ITPN980029A1

ITPN980029A1 - Gruppo infusore migliorato per un distributore automatico di caffe' espresso

Info

Publication number: ITPN980029A1
Application number: IT98PN000029A
Authority: IT
Inventors: Giancarlo Pesenti; Stefano Gavazzi
Original assignee: Electrolux Zanussi Vending Spa
Priority date: 1998-04-06
Filing date: 1998-04-06
Publication date: 1999-10-06
Also published as: EP0948927A1; DK0948927T3; ITPN980029A0; DE69900731T2; IT1305262B1; ES2170554T3; DE69900731D1; EP0948927B1

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione avente per titolo: “GRUPPO INFUSORE MIGLIORATO PER UN DISTRIBUTORE AUTOMATICO DI CAFFÈ ESPRESSO”

La presente invenzione riguarda un distributore automatico di caffè espresso e, più particolarmente, il suo gruppo infusore.

L’allegata fig. 1 mostra una sezione longitudinale di una attuale gruppo infusore per un distributore automatico di caffè espresso che comprende una camera cilindrica di infusione 20 la cui parete di fondo 22 è attraversata dallo stelo 24 di azionamento di un primo pistone 25, qui denominato pistone mobile. Il pistone mobile 25 comprende una piccola zona centrale ingrossata 26, una zona intermedia avente uno spessore ridotto e attraversata da un certo numero di fori assiali 27 con una sezione relativamente grande, e una zona perimetrale che accoglie un O-ring di tenuta 28. Una molla di richiamo 30, alloggiata intorno allo stelo 24 in un basamento 31, che è fabbricato in un unico pezzo con la camera 20, tende a mantenere il pistone mobile 25 sollevato dal fondo 22 della camera 20. Sopra la faccia superiore 29 del pistone mobile 25, che presenta una forma concava, è fissato un filtro 32, atto a trattenere una dose 50 di polvere di caffè (materia prima).

Durante la fase di infusione la camera 20 viene portata in allineamento con un secondo pistone 33 (qui denominato stazionario nel senso che non è soggetto a spostamenti durante la fase di infusione) che ne chiude l’estremità superiore 21. H pistone stazionario 33 è attraversato da un foro assiale 34, collegato attraverso una pompa alla caldaia del distributore automatico (particolari non mostrati), e porta un filtro 36 sulla sua faccia inferiore concava 35.

Nella fase di infusione l’acqua calda pressurizzata, che viene introdotta attraverso il foro 34 nella camera 20 secondo la direzione della freccia F1, attraversa la dose 50 di polvere di cafre e il filtro 32 e forza il pistone mobile 25 ad abbassarsi contro la reazione della molla di richiamo 30. Il pistone 25 viene così a contatto della parete di fondo 22 della camera 20 con la sola sua zona centrale ingrossata 26. La bevanda calda (infuso) attraversa liberamente i fori assiali 27 del pistone mobile 25 e defluisce infine nella direzione della freccia F2 fino al punto di erogazione (non mostrato) lungo un tubetto 23 che si diparte dalla stessa parete di fondo 22 della camera 20. Infatti, come detto più sopra, non ci sono praticamente perdite di carico a valle del filtro 32 portato dal pistone mobile 25 dato che i fori assiali 27 hanno una sezione relativamente grande e terminano ad una certa distanza dalla parete di fondo 22 della camera 20.

Fra la dose 50 di polvere di cafre e il filtro 36 portato dal pistone stazionario 33 si forma un velo d’acqua 40 che, al termine dell’infusione, viene espulso attraverso il foro assiale 34 del pistone stazionario 33 (in direzione opposta a quella della freccia F1), in virtù del sollevamento del pistone mobile 25 dalla parete di fondo 22 per opera della molla 30.

Dal momento che la quantità di acqua calda pressurizzata usata per ottenere un caffè espresso, specialmente “all’italiana”, è molto ridotta (di fatto non superiore a 30 mi) e che, come si è detto, non ci sono praticamente perdite di carico a valle del detto filtro 32 portato dal pistone mobile 25, il flusso dell’acqua calda attraverso la dose 50 di polvere di caffè avviene inevitabilmente in modo irregolare. I rilievi sperimentali mostrano infatti che la bagnatura della polvere di caffè da parte dell’acqua calda pressurizzata è spesso incompleta. Conseguentemente lo sfruttamento della polvere di caffè è inadeguato mentre la bevanda è di una mediocre qualità.

Costituisce quindi uno scopo della presente invenzione migliorare la qualità del caffè espresso erogato da un distributore automatico, in particolare del caffè espresso “all’italiana”.

Un altro scopo consiste nel presentare una costruzione del gruppo infusore che consenta anche un aggiornamento retroattivo a buon mercato dei distributori automatici di caffè espresso che sono già in esercizio.

Un gruppo infusore per un distributore automatico di caffè espresso con le caratteristiche delle successive rivendicazioni permette di ottenere questi ed altri scopi. Questo sarà meglio chiarito dalla descrizione di una preferita forma di esecuzione della presente invenzione fornita qui sotto, a titolo meramente esemplificativo, con l’aiuto dell’allegato disegno in cui :

- la fig. 1, che è già stata descritta più sopra, mostra una sezione longitudinale di un tradizionale gruppo infusore per un distributore automatico di caffè espresso durante la fase di infusione;

- la fig. 2 si riferisce ad un gruppo infusore secondo la presente invenzione, anche esso mostrato durante la fase di infusione;

- la fig. 3 è del tutto analoga alla fig. 2 ma mostra un gruppo infusore secondo la presente invenzione alla fine della fase di erogazione della bevanda.

Dal momento che una grande maggioranza delle parti di un gruppo infusore secondo la presente invenzione è del tutto tradizionale, si rimanda alla precedente descrizione; per facilitare il confronto, le parti comuni allo stato della tecnica ed alla presente invenzione mantengono quindi lo stesso riferimento numerico in tutte le figure in allegato. Si precisa inoltre che, se del caso, maggiori particolari possono essere trovati in una domanda di brevetto per modello di utilità depositata in pari data dalla stessa Richiedente.

Nelle fig. 2 e 3 si vede che la zona centrale ingrossata 76 del pistone 75 è provvista, per l’uscita dell’infuso, di una pluralità di canali assiali 77 aventi una sezione ridotta rispetto alla sezione della camera 20.

Questa caratteristica non è tuttavia una semplice variazione dimensionale ma una soluzione particolarmente ingegnosa, nella sua semplicità costruttiva, e quindi inventiva, per assicurare la completa bagnatura della polvere di caffè.

Infatti, al momento della immissione nella camera 20 attraverso il foro 34, ossia al’inizio della fase di infusione, l’acqua calda pressurizzata forza il pistone mobile 75 ad abbassarsi, contro la reazione della molla di richiamo 30, fino al punto che la zona centrale ingrossata 76 va in contatto con la parete di fondo 22 della stessa camera 20. La sezione di uscita (inferiore) dei canali 77 rimane perciò praticamente ostruita dalla parete di fondo 22 - vedere fig. 2. In questo modo, per l’intera durata della fase di infusione, l’acqua calda pressurizzata non esce dalla camera 20 in quanto è impossibilitata ad uscire attraverso i canali 77 e riempie lo spazio 78 che è compreso fra il filtro 30 e la faccia superiore concava 29 del pistone mobile 75. Tutto questo ha l'effetto di rendere uniforme il flusso dell’acqua calda attraverso la dose 50 di polvere di caffè e di assicurarne quindi la completa bagnatura, come è stato dimostrato dalle prove effettuate dalla Richiedente.

Grazie al migliore sfruttamento della polvere di caffè, si garantisce una più alta qualità della bevanda.

Quando finisce l’immissione di acqua calda pressurizzata nella camera 20 e quindi la fase di infusione della bevanda, toma a prevalere la reazione della molla di richiamo 27 per cui il pistone mobile 75 si solleva dalla parete di fondo 22 della camera 20 - vedere fig. 3. La sezione di uscita dei canali 77 non è più ostruita e consente quindi alla bevanda calda di scendere dalla dose 50 di polvere di caffè e dal sottostante spazio 78 per poi defluire attraverso il tubetto 23 che porta al punto di erogazione della bevanda. -Naturalmente anche in questo caso, al termine dell’ infusione, il velo d’acqua 40 viene espulso attraverso il foro assiale 34 del pistone stazionario 33 (nella direzione della freccia F3 di fig. 3), in virtù del sollevamento del pistone mobile 75 dalla parete di fondo 22 per la reazione della molla 30.

Il primo vantaggio offerto dalla presente invenzione è una migliore qualità della bevanda calda, a parità di materia prima utilizzata, dovuta ad una completa bagnatura della polvere di caffè (materia prima).

Un secondo vantaggiò consiste nel fatto che non è richiesta l’aggiunta di alcun componente ad una camera di infusione tradizionale nè modificarne il ben noto principio di funzionamento. L’invenzione non comporta quindi alcun incremento significativo di costo di un distributore automatico.

Un altro vantaggio è che l’attuazione pratica dell’invenzione consiste in un pistone (vedere fig. 2 e 3) che può sostituire un pistone tradizionale (vedere fig. 1) con una operazione attuabile, anche da parte di una persona priva di una specifica competenza tecnica come il gestore o manutentore di un distributore automatico, anche un aggiornamento retroattivo di un distributore già in esercizio.

Anche se la forma di esecuzione descrìtta qui sopra è, al momento attuale, quella preferita, resta fin d’ora inteso che i tecnici del settore potranno sviluppare altre forme di esecuzione e varianti della presente invenzione, anche esse protette dal presente brevetto.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Gruppo infusore per un distributore automatico di caffè espresso che comprende : - una camera di infusione (20), di forma allungata, avente una estremità (21) aperta e una parete di fondo (22), provvista di mezzi (23) di collegamento al punto di erogazione dell’infuso; - mezzi (34) per immettere acqua calda pressurizzata nella stessa camera (20); - un pistone mobile forato (75), atto ad essere forzato dall’acqua calda pressurizzata verso la detta parete di fondo (22), contro la reazione di mezzi di contrasto (30), e che porta sulla sua faccia superiore (29) un filtro (32) per accogliere la materia prima (50), caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi (77, 22), associati al pistone mobile (75), atti a rendere sostanzialmente impossibile durante la fase di infusione il deflusso dell’infuso dalla camera (20) verso il punto di erogazione.
2. Gruppo infusore per un distributore automatico di caffè espresso in cui il detto pistone mobile (75) presenta una zona centrale ingrossata (76) e la faccia superiore (29) di forma concava, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi, associati al pistone mobile (75), consistono in almeno un canale (77), provvisto nella detta zona centrale ingrossata (76), e nella parete di fondo (22) della camera (20) che ne ostruisce la sezione di uscita in presenza della spinta dell’acqua calda pressurizzata.
3. Gruppo infusore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il detto canale (77) si estende sostanzialmente parallelo all’asse del pistone mobile (75) con una sezione ridotta rispetto alla sezione della camera (20).
4. Gruppo infusore secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che, durante la fase di infusione, la bevanda calda riempie lo spazio (78) che è compreso fra il filtro (32) e la faccia superiore concava (29) del pistone mobile (75) così da ottenere la completa bagnatura della materia prima (50).