ITMO20130273A1 - Piatto di appoggio per mandrini autocentranti - Google Patents

Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:

“PIATTO DI APPOGGIO PER MANDRINI AUTOCENTRANTI”.

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un piatto di appoggio per mandrini autocentranti utilizzati nelle macchine smontagomme.

E’ noto l’impiego di macchine smontagomme per il montaggio e la rimozione del pneumatico sul e dal relativo cerchio di una ruota.

Tali macchine smontagomme comprendono un basamento che supporta un gruppo di presa e rotazione del cerchio, provvisto di un dispositivo autocentrante, ed un braccio portautensili dotato di un utensile per lo smontaggio e/o il montaggio del pneumatico.

Il dispositivo suddetto è un particolare tipo di mandrino autocentrante chiamato anche “piatto autocentrante”.

Tale dispositivo è composto da un piatto di appoggio per il cerchio, comprendente scanalature in cui scorrono radialmente griffe per il bloccaggio del bordo interno del cerchio e per il suo centraggio automatico. Il dispositivo è calettato su un albero del gruppo di presa, cosicché il cerchio, una volta bloccato, possa essere posto in rotazione per effettuare il montaggio o lo smontaggio del pneumatico, in cooperazione col citato utensile.

I piatti di appoggio noti possono avere forme diverse, tipicamente circolare, quadrata o “floreale”, ma, a prescindere dalla forma scelta, sono realizzati in un unico pezzo di metallo.

Tali piatti sono costituiti da un’unica piastra metallica a spessore costante, sagomata mediante tecnologia laser, al fine di avere una resistenza strutturale sufficiente a compensare le sollecitazioni sviluppate durante le operazioni di montaggio / smontaggio.

Tuttavia, questo aspetto rende i piatti noti particolarmente pesanti, e quindi scomodi da montare per gli operatori addetti.

Inoltre, i piatti noti sono costosi a causa della quantità non piccola di materia prima impiegata.

Il compito principale della presente invenzione è quello di escogitare un piatto di appoggio per un mandrino autocentrante che, pur essendo più leggero ed economico di quelli della tecnica nota, è perlomeno altrettanto resistente.

Αll' interno di questo compito, uno scopo del presente trovato è escogitare un piatto di appoggio per un mandrino autocentrante che possa essere fabbricato in forme diverse a costi inferiori rispetto alla tecnica nota.

Altro scopo del presente trovato è quello di escogitare un piatto di appoggio per un mandrino autocentrante che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto. Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente piatto di appoggio per un mandrino autocentrante, realizzato in accordo con la rivendicazione 1 . Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferite, ma non esclusiva, di un piatto di appoggio per un mandrino autocentrante, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:

la figura 1 è una vista assonometrica di una macchina smontagomme su cui è installato il piatto secondo il trovato;

la figura 2 è una vista assonometrica del mandrino comprendente il piatto secondo il trovato;

la figura 3 è una vista assonometrica del piatto secondo il trovato; e la figura 4 è una vista assonometrica in esploso del piatto secondo il trovato.

Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 un piatto di appoggio previsto per essere impiegato in un mandrino 2 autocentrante del tipo chiamato anche “piatto autocentrante”.

Il mandrino 2 che comprende il piatto 1 dell’ invenzione è destinato al sostegno e bloccaggio del cerchio di una ruota per veicoli su una macchina 3 smontagomme come quella mostrata in figura 1.

Il piatto 1 ha la funzione di supportare la mota bloccata o da bloccare sul mandrino 2 compreso in un gruppo di presa e rotazione 5 installato sulla macchina 3.

La macchina 3 può essere del tipo avente un basamento 4 su cui il gruppo 5 di presa è montato in posizione frontale, dietro al quale gruppo 5 è presente una colonna 6 che supporta un braccio 7 portautensile che è provvisto dell’utensile per montare e smontare i pneumatici su da un cerchio.

Il piatto 1 comprende un elemento principale 8, a sua volta comprendente un attacco centrale 9 che viene calettato sull’albero del gruppo 5 di presa.

L’elemento principale 8 comprende inoltre una pluralità di raggi 10, ciascuno dotato di una fenditura 1 1 in cui possono scorrere rispettive griffe 12 del mandrino 2, a bloccare ed a centrare automaticamente il cerchio, secondo modalità di per sé note e quindi qui non approfondite.

In dettaglio, le fenditure 11 sono dei passaggi a tutto spessore, ricavati centralmente ad ogni raggio 10, a definire in questo due rebbi 13, cioè una forma biforcuta.

Di preferenza, l’elemento principale 8 comprende una piastra metallica, realizzata in corpo unico, la quale conforma i citati raggi 10 e che può avere spessore costante.

Nella forma di realizzazione illustrata in figura, tale piastra 8 ha una forma a croce e comprende quattro raggi 10 angolarmente equidistanziati.

Il piatto 1 include inoltre mia pluralità di settori periferici 14, in numero di quattro nell’esempio illustrato, ad estensione sostanzialmente planare. Ciascun settore 14 è fissato all’elemento principale 8 tra due dei suoi raggi 10, ad esempio tramite saldatura, a definire con esso un unico manufatto. I settori 14 possono essere disposti nel piatto 1 angolarmente equidistanziati, sostanzialmente a mo’ di petalo di quadrifoglio o simili. I settori 14 sono separati l’uno dall’ altro dall’elemento principale 8 che è disposto in posizione centrale, a definire come dei quadranti occupati da rispettivi settori 14.

Di preferenza, ciascun settore 14 è realizzato in metallo ed in corpo unico. I settori 14 e l’elemento principale 8 sono uniti gli uni all’altro in corrispondenza di rispettivi bordi 15, 16 perimetrali.

In dettaglio, uno o più bordi periferici 15 dei settori 14 sono fissati ai bordi laterali 16 esterni dei raggi 10 in modo da riempire gli spazi tra i rebbi 13 di due raggi 10 consecutivi, definendo altrettante porzioni angolari continue del piatto 1.

Di preferenza, il piatto 1 risulta interrotto solo in corrispondenza delle fenditure 11 e di un foro centrale 17 ricavato nell’attacco 9 centrale per accogliere il suddetto albero del gruppo di presa 5.

Vantaggiosamente, lo spessore di ognuno dei settori 14 è maggiore di quello dell’elemento principale 8, ad esempio può essere sostanzialmente doppio.

Tuttavia, lo spessore dei settori 14 non coincide con lo spessore delle pareti della lamina con cui esso è realizzato.

Infatti, ogni settore 14 comprende un lato superiore 18 di contatto, destinato a ricevere in appoggio il cerchio, ed un lato inferiore 19 opposto al primo e concavo, a guisa di vaschetta rovesciata.

Per la precisione, il lato inferiore 19 è dotato di una concavità che lateralmente è contenuta in una cornice perimetrale, la cui larghezza definisce lo spessore del relativo settore 14 e la cui superficie esterna individua il citato bordo 15 del settore 14 (si veda la figura 4).

Di preferenza, la cornice si sviluppa trasversalmente alla superficie della faccia superiore 18, la quale è sostanzialmente piana.

Pertanto, risulta chiara la differenza tra spessore del settore 14, che è la larghezza del suo bordo laterale 15, e spessore della lamina o foglio con cui esso è realizzato.

Lo spessore del settore 14 è maggiore di quello dell’elemento principale 8, mentre lo spessore della lamina ne è inferiore.

Vantaggiosamente, l’invenzione rende disponibile un piatto 1 avente un elemento principale 8 formato da una piastra piuttosto spessa, ad esempio 15 mm come i piatti noti, che conferisce al piatto 1 la sua resistenza strutturale che lo rende in grado di compensare le sollecitazioni che si sviluppano in uso.

Lo spessore dell’elemento principale 8 può essere tra i 10 ed i 20 mm e di preferenza, come detto, è di 15 mm.

D’altro canto, il piatto 1 è completato da settori 14 realizzati da una lamina 0 lamiera più sottile dell’elemento principale 8 cui sono uniti, a conferire al piatto 1 una leggerezza ed una economicità ben superiori a quelle dei piatti della tecnica nota.

Ciononostante, il piatto 1 dell’invenzione risulta sorprendentemente più resistente alle sollecitazioni di flessione laterale rispetto a quelli noti, in quanto lo spessore dei settori 14, che sono i componenti che sopportano tale flessione, è maggiore di quello della piastra con la quale sono realizzati nella loro interezza i piatti della tecnica nota.

Lo spessore dei settori 14 può essere tra i 25 ed i 35 mm e di preferenza è di 30 mm.

Nella forma di realizzazione preferita dell’ invenzione, ogni bordo laterale 13 dei raggi 10 è unito ad un rispettivo bordo 15 di un settore 14 in posizione mediana rispetto allo spessore di quest’ultimo.

1 bordi 15 dei settori 14 possono avere fori passanti 20 di alleggerimento. Nella forma di realizzazione raffigurata, i settori 14 hanno una forma genericamente triangolare o approssimativamente di settori 14 circolari. Tuttavia, l’invenzione può prevedere che essi abbiano una forma dotata di angoli esterni, ad esempio retti, opposti ai bordi 15 che si uniscono all’elemento principale 8, a definire un piatto 1 di forma sostanzialmente quadrangolare.

Oppure, i settori 14 possono avere una forma sostanzialmente a V, a definire dei piatti di conformazione “floreale”.

In generale, i piatti 1 dell’ invenzione possono avere tutte le forme dei piatti noti ed altre ancora, in quanto all’elemento principale 8 e si possono fissare settori 14 dalle configurazioni più disparate.

Infatti, si possono utilizzare elementi principali 8 della medesima conformazione per fabbricare piatti 1 di ogni forma, riducendo notevolmente i costi di produzione.

Si è in pratica constatato che l’invenzione rende disponibile un piatto 1 per mandrini autocentranti di macchine smontagomme che è più leggero, ma altrettanto resistente dei piati noti, più economico e che sopporta più eficacemente le sollecitazioni di flessione laterale.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1) Piatto (1) di appoggio per un mandrino (2) autocentrante destinato al sostegno ed al bloccaggio del cerchio di una ruota, caratterizzato dal fatto di comprendere: un elemento principale (8), comprendente una pluralità di raggi (10), ciascuno dotato di una fenditura (11) in cui possono scorrere rispettive griffe (12) di detto mandrino (2); una pluralità di settori (14) periferici, ciascuno fissato a detto elemento principale (8) tra due di detti raggi (10).
2. 2) Piatto (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento principale (8) comprende una piastra, realizzata in corpo unico, che conforma detti raggi (10).
3. 3) Piatto (1) secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che lo spessore di ognuno di detti settori (14) è maggiore di quello di detto elemento centrale.
4. 4) Piatto (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che lo spessore di detti settori (14) è sostanzialmente doppio rispetto a quello di detto elemento principale (8).
5. 5) Piatto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti settori (14) comprende un lato superiore di contatto, destinato a ricevere in appoggio detto cerchio, ed un opposto lato inferiore concavo.
6. 6) Piatto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun settore (14) è conformato da una lamina il cui spessore è inferiore a quello di detto elemento principale (8).
7. 7) Piatto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti settori (14) sono uniti a detto elemento principale (8) tramite saldatura.
8. 8) Piatto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti settori (14) e detto elemento principale (8) sono uniti in corrispondenza di rispettivi bordi perimetrali (15, 16).
9. 9) Piatto (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che ciascun bordo (16) dei raggi (10) di detto elemento principale (8) è unito ad un rispettivo bordo (15) di uno di detti settori (14) in posizione mediana rispetto al suo spessore.
10. 10) Piatto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento principale (8) ha la forma di una croce.