60a, l'ancorante 60b, l'ulteriore elemento di ritegno 60c, le due piastre zigrinate inferiori 60g e le due viti 60e.
Con riferimento alle figure 33, 34, 35, 36, 37 e 38 si descrive, in esercizio, un sistema di connessione 80 per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici, secondo il presente trovato, secondo un'altra forma di realizzazione; il sistema di connessione 80 collega un primo manufatto 81, tecnicamente equivalente al primo manufatto 61, ad un secondo manufatto 82, tecnicamente equivalente al secondo manufatto 62; il sistema di connessione 80 comprende un elemento di ritegno 80a di acciaio solidale al primo manufatto 81, un ancorante 80b di acciaio che collega l'elemento di ritegno 80a al secondo manufatto 82, un ulteriore elemento di ritegno 80c, di acciaio, solidale al secondo manufatto 82, due piastre zigrinate superiori 80d di acciaio ciascuna delle quali à ̈ dotata di un foro centrale, due viti 80e con testa ad ancora realizzate in acciaio, due dadi 80f di acciaio ciascuno dei quali à ̈ avvitato sulla relativa vite 80e con testa ad ancora, e due piastre zigrinate inferiori 80g di acciaio ciascuna delle quali à ̈ dotata di un foro centrale. Si evidenzia che l'ancorante 80b collega l'elemento di ritegno 80a all'ulteriore elemento di ritegno 80c; si ha quindi che l'ancorante 80b collega il primo manufatto 81 al secondo manufatto 82.
L'ancorante 80b comprende due ali 83 ed una parte centrale 84 la quale collega le due ali 83 ed à ̈ posta a contatto con l'elemento di ritegno 80a; l'intradosso delle due ali 83 giace su un medesimo piano; gli assi delle due ali 83 formano fra loro un angolo con il vertice rivolto verso il primo manufatto 81; si precisa che l'angolo compreso fra gli assi delle due ali 83 à ̈ inferiore a novanta gradi sessagesimali ed ha la bisettrice perpendicolare alla superficie esterna del primo manufatto 81 la quale à ̈ prospiciente il secondo manufatto 82; il sistema di connessione 80 impedisce, in esercizio, gli spostamenti relativi fra il primo manufatto 81 ed il secondo manufatto 82 nel piano nel quale giacciono gli assi delle due ali 83. L'ancorante 80b à ̈ tecnicamente equivalente all'ancorante 60b. La parte centrale 84 e le due ali 83 sono realizzate in un unico pezzo mediante fusione. La parte centrale 84 comprende una zona di raccordo 84a, a spessore maggiorato, dotata di un foro non filettato con asse parallelo alla bisettrice dell'angolo compreso fra gli assi delle due ali 83, un blocchetto 84b avente un foro filettato, ed una vite 84c la quale à ̈ inserita nel suddetto foro non filettato, presente nella zona di raccordo 84a, ed à ̈ avvitata all'interno del foro filettato presente nel blocchetto 84b; la parte centrale 84 comprende anche una molla 84d unita al blocchetto 84b; la molla 84d à ̈ tecnicamente equivalente alla molla 64f. Il blocchetto 84b à ̈ posto all'interno dell'elemento di ritegno 80a e fa contrasto con parti interne dell'elemento di ritegno 80a stesso; parti dell'ancorante 80b fanno contrasto con parti esterne dell'elemento di ritegno 80a.
La vite 84c à ̈ dotata di testa del tipo a brugola. Le due ali 83 sono tecnicamente equivalenti alle due ali 63. L'elemento di ritegno 80a à ̈ tecnicamente equivalente, ed anche assai simile, all'elemento di ritegno 60a. L'ulteriore elemento di ritegno 80c à ̈ tecnicamente equivalente, ed anche assai simile, all'ulteriore elemento di ritegno 60c.
Il comportamento del sistema di connessione 80 Ã ̈ tecnicamente equivalente al comportamento del sistema di connessione 60.
Secondo una variante di realizzazione, non illustrata nelle figure, si può avere un ancorante, non illustrato nelle figure, (tecnicamente equivalente all'ancorante 80b e ad esso assai simile), nel quale la zona di raccordo (come la zona di raccordo 84a) à ̈ costituita da un blocchetto di acciaio nel quale à ̈ presente un foro non filettato, uguale al suddetto foro non filettato presente nella zona di raccordo 84a; a tale blocchetto di acciaio sono saldate le due ali, le quali sono tecnicamente equivalenti, ed anche assai simili alle due ali 83; si ha allora che il suddetto ancorante differisce dall'ancorante 80b sostanzialmente per il fatto che il suddetto ancorante à ̈ ottenuto saldando le ali al suddetto blocchetto di acciaio, mentre la zona di raccordo 84a e le due ali 83 dell'ancorante 80b sono ottenute in un sol pezzo, per fusione.
In ciascuno dei sistemi di connessione secondo il presente trovato à ̈ necessario, una volta che il sistema di connessione à ̈ stato messo in opera, che i dadi di bloccaggio (come i dadi di bloccaggio 5d, 34c, 64d) o le viti (come le viti 44c, 54c, 84c) non ruotino accidentalmente; a tal fine si possono utilizzare appositi mezzi quali, ad esempio, rondelle elastiche, controdadi, ecc.. Si fa presente che nelle figure allegate alla presente descrizione non sono stati indicati i suddetti appositi mezzi atti ad impedire rotazioni accidentali fra i dadi di bloccaggio 5d, 34c, 64d ed i relativi perni 5b, 34b, 64b, o fra le viti 44c, 54c, 84c e le zone di raccordo 44a, 54a, 84a appartenenti agli ancoranti 40b, 50b, 80b.
Di seguito, facendo riferimento a ciascuno dei sistemi di connessione secondo il presente trovato, si ritiene opportuno sottolineare alcuni aspetti del comportamento (dal punto di vista statico) dell'ancorante (compreso nel suddetto sistema di connessione) al fine di evidenziare la sostanziale differenza fra il comportamento del suddetto ancorante ed il comportamento di un ancorante realizzato secondo la tecnica nota. Si consideri che l'ancorante (compreso nel suddetto sistema di connessione secondo il presente trovato) sia soggetto ad una forza che agisce nel piano nel quale giacciono gli assi delle due ali dell'ancorante stesso (o in un piano ad esso parallelo e ad esso prossimo), perpendicolarmente alla bisettrice dell'angolo compreso fra gli assi delle due ali suddette; si supponga inoltre che le due ali siano unite al secondo manufatto mediante saldature (realizzate in corrispondenza dell'estradosso del suddetto secondo manufatto) che si estendono a partire (ad esempio) da metà della lunghezza di ciascuna delle due ali fino all'estremità dell'ala stessa. Le sollecitazioni nell'ancorante derivano principalmente da un comportamento a sforzo normale (di trazione e di compressione) che interessa le due ali risultando, nel contempo, limitato il comportamento di tipo flessionale. Si fa notare che l'intensità dello sforzo normale in ciascuna delle due ali varia assai poco (fissato l'angolo fra gli assi delle due ali e la geometria della parte centrale compresa nell'ancorante) al variare della lunghezza delle ali ed in particolare al variare della lunghezza della parte delle ali che non à ̈ saldata al secondo manufatto, e quindi al variare della distanza fra il primo manufatto ed il secondo manufatto (si fa riferimento a valori della distanza fra il primo manufatto ed il secondo manufatto usualmente adottati nella pratica costruttiva). Ciò costituisce un significativo vantaggio in quanto gli ancoranti realizzati secondo la tecnica nota sono tali per cui, se ad essi viene applicata una forza che à ̈ contenuta nel piano dell'ancorante e che à ̈ ortogonale all'asse dell'ancorante stesso, l'ancorante risulta soggetto a flessione (oltre che a taglio), flessione che à ̈ fortemente influenzata dalla distanza che intercorre fra il punto di applicazione della suddetta forza e l'inizio della parte di ancorante che risulta saldata al secondo manufatto.
Si ha dunque che un ancorante appartenente ad un sistema di connessione secondo il presente trovato si presta particolarmente ad essere utilizzato anche in presenza di notevoli distanze fra il primo manufatto ed il secondo manufatto e/o di notevoli tolleranze di produzione e di montaggio del primo manufatto e del secondo manufatto.
Si fa notare che, in sede di progettazione dell'ancorante compreso in un sistema di connessione secondo il presente trovato, variando l'angolo compreso fra gli assi delle due ali e variando il punto di intersezione dei suddetti due assi, variano, a parità di condizioni di carico, le sollecitazioni nell'ancorante ed, in particolare, nelle due ali. Si fa presente che, in casi particolari, la bisettrice dell'angolo compreso fra gli assi delle due ali (facenti parte dell'ancorante) può non essere perpendicolare alla superficie esterna (prospiciente il secondo manufatto) del primo manufatto. Si fa presente, inoltre, che l'angolo compreso fra gli assi delle due ali (facenti parte dell'ancorante) può anche essere un angolo uguale a novanta gradi sessagesimali. Si può avere un sistema di connessione secondo il presente trovato che impedisce, fra il primo manufatto ed il secondo manufatto, oltre che gli spostamenti relativi nel piano nel quale giacciono gli assi delle due ali dell'ancorante (compreso nel suddetto sistema di connessione), anche gli spostamenti relativi perpendicolari al suddetto piano.
In un ancorante compreso in un sistema di connessione secondo il presente trovato almeno parti dell'ancorante stesso possono essere realizzate (a seconda dei casi) in un unico pezzo, ad esempio, per fusione, o per forgiatura, o per piegatura di elementi metallici, o possono essere realizzate unendo, tramite saldature, più elementi.
Ciascuna delle due ali dell'ancorante compreso in un sistema di connessione secondo il presente trovato può essere a sezione costante o a sezione variabile. Ciascuna delle due ali dell'ancorante compreso in un sistema di connessione secondo il presente trovato può essere dotata di sezione rettangolare, o a "T rovesciato, o ad "U" o può essere dotata di una sezione avente altra forma.
L'ancorante compreso in un sistema di connessione per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici, secondo il presente trovato, può essere realizzato in acciaio, o in acciaio inox, o può essere realizzato utilizzando altre leghe metalliche o anche altri materiali, quali materiali sintetici o materiali compositi.
Si fa presente che gli elementi (quali l'ancorante, l'elemento di ritegno, ecc.) che fanno parte del sistema di connessione secondo il presente trovato possono essere protetti, ad esempio, con zincatura di tipo elettrolitico o con specifici cicli di verniciatura.
Nella presente descrizione si à ̈ fatto riferimento a primi manufatti costituiti da pannelli prefabbricati (di tamponamento) di calcestruzzo armato ed a secondi manufatti costituiti da travi, ma à ̈ evidente che un sistema di connessione secondo il presente trovato può essere utilizzato anche in altri casi che si incontrano nella pratica costruttiva.
Nel caso in cui non sia opportuno o non sia possibile effettuare saldature in opera, risulta vantaggioso adottare un sistema di connessione come i sistemi di connessione 60, 80, o anche un sistema di connessione (come il sistema di connessione 40) che prevede l'uso di tasselli (come i tasselli 48) per il collegamento dell'ancorante con il secondo manufatto.
Facendo riferimento a sistemi di connessione secondo il presente trovato, come i sistemi di connessione 60, 80, si sottolinea che, nel caso in cui la distanza fra le due viti con testa ad ancora (come le viti 60e, 80e) che sono inserite nell'ulteriore elemento di ritegno sia notevole, può risultare vantaggioso dividere l'ulteriore elemento di ritegno stesso in due parti, unendole, poi, con un elemento distanziatore metallico.
Si sottolinea che l'ancorante compreso in un sistema di connessione secondo il presente trovato può essere dotato di fori posti alle estremità delle ali (si fa riferimento alle estremità prossime al secondo manufatto), così come nel caso dell'ancorante 40b, o di asole (come le asole 65), come nel caso dell'ancorante 60b e dell'ancorante 80b, così che il suddetto ancorante può essere collegato al secondo manufatto mediante tasselli (come i tasselli 48). Si fa notare che, per collegare le due ali al secondo manufatto, i fori per i tasselli sono realizzati a notevole distanza fra loro (in funzione delle dimensioni e della inclinazione delle due ali medesime) così da poter sfruttare in modo adeguato le caratteristiche di resistenza dei tasselli; si ricorda, in generale, che i valori della capacità portante dei tasselli dipendono, fra l'altro, dalla distanza fra i tasselli stessi (che à ̈ bene sia notevole) e dalla distanza dei tasselli medesimi dai bordi del manufatto in cui i tasselli sono inseriti (che à ̈ bene sia notevole). La possibilità di utilizzare tasselli (posti in posizione idonea) per il collegamento dell'ancorante al secondo manufatto costituisce un indubbio vantaggio rispetto agli ancoranti secondo la tecnica nota.
L'elemento di ritegno compreso in un sistema di connessione (per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici) secondo il presente trovato può essere, in generale, un elemento canale (comprendente un profilato, come i profilati 6, e connettori, come i connettori 7) tipico della produzione europea (secondo la tecnica nota) o può essere uno slot tipico della produzione americana (secondo la tecnica nota) o può essere un qualunque altro elemento (solidale al primo manufatto) a cui possa efficacemente collegarsi l'ancorante compreso nel suddetto sistema di connessione secondo il presente trovato.
Si fa notare che i sistemi di connessione 1, 30, 40, 50, 60, 80 possono essere utilizzati sia nei casi in cui sia previsto un prefissato valore della distanza fra il primo manufatto ed il secondo manufatto, sia anche nel caso in cui tale distanza abbia valore sostanzialmente nullo.
Nei sistemi di connessione 1, 40, 50, 60, 80 illustrati nella presente descrizione la molla 5f, 44d, 54d, 64f, 84d può essere sostituita da altri elementi elastici tecnicamente equivalenti.
Un vantaggio del presente trovato consiste nel fatto che, fissata la geometria della parte centrale appartenente all'ancorante, gli sforzi normali nelle due ali dell'ancorante (i quali costituiscono la principale caratteristica di sollecitazione) hanno intensità che varia assai poco al variare della distanza (si fa riferimento ai valori della distanza fra il primo manufatto ed il secondo manufatto usualmente adottati nella pratica costruttiva) fra il primo manufatto ed il secondo manufatto (collegati dal suddetto sistema di connessione); à ̈ così possibile utilizzare l'ancorante secondo il presente trovato anche in presenza di notevoli valori della suddetta distanza.
Un altro vantaggio del presente trovato consiste nel fatto che à ̈ possibile bloccare gli spostamenti relativi fra il primo manufatto ed il secondo manufatto nel piano nel quale giacciono gli assi delle due ali dell'ancorante senza effettuare saldature, così come nel caso dei sistemi di connessione 60, 80.
Ulteriore vantaggio del presente trovato consiste nel fatto che l'ancorante (come nel caso degli ancoranti 40b, 60b, 80b) può essere tale da poter essere collegato al secondo manufatto anche utilizzando tasselli.
Ulteriore vantaggio del presente trovato consiste nel fatto che risulta assai agevole la sua messa in opera.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1) - Sistema di connessione per il collegamento di manufatti atti ad essere utilizzati nella realizzazione di edifici, che collega un primo manufatto (2, 31, 41, 51, 61, 81) ad un secondo manufatto (3, 32, 42, 52, 62, 82) e che comprende almeno un elemento di ritegno (1a, 30a, 40a, 50a, 60a, 80a) solidale a detto primo manufatto (2, 31, 41, 51, 61, 81) ed un ancorante (1b, 30b, 40b, 50b, 60b, 80b) che collega detto elemento di ritegno a detto secondo manufatto (3, 32, 42, 52, 62, 82), caratterizzato dal fatto che detto ancorante comprende due ali (4, 33, 43, 53, 63, 83) ed una parte centrale (5, 34, 44, 54, 64, 84) la quale collega dette due ali ed à ̈ posta a contatto con l'elemento di ritegno (1a, 30a, 40a, 50a, 60a, 80a); l'intradosso delle due ali (4, 33, 43, 53, 63, 83) giace su un medesimo piano; gli assi delle due ali (4, 33, 43, 53, 63, 83) formano fra loro un angolo con il vertice rivolto verso il primo manufatto (2, 31, 41, 51, 61, 81); ciascuna delle due ali (4, 33, 43, 53, 63, 83) à ̈ collegata al secondo manufatto (3, 32, 42, 52, 62, 82); il sistema di connessione (1, 30, 40, 50, 60, 80) impedisce, in esercizio, almeno gli spostamenti relativi fra il primo manufatto (2, 31, 41, 51, 61, 81) ed il secondo manufatto (3, 32, 42, 52, 62, 82) nel piano nel quale giacciono gli assi delle due ali (4, 33, 43, 53, 63, 83). 2) - Sistema di connessione secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che l'angolo compreso fra gli assi delle due ali (4, 33, 43, 53, 63, 83) comprese nell'ancorante (1b, 30b, 40b, 50b, 60b, 80b) à ̈ inferiore o uguale a novanta gradi sessagesimali ed ha la bisettrice perpendicolare alla superficie esterna del primo manufatto (2, 31, 41, 51, 61, 81) la quale à ̈ prospiciente il secondo manufatto (3, 32, 42, 52, 62, 82). 3) - Sistema di connessione secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che la parte centrale (5, 64) compresa nell'ancorante (1b, 60b) comprende una zona di raccordo (5a, 64a), un perno (5b, 64b) parzialmente filettato che à ̈ unito a detta zona di raccordo, un blocchetto (5c, 64c) dotato di un foro filettato nel quale à ̈ avvitata l'estremità anteriore del perno (5b, 64b), ed un dado di bloccaggio (5d, 64d) avvitato sul perno (5b, 64b); il blocchetto (5c, 64c) à ̈ posto all'interno dell'elemento di ritegno (1a, 60a) e fa contrasto con parti interne di detto elemento di ritegno; il dado di bloccaggio (5d, 64d), che à ̈ avvitato sul perno (5b, 64b), fa contrasto con parti esterne dell'elemento di ritegno (1a, 60a). 4) - Sistema di connessione secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che la parte centrale (34) compresa nell'ancorante (30b) comprende una zona di raccordo (34a), un perno con testa ad ancora (34b) parzialmente filettato che à ̈ unito a detta zona di raccordo, ed un dado di bloccaggio (34c) avvitato sul perno con testa ad ancora (34b); la testa ad ancora di detto perno con testa ad ancora (34b) à ̈ posta all'interno dell'elemento di ritegno (30a) e fa contrasto con parti interne di detto elemento di ritegno; il dado di bloccaggio (34c), che à ̈ avvitato sul perno con testa ad ancora (34b), fa contrasto con parti esterne dell'elemento di ritegno (30a). 5) - Sistema di connessione secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che la parte centrale (44, 54, 84) compresa nell'ancorante (40b, 50b, 80b) comprende una zona di raccordo (44a, 54a, 84a) dotata di un foro non filettato con asse parallelo alla bisettrice dell'angolo compreso fra gli assi delle due ali (43, 53, 83), un blocchetto (44b, 54b, 84b) avente un foro filettato, ed una vite (44c, 54c, 84c) la quale à ̈ inserita in detto foro non filettato, presente in detta zona di raccordo (44a, 54a, 84a), ed à ̈ avvitata all'interno di detto foro filettato presente nel blocchetto (44b, 54b, 84b); il blocchetto (44b, 54b, 84b) à ̈ posto all'interno dell'elemento di ritegno (40a, 50a, 80a) e fa contrasto con parti interne di detto elemento di ritegno; parti dell'ancorante (40b, 50b, 80b) fanno contrasto con parti esterne di detto elemento di ritegno (40a, 50a, 80a). 6) - Sistema di connessione secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che ciascuna delle due ali (4, 33, 43, 53) dell'ancorante (1b, 30b, 40b, 50b) à ̈ unita a detto secondo manufatto (3, 32, 42, 52) mediante saldature (9, 35, 46, 56) a detto secondo manufatto (3, 32, 42, 52). 7) - Sistema di connessione secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che comprende, oltre ad un elemento di ritegno (60a, 80a) solidale al primo manufatto (61, 81) e ad un ancorante (60b, 80b), anche un ulteriore elemento di ritegno (60c, 80c) solidale al secondo manufatto (62, 82), due piastre zigrinate superiori (60d, 80d) ciascuna delle quali à ̈ dotata di un foro centrale, due viti (60e, 80e) con testa ad ancora, due dadi (60f, 80f) ciascuno dei quali à ̈ avvitato sulla relativa vite (60e, 80e) con testa ad ancora, e due piastre zigrinate inferiori (60g, 80g) ciascuna delle quali à ̈ dotata di un foro centrale; l'ancorante (60b, 80b) comprende due ali (63, 83) ed una parte centrale (64, 84); detto ulteriore elemento di ritegno (60c, 80c) comprende, fra l'altro, un profilato (67) dotato di zigrinature (69) perpendicolari all'asse di detto profilato, poste in corrispondenza delle parti esterne di detto profilato; in ciascuna delle due ali (63, 83) à ̈ presente un'asola (65); in prossimità di detta asola (65) sono presenti zigrinature (66) poste in corrispondenza dell'estradosso di detta ala (63, 83); le zigrinature (66) sono perpendicolari all'asse di detta ala (63, 83); ciascuna delle due viti (60e, 80e) à ̈ inserita nella relativa piastra zigrinata superiore (60d, 80d), nella relativa asola (65) e nella relativa piastra zigrinata inferiore (60g, 80g); la testa ad ancora di detta vite (60e, 80e) à ̈ ancorata in corrispondenza di detto ulteriore elemento di ritegno (60c, 80c); il dado (60f, 80f) avvitato sul gambo di detta vite (60e, 80e) à ̈ serrato contro detta piastra zigrinata superiore (60d, 80d); ciascuna delle due piastre zigrinate superiori (60d, 80d) à ̈ interposta fra il relativo dado (60f, 80f) e l'estradosso della relativa ala (63, 83); le zigrinature di detta piastra zigrinata superiore (60d, 80d) sono inserite fra le zigrinature (66) di detta ala (63, 83); ciascuna di dette due piastre zigrinate inferiori (60g, 80g) à ̈ interposta fra l'intradosso della relativa ala (63, 83) e l'estradosso dell'ulteriore elemento di ritegno (60c, 80c); le zigrinature di detta piastra zigrinata inferiore (60g, 80g) sono inserite fra le zigrinature (69) poste in corrispondenza di dette parti esterne di detto profilato (67). 8) - Sistema di connessione secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che in corrispondenza di ciascuna delle due ali (43) dell'ancorante (40a) à ̈ presente almeno un foro (47) per l'inserimento di un tassello (48) atto a collegare l'ancorante (40a) al secondo manufatto (49); l'ancorante (40a) à ̈ collegato al secondo manufatto (49) di calcestruzzo mediante tasselli (48) inseriti nei fori (47) presenti nelle due ali (43) di detto ancorante. 9) - Sistema di connessione secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che impedisce, fra il primo manufatto ed il secondo manufatto, oltre che gli spostamenti relativi nel piano nel quale giacciono gli assi delle due ali dell'ancorante compreso nel suddetto sistema di connessione, anche gli spostamenti relativi perpendicolari al suddetto piano. 10) - Sistema di connessione secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che il primo manufatto (2, 31, 41, 51, 61, 81) à ̈ realizzato in calcestruzzo armato, e l'elemento di ritegno (1a, 30a, 40a, 50a, 60a, 80a) à ̈ parzialmente inglobato nel calcestruzzo di detto primo manufatto.
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