ITPA20120010A1 - Dispositivo attuatore compensato migliorato per apparati di sollevamento e/o trasporto ed apparato comprendente il dispositivo. - Google Patents

Dispositivo attuatore compensato migliorato per apparati di sollevamento e/o trasporto ed apparato comprendente il dispositivo. Download PDF

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ITPA20120010A1
ITPA20120010A1 IT000010A ITPA20120010A ITPA20120010A1 IT PA20120010 A1 ITPA20120010 A1 IT PA20120010A1 IT 000010 A IT000010 A IT 000010A IT PA20120010 A ITPA20120010 A IT PA20120010A IT PA20120010 A1 ITPA20120010 A1 IT PA20120010A1
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    • B66F7/02—Lifting frames, e.g. for lifting vehicles; Platform lifts with platforms suspended from ropes, cables, or chains or screws and movable along pillars
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    • F—MECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione à ̈ generalmente applicabile al settore tecnico dei sistemi per il sollevamento ed il trasporto di carichi e/o persone ed ha particolarmente per oggetto un dispositivo attuatore compensato migliorato per apparati di sollevamento e/o trasporto. L’invenzione ha anche per oggetto un apparato di sollevamento e/o trasporto incorporante il suddetto dispositivo.
Stato della Tecnica
Sono noti apparati di sollevamento e/o trasporto, quali piattaforme elevatrici, carrelli, caricatori, ascensori e similari, destinati a trasportare e/o posizionare verticalmente persone e/o materiali ad un’altezza predeterminata rispetto al suolo o ad un livello di partenza.
Simili apparati utilizzano dispositivi attuatori convenzionali ben noti, quali ad esempio sistemi idraulici, oleodinamici o meccanici, ad esempio sistemi a cremagliera o a puleggia. Questi sistemi sono tuttavia affetti da diversi inconvenienti, uno dei quali à ̈ quello di richiedere elevate potenze sia nella fase di salita che in quella di discesa che comportano la necessità di dimensionare adeguatamente i mezzi di alimentazione elettrica, con incremento sia degli ingombri che dei consumi.
Dal brevetto Europeo EP2152623 dello stesso inventore della presente invenzione, Ã ̈ noto un dispositivo attuatore bilanciato a carichi compensati applicabile a qualsiasi tipologia di apparato di sollevamento e/o trasporto che supera in maniera sostanzialmente completa questi inconvenienti.
Questo noto dispositivo utilizza l’azione contemporanea di mezzi di azionamento di tipo tradizionale agenti su opportuni mezzi di supporto del carico e di un elemento attuatore elastico opportunamente precaricato ed interagente con i suddetti mezzi di azionamento per movimentare il carico tra una posizione di estremità inferiore ed una posizione di estremità superiore. In particolare, l’elemento attuatore elastico precaricato à ̈ dimensionato per esercitare sui mezzi di supporto una forza di compensazione sufficiente a compensare almeno parzialmente il carico ed a mantenerlo in una posizione intermedia tra le due posizioni di estremità. In questo modo, nell’intero ciclo di salita e discesa sarà possibile ridurre le potenze erogate, consentendo la minimizzazione del dimensionamento dei mezzi di azionamento. Tuttavia, questo dispositivo si à ̈ dimostrato ulteriormente migliorabile, in particolare per quanto riguarda gli ingombri complessivi dei mezzi di azionamento.
Infatti, questi ultimi sono separati rispetto all’elemento elastico e di conseguenza, nel caso di applicazione del dispositivo attuatore ad un apparato di sollevamento di impianti e/o macchine già esistenti, potrebbe presentarsi il problema che gli spazi disponibili riducano la possibilità di installazione del dispositivo.
Presentazione dell’ invenzione
Scopo del presente trovato à ̈ quello di superare gli inconvenienti sopra riscontrati, realizzando un dispositivo attuatore compensato migliorato per apparati di sollevamento e/o trasporto quali ascensori, montacarichi, piattaforme di sollevamento e simili che presenti elevata efficienza e relativa economicità.
Uno scopo particolare à ̈ quello di realizzare un dispositivo attuatore compensato migliorato per apparati di sollevamento e/o trasporto che presenti a parità di efficienza minori ingombri, potendo essere facilmente installato anche in apparati già esistenti.
Altro scopo à ̈ quello di realizzare un dispositivo attuatore compensato migliorato per apparati di sollevamento e/o trasporto che presenti semplicità costruttive e di facile manutenzione.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiari in seguito, sono raggiunti da un dispositivo attuatore compensato, in accordo con la rivendicazione 1, comprendente un telaio portante, mezzi di supporto per un carico esterno, mezzi di guida sostanzialmente verticali associati al telaio per guidare detti mezzi di supporto, mezzi di azionamento agenti su detti mezzi di supporto per movimentarli lungo detti mezzi di guida con corsa predeterminata tra una prima ed una seconda posizione di estremità, in cui detti mezzi di azionamento comprendono almeno un primo elemento attuatore idraulico od oleodinamico avente una prima camera di lavoro a volume variabile per un primo fluido di lavoro atto ad esercitare una spinta su detti mezzi di supporto ed almeno un secondo elemento attuatore di tipo elastico atto ad essere precaricato con una forza predeterminata per esercitare sui mezzi di supporto una forza di compensazione sufficiente a mantenere il carico in una posizione di equilibrio intermedia compresa tra le posizioni di estremità.
Il dispositivo à ̈ caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo elemento attuatore presentano rispettivi assi paralleli tra loro ed a detta direzione predeterminata di detti mezzi di guida e sono almeno parzialmente alloggiati in una stessa camicia di contenimento per ridurre gli ingombri complessivi di detti mezzi di azionamento ed operare su uno stesso elemento di spinta agente lungo un asse longitudinale sostanzialmente parallelo a detti assi di azione. Grazie a questa particolare configurazione, il dispositivo secondo il trovato consente di ottenere una sensibile riduzione degli ingombri necessari alla sua realizzazione, potendo essere inserito anche in apparati preesistenti.
Secondo un altro aspetto del trovato à ̈ previsto un apparato di sollevamento e/o trasporto di carichi e/o persone comprendente il suddetto dispositivo.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo attuatore compensato e di un apparato di sollevamento e trasporto, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 Ã ̈ una vista frontale schematica di un dispositivo attuatore secondo il trovato in una prima forma di realizzazione;
la FIG. 2 Ã ̈ una vista frontale schematica di un dispositivo attuatore secondo il trovato in una seconda forma di realizzazione;
la FIG. 3 Ã ̈ una vista frontale schematica di un dispositivo attuatore secondo il trovato in una terza forma di realizzazione;
la FIG. 4 Ã ̈ una vista frontale schematica di un elemento attuatore elastico appartenente ad un dispositivo attuatore secondo il trovato in una quarta forma di realizzazione;
la FIG. 5 Ã ̈ una vista frontale schematica dei mezzi di movimentazione appartenenti ad un dispositivo attuatore secondo il trovato in una quinta forma
di realizzazione;
la F1G. 6 Ã ̈ una vista di un apparato secondo il trovato comprendente definente un impianto ascensore.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazio preferito.
Con riferimento alle figure citate, il dispositivo secondo il trovato, indicato globalmente con il numero 1, potrà essere applicato ad un apparato di sollevamento e/o trasporto di carichi del tipo fisso o mobile, indicato globalmente con il numero 2, per coadiuvare lo stesso durante le fasi del ciclo
di sollevamento e/o discesa di uno o più carichi.
Il collegamento del dispositivo 1 all’apparato 2 potrà essere sia di tipo fisso
che rimontabile, nel senso che esso può essere escluso in qualsiasi momento,
così da utilizzare l’apparato 2 in maniera nota.
Nelle F1G. 1, 2 e 3 sono schematizzate alcune forme di realizzazione del dispositivo attuatore 1 che comprenderà un telaio portante 3, mezzi di supporto 4 per un carico esterno L, ad esempio oggetti e/o persone, mezzi di
guida 5 associati al telaio 3 per guidare i mezzi di supporto 4 lungo una
direzione predeterminata, ad esempio verticale, mezzi di azionamento 6 agenti
sui mezzi di supporto 4 per movimentarli lungo i mezzi di guida 5 con corsa c predeterminata tra una prima ed una seconda posizione di estremità A, B.
Ad esempio la prima posizione A sarà il punto più basso di un percorso verticale mentre la seconda posizione B sarà il punto più alto raggiungibile
dai mezzi di supporto 4 oppure potrà essere una posizione intermedia raggiungibile dai mezzi di supporto 4 dopo la corsa c predeterminata e dalla
quale gli stessi mezzi di supporto 4 potranno successivamente muoversi verso un’ulteriore posizione più elevata, ad esempio mediante un ulteriore dispositivo secondo il trovato o anche di altro tipo.
I mezzi di azionamento 6 comprendono almeno un primo elemento attuatore 7 di tipo noto, ad esempio idraulico od oleodinamico a circuito sia aperto che chiuso, avente una prima camera di lavoro 8 a volume variabile per un primo fluido di lavoro, generalmente un olio in pressione, atto ad esercitare a comando una spinta sui mezzi di supporto 4.
In generale i mezzi di azionamento 6 saranno selezionati nel gruppo che comprende mezzi attuatori di tipo pneumatico, idraulico, fluidodinamico, a gas, elettrico, elettromeccanico, ad esempio a cremagliera o a vite senza fine, a magneti permanenti o una combinazione degli stessi. I mezzi di azionamento 6 comprendono inoltre almeno un secondo elemento attuatore 9 di tipo elastico atto ad essere precaricato con una forza predeterminata per esercitare sui mezzi di supporto 4 una forza di compensazione F sufficiente a mantenere il carico L in una posizione di equilibrio intermedia C compresa tra le due posizioni di estremità A, B anche quando il primo elemento attuatore 7 non à ̈ operativo.
II secondo elemento attuatore elastico 9 à ̈ operativamente collegato ai mezzi di supporto 4 in modo da esercitare la forza di compensazione F sia tra la posizione di equilibrio intermedia C e la posizione di estremità superiore B che tra la posizione di equilibrio intermedia C e la posizione di estremità inferiore A.
In particolare, il primo elemento attuatore 7 à ̈ dimensionato per mettere a disposizione solo la differenza tra il peso del carico L e la forza di compensazione F così da consentire la minimizzazione del loro dimensionamento.
Differentemente dal dispositivo attuatore descritto nel brevetto EP2152623, nel presente trovato il primo e secondo elemento attuatore 7, 9 presentano rispettivi assi paralleli tra loro ed alla direzione predeterminata dei mezzi di guida 5 e sono almeno parzialmente alloggiati in una stessa camicia di contenimento 10 per ridurre gli ingombri complessivi dei mezzi di azionamento 6 e rendere possibile l’applicazione del dispositivo 1 anche in apparati preinstallati.
I due elementi attuatori 7, 9 agiranno direttamente su uno stesso elemento di spinta 11 che opererà lungo un asse longitudinale X sostanzialmente parallelo agli assi di azione degli elementi attuatori 7, 9.
L’elemento di spinta 11 sarà scorrevole a tenuta nella camicia di contenimento 10 con la sua estremità inferiore 12 inserita nella camicia di contenimento 10 e l’estremità superiore 13 associata ai mezzi di supporto 4. II dispositivo 1 del presente trovato potrà essere applicato in tutte gli apparati di sollevamento descritti nel brevetto europeo EP2152623 in sostituzione del’assieme costituto dal primo elemento attuatore e dal secondo elemento attuatore di tipo elastico.
Nella configurazione della Fig. 1, la camicia di contenimento 10 definisce la camicia esterna del primo elemento attuatore 7, mentre il secondo elemento attuatore 9 sarà almeno parzialmente contenuto nel primo 7, cosicché i due elementi attuatori 7, 9 definiranno assi di azione coincidenti. Il secondo elemento elastico 9 sarà una molla a gas avente una seconda camera a volume variabile 14 atta ad essere riempita con un volume predeterminato di un secondo fluido di lavoro, ad esempio azoto o altro gas avente caratteristiche di comprimibilità adeguate, per esercitare sui mezzi di supporto 4 la forza F. Entrambe le camere a volume variabile 8, 14 saranno almeno parzialmente contenute nella camicia di contenimento esterna 10 con i rispettivi volumi di fluido che operano direttamente sull’elemento di spinta 11.
Preferibilmente, le camere a volume variabile 8, 14 saranno sostanzialmente cilindriche e coassiali tra loro, anche se potranno avere qualsiasi altra forma, con la seconda camera 14 che sarà almeno in parte contenuta nella prima camera 8.
L’elemento di spinta 11 sarà a sua volta internamente cavo per definire almeno parte della più interna tra la prima 8 e la seconda camera 14.
In questa configurazione le due camera a volume variabile 8, 14 potranno essere indifferentemente comunicanti o fluidicamente isolate tra loro attraverso guarnizioni 15 per evitare il passaggio di gas dalla seconda camera 14 alla prima camera 8 oppure quello di olio dalla prima camera 8 alla seconda camera 14. Inoltre la camera 8 à ̈ collegata ad un serbatoio del fluido o ad altra alimentazione similare, mentre la camera 14 potrà anche essere collegata a uno o più serbatoi contenente gas in pressione. 11 fluido della prima camera 8 sarà olio o fluido similare in pressione alimentato da mezzi di pompaggio 16 eventualmente associati ad un serbatoio 17, Il gas potrà essere contenuto in un rispettivo serbatoio, non illustrato, dal quale sarà inviato attraverso opportuni mezzi valvolari 18 alla seconda camera 14.
Eventualmente potrà essere proprio quest’ ultima a svolgere funzione di serbatoio.
Il secondo elemento attuatore 9 del tipo molla a gas comprenderà inoltre uno stelo 20 fisso rispetto ai mezzi di supporto 4, ad esempio fissato sul fondo della camicia di contenimento 10, ed almeno parzialmente inserito nella cavità 21 dell’elemento di spinta 11 per guidare lo stesso lungo la corsa c in maniera scorrevole e a tenuta.
Lo stelo di guida 20 sarà internamente cavo ed in comunicazione fluidica con la cavità 21 dell’elemento di spinta 11 per permettere Γ alimentazione della seconda camera 14 con il secondo fluido. In particolare la seconda camera a volume variabile 14 sarà definita dalla cavità 21 deH’elemento di spinta 23 e dalla cavità 22 dello stelo di guida 20.
L’elemento di spinta 11 potrà presentare, in corrispondenza della sua estremità esterna alla camicia di contenimento 10, un pistone destinato a separare la camera di lavoro 14 in due zone ed atto a guidare l’elemento di spinta 11 durante la sua corsa c. In questo modo alimentando la prima camera a volume variabile 8 con una predeterminata quantità di olio in pressione si otterrà la salita dei mezzi di supporto 4.
Tuttavia, alimentando la seconda camera 14 con il gas si genererà un precarico sull’elemento di spinta 11 in quanto il gas agirà con uguale pressione sulle due facce di estremità interne 23, 24 dell’elemento di spinta 11 che avranno sezioni differenti per la presenza dello stelo 20 dell’elemento di spinta 11, con una risultante diretta verso l’alto e che costituirà la suddetta forza F di compensazione parziale del carico L. La variazione del volume delle camere di lavoro 8, 14 sarà determinata dalla penetrazione più o meno accentuata elemento di spinta 11 nella camicia di contenimento 10.
La configurazione della Fig. 2 differisce da quella di Fig. 1 per il fatto che le posizioni del primo 7 e del secondo elemento attuatore 9 sono invertite. In particolare, la camera a volume variabile 14 più esterna sarà destinata a ricevere il gas, mentre quella più interna riceverà olio. In questo caso la forza di compensazione F sarà applicata direttamente alla faccia inferiore esterna 12 dell’elemento di spinta 11.
La configurazione della Fig. 3 sarà sostanzialmente simile a quella di Fig. 2, anche se una simile soluzione potrà essere ugualmente implementata nel dispositivo illustrato in Fig. 1, dalla quale differirà nei mezzi di alimentazione dei fluidi. Anche in questo caso le due camere a volume variabile 8, 14 potranno essere isolate oppure in comunicazione fluidica tra loro. In particolare le due camere 8, 14 sono alimentate da uno stesso serbatoio 26 contenente sia il primo fluido che il secondo fluido. Quest’ultimo sarà un gas sostanzialmente non miscibile con il primo fluido e con peso specifico minore per occupare una porzione superiore del serbatoio comune 26.
In Fig. 4 à ̈ illustrata una configurazione dei mezzi di azionamento 6 con le due camere 8, 14 disposte in parallelo e definite da due cilindri uniti solidalmente mediante le piastre 27 e 28 e le cui camere di lavoro interne saranno alimentate rispettivamente con il primo e con il secondo fluido in pressione. Il numero dei cilindri potrà essere maggiore di due ed i cilindri potranno anche avere sezioni diverse sia per forma che per dimensioni.
In Fig. 5 sono illustrate due molle a gas 9, ma potrebbero essere anche in numero maggiore, disposte verticalmente per coadiuvare i mezzi di azionamento 6 durante tutto il ciclo di movimentazione del carico L o soltanto per una sua parte. In questo modo si realizzerà un effetto telescopico sincronizzato in modo che la loro estensione complessiva massima sia sufficiente a coprire interamente la corsa c predeterminata.
Sia i primi elementi attuatori oleodinamici 7 che le molle a gas 9 potranno essere disposti coassialmente per definire una pluralità di sezioni telescopiche aumentabili in maniera selettiva tramite una valvola o elettrovalvola, per portare il carico L in corrispondenza di rispettive posizioni intermedie C corrispondenti a rispettivi valori predeterminati della forza di compensazione F esercitata dal secondo elemento attuatore.
In ancora un’altra configurazione la camera di lavoro 14 della molla a gas 9 potrà essere alimentata tramite uno o più serbatoi esterni, allo scopo di immagazzinare in detti serbatoi la energia potenziale generata durante la fase di discesa dei mezzi di supporto 4 per riutilizzarla in tutto oppure in parte agendo su i singoli serbatoi quando si ha pieno carico da sollevare, oppure quando la corsa da effettuare à ̈ più alta e/o occorre maggiore pressione nella molla 9 che viene a mancare rispetto alla posizione bassa per effetto della legge di Boyle. In questo caso saranno previsti sensori e/o pressostati che invieranno i segnali ad un controllo elettromeccanico o elettronico per gestire le elettrovalvole degli accumulatori.
In una particolare configurazione, non illustrata nelle presenti figure, l’elemento elastico 9 potrà essere costituito essenzialmente da una o più molle elicoidali, in acciaio o altra lega metallica di comune reperibilità o in un materiale elastomerico, opportunamente precaricate ed alloggiate scorrevolmente in rispettivi cilindri di contenimento.
Resta inteso tuttavia, che potranno essere utilizzate anche più di un elemento attuatore elastico ed in particolare potranno essere utilizzate contemporaneamente molle elicoidali e molle a gas o altre tipologie di molle aventi funzione sostanzialmente identica a quelle citate e precaricate con il medesimo carico iniziale.
In una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva del trovato, i mezzi di supporto 4 del carico L potranno comprendere una piattaforma 29 suscettibile di supportare il carico esterno L.
Preferibilmente, i mezzi di guida 5 potranno comprendere una guida 30 sostanzialmente rettilinea associata al telaio 3 che potrà a sua volta essere costituito da una o più coppie di binari 3’, 3†verticali e paralleli o inclinati, sui quali potrà essere montata scorrevolmente una slitta, carro o arcata 31 solidale alla piattaforma 29. La slitta o carro o arcata o cabina 31 potrà essere movimentata dal dispositivo attuatore 1 anche a mezzo di sistemi di pulegge carrucole e funi per operare in taglia.
In Fig. 6 à ̈ illustrata una particolare configurazione di un apparato di sollevamento 2 comprendete il dispositivo 1 del trovato, in cui l’apparato 2 definisce un tipico impianto ascensore, comprendente un’intelaiatura portante 32 avente un supporto 33 per carichi e/o persone, ad esempio una cabina di ascensore, e definente al suo interno un alloggiamento 34 per almeno un dispositivo attuatore compensato 1 atto ad agire sul supporto 33 per movimentarlo lungo l’intelaiatura 32.
L’applicazione del dispositivo 1 secondo il trovato ad un impianto ascensore 2 sarà particolarmente vantaggiosa in quanto saranno richieste, a parità di velocità e carico, potenze minori rispetto ai sistemi oloedinamici o sistemi elettrici a fune tradizionali, oltre che a produrre minori consumi. Inoltre anche se le potenze saranno le stesse dei sistemi oleodinamici a contrappeso, il dispositivo secondo il trovato presenta minore complessità di gestione ed elevata semplicità di installazione.
Infine non sarà necessario aumentare la potenza impegnata nel caso di sostituzione di ascensore esistente a fune con soluzione oleodinamica.
L’apparato potrà essere anche uno qualsiasi di quelli già descritti nel sopra citato brevetto europeo dello stesso inventore, ad esempio un sollevatore montato su ruote, utile per trasportare un operatore disposto di una gabbia superiore associata al dispositivo 1 perifericamente ad una piattaforma definente i mezzi di supporto.
Il dispositivo e l’apparato secondo il trovato sono suscettibili di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito del trovato.
Anche se il dispositivo e l’apparato sono stati descritti con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI MODIFICATE 1. Dispositivo attuatore compensato migliorato per apparati di sollevamento e/o trasporto, comprendente: un telaio portante (3); mezzi di supporto (4) per un carico esterno (L); - mezzi di guida (5) associati a detto telaio (3) per guidare detti mezzi di supporto (4) lungo una direzione predeterminata; - mezzi di azionamento (6) agenti su detti mezzi di supporto (4) per movimentarli lungo detti mezzi di guida (5) per una corsa (c) predeterminata tra una prima ed una seconda posizione di estremità (A, B); in cui detti mezzi di azionamento (6) comprendono almeno un primo elemento attuatore (7) di tipo idraulico od oleodinamico avente una prima camera di lavoro (8) a volume variabile per un primo fluido di lavoro atto ad esercitare una spinta su detti mezzi di supporto (4) ed almeno un secondo elemento attuatore (9) di tipo elastico atto ad essere precaricato con una forza predeterminata per esercitare su detti mezzi di supporto (4) una forza di compensazione (F) sufficiente a mantenere il carico (L) in una posizione di equilibrio intermedia (C) compresa tra dette posizioni di estremità (A, B); in cui detti primo (7) e secondo elemento attuatore (9) presentano rispettivi assi paralleli tra loro ed a detta direzione predeterminata di detti mezzi di guida (5) e sono almeno parzialmente alloggiati in una stessa camicia di contenimento (10) per ridurre gli ingombri complessivi di detti mezzi di azionamento (6) ed operare su uno stesso elemento di spinta (11) agente lungo un asse longitudinale (X) sostanzialmente parallelo a detti assi di azione; in cui detto secondo elemento elastico (9) à ̈ una molla a gas avente una seconda camera a volume variabile (14) atta ad essere riempita con un volume predeterminato di un secondo fluido di lavoro per esercitare su detti mezzi di supporto (4) detta forza di compensazione (F), entrambe dette camere a volume variabile (8, 14) essendo almeno parzialmente contenute in detta camicia di contenimento esterna (10) con i rispettivi volumi di fluido che operano su detto elemento di spinta (11), il fluido di detta prima camera (8) essendo un olio in pressione alimentato da mezzi di pompaggio e/o mezzi valvolari (16); caratterizzato dal fatto che detta seconda camera a volume variabile (14) à ̈ almeno in parte contenuta in detta prima camera (8), il fluido di detta seconda camera (14) essendo un gas quale azoto o similare alimentato da rispettivi mezzi di alimentazione (18) per agire da un lato contro Polio in pressione presente in detta prima camera (8) con l'eventuale interposizione di guarnizioni (15) e dall’altro sulle pareti di detta seconda camera a volume variabile (14).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta camicia di contenimento (10) definisce la camicia esterna di uno di detti elementi attuatori (7, 9), l’altro (9, 7) di detti elementi attuatori essendo almeno parzialmente contenuto nel precedente per definire aSsi di azione reciprocamente coincidenti.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che dette camere a volume variabile (8, 14) sono sostanzialmente cilindriche e coassiali tra loro, detta seconda camera (14) essendo almeno in parte contenuta in detta prima camera (8) o viceversa, detto elemento di spinta (11) essendo internamente cavo per definire almeno parte della più interna tra detta prima camera (8) e detta seconda camera (14).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che dette prima e seconda camera (8, 14) sono fluidicamente isolate tra loro e sono collegate a rispettivi serbatoi del rispettivo fluido.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che dette prima e seconda camera (8, 14) sono fluidicamente collegate tra loro e sono alimentate da uno stesso serbatoio (26) contenente sia il primo fluido che il secondo fluido, quest’ultimo essendo un gas sostanzialmente non miscibile con detto primo fluido ed avente peso specifico minore rispetto allo stesso per occupare una porzione superiore di detto serbatoio comune (26).
  6. 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 3 alla 5, caratterizzato dal fatto che detto secondo elemento attuatore (9) del tipo molla a gas comprende uno stelo (20) fisso rispetto a detti mezzi di supporto (4) ed almeno parzialmente inserito nella cavità (21) di detto elemento di spinta (11) per guidare lo stesso lungo detta corsa (c) in maniera scorrevole e a tenuta
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto stelo di guida (20) à ̈ internamente cavo ed in comunicazione fluidica con detta cavità (21) di detto elemento di spinta (11) per definire con lo stesso detta seconda camera a volume variabile (14).
  8. 8. Dispositivo attuatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 2 alla 7, caratterizzato dal fatto che detta molla a gas (9) Ã ̈ di tipo telescopico con estensione massima sufficiente a coprire interamente detta corsa predeterminata (c).
  9. 9. Dispositivo attuatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto almeno un secondo elemento attuatore elastico (9) comprende almeno una molla elicoidale o in un materiale elastomerico precaricata ed alloggiata scorrevolmente in un cilindro di contenimento contenuto in detta prima camera a volume variabile (8).
  10. 10. Dispositivo attuatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di azionamento (6) sono selezionati nel gruppo che comprende mezzi attuatori di tipo pneumatico, idraulico, fluidodinamico, a gas, elettrico, elettromeccanico, a magneti permanenti o una combinazione degli stessi.
  11. 11. Apparato di sollevamento e/o trasporto di carichi e/o persone, comprendente un’intelaiatura portante (32) avente un supporto (33) per carichi e/o persone e definente al suo interno un alloggiamento (34) per almeno un dispositivo attuatore compensato (1) atto ad agire su detto supporto (33) per movimentarlo lungo detta intelaiatura (32), in cui detto dispositivo attuatore compensato (1) à ̈ del tipo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti.
  12. 12. Apparato secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto supporto (33) per carichi e/o persone à ̈ una cabina di ascensore o similare.
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