ITPI20110052A1 - Struttura di smorzatore idraulico - Google Patents

Description

“STRUTTURA DI SMORZATORE IDRAULICO†,

DESCRIZIONE

Ambito dell’invenzione

La presente invenzione si colloca nell’ambito meccanico ed, in particolare, si riferisce ad una struttura di smorzatore idraulico atto a smorzare sollecitazioni esterne, in particolare sollecitazioni di trazione o compressione. Ad esempio, la struttura di smorzatore à ̈ applicabile in ambito nautico inserendola negli ormeggi delle imbarcazioni, ad esempio yacht, navi o altre tipologie di imbarcazioni, ma anche in ambito auto motive o altro ambito. Con il termine sollecitazione si intende una qualunque azione che sviluppa una forza di trazione o compressione.

Brevi cenni alla tecnica nota

Sono note diverse tipologie di dissipatori o smorzatori a fluido, altresì comunemente denominati dissipatori viscosi.

In particolare, un tipo di dissipatore viscoso à ̈ un meccanismo cilindro-pistone in grado di smorzare il moto ad esso impresso dissipandolo tramite attrito viscoso. La forza viscosa con cui il dissipatore risponde alla sollecitazione à ̈ proporzionale alla velocità e ha verso opposto alla forza impressa. Tale dispositivo viene spesso utilizzato in accoppiamento con un elemento elastico, in particolare una molla.

Più in particolare, il pistone che scorre all’interno del cilindro definisce una prima ed una seconda camera tra loro separate, per cui durante la corsa del pistone si ha selettivamente un trafilamento del fluido viscoso tra la prima e la seconda camera.

Al fine di ottenere il trafilamento che determinata poi il grado di dissipazione dello smorzatore, sono presenti dedicati passaggi fissi o a valvola sul pistone. Questi sono rappresentati, ad esempio, da fori a ridotto diametro che smorzano il passaggio del fluido da una camera all’altra e quindi creano l’effetto dissipativo.

Un ulteriore esempio, vede invece la presenza di elementi a valvola atti a passare da una configurazione più aperta ad una configurazione più chiusa variando la forza di smorzamento.

Tuttavia i sopramenzionati smorzatori a fluido risultano inefficaci nel caso in cui debbano dissipare o smorzare una serie di sollecitazioni temporalmente ravvicinate tra loro. Risulta infatti, che il trafilamento del fluido viscoso attraverso i mezzi a valvola condiziona sia la corsa di andata sia la corsa di ritorno del pistone. Di conseguenza il pistone impiega sostanzialmente lo stesso tempo a ritornare ad una posizione originaria.

In aggiunta, tali tipologie di dissipatori non sono in grado di assumere una posizione orizzontale o inclinata in quanto l’elemento a valvola non à ̈ capace di tornare spontaneamente nella posizione iniziale di inizio corsa.

È desiderabile ad esempio nel campo della nautica avere smorzatori atti a smorzare le sollecitazioni provocate dal moto ondoso su un’imbarcazione. A tale scopo, sono noti dispositivi di smorzamento a molla, disposti tra due tratti di un ormeggio atti ad ammortizzare gli spostamenti dell’imbarcazione, causati dal moto delle onde, quando quest’ultima à ̈ ormeggiata, ad esempio, in un porto.

L’utilizzo invece di altri sistemi di smorzamento come quelli sopramenzionati non risulterebbe invece adatto a tale scopo in quanto gli smorzatori viscosi di tipo noto non sono in grado di dissipare sollecitazioni ravvicinate come quelle di un moto ondoso. Infatti, secondo il principio di funzionamento dei suddetti ammortizzatori si ha che uno spostamento dell’imbarcazione che tende ad allontanare l’imbarcazione dal punto di ormeggio provoca una trazione del cavo di ormeggio che viene smorzato dell’ammortizzatore in modo da non causare urti di ritorno all’imbarcazione e determinare quindi ripercussioni sul confort dei passeggeri. Tuttavia, il meccanismo cilindropistone se sottoposto a ravvicinate forze di trazione, dovute ad esempio ad una sequenza di più onde che scostano l’imbarcazione, una volta effettuata una corsa di andata e arrivato al secondo punto morto, per smorzare la prima onda, necessita di un tempo sostanzialmente uguale per compiere la corsa di ritorno e ritornare al primo punto morto.

Di conseguenza, nel caso di onde ravvicinate l’ammortizzatore perde progressivamente la sua funzione smorzante in funzione proprio del numero di onde e della loro cadenza temporale. Più in particolare, si ha che il pistone che scorre all’interno del cilindro, dopo aver smorzato la prima onda, inizia a compiere la corsa di ritorno. Quando giunge un’onda ravvicinata alla prima, il pistone si troverà in una posizione intermedia tra il secondo punto morto e quello inferiore, riducendo quindi notevolmente il suo potere smorzante. In particolare, per una sequenza di onde molto ravvicinate l’ammortizzatore può perdere completamente il suo potere smorzante.

Sintesi dell’invenzione

È quindi scopo della presente invenzione fornire una struttura di smorzatore idraulico che consenta di superare gli inconvenienti degli smorzatori di tecnica nota e permetta di smorzare sollecitazioni temporalmente ravvicinate tra loro.

È altro scopo della presente invenzione fornire una struttura di smorzatore idraulico che consenta di essere posizionato in qualunque posizione angolare, in particolare una posizione verticale, orizzontale o inclinata.

È altresì scopo della presente invenzione fornire una struttura di smorzatore idraulico che consenta di essere facilmente smontata per effettuare operazioni di manutenzione.

È un altro scopo della presente invenzione fornire una struttura di smorzatore idraulico che sia costruttivamente semplice ed economica da realizzare e che risulti affidabile nel tempo.

È particolare scopo della presente invenzione fornire una struttura di smorzatore idraulico applicabile ad un ormeggio di una imbarcazione che consenta di attenuare tutte le sollecitazioni dovute al moto ondoso quando questa à ̈ attraccata in porto o in mare aperto.

È ancora scopo della presente invenzione fornire una struttura di smorzatore idraulico che consenta di essere applicato come retrofit sia sulle imbarcazioni sia su una banchina di supporto, ad esempio in un porto.

È ulteriore scopo della presente invenzione fornire una struttura di smorzatore idraulico che consenta di essere utilizzato immerso in acqua per l’ormeggio di imbarcazioni o pontili flottanti.

Questi ed altri scopi sono realizzati mediante una struttura di smorzatore idraulico comprendente:

ï€ un cilindro avente una parete di fondo, una parete di testa e pareti laterali che definiscono una camera di smorzamento avente una superficie laterale interna;

ï€ un pistone avente una prima faccia ed una seconda faccia opposte tra loro atto a scorrere entro detta camera di smorzamento lungo detta superficie laterale interna, in modo da definire una prima ed una seconda camera tra loro separate, detto pistone essendo atto a compiere una corsa di andata tra un primo punto morto in corrispondenza di detta parete di fondo, verso un secondo punto morto in corrispondenza di detta parete di testa, e una corsa di ritorno tra detto secondo punto morto e detto primo punto morto; ï€ un albero solidale a detto pistone che si estende esternamente oltre detta parete di testa di detto cilindro in modo da definire una estremità di azionamento esterna;

ï€ un fluido smorzante contenuto in detta camera di smorzamento;

in cui detta struttura di smorzatore idraulico comprende:

ï€ una pluralità di fori permanenti atti a mettere in comunicazione permanente detta prima e seconda camera e permettere il trafilamento di detto fluido smorzante;

ï€ una pluralità di aperture che si estendono da detta prima faccia a detta seconda faccia di detto pistone; ï€ in cui detta pluralità di aperture sono associate ad una pluralità di elementi a tappo girevolmente connessi mediante mezzi di connessione, su detta prima faccia o su detta seconda faccia di detto pistone,

ï€ in modo tale che detti elementi a tappo passino spontaneamente da una configurazione chiusa, in cui chiudono dette aperture e consentono il trafilamento di detto fluido smorzante tra detta prima e seconda camera attraverso detta sola pluralità di fori permanenti in modo da contrastare il moto di detto pistone verso detto secondo punto morto,

ï€ ad una configurazione aperta, in cui aprono dette aperture e consentono il libero passaggio di detto fluido tra detta prima e seconda camera favorendo il moto nel ritorno verso detto primo punto morto.

In tal modo, attraverso la combinazione tra la pluralità di fori permanenti e le aperture con i relativi elementi a tappo, à ̈ possibile ottenere una configurazione di smorzamento in cui gli elementi a tappo chiudono le aperture ed il fluido smorzante passa attraverso la sola pluralità di fori determinando una dissipazione o smorzamento proporzionale al quadrato della velocità con cui si muove il pistone, al numero e al dimetro dei fori e alle caratteristiche del fluido, oltre ad altri fattori. D’altra parte quando il pistone si muove in una direzione opposta gli elementi a tappo si aprono consentendo un cospicuo libero passaggio del fluido smorzante tra le due camere in modo da ridurre il tempo che impiega il pistone nel ritornare alla posizione di partenza. In tal modo, risulta che nel caso di sollecitazioni tra loro ravvicinate, lo smorzatore riesce a smorzare ogni singola sollecitazione, in quanto il pistone ritorna in tempi rapidi verso una posizione originaria ed à ̈ nuovamente in posizione tale da smorzare una successiva sollecitazione.

In particolare, detti elementi a tappo sono disposti su detta prima faccia in modo da mantenere detta configurazione chiusa durante detta corsa di andata, e passare a detta configurazione aperta in detta corsa di ritorno. In tal modo, lo smorzatore à ̈ in grado di dissipare forze o sollecitazioni di trazione applicate su detta estremità di aggancio.

In alternativa, detti elementi a tappo sono disposti su detta seconda faccia in modo da mantenere detta configurazione chiusa durante detta corsa di ritorno, e passare in detta configurazione aperta, in detta corsa di andata. In tal modo, lo smorzatore à ̈ in grado di dissipare forze o sollecitazioni di compressione applicate su detta estremità di aggancio.

Vantaggiosamente, detti mezzi di connessione consentono la rotazione di ciascun elemento a tappo secondo un asse di rotazione parallelo alla prima faccia o seconda faccia di detto pistone e comprendono:

ï€ un braccio di connessione avente una prima estremità di connessione solidale a detto elemento a tappo ed una seconda estremità di connessione sporgente rispetto a detto elemento a tappo;

ï€ un elemento di ancoraggio atto a ricevere detta seconda estremità di connessione.

Più in particolare, detta seconda estremità di connessione ha forma a “T†e detto elemento di ancoraggio definisce una sede di alloggiamento in cui detta seconda estremità a “T†à ̈ inserita in modo da consentirne la libera rotazione.

In alternativa, detta seconda estremità presenta un foro in cui si innesta un perno che lo collega girevolmente a detto elemento di ancoraggio.

Vantaggiosamente, detti fori permanenti sono realizzati direttamente su detto pistone e si estendono da detta prima faccia a detta seconda faccia.

In alternativa o in combinazione, detti fori permanenti sono realizzati direttamente su ciascuno o su una parte di detti elementi a tappo.

Preferibilmente, detti elementi a tappo hanno uno spessore ridotto rispetto allo spessore di detto pistone misurato tra detta prima faccia e detta seconda faccia. In tal modo, il ridotto spessore crea nel passaggio del fluido smorzate attraverso la pluralità di fori ricavati su ciascun elemento a tappo, un moto turbolento del fluido che contribuisce ad ottenere un miglior coefficiente di smorzamento. In altre parole, si limitano gli effetti di un moto laminare del fluido smorzante nel passaggio da una camera all’altra che riducono l'effetto dissipativo dello smorzatore.

In particolare, detta pluralità di aperture sul pistone definiscono un’area di apertura complessiva almeno doppia rispetto all’area di apertura complessiva definita da detta pluralità di fori permanenti, in particolare detta area di apertura complessiva di dette aperture à ̈ almeno quattro volte maggiore rispetto all’area di apertura complessiva di detti fori permanenti. In tal modo, la sostanziale differenza tra il diametro delle aperture ed il diametro dei fori permanenti consente un rapido ritorno del pistone verso la posizione di inizio corsa in quanto permette un libero passaggio del fluido smorzante tra la prima e la seconda camera.

In particolare, detto smorzatore prevede un elemento elastico, in particolare una molla, montata su detto albero atta a contribuire allo smorzamento del moto di detto pistone ed a favorire il ritorno di detto pistone alla posizione originaria. In tal modo, la molla consente di smorzare le sollecitazioni a bassa frequenza come ad esempio quelle provocate da un onda lunga, mentre contribuisce a smorzare le sollecitazioni ad alta frequenza agendo in combinazione con i fori permanenti presenti sul pistone.

Preferibilmente, detta molla à ̈ montata tra un primo ed un secondo elemento a tazza disposti da parte opposta l’uno rispetto all’altro, in cui detto primo elemento a tazza à ̈ solidale a detto albero, mentre detto secondo elemento a tazza à ̈ montato libero ad una estremità opposta di detta molla e resta interposto tra detta molla e detta parete di testa del cilindro. In tal modo, la molla viene inserita nel primo elemento a tazza solidale al pistone e viene poi montato il secondo elemento a tazza. Quando viene predisposta la parete di testa del cilindro, il secondo elemento a tazza va a battuta contro la parete di testa del cilindro e in modo da precaricare la molla. In tal modo, risulta quindi particolarmente semplice e pratico sostituire o intercambiare la molla in quanto il secondo elemento a tazza una volta rimossa la parete di testa del cilindro à ̈ svincolato dall’albero.

In particolare, ciascun elemento a tappo comprende una porzione troncoconica atta ad impegnarsi a tenuta con una rispettiva apertura sul pistone in modo che detta porzione troncoconica compenetri parzialmente entro detta apertura e non permetta il passaggio del fluido smorzante durante il moto del pistone verso detto secondo punto morto.

In particolare, per regolare il flusso di fluido smorzante e quindi l’effetto dissipativo dello smorzatore, detti fori permanenti sono associati ad ulteriori elementi di chiusura atti a chiudere uno o più fori passanti. In tal modo, chiudendo uno o più dei fori passanti à ̈ possibile regolare il grado di smorzamento e quindi ottenere uno smorzamento più o meno forte.

Le caratteristiche dimensionali dello smorzatore sono funzione della specifica applicazione cui à ̈ destinato. Per esempio, nell’ambito nautico, le dimensioni dello smorzatore e quindi la sua capacità di smorzamento, sarà funzione delle dimensioni dell’imbarcazione.

In particolare, detta struttura di smorzatore può essere impiegata in una posizione scelta tra una posizione:

verticale;

orizzontale;

inclinata.

Vantaggiosamente, in detta posizione orizzontale e in detta posizione inclinata ciascun mezzo di connessione definisce un punto di cerniera che risulta disposto superiormente rispetto al centro di gravità di un corrispondente elemento a tappo, in particolare il centro di gravità dell’elemento a tappo risulta disallineato rispetto al punto di cerniera in modo tale che l’elemento a tappo torni spontaneamente in detta configurazione chiusa. In tal modo, la chiusura dell’elemento a tappo à ̈ favorita da una componente della forza peso che nasce per il suddetto disallineamento tra il centro di gravità e il punto di cerniera dell’elemento a tappo sul pistone.

In una forma realizzativa preferita, detta struttura di smorzatore comprende in combinazione con detta molla, un elemento magnetico predisposto su detta parete di fondo da parte opposta rispetto a detti elementi a tappo, in modo tale che quando detto pistone si trova sostanzialmente in corrispondenza di detto primo punto morto, detto elemento magnetico esercita una attrazione magnetica su detto pistone e su detti elementi a tappo, inversamente proporzionale al quadrato della distanza, che agevola il passaggio di detti elementi a tappo nella configurazione chiusa, mentre quando detto pistone si muove verso detto secondo punto morto detto magnete contribuisce anche allo smorzamento del moto di detto pistone. In tal modo, lo smorzatore può essere utilizzato anche in una posizione capovolta in quanto la chiusura degli elementi a tappo à ̈ assicurata da detto elemento magnetico.

Più in particolare, detta struttura di smorzatore comprende in alternativa a detta molla un primo ed un secondo elemento magnetico disposti da parte opposta l’uno rispetto all’altro aventi polarità opposte l’uno rispetto all’altro.

In particolare, detta struttura di smorzatore può essere predisposta su una banchina di supporto di un porto o su una imbarcazione ed essere collegata, attraverso detta estremità di azionamento esterna, ad un ormeggio al fine di smorzare le sollecitazioni a cui à ̈ soggetta l’imbarcazione o la banchina trasmesse a detto ormeggio. In una forma realizzativa preferita, sono previsti due smorzatori predisposti al di sotto di detta banchina di supporto alla quale sono ormeggiate le imbarcazioni, ciascuno smorzatore à ̈ alloggiato all’interno di un telaio di supporto che definisce una sede di alloggiamento.

In alternativa, un siffatto telaio di supporto dello smorzatore può essere predisposto direttamente sull’imbarcazione e contenere uno smorzatore dimensionato in funzione del dislocamento dell’imbarcazione su cui viene predisposto. In tal caso, à ̈ possibile ridurre il costo complessivo dello smorzatore in quanto i materiali utilizzati per l’esterno non devono avere la stessa resistenza a corrosione rispetto ad una applicazione a contatto con l’ambiente, in particolare a contatto con acqua di mare.

In dettaglio, detta telaio di supporto comprende: un supporto tubolare avente una porzione di fissaggio e un anello di supporto inferiore disposto da parte opposta rispetto a detta porzione di fissaggio, atto a definire una battuta per la parete di testa di detto smorzatore;

mezzi di fissaggio predisposti su detto supporto tubolare atti a mantenere detto smorzatore solidale a detto anello di supporto. In tal modo, lo smorzatore viene inserito all’interno del supporto tubolare fino a quando la parete di testa del cilindro arriva a battuta contro l’anello di supporto e bloccato mediante i mezzi di fissaggio che la mantengono a contatto con l’anello di supporto.

Vantaggiosamente, detto cilindro comprende primi mezzi di tenuta predisposti tra un bordo di detta parete laterale e detta parete di testa, in particolare, detta parete di testa comprende dal lato di accoppiamento con detto bordo del cilindro 10, almeno una scanalatura di alloggiamento per una guarnizione, in particolare detta parete di testa prevede due scanalature con rispettive guarnizioni tra loro concentriche.

Più in particolare, detta parete di testa comprende una porzione di accoppiamento con detto albero e prevede secondi mezzi di tenuta, in particolare un paraolio, predisposto in corrispondenza di detta porzione di accoppiamento, in particolare, detti secondi mezzi di tenuta sono posizionati in una sede di alloggiamento ricavata internamente a detta porzione di accoppiamento, detta porzione di accoppiamento che prevede inoltre un coperchio removibile attraverso cui à ̈ possibile accedere a detta sede di alloggiamento in modo da sostituire o intercambiare detti secondi mezzi di tenuta. In tal modo, attraverso i primi e secondi mezzi di tenuta lo smorzatore risulta a tenuta stagna per cui può essere utilizzato immerso, ad esempio in acqua di mare, mantenendo inalterate nel tempo le caratteristiche funzionali relative ai componenti interni.

Preferibilmente, detto smorzatore comprende una seconda estremità di aggancio solidale al cilindro e realizzata su detta parete di fondo. In dettaglio, detta parete di fondo comprende un elemento a croce dotato di un foro di collegamento a cui à ̈ possibile collegare una zavorra appoggiata sul fondale o un ulteriore ormeggio. In tal modo, à ̈ possibile collegare la struttura di smorzatore tra due elementi di aggancio, quali ad esempio, nell’ambito nautico due ormeggi per ancorare un imbarcazione o una banchina galleggiante, oppure tra una zavorra predisposta sul fondale ed un ormeggio di prua o di poppa dell’imbarcazione o della banchina galleggiante.

Vantaggiosamente, detto smorzatore può essere predisposto tra due parti contrapposte di un telaio, ad esempio di una autovettura, al fine di smorzare le sollecitazioni date dal movimento relativo tra dette parti.

Secondo un altro aspetto dell’invenzione una struttura di banchina di supporto per una imbarcazione o una imbarcazione comprende detta struttura di smorzatore, in particolare detta struttura di smorzatore à ̈ alloggiata mediante un telaio di supporto, detto telaio di supporto comprendendo:

un supporto tubolare avente una porzione di fissaggio e un anello di supporto inferiore disposto da parte opposta rispetto a detta porzione di fissaggio atto a definire una battuta per la parete di testa di detto smorzatore;

mezzi di fissaggio predisposti su detto supporto tubolare atti a mantenere detto smorzatore solidale a detto anello di supporto.

In particolare, detti mezzi di fissaggio comprendono una pluralità di puntoni angolarmente spaziati tra loro che definiscono una struttura di fissaggio tubolare atta ad inserirsi entro detto supporto tubolare, ciascuno di detti puntoni avendo una prima estremità collegata ad una piastra di fissaggio ed una seconda estremità libera atta ad andare a contatto con detta parete di testa del cilindro, in modo tale che quando detta struttura di fissaggio tubolare à ̈ inserita entro detto supporto tubolare e detta piastra di fissaggio à ̈ solidamente collegata a detta porzione di fissaggio detti puntoni premono su detta parete di testa del cilindro opponendosi al suo movimento dato dalle sollecitazioni che agiscono sulla estremità di azionamento dell’albero. In tal caso, lo smorzatore à ̈ predisposto entro il supporto tubolare in una posizione sostanzialmente verticale.

In alternativa, detta struttura di smorzatore à ̈ predisposta in una posizione orizzontale mediante detto supporto tubolare.

Ancora in alternativa, detta struttura di smorzatore à ̈ predisposta in posizione orizzontale ed à ̈ collegata a detta banchina di supporto o a detta imbarcazione mediante detta seconda estremità di aggancio.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e i vantaggi della presente invenzione, risulteranno più chiaramente con la descrizione che segue di una sua forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:

ï€ la figura 1 mostra una vista in sezione prospettica di uno smorzatore idraulico, secondo l’invenzione, che comprende un cilindro, un pistone ed un fluido smorzante, in cui sul pistone sono ricavati una pluralità di fori permanenti di piccole dimensioni ed una pluralità di aperture con corrispettivi elementi a tappo, la figura 1 mostra una configurazione aperta degli elementi a tappo che consentono di ridurre notevolmente il tempo di ritorno del pistone ad un punto di inizio corsa;

ï€ la figura 2 mostra una vista in sezione prospettica dello smorzatore idraulico di figura 1, in una configurazione chiusa degli elementi a tappo, che determinano il trafilamento del fluido smorzante attraverso i soli fori permanenti che consentono quindi di smorzare il moto del pistone durante una corsa verso un punto morto superiore;

ï€ la figura 3 mostra in una vista in sezione prospettica dello smorzatore idraulico che evidenza un istante temporale durante cui il pistone effettua la corsa di andata ed il fluido smorzante trafila attraverso i soli fori di passaggio permanenti;

ï€ la figura 3A mostra in una vista prospettica esplosa dello smorzatore idraulico i mezzi di tenuta predisposti al fine di rendere a tenuta stagna la camera di smorzamento, oltre ad evidenziare la semplicità e facilita di montaggio/smontaggio dei vari componenti che ne permette una semplice e pratica manutenzione e/o sostituzione;

ï€ la figura 4 mostra in una vista in sezione prospettica dello smorzatore idraulico che evidenza un istante temporale durante cui il pistone effettua una corsa di ritorno che determina l’apertura spontanea degli elementi a tappo e consente al fluido smorzante di passare liberamente attraverso le aperture in modo da ridurre il tempo che impiega il pistone nel compiere la corsa di ritorno;

ï€ la figura 4A mostra in una vista ingrandita un elemento a tappo che ne evidenzia la sua forma troncoconica atta ad impegnarsi nelle aperture ricavate sul pistone;

ï€ la figura 4B mostra in una vista ingrandita una possibile forma realizzativa dei mezzi di connessione che consentono a ciascun elemento a tappo di passare dalla configurazione aperta alla configurazione chiusa;

ï€ la figura 4C mostra in una vista ingrandita una ulteriore forma realizzativa dei mezzi di connessione in versione smontabile;

ï€ la figura 5 mostra in una vista in sezione prospettica lo smorzatore idraulico dotato di un elemento a magnete atto a contribuire allo smorzamento del pistone ed agevolare la chiusura degli elementi a tappo;

ï€ la figura 6 mostra una vista prospettica di una coppia di smorzatori, secondo l’invenzione, per l’ormeggio di una imbarcazione predisposta su una banchina di supporto di un porto;

ï€ la figura 7 mostra una vista frontale della banchina di supporto di figura 7, che evidenzia la predisposizione incassata dei due smorzatori idraulici;

ï€ la figura 8 mostra una vista prospettica di un telaio di supporto predisposto sulla banchina di figura 7, atto ad accogliere un rispettivo smorzatore;

ï€ la figura 9 mostra una vista prospettica di un relativo supporto di fissaggio accoppiato al telaio di supporto di figura 8, atto a mantenere in posizione stabile lo smorzatore idraulico;

ï€ la figura 9A mostra in una vista prospettica il collegamento di uno smorzatore idraulico, secondo l’invenzione, predisposto nel telaio di supporto e dotato di un meccanismo a carrucola per il collegamento di un ormeggio;

ï€ la figura 10 mostra in una vista prospettica una applicazione dello smorzatore predisposto tra un ormeggio di prua di una imbarcazione ed una zavorra collocata sul fondale marino, inoltre mostra una coppia di smorzatori associati ad una banchina galleggiante predisposti sempre sul fondale;

ï€ la figura 11 mostra in una vista prospettica una seconda estremità di collegamento dello smorzatore predisposta su una parete di fondo che ne consente il collegamento con un elemento di attacco quale ad esempio un ormeggio o una zavorra, o ancora una parte di un telaio;

ï€ la figura 12 mostra in una vista prospettica lo smorzatore predisposto sulla banchina di supporto di figura 7, predisposto in una posizione orizzontale e collegato mediante la seconda estremità di aggancio di figura 11;

ï€ la figura 13 mostra in una vista prospettica lo smorzatore predisposto tra due parti contrapposte di un telaio, ad esempio di una autovettura, al fine di smorzare le dissipazioni date dal movimento relativo tra le parti.

Descrizione di una forma realizzativa preferita

Con riferimento alla figura 1, una struttura di smorzatore idraulico 100, secondo l’invenzione, comprende un cilindro 10 con una parete di fondo 11, una parete di testa 12 e pareti laterali 13 che definiscono una camera di smorzamento 15 con una superficie laterale interna 16 atta a contenere un fluido smorzante 17; all’interno della camera di smorzamento 15 scorre, lungo la superficie laterale interna 16, un pistone 20 con una prima faccia 20a rivolta verso la parete di testa 12, ed una seconda faccia 20b opposta alla prima faccia 20a. In particolare, il pistone 20 definisce una prima camera 21 ed una seconda camera 22 tra loro separate, meglio mostrate nella figura 3, ed à ̈ solidale ad una estremità 26’ di un albero 25 che si estende oltre la parete di testa 12 del cilindro 10 in modo da definire una estremità di azionamento esterna 36, opposta rispetto all’estremità 26’ solidale al pistone 20.

Secondo il principio di funzionamento, il pistone 20 Ã ̈ atto a compiere una corsa di andata A, tra un primo punto morto PMI in corrispondenza della parete di fondo 11, verso un secondo punto morto PMS in corrispondenza della parete di testa 12, e una corsa di ritorno B tra il secondo punto morto PMS e il primo punto morto PMI.

Più in particolare, il pistone 20 comprende una pluralità di fori permanenti 33 che si estendono dalla prima faccia 20a alla seconda faccia 20b, atti a mettere in comunicazione permanente la prima 21 e seconda camera 22 e permettere il trafilamento del fluido smorzante 17 durante la corsa di andata A e la corsa di ritorno B del pistone 20. Inoltre, il pistone 20 comprende una pluralità di aperture 26 associate ciascuna ad una pluralità di elementi a tappo 37 girevolmente connessi mediante mezzi di connessione 40, su una faccia del pistone 20 in corrispondenza delle aperture 26. In alternativa, possono essere previsti elementi a tappo che chiudono più aperture 26. In particolare, i mezzi di connessione 40 consentono la rotazione di ciascun elemento a tappo 37 secondo un asse di rotazione parallelo ad una prima faccia 20a o seconda faccia 20b del pistone 20.

In particolare, gli elementi a tappo 37 sono atti a passare spontaneamente da una configurazione chiusa C, (Fig.2) in cui chiudono le aperture 26 e consentono il trafilamento attraverso la pluralità di fori permanenti 33 del fluido smorzante 17 tra la prima 21 e seconda camera 22 (Fig.3), in modo da contrastare il moto del pistone 20, ad una configurazione aperta D, (Fig.1) in cui aprono le aperture 26 e consentono il libero passaggio del fluido smorzante 17 tra la prima 21 e seconda camera 22 favorendo il moto del pistone 20 (Fig.4). In tal modo, quando gli elementi a tappo 37 chiudono le aperture 26, i soli fori permanenti 33 consentono di realizzare uno smorzamento di una sollecitazione applicata sulla estremità di azionamento 36 in quanto il fluido smorzante 17 passa attraverso la sola pluralità di fori 33 (Fig.3) determinando una dissipazione sostanzialmente proporzionale alla velocità con cui si muove il pistone 20, oltre ad altri fattori. D’altra parte quando il pistone 20 si muove in una direzione opposta gli elementi a tappo 37 si aprono consentendo un cospicuo passaggio del fluido smorzante 17 tra la prima 21 e seconda camera 22 in modo da ridurre il tempo che impiega il pistone 20 nel ritornare alla posizione di partenza PMI (Fig.4). In tal modo, risulta che nel caso di sollecitazioni tra loro ravvicinate o ad alta frequenza, lo smorzatore consente di smorzare ogni singola sollecitazione, in quanto una volta smorzata una prima sollecitazione la corsa di ritorno del pistone 20 verso il PMI avviene in un tempo molto ridotto rispetto alla corsa di andata ossia al tempo impiegato dal pistone ad arrivare al PMS. Questo permette al pistone di ritornare nuovamente in posizione di inizio corsa per dissipare una successiva sollecitazione. Un esempio di sollecitazioni ad alta frequenza sono quelle di un moto ondoso in cui si susseguono una serie di onde spaziate temporalmente tra loro. Lo smorzatore, come sopradetto, permette quindi di smorzare ogni singola sollecitazione provocata da ciascuna onda in quanto il veloce passaggio del fluido smorzante 17 nella corsa di ritorno B, tra le due camere, consente al pistone 20 di ritornare in tempi rapidi verso il primo punto morto PMI al fine di smorzare l’onda successiva.

In particolare, come mostrato nelle figure 1 e 2, gli elementi a tappo 37 sono disposti sulla prima faccia 20a del pistone 20 in modo da mantenere la configurazione chiusa C durante la corsa di andata A, e passare alla configurazione aperta D nella corsa di ritorno B. In tal modo, lo smorzatore à ̈ in grado di dissipare forze o sollecitazioni di trazione applicate sulla estremità di aggancio.

In alternativa, gli elementi a tappo 37 possono essere predisposti sulla seconda faccia 20b in modo da mantenere la configurazione chiusa C durante la corsa di ritorno B, e passare alla configurazione aperta D, nella corsa di andata A. In tal caso, lo smorzatore à ̈ atto a smorzare sollecitazioni di compressione.

Nella forma realizzativa mostrata nella figura 3, i fori passanti 33 sono realizzati direttamente su ciascuno degli elementi a tappo 37 ed à ̈ previsto un elemento elastico, in particolare una molla 50, montata sull’albero 25 atta a contribuire allo smorzamento del moto del pistone 20 durante la corsa di andata A e a favorire il ritorno del pistone 20 alla posizione originaria PMI, durante la corsa di ritorno B. In tal modo, la molla 50 consente di smorzare le sollecitazioni a bassa frequenza come ad esempio quelle provocate da un onda lunga, mentre contribuisce a smorzare le sollecitazioni ad alta frequenza agendo in combinazione con i fori permanenti 33.

In dettaglio, come mostrato nell’esploso di figura 3A, la molla 50 à ̈ montata tra un primo 51 ed un secondo 52 elemento a tazza disposti da parte opposta l’uno rispetto all’altro, in cui il primo elemento a tazza 51 à ̈ solidale all’ albero 25, mentre il secondo elemento a tazza 52 à ̈ montato libero ad una estremità opposta della molla 50 e resta interposto tra la molla 50 e la parete di testa 12 del cilindro 10. Più in particolare, la parete di testa 12 del cilindro 10 sporge esternamente rispetto al cilindro 10 ed à ̈ collegata in modo rimovibile mediante mezzi a vite 12a. In tal modo, smontando la parete di testa 12, la molla 50 viene inserita sull’albero 25 fino a raggiungere il primo elemento a tazza 51 solidale all’albero 25. Successivamente viene montato da parte opposta il secondo elemento a tazza 52. Quando viene rimontata la parete di testa 12 del cilindro 10, il secondo elemento a tazza 52 va, da parte opposta rispetto alla molla 50, a battuta contro la parete di testa 12 del cilindro 10. Un siffatto accoppiamento permette di precaricare la molla 50 in modo da mantenerla in una corretta posizione di funzionamento coassiale all’albero 25 e ad aumentare l’efficienza dello smorzatore. Risulta quindi particolarmente semplice e pratico sostituire o intercambiare la molla 50, infatti à ̈ sufficiente smontare la parete di testa 12, rimuovere il secondo elemento a tazza 52 e sfilare la molla 50 per intercambiarla con una differente. In tal modo, à ̈ possibile cambiare le caratteristiche meccaniche della molla e quindi dello smorzatore in modo da adattarlo alle esigenze cui à ̈ destinato.

Sempre come mostrato nella figura 3A, il cilindro 10 comprende primi mezzi di tenuta 80 predisposti tra un bordo 13a della parete laterale 13 e la parete di testa 12. In particolare, la parete di testa 12 prevede dal lato di accoppiamento con il bordo 13a del cilindro 10, almeno una scanalatura di alloggiamento, non mostrata, per una guarnizione 82, in particolare prevede due scanalature con rispettive guarnizioni 82 tra loro concentriche.

Più in particolare, la parete di testa 12 comprende una porzione di accoppiamento 12b con l’albero 25 e prevede secondi mezzi di tenuta 85, in particolare un paraolio, predisposto in corrispondenza della porzione di accoppiamento 12b. In particolare, il paraolio 85 à ̈ posizionato in una sede di alloggiamento 12d ricavata internamente alla porzione di accoppiamento 12b. La porzione di accoppiamento 12d prevede inoltre un coperchio removibile 12e, collegato mediante viti 12f, attraverso cui à ̈ possibile accedere alla sede di alloggiamento 12d e sostituire la guarnizione paraolio 85. In tal modo, lo smorzatore risulta a tenuta stagna per cui può essere utilizzato immerso in acqua mantenendo inalterate le proprie caratteristiche funzionali, come mostrato nella figura 10.

Più in particolare, come mostrato nella figura 4 e 4A, gli elementi a tappo 37 su cui sono realizzati i fori permanenti 33 secondo un layout sostanzialmente circolare, hanno uno spessore ridotto rispetto allo spessore del pistone 20 misurato come distanza tra la prima faccia 20a e la seconda faccia 20b. In tal modo, nel passaggio del fluido smorzate 17 attraverso la pluralità di fori 33 ricavati su ciascun elemento a tappo 37, in particolare durante la corsa di andata A, come mostrato nella figura 3, si crea un moto turbolento del fluido che contribuisce ad ottenere un miglior coefficiente di smorzamento. In altre parole, si limitano gli effetti di un moto laminare del fluido smorzante 17 nel passaggio da una camera all’altra che riducono l'effetto dissipativo dello smorzatore.

In particolare, la pluralità di aperture 26 definiscono u’area di apertura complessiva almeno doppia rispetto all’area di apertura complessiva definita dalla pluralità di fori permanenti 33, in particolare l’area di apertura complessiva delle aperture 26 à ̈ quattro volte maggiore rispetto all’area di apertura complessiva dei fori permanenti 33. In tal modo, la sostanziale differenza tra il diametro delle aperture 26 ed il diametro dei fori permanenti 33 consente un rapido ritorno del pistone 20 verso la posizione di inizio corsa PMI in quanto permette un libero passaggio del fluido smorzante 17 tra la prima 21 e la seconda 22 camera.

In particolare, per regolare il flusso di fluido smorzante 17 e quindi l’effetto dissipativo dello smorzatore 100, i fori passanti 33 sono associati ad ulteriori elementi di chiusura 34 (Fig.4A) atti a chiudere uno o più fori passanti 33. In tal modo, chiudendo uno o più dei fori passanti à ̈ possibile regolare il grado di smorzamento e quindi ottenere uno smorzamento più o meno forte. In dettaglio, ciascun elemento a tappo 37 comprende una porzione troncoconica 37a atta ad impegnarsi ad incastro con una rispettiva apertura 26 in modo che la porzione troncoconica 37a compenetri parzialmente entro l’apertura 26 e non permetta il passaggio del fluido smorzante 17 durante il moto del pistone 20.

Le figure 4A e 4B mostrano inoltre una forma realizzativa dei mezzi di connessione 40 che comprendono un braccio di connessione 41 avente una prima estremità 41a solidale all’elemento a tappo 37 ed una seconda estremità 41b sporgente rispetto all’elemento a tappo 37. Inoltre prevedono, un elemento di ancoraggio 42 (Fig.4B) ancorato su una faccia del pistone 20 su cui viene girevolmente connessa la seconda estremità di connessione 41b. Più in particolare, la seconda estremità di connessione 41b, nella variante di figura 4B, ha forma a “T†e l’elemento di ancoraggio 42 definisce una sede di alloggiamento in cui la seconda estremità a “T†à ̈ inserita in modo da consentirne la libera rotazione attorno ad un proprio asse 42a. Ciascun elemento a tappo 37 à ̈ quindi in grado di ruotare spontaneamente di un determinato angolo rispetto alla prima faccia 20a del pistone.

In una ulteriore variante mostrata in figura 4C, l’elemento di ancoraggio 42 prevede un perno 42c bloccato mediante una copiglia 42d, che collega girevolmente una seconda estremità 41’b del braccio 41 che presenta una foro di passaggio in cui si innesta il perno 42c. In questa forma realizzativa, ciascun elemento a tappo 37 risulta quindi smontabile ed intercambiabile.

In particolare, una siffatta struttura di smorzatore 100 può essere impiegata in una posizione scelta tra una posizione verticale, orizzontale o inclinata. Questo non à ̈ consentito agli smorzatori di tecnica nota.

In particolare, nella posizione orizzontale e nella posizione inclinata ciascun mezzo di connessione 40 definisce un punto di cerniera che risulta disposto superiormente rispetto al centro di gravità di un corrispondente elemento a tappo, in particolare il centro di gravità dell’elemento a tappo risulta disallineato rispetto al punto di cerniera, in modo tale che l’elemento a tappo 37 torni spontaneamente nella configurazione chiusa. In tal modo, la chiusura dell’elemento a tappo 37 à ̈ favorita da una componente della forza peso che nasce per il suddetto disallineamento tra il centro di gravità e il punto di cerniera dell’elemento a tappo sul pistone.

In una forma realizzativa preferita, mostrata nella figura 5, la struttura di smorzatore comprende in combinazione con la molla, un elemento magnetico predisposto sulla parete di fondo da parte opposta rispetto agli elementi a tappo, in modo tale che quando il pistone si trova sostanzialmente in corrispondenza del primo punto morto PMI, l’elemento magnetico 90 esercita una attrazione magnetica sul pistone 20 e sugli elementi a tappo 37, inversamente proporzionale al quadrato della distanza, che agevola il passaggio degli elementi a tappo 37 nella configurazione chiusa, mentre quando il pistone 20 si muove verso il secondo punto morto PMS il magnete 90 contribuisce allo smorzamento del moto del pistone 20. In tal modo, lo smorzatore può essere utilizzato in una posizione capovolta in quanto la chiusura degli elementi a tappo à ̈ assicurata dall’elemento magnetico.

Più in particolare, in modo non mostrato, la struttura di smorzatore può comprendere in alternativa alla molla 50, un primo ed un secondo elemento magnetico disposti da parte opposta l’uno rispetto all’altro aventi polarità opposte l’uno rispetto all’altro. In tal caso, il secondo magnete aggiuntivo esercita una forza repulsiva nei confronti della prima faccia del pistone, funzionando quindi in maniera analoga alla molla 50.

In una forma realizzativa preferita, come mostrato nelle figure 6 e 7, sono previsti due smorzatori 100 predisposti al di sotto di una banchina di supporto 300, ciascuno smorzatore 100 à ̈ alloggiato all’interno di un telaio di supporto 120 che definisce una sede di alloggiamento 122 (Fig.8). In particolare, come meglio mostrato nella figura 7, ciascuno smorzatore 100 predisposto sulla banchina di supporto 300 viene collegato, attraverso l’estremità di azionamento esterna 36, ad un ormeggio 65 al fine di smorzare le sollecitazioni a cui à ̈ soggetta la banchina di supporto 300 trasmesse dall’ormeggio 65. In alternativa, un siffatto telaio di supporto 120 dello smorzatore può essere predisposto direttamente sull’imbarcazione e contenere uno smorzatore dimensionato in funzione del dislocamento dell’imbarcazione su cui viene predisposto. In tal caso, à ̈ possibile ridurre il costo complessivo dello smorzatore in quanto i materiali utilizzati per l’esterno non devono avere la stessa resistenza a corrosione rispetto ad una applicazione a contatto con l’ambiente, in particolare a contatto con acqua di mare.

In dettaglio, come mostrato in figura 8, il telaio di supporto 120 comprende un supporto tubolare 121 dotato di una porzione di fissaggio 123 ed un anello di supporto inferiore 125, disposto da parte opposta rispetto alla porzione di fissaggio 123, atto a definire una battuta 125’ per la parete di testa 12 dello smorzatore 100, l’anello di supporto 125 ha un diametro sostanzialmente pari al diametro del cilindro 10, ma un diametro inferiore rispetto alla parete di testa 12. In tal modo, lo smorzatore 100, come mostrato nella figura 9, viene inserito all’interno del supporto tubolare 121 fino a quando la parete di testa 12 del cilindro 10 arriva a battuta contro l’anello di supporto 125. In particolare, il supporto tubolare 121 comprende una serie di aste 127 angolarmente spaziate tra loro in modo da formare la sede di alloggiamento 122 sostanzialmente tubolare. La porzione di fissaggio 123 à ̈ atta ad essere collegata solidalmente alla banchina di supporto 300. Una volta inserito lo smorzatore 100 sono previsti mezzi di fissaggio 130, mostrati nella figura 9, atti ad inserirsi nella sede di alloggiamento 122 ed andare a battuta contro la parete di testa 12 del cilindro 10 in modo da mantenere lo smorzatore 100 a contatto con l’anello di supporto 125.

Tale soluzione costruttiva permette un semplice smontaggio dello smorzatore dal telaio di supporto al fine di poter svolgere operazioni di manutenzione. In dettaglio, i mezzi di fissaggio 130 comprendono una pluralità di puntoni 131 angolarmente spaziati tra loro che definiscono una struttura di fissaggio tubolare 130 atta ad inserirsi entro il supporto tubolare 120, ciascuno dei puntoni 131 ha una prima estremità 131a (Fig.9A) collegata ad una piastra di fissaggio 134 ed una seconda estremità libera 131b atta ad andare a contatto con la parete di testa 12 del cilindro 10, in modo tale che quando la struttura di fissaggio tubolare à ̈ inserita entro il supporto tubolare 121 e la piastra di fissaggio 134 à ̈ solidamente collegata alla porzione di fissaggio, i puntoni 131 premono sulla parete di testa 12 del cilindro opponendosi al suo movimento dato dalle sollecitazioni che agiscono sulla estremità di azionamento dell’albero. In tal caso, lo smorzatore à ̈ predisposto entro il supporto tubolare in una posizione sostanzialmente verticale. In alternativa, lo smorzatore à ̈ predisposto entro il supporto tubolare 121 in una posizione orizzontale.

In particolare, come mostrato nella figura 9A, l’estremità di ancoraggio 36 dell’albero 25 à ̈ collegata mediante ad esempio un grillo 61, ad una estremità dell’ormeggio 65 che arriva, per mezzo di una carrucola 66, ad una rispettiva apertura di passaggio 310 ricavata sulla banchina 300, meglio mostrata in figura 7. In corrispondenza di ciascuna apertura di passaggio 310 sono previste ulteriori carrucole 315 di scorrimento e orientamento dell’ormeggio 65 (Fig.7).

In una ulteriore applicazione, mostrata nella figura 10, lo smorzatore 100 viene associato ad un ormeggio di prua dell’imbarcazione 200 immerso in acqua o ancora utilizzato per l’ancoraggio sul fondale di una banchina galleggiante 320. In tal caso, come mostrato nella figura 11, lo smorzatore 100 prevede una seconda estremità di aggancio 27 solidale al cilindro 10. In dettaglio, sulla parete di fondo 11 del cilindro 10 à ̈ predisposto un elemento a croce 27a con un foro di collegamento 27b a cui à ̈ possibile collegare una zavorra 350 appoggiata sul fondale o un ulteriore tratto dell’ormeggio 65.

Attraverso quindi la seconda estremità di aggancio 27, à ̈ possibile collegare la struttura di smorzatore 100 tra due elementi di aggancio, quali, ad esempio nell’ambito nautico, due ormeggi per una imbarcazione.

Ancora in alternativa, come mostrato nella figura 12, lo smorzatore 100 può essere predisposto in una posizione orizzontale e collegato alla banchina di supporto 300 mediante la seconda estremità di aggancio 27.

In una ulteriore applicazione, mostrata nella figura 13, lo smorzatore 100 può essere predisposto tra due parti 360 e 370 contrapposte di un telaio, ad esempio di una autovettura, al fine di smorzare le dissipazioni date dal movimento relativo tra dette parti.

In particolare, le caratteristiche dimensionali dello smorzatore 100 sono funzione della specifica applicazione cui à ̈ destinato. Per esempio, nell’ambito nautico, le dimensioni dello smorzatore e quindi la sua capacità di smorzamento, possono essere scelte in funzione delle dimensioni dell’imbarcazione.

È un ulteriore vantaggio di un siffatto smorzatore 100 quello dovuto alle stesse caratteristiche del fluido smorzante 17 che essendo variabili con la temperatura, si adattano spontaneamente a determinare un maggior coefficiente di smorzamento in un periodo invernale in cui sono più frequenti mareggiate, mentre a ridurre il coefficiente di smorzamento in un periodo estivo in modo da aumentare il comfort sull’imbarcazione.

La descrizione di cui sopra di una forma realizzativa specifica à ̈ in grado di mostrare l'invenzione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/o adattare in varie applicazioni tale forma realizzativa specifica senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e, quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti della forma realizzativa specifica. I mezzi e i materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall’ambito dell'invenzione. Si intende che le espressioni o la terminologia utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e per questo non limitativo.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Una struttura di smorzatore idraulico (100) comprendente: ï€ un cilindro (10) avente una parete di fondo (11), una parete di testa (12) e pareti laterali (13) che definiscono una camera di smorzamento (15) avente una superficie laterale interna (16); ï€ un pistone (20) avente una prima faccia (20a) ed una seconda faccia (20b) opposte tra loro atte a scorrere entro detta camera di smorzamento (15) lungo detta superficie laterale interna (16), in modo da definire una prima (21) ed una seconda (22) camera tra loro separate, detto pistone (20) essendo atto a compiere una corsa di andata A tra un primo punto morto (PMI) in corrispondenza di detto parete di fondo (11), verso un secondo punto morto (PMS) in corrispondenza di detta parete di testa (12), e una corsa di ritorno (B) tra detto secondo punto morto (PMS) e detto primo punto morto (PMI); ï€ un albero (25) solidale a detto pistone (20) che si estende esternamente oltre detta parete di testa (12) di detto cilindro (10) in modo da definire una estremità di azionamento esterna (36); ï€ un fluido smorzante (17) contenuto in detta camera di smorzamento (15); ï€ una pluralità di fori permanenti (33) atti a mettere in comunicazione permanente detta prima (21) e seconda (22) camera e permettere il trafilamento di detto fluido smorzante (17); ï€ una pluralità di aperture (26) che si estendono da detta prima faccia (20a) a detta seconda faccia (20b) di detto pistone (20); ï€ in cui detta pluralità di aperture (26) sono associate ad una pluralità di elementi a tappo (37) girevolmente connessi mediante mezzi di connessione (40) su detta prima faccia (20a) o su detta seconda faccia (20b) di detto pistone (20), ï€ in modo tale che detti elementi a tappo (37) passino spontaneamente da una configurazione chiusa (C), in cui chiudono dette aperture (26) e consentono il trafilamento di detto fluido smorzante (17) tra detta prima (21) e seconda (22) camera, solo attraverso detta pluralità di fori permanenti (33), in modo da contrastare il moto di detto pistone (20) verso detto secondo punto morto (PMS), ad una configurazione aperta (D), in cui aprono dette aperture (26) e consentono il libero passaggio di detto fluido tra detta prima (21) e seconda (22) camera favorendo il moto nel ritorno verso detto primo punto morto (PMI).
2. 2. Una struttura di smorzatore idraulico (100), secondo la rivendicazione (1), in cui detti elementi a tappo (37) sono disposti in una posizione scelta tra: ï€ su detta prima faccia (20a), in modo da mantenere detta configurazione chiusa (C) durante detta corsa di andata A, e passare a detta configurazione aperta (D) in detta corsa di ritorno (B); ï€ su detta seconda faccia (20b), in modo da mantenere detta configurazione chiusa (C) durante detta corsa di ritorno (B), e passare in detta configurazione aperta (D), in detta corsa di andata A.
3. 3. Una struttura di smorzatore idraulico (100), secondo la rivendicazione (1), in cui detti mezzi di connessione (40) consentono la rotazione di ciascun elemento a tappo (37) secondo una asse di rotazione (42a) parallelo alla prima (20a) o seconda faccia (20b) di detto pistone (20) e comprendono: ï€ un braccio di connessione (41) avente una prima estremità (41a) di connessione solidale a detto elemento a tappo (37) ed una seconda estremità di connessione (41b) sporgente rispetto a detto elemento a tappo (37); ï€ un elemento di ancoraggio (42) atto a ricevere detta seconda estremità di connessione (41b), in particolare detta seconda estremità di connessione (41b) ha forma a “T†e detto elemento di ancoraggio (42) definisce una sede di alloggiamento in cui detta seconda estremità a “T†à ̈ inserita in modo da consentirne la rotazione; in alternativa detta seconda estremità (41’b) presenta un foro in cui si innesta un perno (42)c che lo collega girevolmente a detto elemento di ancoraggio (42).
4. 4. Una struttura di smorzatore idraulico (100), secondo la rivendicazione (1), in cui detti fori permanenti (33) sono realizzati in una posizione scelta tra: ï€ direttamente su detto pistone (20) e si estendono da detta prima faccia (20a) a detta seconda faccia (20b); ï€ direttamente su ciascuno o su una parte di detti elementi a tappo (37); ï€ o una loro combinazione; in particolare detta pluralità di aperture (26) sul pistone (20) definiscono un’area di apertura complessiva almeno doppia rispetto all’area di apertura complessiva definita da detta pluralità di fori permanenti (33), in particolare detta area di apertura complessiva di dette aperture (26) à ̈ almeno quattro volte l’area di apertura complessiva di detti fori permanenti (33).
5. 5. Una struttura di smorzatore idraulico (100), secondo la rivendicazione (1), in cui detto smorzatore (100) prevede un elemento elastico, in particolare una molla (50), montata su detto albero (25) atta a contribuire allo smorzamento del moto di detto pistone (20) ed a favorire il ritorno di detto pistone (20) in detto primo punto morto (PMI), in particolare detta molla (50) à ̈ montata tra un primo (51) ed un secondo (52) elemento a tazza disposti da parte opposta l’uno rispetto all’altro, in cui detto primo elemento a tazza (51) à ̈ solidale a detto albero (25), mentre detto secondo elemento a tazza (52) à ̈ montato libero ad una estremità opposta di detta molla (50) e resta interposto tra detta molla (50) e detta parete di testa (12) del cilindro (10).
6. 6. Una struttura di smorzatore idraulico (100), secondo la rivendicazione (1), in cui detti elementi a tappo (37) hanno uno spessore ridotto rispetto allo spessore di detto pistone (20) misurato tra detta prima faccia (20a) e detta seconda faccia (20b), in particolare, ciascun elemento a tappo (37) comprende una porzione troncoconica (37a) atta ad impegnarsi a tenuta con una rispettiva apertura (26) sul pistone (20), in modo che detta porzione troncoconica (37a) compenetri parzialmente entro detta apertura (26) e non permetta il passaggio del fluido smorzante (17) durante il moto del pistone (20) verso detto secondo punto morto (PMS), in particolare, per regolare il flusso di fluido smorzante (17) e quindi l’effetto dissipativo dello smorzatore, detti fori permanenti (33) sono associati ad ulteriori elementi di chiusura (34) atti a chiudere uno o più fori permanenti (33).
7. 7. Una struttura di smorzatore idraulico (100), secondo la rivendicazione (1), in cui in combinazione con detta molla (50), un elemento magnetico (90) predisposto su detta parete di fondo (11) da parte opposta rispetto a detti elementi di tappo (37), in modo tale che quando detto pistone (20) si trova sostanzialmente in corrispondenza di detto primo punto morto (PMI), detto elemento magnetico (90) esercita una attrazione magnetica su detto pistone (20) e su detti elementi a tappo (37), inversamente proporzionale al quadrato della distanza, che agevola il passaggio di detti elementi a tappo (37) nella configurazione chiusa (C), mentre quando detto pistone (20) si muove verso detto secondo punto morto (PMS) detto elemento magnetico (90) contribuisce anche allo smorzamento del moto di detto pistone (20), in particolare, detta struttura di smorzatore (100) comprende in alternativa a detta molla (50) un primo ed un secondo elemento magnetico disposti da parte opposta l’uno rispetto all’altro aventi polarità opposte l’uno rispetto all’altro.
8. 8. Una struttura di smorzatore idraulico (100), secondo la rivendicazione (1), in cui detto cilindro (10) comprende primi mezzi di tenuta (80) predisposti tra un bordo (13a) di detta parete laterale (13) e detta parete di testa (12), in particolare, detta parete di testa (12) comprende dal lato di accoppiamento con detto bordo del cilindro (10) almeno una scanalatura di alloggiamento per una guarnizione (82), in particolare detta parete di testa (12) prevede due scanalature con rispettive guarnizioni (82) tra loro concentriche, in particolare detta parete di testa (12) comprende una porzione di accoppiamento (12b) con detto albero (25) e prevede secondi mezzi di tenuta (85), in particolare un paraolio, predisposti in corrispondenza di detta porzione di accoppiamento (12b), in particolare, detti secondi mezzi di tenuta (85) sono posizionati in una sede di alloggiamento (12)d ricavata internamente a detta porzione di accoppiamento (12b), detta porzione di accoppiamento (12b) prevedendo inoltre una porzione removibile (12)e attraverso cui à ̈ possibile accedere a detta sede di alloggiamento (12)d in modo da sostituire o intercambiare detti secondi mezzi di tenuta (85).
9. 9. Una struttura di smorzatore idraulico (100), secondo la rivendicazione (1), in cui detta struttura di smorzatore può essere predisposta su una banchina di supporto (300) di un porto o su una imbarcazione (200) ed essere collegata, attraverso detta estremità di azionamento esterna (36), ad un ormeggio (65) al fine di smorzare le sollecitazioni a cui à ̈ soggetta l’imbarcazione (200) o la banchina di supporto (300) trasmesse a detto ormeggio (65), in particolare sono previsti due smorzatori (100) predisposti al di sotto di detta banchina di supporto (300) alla quale sono ormeggiate le imbarcazioni, ciascuno smorzatore (100) à ̈ alloggiato all’interno di un telaio di supporto (120) che definisce una sede di alloggiamento (122), in particolare detto telaio di supporto (120) comprende: ï€ un supporto tubolare (121) avente una porzione di fissaggio (123) e un anello di supporto (125) inferiore disposto da parte opposta rispetto a detta porzione di fissaggio (123) atto a definire una battuta (125’) per la parete di testa (12) di detto smorzatore; ï€ mezzi di fissaggio (130) predisposti su detto supporto tubolare (121) atti a mantenere detto smorzatore (100) solidale a detto anello di supporto (125).
10. 10. Una struttura di banchina di supporto (300) per una imbarcazione (200) comprende una struttura di smorzatore secondo la rivendicazione (1), alloggiata mediante un telaio di supporto (120), detto telaio di supporto (120) comprendendo: ï€ un supporto tubolare (121) avente una porzione di fissaggio (123) e un anello di supporto inferiore disposto da parte opposta rispetto a detta porzione di fissaggio (123) atto a definire una battuta (125’) per la parete di testa (12) di detto smorzatore; ï€ mezzi di fissaggio (130) predisposti su detto supporto tubolare (121) atti a mantenere detto smorzatore (100) solidale a detto anello di supporto (125), in particolare detti mezzi di fissaggio (130) comprendono una pluralità di puntoni (131) angolarmente spaziati tra loro che definiscono una struttura di fissaggio tubolare atta ad inserirsi entro detto supporto tubolare (121), ciascuno di detti puntoni (131) avendo una prima estremità (131a) collegata ad una piastra di fissaggio (134) ed una seconda estremità libera (131b) atta da andare a contatto con detta parete di testa (12) del cilindro (10), in modo tale che quando detta struttura di fissaggio tubolare à ̈ inserita entro detto supporto tubolare (121) e detta piastra di fissaggio (134) à ̈ solidamente collegata a detta porzione di fissaggio (123) detti puntoni (131) premono su detta parete di testa (12) del cilindro (10) opponendosi al suo movimento dato dalle sollecitazioni che agiscono sulla estremità di azionamento (36) dell’albero (25).