ITMI982572A1 - Film multistrato resistente alla rottura - Google Patents

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Description

Descrizione dell'invenzione industriale a nome:
L'invenzione riguarda un film comprendente almeno due strati di cui uno proviene da un supporto e l'altro è un materiale termoplastico, detti due strati denominati di seguito strati principali. Lo strato in materiale termoplastico è denominato di seguito strato termoplastico. Il film comprende per almeno una parte della sua superficie uno strato di materiale organico situato tra i due strati principali. Lo strato di materiale organico favorisce la delaminazione del film quando questo è sottoposto ad una sollecitazione che favorisce la formazione o la propagazione di una rottura. L'invenzione riguarda un film con resistenza alla rottura migliorata e trova impiego particolarmente vantaggioso per l'imballaggio di articoli come per esempio i prodotti alimentari.
La resistenza del film alla rottura viene migliorata nelle zone del film dove è stato applicato il materiale organico. Applicando il materiale organico a certe zone del film soltanto e come già detto tra i due strati principali, è possibile realizzare un film che presenta un comportamento differente in zone differenti sotto l'effetto di sollecitazioni meccaniche. Le zone trattate con il materiale organico presentano rispetto alle zone non trattate con il materiale organico una più elevata tendenza alla delaminazione, ma una più grande resistenza alla rottura e alla trazione. Il richiedente ha in effetti scoperto che quando il materiale organico provoca una delami nazione del film quest'ultimo presenta una maggior resistenza alla rottura. Il materiale organico ha quindi la funzione di favorire la delaminazione del film e di aumentare la resistenza alla rottura quando detto film è sottoposto a una tensione o ad una rottura. Così grazie all'invenzione è possibile realizzare a partire da un film continuo unico un imballaggio che presenta una grande resistenza alla delaminazione in certi punti (non trattati con materiale organico) e una forte resistenza alla rottura in altri punti (trattati con materiale organico) .
Normalmente il tecnico del ramo sceglie materiali che costituiscono il film multistrato in maniera che ciascuno strato presenti l'adesione maggiore possibile con i suoi strati vicini. Così i film multistrato non presentano una forza di delaminazione inferiore a .200 grammi per una larghezza del film di 15 mm. L'invenzione va contro corrente rispetto a questa pratica. In effetti il materiale organico ha la funzione di far abbassare la forza di delaminazione del film, generalmente a un valore inferiore a 200 g, di preferenza inferiore a 100 g, e ancora più preferibilmente inferiore a 50 g, per esempio compresa tra 5 e 40 g per una larghezza del film di 15 mm, detti valori potendo essere misurati secondo le norme NFT-54034. Così il film secondo l'invenzione può presentare almeno una zona nella quale la forza di delaminazione corrisponde ai valori citati (presenza di materiale organico) e almeno un'altra zona (assenza di materiale organico), nella quale la forza di delaminazione è superiore a 200 g, addirittura superiore a 300 g per una larghezza del film di 15 mm.
Un tale film che presenta proprietà differenti in zone differenti risponde a requisiti particolari nel campo dell'imballaggio. Per esempio è possibile migliorare sensibilmente la resistenza alla rottura dei sacchi in plastica destinati a portare degli articoli. Tali sacchi realizzati con film comprendono spesso dei manici ottenuti con aperture nel film del sacco. L'utilizzatore porta il sacco mettendo la mano nell'apertura. Queste aperture sono spesso realizzate con una semplice perforazione del film e in genere non si ha alcuna aggiunta di materiale per rinforzare questi punti. Il film subisce nella zona di queste aperture sollecitazioni meccaniche notevoli sotto l'effetto del carico del sacco che possono condurre ad una rottura. Inoltre è parimenti interessante sul piano economico ed ecologico saper realizzare sacchi i più resistenti possibile a partire da film più fini possibile. Inoltre esiste una necessità di saper orientare la rottura di un imballaggio in plastica. Così quando un consumatore desidera rompere un imballaggio per accedere al contenuto, per esempio un prodotto alimentare, può essere preferibile che la rottura sia realizzata facilmente in maniera controllata n una zona determinata dell'imballaggio in modo da evitare che l'imballaggio rischi di essere rotto in una zona troppo estesa, la qual cosa limiterebbe le possibilità di reimpiego. In effetti 1'utilizzatore può voler ritirare solo una parte del contenuto e lasciare il resto nell'imaballaggio di origine affinchè mantenga il più a lungo possibile una freschezza che lo renda adatto ad essere consumate.
L'invenzione soddisfa i problemi sopra menzionati. In effetti ponendo opportunamente il materiale organico in certe parti del film di imballaggio è possible modificare la resistenza alla rottura delle differenti zone dell'imballaggio.
Il film secondo l'invenzione comprende almeno due strati principali, ma naturalmente il film può comprendere degli strati supplementari in particolare di materiale termoplastico. Ciascuno strato principale può esso stesso essere costituito da più strati. I due strati principali sono quelli che soddisfano la parte essenziale delle proprietà meccaniche del film. Parimenti lo strato di materiale organico può essere costituito da più strati di materiale organico.
Lo strato di materiale termoplastico può essere in poliolefina o in polimero o copolimero dell'etilene o del propilene, in poliammide "cast" (estruso in filiera piana) o biorientata, in poliestere come il polietilentereftalato "cast" o biorientato, in polivinilcloruro (PVC), in poliacrilonitrile (PAN) (per esempio il Barex della società BP), in un film multistrato a base di EVOH (polimero etilene vinilalcool).
Lo strato di supporto può essere in carta, in alluminio o in un materiale che può essere scelto dalla medesima lista di quella proposta sopra per la scelta dello strato termoplastico. Lo strato di supporto e lo strato termoplastico possono essere scelti tra i medesimi materiali.
Il materiale organico ha la funzione di favorire la delaminazione del film secondo l'invenzione. Questa delaminazione si traduce nella divisione del film in almeno due parti di cui una comprende lo strato di supporto e l'altra lo strato termoplastico. Questa delaminazione si produce in almeno un'interfaccia tra i differenti strati del film secondo l'invenzione. Questa interfaccia può essere l'interfaccia tra il supporto e il materiale organico, o l'interfaccia tra il materiale organico e lo strato termoplastico o, nel caso in cui il materiale organico comprende differenti strati, almeno una interfaccia tra due strati differenti all'interno del materiale organico.
Il film, secondo l'invenzione, può comprendere diverse interfacce che hanno questa funzione di delaminazione. Questo sarebbe per esempio il caso se il film fosse incollato su se stesso.
L'invenzione è più particolarmente adatta per film multistrato controincollato. In effetti la colla usata per realizzare tale film può essere uno dei costituenti del materiale organico di cui si fa uso nella presente invenzione. In tal caso il materiale organico può essere costituito da due strati di cui uno è la colla per il controincollaggio e l'altro è una vernice, l'interfaccia di delaminazione essendo l'interfaccia tra la colla e la vernice.
Le zone del film esenti da vernice possono quindi contenere uno strato di colla in modo da incollare il supporto allo strato termoplastico. Queste zone contenenti la colla, ma non contenenti la vernice, sono esenti da "materiale organico" secondo la presente invenzione, poiché questo potendo essere costituito,da un accoppiato colla/vernice ha la funzione di favorire la delaminazione del film, funzione che non possiede la colla quando viene applicata senza contrapposizione della vernice. Così il film può comprendere lo strato di colla su tutta la superficie, la vernice e di conseguenza il materiale organico essendo applicati soltanto in determinate zone.
In genere lo strato di vernice si trova sul lato del supporto e lo strato di colla si trova sul lato dello strato termoplastico .
La figura 1 rappresenta una tale struttura contenente due zone di cui una (A) è stata trattata con la vernice e l'altra (B) non è stata trattata con la vernice. Così il materiale organico all'origine dell'effetto della presente invenzione, costituito in questo caso particolare dalla combinazione di uno strato di colla e di uno strato di vernice contrapposti, è presente nella zona (A) e non è presente nella zona (B). Nella zona (A) lo strato di colla (3) è direttamente a contatto da un lato con lo strato termoplastico (1) e dall'altro lato con lo strato di vernice (4) quest'ultima essendo direttamente in contatto con lo strato di supporto (2). Nella zona (B) lo strato di colla (3) è direttamente in contatto, da un lato con 10 strato termoplastico (1) e dall'altro con lo strato di supporto (2). L'assemblaggio di tutti questi strati forma un film (F), secondo l'invenzione, il quale comprende due regioni (A) e (B) che presentano resistenze differenti alla rottura, la resistenza alla rottura della regione (A) essendo superiore a quello della regione (B). Il materiale della colla (3) e il materiale della vernice (4) sono scelti in modo che si produce una delaminazione alla loro interfaccia (nella zona A) quando 11 film subisce una sollecitazione che sia sufficiente per rompere il film se la vernice è assente (come nella zona B). Se la sollecitazione esercitata sul film è sufficiente per rompere il film nella zona (B) la medesima sollecitazione produrrà nella zona (A) preferenzialmente una delaminazione all'interfaccia degli strati di colla (3) e di vernice (4) aumentando di fatto la resistenza alla rottura dell'insieme del film F nella zona (A).
Nel caso in cui gli strati principali sono in poliolefina la colla può essere di qualsiasi tipo utilizzato per incollare uno strato di poliolefina su un altro strato di poliolefina.
La colla può essere della famiglia dei poliuretani in particolare di tipo polietere e/o poliestere.
La vernice può comprendere la resina che fa parte della composizione degli inchiostri usati correntemente in eliografia e flessografia. Da rilevare che per realizzare questi inchiostri la resina viene diluita in acqua (inchiostro all'acqua) o in un solvente organico (inchiostro in solvente organico) . Pigmenti vengono incorporati in questi inchiostri per conferire il colore desiderato. Usualmente per realizzare un inchiostro vengono incorporati ì pigmenti nella resina e quindi si aggiunge l'acqua o il pigmento organico alla miscela pigmento/resina. Quando si vuol diminuire la forza dell'inchiostro si aggiunge un po' di questa resina (in forma di soluzione) nell'inchiostro per diminuire la concentrazione dei pigmenti. Così la vernice stessa non comprende pigmenti o coloranti. Il tecnico del ramo conosce gli inchiostri utilizzati in eliografia o flessografia. I fabbricanti di inchiostri per eliografia e flessografia forniscono ai loro clienti vernici in soluzione, cioè soluzioni di queste resine affinchè possano realizzare essi stessi i loro dosaggi secondo la forza desiderata dell'inchiostro.
Il tecnico del ramo della stampa utilizza il termine vernice sia.per indicare la soluzione della resina che serve all'applicazione, sia per lo strato ottenuto dopo evaporazione del solvente da detta soluzione. Quando si parla di film cornprendente uno strato di vernice è chiarissimo quindi che si tratta di film ottenuto con evaporazione del solvente utilizzato per l'applicazione della vernice. A titolo di chiarimento il termine vernice nella presente domanda si riferisce al prodotto ottenuto con evaporazione del solvente.
Da rilevare che esistono due tipi di inchiostro, cioè gli "inchiostri ad acqua" e gli "gli inchiostri in solvente organico". Gli inchiostri ad acqua sono a base di resina acrilica. Gli inchiostri in solvente organico sono generalmente classificati dal tecnido del ramo in tre famiglie:
"inchiostri di superficie" a base di nitrocellulosa, nitropoliammide, poliammide o nitropoliuretano, "inchiostri complessabili " a base di polivinilbutirrale o di resina vinilica,
"inchiostri cello/smalto" a base di resina vinilica o nitroacrilica.
Nel caso in cui il materiale organico è un accoppiato colla/vernice come spiegato sopra lo spessore dello strato di vernice influenza generalmente la forza di delaminazione in maniera tale che maggiore è lo spessore dello strato di vernice più debole è la forza di delaminazione. In tal caso la forza di delaminazione deve essere naturalmente misurata dopo reticolazione completa della colla, la qual cosa corrisponde generalmente ad un'attesa di almeno dieci giorni dopo la fabbricazione del film. Eventualmente è possibile aggiungere alla composizione della vernice una cera siliconica (per esempio la cera denominata R 4174370 della TOTAL o la cera denominata WR 510171 della BASF) in maniera da far diminuire la forza di delaminazione. Queste cere comprendono in particolare quelle abitualmente utilizzate per trattare la superficie dei supporti di etichette autoincollanti. Grazie a questo trattamento le etichette si scollano facilmente dal loro supporto per essere incollate poi sul punto voluto. La vernice può comprendere questa cera e l'introduzione della cera nella vernice può essere realizzata per miscelazione della vernice in soluzione e della cera, per esempio 5-25% in peso di cera per 95-75% in peso di soluzione di vernice proposta dai fabbricanti di inchiostri. Generalmente la vernice può essere applicata in quantità da 0,6 fino a 1,2 g/m2 (dopo evaporazione del solvente utilizzato per la sua applicazione) e la colla in quantità da 0,5 fino a 3/gm2.
Nel caso in cui il materiale organico sia un'accoppiata colla/vernice la colla e la vernice possono essere applicate ciascuna con i procedimenti utilizzati abitualmente con questo genere di materiali e ben conosciuti dal tecnico del ramo. Naturalmente ciò che è noto al tecnico del ramo è l'applicazione di una colla da una parte e della vernice dall'altra, ma non la contrapposizione di una colla e di una vernice in un film multistrato, dato che questo è l'oggetto della presente invenzione.
Così la vernice si deposita come un inchiostro su qualsiasi tipo di macchina da stampa come una macchina per eliografia o flessografia. La vernice è generalmente applicata sul supporto destinato a formare lo strato di supporto del film secondo l'invenzione. La vernice viene applicata nelle zone selezionate dove si desidera che avvenga la delaminazione. La vernice può essere applicata in soluzione a partire dalle soluzioni di resina proposte dai fabbricanti di inchiostri al fine di regolare la forza di detti inchiostri. Il solvente di detta soluzione viene evaporato con le stesse tecniche impiegate per l'evaporazione dei solventi. Il controincollaggio viene quindi realizzato con un film (che viene denominato film termoplastico) destinato a formare lo strato termoplastico del film secondo l'invenzione, la colla potendo quindi essere prima applicata sul supporto recante la vernice o sul secondo film. In genere la colla viene applicata sul supporto recante la vernice. Se il film secondo l'invenzione deve essere stampato, la stampa può essere applicata sul supporto, sul lato destinato a portare la vernice e prima dell'applicazione della vernice. In genere le zone del supporto recante la vernice sono differenti da quelle che portano la stampa. Tuttavia non è escluso che le vernici siano applicate su zone stampate. La fabbricazione del film multistrato secondo l'invenzione è realizzabile in continuo e a velocità molto elevata per esempio da 10 a 300 metri al minuto. Naturalmente è possibile realizzare l'operazione di controincollaggio in una fase indipendente dalla prima, cioè "in ripresa", dopo aver messo in bobina il supporto recante la vernice ed eventualmente la stampa.
In genere nel film secondo l'invenzione lo strato di supporto ha uno spessore tra 5 e 100 micrometri, il materiale organico ha uno spessore da 1 a 5 micrometri, lo strato termoplastico ha uno spessore da 20 a 110 micrometri. Generalmente il film secondo l'invenzione ha uno spessore tra 30 e 15Ó micrometri .
In base all'utilizzazione finale del film multistrato secondo l'invenzione non è escluso che il materiale organico sia applicato su tutta la superficie quando il fenomeno della delaminazione deve potersi manifestare in qualsiasi punto o più semplicemente se si ritiene più semplice realizzare un film con la medesima struttura su tutta la superficie e che non si ricerchi una resistenza alla rottura differente in zone differenti del film multistrato. Per altre utilizzazioni per le quali sono ricercati comportamenti differenti per la resistenza alla rottura in zone differenti del film secondo l'invenzione, il materiale organico dovrà necessariamente essere applicato soltanto su una parte della superficie del film. In particolare quando il film multistrato secondo l'invenzione è destinato alla fabbricazione di un sacco contenente delle saldature è preferibile che il materiale organico sia assente dalle zone di saldatura in quanto la sua presenza potrebbe pregiudicare la solidità di dette saldature. Infatti la delaminazione potrebbe manifestarsi durante la saldatura.
In particolare quando il film secondo l'invenzione è utilizzato per realizzare un imballaggio lo strato di supporto si trova generalmente sul lato esterno di detto imballaggio e porta generalmente la stampa eventuale sulla sua superficie interna o esterna tenuto conto dell'imballaggio considerato. Lo strato termoplastico può essere realizzato a partire da un film "saldante" di cui una delle funzioni è quella di consentire la messa in forma e la tenuta con saldature a caldo dell'articolo che si vuol realizzare à partire dal film secondo l'invenzione, per esempio un imballaggio.
Se lo strato termoplastico deve essere saldabile a caldo esso è generalmente in poliolefina come un polimero o copolimero dell'etilene e/o propilene, in polivinilcloruro (PVC), in poliacrilonitrile (PAN), o quando si vuole una miglior resistenza termica o chimica, in poliammide o in poliestere.
Il film secondo l'invenzione può servire per imballaggi che devono subire durante l'utilizzazione una sollecitazione meccanica suscettibile di provocare la loro rottura. A seconda dei casi è opportuno disporre il materiale organico nelle o in prossimità delle zone che possono essere sottoposte a queste sollecitazioni. In particolare se l'imballaggio deve essere rotto dall'utilizzatore, ma se si desidera controllare la propagazione della rottura, conviene disporre il materiale organico fuori della zona che deve essere rotta, ma in prossimità, addirittura attorno a detta zona, in modo da orientare la rottura nella direzione voluta e ostacolare la sua propagazione nelle direzioni non volute.
Il film secondo l'invenzione può ugualmente servire per imballaggi aventi dei manici per portarli. Questi manici possono essere costituiti da aperture del film che possono essere realizzate con una semplice perforazione. Per rinforzare le zone di questi manici si raccomanda di porre il materiale organico nella zona di queste aperture per esempio tutt'attorno a queste aperture.
Secondo un primo esempio si realizza per controincollaggio un film multistrato secondo l'invenzione contenente:
uno strato "supporto" in polipropilene biorientato di 20 micrometri di spessore,
uno strato di una vernice contenente una resina nitroacrilica e una cera siliconica R 4174370 della TOTAL detta vernice essendo ottenuta a partire da una miscela di 80% in peso di una soluzione della resina in acetato di etile e 20% in peso della cera; lo strato di vernice applicato sul supporto in certe zone selezionate presenta uno spessore di circa 1 micrometro,
uno strato di colla in poliuretano di tipo polietere con spessore di 2 micrometri applicato su tutta la superficie del. supporto recante la vernice,
uno strato termoplastico realizzato da un film "saldante" estruso in filiera piana in copolimero di propilene e di etilene (4% in massa di etilene) con 25 micrometri di spessore .
La forza necessaria alla delaminazione nelle zone prive di vernice è di circa 450 g per una banda di 15 cm. La forza necessaria alla delaminazione nelle zone comprendenti la vernice è di circa 10 g per una banda di 15 cm.
Il film è servito a confezionare il sacchetto rappresentato in figura 2 contenente per esempio del pane a fette. Questo sacchetto comprende una saldatura (1) sul fondo e una saldatura (2) all'altra estremità, sul lato previsto per l'apertura, queste due saldature assicurando una tenuta perfetta all'imballaggio. Questo sacchétto è stato realizzato secondo una tecnica classica di fabbricazione, denominata "FLOW PACK" consistente nella realizzazione di un tubo a partire dal film secóndo l'invenzione, detto tubo contenente una saldatura longitudinale (non indicata nella figura 2) su tutta la sua lunghezza. Le saldature (1) e (2) sono realizzate con dei ponticelli di saldatura che comprimono il tubo perpendicolarmente al suo asse e alla saldatura longitudinale.
L'imballaggio possiede una fascetta staccabile (3) per consentire la chiusura del sacchetto dopo ogni utilizzo.
La vernice è stata applicata solo nella zona Z tratteggiata della figura 2 cioè tra la fascetta staccabile e la saldatura (2) sul lato previsto per l'apertura. E' previsto che l'utilizzatore apra il sacchetto rompendolo tra la saldatura (2) sul lato previsto per l'apertura e la zona trattata con la vernice, cioè principalmente lungo la linea X-Y nella figura 2. La distanza tra la saldatura (2) e la zona trattata con la vernice è di circa 5 mm. La presenza della vernice evita che la rottura si propaghi in direzione della saldatura (1) del fondo, la qual cosa danneggerebbe seriamente l'imballaggio e non consentirebbe più la sua piena riutilizzazione con l'uso della fascetta staccabile.
In un secondo esempio si realizza un film multistrato secondo l'invenzione contenente
uno strato "supporto" in polipropilene biorientato di 30 micrometri di spessore,
uno strato di una vernice contenente una resina nitroacrilica e una cera siliconica R 4174370 della TOTAL detta vernice essendo ottenuta a partire da una miscela di 80% in peso di una soluzione della resina in acetato di etile e 20% in peso della cera; lo strato di vernice applicato sul supporto in certe zone selezionate presenta uno spessore di circa 1 micrometro,
uno strato di colla in poliuretano di tipo polietere con spessore di 2 micrometri applicato su tutta la superficie del supporto recante la vernice,
uno strato termoplastico realizzato a partire da un film "saldante" in polietilene metallocene di 100 micrometri. Un tale film può servire alla fabbricazione di un sacco in plastica come rappresentato in figura 3. La vernice è stata applicata solo nelle zone del film destinate ad essere perforate in maniera da servire come manici, cioè le zone circondate da puntini nella figura 3. Questa zona presenta una resistenza migliorata alla rottura. Così la tendenza alla delaminazione in questa zona compensa almeno parzialmente l'infragilimento prodotto dalla perforazione del sacco per ottenere i manici. Il sacco può quindi sopportare un carico maggiore rispetto ad un sacco identico non trattato con la vernice nella zona del manico.

Claims (24)

  1. RIVENDICAZIONI Film comprendente uno strato di supporto, uno strato termoplastico e per almeno una parte della superficie di detto film, uno strato di materiale organico situato tra lo strato di supporto e lo strato termoplastico, lo strato di materiale organico avente la funzione di favorire la delaminazione del film e la sua resistenza alla rottura quando viene sottoposto a una tensione o a una rottura .
  2. 2. Film secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la presenza del materiale organico si traduce in una forza di delaminazione inferiore a 200 g per una larghezza del film di 15 mm.
  3. 3. Film secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la forza di delaminazione è inferiore a 100 g per una larghezza del film di 15 mm.
  4. 4. Film secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la forza di delaminazione è inferiore a 50 g per una larghezza del film di 15 mm.
  5. 5. Film secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la forza di delaminazione è compresa tra 5 e 40 g per una larghezza del film di 15 mm.
  6. Film secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lo strato di supporto comprende un polimero o un copolimero di etilene e/o di propilene.
  7. 7. Film secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lo strato termoplastico comprende un polimero o un copolimero di etilene e/o di propilene.
  8. 8. Film secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lo strato di materiale organico è composto da uno strato di vernice dal lato dello strato di supporto e da uno strato di colla dal lato dello strato termoplastico.
  9. 9. Film secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la colla è ugualmente applicata sulle zone prive di vernice in modo da incollare lo strato di supporto allo strato termoplastico.
  10. 10. Film secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la vernice non contiene pigmento o colorante.
  11. 11. Film secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la vernice comprende una resina per inchiostri di eliotipia o flessografia.
  12. 12. Film secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la resina è nitroacrilica.
  13. 13. Film secondo una delle rivendicazioni da 8 a 12, caratterizzato dal fatto che la vernice comprende una cera siliconica.
  14. 14. Film secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la cera siliconica è utilizzabile per il trattamento delle superfici dei supporti di etichette autoincollanti .
  15. 15. Film secondo una delle rivendicazioni da 8 a 14, caratterizzato dal fatto che la colla appartiene alla famiglia dei poliuretani.
  16. 16. Film secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la colla appartiene alla famiglia dei poliuretani di tipo polietere.
  17. 17. Film secondo una delle rivendicazioni da 8 a 16, caratterizzato dal fatto che la vernice è.applicata in quantità da 0,6 fino a 1,2 g/m<2 >e la colla è applicata in quantità da 0,5 fino a 3 g/m<2 >.
  18. 18. Film secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che esso presenta uno spessore compreso tra 30 e 150 micrometri.
  19. 19. Film secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che esso comprende zone prive di materiale organico.
  20. 20. Film secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal.fatto che la forza di delaminazione delle zone prive di materiale organico è superiore a 200 g per una larghezza del film di 15 mm.
  21. 21. Film secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la forza di delaminazione delle zone prive di materiale organico è superiore a 300 g per una larghezza del film di 15 mm.
  22. 22. Imballaggio comprendente un film secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui il materiale organico è disposto nelle o in prossimità delle zone che possono essere sottoposte a una sollecitazione meccanica suscettibile di provocare la rottura di detto film nell'ambito dell'impiego nell'imballaggio.
  23. 23. Imballaggio secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che il materiale organico è situato in maniera da ostacolare una propagazione della rottura che deve essere innescata in una zona dell'imballaggio privo di detto materiale organico e in maniera da dirigere detta rottura in detta zona.
  24. 24. Imballaggio secondo la rivendicazione 22, caratterizzato dal.fatto che esso comprende delle anse costituite da aperture realizzate nel film, il materiale organico essendo disposto su dette aperture.
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