ITMO990153A1 - Procedimento per la produzione di manufatti ceramici con venature, attrezzatura relativa e manufatto cosi ottenuto. - Google Patents

Procedimento per la produzione di manufatti ceramici con venature, attrezzatura relativa e manufatto cosi ottenuto. Download PDF

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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
“PROCEDIMENTO PER LA PRODUZIONE DI MANUFATTI CERAMICI CON VENATURE, ATTREZZATURA RELATIVA E MANUFATTO COSI’ OTTENUTO”.
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un procedimento per la produzione di manufatti ceramici con venature, attrezzatura relativa e manufatto così ottenuto.
Nell’industria ceramica è sempre più vivo l’interesse rivolto alla ricerca e alla realizzazione di nuovi prodotti ceramici, aventi forme diverse, che risultino di aspetto naturale, uno diverso dall’altro e con caratteristiche cromatiche del tipo della pietra naturale e del marmo.
La ricerca è rivolta a prodotti che siano interessanti ed innovativi per i consumatori e che abbiano colorazioni con precise tonalità ma di aspetto diverso, così da evitare la ripetitività dei decori e delle colorazioni.
Sono noti prodotti che presentano sulla superficie in vista una pluralità di venature aventi un certo spessore, che sono ottenute per pressatura con doppio caricamento di argille colorate e che effettivamente hanno caratteristiche simili a quelle delle pietre naturali.
In alternativa, le decorazioni, quali venature e simili, vengono applicate sui manufatti in gres porcellanato trafilato, o pressato, in modo superficiale con metodi serigrafici o decalcomanie, aerografi e/o altre tecniche in uso da decenni. I metodi e prodotti relativi di tipo noto non sono tuttavia scevri di inconvenienti tra i quali vanno annoverati il fatto che le venature ottenute per pressatura, con doppio caricamento, risultano tutte uguali tra loro e mancano di originalità, che le venature di tipo superficiale risultano facilmente asportabili con operazioni del tipo della levigatura e che gli effetti decorativi ottenuti con le venature superficiali non sono riconducibili alle pietre naturali, o marmo, così come richiesto e apprezzato negli ultimi tempi.
In alternativa ai metodi suddetti, per ottenere decorazioni di pareti o pavimenti aventi l’effetto della pietra naturale, o come imitazioni di marmi colorati, è noto l'impiego di sali solubili che, però, risultano estremamente costosi e alquanto incontrollabili e pericolosi per la salute del’uomo.
Compito precipuo del presente trovato è quello di eliminare gli inconvenienti sopralamentati dei metodi e prodotti di tipo noto escogitando un procedimento per la produzione di manufatti ceramici con venature, attrezzatura relativa e manufatto così ottenuto, che consenta di ottenere decorazioni aventi un determinato spessore e non asportabili con lavorazioni superficiali, di realizzare manufatti diversi uno dall’altro e quindi unici, quali piastrelle, pezzi speciali, capitelli e vasi, di ottenere venature più o meno spesse e sinuose e di garantire così una certa irregolarità grafica tipica dei pezzi in pietra naturale, o marmo, pur mantenendo costante la tonalità delle colorazioni.
Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti dal presente procedimento per la produzione di manufatti ceramici con venature caratterizzato dal fatto che consiste nel realizzare una barbottina superficiale versando e mescolando in un recipiente almeno due impasti colorati di acqua e argilla allo stato liquido a formare dette venature, nel versare la barbottina superficiale nell’alveolo di almeno uno stampo a formare uno strato di spessore predefinito atto a costituire la superficie in vista del manufatto, nel riempire per colaggio detto alveolo con una barbottina di base atta a definire lo spessore finale del manufatto, nell'estrarre il manufatto crudo dallo stampo e nel posizionarlo su un apposito piano di appoggio con la barbottina superficiale rivolta verso l’alto. L’attrezzatura per l’attuazione del procedimento per la produzione di manufatti ceramici con venature è caratterizzata dal fatto che comprende un recipiente per la realizzazione di detta barbottina superficiale che è costituito da una sorta di bacinella con fondo e fianchi piani e con le facce anteriore e posteriore inclinate e convergenti verso il fondo, la faccia anteriore essendo dotata di un labbro ricurvo atto a favorire il travaso della barbottina superficiale dalla bacinella all’alveolo dello stampo.
L'attrezzatura è anche caratterizzata dal fatto che comprende una taglierina per il taglio del manufatto crudo estratto dallo stampo che è costituita da un'intelaiatura di supporto di una coppia di guide cilindriche, solidali tra loro, che sono articolate ad essa secondo un’asse orizzontale e sulle quali sono scorrevoli rispettivi cilindretti cavi nella direzione di taglio che portano inferiormente un albero rotante trasversale, dotato di una pluralità di ruote di taglio del manufatto.
Il manufatto così ottenuto è caratterizzato dal fatto che comprende un primo strato di barbottina di base, di spessore prestabilito, ed un secondo strato di barbottina superficiale che è realizzata con almeno due impasti colorati mescolati tra loro e che costituisce la superficie in vista, detta barbottina superficiale essendo atta a creare l’effetto della pietra naturale, marmo e/o simili.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un procedimento per la produzione di manufatti ceramici con venature, attrezzatura relativa e manufatto così ottenuto illustrato a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista schematica in prospettiva di un recipiente di un'attrezzatura per l’attuazione del procedimento secondo il trovato, contenente due impasti colorati da mescolare;
la figura 2 è una vista schematica in prospettiva di uno stampo e del recipiente di figura 1 durante il travaso della barbottina superficiale;
la figura 3 è una vista schematica in prospettiva di uno stampo contenente lo strato di barbottina superficiale;
la figura 4 è una vista schematica in prospettiva di una pluralità di stampi impilati e contenenti, ciascuno, lo strato di barbottina superficiale;
la figura 5 è una vista schematica in prospettiva degli stampi impilati di figura 4, chiusi alla sommità, durante il colaggio della barbottina di base;
la figura 6 è una vista schematica in prospettiva di uno stampo contenente lo strato di barbottina superficiale e lo strato di barbottina di base;
la figura 7 è una vista schematica in prospettiva del manufatto crudo estratto dallo stampo e posizionato su un relativo piano di appoggio;
la figura 8 è una vista in prospettiva di una taglierina dell’attrezzatura secondo il trovato, in configurazione di riposo;
la figura 9 è una vista in prospettiva, su scala ingrandita, della taglierina di figura 8 in configurazione di taglio;
la figura 10 è una vista in prospettiva della taglierina secondo il trovato, durante il taglio del manufatto crudo;
la figura 11 è una vista in prospettiva del manufatto crudo tagliato, durante la rullatura superficiale.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 un recipiente di un’attrezzatura per la attuazione di un procedimento per la produzione di manufatti ceramici con venature.
Il recipiente 1 è costituito da una bacinella 2 avente il fondo 3 e i fianchi 4 di tipo piano e le facce anteriore e posteriore 5 inclinate e convergenti verso il fondo 3, la faccia anteriore essendo dotata di un labbro ricurvo 6.
L'attrezzatura per l’attuazione del procedimento secondo il trovato comprende inoltre una taglierina 7 che è costituita da un’intelaiatura di supporto 8 di un coppia di guide cilindriche 9, solidali tra loro, che sono articolate ad essa secondo un’asse orizzontale 10 trasversale alla direzione di taglio.
Lungo le guide 9 sono scorrevoli rispettivi cilindretti cavi 11 che portano inferiormente un albero rotante trasversale 12 che è dotato di una pluralità di ruote di taglio 13.
Vantaggiosamente, le ruote 13 sono fissate all’albero rotante 12, sono distribuite con passo costante, sono tornite e realizzate in materiale del tipo dell’acciaio.
Le guide 9 sono incernierate posteriormente all’intelaiatura 8 così da passare da una configurazione verticale di riposo (figura 8) ad una configurazione orizzontale di taglio (figura 9)-Anteriormente le guide 9 presentano una coppia di piedini 14 ortogonali e rivolti verso il basso per l’appoggio al basamento 15 dell'intelaiatura 8 durante l’operazione di taglio.
I cilindretti scorrevoli 11 sono fissati superiormente ad un’impugnatura 16 che consente all’operatore di esercitare un’azione per lo scorrimento dei cilindretti stessi lungo le rispettive guide 9.
I) basamento 15 della taglierina 7 è inoltre dotato di riscontri registrabili 17 per il posizionamento del piano di appoggio del manufatto da tagliare.
II procedimento secondo il trovato é il seguente: nella bacinella 2 vengono versati e mescolati due, o più, impasti colorati 18 e 19 di acqua e argilla allo stato liquido, così da realizzare una barbottina superficiale 20 che presenta distribuite una pluralità di venature 21 .
Utilmente, la mescolatura degli impasti 18 e 19 può avvenire con un comune cucchiaio 22 e deve essere tale da mantenere ben distinte le suddette venature 21, senza rendere eccessivamente omogenei tra loro gli impasti stessi. Una volta mescolati gli impasti colorati, la barbottina superficiale 20 viene travasata, il travaso essendo favorito dal labbro 6 della bacinella 2, nell’alveolo di uno stampo in gesso 23 così da formare uno strato di spessore predefinito che definisce la superficie in vista finale del manufatto 24.
Successivamente, l'alveolo viene riempito per colaggio con una barbottina di base 25 che definisce lo spessore finale del manufatto 24, il quale viene estratto crudo dallo stampo 23 e posizionato su un apposito piano di appoggio 26 con lo strato di barbottina superficiale 20 rivolto verso l’alto.
Il manufatto 24, una volta posizionato sul piano di appoggio 26, viene tagliato dalle ruote 13 della taglierina 7 in più parti, ad esempio del tipo delle quadrotte, e la superficie in vista viene successivamente rullata con mezzi opportuni 27, il manufatto ottenuto essendo così pronto per essere inviato alle successive fasi di riposo, essiccazione e cottura.
Inoltre, il procedimento secondo il trovato prevede l’impilamento di una pluralità di stampi 23, contenenti ciascuno lo strato di barbottina superficiale 20, e il riempimento per colaggio, da uno stampo a quello successivo, degli alveoli degli stampi impilati con la barbottina di base 25.
La pila di stampi, prima dell'operazione di colaggio, viene chiusa alla sommità e serrata con una cinghia, o simili, così da evitare il sollevamento degli stampi durante il riempimento con la barbottina di base.
Il manufatto 24 ottenuto con il procedimento secondo il trovato comprende quindi un primo strato di barbottina di base 25, di spessore prestabilito, ed un secondo strato di barbottina superficiale 20 che è costituita da più impasti colorati mescolati e che presenta una pluralità di venature 21 che rendono la superficie in vista di aspetto simile a quello delle pietre naturali, marmo e/o simili.
Il piano di appoggio 26 è del tipo di una piastrella realizzata per monocottura e tale da evitare l’aderenza del manufatto crudo alla superficie di appoggio.
La barbottina di base 25 è ottenuta in una botte frantu matrice, non raffigurata, dove vengono introdotte una pluralità di argille, acqua ed un eventuale fluidificante.
Vantaggiosamente, uno degli impasti colorati 18 e 19 può essere costituito dalla barbottina di base addittivata con uno o più ossidi coloranti in percentuali variabili in funzione degli effetti che si vogliono ottenere.
Inoltre si può prevedere che uno degli impasti stessi siano costituiti da alcune parti della barbottina di base e da alcune parti dell’altro impasto: variando le proporzioni è possibile ottenere venature della barbottina superficiale più o meno in contrasto con la barbottina di base.
Gli impasti colorati e/o la barbottina di base sono addittivabili con un fluidificante, ma non si escludono forme di attuazione che non lo prevedano.
Una volta essiccato il manufatto ottenuto con il procedimento secondo il trovato, si procede alla cottura che può avvenire in due modi: biscottatura nel caso si voglia ottenere un semilavorato al quale applicare lavorazioni successive quali smaltatura o interventi di decorazione successivi, o greificazione nel caso si voglia ottenere un prodotto con semplici venature in spessore o da destinare a successive lavorazioni di lappatura e/o levigatura.
Le temperature ed i cicli di cottura sono determinati dal tipo di barbottina superficiale e di base impiegate, temperature che si aggirano comunque sempre intorno ai 1200 °C, o superiori. Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti neH'ambito del concetto inventivo. Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Procedimento per la produzione di manufatti ceramici con venature caratterizzato dal fatto che consiste nel realizzare una barbottina superficiale versando e mescolando in un recipiente almeno due impasti colorati di acqua e argilla allo stato liquido a formare dette venature, nel versare la barbottina superficiale nell’alveolo di almeno uno stampo a formare uno strato di spessore predefinito atto a costituire la superficie in vista del manufatto, nel riempire per colaggio detto alveolo con una barbottina di base atta a definire lo spessore finale del manufatto, nell’estrarre il manufatto crudo dallo stampo e nel posizionarlo su un apposito piano di appoggio con la barbottina superficiale rivolta verso l’alto.
  2. 2) Procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che uno di detti impasti colorati è la barbottina di base addittivata con uno o più ossidi coloranti.
  3. 3) Procedimento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti impasti e/o detta barbottina di base sono addittivabili con un fluidificante.
  4. 4) Procedimento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che uno di detti impasti colorati è costituito da alcune parti di detta barbottina di base e da alcune parti dell’altro impasto colorato.
  5. 5) Procedimento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che consiste nel tagliare il manufatto crudo, posizionato su detto piano di appoggio, in più parti e nel rullare la superficie in vista del manufatto tagliato.
  6. 6) Procedimento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che consiste nell’impilare una pluralità di detti stampi contenenti, ciascuno, lo strato di barbottina superficiale e nel riempire per colaggio, da ogni stampo allo stampo successivo, gli alveoli degli stampi impilati con la barbottina di base.
  7. 7) Procedimento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che detto piano di appoggio è costituito da una piastrella realizzata per monocottura che è atta ad impedire l’aderenza del manufatto crudo alla superficie d’appoggio.
  8. 8) Attrezzatura per l’attuazione del procedimento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzata dal fatto che comprende un recipiente per la realizzazione di detta barbottina superficiale che è costituito da una sorta di bacinella con fondo e fianchi piani e con le facce anteriore e posteriore inclinate e convergenti verso il fondo, la faccia anteriore essendo dotata di un labbro ricurvo atto a favorire il travaso della barbottina superficiale dalla bacinella all’alveolo dello stampo.
  9. 9) Attrezzatura per l’attuazione del procedimento secondo una o più deile precedenti rivendicazioni caratterizzata dal fatto che comprende una taglierina per il taglio del manufatto crudo estratto dallo stampo che è costituita da un’intelaiatura di supporto di una coppia di guide cilindriche, solidali tra loro, che sono articolate ad essa secondo un’asse orizzontale e sulle quali sono scorrevoli rispettivi cilindretti cavi nella direzione di taglio che portano inferiormente un albero rotante trasversale, dotato di una pluralità di ruote di taglio del manufatto.
  10. 10) Attrezzatura secondo la rivendicazione 8 caratterizzata dal fatto che dette ruote sono fissate all’albero e distribuite con passo costante.
  11. 11) Attrezzatura secondo le rivendicazioni 8 e 9 caratterizzata dal fatto che detti cilindretti cavi sono fissati superiormente ad un’impugnatura che è atta a consentire all’operatore di esercitare un’azione per lo scorrimento dei cilindretti lungo le rispettive guide.
  12. 12) Manufatto ottenuto con il procedimento secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che comprende un primo strato di barbottina di base, di spessore prestabilito, ed un secondo strato di barbottina superficiale che è realizzata con almeno due impasti colorati mescolati tra loro e che presenta una pluralità di venature, detta barbottina superficiale essendo atta a costituire una superficie in vista di aspetto simile a quello delle pietre naturali, marmo e/o simili.
  13. 13) Procedimento per la produzione di manufatti ceramici con venature, attrezzatura relativa e manufatto così ottenuto secondo una o più delle precedenti rivendicazioni e secondo quanto descritto ed illustrato agli scopi specificati.
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