ITPG20100035A1 - Metodo per l'unione di due o piu' lamine con le parti di incastro precedentemente realizzate. - Google Patents

Metodo per l'unione di due o piu' lamine con le parti di incastro precedentemente realizzate. Download PDF

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ITPG20100035A1
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IT000035A
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Daniele Brasca
Luciano Gubbiotti
Michelangelo Gubbiotti
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Daniele Brasca
Luciano Gubbiotti
Michelangelo Gubbiotti
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    • B21DWORKING OR PROCESSING OF SHEET METAL OR METAL TUBES, RODS OR PROFILES WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
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    • B21D39/03Application of procedures in order to connect objects or parts, e.g. coating with sheet metal otherwise than by plating; Tube expanders of sheet metal otherwise than by folding
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Description

TITOLO: METODO PER L'UNIONE DI DUE 0 PIÙ LAMINE CON LE PARTI DI INCASTRO PRECEDENTEMENTE REALIZZATE
DESCRIZIONE
CAMPO DELLA TECNICA
La presente invenzione consiste in un metodo per l’unione di due o più lamine metalliche o non metalliche attraverso la deformazione plastica a freddo.
STATO DELLA TECNICA
Molteplici metodi di unione delie lamine metalliche e/o non metalliche sono attualmente conosciuti e utilizzati in diversi settori tra cui quello industriale.
Uno dei metodi conosciuti è la clinciatura, descrìtta in particolare nei seguenti brevetti: United States Patent 4,208,776 - 2,924,312 - 4,601 ,090. Con questa tecnologia viene eseguita una deformazione plastica attraverso la quale si forma una bugna su uno o più strati, incastrandoli con un rigonfiamento del primo strato sul secondo, terzo, ecc, e mantenendoli uniti nelle tre direzioni. Altri metodi di unione di lamine attualmente conosciuti e applicati sono, per esempio, la saldatura, la rivettatura, l’avvitatura.
Un altro metodo per l'unione delle lamine è quello di creare, precedentemente alla loro unione, le condizioni necessarie per il loro assemblaggio attraverso, per esempio, stampaggio.
Creando in una prima lamina un’asola con larghezza e lunghezza determinate e nella seconda una bugna con una larghezza tale da permettere di posizionare questa seconda lamina all'interno dell'asola e con un'altezza superiore allo spessore della prima lamina, si permette in questo modo, attraverso l'esercizio di una determinata forza, per mezzo di un utensile sagomato secondo varie forme, una deformazione plastica della bugna stessa che va a incastrare e ricoprire la prima lamina, unendo in questo modo la lamina con la bugna a una 0 più lamine rigidamente. Tale situazione è descritta su svariati brevetti in particolare in: DE 103 14 544 A1 2004.10.14 e JP 61123430.
Nei brevetti sopraccitati la posizione relativa tra le due parti è determinata prima dell'unione e non è regolabile.
BREVE DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione consiste in un metodo di unione di due o più lamine, una delle quali con un'asola di lunghezza superiore a quella del diametro della bugna, che può essere ad esempio, ma non unicamente, di forma circolare o allungata secondo lo stesso asse dell’asola e di altezza superiore alla somma degli spessori delle lamine da assemblare, avendo in questo modo la possibilità di posizionare prima della loro unione le due o più lamine nel solo asse dell’allungamento, nel caso in cui la bugna sia di forma allungata, o nei due gradi di libertà, angolare e lineare, nel caso in cui la bugna sia di forma circolare.
1 vantaggi, in generale e per un'applicazione in particolare, di tale invenzione appariranno evidenti nella descrizione e nei disegni che seguono.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI DELL'INVENZIONE
Le fig. 1 e 2 mostrano le parti metalliche o in altri materiali da assemblare, ad esempio in un relè.
La frg. 3 mostra la parte superiore della bobina con le parti sovrapposte da unire.
Le fig. 4 e 5 mostrano una pressa adattata per la deformazione per conseguire l'unione dei due o più componenti.
La fig. 6 mostra i due componenti assemblati per deformazione plastica a freddo e il conseguente incastro con la pressa in posizione di lavoro.
Le fig. 7, 8, 9 e 10 mostrano i componenti da assemblare, secondo l'invenzione, con una bugna rotonda in un logico susseguirsi fino all’unione.
Le fig. 11, 12, 13 e 14 mostrano i componenti in differenti posizioni prima e dopo la loro unione. In questo caso, ad esempio, viene rappresentata una bugna rotonda.
Le fig. 15, 16, 17, 18 e 19 mostrano una delle possibili modalità di realizzazione con forme e differenti posizionamenti relativi. In questo caso, ad esempio, la bugna è allungata.
La fig. 20 mostra una sezione dei due componenti prima di essere assemblati. La fig. 21 mostra in sezione i due componenti assemblati per mezzo di una deformazione provocata da un utensile (punzone).
Le fig. 20 e 21 rappresentano un eventuale incavo 10A e 10 che può avere dimensioni qualsiasi oppure non esserci.
La fig. 22 mostra in pianta la deformazione della bugna, in questo caso rotonda, con la
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
Un’applicazione non unica del metodo oggetto del presente ritrovato può essere ad esempio l'assemblaggio in un relè della lamina mobile di contatto sui suo relativo supporto. Rientra di fatto nella presente invenzione l’unione della parte elastica mobile in rame o altri materiali con il supporto di un relè attraverso deformazione plastica a freddo del supporto stesso, potendo così, grazie all'invenzione sopraccitata, regolare la resistenza elastica utile per un corretto funzionamento. Questo metodo sostituisce la classica e conosciuta elettrosaldatura la quale in questa applicazione può provocare proiezioni di materiale e scintille che possono danneggiare la bobina.
La fig. 1 mostra in un relè, a titolo esemplificativo ma non unico, la lamina in rame, o altro materiale, elastica 1, con la sua forma definitiva, con il contatto elettrico 3, e due asole 2, utili per l'assemblaggio.
La fig. 2 mostra il supporto strutturale 4, nella sua forma definitiva con due bugne 5, e i loro eventuali incavi 10. Le due bugne 5, sono di altezza superiore allo spessore della lamina in rame, o altri materiali, elastica 1 , per permettere al momento della deformazione plastica della bugna di ricoprire e bloccare solidamente la lamina in rame elastica 1, sul supporto strutturale 4.
La fig. 3 mostra il relè 11, senza le connessioni della parte inferiore, la bobina 6, la lamina in rame, o altro materiale, elastica 1 , le due asole 2, hanno una tolleranza tale da facilitarne il posizionamento. Nell'asse Z, le asole 2, hanno una dimensione opportunamente maggiore rispetto alle bugne 5, permettendo in tal modo di registrare il posizionamento e l'assemblaggio della lamina elastica in rame 1 , al fine di regolare la forza elastica necessaria per il funzionamento di un relè.
La fig. 4 mostra, molto schematicamente, un modello di pressa 7, per l'esecuzione della deformazione plastica a freddo dei componenti 1 , 4, e la loro unione. Il movimento del pistone, non rappresentato, può essere azionato, per esempio, elettricamente, pneumaticamente, idraulicamente.
La fig. 5 mostra la pressa 7, con in dettaglio l'incudine 9. L'incudine 9, consiste sostanzialmente nella parte strutturale di contrasto alla forza di deformazione, normalmente piana, può avere la forma rappresentata in fig. 5.
Il punto 8, nelle fig. 6, 10, 12, 14, 17, 19, 21, 22, rappresenta la bugna deformata ed incastrata nell’asola 2, della lamina in rame, o altro materiale, elastica 1. In questo modo i componenti 1 , e 4, sono uniti nelle tre direzioni con la lamina elastica 1 , in posizione ottimale e definitiva.
La fig. 6 mostra in insieme il relè 11, la pressa 7, con la rappresentazione del movimento assiale del pistone secondo la direzione Y, la bobina 6, e la bugna deformata e incastrata 8, nelle asole 2.
La fig. 7 mostra una prima lamina 1, con la sua asola 2.
La fig. 8 mostra una seconda lamina 4, con la sua bugna 5A, in questo caso rotonda.
La fig. 9 mostra la seconda lamina 4, con la sua bugna rotonda 5A, inserita nell'asola 2, della prima lamina 1.
La fig. 10 mostra le due lamine 1 , e 4, assemblate in una determinata posizione per mezzo della deformazione della bugna 5A, della fig. 9, con un risultato di deformazione e rigonfiamento 8A.
La fig. 11 mostra la prima lamina 1, con la propria asola 2, inserita nella seconda lamina 4, per mezzo della bugna 5A. Le due lamine sono state posizionate spostando una lamina rispetto all’altra lungo l’asse Z.
La fig. 12 mostra le due lamine 1, e 4, assemblate in una determinata posizione per mezzo della deformazione della bugna 5A, della fig. 11, con un risultato di deformazione e rigonfiamento 8A.
La fig. 13 mostra la prima lamina 1, con la sua asola 2, posizionata sulla seconda lamina 4, attraverso la bugna 5A. In questa situazione, la posizione angolare a è regolabile tra le due lamine 1, e 4, prima che avvenga la deformazione.
La fig.14, mostra le due lamine 1, e 4, assemblate dopo la deformazione della bugna in 8A, secondo l’angolo a definito.
Le fig. 15, 16, 17, 18 e 19, evidenziano le possibili soluzioni di unione utilizzando una bugna 5, di forma allungata: in questo caso la prima lamina 1, e la seconda lamina 4, potranno unicamente essere registrate in una direzione secondo l’asse Z prima dell’assemblaggio con deformazione 8, della detta bugna 5.
La fig. 15 mostra inoltre che l’altezza H della bugna 5, ricavata sulla seconda lamina 4, è superiore allo spessore della prima lamina 1, o comunque alla somma degli spessori di più lamine che si vogliono assemblare.
La fig. 20 mostra la sezione della seconda lamina 4, con la bugna 5, posizionata nell’asola della prima lamina 1. La seconda lamina 4, può essere dotata di una impronta 10A, di larghezza superiore alla larghezza della bugna 5. La fig. 21 mostra le due lamine 1 , 4, assemblate per mezzo della deformazione 8, con la partecipazione del punzone 12, ed un contrasto non rappresentato. In questo caso, l’incavo 10, nella lamina 4, è di dimensioni inferiori alla larghezza della bugna 5 della fig. 20.
La fig. 22 mostra una vista in pianta della deformazione 8A, della bugna 5 (fig.8).

Claims (8)

  1. TITOLO: METODO PER L'UNIONE DI DUE 0 PIÙ LAMINE CON LE PARTI DI INCASTRO PRECEDENTEMENTE REALIZZATE RIVENDICAZIONI 1. Metodo per l'unione di due o più lamine metalliche o non metalliche, attraverso deformazione plastica a freddo di almeno uno dei componenti, caratterizzato dal fatto che i componenti da unire sono elaborati in precedenza in modo che il posizionamento degli stessi possa essere regolato linearmente e/o angolarmente.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che almeno una delle lamine è sagomata o elaborata con almeno una bugna (5, 5A), ed eventualmente un’impronta (10, 10A), con una altezza (H) superiore alla somma degli spessori delle lamine con le quali deve essere assemblata.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che le lamine che devono essere assemblate con la seconda lamina elaborata con la bugna sono sagomate con almeno un’asola.
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che la bugna è di forma allungata secondo una direzione predefinita.
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che la bugna (5A) è di forma circolare.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che una o più asole (2) del componente (1) sono allungate e di dimensioni superiori alle
  7. 7. Metodo secondo le rivendicazioni 2 a 6, caratterizzato dal fatto che per unire e fissare due o più lamine in una posizione relativa lineare e/o angolare le bugne (5, 5A) sono deformate per mezzo di un utensile appropriato.
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che, prima dell’operazione di deformazione, la posizione relativa tra le lamine è aggiustata attraverso un movimento lineare e/o rotativo.
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Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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US4909688A (en) * 1987-12-21 1990-03-20 Buell Industries, Inc. Mounting part, fastener
EP0680792A1 (en) * 1994-05-02 1995-11-08 Xerox Corporation Dome shaped extruded location feature
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