ITMO20010125A1

ITMO20010125A1 - Procedimento per la fabbricazione di un tessuto o termoadesivo rinfrangente o retroriflettente

Info

Publication number: ITMO20010125A1
Application number: IT2001MO000125A
Authority: IT
Inventors: Paolo Corradi
Original assignee: Autoadesivi S R L
Priority date: 2001-06-21
Filing date: 2001-06-21
Publication date: 2002-12-21
Also published as: ES2214467T3; DE60200228D1; EP1271191A3; EP1271191B1; ITMO20010125A0; DE60200228T2; ATE260474T1; EP1271191A2

Description

DESCRIZIONE

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: PROCEDIMENTO PER LA FABBRICAZIONE DI UN TESSUTO O TERMOADESIVO RIFRANGENTE O RETRORIFLETTENTE.

Forma oggetto del presente trovato un procedimento per la fabbricazione di un tessuto o termoadesivo rifrangente o retroriflettente.

In modo specifico, ma non esclusivo, esso trova utile applicazione per la fabbricazione di un tessuto o termoadesivo rifrangente o retroriflettente facilmente applicabile su vari oggetti.

Sono noti procedimenti attraverso i quali viene realizzata l’applicazione del materiale rifrangente, costituito da microsfere, su pellicole o tessuti. I prodotti ottenuti con le tecniche note presentano però alcune limitazioni per ciò che riguarda la durata e il tipo di utilizzo.

Scopo del presente trovato è quello di ovviare ai limiti ed alla manchevolezze della tecnica nota mediante un procedimento che consenta di realizzare un prodotto caratterizzato da elevata resistenza ad alte temperature, ai lavaggi, a secco e a umido, all’abrasione e alle sollecitazioni meccaniche come la flessione alle quali sono frequentemente sottoposti i tessuti rifrangenti . In particolare il procedimento si propone di originare un tessuto rifrangente o retroriflettente di alta qualità in grado di soddisfare in pieno alla vigente normativa in materia.

Un vantaggio del trovato in oggetto è la sua sostanziale semplicità.

Questi scopi e vantaggi ed altri ancora vengono tutti raggiunti dal trovato in oggetto così come esso risulta caratterizzato dalle rivendicazioni sotto riportate.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente ritrovato meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue di una forma preferita, ma non esclusiva, di realizzazione del trovato medesimo, illustrata a titolo puramente esemplificativo, ma non limitativo, nelle allegate figure in cui:

- la figura 1 mostra una schematica vista di un’apparecchiatura per la realizzazione della prima fase del procedimento;

la figura 2 mostra, in scala ingrandita, una parziale sezione trasversale del semilavorato ottenuto nella prima fase di lavorazione;

la figura 3 mostra, in scala ingrandita, una parziale sezione trasversale del semilavorato ottenuto nella seconda fase di lavorazione;

la figura 4 mostra una schematica vista di un’apparecchiatura per la realizzazione della seconda fase del procedimento;

la figura 5 mostra, in scala ingrandita, una parziale sezione trasversale del semilavorato ottenuto nella quarta fase di lavorazione;

la figura 6 mostra, in scala ingrandita, una parziale sezione trasversale del semilavorato ottenuto nella quinta fase di lavorazione;

la figura 7 mostra, in scala ingrandita, una parziale sezione trasversale del semilavorato ottenuto nella sesta fase di lavorazione;

la figura 8 mostra, in scala ingrandita, una parziale sezione trasversale del semilavorato ottenuto nella settima fase di lavorazione;

la figura 9 mostra, in scala ulteriormente ingrandita, una parziale sezione trasversale del prodotto finito ottenuto nella ultima fase di lavorazione.

Con riferimento alle menzionate figure, con 1 sono state indicate delle microsfere di materiale trasparente che vengono utilizzate nel procedimento per formare una pellicola rifrangente il quale comprende, nell’ ordine,:

1) il fissaggio di microsfere 1 su un sottile film di polietilene 8 che è supportato da un sottile film poliestere 9 a formare una pellicola composita di supporto 10 e che è riscaldato fino a una temperatura atta produrne un rammollimento tale da consentire un affondamento di entità prestabilita delle dette microsfere 1 ;

2) il rivestimento del lato del detto film di polietilene 8 ospitante le dette microsfere 1 con un sottile primo strato di una resina o primer 2;

3) l’effettuazione di un trattamento “corona” della superficie esterna 3 del detto strato di resina 2;

4) la deposizione sotto vuoto di un sottile strato di metallo 4 (metallizzazione) sulla superficie esterna 3 precedentemente sottoposta al detto trattamento “corona”;

5) il rivestimento del detto strato di metallo 4 con un secondo strato 5 costituito da una resina o primer per metalli;

6) la spalmatura su detto secondo strato di resina 5 di un terzo strato di resina protettiva 6 avente caratteristiche di morbidezza, di resistenza all’acqua e ai detersivi;

7) l’accoppiamento sul detto terzo strato di resina protettiva 6 di un tessuto o un termoadesivo 7;

8) lo stoccaggio per un tempo prestabilito allo scopo di consentire il completamento delle reazioni di polimerizzazione;

9) l’eventuale asportazione della detta pellicola composita di supporto 10. L’asportazione della pellicola composita di supporto 10 è infatti normalmente effettuata nel caso di realizzazione di un tessuto rifrangente o retroriflettente mentre non viene effettuata nel caso di realizzazione di un termoadesivo.

Preferibilmente gli spessore dei film di polietilene e di poliestere sono rispettivamente di 20÷60 μm e di 30÷80 μm.

Per consentire il fissaggio delle microsfere 1, il sottile film di polietilene 8 viene riscaldato ad una temperatura compresa tra 110°C e 170°C. L’operazione viene eseguita in una macchina rotativa alimentata con un nastro continuo della pellicola composita di supporto 10 che viene parzialmente avvolto e fatto passare su un cilindro rotante riscaldato 11 a contatto col lato del sottile film di poliestere.

Il riscaldamento produce il rammollimento del film di polietilene 8 consentendo la cattura e l’affondamento nello strato medesimo delle microsfere 1 che vengono lasciate cadere da un distributore 12 dotato di setaccio 13 posto superiormente al detto cilindro riscaldato Il a breve distanza (circa 4 cm) da esso.

Il film abbraccia il cilindro riscaldato 1 1 (che ha preferibilmente un diametro di 300 mm) per circa 2/3 del suo sviluppo circonferenziale ed ha una velocità compresa tra 1,5 e 3 m/min.

Le proporzioni indicate consentono di per le microsfere 1 l’affondamento prestabilito in funzione degli angoli di rifrangenza desiderati.

Dopo la stesura delle microsfere il materiale viene raffreddato, calandrato e riavvolto. Questa operazione viene eseguita sul nastro continuo da un gruppo di cilindri raffreddati 14 e 18 dei quali il cilindro raffreddato 14 agisce in coppia con cilindro gommato 15 a formare complessivamente una calandra.

Viene quindi effettuato il rivestimento del lato del film di polietilene 8 ospitante le dette microsfere 1 con un sottile primo strato di una resina o primer 2 che è preferibilmente additivata con uno o più derivati del silano (amminoalchilsilani), tra i quali, ad esempio, lamminopropiltrietossisilano, la cui aggiunta rende possibile l’adesione tra superfici inorganiche (ad es: i borosilicati del vetro) con i polimeri organici (resine poliuretaniche) attraverso interazioni di natura elettrostatica o con legami a ponte idrogeno le microsfere 1 e la resina o primer.

La resina o primer è preferibilmente costituita da una resina poliuretanica bicomponente.

L’operazione è attuata mediante un’apparecchiatura che comprende un cilindro retinato rotante 16, posto a bagno nella detta resina, contro il quale opera superiormente un rullo in elastomero 17.

E’ prevista una forma di realizzazione, non illustrata nella figure, in cui il cilindro 16 è liscio.

Il rullo in elastomero 17 ha la funzione di premere il film in transito senza strisciamento con una pressione prestabilita contro il cilindro retinato 16 in modo che si realizzi una sorta di laminazione o “spremitura” che porta alla formazione di un eccesso di resina in movimento, indicato con 18, stazionante all’ingresso tra i il cilindro retinato e il film.

Successivamente viene effettuato un trattamento “corona” della superficie esterna 3 del primo strato di resina 2, sulla quale viene poi effettuata la deposizione sotto vuoto, con metodi usuali, di un sottile strato di metallo 4 (costituito da alluminio) che esplica la funzione riflettente.

Lo strato di metallo 4 viene poi rivestito con un secondo strato 5 di resina o primer per metalli che è preferibilmente di tipo poliuretanico bicomponente.

Su quest’ultimo strato viene poi steso il terzo strato di resina protettiva 6 adatta per l’accoppiamento con un tessuto o un termoadesivo 7.

Ovviamente al trovato potranno essere apportate numerose modifiche di natura pratico-applicativa dei dettagli costruttivi senza che per altro si esca dall'ambito di protezione dell'idea inventiva come sotto rivendicata.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la fabbricazione di una pellicola o tessuto rifrangente, caratterizzato per il fatto che comprende - il fissaggio di microsfere (1) su un sottile film di polietilene (8) che è supportato da un sottile film poliestere (9) a formare una pellicola composita di supporto (1 0) e che è riscaldato fino a una temperatura atta produrne un rammollimento tale da consentire un affondamento di entità prestabilita delle dette microsfere (1); - il rivestimento del lato del detto film di polietilene (8) ospitante le dette microsfere (1) con un sottile primo strato di una resina o primer (2); - l’effettuazione di un trattamento “corona” della superficie esterna (3) del detto strato di resina (2); - la deposizione sotto vuoto di un sottile strato di metallo (4) (metallizzazione) sulla superficie esterna (3) precedentemente sottoposta al detto trattamento “corona”; - il rivestimento del detto strato di metallo (4) con un secondo strato (5) costituito da una resina o primer per metalli; - la spalmatura su detto secondo strato di resina (5) di un terzo strato di resina protettiva (6) avente caratteristiche di morbidezza, di resistenza all’acqua e ai detersivi; - l’accoppiamento sul detto terzo strato di resina protettiva (6) di un tessuto o un termoadesivo (7); - lo stoccaggio per un tempo prestabilito allo scopo di consentire il completamento delle reazioni di polimerizzazione; - l’eventuale asportazione della detta pellicola composita di supporto (10).
2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che per il fissaggio delle dette microsfere (1) sul detto sottile film di polietilene (8) la detta pellicola composita di supporto (10) (formata dal detto film di polietilene e dal detto film di poliestere) viene riscaldata ad una temperatura compresa tra 110°C e 170°C.
3. Procedimento secondo la rivendicazione 2 , caratterizzato per il fatto che detta resina o primer del detto primo strato (2) è additivata mediante uno o più derivati del silano, ad esempio amminopropiltrietossisilano, la cui aggiunta promuove e rende possibile l’adesione tra superfici inorganiche (ad es: i borosilicati del vetro) con i polimeri organici (resine poliuretaniche) attraverso interazioni di natura elettrostatica o con legami a ponte idrogeno le microsfere 1 e la resina o primer.
4. Procedimento secondo la rivendicazione 2 o 3 , caratterizzato per il fatto che il primo strato (2) di resina o primer col quale viene effettuato il rivestimento del lato del detto film di polietilene (8) ospitante le dette microsfere (1) è preferibilmente costituito da una resina poliuretanica bicomponente.
5. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato per il fatto che il sottile strato di metallo (4) che viene depositato sulla superficie precedentemente sottoposta al detto trattamento “corona” è di alluminio.
6 Procedimento secondo la rivendicazione 5 , caratterizzato per il fatto che , il rivestimento del detto strato di metallo (4) è realizzato con un secondo strato (5) di una resina o primer per metalli preferibilmente di tipo poliuretanico e bicomponente.
7. Procedimento secondo la rivendicazione 6 , caratterizzato per il fatto che il detto terzo strato (6) di resina protettiva è costituito da una resina poliuretanica bicomponente.
8. Mezzi per l’attuazione del procedimento di cui alla rivendicazione 1 , in particolare per il fissaggio di microsfere sul detto sottile film di polietilene (8) supportato al detto sottile film poliestere (9) a formare una pellicola composita di supporto (10), caratterizzati per il fatto che comprendono un cilindro rotante riscaldato (11) sul quale è previsto che venga avvolta la detta pellicola composita (10) a contatto col lato del sottile film di poliestere (9); superiormente al detto cilindro riscaldato (11) essendo predisposto un distributore (12) di microsfere (1) dotato di setaccio (13).
9 Mezzi per l’attuazione del procedimento di cui alla rivendicazione 1, in particolare per il rivestimento del lato del detto film di polietilene (8) ospitante le dette microsfere (1) con un sottile strato di una resina o primer caratterizzato per il fatto che comprende un cilindro (16), posto a bagno nella detta resina, contro il quale opera superiormente un rullo in elastomero (17); detto rullo in elastomero (17) avendo la funzione di premere il detto film in transito senza strisciamento con una pressione prestabilita.
10. Mezzi per Ί l’attuazione del procedimento di cui alla rivendicazione 9, caratterizzato per il fatto che il detto cilindro (16) è retinato.
11. Mezzi per Γ attuazione del procedimento di cui alla rivendicazione 9, caratterizzato per il fatto che il detto cilindro (16) è liscio.
12. Procedimento e mezzi per la fabbricazione di una pellicola o tessuto rifrangente secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure dei disegni allegati e per gli scopi sopra citati.