ITPD20080341A1 - Sistema di chiusura per un'apertura di aerazione e/o illuminazione di una serranda avvolgibile - Google Patents

Sistema di chiusura per un'apertura di aerazione e/o illuminazione di una serranda avvolgibile Download PDF

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ITPD20080341A1
ITPD20080341A1 IT000341A ITPD20080341A ITPD20080341A1 IT PD20080341 A1 ITPD20080341 A1 IT PD20080341A1 IT 000341 A IT000341 A IT 000341A IT PD20080341 A ITPD20080341 A IT PD20080341A IT PD20080341 A1 ITPD20080341 A1 IT PD20080341A1
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IT
Italy
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closing system
frame
openings
opening
shielding element
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IT000341A
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Fiorenzo Ventrella
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Verolux S R L
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Description

Campo di applicazione
Forma oggetto della presente invenzione un sistema di chiusura per un’apertura di aerazione e/o illuminazione di una serranda avvolgibile, in particolare di tipo metallico.
Stato della tecnica trova
Come à ̈ noto, come serramenti per la chiusura di vani molto ampi, come ad esempio vetrine di negozi o garage, sono diffusamente utilizzate serrande avvolgibili di tipo metallico. Questi serramenti sono costituiti da una molteplicità di stecche modulari costituite da profili in acciaio o alluminio e incernierate tra loro longitudinalmente per consentire l’avvolgimento della serranda. I profili, se realizzati per profilatura, possono anche essere tubolari e riempiti con poliuretano schiumato.
Nelle Figure A e B allegate, relative a due porzioni di stecche P per serrande avvolgibili metalliche, si può osservare la presenza sul bordo longitudinale superiore ed inferiore di appendici C opportunamente sagomate per consentire l’incernieramento con altri moduli.
Generalmente, le serrande comprendono un certo numero di stecche provviste di una pluralità di piccole aperture (indicate con A nelle figure A e B) per consentire l’aerazione e/o l’illuminamento diurno dei locali a serrande abbassate.
In corrispondenza delle aperture A le stecche sono dotate di schermi S atti a limitare l’ingresso d’acqua in caso di pioggia.
Gli schermi S possono essere ricavati in pezzo unico con il profilo che forma la stecca, come illustrato nella figura A allegata, ad esempio tramite lavorazioni meccaniche sul profilato. Nella Figura A si può osservare in particolare uno schermo del tipo a gocciolatoio, ossia tale da schermare quasi completamente l’apertura ad eccezione di una feritoia disposta inferiormente.
In alternativa, come illustrato nella Figura B gli schermi S possono essere realizzati a parte e quindi assemblati sulle stecche P. Normalmente, in questo ultimo caso, il profilato presenta sulla faccia destinata ad essere rivolta verso l’interno del vano da chiudere due guide parallele G ricavate in prossimità dei bordi longitudinali inferiore e superiore delle aperture A. Lungo tali guide G possono essere scorrevolmente inseriti pannelli in policarbonato.
Le soluzioni di tecnica nota sopra descritte presentano una serie di limiti e inconvenienti.
In generale, la differenziazione tra stecche “cieche†e stecche con aperture impone complicazioni al processo produttivo dei profilati. Per i due tipi di stecche sono infatti normalmente previste linee produttive differenti.
Le stecche “cieche†(aventi una configurazione più semplice) vengono realizzate con un processo di profilatura. Le stecche con aperture (aventi una configurazione più complessa, che prevede ad esempio la realizzazione delle guide G) devono essere realizzate necessariamente con un processo di estrusione, più costoso della profilatura. Ciò va ovviamente a discapito dell’economicità e della semplificazione produttiva.
Per le soluzioni che prevedono la realizzazione degli schermi in corpo unico con le stecche, i profili ottenuti per estrusione vengono poi sottoposti ad una fase di imbutitura per la realizzazione degli schermi a gocciolatoio.
Per le soluzioni che non prevedono la realizzazione di schermi in corpo unico con il profilo, alla fase di estrusione segue una fase di fresatura (o tranciatura) per la realizzazione delle aperture A.
A tutto questo si deve poi aggiungere che normalmente I profili provenienti da linee produttive differenti non hanno la stessa colorazione. I profili ottenuti per profilatura sono infatti normalmente preverniciati, mentre i profili ottenuti per estrusione vengono sottoposti successivamente ad un processo di verniciatura particolare. Ciò porta ad avere serrande con indesiderabili variazioni cromatiche e di materiale tra una stecca e l’altra.
Le soluzioni che prevedono la realizzazione di un’apertura con gocciolatoio (come illustrato nella Figura A) presentano inoltre l’inconveniente che il gocciolatoio sporgendo dalla sagoma esterna della stecca crea problemi in fase di avvolgimento della serranda. I gocciolatoi tendono infatti a toccare le altre stecche causando graffi e scalfitture e rendendo inoltre meno fluido l’avvolgimento della serranda.
Le soluzioni che prevedono l’applicazione di schermi realizzati a parte richiedono inoltre una specifica fase di assemblaggio degli schermi da prevedersi in fabbrica. Gli schermi devono essere infatti inseriti nelle apposite guide prima che alle estremità dei profilati vengano applicati i tradizionali elementi terminali di chiusura.
La sostituzione di schermi danneggiati (non infrequente se realizzati in policarbonato) risulta essere particolarmente onerosa, in quanto richiede lo smontaggio della serranda.
A tutto ciò si deve aggiungere il fatto che normalmente le soluzioni con schermi applicati sono comunque meno soddisfacenti da un punto di vista funzionale.
Gli schermi sono normalmente realizzati in materiali rigidi, come policarbonato o metallo, che non si adattano perfettamente alla sagoma interna del profilo. Inoltre, per esigenze di assemblaggio, gli schermi sono comunque dimensionati in modo da garantire un minimo di lasco all’interno delle guide. In caso di pioggia sono quindi possibili infiltrazioni di acqua.
In alcuni casi à ̈ previsto l’impiego di una piccola guarnizione in corrispondenza solo della parte inferiore. nel tempo La guarnizione tende tuttavia a togliersi a causa dei movimenti impressi dall’avvolgimento della serranda.
Il non perfetto fissaggio degli schermi influisce negativamente anche sulla qualità percepita dall’utilizzatore.
Infine, la modalità di applicazione degli schermi rende difficile se non impossibile prevedere varianti sulle tipologie di schermi utilizzabili, che sono normalmente piastriformi. Ciò va a discapito della flessibilità del sistema di chiusura.
Presentazione dell'invenzione
Pertanto, scopo della presente invenzione à ̈ quello di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota sopra citata, mettendo a disposizione un sistema di chiusura per aperture di aerazione e/o illuminazione di serrande avvolgibili che possa essere montato in modo semplice e immediato senza richiedere modifiche ai profilati.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un sistema di chiusura per aperture di aerazione e/o illuminazione di serrande avvolgibili che permetta di bloccare perfettamente gli schermi in corrispondenza delle aperture.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un sistema di chiusura per aperture di aerazione e/o illuminazione di serrande avvolgibili che permetta una facile sostituzione degli schermi.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un sistema di chiusura per aperture di aerazione e/o illuminazione di serrande avvolgibili che permetta di realizzare chiusure impermeabili all’acqua.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un sistema di chiusura per aperture di aerazione e/o illuminazione di serrande avvolgibili che sia di economica e semplice realizzazione.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell'invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- la Figura 1a mostra una serranda avvolgibile con profili metallici provvista di sistemi di chiusura delle aperture di aerazione e/o illuminazione secondo l’invenzione;
- la Figura 1b mostra una vista ingrandita di due sistemi di chiusura secondo l’invenzione installati su un profilo di una serranda avvolgibile;
- le Figure da 2 a 4 mostrano tre viste in esploso di un sistema di chiusura in accordo a tre differenti soluzioni realizzative dell’invenzione;
- la Figura 5 mostra una vista in sezione di un sistema di chiusura secondo l’invenzione illustrato nella Figura 1b secondo la traccia V - V ivi indicata;
- la Figura 6 mostra un dettaglio relativo alla zona di accoppiamento tra telaio e controtelaio del sistema di chiusura illustrato nella Figura 5, con un singolo elemento schermante parzialmente interposto tra essi;
- la Figura 7 mostra una vista in sezione di un sistema di chiusura secondo l’invenzione illustrato nella Figura 1b secondo la traccia VII - VII ivi indicata; e
- la Figura 8 mostra un dettaglio relativo alla zona di accoppiamento tra telaio e controtelaio con due elementi schermanti parzialmente interposti.
Descrizione dettagliata
Con riferimento agli uniti disegni à ̈ stato indicato nel suo complesso con 1 un sistema di chiusura per un’apertura di aerazione e/o illuminazione di una serranda avvolgibile, in particolare di tipo metallico.
Per serranda avvolgibile metallica si intende un serramento comprendente una pluralità di stecche modulari P (metalliche) tra loro incernierate longitudinalmente. Su almeno una parte delle stecche P sono ricavate una o più aperture A per consentire l’aerazione e/o l’illuminazione diurna a serranda abbassata. Ciascuna apertura A à ̈ passante ed à ̈ ricavata nello spessore del profilato che forma la stecca modulare P.
Nella Figura 1a à ̈ mostrata una serranda avvolgibile metallica 100 nel suo sviluppo completo. Ciascuna apertura A à ̈ provvista di un sistema di chiusura 1 secondo l’invenzione.
In accordo ad una soluzione realizzativa generale dell’invenzione il sistema di chiusura 1 comprende almeno un elemento schermante 30 destinato a chiudere un’apertura A, nonché un telaio 10 ed un controtelaio 20 atti a cooperare tra loro per trattenere l’elemento schermante 30 in posizione all’interno dell’apertura A.
Funzionalmente (come illustrato nelle Figure 5 e 7) il telaio 10 e il controtelaio 20 cooperano tra loro inserendosi con rapporto di interferenza all’interno dell’apertura A dai due lati opposti L1 e L2 della stecca P.
Il telaio 10 e il controtelaio 20 sono provvisti ciascuno di una porzione di innesto 11, 21, avente una sagoma esterna corrispondente a quella dell’apertura A, e di una porzione di arresto 12, 22, che sporge da detta porzione di innesto ed à ̈ destinata ad andare in battuta sul bordo dell’apertura A. L’elemento schermante 30 à ̈ destinato ad andare a contatto con le porzioni di innesto 11, 21 interponendosi almeno parzialmente tra loro.
Come si può osservare in particolare nelle Figure 2, 3 e 4 il telaio 10 ed il controtelaio 20 sono costituiti da cornici aventi uno sviluppo perimetrale in pianta corrispondente a quello dell’apertura A da chiudere.
In accordo alle soluzioni realizzative illustrate nelle Figure allegate, il telaio 10 ed il controtelaio 20 hanno una forma perimetrale sostanzialmente rettangolare, dato che generalmente le aperture A hanno una forma rettangolare. Possono tuttavia essere previste anche forme differenti, ad esempio circolare o ellittica.
Preferibilmente, il telaio 10 ed il controtelaio 20 sono sagomati in sezione per adattarsi alla sagoma della stecca P in corrispondenza del lato L1 o L2 dal quale devono inserirsi all’interno dell’apertura A.
Vantaggiosamente, a tale scopo, il telaio 10 e il controtelaio 20 possono sagomati diversamente in funzione della differente sagoma che la stecca P presenta su due lati opposti L1 e L2. Ad esempio, come si può osservare nella Figura 5, la stecca P può avere una sezione curva, con una leggera concavità in corrispondenza del lato L1 e una leggera convessità sul lato opposto L2.
Prendendo come riferimento la superficie definita dalla porzione di arresto 12, 22, il telaio 10 (destinato ad essere inserito dal lato L1) risulta essere leggermente concavo rispetto a tale superficie, mentre il controtelaio 20 (destinato ad essere inserito dal lato L2) risulta essere leggermente convesso rispetto a tale superficie.
Il telaio 10 ed il controtelaio 20 si accoppiano alla stecca P grazie alle porzioni di innesto 11, 21 che si inseriscono all’interno dell’apertura A con rapporto di interferenza. Le porzioni di arresto 12, 22, andando in battuta sui bordi dell’apertura A definiscono la corretta posizione del telaio/controtelaio. Ciò permette di ottenere accoppiamento stabile tra il sistema di chiusura 1 ed il profilato della stecca P, senza che sia necessario modificare la stecca P per la predisposizione di elementi di fissaggio.
Il collegamento per interferenza permette inoltre di rendere sostanzialmente impermeabile la zona di contatto tra il profilato P e l’insieme telaio/controtelaio.
Vantaggiosamente, per favorire ulteriormente il bloccaggio del sistema 1 all’interno dell’apertura A le porzioni di innesto 11, 21 del telaio 10 e del controtelaio 20 sono tra loro controsagomate per consentire un reciproco collegamento di forma.
Preferibilmente, le superfici di testa 14, 24 delle porzioni di innesto 11, 21 sono sagomate in modo da formare una zona di interfaccia a labirinto al fine di migliorare l’impermeabilità all’acqua. In particolare, come si può osservare in particolare nella Figura 6, le superfici di testa 14 e 24 possono essere controsagomate a scalino.
Sempre allo scopo di permettere un bloccaggio stabile del sistema di chiusura 1 all’interno dell’apertura A possono essere inseriti mezzi di collegamento 50 tra il telaio 10 ed il controtelaio 20, ad esempio viti in acciaio autofilettanti.
A tale scopo, come si può osservare in particolare nelle Figure 5 e 6, sul telaio 10 e sul controtelaio 20 possono essere ricavati uno o più fori 40 in posizioni corrispondenti destinati a ricevere elementi di collegamento 50.
Preferibilmente, per ragioni estetiche si evita che i mezzi di collegamento 50 siano visibili sulla parte del sistema di chiusura 1 disposto sul lato esterno della stecca P.
A tale scopo, in accordo con la soluzione realizzativa illustrata nelle Figure 5, 6 e 7, sul controtelaio 20 (destinato ad essere inserito sul lato interno L2 della stecca P) vengono realizzati fori passanti, mentre sul telaio 10 (destinato ad essere inserito sul lato interno L2 della stecca P) vengono realizzati fori ciechi.
Preferibilmente, le porzioni di innesto 11, 21 del telaio 10 e del controtelaio 20 sono provviste internamente di un’appendice 13, 23 destinata ad andare a contatto, deformandosi elasticamente, con l’elemento schermante 30 interposto tra il telaio 10 ed il controtelaio 20.
In accordo ad una soluzione realizzativa, illustrata in particolare nelle Figure 2, 3 e 4, l’appendice 13, 23 si estende lungo tutto lo sviluppo perimetrale interno della porzione di innesto 11, 21. Possono essere previste soluzioni realizzative (non illustrate nelle Figure allegate), in cui l’appendice 13, 23 si estende solo lungo alcuni tratti perimetrali.
Più in dettaglio, come si può osservare in particolare nelle Figure 6 e 8, le appendici 13, 23 sulla superficie delle porzioni di innesto che delimita la luce libera interna delimitata dal telaio/controtelaio. Le appendici 13, 23 sono orientate in modo da presentare (a sistema di chiusura montato) le loro estremità libere (preferibilmente rastremate) rivolte verso l’interno dell’apertura A, ossia rivolte verso l’elemento schermante 30.
Ciascuna appendice 13, 23 forma con la rispettiva porzione di innesto 11, 21 una sede 15, 25 in corrispondenza della quale può attestarsi uno o più elementi schermanti 30.
Vantaggiosamente, come si può osservare in particolare nella Figura 5, l’elemento schermate 30 viene a posizionarsi sostanzialmente all’interno del profilato P, all’incirca nella zona di mezzeria. Come sarà ripreso più avanti, nel caso in cui l’elemento schermante presenti degli elementi sporgenti (ad esempio, gocciolatoi), ciò costituisce un vantaggio perché permette di ridurre l’ingombro esterno oltre la sagoma del profilo.
Funzionalmente, durante il montaggio del sistema di chiusura 1 le appendici 13, 23 vanno a contatto con l’elemento schermante deformandosi elasticamente e aderendo ad esso così da creare una barriera contro le infiltrazioni d’acqua.
L’elasticità delle appendici 13, 23 permette inoltre al telaio e controtelaio di adattarsi ai differenti spessori degli elementi schermanti utilizzati. Possono infatti essere inseriti anche due o più elementi schermanti tra loro sovrapposti, come illustrato nella Figura 8.
Vantaggiosamente, il telaio 10 ed il controtelaio 20 sono realizzati in un materiale plastico capace di adattarsi elasticamente alla sagoma della stecca P. La capacità di adattamento elastico permette al telaio e al controtelaio di adattarsi anche ad eventuali variazioni di spessore dello stesso profilo dovute, ad esempio, al processo di produzione (preferibilmente per profilatura), al materiale usato (acciaio /alluminio) o alla rugosità della finitura della parte esterna (laccatura o plastificazione).
In particolare, il materiale plastico può essere scelto nel gruppo comprendente polipropilene, nylon o ABS (acrilonitrile-butadiene-stirene).
Vantaggiosamente, à ̈ possibile realizzare (ad esempio per costampaggio) le appendici 13, 23 in un materiale differente da quello usato per il resto del telaio/controtelaio, ad esempio con proprietà elastiche più marcate.
Vantaggiosamente, possono essere usati differenti tipologie di elementi schermanti.
Funzionalmente, come già accennato, la presenza di un telaio e di un controtelaio provvisti delle suddette appendici elastiche interne permette l’inserimento di due o più elementi schermanti.
Più in dettaglio, l’elemento schermante 30 può essere costituito da una lastra in materiale trasparente o semitrasparente (o opalino), ad esempio in policarbonato o PVC.
Vantaggiosamente, la lastra di materiale trasparente o semitrasparente può anche essere provvista di un gocciolatoio 32 (ovvero di una superficie leggermente inclinata che favorisce il deflusso dell’acqua verso l’esterno del sistema di chiusura), come illustrato nella Figura 4.
Vantaggiosamente, la lastra di materiale trasparente può anche essere provvista di una o più aperture 31 provviste di gocciolatoio 33, ossia di aperture parzialmente schermate da una superficie inclinata che impedisce all’acqua di gocciolare all’interno dell’apertura di aerazione, come illustrato nella Figura 3.
Come già accennato in precedenza, l’utilizzo di elementi schermanti come sopra descritti (ossia con aperture a gocciolatoio) non crea problemi di ingombro esterno dal momento che l’elemento schermante viene posizionato all’interno dello spessore della stecca. Ciò permette di evitare problemi di strisciamento tra le stecche e i gocciolatoi in fase di avvolgimento della serranda.
La possibilità di utilizzare schermi dotati di due o più aperture (con gocciolatoio) permette inoltre di aumentare – a parità di superficie della singola apertura ricavata sul profilato - la luce libera per il passaggio d’aria. Ciò costituisce una vantaggio rispetto a soluzioni di tecnica che prevedono invece una singola apertura schermata (come quella illustrata nella Figura B) nei casi in cui sia imposto per legge (ad esempio norme antincendio) la creazione sulla serranda di una luce minima di aerazione.
Rispetto a soluzioni di tecnica nota, a parità di aperture ricavate su un singola serranda, utilizzando un sistema di chiusura secondo l’invenzione provvisto di schermi con due aperture a gocciolatoio, si riesce infatti a disporre di una luce schermata di aerazione circa doppia.
Vantaggiosamente, l’elemento schermante 30 può essere costituito da una zanzariera, come illustrato nella Figura 2.
In particolare la zanzariera può essere realizzata con un lamiera microstirata con effetto zanzariera.
Preferibilmente la lamiera microstirata à ̈ realizzata in acciaio inossidabile.
Forma oggetto della presente invenzione una stecca metallica modulare per serrande avvolgibili, provvista di una o più aperture A di aerazione e/o di illuminazione, comprendente un sistema di chiusura 1 realizzato in accordo ad una delle soluzioni realizzative sopra descritte o previste.
Vantaggiosamente la stecca può essere realizzata a partire da un profilo ottenuto mediante un processo di profilatura, sul quale le aperture A possono essere realizzate mediante fresatura.
Forma inoltre oggetto della presente invenzione una serranda avvolgibile metallica 100 comprendente:
- una molteplicità di stecche P longitudinalmente incernierate tra loro, su almeno una delle quali essendo ricavate una o più aperture A di aerazione e/o di illuminazione; e
- per almeno una di dette aperture A un sistema di chiusura realizzato in accordo con una delle soluzioni realizzative sopra descritte o previste.
Il sistema di chiusura 1 secondo l’invenzione consente di ottenere una serie di vantaggi, in parte già esplicitati in precedenza.
Un primo vantaggio del sistema di chiusura 1 sta nella semplicità e nella facilità di montaggio. Il sistema può infatti essere montato anche a serranda già installata. É infatti sufficiente poter accedere alle aperture A.
Il sistema secondo l’invenzione permette inoltre di semplificare il processo produttivo dei profili da utilizzare come stecche per la realizzazione delle serrande avvolgibili.
L’utilizzo del sistema di chiusura secondo l’invenzione richiede infatti che sul profilo vengano realizzate le aperture A. Non à ̈ invece necessaria la presenza di guide G per l’inserimento di schermi, ottenibili solo con un processo produttivo per estrusione.
Operativamente, non à ̈ necessario quindi differenziare la produzione tra stecche “cieche†e stecche con aperture, potendosi invece prevedere solo linee produttive per profilatura.
L’utilizzo di una unica tipologia di profili (ottenuti per profilatura) permette di risolvere il problema delle differenti gradazioni cromatiche delle serrande, ma anche di semplificare la gestione logistica dei pezzi. Se si dispone di un centro di fresatura, à ̈ infatti possibile avere in magazzino solo profili ciechi, una parte dei quali verranno poi adatti alle esigenze di produzione realizzando di volta in volta le aperture A nel numero e con le dimensioni richieste.
Il sistema 1 secondo l’invenzione permette di fissare stabilmente gli elementi schermanti all’interno delle aperture. Ciò influisce positivamente sul grado di qualità percepita dall’utilizzatore.
Il sistema di chiusura secondo l’invenzione permette inoltre l’accoppiamento di elementi schermanti di diverso tipo. Ciò rende il sistema operativamente molto flessibile e facilmente adattabile alle esigenze dell’utilizzatore finale.
Il sistema secondo l’invenzione garantisce inoltre un elevato grado di impermeabilità all’acqua e all’aria.
Il sistema secondo l’invenzione ha un’elevata capacità di adattarsi elasticamente alla sagoma dei profili. Ciò rende possibile l’utilizzo di profili con tolleranze dimensionali meno stringenti.
L’invenzione così concepita raggiunge pertanto gli scopi prefissi.
Ovviamente, essa potrà assumere, nella sua realizzazione pratica anche forme e configurazioni diverse da quella sopra illustrata senza che, per questo, si esca dal presente ambito di protezione.
Inoltre tutti i particolari potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti e le dimensioni, le forme ed i materiali impiegati potranno essere qualsiasi a seconda delle necessità.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di chiusura per un’apertura di aerazione e/o illuminazione di una serranda avvolgibile, in particolare di tipo metallico, detta apertura (A) essendo ricavata nello spessore di una stecca (P) di detta serranda, detto sistema (1) comprendendo: - almeno un elemento schermante (30) destinato a chiudere detta apertura (A); e - un telaio (10) ed un controtelaio (20) atti a cooperare tra loro per trattenere detto elemento schermante (30) in posizione inserendosi con rapporto di interferenza all’interno di detta apertura (A) dai due lati opposti di detta stecca (P), detto telaio (10) e detto controtelaio (20) essendo provvisti ciascuno di una porzione di innesto (11, 21), avente una sagoma esterna corrispondente a quella di detta apertura (A), e di una porzione di arresto (12, 22), destinata ad andare in battuta sul bordo di detta apertura (A), detto elemento schermante (30) essendo destinato ad andare a contatto con dette porzioni di innesto (11, 21) e ad interporsi almeno parzialmente tra loro.
  2. 2. Sistema di chiusura secondo la rivendicazione 1, in cui le porzioni di innesto (11, 21) di detto telaio (10) e di detto controtelaio (20) sono tra loro controsagomate per consentire un reciproco collegamento di forma.
  3. 3. Sistema di chiusura secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui ciascuna porzione di innesto (11, 21) à ̈ provvista internamente di un’appendice (13, 23) destinata ad andare a contatto con detto elemento schermante (30) deformandosi.
  4. 4. Sistema di chiusura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui su detto telaio (10) e detto controtelaio (20) sono ricavati uno o più fori (40) in posizioni corrispondenti destinati a ricevere elementi di collegamento (50).
  5. 5. Sistema di chiusura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto telaio (10) e detto controtelaio (20) sono realizzati in un materiale plastico capace di adattarsi elasticamente alla sagoma di detta stecca (P).
  6. 6. Sistema di chiusura secondo la rivendicazione precedente, in cui detto materiale plastico à ̈ scelto nel gruppo comprendente polipropilene, nylon o acrilonitrile-butadiene-stirene.
  7. 7. Sistema di chiusura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un elemento schermante (30) Ã ̈ costituito da una lastra in materiale trasparente o semitrasparene.
  8. 8. Sistema di chiusura secondo la rivendicazione precedente, in cui detta lastra in materiale trasparente comprende uno o più aperture (31) parzialmente schermate da gocciolatoi (33).
  9. 9. Sistema di chiusura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un elemento schermante (30) Ã ̈ costituito da una zanzariera.
  10. 10. Sistema di chiusura secondo la rivendicazione precedente, in cui detta zanzariera à ̈ costituita da un lamiera microstirata in acciaio.
  11. 11. Sistema di chiusura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente due o più elementi schermanti (30) sovrapposti tra loro e interposti tra detto telaio (10) e detto controtelaio (20).
  12. 12. Stecca metallica modulare per serrande avvolgibili, provvista di una o più aperture (A) di aerazione e/o di illuminazione, comprendente un sistema di chiusura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti per almeno una di dette aperture (A).
  13. 13. Serranda avvolgibile metallica comprendente: - una molteplicità di stecche (P) longitudinalmente incernierate tra loro, su almeno una delle quali essendo ricavate una o più aperture (A) di aerazione e/o di illuminazione; e - un sistema di chiusura secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 11 per almeno una di dette aperture (A).
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