ITMS20090009A1 - Supporto regolabile per facciate ventilate - Google Patents

Description

DESCRIZIONE DELL’ INVENZIONE INDUSTRIALE : SUPPORTO REGOLABILE PER FACCIATE VENTILATE

La presente invenzione è inerente al settore dei rivestimenti lapidei ed in particolare al settore delle pareti ventilate.

La tecnologia delle “pareti ventilate” prevede la necessità che il rivestimento di un edificio, o di un oggetto in generale-, sia applicato in modo sospeso rispetto alla superficie di supporto a. differenza della tecnologia tradizionale di “rivestimento di facciata -incollato” in cui il materiale di rivestimento è direttamente applicato alla superficie di supporto a cui è intimamente vincolato con fissaggi chimici.

Il materiale di rivestimento è generalmente- sospeso mediante aggrappaggi applicati sulle coste del rivestimento, cioè sullo spessore del materiale se ne viene intesa la superficie principale come la faccia a vista e può essere di qualsiasi dimensione, forma e qualità.

Il sistema di supporto permette la formazione di una cavità vuota che viene generalmente in parte occupata da materiale isolante.

Il sistema di supporto delle lastre deve essere allo stesso semplice e sicuro per permettere facilità di montaggio e regolazione e sicurezza nell’applicazione e, allo stesso tempo, garantire una facile sostituzione dei pannelli di rivestimento che potessero essere accidentalmente danneggiati.

Infatti, essendo le lastre “sospese” rispetto alla struttura muraria retrostante, risulta necessario che i sistemi di supporto siano progettati e verificati in modo che la loro applicazione in cantiere dia risultati paragonabili con le campagne di prove effettuate per progettare le naturali movimenti dell’edificio.

Questo genere di soluzione genera notevoli benefici sul piano tecnicocostruttivo-economico del fissaggio dei materiali di rivestimento; la soluzione tradizionale, permettendo il contatto diretto tra rivestimento e struttura consente la trasmissione termica per contatto tra i materiali, la trasmissione dell’umidità tra i vari materiali e un’insicurezza di base in quanto non vi può mai essere certezza della tenuta tra i materiali incollati in quanto il rivestimento ed il supporto tendono ad avere differenti dilatazioni termiche e il formarsi di condensa può accentuare il problema del distacco del collante, oltre a creare forti problemi per la posa nel caso in cui la superfìcie di supporto non sia piana e sufficientemente solida per garantire l’agrappaggio del collante.

Con la soluzione ventilata il benessere idrometrico viene migliorato grazie alla camera d’aria; la soluzione statica è migliore di quella ad incollaggio diretto in quanto vi è certezza della resistenza del punto di ancoraggio del rivestimento e del fissaggio alla struttura di supporto e vi è possibilità di recupero dei movimenti della struttura dell’edificio perché le lastre si possono muovere indipendentemente dal resto dell’edificio, Γ errore di planarità della superficie del supporto è superato grazie alle possibilità di regolazioni dell’ancoraggio stesso. Inoltre le recenti normative ed i probabili sviluppi futuri, spingono per l’applicazione di materassini isolanti sempre più spessi in modo da contenere la dispersione energetica dell’ edificio, nella soluzione tradizionale questi possono essere inseriti solo nello spessore della muratura lasciando inalterati però tutti i ponti termici dell’edificio. La soluzione a facciata ventilata, potendo variare la camera d’aria del rivestimento, permette P impiego di qualsiasi spessore di materassino isolante garantendo P isolamento e superando il problema dei ponti termici che restano protetti dalla copertura “a cappotto” dalPisolante stesso.

Gli elementi meccanici di supporto dei rivestimenti nelle facciate ventilate sono comunemente detti “ancoraggi”, il modello proposto dall’invenzione risponde alla necessità di poter regolare il supporto anche “sotto carico” cioè mentre sopporta il peso delle lastre per poter meglio regolare la posizione delle lastre e recuperare i giochi di montaggio che si vengono a formare senza dover smontare l’intero insieme ancoraggio-lastra ma regolando direttamente il solo ancoraggio già montato.

Il nodo che deve risolvere un ancoraggio funzionale è quindi un mix tra utilità, sicurezza ed economicità.

Riassumendo l’invenzione risponde alla necessità di maggiore isolamento termico, migliore sicurezza della posa, maggiore economicità del montaggio, possibilità di regolazione sotto carico. La presente invenzione consiste nel formare un sistema di ancoraggio mediante l’impiego di sezioni piane in acciaio opportunamente lavorate con perni filettati impegnati in asole e contropiastre in acciaio asolate in modo da ottenere un fissaggio sicuro delle lastre sulla parete di supporto.

I caratteri e i vantaggi dell’ancoraggio risulteranno più chiaramente dalla descrizione a dagli schemi allegati alla presente relazione relative ad una possibile forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo.

- la figura 1 mostra l’insieme dei componenti che formano l’ancoraggio disassemblati.

- la figura 2 e 3 le viste laterale e frontale dell’invenzione.

Con riferimento alla figura 1 il sistema di fissaggio secondo l’invenzione è formato da un piatto in lamiera sagomato con pieghi nella direzione ortogonale allo sviluppo principale in modo da ottenere una figura chiusa di forma trapezoidale. Le asolature, o del foro, sono ricavate in modo da permettere l’inserimento del componente di supporto lastra e del sistema di fissaggio alla muratura di supporto.

Le dimensioni delle asole o dei fori sono quindi definite dalla dimensione di questi ultimi due componenti e possono variare nei diversi tipi di applicazione dell’invenzione.

L’orientamento delle asole è cruciale per la regolazione sui 4 assi del sistema di fissaggio, la posizione relativamente ortogonale l’una rispetto all’altra permette queste regolazioni, l’asola verticale, sempre presente, ricavata nella posizione di ancoraggio a muro permette il posizionamento lungo l’asse z e la rotazione rispetto all’asse x del punto di ancoraggio a muro, è dotata da una o entrambe le estremità di un apposito riscontro ricavato nella lavorazione stessa dell’asola in modo da permetter l’aggancio di un’apposita piastrina meglio descritta in seguito.

L’asola orizzontale, o il foro, posizionata dalla parte opposta del sistema di supporto dell’ancoraggio permette la regolazione lungo l’asse y, x e rotazione rispetto all’asse x del perno di supporto.

Nel caso sia realizzato un foro per l’ancoraggio del perno di supporto lastra è permessa la sola regolazione lungo l’asse x e la rotazione attorno all’asse x stesso.

Il perno di fissaggio, impegnato nell’asola orizzontale, o foro, è vincolato mediante coppie di dadi e permette la regolazione lungo l’asse x del perno, meglio definito in seguito, e la rotazione rispetto allo stesso asse x.

Il perno di supporto delle lastre è composto da un manufatto a forma cilindrica filettato esternamente con un’estremità schiacciata a formare una piastrina in cui è ricavato un foro ortogonale alla piastrina stessa o in cui il terminale piatto può essere sagomato in varie fogge in modo da permettere il supporto delle lastre.

A titolo esemplificativo ma non esclusivo, un sistema di supporto delle lastre possibile è mediante Γ impiego di una barretta infilata trasversalmente nel foro del perno di supporto che si impegnerà a sua volta in analoghi fori ricavati sulle coste delle lastre o altri tipi di lavorazione eseguiti sul retro delle lastre stesse.

Viene impiegata a corredo del componente piatto in lamiera, sagomato con pieghi nella direzione ortogonale allo sviluppo principale in modo da ottenere una figura chiusa di forma trapezoidale, un elemento di forma parallelepipeda retta sulla cui faccia maggiore è ricavata un’asola inclinata, tale elemento viene applicato in corrispondenza dell’asola verticale dell’elemento a sagoma trapezoidale impegnandosi nell’apposito riscontro localizzato all’estremità dell’asola verticale (orientata cioè con sviluppo principale secondo la direzione z) in modo da permettere un fissaggio verticale dell’ancoraggio stesso, il meccanismo di cui all’invenzione è meglio descritto a seguire.

La natura stessa dell’invenzione, che deve permettere di realizzare facciate ventilate con sporgenza variabile, richiede che, senza variare la logica costruttiva dell’ancoraggio, gli elementi che lo compongono possano subire variazioni dimensionali in tutte le dimensioni senza per questo uscire dall’ambito protettivo dell’invenzione stessa come stabilito dalle rivendicazioni annesse.

La regolazione in sede di montaggio dell’invenzione può essere effettuata anche “sotto carico” cioè il sistema di cui all’invenzione composto da, elemento a sagoma trapezoidale, elemento piastrina antislittante, elemento a perno di supporto lastre è sagomato ed assemblato in modo da permettere il recupero dei giochi di montaggio in sede di applicazione, il funzionamento di tali regolazioni avviene come descritto a seguire.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI DELL’INVENZIONE INDUSTRIALE : SUPPORTO REGOLABILE PER FACCIATE VENTILATE 1. supporto per fissaggio di rivestimenti pensili di facciate caratterizzati) da essere costituito da un piatto in lamiera sagomato con pieghi nella direzione ortogonale allo sviluppo principalè in modo da ottenere una figura chiusa di fórma trapezoidale 2. elemento secondo la rivendicazione 1, in cui in detto elemento sono, ricavate delle asole la cui posizione -relativamente: ortogonale l’una rispetto all’altra permette le regolazioni secondo gli assi x y z e la rotazione attorno all’asse x del punto di ancoraggio a muro. 3. elemento secondo le rivendicazioni precedenti, in cui l’asola con asse longitudinale in direzione z è posizionata nella posizióne di ancoraggio al muro 4. elemento secondo le rivendicazioni precedenti, in cui l’asola con asse longitudinale in direzione z è fornita di riscontro antislittante in sporgenza rispetto alla superficie piana dell’elemento attenuta per punzonatura o riporto, della quantità necessaria a attuare il riscontro contro l’elemento di cui alla rivendicazione 10 5. elemento secondo le rivendicazioni precedenti, in cui l’asola con asse longitudinale in direzione y è posizionata nella posizione attacco di unione con il supporto della lastra o. elemento ai supporto aeue lastre da unire all’elemento di cui alle rivendicazioni precedenti. 7. elemento di cui alla rivendicazione 6 in cui la superficie esterna deH’elemento assial simmetrico a sviluppo longitudinale è filettata 8. elemento di cui alla rivendicazione precedente in cui l’assemblaggio all’elemento di cui alla rivendicazione 1, 2, 3, 4 è effettuato mediante bullonatura che, impegnadosi nell’asola di detto elemento permette sia le regolazioni “sotto carico” cioè con il peso del materiale di rivestimento applicato all’elemento di supporto. 9. elemento di cui alla rivendicazione precedente in cui l’estremità è lavorata in modo da ricavare una superficie piana a sezione rettangolare in modo da permettere l’unione con il materiale costituente il rivestimento di facciata. 10. elemento di forma parallelepipeda sottile da applicate alla rivendicazione 1 11. elemento secondo la rivendicazione precedente in cui è ricavata un’asola con asse longitudinale posto in direzione inclinata rispetto agli assi principali della faccia principale della rivendicazione precedente e ortogonalmente allo spessore della stessa. 12. procedura di regolazione della posizione dell’elemento di supporto delle lastre composto degli elementi di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di poter essere effettuato sotto carico e comprendente le seguenti fasi: a. definizione della posizione dell’ancoraggio a parete del sistema di supporto di cui all’ invenzione e praticare un foro per l’infilaggio del meccanismo di supporto alla muratura b. applicazione dell’invenzione alla parete mediante elemento fissante meccanico, ad carattere esemplificativo ma non esclusivo, tassello ad espansione meccanico. L’applicazione deve essere effettuata applicando il componente “1” e “2”, sovrapponendo il “2” all’ ”1” impegnandoli rispettivamente nell’asola verticale dell’ “1” e nell’asola inclinata del “2” in modo che il componente “2” sia in contatto con l’apposita battuta del componente “1” in modo da effettuare un fissaggio antislittante. c. Applicazione del componente “3” dell’invenzione al componente “2” in modo che si impegni nell’asola orizzontale del componete “2” e fissaggio mediante appositi dadi e rondelle. d. Applicazione del componete “4” per il collegamento e supporto delle lastre del materiale di finitura della facciata e utilizzo di sigillante siliconico a sigillatura del punto di contatto o diretta applicazione del componente “3” alle lastre mediante incollaggio con resine chimiche o materiali simili, questa fase lavorativa è variabile in funzione della foggia che assume il componente “3” e che dipende dal tipo di materiale utilizzato nel rivestimento, e. Regolazione della posizione anche sotto carico, effettuata per la correzione della posizione nella direzione dell’asse z facendo scivolare il componente “2” nella direzione “y” in modo che l’asola inclinata impegnandosi nel perno del sistema di fissaggio a muro causi lo spostamento verticale dell’ intero complesso dell’ancoraggio. Per la correzione della posizione secondo gli assi “x” e “y” è necessario operare sul componente “3” agendo sui dadi di fissaggio in modo che la loro azione sulla zona filettata del componente “3” stesso e la posizione di bloccaggio all’interno dell’asola orizzontale del componente “2” permetta lo scorrimento nelle due direzioni indicate. La rotazione attorno all’asse x del componente di supporto delle lastre “3” è effettuata secondo le medesime modalità della regolazione precedente.