ITMO970139A1 - Dispositivo separatore e scaricatore per fluidi di scarico in impianti di aspirazione odontoiatrici. - Google Patents

Dispositivo separatore e scaricatore per fluidi di scarico in impianti di aspirazione odontoiatrici. Download PDF

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Description

D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo: DISPOSITIVO SEPARATORE E SCARICATORE PER FLUIDI DI SCARICO IN IMPIANTI DI ASPIRAZIONE ODONTOIATRICI.
Forma oggetto del presente trovato un dispositivo separatore e scaricatore per fluidi di scarico in impianti di aspirazione odontoiatrici.
Come noto, gli impianti di aspirazione odontoiatrici permettono di asportare fluidi dalla bocca del paziente durante un intervento. Questi fluidi comprendono una parte gassosa, generalmente aria, una parte liquida, generalmente acqua e altri liquidi che vengono utilizzati per l'impianto odontoiatrico, nonché una parte solida rappresentata da particelle solide, in particolare di amalgama utilizzata per interventi dentali.
In molti impianti di aspirazione odontoiatrici noti è previsto un vaso separatore all'interno del quale, ad esempio mediante una pompa di aspirazione, viene creata una depressione; la cannula che aspira i fluidi dalla bocca del paziente è collegata al vaso separatore e riversa in esso quanto aspirato. I liquidi aspirati vengono poi scaricati dal vaso separatore ed immessi, ad esempio, nelle fogne, mentre l'aria viene estratta dal vaso separatore ad opera della pompa di aspirazione.
Per l'estrazione dei liquidi dal vaso separatore è noto, fra gli altri metodi, l'utilizzo di una pompa di drenaggio che preleva i liquidi dal vaso - che, come detto in precedenza, è in depressione - e provvede a scaricarli nell'ambiente a pressione atmosferica, che potrebbe essere ad esempio la fogna.
Un dispositivo del tipo sopra indicato è descritto ed illustrato, ad esempio, nel brevetto europeo EP 211808.
A valle della pompa di drenaggio è solitamente predisposta una valvola unidirezionale ("clapet") che permette il moto del liquido soltanto dalla pompa all'ambiente esterno a pressione atmosferica e che ha il compito di chiudere il condotto di scarico quando la pompa non è in funzione.
La valvola unidirezionale, che normalmente è del tipo ad otturatore oscillante, può presentare a volte un cattivo funzionamento per il fatto che i liquidi che la pompa estrae dal separatore e scarica nella fogna contengono particelle solide (amalgama, incrostazioni, residui vari, eccetera) le quali, interponendosi tra l'otturatore della valvola e la relativa sua sede, possono impedire la perfetta chiusura della valvola all'arresto della pompa. Ciò può provocare un risucchio di aria nel condotto di scarico per effetto della differenza di pressione fra l'ambiente esterno, a pressione atmosferica, e il vaso separatore, che è in depressione, con conseguente possibile svuotamento di liquido nei condotti interni alla pompa (fenomeno comunemente detto "svinamento" della pompa). E' noto che la pompa può avere notevoli problemi a ripartire se non è immersa nel liquido; a volte anzi si rende necessario progettare la pompa di drenaggio affinché essa sia in grado di avviarsi anche se non immersa: una pompa siffatta presenta tuttavia, come noto, elevati costi sia di costruzione che di esercizio e manutenzione.
Scopo del presente trovato è quello di ovviare al suddetto inconveniente della tecnica nota realizzando un dispositivo separatore e scaricatore per fluidi di scarico in impianti di aspirazione odontoiatrici, in cui la pompa di drenaggio è mantenuta sempre immersa nel liquido anche nel caso di mal funzionamento della valvola unidirezionale posta a valle della pompa stessa.
Un vantaggio del dispositivo in oggetto è quello di essere costruttivamente molto semplice ed economico.
Questi scopi e vantaggi ed altri ancora vengono tutti raggiunti dal trovato in oggetto così come esso risulta caratterizzato dalle rivendicazioni sotto riportate.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue di una forma di realizzazione del trovato in oggetto, illustrata a titolo esemplificativo ma non limitativo nelle allegate figure in cui:
la figura 1 mostra una schematica sezione in elevazione verticale di un dispositivo realizzato in accordo con il presente trovato.
Facendo riferimento alle sopra menzionate figure, con 1 si è complessivamente indicato un dispositivo separatore e scaricatore per fluidi dì scarico in impianti di aspirazione odontoiatrici.
Il dispositivo 1 in oggetto comprende un vaso separatore 2, nel quale vengono raccolti i fluidi da scaricare provenienti dalla bocca del paziente e dal quale 1 fluidi, privati della parte gassosa, vengono prelevati ed inviati, ad esempio, verso le fogne. Il vaso separatore 2 è di forma sostanzialmente cilindrica e presenta un fondo convergente verso un foro di fondo 3. Il vaso 2 è dotato nella parte superiore di un primo foro 4 (uscita dei gas) che viene collegato, mediante un primo condotto di aspirazione 5, ad una pompa di aspirazione di tipo noto e non illustrata; il vaso 2 è dotato inoltre, sempre nella parte superiore, di un secondo foro 6 (ingresso dei fluidi) attraverso il quale arrivano i fluidi prodotti da un impianto odontoiatrico non illustrato in figura; il secondo foro 6 viene collegato, mediante un secondo condotto di aspirazione 7, ad una cannula di aspirazione o, nel caso l'impianto preveda due o più cannule, al collettore di una tavoletta, di tipo noto, nel quale confluiscono i fluidi aspirati dalle varie cannule e provenienti dalla bocca del paziente..
La parte gassosa del fluido che entra nel vaso 2 esce attraverso il primo foro 4, mentre la restante parte del fluido si raccoglie nel vaso 2.
Al di sotto del vaso separatore 2 è predisposta una pompa di drenaggio 9 che viene azionata a comando e che permette l'estrazione dei liquidi dal dispositivo separatore 1. La pompa di drenaggio 9 è normalmente ferma ed entra in funzione, comandata da appropriati mezzi di comando di tipo noto, quando il livello del liquido nel vaso 2 raggiunge una quota prestabilita. Tali mezzi di comando comprendono in genere un sistema di sonde 10, di tipo noto, che regola il prelevamento e l'immissione di fluidi nel vaso 2, ossia il livello dei liquidi all'interno del vaso stesso. Nel caso illustrato sono illustrate due sonde, a titolo di esempio, i cui fili di collegamento possono fuoriuscire attraverso la parte superiore (coperchio) del vaso 2. Le-due sonde mettono in funzione, mediante un segnale elettrico di comando, la pompa di drenaggio 9 quando sono entrambe bagnate dal liquido o da schiuma, presente all'interno del vaso 2, il cui livello deve evidentemente raggiungere la quota a cui sono poste le sonde. La coppia di sonde fornisce inoltre un segnale elettrico di comando per l'arresto della pompa di drenaggio 9. Tale segnale viene fornito quando il livello del liquido all'interno del vaso 2 non raggiunge entrambe le sonde. Quando le sonde inviano il comando per l'arresto della pompa di drenaggio 9, è noto prevedere un temporizzatore (non illustrato) che, dal momento dell'arrivo del segnale di comando di arresto, consente il funzionamento della pompa 9 per un breve tempo successivo di durata prefissata. È possibile prevedere che il sistema di sonde 10 comprenda almeno un'altra sonda di sicurezza, nota e non illustrata, atta ad interrompere il funzionamento della pompa 9 quando il liquido presente nel vaso 2 raggiunge la quota della sonda medesima.
In altre parole, la pompa di drenaggio 9 è avviata ed arrestata da segnali di avvio ed arresto che dipendono del livello del liquido nel vaso separatore 2, ed è mantenuta in funzione, mediante un temporizzatore, per un periodo di tempo prefissato successivo al comando di arresto.
La pompa di drenaggio 9 presenta un'uscita 11 collegata ad un condotto di scarico 12 sul quale è predisposta una valvola unidirezionale 13, di tipo noto, che permette il moto del liquido unicamente nel verso indicato dalla freccia 14. Con riferimento a tale verso del moto del liquido, la valvola 13 presenta un ingresso 15 e un'uscita 16. La valvola unidirezionale 13 è posta al di sopra della quota prestabilita del livello del liquido al raggiungimento della quale il sistema di sonde 10 fa partire la pompa di drenaggio 9.
L'ingresso 15 della valvola unidirezionale 13 comunica con il vaso separatore 2 attraverso un condotto di by-pass 17 il quale presenta preferibilmente una sezione di passaggio 18 strozzata, costituita ad esempio da un foro calibrato di pochi millimetri di diametro. Nel caso ora illustrato il condotto di by-pass 17 sfocia nel secondo condotto di aspirazione 7 a sua volta sfociante nel vaso separatore 2. È possibile prevedere che il suddetto condotto di by-pass entri direttamente nel vaso separatore 2. Il condotto di by-pass 17 è posto ad una quota in altezza che è superiore rispetto al tratto del condotto di scarico 12 che va dall'uscita 11 della pompa 9 alla valvola unidirezionale 13.
I fluidi, privati della parte gassosa, che vengono prelevati dal vaso separatore 2 possono poi, passando per il condotto di scarico 12, essere scaricati direttamente nelle fogne, oppure possono essere inviati in un ciclone, noto e non illustrato, situato a valle della valvola unidirezionale 13, sul fondo del quale si raccolgono le particelle solide e dalla parte superiore del quale escono i liquidi, privati delle particelle solide, che vengono poi scaricati nelle fogne.
II funzionamento del dispositivo 1 in oggetto avviene così come sotto descritto.
Avviando, mediante un comando esterno, la pompa di aspirazione, quest'ultima aspira l'aria dall'interno del vaso separatore 2 nel quale la pressione cala progressivamente; a causa della depressione che viene a crearsi all'interno del vaso separatore 2, si chiude la valvola unidirezionale 13 e le cannule, che sono collegate ad un ambiente ora in depressione, possono esplicare la loro funzione di aspirare liquidi e altro dalla bocca del paziente.
Il fluido, costituito da aria, liquidi e particelle solide, provenienti dall'impianto odontoiatrico entra nel vaso separatore 2 attraverso il foro 6 di ingresso,-l'aria, e in genere tutte le parti gassose, escono dall'alto del vaso separatore 2 attraverso il foro 4 di uscita dei gas, mentre la parte liquida con le eventuali particelle solide in sospensione scende sul fondo del vaso separatore 2 e lì si accumula.
La pompa di drenaggio 9 non entra ancora in funzione in quanto tutta la parte inferiore del vaso separatore 2 può ancora accogliere liquido prima che le sonde 10 vengano bagnate ed azionino la pompa 9.
Quando il liquido che continua ad entrare nel vaso separatore 2 raggiunge le sonde 10, queste ultime segnalano che nel vaso 2 si è raggiunto un certo livello di liquido prestabilito e quindi viene azionata la pompa di drenaggio 9 che inizia ad estrarre i liquidi dal vaso separatore 2. Il funzionamento della pompa 9 si interrompe quando il livello del liquido nel vaso separatore 2 raggiunge un minimo prestabilito.
Durante il funzionamento della pompa 9 una parte del liquido estratto dalla pompa medesima può rientrare nel vaso separatore 2 attraverso il condotto di by-pass 17 e il foro 6 di ingresso dei fluidi. La parte di liquido bypassata che rientra nel vaso 2 è comunque molto ridotta rispetto al liquido che passa per la valvola unidirezionale 13 e che poi da qui viene scaricato verso la fogna (passando eventualmente per il ciclone o altri dispositivi noti). In questa fase la sezione di passaggio 18 strozzata del condotto di by-pass 17 assolve principalmente al compito di ridurre al minimo la percentuale di liquido che rientra nel vaso 2 dopo essere stato estratto dal vaso stesso. Questa percentuale di lìquido by-passato è comunque così piccola da non rappresentare alcun problema al buon funzionamento del dispositivo 1.
L'adozione di un by-pass del liquido sul condotto di scarico 12 - preferibilmente posto immediatamente a monte della valvola unidirezionale 13 - unitamente al fatto di collocare la valvola unidirezionale 13 ad una quota più alta del livello massimo raggiungibile dal liquido (o dalla schiuma) nel vaso 2, raggiunge lo scopo di evitare lo svuotamento della pompa di drenaggio 9, e soprattutto la sua ripartenza in una situazione di non immersione, anche nel caso in cui la chiusura completa della valvola unidirezionale 13 sia impedita, per qualunque motivo, quando viene comandato l'arresto della pompa 9.
Infatti, nel caso suddetto di chiusura incompleta della valvola 13, il condotto di scarico 12 comunica con l'interno del vaso 2 in depressione attraverso il condotto di by-pass 17, per cui nel condotto di scarico 12 si instaura la stessa pressione presente nel vaso 2, con la conseguenza che il livello di liquido nel condotto 12 si porta, per il principio dei vasi comunicanti, alla stessa quota del livello del liquido nel vaso 2.
Pertanto il condotto di scarico 12 non si svuota mai completamente di liquido, e, quel che più conta, quando la pompa viene rimessa in funzione il livello del liquido nel vaso 2 e nel condotto di scarico 12 è lo stesso, il che garantisce un avviamento a pompa 9 immersa.
Quando la valvola unidirezionale 13 non si- chiude perfettamente all'arrestarsi della pompa di drenaggio 9, ad esempio per l'interposizione di particelle solide, può succedere che, nel periodo in cui la pompa di drenaggio 9 non è in funzione, vi sia un certo risucchio di aria attraverso il condotto di by-pass 17 nel verso che va dal tratto del condotto di scarico 12 situato a valle della valvola unidirezionale 13 - la quale valvola è, come detto, almeno parzialmente aperta per una situazione anomala - verso l'interno del vaso 2. Ciò è dovuto evidentemente al fatto che la pompa di aspirazione deve continuare ad operare per mantenere il desiderato grado di vuoto nel vaso 2. Questa aspirazione di aria dal condotto di scarico 12 è comunque assai ridotta e non rappresenta un problema per il funzionamento del dispositivo 1.
Quando nel vaso 2 viene ricostituito il livello massimo di lìquido prestabilito, la pompa di drenaggio 9 (completamente immersa in un battente di liquido) viene riavviata, il che provoca la completa apertura della valvola unidirezionale 13, liberando quindi l'otturatore di quest'ultima dalla o dalle particelle solide che lo ostruivano.
Al trovato potranno essere applicate numerose modifiche di natura pratico applicativa dei dettagli costruttivi senza che per questo si esca dall'ambito di tutela dell'idea inventiva sotto rivendicata.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo separatore e scaricatore per fluidi di scarico in impianti di aspirazione odontoiatrici, comprendente: un vaso separatore (2), all'interno del quale è possibile creare una depressione, collegato ad una o più cannule che aspirano fluidi dalla bocca del paziente; una pompa di drenaggio (9), collegata al fondo del vaso separatore (2) per permettere l'estrazione di un liquido dal vaso stesso, avente un'uscita (11) collegata ad un condotto di scarico (12) sul quale è predisposta una valvola unidirezionale (13); mezzi di comando (10) della pompa di drenaggio (9), atti ad avviare detta pompa quando il livello del liquido nel vaso separatore (2) raggiunge una quota prestabilita; caratterizzato per il fatto che la valvola unidirezionale (13) è posta al di sopra di detta quota prestabilita del livello del liquido e presenta un ingresso (15) comunicante con il vaso separatore (2) attraverso un condotto di by-pass (17).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il condotto di by-pass (17) presenta una sezione di passaggio (18) strozzata.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il condotto di by-pass (17) sfocia in un condotto di aspirazione (7), collegato alla detta cannula che aspira fluidi dalla bocca del paziente, a sua volta sfociante nel vaso separatore (2).
  4. 4. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il condotto di by-pass (17) è posto ad una quota in altezza che è superiore rispetto al tratto del condotto di scarico (12) che va dall'uscita (11) della pompa di drenaggio (9) alla valvola unidirezionale (13).
  5. 5. Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure dei disegni allegati e per gli scopi sopra citati.
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