ITNA20130055A1 - Separatore di capelli per applicazione di capigliature protesiche - Google Patents

Description

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE INDUSTRIALE AVENTE PER TITOLO:

“Separatore di capelli per l'applicazione di capigliature protesiche"

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo da usare come separatore di capelli per l’applicazione di capigliature protesiche, tale dispositivo permette che ogni singolo capello si disponga nella rispettiva sede di accomodamento e che vi rimanga, per effetto di un risucchio provocato dall’aspirazione dell’aria, fintanto che la leva di bloccaggio non serri i capelli ormai perfettamente allineati.

STATO DELLA TECNICA

Per il gentil sesso, i capelli rappresentano l’emblema della propria femminilità. Chiome fluenti, ricci ribelli, onde setose biondi platino, castani chocolate, rossi ramati o semplicemente al naturale o all’ultima moda. Dalla notte dei tempi le donne si prendono cura dei loro capelli per apparire agli occhi degli uomini sempre più belle e seducenti.

Per cambiare look in un batter di ciglio, o per rimediare a un errore di Madre Natura, più spesso ormai, le signore ricorrono al 'utilizzo di prodotti specifici e di tecniche ad hoc quali, ad esempio, l’hair extension.

L'hair extension è un trattamento che consiste nell’applicazione, da parte di un parrucchiere esperto, di capelli protesici su quelli naturali, per allungare o dare volume alla capigliatura. Le tecniche a tal proposito sono molteplici: si va dalle treccine al biadesivo, dalle clip all’attaccatura ad anello dalle applicazioni con ago e filo a quelle con la cheratina (una sostanza naturale che indurendosi consente alle extensions di sopportare persino un peso di dieci chili). Questi trattamenti però sono spesso trattamenti molto onerosi sia dal punto di vista economico sia per la componente “tempo" (si pensi che la durata di un allungamento varia dalle 6 alle 13 ore, procurando non poco stress alla malcapitata).

Inoltre la durata e la resa del trattamento dipendono anche dal tipo di capelli protesici utilizzati. Questi ultimi si dividono in sette categorie (da A=100% umani a G=100% non-umani) a seconda della percentuale di capelli non-umani (sintetici, animali, vegetali) presente.

Occorre, tuttavia, ancora precisare che le extensions di capelli umani possono essere di due tipi: remy e no-remy. Se si analizza un singolo capello al microscopio si noterà che la superficie dello stesso non è unica, ma costituita da un'infinità di scaglie (strato cuticolare) che in un capello giovane, in perfette condizioni, sono chiuse. Con l'invecchiamento e le cariche elettrostatiche di superficie, tali scaglie tendono ad aprirsi.

In una chioma naturale il verso di apertura dello strato cuticolare è concorde alla direzione della crescita cioè radice-punta.

Nelle extensions remy i capelli protesici sono orientati come in natura, tutti nel verso radice-punta; mentre in quelle no-remy sono raccolti alla rinfusa e trattati con oli siliconici o sostanze acide per sigillare o rimuovere le scaglie. Tuttavia quest’ultimo trattamento provoca, già dai primi lavaggi, l'arruffarsi e l'annodarsi dei capelli, con la conseguente perdita di lucentezza, morbidezza e fluidità.

I metodi oggi presenti sul mercato, sono inoltre di breve durata (dai due ai cinque mesi) e sono benefici di tipo meramente estetico. Restano, comunque, i disagi scaturiti dall'aggiunta di un elemento di giunzione tra i capelli naturali e quelli protesici. Si pensi, ad esempio, al semplice gesto di affondare le dita tra i capelli: in una capigliatura naturale scorrono senza difficoltà; in una chioma con le extensions si bloccano in un nodo.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA

Scopo della presente invenzione è risolvere i sopraccitati svantaggi fornendo un dispositivo descritto rispettivamente nella rivendicazione 1.

Caratteristiche preferite dell’invenzione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti qui accluse.

La presente invenzione, superando i citati problemi della tecnica nota, comporta numerosi ed evidenti vantaggi:

Permette di evitare che, nel gesto di accarezzarsi la chioma, si senta la giunzione tra i capelli naturali e quelli protesici, rispetto alle extensions in commercio sono da applicare per ciocche. Il dispositivo e il metodo della presente invenzione permettono di applicare i capelli singolarmente. Oggi, sul mercato, non esiste un dispositivo che agevoli questa operazione.

In sintesi, il dispositivo della presente invenzione è uno strumento in grado di separare “pelo per pelo” una ciocca di capelli, così da consentire a un operatore specializzato l’applicazione dei singoli capelli protesici mediante l'impiego di una colla, come ad esempio quelle di tipo chirurgico già in commercio.

Nel separare all’interno di una ciocca i singoli capelli, la difficoltà principale sta neH’immobilizzarli ed evitare che svolazzino. Il dispositivo, oggetto del brevetto, fa sì che ogni singolo capello si disponga nella rispettiva sede di accomodamento e che vi rimanga, per effetto di un risucchio provocato dall'espirazione dell’aria, fintanto che la leva di bloccaggio non serri i capelli ormai perfettamente allineati.

Ancora ulteriori vantaggi, cosi come le caratteristiche e le modalità di impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferita, presentata a scopo esemplificativo e non limitativo.

Il dispositivo (fig. 1) della presente invenzione è utilizzabile con qualsiasi tipo di capello (sottile, spesso, liscio, riccio, etc.) e garantisce una giunzione tra il capello naturale e quello protesico del tutto uniforme e invisibile a occhio nudo.

Il dispositivo potrà essere usato preferibilmente da personale qualificato, all'interno di cliniche estetiche e centri specializzati nei trattamenti per capelli.

La forma di realizzazione preferita rappresentata nella figura 3 comprende un componente A 2, 3 ,4 comprendente ad una estremità, da un cilindro cavo 2 che accoglierà il tubo dell'aspiratore, seguito da un anello ferma-tubo 3; e nell’altra, da un parallelepipedo 4 caratterizzato da 32 scanalature di accomodamento dei capelli, adeguatamente forato per consentire l’effetto “risucchio" (fig. 1).

Il componente B,cioè la leva di bloccaggio, comprende una piastra più spessa nella estremità sinistra per far sì che i capelli restino immobili all’interno del dispositivo (fig.1 )

I mezzi di connessione 5 del componente A con B sono costituiti da una cerniera comprendono un perno passante con dadi autobloccanti.

II materiale con cui è realizzato il dispositivo è ad esempio alluminio, preferibilmente lavorato mediante un processo di fresatura con passo alternato.

Metodo preferito di utilizzo del dispositivo

Dopo il lavaggio, l’asciugatura e la stiratura dei capelli, si suddivide la chioma in un numero sufficiente di ciocche, così da rendere più agevoli le fasi successive.

Si inizia dalla base della nuca e si procede verso l’alto. Un po’ alla volta, mazzetti di capelli vengono convogliati con un apposito pettine a denti strettissimi all’interno del dispositivo contemporaneamente viene attivato l'aspiratore che, mediante l'effetto risucchio, aiuta ad accomodare i singoli capelli nei rispettivi binari. Una volta avvenuta la separazione pelo per pelo, l'aspirazione può essere sospesa; si provvede alla chiusura della leva di bloccaggio, e si esegue l'incollaggio delle punte dei capelli naturali con le radici dei capelli protesici sempre nel verso radice-punta. Si attende qualche istante per l'asciugatura della colla e si ripete l'operazione per un numero sufficiente di volte fino ad ottenere l’effetto desiderato

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI DELL’INVENZIONE INDUSTRIALE AVENTE PER TITOLO: “Separatore di capelli per l’applicazione di capigliature protesiche” RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) per l’applicazione di capigliature protesiche comprendente un componente A (2, 3, 4), una leva di bloccaggio (6) e mezzi per la connessione di detto componente A con detta leva di bloccaggio (5), caratterizzato dal fatto che detto componente A comprende: -mezzi di collegamento ad un aspiratore (2,3); -mezzi per l’accomodamento di capelli (4) 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di collegamento ad un aspiratore (2,3) comprendono un cilindro cavo (2) atto a ricevere un tubo di detto aspiratore e un anello ferma tubo (3)· 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti mezzi per la connessione (5) sono costituiti da una cerniera comprendente un perno passante con dadi autobloccanti. 4. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 o 3, in cui detti mezzi per la connessione (5) sono costituiti da una cerniera comprendente un perno passante con dadi autobloccanti. 5. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 o 4, in cui detta leva di bloccaggio (6) comprende una piastra più spessa ad un estremità atta a far si che i capelli restino immobili aH’interno di detto dispositivo. 6. Metodo per l’applicazione di capigliature protesiche comprendente i seguenti passi: a) separare i capelli mediante il dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 o 5; b) incollare le punte di detti capelli con le radici dei capelli protesici nel verso radice-punta del capello. 7. Metodo secondo la rivendicazione precedente in cui in detto passo d’incollare è usata una colla chirurgica