ITPD20070226A1 - Dispositivo di protezione paraolio per molle a gas - Google Patents

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ITPD20070226A1
ITPD20070226A1 IT000226A ITPD20070226A ITPD20070226A1 IT PD20070226 A1 ITPD20070226 A1 IT PD20070226A1 IT 000226 A IT000226 A IT 000226A IT PD20070226 A ITPD20070226 A IT PD20070226A IT PD20070226 A1 ITPD20070226 A1 IT PD20070226A1
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Daniel Fantinato
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Description

“DISPOSITIVO DI PROTEZIONE PARAOLIO PER MOLLE A GAS”
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo di protezione paraolio per molle a gas.
Generalmente le molle a gas fanno parte di attrezzature per il bloccaggio di una lamiera atta ad essere sagomata in una pressa, o lavorata con altro sistema di stampaggio, per la sua tranciatura o imbutitura, e vengono impiegate per estrarre o tenere ferma la lamiera durante la sua lavorazione.
Di solito in questo tipo di lavorazioni e con l'impiego di tali sistemi di stampaggio si utilizzano in abbondante quantità oli o altri liquidi emulsionanti per migliorare la lavorazione.
Ma se da un lato tali oli o simili liquidi svolgono appieno il loro compito di migliorare la lavorazione della lamiera, per contro essi spesso provocano danni alle molle a gas, montate anche esse all'interno dello stampo.
L'olio infatti si insinua all'interno delle molle a gas, passando dalla guarnizione trascinato dallo stelo che si muove; tale condizione crea problemi di durata della molla gas, in quanto ne compromette la tenuta al gas in pressione.
Per ovviare a tale inconveniente sono note delle calotte di protezione, realizzabili in diversi materiali a seconda di quali siano gli agenti aggressori da cui riparare l'associata molla a gas, che vanno fissate a ricoprire una parte corpo della molla a gas dalla parte dello stelo, che è quella più soggetta ad essere bagnata dagli oli e dai fluidi discendenti dalla soprastante lamiera in lavorazione.
Tali calotte presentano un foro di passaggio per le corse di lavoro dello stelo, e quindi se pur assolvono il compito di proteggere il corpo della molla a gas, esse non proteggono a sufficienza le guarnizioni tra il corpo e lo stelo, in quanto i liquidi aggressivi si insinuano tra il foro di una calotta e lo stelo che lo attraversa, e giungono alle tenute dinamiche tra corpo molla a gas e stelo.
Compito principale del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di protezione paraolio per molle a gas capace di ovviare agli inconvenienti dei dispositivi a calotta di tipo noto.
Nell'ambito del compito principale sopra esposto, un importante scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di protezione facilmente applicabile anche a molle già esistenti e operative.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di protezione che impedisca agli oli o a qualsiasi altro liquido o fluido in generale di giungere alle tenute dinamiche allestite all'interno del corpo di una molla a gas per lo stelo.
Non ultimo scopo del presente trovato è quello di mettere a punto un dispositivo di protezione paraolio per molle a gas , economicamente producibile con impianti e tecnologie note.
Questi ed altri scopi ancora, che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo di protezione paraolio per molle a gas che si caratterizza per il fatto di essere costituito da un elemento di copertura, rigido o deformabile, da fissare o allo stelo della molla a gas a cui è associato, o al corpo traslante contro cui la molla a gas è preposta ad agire, detto elemento di copertura essendo sagomato a svilupparsi radialmente dalla zona di fissaggio per proteggere lo stelo e l'apertura del corpo della molla da cui detto stelo esce.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di sei sue forme di esecuzione preferite ma non esclusive, illustrate a titolo indicativo e non limitativo nelle unite tavole di disegni, in cui:
- la figura 1 rappresenta una vista laterale di una molla a gas con dispositivo secondo il trovato;
- la figura 2 rappresenta la medesima vista laterale di figura 1, in cui lo stelo della molla è esteso al di fuori del corpo della molla stessa;
- la figura 3 rappresenta una prima variante realizzativa dei mezzi di fissaggio dell’elemento di copertura allo stelo;
- la figura 4 rappresenta una seconda variante realizzativa dei mezzi di fissaggio dell’elemento di copertura allo stelo,
- le figure 5 e 6 rappresentano ciascuna una vista laterale in sezione, in due diversi assetti, di un dispositivo secondo il trovato in una sua seconda forma realizzativa,
- la figura 7 rappresenta una vista laterale in sezione di un dispositivo secondo il trovato in una sua terza forma realizzativa,
- la figura 8 rappresenta un dispositivo secondo il trovato in una sua quarta forma realizzativa,
- le figura 8a e 8b rappresentano ciascuna una variante di un particolare del dispositivo nella sua quarta forma realizzativa,
- la figura 9 rappresenta una vista laterale parzialmente in sezione di un dispositivo secondo il trovato in una sua quinta forma realizzativa, - la figura 10 rappresenta una vista laterale parzialmente in sezione di un dispositivo secondo il trovato in una sua sesta forma realizzativa. Con riferimento alle figure precedentemente citate, un dispositivo di protezione paraolio per molle a gas secondo il trovato, viene indicato complessivamente, nella sua prima forma realizzativa, con il numero 10.
Tale dispositivo di protezione 10 comprende un elemento di copertura che è costituito da una calotta 11, preposta ad essere calettata con mezzi di fissaggio in corrispondenza dell’estremità 12a dello stelo 12 di una molla a gas 13.
Tale calotta Il e data da un corpo tubolare 14 conformato in modo tale da interessare il corpo 15 della molla 13 sia a stelo 12 completamente esteso, sia a stelo 12 completamente ritratto.
Nell'esempio realizzativo descritto, il corpo tubolare 14, sostanzialmente cilindrico, presenta, in corpo unico con esso, un coperchio anulare 17 che circonda lo stelo 12; quindi lo stesso stelo 12 si infila nel foro 18 del coperchio anulare 17; tale soluzione con corpo 14 e coperchio 17 in corpo unico, è, come detto, esemplificativa, e tali corpo tubolare 14 e coperchio anulare 17 possono anche presentarsi come due distinti elementi uniti fra loro.
Tale calotta 11 è realizzabile in alluminio, in ferro, o in altri materiali metallici, ma preferibilmente in materia plastica, ed in particolare in poliuretano.
Tale materia plastica è trasparente o semitrasparente, colorata o meno, in modo che comunque l'intera molla a gas resti visibile ad un operatore che la debba controllare quando questa è in uso.
La calotta 11 può essere realizzata anche in gomma.
In figura 3 sono schematizzati, in una prima forma realizzativa, i mezzi di fissaggio per la calotta 11 allo stelo 12.
Tali mezzi comprendono un anello 19, seeger o elastico toroidale, in parte inserito in una corrispondente cava anulare 20 realizzata sull'estremità 12a dello stelo, in parte sporgente a bloccare il bordo del foro 18 del coperchio anulare 17, il quale bordo è in battuta su uno spallamento 21 definito anch'esso sullo stelo 12 in prossimità della cava 20.
L’assemblaggio di molla e calotta è quindi facilissimo, bastando inserire l'estremità 12a dello stelo nel foro 18 della calotta e infilare l'anello 19 nella sua sede 20.
In figura 4 sono rappresentati i mezzi di fissaggio in una loro seconda forma realizzativa.
In tale seconda forma realizzativa, i mezzi di fissaggio sono dati dal foro 118 filettato e dalla controfilettatura 122 realizzata sull'estremità 112a dello stelo 112, a cui il foro 118 va ad avvitarsi fino alla battuta contro lo spallamento 121.
In una ulteriore variante realizzativa dei mezzi di fissaggio, analoga a quanto più sotto descritto per una quarta forma realizzativa del trovato e illustrata in figura 8a, detta calotta 11 può essere calettata sullo stelo 12 in incastro con il suo foro 18 in una cava anulare realizzata sullo stelo 12.
Con il dispositivo di protezione secondo il trovato si è verificato essere pressoché impossibile che dell'olio o altro liquido emulsionante che cada da sopra la molla 13 giunga all'apertura 16 del corpo 15 da cui esce lo stelo 12, e presso la quale apertura 16, nel corpo 15, sono allestite le tenute per lo stelo.
La calotta 11 può in alternativa essere semplicemente calettata per interferenza sull'estremità 12a dello stelo.
In una sua seconda forma realizzativa, rappresentata nelle figure 5 e 6 e ivi indicata con il numero 210, il dispositivo paraolio secondo il trovato comprende un elemento di copertura che è dato da una calotta telescopica 211.
Tale calotta telescopica 211 comprende quindi una serie di parti anulari concentriche e sfilabili una sull’altra, la prima 21 la, di base, da fissare ad un piano 224 solidale al corpo 215 della molla 213, e l’ultima21 In, superiore, recante il coperchio anulare 217 da calettare allo stelo 212.
In figura 5 il dispositivo 210 come si presenta a stelo 212 ritratto, in figura 6 invece a stelo esteso.
Tale dispositivo 210 con calotta 211 telescopica, grazie al fissaggio oltre che del coperchio anulare 217 anche del bordo di base, dato dal lembo perimetrale 225 della prima parte anulare 21 la della calotta 211, al piano 224, preclude il passaggio di olio o altri detriti anche nella direzione e nel verso che vanno dalla base della molla 213 verso l’estremità dello stelo 212.
In una sua terza forma realizzativa, illustrata in figura 7, il dispositivo 310 comprende un elemento di copertura che è dato da un cappuccio a soffietto 311, deformabile, recante un foro 318, centrale, nel quale si inserisce lo stelo 312 della molla 313, e, dalla parte opposta, un lembo perimetrale 325 di fissaggio ad un piano 324 solidale al corpo 315 della molla 313.
In una quarta forma realizzativa, esemplificata nelle figure 8, 8a e 8b, il dispositivo 410 comprende un elemento di copertura che è dato da un disco 411 da calettare sullo stelo 412 della molla 413.
H disco 411 presenta un foro centrale 418 con il quale può essere calettato sullo stelo 412 in vari modi, due dei quali sono qui di seguito descritti.
In figura 8a è mostrato il disco 411 calettato in incastro con il suo foro 418 in una cava anulare 430 realizzata sullo stelo 412.
In figura 8b è mostrato il disco 411 forzato sullo stelo 412 e in battuta contro uno spallamento 431 definito sullo stesso stelo 412.
Ovviamente il disco 411 può anche essere semplicemente calettato per forzatura sullo stelo 412.
In una sua quinta forma realizzativa, schematizzata in figura 9 e ivi indicata con il numero 510, il dispositivo 510 comprende una calotta 511 che, anziché essere calettata a circondare lo stelo 512 come nella prima forma realizzativa del dispositivo 10 o 110, è fissata alla faccia superiore 512b dello stesso stelo, mediante uno o più elementi filettati 532.
Il coperchio 517, che è in corpo unico con il corpo tubolare 514, è posto quindi a sovrastare sia lo stelo 512 che il corpo 515 della molla 513.
In una sua sesta forma realizzativa, schematizzata in figura 10, il dispositivo 610 comprende un elemento di copertura che è dato da una calotta 611 la quale, invece di essere calettata allo stelo 612 della molla a gas 613, è fissata al corpo traslante 623 contro cui la molla a gas 613 è preposta ad agire.
il corpo traslante 623 è ad esempio la parte mobile, superiore secondo quanto illustrato in figura 10, di uno stampo, o di una pressa.
Tale soluzione consente di interporre la calotta 611 tra l'apertura 616 del corpo 615 della molla 613, da cui esce lo stelo 612, e il corpo traslante da 623 da cui generalmente discendono olio e altri detriti indesiderati, senza ricorrere a particolari lavorazioni dello stelo 612, ma semplicemente fissando ad esempio con viti 632 il coperchio 617 della calotta 611 allo stesso corpo traslante 623 o ad un altro corpo solidale a quest'ultimo.
Il dispositivo secondo il trovato è da intendersi realizzabile anche in altre forme realizzative analoghe a tale sesta, in cui rispettivamente la calotta telescopica 211 e il cappuccio a soffietto 311 sono fissati ad un corrispondente corpotraslante anziché calettati sullo stelo della molla a cui sono associati.
Il dispositivo di protezione secondo il trovato, oltre a proteggere dai liquidi aggressivi, è molto utile anche per riparare le molle a gas da sfridi metallici e varie sporcizie, che sono tipiche degli stampi per lamiera, e che provocano danni alle tenute in gomma e poliuretano delle molle a gas.
La calotta 11, 211, 511, il disco 411 e il cappuccio 311 sono da intendersi realizzabili in qualsiasi forma e dimensione, per poter essere montati su molle a gas di qualsiasi tipo.
Si è in pratica constatato come il trovato cosi descritto porti a soluzione i problemi evidenziati nei tipi noti di protezioni per molle a gas.
In particolare con il presente trovato si è realizzato un dispositivo di protezione 10 facilmente applicabile anche a molle già esistenti e operative, bastando eventualmente intervenire con semplici lavorazioni meccaniche suH'estremità 12a o 112a dello stelo 12 o 112, o anche solo forzare calotta, disco o cappuccio a seconda della forma realizzativa, per il loro foro, sullo stesso stelo della molla, senza ricorrere ad alcuna lavorazione meccanica.
Inoltre, con il presente trovato si è realizzato un dispositivo di protezione che impedisce agli oli o a qualsiasi altro liquido o fluido in generale, ma anche a sfridi, polveri e altri residui di lavorazione, di giungere alle tenute dinamiche allestite all'intemo del corpo di una molla a gas per lo stelo, con grandi vantaggi per la durata della molla.
Non ultimo, con il presente trovato si è realizzato un dispositivo di protezione paraolio per molle a gas , economicamente producibile con impianti e tecnologie note.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l’uso specifico, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.
Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono stati apposti al solo scopo di aumentare l’intellegibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull’interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.

Claims (25)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di protezione paraolio per molle a gas, che si caratterizza per ii fatto di essere costituito da un elemento di copertura , rigido o deformabile, da fissare allo stelo (12) della molla a gas (13) a cui è associato o al corpo traslante (23) contro cui la molla a gas (13) è preposta ad agire, detto elemento di copertura (11) essendo sagomato a svilupparsi radialmente dal punto di fissaggio per proteggere lo stelo (12) e l’apertura (16) del corpo (15) della molla (13) da cui detto stelo (12) esce.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento di copertura è dato da una calotta (11).
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta calotta (11) è data da un corpo tubolare (14) conformato in modo tale da interessare almeno parte del corpo (15) della molla (13) sia a stelo (12) completamente esteso, sia a stelo (12) completamente ritratto.
  4. 4) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo tubolare (14), sostanzialmente cilindrico, presenta, in corpo unico con esso, un coperchio anulare (17) che circonda lo stelo (12), il quale si infila nel foro centrale (18) dello stesso coperchio anulare (17).
  5. 5) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta calotta (11) è realizzabile preferibilmente in materia plastica, o, in alternativa, in gomma.
  6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta calotta (11) è in materia plastica, o in gomma, trasparente o semitrasparente.
  7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detta materia plastica è poliuretano.
  8. 8) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi di fissaggio per la calotta (11) allo stelo (12) sono dati da un anello (19), seger o elastico toroidale, in parte inserito in una corrispondente cava anulare (20) realizzata sull'estremità (12a) dello stelo, in parte sporgente a bloccare il bordo del foro (18) del coperchio anulare (17), il quale bordo è in battuta su uno spallamento (21) definito anch'esso sullo stelo (12) in prossimità della cava (20).
  9. 9) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fissaggio sono dati dal foro (118) che è filettato e dalla corrispondente controfilettatura (122) realizzata sull’estremità (112a) dello stelo (112), a cui il foro (118) va ad avvitarsi fino alla battuta contro lo spallamento (121) sullo stelo (112).
  10. 10) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che la calotta (11) è semplicemente calettata per interferenza sulfestremità (12a) dello stelo.
  11. 11) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta calotta (11) è calettata sullo stelo (12) in incastro con il suo foro (18) in una cava anulare realizzata sullo stelo (12).
  12. 12) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento di copertura che è dato da una calotta telescopica (211).
  13. 13) Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta calotta telescopica (211) comprende una serie di parti anulari concentriche e sfilabili una sull’altra, la prima (21 la), di base, da fissare ad un piano (224) solidale al corpo (215) della molla (213), e Γ ultima (21 In), superiore, recante il coperchio anulare (217) da calettare allo stelo (212).
  14. 14) Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta calotta (211) telescopica è fissata oltre che al coperchio anulare (217) anche, mediante il bordo di base, dato dal lembo perimetrale (225) della prima parte anulare (211 a), ad un piano (224) solidale al corpo (215) della molla.
  15. 15) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento di copertura che è dato da un cappuccio a soffietto (311), deformabile, recante un foro (318), centrale, nel quale si inserisce Io stelo (312) della molla (313), e, dalla parte opposta, un lembo perimetrale (325) di fissaggio ad un piano (324) solidale al corpo (315) della molla (313).
  16. 16) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento di copertura che è dato da un disco (411) da calettare sullo stelo (412) della molla (413).
  17. 17) Dispositivo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detto disco (411) presenta un foro centrale (418) con il quale è calettato sullo stelo (412) in incastro con il suo foro (418) in una cava anulare (430) realizzata sullo stelo (412).
  18. 18) Dispositivo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detto disco (411) è forzato sullo stelo (412) ed è in battuta contro uno spallamento (431) definito sullo stesso stelo (412).
  19. 19) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto disco (411) è semplicemente forzato sullo stelo (412).
  20. 20) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una calotta (511) che, anziché essere calettata a circondare lo stelo (512), è fissata alla faccia superiore (512b) dello stesso stelo, così da sovrastare sia lo stelo (512) che il corpo (515) della molla (513).
  21. 21) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di copertura è fissato ad un corrispondente corpo traslante contro cui la molla (13, 113, 213, 313, 513, 613) è posta ad operare.
  22. 22) Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di comprendere una calotta (611) fissata al corpo traslante (623) contro cui la molla a gas (613) è preposta ad agire.
  23. 23) Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta calotta (611) è fissata al corpo traslante (623) ad esempio con viti (632).
  24. 24) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta calotta telescopica (211) e detto cappuccio a soffietto (311) sono fissabili ad un corrispondente corpo traslante a cui la molla (213, 313) è associata.
  25. 25) Dispositivo di protezione paraolio per molle a gas, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.
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