ITPN980053A1 - Involucro protettivo di apparecchiature elettriche - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale avente per titolo: “INVOLUCRO PROTETTIVO DI APPARCCHIATURE ELETTRICHE”

La presente invenzione riguarda un involucro di apparecchiature elettriche. La Pubblicazione IEC 529 dell’ International Electrotechnical Commission prescrive che le apparecchiature elettriche vengano protette da appositi involucri contro alcune influenze esterne e contro il contatto diretto in ogni direzione. Tali involucri vengono classificati in base al loro grado di protezione, definito dalla suddetta pubblicazione come “livello di protezione, verificato mediante metodi di prova normalizzati, contro l’accesso [da parte di persone ed animali] a parti pericolose [cioè in tensione], la penetrazione di corpi solidi estranei e/o l’ingresso di acqua”.

In particolare, anche se non esclusivamente, l’involucro della presente invenzione è atto ad assicurare alle aparecchiature elettriche un grado di protezione molto alto, codificato nella stessa pubblicazione come “IP 55”, in quanto è atto a “impedire l’accesso a parti pericolose con un filo del diametro minimo di 1,0 millimetri” e a “proteggere le apparecchiature elettriche racchiuse al suo interno contro la polvere e contro i getti d’acqua da tutte le direzioni”.

Un involucro con un grado di protezione cosi alto viene, di a partire da cinque pareti metalliche di forma quadrata o rettangolare (che costituiscono le pareti inferiore, superiore, laterale destra e laterale sinistra oltre che quella posteriore) che vengono unite fra loro mediante giunti saldati lungo i loro bordi ripiegati ad angolo retto e scantonati. Una porta anteriore, incernierata ad una delle pareti laterali, completa l’involucro.

Un involucro del genere viene tradizionalmente prefabbricato e quindi portato nel sito di installazione, dove viene spesso sospeso a una parete, per la esecuzione dei collegamenti elettrici sia fra le apparecchiature da esso protette (che sono fissate alla parete posteriore deH’involucro) sia con le restanti parti dell’impianto elettrico. Per questo, almeno una delle pareti dell’involucro, ossia quella inferiore, presenta una apertura per il passaggio dei cavi elettrici di collegamento.

L’inconveniente principale di un involucro prefabbricato consiste nella evidente difficoltà per l’elettricista di eseguire tali collegamenti, in modo particolare quando essi sono particolarmente numerosi. Inoltre, a causa di tanto numerosi giunti saldati, il costo di fabbricazione di un involucro del genere ha l’inconveniente di essere assai costoso.

Sarebbe pertanto desiderabile, e costituisce infatti uno scopo fondamentale della presente invenzione, avere un involucro che, naturalmente nella più completa conformità alle prescrizioni di sicurezza, in particolare quelle del grado di protezione “IP 55”, faciliti al massimo l’esecuzione dei collegamenti.

Un altro scopo dell’invenzione è presentare un involucro che possa anche essere costruito da un elettricista direttamente nel sito di installazione e che, in tutti i casi, abbia un costo ridotto.

Un involucro avente le caratteristiche delle allegate rivendicazioni consente di raggiungere questo ed altri scopi, come sarà ulteriormente chiarito dalla seguente descrizione di una preferita, ma non esclusiva, forma di esecuzione dell’ invenzione e con l’aiuto dell’allegato disegno nel quale :

- la figura 1 è una vista tridimensionale semplificata di un involucro di apparecchiature elettriche;

- la figura 2 è una sezione verticale dello stesso involucro secondo il piano II-II di figura 1 ;

- la figura 3 è analoga alla figura 2 ma mostra solo alcuni particolari.

Come mostrato in figura 1, secondo il presente trovato un involucro parallelepipedo atto a proteggere apparecchiature elettriche con un grado di protezione “IP 55” comprende, oltre che una parete posteriore 1 atta a sostenere le apparecchiature elettriche (non mostrate), una parete laterale sinistra 2, una parete laterale destra 3, una parete superiore 4 e una parete inferiore 5. oltre che una porta anteriore (non mostrata), che è per esempio incernierata alla parete laterale sinistra 2. In una preferita forma di esecuzione, le pareti perimetrali 2, 3, 4, 5 sono ottenute in modo particolarmente semplice ed economico da una unica lastra metallica, ad esempio di acciaio, piegata in forma di scatola e saldata di testa in corrispondenza di uno spigolo. Ciascuna delle dette pareti perimetrali presenta una piegatura anteriore a forma di “L”, rispettivamente indicata coi riferimenti 2a, 3a, 4a, 5a che serve da battuta per una ben nota porta di chiusura (non mostrata).

Per il passaggio dei cavi elettrici di collegamento fra le apparecchiature protette dall’involucro e le restanti parti dell’impianto, sulla faccia inferiore dell’involucro è provvista una apertura 6 che la presente invenzione insegna vantaggiosamente a realizzare secondo la descrizione fatta più avanti.

La lastra metallica, ad esempio di acciaio, che costituisce la parete posteriore 1 è perimetralmente provvista su ciascun Iato di una piegatura sostanzialmente in forma di “L” che, secondo l’invenzione, è provvista di almeno una coppia di bugne. Per semplicità, le figure 2 e 3 mostrano soltanto la piegatura 11 del lato sinistro della parete posteriore 1 e, in prossimità del suo bordo libero 16, una bugna 12, che è rivolta verso l’intemo dell’involucro. Tuttavia è inteso che quanto descritto vale anche per gli altri lati della parete posteriore I .

A loro volta, ciascuna delle pareti perimetrali dell’involucro, in particolare la parete laterale sinistra 2 (l’unica ad essere mostrata nelle figure 2 e 3), è provvista lungo il lato posteriore di una ala 21 piegata sostanzialmente in forma di “L” Più precisamente, l’ala 21 comincia dallo spigolo di piegatura 22 della parete 2 con una parte 23 rientrante rispetto alla restante parte 24 che si estende fino al bordo libero 25. A una certa distanza oltre lo spigolo di piegatura 22, la parete 2 presenta un gradino 26 che definisce un bordo di un incavo 27 che si estende sull’intera lunghezza della parete.

Per la costruzione dell’involucro è quindi sufficiente (limitando per semplicità la descrizione che segue alla sola unione delle pareti 1 e 2), dopo avere bloccato la parete posteriore 1 in modo che rimanga in vista la piegatura 11, spingere la parete laterale sinistra 2 nella direzione della freccia F di figura 3 in modo che, per effetto dell’interferenza fra la bugna 12 e il gradino 26, abbia luogo una deformazione elastica che porta all’unione a scatto delle due pareti non appena la bugna 12 finisce sul fondo dell’incavo 27 e, contemporaneamente, la parte 24 dell’ala 21 va in battuta sulla superficie interna 13 della parete posteriore 1 dell’involucro.

Mediante una opportuna scelta degli spessori dei fogli metallici con cui sono fabbricate le pareti, nel modo appena descritto si ottiene un involucro autoportante. Naturalmente lo stesso risultato può essere ottenuto se le pareti perimetrali e/o la parete posteriore dell’involucro sono fabbricate con un tecnopolimero o simile.

Per assicurare alle apparecchiature elettriche in esso racchiuse un grado di protezione cosi alto come “IP 55”, prima di procedere alla operazione descritta più sopra, sulla superficie interna 13 della parete posteriore 1, vicino allo spigolo di piegatura 14, viene opportunamente applicata una guarnizione di sigillatura idraulica 15 fabbricata in un materiale polimerico, in modo che faccia tenuta allargandosi nella parte rientrante 23 delirala 21. Alternativamente, la stessa parte rientrante 23 dell’ala 21 può essere la sede per un materiale adesivo, preferibilmente un collante siliconico, che irrobustisce la rigidezza strutturale dell’involucro.

Come mostrato in figura 2, l’involucro dell’invenzione può vantaggiosamente essere compleatato da viti di fissaggio 30 (in sè note) che in questo caso assicurano su tutti i lati e con la massima precisione la deformazione elastica che unisce le pareti perimetrali 2, 3, 4 e 5 alla parete posteriore 1.

A tale scopo, la parete posteriore 10 è provvista, vicino a ciascuno spigolo, di una apertura per Γ alloggiamento di un corto elemento rigido 32, comunemente noto come “pilier”- vedere figura 2 - avente anteriormente una sede filettata 33 per la vite 30 la cui testa 31 è trattenuta dalla piegatura anteriore 2a della parete laterale sinistra 2. È evidente che il serraggio della vite 30 nella sede 33 assicura l’interferenza fra la bugna 12 e il gradino 26 che produce la voluta deformazione elastica.

Nella stessa figura 2 è inoltre mostrata una forma di esecuzione dell’invenzione che risulta particolarmente vantaggiosa quando l’involucro è sospeso a una parete del sito di installazione e deve quindi essere inferiormente aperto per il passaggio dei cavi elettrici di collegamento.

La zona centrale della piegatura 17 sul lato inferiore della parete posteriore 1 ha una appendice 18 che si estende verso Γ avanti in modo da incorporare la già menzionata apertura 6 per il passaggio dei cavi. A sua volta, la parete inferiore 5 dell’involucro presenta una tranciatura 51 - vedere figura 1 - che si sposa col bordo della appendice 18 e permette l’inserimento di una guarnizione di tenuta (non mostrata).

Questa ultima caratteristica dell’invenzione facilita ancora di più il lavoro dell’elettricista nel sito di installazione che può quindi effettuare la totalità dei collegamenti elettrici sulla sola parete posteriore 1 dell’involucro, ossia prima di procedere al montaggio delle pareti perimetrali e della porta di chiusura.

Per concludere, un involucro conforme all’invenzione presenta dunque i seguenti vantaggi, che sono particolarmente apprezzabili laddove è necessario assicurare un grado di protezione cosi alto come “IP 55” :

a) l’involucro può essere costruito direttamente nel sito di installazione, anche da parte di un elettricista, utilizzando componenti fomiti sotto forma di scatola di montaggio;

b) il costo di fabbricazione è limitato essendo formato da parti relativamente semplici che incorporano una parte sostanziale dei mezzi per il reciproco fissaggio;

c) quando Γ involucro è fabbricato a partire da lastre metalliche, le sue pareti sono ottenute mediante semplici operazioni tranciatura e piegatura;

d) in quest’ultimo caso, le saldature sono ridotte al minimo, ossia alla saldatura di testa lungo uno spigolo della lastra con cui sono ottenute le quattro pareti perimetrali.

Anche se la precedente descrizione si riferisce a una preferita forma di esecuzione, resta fin d’ora inteso che i principi inventivi qui esposti potranno consentire ai tecnici del settore di sviluppare altre varianti di esecuzione del’ involucro.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Involucro protettivo di apparecchiature elettriche avente una forma sostanzialmente parallelepipeda con almeno una porta frontale e in cui su almeno una faccia è provvista una apertura (6) per i cablaggi di collegamento, caratterizzato dal fatto che le pareti perimetrali (2, 3, 4, 5) e/o la parete posteriore (1) presentano parti elasticamente deformabili (26, 11) per essere mutuamente unite a scatto.
2. 2. Involucro protettivo di apparecchiature elettriche secondo la rivendicazione 1, realizzato a partire da lastre metalliche, caratterizzato dal fatto che la parte elasticamente deformabile di ciascuna delle pareti perimetrali (2, 3, 4, 5) consiste in un gradino (26) che definisce un bordo di un incavo (27) disposto a una certa distanza dallo spigolo di piegatura (22) di un’ala (21) sostanzialmente parallela alla parete posteriore (1).
3. 3. Involucro protettivo di apparecchiature elettriche secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la parte elasticamente deformabile della parete posteriore (1) consiste, su ciascuno dei suoi lati, in almeno una coppia di bugne (12), rivolte verso P interno, che sono provviste in prossimità del bordo libero (16) di una piegatura (11) sostanzialmente in forma di “L”.
4. 4. Involucro protettivo di apparecchiature elettriche secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che nelle zone di unione fra ciascuna delle dette pareti perimetrali (2, 3, 4, 5) e la parete posteriore (1), preferibilmente in una parte (23) della detta ala (21) che comincia dallo spigolo di piegatura (22) ed è rientrante rispetto alla restante parte (24) che si estende fino al bordo libero (25), è atta a essere applicata una guarnizione (15) di tenuta idraulica, preferibilmente una guarnizione polimerica.
5. 5. Involucro protettivo di apparecchiature elettriche secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che nelle zone di unione fra ciascuna delle dette pareti perimetrali (2, 3, 4, 5) e la parete posteriore (1), preferibilmente in una parte (23) della detta ala (21) che comincia dallo spigolo di piegatura (22) ed è rientrante rispetto alla restante parte (24) che si estende fino al bordo libero (25), è atto a essere applicato un materiale adesivo, preferibilmente un collante siliconico.
6. 6. Involucro protettivo di apparecchiature elettriche secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che, in modo per sè noto, comprende una pluralità di viti (30), la cui la testa (31) è vincolata a una piegatura anteriore di una delle dette pareti perimetrali (2, 3, 4, 5), che sono atte a essere serrate in una sede (33) provvista su un elemento rigido in sè noto (32) che è fissato alla parete posteriore (1).
7. 7. Involucro protettivo di apparecchiature elettriche secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 6, caratterizzato dal fatto che tutte le pareti perimetrali (2, 3, 4, 5) sono ottenute da una unica lastra metallica piegata in forma di scatola e saldata di testa in corrispondenza di uno spigolo.