ITPN20100046A1 - Struttura di protezione per pareti - Google Patents

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ITPN20100046A1
ITPN20100046A1 IT000046A ITPN20100046A ITPN20100046A1 IT PN20100046 A1 ITPN20100046 A1 IT PN20100046A1 IT 000046 A IT000046 A IT 000046A IT PN20100046 A ITPN20100046 A IT PN20100046A IT PN20100046 A1 ITPN20100046 A1 IT PN20100046A1
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wall
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structure according
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IT000046A
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Inventor
Tiziano Girolami
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Metallidea S R L
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    • E04BUILDING
    • E04FFINISHING WORK ON BUILDINGS, e.g. STAIRS, FLOORS
    • E04F19/00Other details of constructional parts for finishing work on buildings
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    • E04F19/04Borders; Finishing strips, e.g. beadings; Light coves for use between floor or ceiling and wall, e.g. skirtings
    • E04F19/0459Borders; Finishing strips, e.g. beadings; Light coves for use between floor or ceiling and wall, e.g. skirtings characterised by the fixing method
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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    • H02GINSTALLATION OF ELECTRIC CABLES OR LINES, OR OF COMBINED OPTICAL AND ELECTRIC CABLES OR LINES
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Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“STRUTTURA DI PROTEZIONE PER PARETI”
DESCRIZIONE
SETTORE TECNICO DELL’INVENZIONE
[001] La presente invenzione si riferisce ad una struttura lineare modulare di protezione atta ad essere applicata a superfici verticali per costituire ad esempio un paracolpi o un battiscopa. Inoltre, la presente invenzione si riferisce anche ad un procedimento di montaggio della stessa.
TECNICA DI BASE DELL’INVENZIONE
[002] In alcuni ambienti, quali ad esempio ospedali, case di cura, laboratori, centri estetici ecc.., ma anche celle frigorifere di ristoranti o ospedali, o ascensori pubblici, spesso il personale trasporta carrelli o lettighe. Può accadere che carrelli, barelle o lettini urtino contro il muro o le pareti di ascensori e celle causando il deterioramento di dette strutture che necessitano quindi di una continua e costosa manutenzione.
[003] Per questo motivo è solitamente consigliabile l’utilizzo di strutture di protezione nella forma di corsie continue, atte ad essere posizionate sulle pareti ad una quota desiderata, vantaggiosamente alle altezze alle quali sono più probabili gli impatti tra la parete stessa e i bordi laterali dei carrelli o lettighe, formando in questo modo dei paracolpi, o all’altezza delle ruote di detti mezzi, costituendo quindi dei battiscopa.
[004] Strutture di questo tipo sono già di per sé note: ad esempio, il brevetto statunitense US 6533251 mostra un paracolpi, che può anche fungere da corrimano, costituito sostanzialmente dall’unione di più moduli formati da elementi di copertura (con il termine lineare si intende un elemento avente un’estensione in una direzione significativamente maggiore rispetto alle altre), aventi una determinata lunghezza e forma sostanzialmente a C che possono essere posizionati uno di seguito all’altro per formare una struttura continua, estendentesi per una lunghezza secondo necessità.
[005] Detti elementi di copertura vengono fissati alla parete, preferibilmente incollandoli ad uno o più elementi di supporto direttamente ancorati ad intermittenza alla parete mediante viti o altri mezzi di fissaggio.
[006] Un inconveniente della soluzione presentata dal brevetto sopracitato consiste nel fatto che gli elementi di supporto devono essere fissati direttamente a parete alla quota esatta al fine di assicurare una perfetta orizzontalità agli elementi di copertura che vi saranno poi sopra posizionati, in quanto anche lievi differenze di quota potrebbero risultare esteticamente poco gradevoli. E’ dunque necessario procedere con una certa accortezza e possibilmente con strumenti che consentano di posizionare con precisione ciascun elemento sulla parete. Tuttavia, anche cercando di adoperare le dovute accortezze, a causa di errori o impedimenti nelle operazioni di misura, o ancora per la presenza di irregolarità della superficie del muro, l'applicazione degli elementi di supporto non risulta preciso. Di conseguenza, il procedimento di montaggio è piuttosto laborioso e risulta dispendioso in termini di tempo.
RIASSUNTO DELL’INVENZIONE
[007] Compito principale di quanto forma oggetto della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti della tecnica nota escogitando una struttura lineare e modulare di protezione per pareti che sia facilmente e velocemente installabile. NeN’ambito del compito sopra esposto, uno scopo della presente invenzione consiste nel realizzare una struttura lineare e modulare di protezione per pareti che sia formata dal minor numero di elementi possibili, assemblabile senza l’utilizzo di agenti collanti o mezzi di fissaggio esterni.
[008] Ulteriore scopo è quello di escogitare una struttura di protezione che fornisca una superficie esterna più continua possibile per rendere più agevoli le operazioni di pulizia e disinfezione della stessa ed evitare massimamente accumuli di sporcizia.
[009] Un altro scopo dell'invenzione è quello di fornire una struttura lineare di protezione per pareti che non sia facilmente removibile da persone non autorizzate, in modo da evitare atti di vandalismo, ma che consenta comunque la sostituzione di ciascun modulo in caso di necessità.
[0010] Non ultimo scopo è quello di escogitare una struttura di protezione che consegua il compito e gli scopi sopra indicati a costi di produzione competitivi, in modo tale che il suo impiego risulti vantaggioso anche dal punto di vista economico, e che sia ottenibile con gli usuali e noti impianti, macchinari ed attrezzature.
[0011] Il compito e gli scopi sopra indicati, ed altri che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti tramite la realizzazione di una struttura lineare di protezione come definito alla rivendicazione 1 e mediante un procedimento di montaggio di una struttura di protezione per pareti secondo la rivendicazione 10.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
[0012] Vantaggi e caratteristiche dell'invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione che segue, a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento alle allegate figure, in cui:
- la Figura 1 è un esploso di due moduli rettilinei affiancati della struttura di protezione secondo la presente invenzione;
- le Figure 2A e 2B sono rispettivamente una vista frontale ed una vista in prospettiva di un elemento di supporto della struttura di protezione atto ad essere fissato ad una parete;
- le Figure 3A e 3B sono rispettivamente viste in prospettiva e frontale di un elemento di copertura rettilineo appartenente alla struttura di protezione secondo la presente invenzione;
- la Figura 3C è una sezione trasversale dell’elemento di copertura illustrato nelle Figure 3A e 3B, visto lungo la linea di sezione A-A;
- la Figura 4 è una vista prospettica di un modulo di testata;
- la Figura 5 è una vista in prospettiva di un modulo angolare interno;
- la Figura 6 è una vista in prospettiva di un modulo angolare esterno;
- la Figura 7 è una vista in prospettiva di un esempio di montaggio della struttura di protezione secondo la presente invenzione; e
- le Figure 8A, 8B, 8C e 8D sono delle viste prospettiche di elementi di copertura rispettivamente rettilineo, di testata, angolare interno e angolare esterno, secondo una variante realizzativa della presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE FORME REALIZZATIVE DELL’INVENZIONE [0013] Con riferimento alle figure precedentemente citate, in particolare alla figura 1, è rappresentata una struttura di protezione per porzioni lineari di superfici verticali, quale ad esempio un paracolpi o un battiscopa, atta ad essere applicata alle pareti in ambienti quali ospedali, case di cura, centri estetici, laboratori, celle frigorifere di ristoranti o ascensori pubblici per evitare che le pareti vengano sporcate, graffiate o danneggiate dagli urti provocati da barelle, lettighe o carrelli.
[0014] La struttura di protezione per pareti secondo la presente invenzione comprende una pluralità di elementi di supporto, atti ad essere direttamente fissati su detta parete, e una pluralità di elementi di copertura, atti ad essere sormontati a detti elementi di supporto e ivi fissati mediante mezzi di impegno.
[0015] L’unione continua in senso longitudinale di più elementi di supporto avviene mediante mezzi di innesto; successivamente, su questa serie continua di elementi di supporto fissata alla parete vengono posizionati e tra di loro uniti medianti mezzi di unione gli elementi di copertura, fino a formare una struttura longitudinale, sostanzialmente continua, che si sviluppa lungo la parete ad un’altezza prefissata e per un’estensione desiderata.
[0016] Inoltre, la struttura di protezione prevede pure degli elementi di copertura di testata e angolari, al fine di adattarsi perfettamente e senza interruzioni alla geometria delle pareti a cui viene applicata.
[0017] Una delle caratteristiche principali di detta struttura di protezione consiste nel fatto di essere totalmente priva di mezzi di fissaggio esterni, quali viti, chiodi o agenti collanti, eccetto quelli richiesti per il fissaggio alla parete degli elementi di supporto: infatti, come più avanti spiegato nel dettaglio, sia i mezzi di innesto, per l’unione di elementi di supporto adiacenti, sia i mezzi di impegno, per l’unione di elementi di supporto ed elementi di copertura, sia infine i mezzi di unione tra elementi di copertura adiacenti sono completamente realizzati di pezzo sugli elementi costituenti la struttura e funzionano preferibilmente “a scatto” per agevolare e velocizzare al massimo la procedura di installazione.
[0018] Preferibilmente, tutti gli elementi componenti la struttura di protezione sono formati per stampaggio di un materiale polimerico rigido, per poter resistere agli eventuali urti, ma leggero; particolarmente indicato è ad esempio l’utilizzo di polipropilene caricato talco.
[0019] La struttura di protezione prevede un’unica tipologia di elemento di supporto 10, illustrato nelle Fig. 2A e 2B, a cui vengono associati elementi di copertura di forma varia, in grado di adattarsi alla geometria della parete da proteggere: sono quindi forniti elementi di copertura per tratti rettilinei 20A (Figure 3A, 3B), di testata 20B (Fig. 4), angolari interni 20C (Fig. 5) e angolari esterni 20D (Fig. 6).
[0020] Un elemento di supporto 10 secondo la presente invenzione comprende sostanzialmente un elemento di base piano 11, provvisto di una pluralità di fori passanti 50 per l'inserimento di opportuni mezzi di fissaggio, quali viti o chiodi (non mostrati) per il fissaggio di detto elemento di supporto 10 alla parete.
[0021] Sulla superficie dell’elemento di supporto 10 opposta a quella che risulta a contatto con la parete dopo il fissaggio, si estendono longitudinalmente due pareti perimetrali 12 sulla base esterna di ciascuna delle quali è previsto un incavo 60, cioè una scanalatura longitudinale continua che si estende per tutta la lunghezza dell’elemento di base piano 11.
[0022] Inoltre, su dette pareti perimetrali 12 è realizzata una pluralità di intagli trasversali 13, quali delle fessure aperte sulla sommità, ed una pluralità di prime porzioni di rinforzo 14, quali ad esempio delle alette sostanzialmente triangolari.
[0023] L’elemento di base piano 11 è inoltre provvisto di almeno una nervatura longitudinale sporgente 15, sulla quale è realizzata una pluralità di aperture passanti 16, intervallate da una pluralità di seconde porzioni di rinforzo trasversali 17.
[0024] Come detto, un’altra caratteristica fondamentale della struttura di protezione è la presenza di mezzi di innesto 18, posizionati sulle porzioni perimetrali di bordo libere dell’elemento di base piano 11 e preferibilmente formati da due parti coniugate maschio-femmina, che, una volta congiunte, uniscono a scatto un elemento di supporto 10 a quello adiacente.
[0025] Vantaggiosamente, quindi, su ciascun elemento di supporto 10 saranno presenti su un lato gli innesti maschio, e sul lato opposto, gli elementi femmina, in modo da consentire la disposizione sulla parete di una successione continua di elementi di supporto 10 modulari.
[0026] Nelle figure, gli elementi femmina 18A, posti su una porzione perimetrale di bordo dell’elemento di supporto 10, comprendono delle sedi rientranti provviste di sottosquadri 80, mentre i corrispondenti elementi maschio 18B, posti sulla porzione perimetrale di bordo opposta, comprendono delle sporgenze a U le cui estremità flessibili 90 sono atte ad essere inserite a scatto all’interno dei sottosquadri 80 dell’elemento di supporto 10 successivo; all’interno delle sedi 18A verranno invece inserite le estremità flessibili 90 appartenenti all’elemento di supporto precedente.
[0027] Inoltre, sulla porzione perimetrale di bordo dell’elemento di base piano 11 su cui sono realizzati gli elementi femmina 18A, disposta in particolare tra detti elementi femmina 18A, è realizzata una porzione sporgente 19A; similmente, sulla porzione perimetrale di bordo opposta della base rettangolare piana 11, disposta tra gli elementi maschio 18B, è prevista una porzione rientrante 19B, formante una sede complementare a detta porzione sporgente 19A; dette porzioni sporgente 19A e rientrante 19B aiutano ulteriormente a fornire un’unione stabile tra elementi di supporto 10 adiacenti.
[0028] Quindi, una volta fissato alla parete il primo degli elementi di supporto 10 formanti la struttura di protezione, è possibile posizionare i successivi in modo perfettamente orizzontale semplicemente unendo tra di loro i mezzi di innesto 18A, 18B sopra descritti e sovrapponendo le porzioni 19A e 19B.
[0029] Nelle Figure 3A e 3B è illustrato un elemento di copertura 20A per tratti rettilinei. Elementi descritti in riferimento all’elemento di copertura 20A che sono sostanzialmente uguali anche negli elementi angolari e di testata, verranno indicati nella descrizione seguente tramite la stessa numerazione di riferimento.
[0030] Detto elemento di copertura 20A comprende una porzione centrale 21 e due contropareti 22 raccordate alla porzione centrale 21 , a formare sostanzialmente un elemento a forma di C, atto ad essere sormontato ad un elemento di supporto 10.
[0031] La superficie esterna dell’elemento di copertura 20A si presenta quindi liscia e continua, e tutti gli spigoli sono arrotondati. La superficie opposta dell’elemento di copertura 20A, ossia la superficie che risulterà interna quando la struttura di protezione sarà completamente montata, è provvista di una pluralità di primi mezzi di impegno 24 e di una pluralità di secondi mezzi di impegno 27, che consentono di fissare irremovibilmente detto elemento di copertura 20A ad un elemento di supporto 10.
[0032] Detti primi mezzi di impegno 24 sono disposti sul bordo interno di entrambe le due contropareti perimetrali 22 e comprendono delle porzioni sporgenti verso l'interno, tra loro distanziate, atte a cooperare a scatto, all’atto del montaggio, con l’incavo 60 dell’elemento di supporto 10.
[0033] I secondi mezzi di impegno 27 comprendono invece una pluralità di aggetti prismatici (preferibilmente in numero e disposizione pari alle aperture passanti 16 presenti nell’elemento di supporto 10), sulla sommità di cui è prevista una porzione sporgente 27A rispetto al corpo degli aggetti prismatici a formare un dente di aggancio. Detti aggetti prismatici 27 sono posizionati in modo che il dente di aggancio 27A si inserisca a scatto, in fase di montaggio della struttura di protezione, airinterno delle aperture passanti 16 presenti lungo le nervature interne 15 dell’elemento di supporto 10.
[0034] Secondi elementi di rinforzo 28, nella forma di alette sostanzialmente triangolari, sono previsti alla base di ciascun aggetto prismatico 27, e una pluralità di terzi elementi di rinforzo 29, quali delle alette triangolari, è disposta sul retro delle contropareti 22, in modo da conferire alle stesse una maggior rigidità. Inoltre, detti terzi elementi di rinforzo 29 sono disposti in modo tale da inserirsi, in fase di montaggio dell’elemento di copertura 20A sull’elemento di supporto 10, esattamente all’interno delle fessure 13 previste sulle porzioni piane laterali 12, conferendo maggiore resistenza a taglio all’incastro tra i due elementi.
[0035] Un’altra caratteristica fondamentale della presente invenzione consiste nella presenza, sull’elemento di copertura 20A, di mezzi di unione 25A, 25B atti a cooperare con reciproci mezzi di unione 25A, 25B forniti su elementi di copertura attigui, in modo da rendere la superficie esterna della struttura di protezione il più possibile continua ed ermetica.
[0036] Detti mezzi di unione 25A, 25B si estendono lungo le porzioni perimetrali di bordo della porzione centrale 21 sprovviste delle contropareti 22 e comprendono, lungo una porzione di bordo, una scanalatura ribassata sporgente 25A e, sulla porzione opposta, una scanalatura complementare ma rientrante 25B. In questo modo, l’unione tra due elementi di copertura 20A attigui avviene sostanzialmente per sovrapposizione tra la scanalatura sporgente 25A del primo elemento di copertura e la scanalatura complementare rientrante 25B dell’elemento successivo. Anche in questo caso, su ciascun elemento di copertura 20A saranno presenti, su un lato, la scanalatura sporgente 25A, e sul lato opposto, la scanalatura rientrante 25B, in modo da consentire la disposizione sulla parete di una successione continua di elementi di copertura 20A modulari.
[0037] Nelle Figure 4, 5 e 6 sono illustrate altre tipologie di elementi di copertura, realizzate per adattare la struttura alla geometria della parete da proteggere. Esse sono rispettivamente: un elemento di copertura di testata 20B, atto ad essere posto nella sezione iniziale o finale della struttura di protezione oppure in corrispondenza di interruzioni della parete, quali ad esempio porte, un elemento di copertura angolare interno 20C ed un elemento di copertura esterno 20D. Come l’elemento di copertura rettilineo 20A, anch’essi possiedono primi mezzi di impegno 24 e mezzi di unione 25, identici a quelli sopra descritti, ma sono sprovvisti di secondi mezzi di impegno 27.
[0038] In Figura 6 è mostrato un esempio di montaggio di un elemento di copertura rettilineo 20A, un elemento di copertura angolare interno 20C ed un elemento angolare esterno 20D.
[0039] Le figure 8A, 8B, 8C e 8D mostrano una variante realizzativa degli elementi di copertura sopra descritti 20A’, 20B’, 20C’ e 20D’, in cui una delle due contropareti 22’ dell’elemento di copertura è sagomata secondo una superficie curvata verso l’esterno in modo da raccordare con continuità la porzione centrale 21 dell’elemento di copertura alla parete o al pavimento.
[0040] Questa forma realizzativa è particolarmente vantaggiosa nel caso in cui la struttura di protezione venga usata come battiscopa, ossia sia installata nella parte inferiore della parete in modo da essere a contatto con il pavimento: in questo modo si impedisce alla sporcizia di accumularsi in eventuali anfratti difficilmente raggiungibili con le normali attività di pulizia. Inoltre, la conformazione di detta controparete 22’ aiuta a respingere le ruote di lettighe o carrelli che transitano nelle vicinanze del battiscopa, ri-inviandole verso il centro della corsia o della stanza.
[0041] Il procedimento per il montaggio di una struttura di protezione per pareti secondo la presente invenzione comprende le seguenti fasi:
a) posizionare un primo elemento di supporto 10 sulla parete, ad un’altezza desiderata ed in modo perfettamente orizzontale;
b) fissare irremovibilmente detto elemento di supporto 10 alla parete, inserendo opportuni mezzi di fissaggio all’interno dei fori 50 previsti su detto elemento di supporto 10;
c) disporre gli elementi di supporto 10 adiacenti a detto primo elemento di supporto 10 unendo a scatto mezzi di innesto 18, ossia inserendo gli elementi maschio 18B del primo entro gli elementi femmina 18A del successivo e fissare alla parete gli elementi di copertura adiacenti al primo così disposti; d) sormontare un primo elemento di copertura 20A, 20B, 20C, 20D, 20A’, 20B’, 20C’ e 20D’ a detto primo elemento di supporto 10 utilizzando primi mezzi di impegno 24 e, se presenti, secondi mezzi di impegno 27 nelle sedi di un elemento di supporto 10, ossia rispettivamente gli incavi 60 e le aperture passanti 16;
e) disporre e fissare elementi di copertura 20A, 20B, 20C, 20D, 20A’, 20B’, 20C’ e 20D’ adiacenti a detto primo elemento di copertura 20A, 20B, 20C, 20D, 20A’, 20B’, 20C’ e 20D’ unendo mezzi di unione 25A, 25B complementari in modo che la superficie esterna della struttura di protezione risulti sostanzialmente continua.
[0042] Da quanto precede risulta quindi evidente come una struttura di protezione atta ad essere applicata a superfici verticali secondo la presente invenzione consegua gli scopi ed i vantaggi inizialmente previsti.
[0043] Si è infatti ottenuta una struttura lineare di protezione per superfici verticali che è facilmente e velocemente installabile, in quanto, una volta fissato il primo elemento di supporto nella posizione corretta, gli elementi adiacenti sono auto-livellanti.
[0044] Inoltre, una struttura di protezione realizzata secondo gli insegnamenti della presente invenzione fornisce una superficie esterna continua in grado di rendere più agevoli le operazioni di pulizia e disinfezione della stessa ed evitare massimamente accumuli di sporcizia.
[0045] Vantaggiosamente, detta struttura di protezione, risultando sostanzialmente cava, consente l’eventuale passaggio di cavi elettrici o piccole tubazioni nascondendole dalla vista ed impedendo che qualcuno possa accidentalmente entrare in contatto con esse.
[0046] Inoltre, grazie al fissaggio “a scatto”, gli elementi di copertura sono sostanzialmente irremovibili dall’elemento di supporto dalle persone non autorizzate, in modo da evitare atti di vandalismo sia verso la struttura stessa, sia per quanto riguarda gli eventuali cavi o tubazioni passanti all’interno di essa. Tuttavia, in caso di eventuale deterioramento, dovuto principalmente all’usura, di uno o più elementi di copertura, sarà possibile procedere alla sostituzione degli stessi dal personale autorizzato con opportune attrezzature: quest’operazione causerà però il danneggiamento irrimediabile dell’elemento, che dovrà poi essere sostituito con un nuovo elemento di copertura.
[0047] Inoltre, il montaggio della struttura di protezione avviene utilizzando solamente mezzi meccanici realizzati di pezzo con gli elementi della struttura, senza quindi ricorrere all’utilizzo di sostanze collanti o mezzi di fissaggio esterni. Quest’ultima caratteristica rende il prodotto qui descritto e rivendicato facile ed economico da produrre.
[0048] Naturalmente la presente invenzione è suscettibile di numerose applicazioni, modifiche o varianti senza con ciò uscire dalTambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.
[0049] Inoltre i materiali e le attrezzature utilizzati per la realizzazione della presente invenzione, nonché le forme e le dimensioni dei singoli componenti, potranno essere i più idonei a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (10)

  1. Rivendicazioni del brevetto per invenzione industriale avente per titolo: “STRUTTURA DI PROTEZIONE PER PARETI” RIVENDICAZIONI 1. Struttura di protezione per pareti, comprendente: una pluralità di elementi di supporto (10), provvisti di fori passanti (50) per il fissaggio a detta parete, e comprendenti un elemento di base piano (11) da cui si estendono longitudinalmente due pareti perimetrali (12), sulla base esterna delle quali è previsto un incavo continuo (60), una pluralità di elementi di copertura (20A, 20B, 20C, 20D, 20A, 20B’, 20C’, 20D’), comprendenti una porzione centrale (21) e due contropareti perimetrali (22, 22’) raccordate con continuità a detta porzione centrale (21), atti ad essere sovrapposti a detti elementi di supporto (10) mediante primi mezzi di impegno (24) disposti sul bordo interno di dette contropareti perimetrali (22, 22’) e atti a impegnarsi a scatto in detti incavi continui (60), caratterizzata dal fatto che detti elementi di supporto (10) sono provvisti, sulle porzioni perimetrali di bordo libere, di mezzi di innesto a scatto (18A, 18B) atti ad unire elementi di supporto (10) adiacenti.
  2. 2. Struttura di protezione per pareti secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di innesto sono formati, su una porzione di bordo, da elementi femmina (18A), e sull’altra porzione di bordo, da elementi maschio (18B) tra loro complementari.
  3. 3. Struttura di protezione per pareti secondo la rivendicazione 2, in cui detti elementi femmina (18A) sono sedi fornite di sottosquadri (80) e detti elementi maschio (18B) sono sporgenze a forma di U, le cui estremità flessibili (90) sono atte ad impegnarsi irremovibilmente entro i sottosquadri (80) di dette sedi (18A) di un elemento di supporto (10) adiacente.
  4. 4. Struttura di protezione per pareti secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti elementi di copertura (20A, 20B, 20C, 20D, 20A’, 20B’, 20C’, 20D’) sono provvisti di mezzi di unione (25A, 25B), disposti lungo le porzioni libere di bordo perimetrale di detta porzione centrale (21), atti a cooperare con reciproci mezzi di unione (25A, 25B) provvisti su elementi di copertura (20A, 20B, 20C, 20D, 20A’, 20B’, 20C’, 20D’) adiacenti.
  5. 5. Struttura di protezione per pareti secondo la rivendicazione 4, in cui detti mezzi di unione (25A, 25B) sono formati su una porzione di bordo da una scanalatura continua sporgente (25A), e sul lato opposto, da una scanalatura rientrante (25B) tra loro complementari.
  6. 6. Struttura di protezione per pareti secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di base piano (11) è provvisto di almeno una di nervatura longitudinale sporgente (15) sulla quale è prevista una pluralità di aperture passanti (16).
  7. 7. Struttura di protezione per pareti secondo la rivendicazione 6, in cui sulla superficie interna della porzione centrale (21) di detti elementi di copertura (20A, 20A’) sono formati secondi mezzi di impegno (27) atti a cooperare con dette aperture passanti (16) posizionate corrispondentemente su detta almeno una nervatura (15) di detti elementi di supporto (10).
  8. 8. Struttura di protezione per pareti secondo la rivendicazione 7, in cui detti secondi mezzi di impegno comprendono una pluralità di aggetti prismatici (27), sull’estremità dei quali è prevista una porzione sporgente {27 A) atta ad impegnarsi a scatto in una di dette aperture passanti (16).
  9. 9. Struttura di protezione per pareti secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui una di dette contropareti (22’) di detti elementi di copertura (20A’, 20B’, 20C’ e 20D’) è sagomata secondo una superficie curva verso l’esterno in modo da raccordare detta porzione centrale (21) alla parete o al pavimento.
  10. 10. Procedimento di montaggio di una struttura di protezione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto di prevedere le seguenti fasi: a) posizionare un primo elemento di supporto (10) sulla parete, ad un’altezza desiderata; b) fissare irremovibilmente detto elemento di supporto (10) alla parete; c) disporre gli elementi di supporto (10) adiacenti al primo unendo mezzi di innesto (18A, 18B) complementari e fissare detti elementi di supporto (10) alla parete; d) sormontare un primo elemento di copertura (20A, 20B, 20C, 20D, 20A’, 20B’, 20C’, 20D’) a detto primo elemento di supporto (10) unendo i corrispondenti mezzi di impegno (24, 60; 27, 16); e) disporre e fissare elementi di copertura (20A, 20B, 20C, 20D, 20A’, 20B’, 20C’, 20D’) adiacenti a detto primo elemento di copertura (20A, 20B, 20C, 20D, 20A’, 20B’, 20C’, 20D’) unendo mezzi di unione (25A, 25B) complementari in modo che la superficie esterna della struttura di protezione risulti sostanzialmente continua.
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