IT201900001740U1 - Sistema di ancoraggio meccanico a scomparsa da installare su parti esterne di edifici, dotato di asole per la regolazione in senso verticale ed orizzontale di profili in polistirene resinato con geometrie ad innesto. - Google Patents

Sistema di ancoraggio meccanico a scomparsa da installare su parti esterne di edifici, dotato di asole per la regolazione in senso verticale ed orizzontale di profili in polistirene resinato con geometrie ad innesto. Download PDF

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Descrizione
A corredo di una domanda per modello di utilità avente per titolo:
“Sistema di ancoraggio meccanico a scomparsa da installare su parti esterne di edifici, dotato di asole per la regolazione in senso verticale ed orizzontale di profili in polistirene resinato con geometrie ad innesto”
Il presente trovato ha ad oggetto un sistema di ancoraggio meccanico a scomparsa da installare su parti esterne di edifici, dotato di asole per la regolazione in senso verticale ed orizzontale di profili in polistirene resinato con geometrie ad innesto.
Come è noto, il polistirolo espanso (o polistirene), ha trovato, negli ultimi anni, largo impiego in campo edile, per le sue proprietà termiche eccellenti e poiché risulta anche leggero e facile da lavorare viene oggi più che mai impiegato in edilizia per la realizzazione di decori ed abbellimenti architettonici.
La messa in opera di tali profili prefiniti, grazie alla loro maneggevolezza, leggerezza ed alla loro facile lavorabilità consente di realizzare tagli a misura per aggiustamenti, angoli o raccordi, direttamente in cantiere senza attrezzature specifiche.
Per un lungo periodo le facciate degli edifici venivano abbellite con decorazioni in stucco e modanature realizzate soprattutto artigianalmente ma nel ventennio passato tali decori sono stati pressoché dismessi a causa del loro costo elevato, della difficoltà di applicazione e dalla progressiva scomparsa di artigiani specializzati.
Oggi, al contrario, con l’avvento del polistirene si assiste ad una ripresa di tali elemennti costruttivi cosicché accade sovente che, studi di architettura, professionisti, imprese edili ed anche gli stessi ultimi utilizzatori, ricorrano all’uso di elementi preintonacati a fini estetici proponendo cornici per finestre e portali eleganti e ricchi, cornicioni sottogronda, cornici marcapiano, mensole e barbacani, bugne, coronamenti, cappelli, pannelli, timpani fregi e quant’altro.
Tutto ciò è stato reso possibile grazie ai costi assolutamente contenuti di questa ultima generazione di decori e profili in EPS (polistirene espanso sinterizzato) che, essendo alla portata di qualsiasi portafoglio consentono con pochi interventi mirati di modificare o addirittura stravolgere completamente l’aspetto di edifici esteticamente scialbi o modesti producendo impensabili sorprese estetiche ed andando, inoltre, a sanare ed arricchire intere facciate conferendo eleganza all’immobile.
Profili o pannelli in EPS che trovano largo impiego in edilizia anche per il fatto che tale materiale ha una conducibilità termica ridotta grazie alla sua struttura cellulare chiusa formata per il 98% di aria. La sua ridotta conduttività termica e l'elevata resistenza meccanica ne fanno un ottimo materiale isolante.
Grazie alla sua efficacia come materiale isolante, l'EPS è utilizzato in edilizia per la realizzazione dei sistemi a “cappotto” contribuendo al risparmio dei combustibili fossili usati per il riscaldamento e riduce le emissioni di anidride carbonica che concorrono alla creazione dell'effetto serra.
Il “cappotto”, più precisamente denominato “isolamento termico dall’esterno, per pareti verticali, con intonaco sottile su isolante” è il sistema oggi più utilizzato per la coibentazione degli edifici civili, industriali, di servizio, nuovi o preesistenti.
Sia che vengano utilizzati per motivi di ristrutturazione estetica, sia che vengano utilizzati per migliorare l’isolamento termico attraverso la riduzione dei ponti termici, i profili in EPS devono essere saldamente montati e fissati alle superfici di supporto e ciò attualmente avviene per via chimica, utilizzando dei collanti, malte e resine speciali o per via meccanica utilizzando particolari tasselli ad espansione oppure utilizzando staffe in metallo per agganciare i profili più grandi e pesanti.
La tenuta dei pannelli risulta particolarmente importante in quanto essi sono soggetti, oltre che alla forza di gravità, anche a continue sollecitazioni meteorologiche e climatiche quali freddo, caldo, vento, pioggia, neve o grandine che possono facilitare il distacco del polistirolo dalla superficie di supporto.
Eventuali distacchi o il semplice allontanamento del pannello dalla muratura oltre a rovinare esteticamente un lavoro di ripristino architettonico, contribuiscono a rendere inefficace la protezione termica e la coibentazione dell’edificio mantenendo attivi dannosi ponti termici.
La prima fase di lavorazione per l’installazione dei pannelli in EPS consiste nella preparazione del supporto sul quale andrà ad essere fissato il profilo in polistirene.
In presenza di supporti problematici, ad esempio con pareti irregolari, differenze di planarità di pannelli prefrabricati o intonaci in condizioni precarie, al fine di evitare facili distacchi, spesso si realizza il montaggio dei pannelli isolanti mediante staffe o guide meccaniche.
In questo modo si ottengono sostanziali risparmi per la preparazione dei supporti anche perchè notevoli irregolarità esistenti possono essere facilmente compensate.
Staffe per aggancio meccanico dei profili in EPS sono comunemente usate nel caso vengano montati profili particolarmente grandi, spessi o pesanti montati su parti aggettanti degli edifici, per i quali i tasselli ad espansione risultano di difficile utilizzo e nel contempo i collanti da soli potrebbero essere inefficaci.
Per il montaggo di elementi di grandi dimensioni lo stato dell’arte prevede la combinazione di collante chimico abbinato comunque all’utilizzo di staffe in metallo.
In questo caso il fissaggio di tipo meccanico, viene realizzato utilizzando comuni piastre metalliche, in metallo ad “U” o ad “L” da fissare con dei tasselli direttamente alla parete.
In abbinamento alle piastre, viene comunque utilizzato del collante steso sia sulla superfice di supporto, sia sulla faccia di attacco del profilo sia sulla piastra stessa.
Tali piastre, vengono poi inserite in appositi incavi o tagli realizzati direttamente nel polistirolo in modo che il profilo risulti saldamente agganciato ed incollato alla piastra di supporto.
Tale tecnica se garantisce una elevata tenuta, non permette un semplice e rapido montaggio del profilo in EPS una volta incastrato ed incollato sulla piastra di sostegno.
Inoltre in caso di superfici di supporto non perfettamente liscie o uniformi, risulta poco agevole effettuare un’ottimale messa in opera del profilo in EPS, da accostare perfettamente alla superfice di supporto, non avendo la possibilità di poter operare con tolleranze di montaggio in senso orizzontale o verticale.
Lo stesso smontaggio del profilo risulta disagevole se non impossibile in caso di manutenzione o sostituzione dello stesso, dato che il polistirolo risulta direttamente incollato alla piastra in metallo ed è staccabile solamente con la rottura del profilo stesso.
Sul punto, tra gli altri, il brevetto CN207419954 che prevede la realizzazione sulla facciata di attacco alla superficie di supporto di una scanalatura di posizionamento a forma di “U”.
Tale scanalatura è realizzata per l’ intera lunghezza del profilo in EPS ed è realizzata avendo una sede di incastro maggiore di 5 mm rispetto alla dimensione strutturale di una barra di posizionamento che funge da binario fissato sulla parete di supporto.
Il profilo verrà così fissato e incollato sul binario attaccato alla parete di supporto.
Il brevetto CN206928534 prevede per il fissaggio di grandi profili in EPS, l’utilizo di un lungo tassello centrale che se pur riesce a bloccare il profilo non permette poi una ottimale registrazione in senso orizzontate o verticale dello stesso.
Il brevetto US7478508B2 prevede la realizzazione di una staffa per costruzioni edilizie costituita da una doppia piastra. La piastra più grande ha un incastro quadrato all’interno del quale è inserita e può scorrere solo in senso verticale la seconda piastra più piccola. Con tale soluzione, tecnicamente più complicata e costosa, in campo edilizio, è possibile unire meccanicamente due elementi, avendo per l’elemento mobile la possibilità di gestire tolleranze di montaggio esclusivamete in senso verticale.
Il brevetto italiano TO2011A000431 prevede per la realizzazione di sistemi a cappotto, l’utilizzo di particolari staffe da utilizzare per il fissaggio e l’adattamento o in senso verticale oppure in senso orizzontale dei pannelli in EPS. Tali operazioni di registrazione di due gradi di movimento del pannello, orizzontale e verticale, possono avvenire separatamente in fase di montaggio con l’uso di una singola staffa che permette la regolazione orizzontale oppure con l’uso di una singola staffa che permette la regolazione verticale del pannello.
Obiettivo del presente trovato è quello di consentire un sicuro, rapido e facile aggancio meccanico dei profili in EPS sulle facciate degli edifici attraverso un sistema di ancoraggio meccanico a scomparsa che viene a realizzarsi dall’interazione tra le piastre in acciaio presso-piegato accoppiabili tra loro con apposite asole per la regolazione e l'ancoraggio al supporto di fissaggio di profili in EPS con geometrie ad innesto.
Il sistema così realizzato permette di facilitare le opere di posa in cantiere garantendo un ancoraggio migliore e duraturo con una precisione di installazione superiore ai sistemi standard.
Una volta installate le staffe basta agganciare l'elemento in polistirene che grazie alla geometria realizzata sul lato posteriore dello stesso consentirà alle staffe di scomparire donando un aspetto estetico unitario alla facciata di un edificio.
Il presente modello verrà ora descritto, a titolo illustrativo, secondo una sua forma preferita di realizzazione da non intendersi in alcun modo limitativa, con particolare riferimento alle figure ed ai disegni allegati, tenuto conto che tutte le forme realizzative utilizzate, ferma restando la loro funzionalità, possono variare per dimensioni, numeri e forma senza che questo possa limitare il presente trovato:
- la figura 1 mostra una vista dettagliata del sistema di ancoraggio meccanico;
- la figura 2 mostra una vista prospettica del profilo in EPS sagomato inserito nel sistema di ancoraggio meccanico;
- la figura 3 mostra una sezione del profilo in EPS sagomato inserito nel sistema di ancoraggio meccanico.
Facendo riferimento alle figure rappresentate si evidenzia come il presente trovato sia formato da due staffe a forma di “L”, in acciaio presso-piegato o materiali assimilabili per caratteristiche e funzionalità, in cui la staffa A), di dimensioni maggiori rispetto alla staffa B) è formata da una lama verticale (101) munita sulla sua superficie di asole allungate (102) distanziate tra loro. Le asole allungate (102), che possono essere due o più di due per ogni staffa A), sono munite di tasselli ad espansione (103) con rondelle di blocco (104) che consentono di regolare in senso verticale e bloccare la staffa a qualsiasi tipo di supporto o superficie. La staffa (A) è formata altresì da una lama orizzontale (105) anch’essa dotata di asole allungate (106) con funzione di aggancio e tenuta della seconda staffa B).
La seconda staffa B) assume anch’essa la forma di “L” ed è dotata di una lama orizzontale (107) munita di apposite asole allungate (108). La sovrapposizione della lama orizzontale (107) della staffa B) con la lama orizzontale (105) della staffa A) farà combaciare le asole allungate (108) della staffa B) con le asole allungate (106) della staffa A), creando un passaggio unico per i bulloni (111) che così uniranno la staffa (A) con la staffa (B) grazie all’ausilio dei dadi (112). Tale sistema di sovrapposizione consentirà alla lama orizzontale (107) ed alla lama (105) di scorrere ed essere regolate in senso orizzontale nella giusta posizione prima di essere bloccate stringendo i dadi (112). Con tale sistema di ancoraggio, un operatore provvederà dapprima a fissare la staffa (A) alla parete di supporto, avendo la possibilità di regolare la stessa in senso verticale grazie alle asole allungate (102). Individuato l’assetto desiderato la staffa (A) verrà fissata e bloccata stringendo i tasselli (103). Verrà poi fissata la staffa (B) nell’apposito canale (110) del profilo in EPS (C). Dopo tale operazione le due staffe saranno sovrapposte e registrate orizzontalmente, per la perfetta messa in bolla orizzontale, facendo sovrapporre le asole allungate (108) con le asole allungate (106) e facendo passare tra esse i bulloni (111). Trovata la perfetta registrazione ed aderenza del profilo alla parete di supporto, le due piastre saranno definitivamente bloccate stringendo i dadi (112) sui bulloni (111).
La staffa B) inoltre è dotata di una lama verticale (109) completamente liscia che potrà perfettamente agganciare il profilo preformato in EPS che si andrà ad innestare nel canale (110) appositamente creato sulla faccia di incollaggio del profilo C).
Profilo C) in EPS che nella parte posteriore (113) è dotato di un canale (110) e di un taglio verticale (114) all’interno del quale la lama (109) del supporto B) viene introdotta ed innestata per renderlo stabile ed irremovibile.
Il modello è stato descritto in relazione alle sue funzionalità a titolo illustrativo ma non limitativo ed è da intendersi pertanto che variazioni e/o modifiche, anche in relazione alle dimensioni ed alle misure, potranno essere apportate senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione.

Claims (4)

  1. Rivendicazioni 1. Sistema di ancoraggio meccanico a scomparsa da installare su parti esterne di edifici, dotato di asole per la regolazione in senso verticale ed orizzontale di profili in polistirene resinato con geometrie ad innesto, caratterizzato da due staffe (A e B) a forma di “L”, in acciaio presso-piegato o materiali assimilabili per caratteristiche e funzionalità, assemblabili tra loro e con un profilo C) in polistirene resinato con geometrie ad innesto.
  2. 2. Sistema di ancoraggio meccanico a scomparsa da installare su parti esterne di edifici, dotato di asole per la regolazione in senso verticale ed orizzontale di profili in polistirene resinato con geometrie ad innesto, come da rivendicazione 1), in cui in cui la staffa A) è caratterizzata da una lama verticale (101) munita sulla sua superficie di asole allungate (102) distanziate tra loro munite di tasselli ad espansione (103) con rondelle di blocco (104) che consentono di regolare in senso verticale e bloccare la staffa a qualsiasi tipo di supporto o superficie e di una lama orizzontale (105) dotata di asole allungate (106) con funzione di aggancio e tenuta della seconda staffa B).
  3. 3. Sistema di ancoraggio meccanico a scomparsa da installare su parti esterne di edifici, dotato di asole per la regolazione in senso verticale ed orizzontale di profili in polistirene resinato con geometrie ad innesto, come da rivendicazioni precedenti, in cui la seconda staffa B) è caratterizzata da una lama orizzontale (107) munita di apposite asole allungate (108) la cui sovrapposizione alla lama orizzontale (105) della staffa A) fa combaciare le asole allungate (108) della staffa B) con le asole allungate (106) della staffa A), creando un passaggio unico per i bulloni (111) fissabili tramite l’ausilio dei dadi (112) che consentono la regolazione in senso orizzontale della staffa nella giusta posizione per consentire la perfetta installazione del profilo C).
  4. 4. Sistema di ancoraggio meccanico a scomparsa da installare su parti esterne di edifici, dotato di asole per la regolazione in senso verticale ed orizzontale di profili in polistirene resinato con geometrie ad innesto, caratterizzato da un profilo C) in polistirene resinato che nella parte posteriore (113) è dotato di un canale (110) e di un taglio verticale (114) all’interno del quale la lama (109) del supporto B) viene introdotta ed innestata per renderlo stabile ed irremovibile.
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