ITPN950022A1 - Pressa di stampaggio di materie plastiche, in particolare poliuretano rigido espanso - Google Patents

Pressa di stampaggio di materie plastiche, in particolare poliuretano rigido espanso Download PDF

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ITPN950022A1
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Abstract

Pressa comprendente un primo ed un secondo piano di stampaggio (25, 26) per ricevere un attrezzo per stampare i diversi pezzi e comprendente inoltre una piastra piana (22) ribaltabile sul basamento (11) di sostegno della pressa, e spostabile da una posizione non ribaltata per la chiusura e l'apertura dell'attrezzo di stampaggio, ad una posizione ribaltata per lo stampaggio dei pezzi. Pressa comprendente infine mezzi di distribuzione selettiva dell'olio (78, 82, 85) collegati con una centralina di comando oleodinamica (51) e previsti per variare il percorso di circolazione del l'olio verso i diversi mezzi di comando (31, 32, 36, 43, 70) della pressa, in dipendenza dei mezzi di comando da attivare di volta in volta.

Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo :
"PRESSA DI STAMPAGGIO DI MATERIE PLASTICHE, IN PARTICOLARE POLIURETANO RIGIDO ESPANSO
L'invenzione riguarda una pressa di stampaggio di materie plastiche, in particolare di poliuretano rigido espanso, atta a permettere uno stampaggio efficace di pezzi di forme e dimensioni diversi.
Sono note presse di diverso genere per lo stampaggio di pezzi di materie plastiche ed in particolare di poliuretano rigido espanso, comprendenti sostanzialmente almeno due piani di stampaggio mobili fra loro sostenuti dall'incastellatura della pressa, tra i quali viene posizionato ogni attrezzo di stampaggio, e una testa d'iniezione dei componenti isocianato e poliolo del poliuretano, che viene spostata in corrispondenza di tale attrezzo di stampaggio per l'iniezione del materiale dei rispettivi pezzi nella cavità interna dello stesso. Tali piani di stampaggio, in particolare, vengono azionati mediante sistemi oleodinamici costituiti da idonee centraline di comando disposte esternamente alla relativa pressa e collegate con tradizionali organi di regolazione del movimento dei piani stessi, attraverso condotti di passaggio dell'olio separati di tipo flessibile, mentre a sua volta la testa d'iniezione è collegata con i contenitori dei componenti del poliuretano attraverso rispettivi condotti separati e flessibili, previsti per il passaggio dei componenti stessi fino a tale testa durante la fase d'iniezione nella cavità interna dell'attrezzo di stampaggio, nella condizione in cui detti piani di stampaggio sono reciprocamente avvicinati e quindi l'attrezzo di stampaggio è chiuso, con successiva schiumatura rapida in loco di detti componenti. Indi, appena la fase d'iniezione dei pezzi è terminata, viene sfiatata l'aria rimasta incorporata nell'interno dei pezzi stampati nell' attrezzo di stampaggio, mantenendo quest'ultimo chiuso, onde impedire la formazione di indesiderati difetti strutturali interni dei pezzi stessi (bolle, cavità ecc..).
In particolare, lo sfiato dell'aria viene vantaggiosamente effettuato prevedendo l'attrezzo di stampaggio ribaltabile rispetto all'incastellatura della pressa, e spostando in successione tale attrezzo da una posizione ribaltata durante la fase d'iniezione e di stampaggio e la successiva fase di sfiato dell'aria, in modo che l'aria intrappolata nell'interno di ogni pezzo stampato si raccolga nella parte superiore di quest'ultimo e possa così sfuggire verso l'esterno, ad una posizione orizzontale per l'apertura dell'attrezzo di stampaggio, l'estrazione del pezzo stampato mediante estrattori noti in sè montati nelle presse, e la successiva chiusura di tale attrezzo di stampaggio per la formatura di un altro pezzo stampato ribaltando nuovamente lo stesso e ripetendo le stesse fasi operative descritte.
Queste presse di stampaggio, però, presentano diversi inconvenienti ascrivibili sopratutto alle loro caratteristiche costruttive, che di norma permettono lo stampaggio di pezzi con materiali strutturali di tipo tradizionale, aventi densità e pesi dei pezzi compresi in ordini di grandezza prestabiliti, che pertanto richiedono determinate pressioni di stampaggio ed attrezzi di stampaggio costituiti da materiali metallici strutturalmente adeguati per soddisfare alle esigenze di lavorazione previste.
Queste presse si sono invece rivelate inadeguate e poco maneggevoli per le lavorazioni di pezzi con materiali di nuovo genere con diverse caratteristiche strutturali, ad esempio con maggiori densità e peso, che richiedono pressioni di stampaggio più elevate, dato che in tal caso esse non presentano strutture costruttive più robuste e resistenti e non si prestano altresì per effettuare operazioni di stampaggio con pressioni di stampaggio maggiori. Inoltre, la presenza in queste presse delle centraline di comando oleodinamiche esterne alle stesse presuppone inevitabilmente anche la presenza dei corrispondenti condotti dell'olio, di collegamento fra tali centraline e detti organi di regolazione dei movimenti, condotti che sono ingombranti e richiedono costruzioni complicate per renderli mobili nelle presse assieme ai piani di stampaggio.
Infine, nelle presse considerate durante lo stampaggio dei pezzi risulta talvolta difficoltosa l'operazione d'infilamento della testa d'iniezione attraverso l'attrezzo di stampaggio, a causa della struttura di sostegno a forma di C delle presse stesse che limita lo spazio d'accesso a tale attrezzo di stampaggio, circostanza che rende pertanto queste apparecchiature poco maneggevoli e pratiche nell'uso.
La presente invenzione si propone lo scopo di realizzare un nuovo tipo di pressa di stampaggio di materie plastiche,' ed in particolare di poliuretano espanso rigido, in cui gli inconvenienti suddetti vengano eliminati o fortemente ridotti, la quale consenta lo svolgimento di fasi di stampaggio efficaci in modo affidabile ed automatizzabile, e si presti inoltre all'impiego sia di materiali di tipo tradizionale sia di materiali di nuovo tipo, con densità e pressioni di stampaggio più elevate con attrezzi di stampaggio di dimensioni diverse e tali da permettere lo stampaggio di pezzi con forme e dimensioni variabili.
Questa pressa di stampaggio è realizzata con le caratteristiche costruttive sostanzialmente descritte con particolare riferimento alle allegate rivendicaz ioni del brevetto. L' invenzione verrà meglio compresa dalla seguente descrizione, a solo scopo d' esempio non limitativo e con riferimento agli uniti disegni, in cui :
- la fig. 1 mostra schematicamente in vista frontale la pressa di stampaggio conforme all'invenzione, spostata in una prima posizione operativa ;
- la fig. 2 mostra una vista in pianta della pressa di fig.l; - la fig. 3 mostra in vista frontale un particolare costruttivo della presente pressa, sezionato lungo la linea A-A della fig. 2 ;
la fig. 4 mostra una vista ingrandita del particolare costruttivo della fig. 3 ;
- la fig. 5 mostra una vista in pianta del particolare delle fig. 3 e 4, sezionato lungo la linea B-B ;
- la fig. 6 mostra una vista in pianta del particolare delle fig. 3 e 4, sezionato lungo la linea C-C ;
- la fig. 7 mostra una vista laterale del particolare costruttivo della fig. 3;
- le fig. 8 e 9 mostrano una vista frontale ingrandita di un ulteriore particolare costruttivo della presente pressa, spostato in due posizioni operative diverse ;
- le fig. 10 e 11 mostrano in vista frontale la presente pressa, spostata in due posizioni operative diverse.
Nelle fig. 1 e 2 viene mostrata schematicamente una pressa di stampaggio 10 conforme alla presente invenzione, prevista per lo stampaggio di pezzi variamente sagomati in materie plastiche di diverso genere, ed in particolare in poliuretano rigido espanso, e spostata in una prima posizione operativa di riposo in cui non viene eseguito lo stampaggio di pezzi. Da tali figure, si nota che questa pressa è sostanzialmente costituita da un basamento di supporto inferiore 11, formato da due longheroni longitudinali orizzontali 12 e 13 paralleli e distanziati fra loro che s'appoggiano sul pavimento e sulla cui superficie superiore sono fissate due staffe sporgenti laterali 14 e 15, uguali e distanziate fra loro nel senso trasversale dei longheroni stessi. Tali staffe 14 e 15 sono provviste di una rispettiva sede 16 e 17 per l'alloggiamento delle estremità di un perno trasversale 18, che viene infilato attraverso un foro coincidente 19 di un tubo 20 fissato ad una serie di lame longitudinali 21, parallele e distanziate fra loro nonché fissate all'estremità di una piastra piana 22 di forma quadrangolare, la cui altra estremità è dotata di un foro passante per l'alloggiamento di una corrispondente ralla 23 di grande diametro, con conseguente possibilità di ribaltamento della piastra piana 22 assieme alla ralla 23 con angoli di ribaltamento diversi attorno al perno 18.
Questa pressa è inoltre costituita da un piano di rotazione rettilineo inferiore 24 di forma quadrangolare, applicato sulla ralla 23 ed azionabile in rotazione rispetto a quest'ultima ed a tale piastra piana 22 nel modo che verrà di seguito descritto, da un primo piano di stampaggio mobile 25 soprastante al piano di rotazione 24 e da un secondo piano di stampaggio ribaltabile 26 soprastante al piano mobile 25 ed unito con esso e col piano di rotazione 24, tramite una struttura di sostegno formata da colonne cilindriche rettilinee allungate, opportunamente distanziate fra loro ed estendentesi verso l'alto da detto piano di rotazione, composte da una coppia di colonne 27 identiche ed appaiate fra loro, che risultano infilate attraverso corrispondenti fori passanti (non indicati nelle figure) del piano mobile 25, colonne le cui estremità inferiori sono fissate alla superficie superiore del piano di rotazione 24 e le cui estremità superiori sono articolate col secondo piano di stampaggio ribaltabile 26, mediante un perno 28 infilato attraverso quest'ultimo, per permettere così lo spostamento di tale secondo piano di stampaggio 26 in due posizioni operative diverse, rispettivamente allineata parallelamente e ribaltata rispetto al sottostante piano mobile 25, nonché composte da una coppia di colonne 29 più corte delle precedenti, identiche ed appaiate fra loro, e le cui estremità inferiori sono alloggiate entro corrispondenti sedi 30 fissate sulla superficie superiore del piano di rotazione 24, in modo da poter scorrere alternativamente con una corsa limitata nelle sedi stesse (vedi fig. 10), e le cui estremità superiori sono fissate contro la superficie inferiore del soprastante piano mobile 25.
Inoltre, il piano mobile 25 è collegato con due martinetti di comando oleodinamico 31 e 32 o simili (vedi anche la fig.
11), di forma rettilinea allungata, comunicanti col sistema d'alimentazione dell'olio della pressa che verrà illustrato in dettaglio e provvisti di un rispettivo risalto 33 appoggiato e fissato lateralmente sulla superficie superiore del piano di rotazione 24, detti martinetti essendo provvisti di un rispettivo stelo 34 e 35 scorrevole alternativamente con una corsa limitata nell'interno degli stessi, la cui estremità libera superiore è unita inferiormente e centralmente al piano mobile 25, e pertanto essi sono in grado di determinare lo scorrimento verticale alternativo di tale piano mobile 25 lungo le coppie di colonne 27 e 29, nell'uno o nell'altro dei due sensi D o E opposti fra loro, avvicinandolo od allontanandolo quindi rispetto al soprastante piano ribaltabile 26.
La presente pressa è inoltre provvista di almeno un martinetto di comando oleodinamico 36 o simile, pure comunicante col suddetto sistema d'alimentazione dell'olio, di forma rettilinea allungata, disposto in posizione laterale ed esterna rispetto alla coppia di colonne 27 ed estendentesi per tutta la distanza compresa fra il piano di rotazione 24 ed il piano di stampaggio ribaltabile 26, detto martinetto di comando essendo articolato mediante perni 37 e 38 con rispettive parti sporgenti 39 e 40, fissate l'una col piano di rotazione 24 e l'altra col piano di stampaggio ribaltabile 26, in modo che tale martinetto possa determinare lo spostamento del piano di stampaggio ribaltabile 26 nell'una o nell'altra delle sue due posizioni operative, con i criteri che verranno di seguito descritti.
Tra i piani di stampaggio mobile 25 e ribaltabile 26 viene poi introdotto almeno un attrezzo di stampaggio di tipo tradizionale, disponendo ed applicando come di consueto la matrice 41 ed il punzone 42 di tale attrezzo contro la rispettiva superficie superiore del piano mobile 25 e la superficie inferiore del piano ribaltabile 26, ed iniettando successivamente nella cavità interna di questo attrezzo i componenti del poliuretano {isocianato e poliolo) , con conseguente stampaggio dei pezzi, operazione che viene eseguita adoperando una tradizionale testa d'iniezione (non indicata nelle figure), prevista nella pressa e dotata di condotti separati e flessibili collegati con i rispettivi contenitori dei componenti liquidi del poliuretano, per il loro passaggio verso detta testa. Questa testa d'iniezione, in particolare, a differenza delle presse finora conosciute, nel presente caso durante la fase d'iniezione viene fatta pervenire facilmente e rapidamente in corrispondenza dell'attrezzo di stampaggio, agendo direttamente su tale attrezzo che è liberamente accessibile grazie alla disposizione delle colonne 29 in posizione sottostante ad esso, e grazie al fatto di essere situato ad un' altezza raggiungibile dall'operatore che permette a quest'ultimo di manovrare senza difficoltà tale attrezzo nelle sue diverse posizioni operative.
La presente pressa è inoltre provvista di almeno un ulteriore martinetto di comando oleodinamico 43 o simile di forma allungata, per determinare il ribaltamento attorno al perno 18 della piastra piana 22 assieme alla ralla 23 ed al piano di rotazione 24, detto martinetto di comando essendo disposto centralmente rispetto ai longheroni longitudinali 12 e 13 del basamento di supporto 11 ed estendendosi parallelamente agli stessi, ed essendo inoltre incernierato con la sua estremità libera con la piastra piana 22, mediante uno snodo 44 di tipo tradizionale sostenuto da due bracci 45 e 46 sporgenti dal tubo 20. Questo martinetto 43 è fulcrato sul basamento di supporto 11 mediante rispettivi perni laterali 47 e 48, fissati al corpo di detto martinetto ed alloggiati entro corrispondenti sedi 49 e 50 sporgenti da detti longheroni 12 e 13, permettendo in tal modo lo spostamento dell'assieme piastra piana 22-ralla 23-piano di rotazione 24 da una posizione in cui esso è allineato con i longheroni 12 e 13 (vedi fig. 1 e 11) ad una posizione in cui esso è sollevato e ribaltato rispetto ai longheroni stessi (vedi fig. 10).
Infine, il martinetto 43 è raccordato con una centralina di comando oleodinamica 51 di tipo tradizionale, pure sostenuta sui longheroni longitudinali 12 e 13 della pressa e collegata mediante condotti rigidi ed in parte flessibili (non visibili) opportunamente installati nel suddetto basamento di supporto 11 sia con il martinetto 43 e sia con i restanti martinetti della pressa, attraverso un sistema d'alimentazione e di distribuzione dell'olio che verrà descritto, onde determinare così il passaggio dell'olio verso tali martinetti ed i diversi organi di comando e distribuzione ad essi associati, per gli spostamenti richiesti dei martinetti e degli organi stessi.
La presenza della centralina oleodinamica 51 direttamente sulla pressa e non più separatamente ed esternamente alla stessa, come in precedenza, permette di semplificare notevolmente la costruzione della pressa prevedendo allo scopo i suddetti condotti di raccordo fissi e flessibili, mobili con movimenti limitati, tra detta centralina, i martinetti ed i restanti organi di comando e distribuzione dell'olio, ed eliminando pertanto gli ingombranti condotti di raccordo precedentemente previsti.
Nella pressa in questione, inoltre, lo spostamento dell'assieme piastra piana 22-ralla 23-piano di rotazione 24 dall'una all'altra delle sue posizioni operative sopra descritte viene vantaggiosamente realizzato con un movimento iniziale lento, necessario per vincere l'inerzia della massa di detto assieme, poi con un movimento veloce per ridurre i tempi morti per pervenire nella successiva posizione operativa, ed infine con un movimento smorzato in corrispondenza di tale successiva posizione operativa, per evitare pericolosi contraccolpi e vibrazioni di tale massa in questa posizione finale raggiunta, questi movimenti essendo comandati da un microcomputer programmabile (del tipo PLC o simile) associato al martinetto 43 ed alla relativa centralina di comando oleodinamica 51.
Inoltre, come di consueto anche la pressa considerata è provvista di uno o più adeguati fine-corsa (non mostrati) disposti in prossimità dell'estremità imperniata della piastra piana 22, e comandati da quest'ultima per entrambe le sue posizioni operative, in modo da determinarne l'arresto nella posizione rispettivamente raggiunta.
A sua volta, il piano di stampaggio ribaltabile 26 è associato con un idoneo meccanismo di comando 52 impegnabile con esso, e atto a permetterne lo spostamento da una prima posizione operativa non ribaltata, in cui esso viene mantenuto appoggiato su tale meccanismo ed impegnato con lo stesso, ad una seconda posizione operativa ribaltata e disimpegnata da tale meccanismo, posizioni visibili la prima nelle fig. 1 e 10 e la seconda nella fig. 11.
In particolare, questo meccanismo di comando 52 nel presente caso è sostanzialmente costituito da due aste rettilinee allungate ed appiattite 53 e 54, identiche e della stessa lunghezza, la cui estremità inferiori sono fissate con mezzi noti in sè lateralmente ed esternamente contro la superficie perimetrale del piano di rotazione 24 e le cui estremità superiori sono sagomate con una superficie piana 55 a livello del piano di stampaggio ribaltabile 26, per l'appoggio di questo piano di stampaggio sulla superficie stessa, e con una testa sporgente centrale 56 sagomata a fungo ed avente una grandezza tale da poter penetrare per una determinata profondità nel soprastante piano di stampaggio ribaltabile 26 nel modo e per la funzione che verranno descritti.
Le aste allungate 53 e 54 sono provviste di una rispettiva asola allungata centrale 57, estendentesi assialmente per una determinata lunghezza delle stesse e aperte in corrispondenza delle loro estremità superiori, asole nelle quali è alloggiata scorrevolmente una corrispondente barra rettilinea allungata 58 avente pressoché la stessa lunghezza dell'asola, fissata con la sua estremità inferiore mediante mezzi noti in sè contro la superficie perimetrale laterale del piano di stampaggio mobile 25, e la cui estremità superiore libera può spostarsi da una posizione retratta ad una posizione estratta rispetto a detta asola allungata 57, per i motivi di seguito descritti.
Il presente meccanismo di comando 52, inoltre, è costituito da due ganci 59 e 60 a forma di ganasce (vedi fig. 8 e 9) alloggiati imperniati in una corrispondente apertura passante 61 del piano di stampaggio ribaltabile 26, in posizione coincidente con quelle delle aste 53 e 54 e delle relative barre scorrevoli 58, detti ganci essendo provvisti ad una estremità di un rispettivo incavo 62 rivolto verso la parete interna dell'apertura passante 61, ed in cui è alloggiato un cursore 63 sollecitato da una molla di compressione 64 a spostarsi fuori dell'incavo stesso, nonché provvisti di rispettivi rulli di guida 65 e 66 rivolti fra loro e verso la contrapposta parete esterna dell'associata barra scorrevole 58, per guidarne lo scorrimento attraverso detti rulli.
Tali ganci 59 e 60, inoltre, comprendono una porzione 67 sagomata con un profilo complementare a quello della testa sporgente a fungo 56 dell'associata asta allungata, in modo da permettere a tale testa d'impegnarsi e disimpegnarsi rispetto a questa porzione sagomata 67, nelle condizioni in cui la testa è introdotta nell'apertura passante oppure è estratta dall'apertura stessa.
Nel primo caso, allora, l'impegno fra detta testa a fungo 56 e le porzioni 67 dei ganci 59 e 60 viene prodotto introducendo preventivamente la barra scorrevole 58 attraverso detti rulli di guida 65 e 66, mediante sollevamento del piano di stampaggio mobile 25 dalla sua massima posizione abbassata, circostanza in cui tale barra 58 determina la rotazione dei ganci 59 e 60 attorno ai relativi perni 68 e 69, mantenendoli accostati fra loro e quindi agganciati costantemente con detta testa a fungo 56, contro l'azione di spinta di detti cursori 63, con conseguente aggancio in posizione del piano di stampaggio ribaltabile 26. Nel secondo caso, il disimpegno fra detta testa a fungo 56 e le porzioni 67 dei ganci 59 e 60 viene determinato estraendo la barra 58 dai rulli di guida 65 e 66, mediante abbassamento del piano di stampaggio mobile 25, circostanza in cui in assenza di detta barra i ganci 59 e 60 vengono spinti dall'azione dei cursori 63 a ruotare attorno ai relativi perni 68 e 69, in posizione reciprocamente divaricata e tale da sganciare le loro porzioni sagomate 67 da detta testa a fungo, con conseguente sgancio del piano di stampaggio ribaltabile 26 rispetto alle corrispondenti aste e possibilità di spostare quest'ultimo nella sua posizione ribaltata mediante il martinetto 36.
In questo modo, la disposizione sopra specificata permette un sicuro ed efficace impegno e disimpegno reciproco fra la testa a fungo 56 ed i ganci 59 e 60, eliminando con ciò l'impiego di qualsiasi eventuale meccanismo di comando e di sicurezza per lo stesso scopo, e semplificando pertanto le operazioni necessarie per lo spostamento del piano di stampaggio ribaltabile 26 dall'una all'altra delle sue posizioni operative.
Infine, la presente pressa è provvista di un ulteriore martinetto di comando oleodinamico 70 o simile, di forma rettilinea allungata, comunicante col sistema d'alimentazione dell'olio della pressa stessa e disposto al di sopra del piano di stampaggio ribaltabile 26 ed associato ad un dispositivo estrattore dei pezzi stampati, contraddistinto col riferimento numerico 71, comprendente sostanzialmente un tavolino d'estrazione 72 su cui è applicato tale martinetto di comando 70 e sostenuto scorrevolmente da una serie di colonne di guida rettilinee 73, fissate sulla superficie superiore di detto piano di stampaggio ribaltabile, nonché provvisto di una pluralità di aste di spinta (non mostrate) sporgenti inferiormente dallo stesso e atte a penetrare attraverso corrispondenti fori passanti (non indicati nelle figure) , praticati per tutto lo spessore del piano di stampaggio ribaltabile 26, per determinare cosi il distacco di ogni pezzo stampato alloggiato nell'attrezzo di stampaggio. A sua volta, lo stelo 74 del martinetto di comando 70 è pure fissato alla superficie superiore del piano di stampaggio ribaltabile 26, per cui nella condizione d'alimentazione con olio del martinetto 70 e quindi di scorrimento dello stelo 74 nel martinetto stesso, esso determina lo scorrimento del tavolino d'estrazione 72 lungo le colonne 73, da una posizione di riposo sollevata in cui dette aste di spinta non penetrano attraverso i corrispondenti fori passanti del piano di stampaggio ribaltabile 26, e non producono l'estrazione del pezzo contenuto nell'attrezzo di stampaggio, ad una posizione di lavoro abbassata in cui dette aste di spinta penetrano sia attraverso detti fori passanti e sia attraverso corrispondenti fori passanti (non indicati) del punzone 42 di tale attrezzo, determinando con ciò il distacco e l'estrazione del pezzo stampato dall'attrezzo stesso.
Ovviamente, l'estrazione del pezzo stampato da detto attrezzo di stampaggio può venire effettuata anche prevedendo un tavolino d'estrazione di questo genere in posizione soprastante al piano mobile 25 e sottostante al piano ribaltabile 26, tavolino che è fissato al piano di rotazione 24 e le cui aste di spinta sono rivolte verso la matrice 41 di detto attrezzo e possono perciò penetrare entro corrispondenti fori passanti (non mostrati) della stessa, durante il movimento d'abbassamento del piano mobile 25, con conseguente distacco ed estrazione del pezzo stampato.
Esaminando ora le fig. 3-7, in cui viene mostrato il sistema d'alimentazione dell'olio della presente pressa e specificatamente un particolare costruttivo del piano di rotazione 24, della ralla 23 e della piastra piana 22 sottostante a tale ralla, si nota che questo piano di rotazione e la ralla sono dotati di un rispettivo foro passante centrale 76 e 77 coincidenti fra loro e della stessa grandezza (vedi fig. 3 e 4), per l'alloggiamento non forzato di una corrispondente bussola cilindrica 78 ad estensione assiale, che si prolunga inferiormente per una determinata lunghezza e risulta inserita a forza con la sua zona terminale in una corrispondente sede 79 della piastra piana 22, risultando pertanto solidale con essa.
A sua volta, tale bussola cilindrica 78 è provvista di un foro passante centrale assiale 81 per tutta la sua lunghezza, in cui risulta inserita una corrispondente ulteriore bussola cilindrica 82, pure provvista di un foro passante centrale assiale 83 per tutta la sua lunghezza, per il passaggio dei cavi elettrici per l'alimentazione di ulteriori fine-corsa (non mostrati) disposti in corrispondenza dei martinetti 31, 32, 36 e 70, cavi che per il collegamento a tali fine-corsa vengono poi fatti passare anche attraverso le colonne cilindriche 27, detti fine-corsa essendo in tal modo comandati dai movimenti dei rispettivi martinetti per determinare l'arresto di questi ultimi nelle posizioni operative rispettivamente raggiunte.
Tale ulteriore bussola cilindrica 82, inoltre, termina inferiormente pressoché a filo del bordo inferiore della bussola 78 ed è inserita a forza superiormente attraverso un corrispondente foro passante centrale 84 del piano di rotazione 24, rimanendo pertanto solidale in rotazione con lo stesso, e termina altresì superiormente a filo col bordo superiore di detto piano di rotazione.
Sulla superficie superiore del piano di rotazione 24, inoltre, è disposta una piastra quadrangolare 85 per la distribuzione dell'olio verso i martinetti 31, 32, 36 e 70 ed i diversi componenti operativi della pressa, che è realizzata come verrà descritto ed è fissata a tale piano di rotazione mediante bulloni passanti 86 o dispositivi di fissaggio simili noti in sè.
L'assieme costituito dal piano di rotazione 24, dalla bussola interna 82 e dalla piastra quadrangolare 85 è solidale e sostenuto da una prima semiparte rotante 87 della ralla 23, che s'impegna mediante una serie di cuscinetti 88 con una seconda semiparte fissa 89 della ralla stessa, a sua volta solidale con la piastra piana 22, con conseguente possibilità di rotazione di tale assieme rispetto a detta piastra piana per lo svolgimento delle funzioni di seguito descritte. Esaminando ora le fig. 5 e 6 mostranti con viste in pianta rispettivamente le due bussole 78 e 82, e la piastra quadrangolare 85, e la fig. 7 mostrante le due bussole 78 e 82 in vista laterale, si nota che l'assieme di tali bussole reciprocamente accoppiate come sopra descritto è collegato con la centralina di comando oleodinamica 51 (non visibile nelle figure) tramite una pluralità di condotti di raccordo rigidi, comunicanti con i diversi componenti operativi della pressa e costituiti nel presente caso da un primo ed un secondo condotto di mandata 90 e 91 per l'alimentazione rispettivamente dei martinetti 31 e 32 di comando del piano di stampaggio mobile 25 e del martinetto 43 di comando del ribaltamento della piastra piana 22, nonché da un terzo ed un quarto condotto di ritorno 92 e 93 per il ritorno verso la centralina 51 dell'olio proveniente da tali rispettivi martinetti di comando 31, 32 e 43, detti condotti raccordandosi lateralmente ed orizzontalmente con corrispondenti fori passanti interni fungenti da condotti (contraddistinti con identici riferimenti numerici nella fig. 5), praticati nell'assieme delle bussole 78 e 82 in posizioni sfalsate fra loro.
Tale assieme, inoltre, è collegato con la centralina di comando 51 tramite ulteriori condotti di raccordo rigidi, nel presente caso costituiti da condotti di mandata 94, 95 e 96 e da condotti di ritorno 97, 98, 99 che si raccordano inferiormente e verticalmente con corrispondenti fori passanti interni verticali dell'assieme stesso, fungenti da condotti, contraddistinti con gli stessi riferimenti numerici nella fig. 5 e comunicanti come verrà di seguito descritto coi martinetti 36 e 70 di comando rispettivamente del piano di stampaggio ribaltabile 26 e del dispositivo estrattore 71, nonché con eventuali ulteriori martinetti di comando di altre parti componenti della pressa (non visibili nelle figure citate) , richieste per lo svolgimento di specifiche operazioni dell'attrezzo di stampaggio, onde determinare così l'alimentazione ed il ritorno dell'olio rispetto a tali martinetti di comando, per lo spostamento di queste parti componenti in diverse posizioni operative durante lo stampaggio dei pezzi. A loro volta, le bussole 78 e 82 sono accoppiate fra loro con l'interposizione di una pluralità di guarnizioni di tenuta 100, di forma circolare, sovrapposte e separate fra loro (vedi fig. 3 e 4), alloggiate entro corrispondenti sedi 101 incavate nella superficie esterna della bussola interna 82, per tutta l'estensione della superficie stessa, dette guarnizioni realizzando una tenuta ermetica strisciante fra dette bussole durante la rotazione della bussola interna rispetto all'altra bussola.
Inoltre, la bussola interna 82 è provvista di una pluralità di gole separate radiali e circolari, reciprocamente concentriche e sovrapposte, incavate nella superficie esterna della bussola stessa per tutta la sua estensione, in posizioni comprese fra le diverse guarnizioni di tenuta 100, gole che nel presente esempio comprendono le gole 102 - 111 di sezione quadrangolare, e che con la contrapposta parete del foro interno passante centrale 81 della bussola 78 delimitano dei corrispondenti condotti in cui circola l'olio, senza che esso possa trafilare tra le due bussole per la presenza di dette guarnizioni di tenuta 100.
Queste gole sono comunicanti ad una loro estremità con i suddetti condotti di mandata e di ritorno, ed in particolare le gole 102, 103, 104 e 105 comunicano rispettivamente con i condotti di mandata 90 e 91 e con i condotti di ritorno 92 e 93 dell'olio, mentre le gole 106, 107 e 108 comunicano rispettivamente con i condotti di mandata 94, 95 e 96 e le gole 109, 110 e 111 comunicano rispettivamente con i condotti di ritorno 97, 98 e 99 dell'olio.
Tali gole, inoltre, sono comunicanti con l'altra loro estremità con corrispondenti condotti di mandata e di ritorno separati, che si estendono rettilinei e paralleli fra loro verticalmente in senso circolare per tutta la lunghezza della bussola interna 82, ed in particolare le gole 102, 103, 104 e 105 comunicano rispettivamente con i condotti di mandata 112 e 113 e con i condotti di ritorno 114 e 115 dell'olio, mentre le gole 106, 107 e 108 comunicano rispettivamente con i condotti di mandata 116, 117 e 118 e le gole 109, 110 e 111 comunicano rispettivamente con i condotti di ritorno 119, 120 e 121 dell'olio, detti condotti di mandata e di ritorno terminando liberamente con tutte le altre loro estremità superiori, a filo del bordo superiore di detta bussola interna, per comunicare così con corrispondenti condotti ricavati internamente alla soprastante piastra quadrangolare 85 per i motivi di seguito descritti.
Infine, riferendosi ora alle fig. 4 e 6 in cui viene rappresentata in pianta la piastra quadrangolare 85, si nota che tale piastra è provvista di una pluralità di fori passanti rettilinei, paralleli e separati fra loro, costituenti dei condotti interni per il passaggio dell'olio, i quali comprendono tutti una porzione orizzontale ed una porzione verticale raccordate fra loro, di cui l'estremità libera di ogni porzione orizzontale si raccorda con corrispondenti condotti rigidi ed esterni (non mostrati), collegati con i martinetti 31, 32, 36 e 70 e con eventuali ulteriori martinetti di comando di altre parti componenti della pressa (non mostrate nelle figure), e l'estremità libera di ogni porzione verticale comunica con le contrapposte estremità libere dei condotti verticali 112-121 della bussola interna 82, con l'interposizione di idonee guarnizioni di tenuta (nella fig. 4 è mostrata la sola guarnizione 122), atte ad impedire che l'olio passante attraverso i condotti così coincidenti possa trafilare indesideratamente tra la bussola interna 82 e la piastra quadrangolare 85. In particolare, nell'esempio considerato la piastra quadrangolare 85 è provvista di due condotti interni 123 e 124, di mandata e di ritorno rispettivamente, passanti longitudinalmente attraverso tutta la piastra, e comunicanti l'uno col lato d'ingresso e l'altro col lato d'uscita dell'olio dei martinetti 31 e 32 di comando dei movimenti di sollevamento e d'abbassamento del piano di stampaggio mobile 25 della pressa, di cui il primo condotto 123 è coincidente col condotto di mandata 112 ed il secondo condotto 124 è coincidente col condotto di ritorno 114 della bussola interna 82. Tale piastra è inoltre provvista di ulteriori condotti interni ricavati trasversalmente nella stessa e costituiti dai condotti di mandata 125, 126, 127 e 128, coincidenti con i rispettivi condotti di mandata 113, 116, 117 e 118 e dai condotti di ritorno 129, 130, 131 e 132 coincidenti con rispettivi condotti di ritorno 115, 119, 120 e 121 della bussola interna 82, dei quali i condotti di mandata 116 e di ritorno 119 comunicano rispettivamente col lato d'ingresso e col lato d'uscita dell'olio del martinetto 36 di comando del piano di stampaggio ribaltabile 26, i condotti di mandata 117 e di ritorno 120 comunicano rispettivamente col lato d'ingresso e col lato d'uscita dell'olio del martinetto 70 di comando del dispositivo estrattore 71, ed i restanti condotti di mandata e di ritorno comunicano con i martinetti {non mostrati) di comando delle altre parti componenti della pressa, in questo modo, appare evidente che le diverse parti componenti della pressa possono venire alimentate selettivamente dall'olio della centralina di comando 51, con l'ausilio di organi valvolari di distribuzione noti in sè operativamente collegati nel circuito oleodinamico della centralina stessa, con conseguente movimentazione alternata di tali parti componenti determinata dall'ingresso e dall'uscita dell'olio circolante attraverso i rispettivi condotti di mandata e di ritorno specificati, circostanzza che permette lo svolgimento delle diverse operazioni di stampaggio richieste in dipendenza dei collegamenti di volta in volta eseguiti fra i diversi condotti di mandata e di ritorno e le gole citati, grazie alla rotazione della bussola interna 82 rispetto alla bussola fissa 78 per un angolo di rotazione continuo di 360, in cui essa viene spostata m posizioni prestabilite e tali da mettere in comunicazione di volta in volta i diversi condotti di mandata e di ritorno della bussola interna 82 con diverse gole di tale bussola, con conseguente variazione del percorso di circolazione dell'olio da tali gole ai corrispondenti condotti di raccordo con la centralina di comando 51, per cui quest'ultima provvede ad alimentare con olio ed a comandare costantemente i relativi martinetti della pressa di stampaggio rispettivamente comunicanti attraverso detti condotti e dette gole con la centralina stessa.
In particolare, nel presente caso la rotazione di tale bussola interna 82 assieme al piano di rotazione 24 e alla piastra quadrangolare 85 viene prodotta vantaggiosamente mediante un idoneo meccanismo riduttore di trasmissione, contraddistinto col riferimento numerico 133 nella figura 2, costituito ad esempio da un gruppo settore dentato-rocchetto dentato oppure vite senza fine-ruota elicoidale o simile, ad azionamento manuale od eventualmente anche automatico, cooperante col piano di rotazione 24 in modo da determinarne con un comando esterno la rotazione nelle posizioni rispettivamente prescelte, assieme a detta bussola interna e detta piastra, modificando così opportunamente i collegamenti fra i diversi condotti di mandata, di ritorno e dette gole sopra indicati.
Riferendosi ora anche alle restanti fig. 10 e 11, vengono mostrate schematicamente le diverse fasi operative della pressa conforme all'invenzione per determinare lo stampaggio di pezzi di generi, forme e dimensioni diversi.
In particolare, nella fig. 10 si nota la pressa considerata con l'attrezzo di stampaggio montato fra il piano di stampaggio ribaltabile 26, spostato in posizione non ribaltata ed appoggiata sulle aste 53 e 54 nonché agganciata sulle aste stesse come descritto in precedenza, ed il piano mobile 25 che a sua volta è stato sollevato dai martinetti 31 e 32 in modo da determinare la chiusura di detto attrezzo di stampaggio, predisponendolo pertanto per lo svolgimento della successiva fase d' iniezione dei componenti del poliuretano (isocianato e poliolo) nella cavità interna di tale attrezzo. Nella fig. 10, inoltre, si nota che la pressa è stata spostata nella posizione operativa di stampaggio, ribaltando allo scopo di un determinato angolo l'assieme piastra piana 22-bussole 78 e 82-piano di rotazione 24-piastra quadrangolare 85, mediante il martinetto di comando 43, posizione in cui viene prima eseguito lo stampaggio dei pezzi e poi lo sfiato dell'aria dall'attrezzo di stampaggio, che viene agevolato grazie alla posizione inclinata dell'attrezzo stesso, con conseguente eliminazione della formazione di difetti strutturali interni di ogni pezzo stampato.
Indi, nella fase successiva la pressa viene nuovamente riportata nella posizione iniziale della fig. l· ribaltando tale assieme con un movimento inverso al precedente, per lo svolgimento della successiva fase d'estrazione dei pezzi stampati dall'attrezzo di stampaggio.
Questa fase d'estrazione, in particolare, come visibile dalla fig. 11, viene effettuata spostando prima il piano di stampaggio mobile 25 verso il basso e determinando cosi l'apertura dell'attrezzo di stampaggio, poi spostando il piano di stampaggio 26 in posizione ribaltata, mediante il relativo martinetto di comando 36, ed infine azionando il dispositivo estrattore 71 mediante il martinetto di comando 70, con conseguente distacco ed estrazione di ogni pezzo stampato da tale attrezzo e predisposizione dello stesso per successivi stampaggi con le stesse fasi operative descritte. La pressa di stampaggio così realizzata funziona in modo affidabile e viene adattata facilmente a rapidamente a vari stampi per ottenere pezzi stampati di genere e forme diversi, modificando di volta in volta i percorsi di distribuzione dell'olio verso i diversi martinetti e parti componenti della pressa stessa interagenti con i rispettivi stampi, che vengono adoperati preferibilmente con grandi superfici di stampaggio, con conseguenti variazioni delle pressioni di stampaggio dei pezzi stessi che consentono COSÌ la lavorazione sia di materiali di tipo tradizionale con densità e pesi compresi in ordini di grandezza prestabiliti, comportanti determinate pressioni di stampaggio e sia di materiali di genere diverso, con maggiori densità e peso, richiedenti pressioni di stampaggio più elevate, rendendo pertanto questa pressa estremamente versatile e pratica nell'uso. Ulteriori caratteristiche vantaggiose di queste presse, infine, sono : maggiore robustezza e compattezza con dimensioni d'ingombro contenute e semplicità costruttiva, notevole accessibilità e facilità di movimentazione nonché minori tempi di spostamento delle parti componenti, basse energie impiegate per il funzionamento, costruzione pienamente conforme alle norme antiinfortunistiche, facile accessibilità agli attrezzi di stampaggio dato che i piani di stampaggio sono situati ad altezza dell'operatore.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pressa di stampaggio di materie plastiche, in particolare di poliuretano rigido espanso, comprendente sostanzialmente almeno un primo ed un secondo piano di stampaggio, sostenuti da un basamento di supporto inferiore e uniti da una struttura di sostegno formata preferibilmente da colonne rettilinee allungate, detto primo piano di stampaggio essendo mobile alternativamente in avvicinamento ed allontanamento rispetto a detto secondo piano di stampaggio per il posizionamento di almeno un attrezzo di stampaggio noto in sè fra i piani stessi, in cui viene introdotto il materiale dei pezzi da realizzare tramite almeno una testa di stampaggio di tipo tradizionale, e comprendente almeno una piastra articolata ribaltabile su detto basamento di supporto, sostenente detti primo e secondo piano di stampaggio e detta struttura di sostegno, detta piastra essendo spostabile da una prima posizione operativa non ribaltata per le operazioni di chiusura e d'apertura di detto attrezzo di stampaggio, rispettivamente prima e dopo lo stampaggio dei pezzi, con successiva estrazione di ogni pezzo stampato mediante mezzi estrattori, ad una seconda posizione operativa ribaltata durante lo stampaggio dei pezzi ed il successivo sfiato dell'aria dagli stessi, nonché comprendente mezzi di comando di detti primo e secondo piano di stampaggio, di detta piastra e detti mezzi estrattori, costituiti preferibilmente da martinetti oleodinamici o simili collegati ad almeno una centralina dell'olio attraverso condotti di circolazione dell'olio, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di distribuzione selettiva dell'olio (78, 82, 85) collegati operativamente con detta centralina di comando (51) e detti mezzi di comando (31, 32, 36, 43, 70) e atti a determinare la circolazione dell'olio tra detta centralina di comando (51) e detti mezzi di comando (31, 32, 36, 43, 70) lungo percorsi diversi e variabili, in dipendenza dei mezzi di comando da attivare di volta in volta.
  2. 2. Pressa di stampaggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di distribuzione selettiva comprendono una prima bussola cilindrica (78) fissata a detta piastra ribaltabile (22) ed infilata non forzata attraverso corrispondenti fori passanti centrali (76, 77) di un piano di rotazione (24) soprastante a detta piastra ribaltabile (22) e di almeno una ralla (23) o simile, interposta fra quest'ultima e detto piano di rotazione (24) e provvista di una prima semiparte rotante (87) solidale con detto piano di rotazione (24) e di una seconda semiparte fissa (89) unita alla precedente semiparte mediante cuscinetti (88) e solidale con detta piastra ribaltabile (22), nonché comprendono una seconda bussola cilindrica (82) infilata assialmente attraverso corrispondenti fori passanti centrali (81, 84) di detta prima bussola (78) e di detto piano di rotazione (24) in modo da risultare rotante rispetto a detta prima bussola (78) e solidale con detto piano di rotazione (24), ed una piastra quadrangolare (85) fissata superiormente su detto piano di rotazione (24).
  3. 3. Pressa di stampaggio secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che dette prima e seconda bussola (78, 82) sono accoppiate fra loro con l'interposizione di guarnizioni di tenuta (100) di forma circolare, sovrapposte e separate fra loro, alloggiate entro corrispondenti sedi (101) incavate nella superficie esterna di detta seconda bussola (82) e atte a realizzare una tenuta ermetica strisciante fra dette bussole (78, 82) durante la rotazione di detta seconda bussola (82) entro detta prima bussola (78).
  4. 4. Pressa di stampaggio secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detta prima bussola (78) è provvista di una pluralità di condotti di mandata (90, 91, 94, 95, 96} e di condotti di ritorno (92, 93, 97, 98, 99) dell'olio raccordati con detta centralina di comando (51), che a sua volta è sostenuta da detto basamento di supporto (11).
  5. 5. Pressa di stampaggio secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detta seconda bussola (82) è provvista di una pluralità di prime e seconde gole (102, 103, 106, 107, 108 ; 104, 105, 109, 110, 111), separate, radiali e circolari, reciprocamente concentriche e sovrapposte, incavate nella superficie esterna della bussola stessa in posizioni comprese fra le diverse guarnizioni di tenuta (100), e delimitanti corrispondenti condotti di circolazione dell'olio con la contrapposta parete del foro passante centrale (81) di detta prima bussola (78), nonché è provvista di una pluralità di condotti di mandata (112, 113, 116, 117, 118) e di condotti di ritorno (114, 115, 119, 120, 121) dell'olio, che si estendono rettilinei e paralleli fra loro verticalmente in senso circolare per tutta la lunghezza della bussola stessa, dette prime gole (102, 103, 106, 107, 108) comunicando con detti condotti di mandata (90, 91, 94, 95, 96) di detta prima bussola (78) e con detti condotti di mandata (112, 113, 116, 117, 118) di detta seconda bussola (82), e dette seconde gole (104, 105, 109, 110, 111) comunicando con detti condotti di ritorno (92, 93, 97, 98, 99) di detta prima bussola (78) e con detti condotti di ritorno (114, 115, 119, 120, 121) di detta seconda bussola (82), detti condotti di mandata (112, 113, 116, 117, 118) e detti condotti di ritorno (114, 115, 119, 120, 121) terminando liberamente con le altre loro estremità a filo del bordo superiore di detta seconda bussola (82).
  6. 6. Pressa di stampaggio secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detta piastra quadrangolare (85) è provvista di una pluralità di condotti di mandata (123, 126, 127, 125, 128) e di condotti di ritorno (124, 130, 131, 129, 132) comunicanti, da un lato, con i rispettivi mezzi di comando (31, 32, 36, 70) e dall'altro con le estremità libere rispettivamente di detti condotti di mandata (112, 116, 117, 113, 118) e di detti condotti di ritorno (114, 119, 120, 115, 121) di detta seconda bussola (82).
  7. 7. Pressa di stampaggio secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'assieme costituito da detto piano di rotazione (24), detta seconda bussola (82) e detta piastra quadrangolare (85) è azionabile in rotazione per 360 mediante almeno un associato meccanismo riduttore di trasmissione di tipo noto in sè, costituito ad esempio da un gruppo settore dentato-rocchetto dentato, vite senza fineruota elicoidale e simile, per variare selettivamente il percorso di circolazione dell'olio attraverso detti condotti di mandata e di ritorno e dette gole.
  8. 8. Pressa di stampaggio secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto secondo piano di stampaggio (26) è articolato ribaltabile su detta struttura di sostegno (27, 29), ed è azionabile da detti mezzi di comando (36) da una prima posizione operativa non ribaltata, per l'operazione di chiusura di detto attrezzo di stampaggio e di stampaggio dei pezzi, ad una seconda posizione operativa ribaltata dopo lo stampaggio e per la successiva estrazione dei pezzi stessi, mezzi di aggancio (52) essendo previsti per impegnarsi e disimpegnarsi rispetto a detto secondo piano di stampaggio (26) quando lo stesso è azionato nelle sue rispettive prima e seconda posizione operativa.
  9. 9. Pressa di stampaggio secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di aggancio (52) comprendono una coppia di aste rettilinee allungate (53, 54), identiche e della stessa lunghezza, fissate inferiormente e lateralmente contro detto piano di rotazione (24) e provviste superiormente di una superficie piana (55) a livello di detto secondo piano di stampaggio (26), per l'appoggio dello stesso nella sua posizione operativa non ribaltata, e di una testa sporgente centrale (56) sagomata preferibilmente a fungo, dette aste allungate (53, 54) essendo rispettivamente provviste di un'asola allungata centrale (57) estendentesi assialmente per una determinata lunghezza delle stesse ed aperte in corrispondenza delle loro estremità superiori rivolte verso detto secondo piano di stampaggio (26), in cui è alloggiata scorrevolmente una corrispondente barra rettilinea allungata (58) avente pressoché la stessa lunghezza dell'asola stessa, ogni barra (58) essendo fissata inferiormente e lateralmente contro detto primo piano di stampaggio mobile (25) ed essendo spostabile da una posizione retratta ad una estratta rispetto a detta asola allungata (58), detta testa sporgente (56) essendo atta a cooperare con corrispondenti ganci (59, 60) alloggiati imperniati in una apertura passante (61) di detto secondo piano di stampaggio (26) e sollecitati da mezzi molleggiati (63, 64), in modo tale da mantenerli sganciati da detta testa sporgente (56) quando la barra (58) è spostata in posizione retratta ed agganciati con la testa stessa quando la barra (58) è spostata in posizione estratta.
  10. 10. Pressa di stampaggio secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detti mezzi molleggiati comprendono un incavo (62) ricavato in ogni gancio (59, 60) e rivolto verso la parete interna di detta apertura passante (61), in cui è alloggiato un cursore (63) sollecitato da una molla di compressione (64) a spostarsi fuori dell'incavo stesso.
  11. 11. Pressa di stampaggio secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti ganci (59, 60) sono provvisti di rispettivi rulli di guida (65, 66) rivolti fra loro e verso la contrapposta parete esterna dell'associata barra scorrevole (58), per guidare lo scorrimento di quest'ultima attraverso i ganci stessi durante il suo spostamento dalla posizione retratta a quella estratta e viceversa.
  12. 12. Pressa di stampaggio secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi estrattori (71) comprendono un tavolino d'estrazione (72) sostenente il rispettivo mezzo di comando (70) e sostenuto da una serie di colonne di guida rettilinee (73), fissate superiormente a detto secondo piano di stampaggi nonché provvisto di aste di spinta rivolte verso detto attrezzo di stampaggio ed agenti contro ogni pezzo stampato, per determinarne l'estrazione, mediante spostamento a scorrimento di detto tavolino (72) lungo dette colonne (73) tramite detto mezzo di comando (70).
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