ITMO20120183A1 - Metodo per realizzare rivestimenti ceramici per gradini e rivestimenti così ottenuti. - Google Patents

Metodo per realizzare rivestimenti ceramici per gradini e rivestimenti così ottenuti. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
“Metodo per realizzare rivestimenti ceramici per gradini e rivestimenti così ottenutiâ€
La presente invenzione ha per oggetto un metodo per realizzare rivestimenti ceramici per gradini e rivestimenti così ottenuti.
Per la realizzazione di scale sono da tempo in uso gradini (scalini) rivestiti in materiale ceramico che normalmente non à ̈ strutturale ma riveste la pedata e spesso l’alzata del gradino. Per avere una pedata sufficientemente comoda e per limitare l’ingombro della scala, normalmente l’alzata à ̈ libera oppure la pedata sporge dall’alzata nella parte anteriore mediante un elemento frontale che può essere liscio o sagomato; questa configurazione conferisce anche alla scala un maggior pregio estetico.
Per la realizzazione di rivestimenti di gradini in ceramica vengono utilizzati, almeno per alcune parti, dei “pezzi speciali†che vengono formati con appositi stampi. Naturalmente questi “pezzi speciali†hanno dei costi notevolmente superiori a quelli delle normali piastrelle ceramiche; inoltre l’approvvigionamento di “pezzi speciali†, ossia diversi dalle normali piastrelle per pavimenti, comporta fra gli altri dei problemi di approvvigionamento, stoccaggio e rimanenze.
Per il rivestimento di gradini si à ̈ anche tentato di utilizzare parti che vengono ritagliate da piastrelle ceramiche e successivamente fra di loro incollate; questo modo di procedere, salvo il caso in cui venga rivestita solamente la pedata del gradino (cosa per altro poco frequente), non ha però dato risultati soddisfacenti in quanto, data l’inevitabile presenza di irregolarità delle piastrelle, i bordi affiancati di tali parti di piastrella non combaciavano perfettamente e non consentivano di ottenere spigoli di rivestimento regolari.
Scopo del presente trovato à ̈ quello di fornire un metodo che consenta la realizzazione di rivestimenti ceramici per gradini che non necessiti di stampi speciali per nessuna delle varie parti che compongono il rivestimento del gradino.
Ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di fornire rivestimenti ceramici per gradini, realizzati con il metodo in oggetto, che siano agevoli da montare, siano gradevoli da un punto di vista estetico e non presentino irregolarità negli spigoli del rivestimento.
Un vantaggio del presente trovato à ̈ quello di consentire la realizzazione di tutti i pezzi che compongono il rivestimento con materiale ceramico con tinte e tonalità uguali fra di loro.
Questi scopi e vantaggi sono tutti raggiunti dal metodo e dal rivestimento in oggetto, così come caratterizzati dalle rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue delle varie fasi del metodo in oggetto e di una forma di realizzazione del rivestimento in oggetto illustrata a titolo esemplificativo ma non limitativo nelle allegate figure in cui:
• la figura 1 mostra, in vista assonometrica, gli elementi che compongono il rivestimento del gradino fra di loro assemblati;
• la figura 2 mostra un particolare ingrandito di figura 1;
• la figura 3 mostra una sezione dell’elemento frontale del rivestimento eseguita secondo un piano verticale.
Il metodo in oggetto à ̈ idoneo a realizzare rivestimenti ceramici per gradini; questi rivestimenti vengono posti sulla parte strutturale dei gradini di una scala al fine di completarla sia da un punto di vista architettonico che per l’aspetto estetico.
Il metodo prevede che le parti che compongono il rivestimento vengano tutte realizzate dal taglio di una lastra ceramica piana avente una dimensione almeno pari alla lunghezza del gradino che si desidera rivestire. Questa fase di taglio della lastra piana per ottenere le parti che compongono il rivestimento del gradino, così come le altre fasi di lavorazione che verranno a seguito descritte, possono essere fatte direttamente in opera oppure effettuate in uno stabilimento di lavorazione e spedite successivamente sul luogo di utilizzo.
Preferibilmente si opera partendo da una lastra ceramica piana di dimensioni 1200x600 mm e spessore di 11 mm circa (à ̈ una lastra di dimensioni standardizzate e di normale produzione delle industrie ceramiche). Da tale lastra, mediante una operazione di taglio meccanico eseguita con normali strumenti di taglio largamente usati per il taglio di piastrelle ceramiche, si ricavano almeno una pedata 1 e un elemento frontale 2; da questa operazione si ricavano due elementi, aventi la stessa lunghezza (e ovviamente lo stesso spessore), che sono preferibilmente di larghezza la pedata di 330 mm e l’elemento frontale di 30 mm.
Nella parte posteriore dell’elemento frontale 2 viene realizzato, mediante una lavorazione meccanica eseguita ad esempio mediante lame di taglio o frese di tipo noto, almeno un primo scasso longitudinale 2a; questo scasso si sviluppa su tutta la lunghezza dell’elemento 2, à ̈ aperto sul retro e su un lato dello spessore dell’elemento frontale ed ha una dimensione verticale (ossia nella direzione della larghezza dell’elemento) pari allo spessore della lastra dalla quale si ricavano gli elementi del rivestimento.
Al fine che meglio verrà descritto in seguito, nella parte posteriore dell’elemento frontale 2 viene pure realizzato, sempre per lavorazione meccanica, un secondo scasso longitudinale 2b che, come il primo scasso 2a, si sviluppa su tutta la lunghezza dell’elemento 2, à ̈ aperto sul retro e su un lato dello spessore dell’elemento frontale ed ha una dimensione verticale pari allo spessore della lastra dalla quale si ricavano gli elementi del rivestimento.
In definitiva, dall’elemento frontale ricavato per taglio della lastra, viene ottenuto un elemento frontale che presenta una sezione a “T†che presenta una parte centrale 2c che ha lo stesso spessore della lastra di origine e due ali 2d e 2e che, causa gli scassi presenti nella loro zona posteriore, hanno uno spessore minore; la parte anteriore dell’elemento frontale 2 rimane comunque integra.
Gli scassi 2a e 2b sull’elemento frontale 2 vengono realizzati con una profondità, nella direzione dello spessore dell’elemento 2, tale da lasciare la parte frontale dell’elemento 2 in corrispondenza degli scassi, vale a dire le ali 2d e 2e, con uno spessore di almeno 1,5 mm; preferibilmente lo spessore delle ali viene lasciato da 1,7 mm a 2,5 mm. Queste dimensioni consentono sia di evitare possibili rotture delle ali durante la lavorazione meccanica, sia di ottenere degli scassi adatti alle lavorazioni a seguito descritte.
Va notato che con la realizzazione degli scassi sopra descritta vengono eliminate le eventuali imperfezioni delle piastrelle; si ottengono in tal modo dei bordi liberi delle ali 2d e 2e che sono perfettamente rettilinei ed hanno uno spessore costante lungo tutta la lunghezza dell’elemento frontale.
Per una miglior estetica ed una maggior robustezza del rivestimento del gradino, dalla lastra piana viene realizzato, sempre mediante lavorazione meccanica di taglio, un elemento inferiore 3 del quale meglio si dirà in seguito.
Mediante le fasi del metodo sopra descritte, si ottengono i vari elementi che compongono il rivestimento del gradino. Questi elementi comprendono una pedata 1 e un elemento frontale 2 che presenta il primo scasso longitudinale 2a sopra descritto e, nel caso in cui il rivestimento comprenda anche l’elemento inferiore 3, il secondo scasso longitudinale 2b sopra descritto.
Naturalmente dalla lastra ceramica piana à ̈ possibile ottenere anche un elemento di rivestimento dell’alzata del gradino non mostrato nelle figure.
Per le ragioni che verranno descritte in seguito, lo scasso 2a à ̈ conformato in modo da accogliere un bordo longitudinale della pedata 1, mentre lo scasso 2b à ̈ conformato in modo da accogliere un bordo longitudinale dell’elemento inferiore 3; la larghezza dei bordi inseriti negli scassi dipende evidentemente dalla profondità degli scassi stessi.
Il metodo in oggetto prevede una successiva fase di assemblaggio dei vari elementi che compongono il rivestimento del gradino; anche questa fase può essere effettuata direttamente in opera oppure preferibilmente effettuata in uno stabilimento di lavorazione che provvederà a spedire sul luogo di utilizzo il rivestimento assemblato.
Per l’assemblaggio del rivestimento un bordo longitudinale della pedata 1 viene inserito nello scasso longitudinale 2a e saldamento ancorato ad esso ad esempio mediante collanti di tipo noto; analogamente un bordo longitudinale dell’elemento inferiore 3 viene inserito nello scasso longitudinale 2b e saldamento ancorato ad esso con lo stesso sistema.
E’ possibile prevedere che la larghezza dell’elemento inferiore 3 sia ricavata in modo che l’elemento 3 stesso, una volta ancorato all’elemento frontale 2, vada a contatto con l’alzata del gradino; in tal caso l’elemento inferiore 3, inserito nello scasso 2b e ancorato ad esso realizza un dente che si appoggia e sporge dall’alzata del gradino; in questo caso, durante la posa del rivestimento à ̈ possibile collegare saldamente l’elemento 3 all’alzata del gradino, ad esempio mediante incollaggio.
E’ anche possibile prevedere una larghezza dell’elemento 3 che mantenga tale elemento distante dall’alzata del gradino; in tal caso il dente ottenuto non si appoggerà all’alzata del gradino stesso.
E’ altresì possibile, al fine di irrobustire il dente sporgente del rivestimento, inserire un riempimento (non illustrato)nello spazio compreso fra la pedata e l’elemento inferiore 3 e lasciato libero dalla parte centrale 2c dell’elemento frontale, utilizzando strisce di pietra naturale, di piastrelle ceramiche, oppure malta cementizia.
Il rivestimento del gradino può convenientemente essere completato mediante una operazione meccanica di smusso degli spigoli anteriori del rivestimento; questa operazione, data la citata regolarità del profilo e dello spessore delle ali 2d e 2e, consente di ottenete smussi perfettamente regolari e con le stesse dimensioni lungo tutta la loro lunghezza.
Il rivestimento illustrato nelle figure presenta degli elementi rettangolari che sono adatti al rivestimento di normali gradini; à ̈ comunque possibile ottenere delle alzate con forme diverse per realizzare gradini adatti ai cambi di direzione della scala (gradini “a pià ̈ d’oca†). E’ inoltre ovviamente possibile realizzare rivestimenti con misure diverse da quelle indicate, ad esempio con lunghezza dei gradini minore; l’adattamento della lunghezza del gradino può agevolmente essere fatto in opera con un semplice taglio degli elementi che compongono il rivestimento.
Mediante il metodo sopra descritto à ̈ possibile ottenere un rivestimento completo per un gradino che sia esteticamente piacevole e che non necessiti, per la sua realizzazione, di alcuno stampo speciale; questi rivestimenti possono essere infatti ottenuti in aziende manifatturiere dotate di attrezzature ridotte al minimo (strumenti di taglio e frese per gli scassi). In queste aziende inoltre non sono necessari magazzini di stoccaggio per i vari componenti i rivestimenti in quanto tutti gli elementi possono essere ricavati, spesso su ordinazione, direttamente da lastre di materiale ceramico di normale commercio opportunamente lavorate con semplici attrezzi.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per realizzare rivestimenti ceramici per gradini, caratterizzato dal fatto che: le parti che compongono il rivestimento, che sono almeno una pedata (1) e un elemento frontale (2), vengono tutte realizzate dal taglio di una lastra ceramica piana avente una dimensione almeno pari alla lunghezza del gradino che si desidera rivestire, ed hanno tutte la stessa lunghezza; nella parte posteriore dell’elemento frontale (2) viene realizzato, per lavorazione meccanica, almeno un primo scasso longitudinale (2a) che si sviluppa su tutta la lunghezza dell’elemento (2), à ̈ aperto sul retro e su un lato dello spessore dell’elemento frontale ed ha una dimensione verticale pari allo spessore della lastra dalla quale si ricavano gli elementi del rivestimento; un bordo longitudinale della pedata (1) viene inserito nello scasso longitudinale (2a) e saldamento ancorato ad esso.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che: dalla lastra piana viene realizzato un elemento inferiore (3); nella parte posteriore dell’elemento frontale (2) viene realizzato, per lavorazione meccanica, un secondo scasso longitudinale (2b) che si sviluppa su tutta la lunghezza dell’elemento (2), à ̈ aperto sul retro e su un lato dello spessore dell’elemento frontale ed ha una dimensione verticale pari allo spessore della lastra dalla quale si ricavano gli elementi del rivestimento; un bordo longitudinale dell’elemento inferiore (3) viene inserito nello scasso longitudinale (2b) e saldamento ancorato ad esso.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che: la larghezza dell’elemento inferiore (3) viene ricavata in modo che l’elemento (3) stesso, una volta ancorato all’elemento frontale (2), vada a contatto con l’alzata del gradino.
  4. 4. Metodo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che: gli scassi (2a 2b) sull’elemento frontale (2) vengono realizzati con una profondità, nella direzione dello spessore dell’elemento (2) tale da lasciare, per la parte frontale dell’elemento (2) in corrispondenza degli scassi, uno spessore di almeno 1,5 mm.
  5. 5. Metodo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende una fase di smusso degli spigoli anteriori del rivestimento assemblato, ottenuta mediante lavorazione meccanica.
  6. 6. Rivestimento ottenuto mediante il metodo delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una pedata (1) e un elemento frontale (2), che vengono realizzati dal taglio di una lastra ceramica piana avente una dimensione pari alla lunghezza del gradino che si desidera rivestire ed hanno tutti la stessa lunghezza; l’elemento frontale (2) presenta almeno un primo scasso longitudinale (2a) che si sviluppa su tutta la lunghezza dell’elemento (2), à ̈ aperto sul retro e su un fianco dell’elemento (2) e ha una dimensione verticale pari allo spessore della lastra dalla quale si ricavano gli elementi del rivestimento; tale scasso à ̈ conformato in modo da accogliere un bordo longitudinale della pedata (1).
  7. 7. Rivestimento secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che comprende un elemento inferiore (3) realizzato dal taglio della lastra piana ed avente la stessa lunghezza della pedata (1) e dell’elemento (2) del rivestimento; l’elemento frontale (2) presenta un secondo scasso longitudinale (2b) che si sviluppa su tutta la lunghezza dell’elemento (2), à ̈ aperto sul retro e su un fianco dell’elemento (2) e ha una dimensione verticale pari allo spessore della lastra dalla quale si ricavano gli elementi del rivestimento; tale scasso à ̈ conformato in modo da accogliere un bordo longitudinale dell’elemento inferiore (3).
  8. 8. Rivestimento secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che l’elemento inferiore (3) inserito nello scasso (2b) e ancorato ad esso realizza, nel rivestimento del gradino, un dente che si appoggia e sporge dall’alzata del gradino.
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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WO1995014139A1 (de) * 1993-11-18 1995-05-26 Horst Jung Treppenbauelement
US6378257B1 (en) * 1999-02-18 2002-04-30 Sistema S.R.L. Cladding component made of natural or synthetic stone
US20030157274A1 (en) * 2002-02-19 2003-08-21 Sistema S.R.L. Manufactured article made of ceramic, natural or artificial stone, for finishing buildings, claddings, furnishings or the like

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