ITMO20000220A1 - Dispositivo di compensazione per tamponi isostatici per piastrelle - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

annessa a domanda di breveto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo: DISPOSITIVO DI COMPENSAZIONE PER TAMPONI ISOSTATICI PER PIASTRELLE CERAMICHE.

Forma oggeto del presente trovato un dispositivo di compensazione per tamponi isostatici per piastrelle ceramiche.

Sono da tempo noti stampi che, per effettuare la uniforme pressatura di terre o polveri per la realizzazione di piastrelle ceramiche, utilizzano tamponi (comunemente denominati isostatici o isobarici) che sono del tipo, ad esempio, di quelli descriti nel breveto europeo n° 0 556 163; esistono comunque molte forme realizzative per questi tamponi.

Gli stampi che funzionano secondo il principio “isostatico o isobarico” sono generalmente dotati di un tampone “speciale” che contiene all’ interno un fluido incomprimibile che agisce sul materiale da compatare (polvere di materiale ceramico) per tramite di una parete elastica che, in sintesi e secondo funzionamenti del tutto noti, trasmette una pressione uniforme al materiale da pressare. Per garantire, all’ atto della realizzazione del tampone, il suo completo riempimento di fluido e per ottimizzarne il funzionamento, il fluido incomprimìbile nel tampone “speciale” si trova ad una pressione leggermente superiore alla pressione atmosferica.

Un problema che si può presentare nei tamponi isostatici è rappresentato dal fatto che si possono verificare, attraverso tappi, tenute, ed elementi simili, leggeri trafilamenti di fluido verso l’esterno; se non ci si accorge di tali eventi (cosa tutt’altro che improbabile), il tampone (e di conseguenza lo stampo) continua a funzionare in modo apparentemente corretto ma producendo invece piastrelle non di prima scelta o addirittura inaccettabili.

Può inoltre presentarsi il ben più grave problema della possibilità di rottura del tampone isostatico con conseguente perdita del fluido in esso contenuto; in tal caso la pressa continua a pressare piastrelle assolutamente inaccettabili fino a che qualche addetto non rileva visivamente il problema.

Scopo del presente trovato è quello di risolvere i suddetti problemi della tecnica nota.

Un vantaggio del trovato è quello di fornire una soluzione costruttivamente semplice ed economica.

Un altro vantaggio è la notevole affidabilità e versatilità del dispositivo che può essere applicato a tamponi di tipo noto.

Questi scopi e vantaggi ed altri ancora vengono tutti raggiunti dal trovato in oggetto così come esso risulta caratterizzato dalle rivendicazioni sotto riportate.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue di una forma di realizzazione del trovato in oggetto, illustrata a titolo esemplificativo ma non limitativo nella allegata figura 1 che ne mostra uno schema funzionale.

Nel caso particolare illustrato e a seguito descritto, su una matrice 2 collegata alla parte inferiore della pressa sono presenti quattro alveoli di formatura affiancati, ciascuno destinato a contenere un tampone 3 (detto anche comunemente semistampo), per stampare quattro piastrelle in un’unica pressata; nulla cambia evidentemente se il numero di alveoli di formatura, e conseguentemente di tamponi utilizzati, è diverso da quello illustrato. In corrispondenza di ciascuno dei tamponi 3 sarà previsto un altro tampone (o semistampo) collegato alla parte superiore 1 della pressa, che è illustrata in figura in modo schematico e non in posizione operativa. Fra i due tamponi, o semistampi, affacciati viene pressata della polvere di materiale ceramico per realizzare la piastrella; questa operazione avviene a seguito di movimenti reciproci delle parti che compongono gli stampi che sono ottenuti mediante sistemi di tipo assolutamente noto e generalizzato.

Per semplicità si supporrà che i tamponi 3 siano di tipo isostatico (o isobarico) e che siano invece di tipo rigido i tamponi superiori dei vari stampi, che sono collegati alla parte superiore 1 della pressa e non sono illustrati; nulla cambia evidentemente in caso contrario. Ciascun tampone 3 è chiuso da una parete elastica, che riproduce in negativo la marca della piastrella, che è libera di deformarsi sotto l’azione del fluido contenuto nel tampone.

All’ingresso di ogni tampone è predisposta una valvola unidirezionale 4 che generalmente è del tipo che può essere aperto mediante un attacco rapido; ciò permette di effettuare agevolmente il collegamento idraulico tra i tamponi 3. Questi collegamento è normalmente previsto nelle presse che usano contemporaneamente più tamponi di tipo isostatico ed utilizza spesso le valvole utilizzate, in fase di realizzazione del tampone, per il suo riempimento.

Il dispositivo in oggetto è provvisto di un rilevatore di pressione 5 (ad esempio un pressostato) che è predisposto su un circuito idraulico 8 che collega i tamponi 3 per rilevare, con le modalità che verranno descritte in seguito, la pressione all’ interno dei tamponi stessi. Il rilevatore di pressione 5 confronta la pressione rilevata con una prestabilita pressione di riferimento e fornisce un segnale quando la pressione rilevata scende sotto la pressione di riferimento. Il segnale del rilevatore di pressione 5 blocca il funzionamento della pressa agendo su mezzi di comando 9 di tipo noto; tale segnale viene inoltre fornito a mezzi di alimentazione 6 del fluido incomprimibile, pure di tipo noto e comprendenti ad esempio una pompa e un serbatoio del fluido incomprimibile, i quali al ricevimento del segnale provvedono ad alimentare il circuito idraulico 8 di collegamento dei tamponi 3 fino a ripristinare in essi un valore di pressione prestabilito. Quando viene rilevato tale valore di pressione, il rilevatore di pressione 5 abilita i mezzi di comando 9 a ripristinare il funzionamento della pressa.

Sul circuito idraulico 8, in una posizione compresa fra i tamponi e il rilevatore di pressione 5, opera una valvola di intercettazione 7 collegata alla pressa (in genere al suo circuito idraulico). La valvola 7 viene comandata alla chiusura quando la pressa è in azione per formare la piastrella, e viene comandata all’ apertura quando la pressa non esercita la pressione di formatura della piastrella.

Durante la pressatura la valvola 7 è chiusa; il rilevatore di pressione 5 non comunica con il circuito idraulico 8 che collega i tamponi 3 che non sono quindi influenzati dalla presenza del dispositivo, in questa fase infatti il rilevatore di pressione 5, così come i mezzi di alimentazione 6 del fluido incomprimibile, sono inattivi.

Quando le piastrelle sono già formate, mentre la pressa apre lo stampo per consentire l’estrazione delle piastrelle, la valvola 7 viene automaticamente comandata all’apertura, per cui il rilevatore di pressione 5 viene posto in collegamento con il circuito 8 che collega i vari tamponi 3. In questa fase, se il rilevatore di pressione 5 rileva una situazione anomala dovuta ad un indesiderato calo di pressione nel circuito 8 e quindi nei tamponi 3, vengono automaticamente attivati i mezzi di comando 9 che inibiscono il funzionamento della pressa nonché i mezzi di alimentazione 6 del fluido incomprimibile che operano per tentare di ripristinare la pressione desiderata nei tamponi 3. Se si ripristina la pressione desiderata, la pressa, viene nuovamente abilitata al funzionamento ed il sistema riprende il normale funzionamento. Nel caso invece ranomalia rilevata non sia dovuta a perdite per trafilamento ma ad una irrimediabile rottura ad esempio di una membrana con conseguente copiosa fuoriuscita di fluido, non risulta evidentemente possibile compensare tale anomalia; in questo caso il dispositivo può entrare in blocco permanente, ad esempio ad un secondo livello di pressione, oppure dopo un tempo prefissato nel quale non è stato possibile ripristinare la pressione desiderata. Si noti che il blocco della pressa viene segnalato su un pannello di comando anche negli attuali impianti in modo da sollecitare l’ intervento del personale addetto.

È così garantito il mantenimento nei tamponi della pressione (di norma leggermente superiore alla pressione atmosferica) che assicura un buon funzionamento dello stampo in quanto le eventuali perdite di fluido vengono automaticamente compensate; nel caso invece più gravi problemi non consentano tale compensazione viene arrestata la pressa in modo da attirare l’attenzione dell’addetto. Al trovato potranno essere applicate numerose modifiche di natura pratico applicativa dei dettagli costruttivi senza per questo uscire dall’ambito di tutela dell’idea inventiva sotto rivendicata.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di compensazione per tamponi isostatici per piastrelle ceramiche, da applicarsi a tamponi (3) contenenti un fluido incomprimibile e meccanicamente collegati ad una pressa che esercita la pressione di formatura della piastrella, caratterizzato per il fatto di comprendere: almeno un rilevatore di pressione (5) predisposto per: rilevare la pressione alPintemo del tampone (3); confrontare la pressione rilevata con una prestabilita pressione di riferimento; fornire un segnale quando la pressione rilevata scende sotto la pressione di riferimento; almeno una valvola (7), interposta fra il tampone (3) e il rilevatore di pressione (5), comandata dalla detta pressa alla chiusura quando la pressa è in azione per formare la piastrella, e all’apertura quando la pressa non esercita la pressione di formatura della piastrella; mezzi (6) di alimentazione del fluido incomprimibile, azionati per effetto del segnale fornito dal rilevatore di pressione (5) per alimentare il tampone (3) fino a ripristinare al suo interno un valore di pressione prestabilito.
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di comando (9) atti ad inibire e consentire il funzionamento della pressa che esercita la pressione di formatura della piastrella.
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il rilevatore di pressione (5), la valvola (7) e i mezzi (6) di alimentazione del fluido incomprimibile sono collegati ad un circuito idraulico (8) che collega idraulicamente l’ interno di una pluralità di tamponi (3) contemporaneamente azionati dalla pressa, ed agiscono contemporaneamente su tutti i tamponi fra di loro collegati.
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i detti tamponi (3) sono collegati ciascuno al detto circuito (8) per tramite di una valvola unidirezionale (4) del tipo, noto, apribile mediante un attacco rapido.
5. 5. Dispositivo di compensazione per tamponi isostatici per piastrelle ceramiche, secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto sopra descritto con riferimento ai disegni allegati e per gli scopi sopra citati.