ITPD20080366A1 - Impianto portuale - Google Patents

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ITPD20080366A1
ITPD20080366A1 IT000366A ITPD20080366A ITPD20080366A1 IT PD20080366 A1 ITPD20080366 A1 IT PD20080366A1 IT 000366 A IT000366 A IT 000366A IT PD20080366 A ITPD20080366 A IT PD20080366A IT PD20080366 A1 ITPD20080366 A1 IT PD20080366A1
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boats
boat
storage
area
port facility
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IT000366A
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Inventor
Michele Bidese
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Freedocks S R L
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Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B63SHIPS OR OTHER WATERBORNE VESSELS; RELATED EQUIPMENT
    • B63CLAUNCHING, HAULING-OUT, OR DRY-DOCKING OF VESSELS; LIFE-SAVING IN WATER; EQUIPMENT FOR DWELLING OR WORKING UNDER WATER; MEANS FOR SALVAGING OR SEARCHING FOR UNDERWATER OBJECTS
    • B63C15/00Storing of vessels on land otherwise than by dry-docking

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Ocean & Marine Engineering (AREA)
  • Management, Administration, Business Operations System, And Electronic Commerce (AREA)
  • Magnetically Actuated Valves (AREA)
  • Feeding And Controlling Fuel (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione è applicabile al settore delle costruzioni portuali.
In particolare, la presente invenzione si riferisce ad un impianto portuale per il rimessaggio e la gestione controllata di imbarcazioni.
Stato della tecnica
Come per qualsiasi veicolo, anche per le imbarcazioni è necessario disporre di una zona adibita al ricovero delle stesse durante i periodi di non utilizzo. Come noto, tali periodi possono, essere lunghi uno o più giorni oppure intere stagioni.
Tuttavia, nonostante la similitudine appena citata, è facilmente comprensibile come il problema del ricovero di imbarcazioni sia più rilevante rispetto a veicoli di uso più comune come automobili, motociclette o biciclette. Le dimensioni e il trasporto via terra delle imbarcazioni, infatti, fa insorgere problemi logistici spesso rilevanti e tali da consigliare di reperire spazi di ricovero in prossimità del mare, di un lago o di un fiume.
Inoltre, il trasporto in apposite aree dell’entroterra di imbarcazioni che devono essere utilizzate a breve è improponibile.
Per tali motivi, le aree portuali dispongono generalmente di zone di ormeggio in acqua adatte ad ospitare imbarcazioni almeno per qualche giorno se non anche per lunghi periodi di tempo.
Tale spazio è generalmente costituito da un’area di mare all’interno del porto accessibile mediante apposite banchine. Ovviamente, poiché tale aree presentano un’estensione relativamente piccola, è evidente che esse non sono in grado di soddisfare alle necessità di tutti i proprietari, ossia non sono in grado di ospitare tutte le imbarcazioni attualmente in circolazione. Inoltre, in tali aree le imbarcazioni sono sottoposte alle intemperie e quindi non sono protette specialmente durante lunghi periodi di inutilizzo.
Sono anche note aree portuali dove vi sono speciali spazi in secca adatti a ricevere le imbarcazioni. Anche in questo caso, però, gli spazi devono presentare estensioni tali, per accogliere tutte le imbarcazioni, che almeno una parte di essi sono senza ripari per cui alcune imbarcazioni sono soggette agli agenti atmosferici, particolarmente forti piogge, grandine, neve e altro.
Per tale motivo, sono noti impianti portuali comprendenti capannoni ove le imbarcazioni vengono impilate come in un vero e proprio stoccaggio di merce, ma anche in questo caso si tratta di impianti adatti ad ospitare imbarcazioni che vengono lasciate in ricovero per lunghi periodi di tempo. La movimentazione e la messa a ricovero delle imbarcazioni, infatti, risulta particolarmente difficoltosa e lunga da eseguirsi.
Rimane quindi il problema di un ricovero sicuro e protetto per le imbarcazioni che devono essere messe a disposizione dei proprietari nel giro di qualche giorno.
Un ulteriore problema degli impianti portuali sopra descritti è dovuto al fatto che all'atto dell'alaggio e ricovero di un’imbarcazione, spesso non si conosce la data precisa del futuro nuovo varo per cui il rimessaggio delle imbarcazioni non segue un ordine preciso se non quello de ’ottimizzazione degli spazi occupati. Di conseguenza, il varo di una imbarcazione costringe generalmente a movimentarne molte altre rendendo più difficoltosa e dispendiosa, in termini di tempo ed energia, l'operazione.
Un altro problema è costituito dalla tutela delle imbarcazioni, ossia dalla loro protezione dal rischio di urti e danneggiamenti non solo durante le operazioni di alaggio e ricovero o di varo, ma anche durante gli spostamenti cui sono soggette le imbarcazioni durante il periodo di rimessaggio a causa della richiesta di varo di altre imbarcazioni disposte in zone deirimpianto portuale altrimenti non raggiungibili. È evidente che ogni volta che ciò accade, la movimentazione di numerose altre imbarcazioni che devono rimanere nel rimessaggio aumenta smisuratamente i rischi di danneggiamenti accidentali.
Non ultimo inconveniente è costituito dal fatto che la movimentazione delle imbarcazioni sottopone ad usura sia le strutture di ricovero che quelle di movimentazione. Un eccessivo numero di movimentazioni delle imbarcazioni, quindi, è antieconomico anche perché sottopone inutilmente ad usura le strutture deirimpianto portuale.
Presentazione dell’invenzione
Uno scopo generale della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti sopra lamentati mettendo a disposizione un impianto portuale per il rimessaggio di imbarcazioni in grado di ottimizzare la disposizione delle imbarcazioni al fine di limitare quanto più possibile le movimentazioni delle stesse all’atto del varo di una di esse.
Uno scopo particolare nell'ambito dello scopo generale sopra accennato è quello di realizzare un impianto portuale in grado di ricevere il maggior numero di imbarcazioni possibili assicurando un grado di tutela delle stesse da urti accidentali superiore agli impianti portuali equivalenti noti.
È senz’altro uno scopo della presente invenzione realizzare un impianto portuale che tuteli le imbarcazioni sottoposte a rimessaggio dagli agenti atmosferici e che, inoltre, consenta con facilità anche il rimessaggio di imbarcazioni per brevissimi periodi di tempo.
Questi scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un impianto portuale per il rimessaggio e la gestione controllata di imbarcazioni in accordo con la rivendicazione principale.
In particolare, l'impianto portuale è del tipo comprendente almeno un’area di rimessaggio, almeno una zona di ingresso/uscita di imbarcazioni, mezzi di trasferimento di imbarcazioni da detta zona di ingresso/uscita a detta area di rimessaggio e viceversa, in cui detta area di rimessaggio è suddivisibile in spazi di ricovero atti a ricevere imbarcazioni di dimensioni differenziate, e si caratterizza per il fatto di comprendere mezzi computerizzati aventi almeno una prima zona di memoria per la memorizzazione di una prima base di dati contenenti caratteristiche dimensionali di dette imbarcazioni, una seconda zona di memoria per la memorizzazione di una seconda base di dati contenente la frequenza degli ingressi/uscite di ciascuna imbarcazione, una zona di elaborazione per elaborare detta prima e detta seconda base di dati e selezionare automaticamente per ognuna delle imbarcazioni da accogliere un corrispondente spazio di ricovero in funzione di dette caratteristiche dimensionali e di detta frequenza degli ingressi/uscite delle imbarcazioni in modo da ridurre al minimo le successive movimentazioni delle stesse.
Emerge quindi, fin da subito, che una caratteristica dell’invenzione è che la disposizione di ciascuna imbarcazione all’interno dell’area di rimessaggio è individuata in base alle dimensioni deN’imbarcazioni, al fine di ottimizzare l’occupazione degli spazi, e alle abitudini di utilizzo del proprietario. Ciò consente una disposizione “intelligente” delle imbarcazioni tale da ridurre al minimo le movimentazioni di altri natanti all’atto del varo di ogni singola imbarcazione.
Opportunamente, vengono utilizzate unità remote di memorizzazione di dati da installare su ciascuna imbarcazione e nelle quali sono presenti almeno le caratteristiche dimensionali e il codice identificativo dell’imbarcazione. Ciò consente, all’atto dell’alaggio, di riconoscere l’imbarcazione, di controllarne le dimensioni e di prelevare dalla seconda zona di memoria tutte le informazioni sulle abitudini del proprietario necessarie ad individuare la posizione di ricovero più opportuna all’interno dell’area di rimessaggio.
In tal senso, secondo un aspetto dell’invenzione è previsto l’uso di mezzi di comunicazione dati per il collegamento tra i mezzi computerizzati e l'unità remota di memorizzazione di dati.
Per quanto fin qui detto, è evidente che oggetto dell’invenzione è anche un metodo di rimessaggio di un’imbarcazione in un impianto portuale.
Un tale metodo si caratterizza per il fatto di comprendere le seguenti fasi:
- prelevamento di detta imbarcazione mediante mezzi di alaggio;
- rilevamento di dati relativi a caratteristiche dimensionali di detta imbarcazione per calcolare e localizzare uno o più spazi di ricovero in un’area di rimessaggio di detto impianto portuale adatti ad ospitare detta imbarcazione;
- rilevamento di dati relativi alla frequenza di ingressi/uscite di detta imbarcazione da detto impianto portuale;
- selezione di una o più posizioni tra detti spazi calcolati e localizzati in detta area di rimessaggio adatte ad accogliere detta imbarcazione tenendo conto di dette caratteristiche dimensionali e di detta frequenza di ingressi/uscite in modo da ridurre al minimo la movimentazione di detta imbarcazione durante il tempo di ricovero.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di un impianto portuale secondo il trovato, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 rappresenta un impianto portuale secondo l'invenzione; la FIG. 2 rappresenta un particolare dell'impianto portuale dell’invenzione;
la FIG. 3 rappresenta un metodo di rimessaggio secondo l’invenzione implementato dall’impianto portuale di fig. 1.
la FIG. 4 rappresenta l'impianto portuale di fig. 1 in una fase operativa.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita Con riferimento alla FIG. 1 , è illustrato un impianto portuale 1 per il rimessaggio e la gestione controllata di imbarcazioni I.
Tale impianto 1 comprende innanzitutto almeno un'area di rimessaggio 2 suddivisibile in spazi di ricovero 3 adatti a ricevere imbarcazioni I di dimensioni differenziate.
Come si osserva, tale area di rimessaggio 2 comprende a sua volta almeno uno spazio tridimensionale 4, generalmente costituito da un capannone, all'interno del quale si individua almeno un corridoio di servizio 5 per l’accesso ad una pluralità di corridoi di rimessaggio 6 delle imbarcazioni I.
Nella forma di esecuzione che si descrive, il corridoio di servizio 5 è centrale e i corridoi di rimessaggio 6 sono disposti lateralmente al corridoio di servizio 5 e paralleli tra loro. In questi ultimi sono ricavabili gli spazi di ricovero 3 delle imbarcazioni. In particolare, lo spazio tridimensionale 4 può presentare dimensioni tali per cui in un corridoio di rimessaggio 6 possono essere disposte imbarcazioni su più livelli in altezza.
Nelle figure si osserva anche che lo spazio tridimensionale 4 è, preferibilmente ma non necessariamente, a base quadrilatera. Inoltre, l’asse di sviluppo longitudinale X di uno qualsiasi dei corridoi di rimessaggio individua una direzione incidente alla direzione individuata dall’asse di sviluppo longitudinale Y del corridoio di servizio 5.
Ciò significa, sostanzialmente, che per portare le imbarcazioni I dal corridoio di servizio 5 ad un qualsiasi corridoio di rimessaggio 6, esse devono ruotare di un angolo inferiore a 90° con la vantaggiosa conseguenza che il corridoio di servizio 5 è più stretto rispetto al caso di rotazione di 90°. Lo spazio di rimessaggio perso per la realizzazione del corridoio di servizio 5 è quindi ridotto.
Un caso intermedio, che ben si adatta a spazi tridimensionali 4 a base quadrangolare, è che l’angolo individuato tra la direzione di uno qualsiasi dei corridoi di rimessaggio 6 e la direzione individuata dal corridoio di servizio 5 sia sostanzialmente di 45°.
L'area di rimessaggio 2 fin qui descritta è sicuramente disposta in prossimità del mare M, di un lago o comunque di un corso d'acqua tramite il quale è raggiungibile dalle imbarcazioni I. Sicuramente, l’impianto portuale 1 comprende anche almeno una zona di ingresso/uscita 7 delle imbarcazioni I nella quale avviene l'alaggio e il varo delle stesse.
Inoltre, sono opportunamente previsti mezzi di trasferimento 8 delle imbarcazioni I dalla zona di ingresso/uscita 7 all’area di rimessaggio 2 e viceversa, generalmente coincidenti almeno parzialmente con i mezzi di alaggio e varo.
Secondo un aspetto dell’invenzione, l'impianto portuale 1 comprende anche almeno un’area di manutenzione 9 delle imbarcazioni I disposta in prossimità dell’area di rimessaggio 2. Ciò consente di fornire un servizio completo agli utenti permettendo la pulizia e la riparazione delle imbarcazioni I che vi accedono, sia nel momento dell’alaggio che durante il periodo di ricovero che poco prima del varo.
Lo stesso impianto 1 è prevedibilmente dotato di almeno un’area di interscambio 10 per le imbarcazioni I interposta tra l'area di rimessaggio 2 e la zona di ingresso/uscita 7. Quest’area ha molteplici funzionalità.
Innanzitutto, in caso di forti flussi di imbarcazioni I in ingresso o in uscita, consente di effettuarne uno stoccaggio intermedio delle che eviti la formazione di code con conseguente perdite di tempo per gli utenti, nel caso degli alaggi, e di preparare le operazioni di varo per tempo, magari durante la notte precedente.
Un'ulteriore utilità dell’area di interscambio 10 è costituita dal suo utilizzo come area di passaggio delle imbarcazioni dall'area di rimessaggio 2 all’area di manutenzione 9. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, la stessa area di interscambio 10 può essere utilizzata anche come area di manutenzione.
Nell’area di interscambio 10 possono inoltre essere effettuate varie operazioni di controllo delle imbarcazioni I prima del rimessaggio per verificare la correttezza dei dati dimensionali a propria disposizione.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, l'impianto portuale 1 presenta ulteriori aree di servizio 11 adibite, ad esempio, ad uffici, al contenimento di impianti accessori quali impianti di aerazione e condizionamento dell’aria, di trattamento delle acque, di generazione e controllo di potenza elettrica o similari, oppure corridoi e rampe di accesso ai vari livelli dello spazio tridimensionale 4.
Secondo l’invenzione, l'impianto portuale 1 comprende mezzi computerizzati 12, rappresentati in forma schematizzata anche in FIG.
2, generalmente costituiti da almeno un personal computer e nei quali sono individuabili una prima zona di memoria 12a per la memorizzazione di una prima base di dati contenente le caratteristiche dimensionali delle imbarcazioni I, una seconda zona di memoria 12b per la memorizzazione di una seconda base di dati contenente la frequenza degli ingressi/uscite di ciascuna delle imbarcazioni I, e una zona di elaborazione 12c per elaborare la prima e la seconda base di dati e selezionare automaticamente lo spazio di ricovero 3 più adatto per ciascuna imbarcazione da accogliere nell'area di rimessaggio 2 tenendo conto delle suddette caratteristiche dimensionali e della frequenza degli ingressi/uscite delle imbarcazioni I in modo da ridurre al minimo le successive movimentazioni delle stesse.
Tutto ciò consente, vantaggiosamente, di disporre ciascuna imbarcazione I all’interno dell'area di rimessaggio 2 nella posizione più adatta non solo ad ottimizzare l’occupazione degli spazi, ma anche a ridurre al minimo le movimentazioni dei natanti all’atto del varo di ogni singola imbarcazione I. Infatti, poiché la scelta dello spazio di ricovero 3 più adatto tiene conto di una statistica di ingresso/uscita dell’imbarcazione I, ossia delle abitudini di utilizzo del proprietario, anche in rapporto alle altre imbarcazioni I presenti nell'impianto portuale 1 dell'invenzione, si ottiene una disposizione “intelligente” tale da ridurre al minimo le successive movimentazioni in occasioni di vari sconosciuti al momento dell’alaggio.
Anche nel caso di vari imprevisti tale disposizione consente di ridurre al minimo le movimentazioni delle altre imbarcazioni I. Accade spesso, infatti, che all’atto dell’alaggio il proprietario dichiari una data di possibile varo non rispondente a quella che sarà la realtà dei fatti. Ciò che si nota, in questi casi, è che spesso l’ipotesi avanzata dal proprietario è in contrasto con quelle che sono le sue abitudini. Di conseguenza, generalmente il varo effettivo è differente da quello dichiarato, ma spesso rientra in un periodo di varo prevedibile studiando le abitudini del proprietario. Se è pur vero che ciò non accade sempre, è anche vero che ciò accade sufficientemente spesso per poter ridurre le movimentazioni degli altri natanti all’atto del varo dell'imbarcazione I richiesta se nel procedimento di scelta della disposizione di rimessaggio delle imbarcazioni I si tiene conto di una statistica di alaggio e varo di ogni singola imbarcazione I che sarà quindi necessariamente legata alle abitudini di ogni singolo proprietario.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, per favorire e automatizzare il riconoscimento delle imbarcazioni I, esse comprendono almeno un unità remota di memorizzazione di dati, non rappresentata nelle figure, nella quale sono presenti almeno le caratteristiche dimensionali e almeno un codice identificativo dell’imbarcazione.
Ciò consente di associare ad ogni imbarcazione I i dati memorizzati nella prima 12a e nella seconda 12b zone di memoria dei mezzi computerizzati 12.
In particolare, ad ogni operazione di alaggio o varo di un’imbarcazione (I), con il codice identificativo della stessa i mezzi computerizzati (12) memorizzano nella seconda base di dati la data e l'ora dell’operazione per aggiornare i dati da cui risalire alla frequenza di ingresso/uscita dell’imbarcazione (I) dall'impianto portuale (1).
II collegamento tra tale unità remota di memorizzazione di dati e i mezzi computerizzati 12 è assicurato da mezzi di comunicazione dati che possono comprendere cablaggi e/o collegamenti senza fili.
Per quanto concerne i mezzi di trasferimento 8 delle imbarcazioni I dalla zona di ingresso/uscita 7 all'area di rimessaggio 2, essi sono generalmente costituiti da almeno un carrello che si dispone sotto all'imbarcazione I quando essa è in acqua e che la solleva e la conduce fino ai corridoi di rimessaggio 6.
Tali carrelli possono scorrere su apposite rotaie o direttamente sul terreno mediante apposite ruote.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, tutta la struttura portuale 1 può essere automatizzata in modo che siano i mezzi computerizzati 12 a gestire le operazioni di alaggio, trasporto e rimessaggio delle imbarcazioni I collegandosi con le unità remote di memorizzazione di dati per individuare le imbarcazioni I e/o ottenere le informazioni necessarie ad individuare gli spazi di rimessaggio 3 adatti. Allo stesso modo i mezzi computerizzati 12 gestiscono anche le operazioni di varo. Gli stessi mezzi computerizzati 12, quindi, controllano direttamente i mezzi di trasferimento 8 e ne comandano tutte le movimentazioni.
II tutto può essere sottoposto alla supervisione di un ridotto numero di persone alcune delle quali, ad esempio, che si occupano di provvedere all'installazione dell’unità remota di memorizzazione di dati all’interno di un’imbarcazione I che viene ricoverata nell’impianto portuale 1 per la prima volta.
Per quanto concerne gli aspetti operativi dell’impianto portuale 1 fin qui descritto, in essi si individuano alcune fasi schematizzate in FIG. 3.
Innanzitutto, quando un’imbarcazione arriva nell’impianto portuale 1 vi è una fase di prelevamento della stessa mediante mezzi di alaggio appartenenti ai mezzi di trasferimento 8.
Successivamente, vi è il rilevamento dei dati relativi alle caratteristiche dimensionali dell'imbarcazione I per calcolare e localizzare uno o più spazi di ricovero 3 nell'area di rimessaggio 2 adatti ad ospitarla.
Ciò avviene interrogando l’unità remota di memorizzazione di dati presente nell’imbarcazione I e accedendo anche ai dati contenuti nella prima zona di memoria. È anche prevedibile che vi sia del personale o mezzi di rilevamento ottici automatici che verificano che i dati ricavati siano corrispondenti alle caratteristiche dimensionali reali dell’imbarcazione I.
Contestualmente i mezzi computerizzati 12, prelevano dall'unità remota il codice identificativo dell’imbarcazione I per risalire ai corrispondenti dati relativi alla frequenza di ingressi/uscite dell’imbarcazione I e per inserire nella seconda base di dati l’informazione di data e ora di alaggio che consente di mantenere aggiornata la statistica di frequenza di ingressi/uscite. Ovviamente, nella seconda base di dati verrà inserito anche l’istante temporale di varo dell’imbarcazione quando tale operazione avverrà.
I mezzi computerizzati 12, inoltre, prelevano dalla seconda zona di memoria i dati relativi alla frequenza di ingressi/uscite delle imbarcazioni I già presenti nell'area di rimessaggio 2 al fine di ricostruire una statistica di utilizzo di tutte le imbarcazioni I e selezionare, tra gli spazi di ricovero 3 individuati tramite le caratteristiche dimensionali, lo spazio di ricovero 3 più adatto per l'imbarcazione I appena giunta in porto.
Come detto in precedenza, ciò consente di ridurre al minimo le successive movimentazioni delle imbarcazioni I all'atto di varo di una di esse.
Per quanto concerne quest’ultima operazione, secondo un altro aspetto dell’invenzione l’impianto portuale 1 dell’invenzione è dotato di mezzi di ricezione di una comunicazione da parte del proprietario di un’imbarcazione I ricoverata per prenotare il varo.
In particolare, tale prenotazione può avvenire mediante una telefonata a cui può rispondere un operatore o un risponditore automatico, oppure anche tramite un sms, una e-mail, un accesso via web ad un’apposita area dei mezzi computerizzati 12, o altro.
In FIG. 4 è apprezzabile un istante operativo dell'impianto portuale 1 dell’invenzione fin qui descritto.
Alla luce di quanto precede, si comprende che l'impianto portuale dell’invenzione, e il metodo che esso implementa, è in grado di superare gli inconvenienti citati e, in particolare, consente di ottimizzare la disposizione delle imbarcazioni al fine di limitare quanto più possibile le movimentazioni delle stesse all’atto del varo di una di esse.
A ben vedere, l’impianto portuale descritto assicura l’ottimizzazione dell’uso dell’area di rimessaggio e, contestualmente, un grado di tutela delle imbarcazioni dagli agenti atmosferici, da urti accidentali o altro superiore agli impianti portuali equivalenti noti.
L’impianto portuale secondo l’invenzione è senz’altro suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri tecnicamente equivalenti senza uscire dall'ambito del trovato.
Anche se l'impianto portuale è stato descritto con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Un impianto portuale per il rimessaggio e la gestione controllata di imbarcazioni (I), comprendente almeno un’area di rimessaggio (2), almeno una zona di ingresso/uscita (7) di imbarcazioni (I), mezzi di trasferimento (8) di imbarcazioni (I) da detta zona di ingresso/uscita (7) a detta area di rimessaggio (2) e viceversa, in cui detta area di rimessaggio (2) è suddivisibile in spazi di ricovero (3) atti a ricevere imbarcazioni (I) di dimensioni differenziate, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi computerizzati (12) aventi almeno una prima zona di memoria (12a) per la memorizzazione di una prima base di dati contenenti caratteristiche dimensionali delle imbarcazioni (I), una seconda zona di memoria (12b) per la memorizzazione di una seconda base di dati contenente la frequenza degli ingressi/uscite di ciascuna imbarcazione (I), una zona di elaborazione (12c) per elaborare detta prima e detta seconda base di dati e selezionare automaticamente per ognuna delle imbarcazioni (I) da accogliere un corrispondente spazio di ricovero (3) in funzione di dette caratteristiche dimensionali e di detta frequenza degli ingressi/uscite delle imbarcazioni (I) in modo da ridurre al minimo le successive movimentazioni delle stesse.
  2. 2. Impianto portuale secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un unità remota di memorizzazione di dati residente in ciascuna imbarcazione (I) e nella quale sono presenti almeno dette caratteristiche dimensionali dell'imbarcazione (I) e almeno un codice identificativo dell’imbarcazione (I).
  3. 3. Impianto portuale secondo le rivendicazioni 2, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di comunicazione dati per il collegamento tra detti mezzi computerizzati (12) e detta unità remota di memorizzazione di dati.
  4. 4. Impianto portuale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta area di rimessaggio (2) comprende almeno uno spazio tridimensionale (4) nel quale si individua almeno un corridoio di servizio (5) per l'accesso ad una pluralità di corridoi di rimessaggio (6) disposti paralleli tra loro e nei quali sono ricavabili detti spazi di ricovero (3).
  5. 5. Impianto portuale secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che l'asse di sviluppo longitudinale (X) di uno di detti corridoi di rimessaggio (6) individua una direzione incidente alla direzione individuata dall’asse di sviluppo longitudinale (Y) di detto corridoio di servizio (5).
  6. 6. Impianto portuale secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che l’angolo di incidenza tra detta direzione individuata da uno di detti corridoi di rimessaggio (6) e detta direzione individuata da detto corridoio di servizio (5) è sostanzialmente di 45°.
  7. 7. Impianto portuale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un’area di manutenzione (9) delle imbarcazioni (I) disposta in prossimità di detta area di rimessaggio (6).
  8. 8. Impianto portuale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un’area di interscambio (10) per le imbarcazioni (I) interposta tra detta area di rimessaggio (2) e detta zona di ingresso/uscita (7).
  9. 9. Metodo di rimessaggio di un’imbarcazione (I) in un impianto portuale (1) caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: - prelevamento dell’imbarcazione (I) mediante mezzi di alaggio; - rilevamento di dati relativi a caratteristiche dimensionali dell’imbarcazione (I) per calcolare e localizzare uno o più spazi di ricovero (3) in un’area di rimessaggio (2) di detto impianto portuale (1) adatti ad ospitare l’imbarcazione (I); - rilevamento di dati relativi alla frequenza di ingressi/uscite dell’imbarcazione (I) da detto impianto portuale (1); - selezione di una o più posizioni tra detti spazi di ricovero (3) calcolati e localizzati in detta area di rimessaggio (2) adatte ad accogliere l’imbarcazione (I) tenendo conto di dette caratteristiche dimensionali e di detta frequenza di ingressi/uscite in modo da ridurre al minimo la movimentazione dell’imbarcazione (I) durante il tempo di ricovero.
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di prenotazione del varo dell’imbarcazione (I).
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