ITMI982411A1 - Composizione liquida polimerizzabile in vetri organici dotati dibuone proprieta' ottiche e fisico-meccaniche. - Google Patents

Composizione liquida polimerizzabile in vetri organici dotati dibuone proprieta' ottiche e fisico-meccaniche. Download PDF

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ITMI982411A1
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Fiorenzo Renzi
Andrea Bendandi
Roberto Forestieri
Nereo Nodari
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Great Lakes Chemical Italia
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    • C07CACYCLIC OR CARBOCYCLIC COMPOUNDS
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Description

«COMPOSIZIONE LIQUIDA POLIMERIZZABILE IN VETRI ORGANICI DOTATI DI BUONE PROPRIETÀ' OTTICHE E FISICO-MECCANICHE»
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda una composizione liquida polimerizzabile in vetri organici.
Più in particolare, la presente invenzione riguarda una composizione liquida polimerizzabile, per via radicalica con contenuta contrazione di volume, in vetri organici dotati di buone proprietà ottiche e fisico-meccaniche, comprendente il prodotto ottenuto dalla transesterificazione di un diallil carbonato (A) con una miscela di uno o più dioli (B) con un poliolo (C).
Ulteriore oggetto della presente invenzione sono i vetri organici ottenuti dalla polimerizzazione di detta composizione.
Infine, ulteriore oggetto della presente invenzione sono i manufatti ottenuti a partire da detta composizione quali, ad esempio, lenti oftalmiche ed filtri solari, schermi protettivi, oblò di visualizzazione, collettori e pannelli solari e fotovoltaici, substrati per dischi ottici, pannelli per "displays" e videoterminali.
Nel settore dei vetri organici ad elevata trasparenza, quelli ottenuti dalla polimerizzazione del bis(allil carbonato) del glicole dietilenico presentano un notevole interesse commerciale nella produzione di lastre e lenti oftalmiche e di sicurezza grazie alle loro peculiari caratteristiche meccaniche e di resistenza all'invecchiamento come descritto, ad esempio, da F. Strain, in: "Encyclopedia of Chemical Processing and Design", First Edition, Dekker Ine., New York, Voi. 11, pg.
452 e seguenti; ed in "Encyclopedia of Polymer Science and Technology" (1964), Voi. 1, pg. 799 e seguenti, Interscience Publishers, New York.
Tuttavia, l'impiego del bis(allil carbonato) del glicole dietilenico presenta alcuni inconvenienti che ne limitano e, talvolta, ne precludono l'utilizzo in alcuni settori applicativi.
Ad esempio, la contrazione di volume che accompagna la reazione di polimerizzazione del bis (allil carbonato) in presenza di iniziatori perossidici, rende difficoltosa la preparazione di lenti ad elevato potere. La resistenza all'abrasione dei vetri organici così ottenuti, pur essendo nettamente superiore a quelli degli altri vetri organici noti, non può ancora essere considerata come ottimale: a riprova di questo è il fatto che, usualmente, si ricorre all'applicazione superficiale di rivestimenti ("coatings") antigraffio su detti vetri organici .
Anche la resistenza all'impatto dei suddetti vetri organici, anche se di valore tale da superare le prove previste dalle normative vigenti nel settore ottico, non può ancora essere considerata ottimale .
Allo scopo di superare tali inconvenienti e migliorare alcune delle più importanti caratteristiche dei vetri organici, sono state descritte numerose composizioni polimerizzabili in vetri organici.
Ad esempio, nel brevetto USA 4,812,545, vengono descritte composizioni liquide polimerizzabili in vetri organici comprendenti il tris{allil carbonato) del tris (idrossietil)isocianurato ed il bis (allil carbonato) del glicole dietilenico monomerico ed oligomerico, aventi un migliore contrazione di volume durante la polimerizzazione ed una migliore resistenza all'impatto.
Nel brevetto USA 4,713,433 vengono invece descritte composizioni liquide polimerizzabili in vetri organici comprendenti un bis(allil carbonato) oligomerico ed un comonomero dotato di almeno quattro gruppi allilici terminali in grado di dare vetri organici aventi una migliore resistenza alla abrasione .
Infine, nel brevetto USA 4,970,293 vengono descritte composizioni liquide polimerizzabili in vetri organici comprendenti il prodotto di reazione di un diallil carbonato con miscele di un diolo ed un poliolo contenente da tre a sei gruppi ossidrilici per molecola. Tuttavia, dette composizioni, se da un lato presentano effettivamente un miglioramento di alcune specifiche caratteristiche dei vetri organici ottenuti dalla loro polimerizzazione, dall'altro presentano altre caratteristiche peggiorate rispetto ai vetri organici ottenuti dalla polimerizzazione del solo bis(allil carbonato) del glicole dietilenico.
Tuttavia, come già detto sopra, i vetri organici ottenuti dalla polimerizzazione del solo bis(allil carbonato) del glicole dietilenico presentano alcuni inconvenienti: ad esempio, sovente, hanno valori di indice di giallo superiori a quelli normalmente accettati, e/o valori dell'indice di rifrazione, e/o valori di resistenza all'impatto, e/o valori di tingibilità, inaccettabili. Di conseguenza, il bis(allil carbonato) del glicole dietilenico non può essere utilizzato da solo ma deve essere utilizzato, come già detto sopra, in miscela con altri comonomeri che, però, danno altri inconvenienti .
A questo proposito, basti ricordare che i vetri organici ottenuti come descritto nel brevetto USA 4,970,293 sopra citato, sono particolarmente utili in schermi protettivi (ad esempio, per saldatori), in oblò di visualizzazione (ad esempio, in altoforni), in finestrature nel settore dei trasporti e civile, in lenti per fanaleria, in collettori e pannelli solari e fotovoltaici, in substrati per dischi ottici ed in pannelli per "displays" ma non possono essere utilizzati per lenti ottiche in quanto hanno un elevato indice di giallo, una scarsa resistenza all'urto, una scarsa tingibilità.
La Richiedente ha ora trovato una composizione liquida facilmente polimerizzabile, per via radicalica con contenuta contrazione di volume, in vetri organici dotati di buone proprietà ottiche e fisico-meccaniche, in grado di superare gli inconvenienti della tecnica nota sopra descritti.
Costituisce pertanto oggetto della presente invenzione una composizione liquida polimerizzabile, per via radicalica con contenuta contrazione di volume, in vetri organici, comprendente il prodotto ottenuto dalla transesterificazione di un diallilcarbonato (A) con una miscela di uno o più dioli (B) alifatici, lineari o ramificati, contenenti da tre a dieci atomi di carbonio nella molecola con un poliolo (C) alifatico, lineare o ramificato, contenente da quattro a venti atomi di carbonio e da tre a sei gruppi idrossilici nella molecola.
Nella composizione liquida oggetto della presente invenzione, il rapporto molare A/(B+C) è compreso tra 2/1 e 5/1 e la quantità di (C) nella miscela (B+C) è pari od inferiore a 25% in peso sul totale di detta miscela (B+C).
Preferibilmente, nella composizione liquida polimerizzabile oggetto della presente invenzione, il rapporto molare (A)/(B+C) è compreso tra 2,5/1 e 4/1 e la quantità di (C) nella miscela (B+C) è compresa tra il 5% in peso ed il 20% in peso sul totale di detta miscela (B+C).
Dioli (B) utili allo scopo della presente invenzione, come già detto sopra, sono i dioli alifatici, lineari o ramificati, contenenti da tre a dieci atomi di carbonio nella molecola.
Esempi specifici di dioli (B) utili allo scopo della presente invenzione sono: glicole dietilenico, glicole trietilenico, glicole tetraetilenico, 1,4-butandiolo, 1,6-esandiolo, 1,3-propandiolo, neopentilglicole, dipropilenglicole, 2,2,4-trimetil-1,3-pentandiolo, ecc.
Dioli preferiti allo scopo della presente invenzione sono il glicole dietilenico ed il neopentilglicole .
Polioli (C) utili allo scopo della presente invenzione, come già detto sopra, sono i polioli alitatici, lineari o ramificati, contenenti da quattro a venti atomi di carbonio e da tre a sei gruppi idrossilici nella molecola.
Esempi specìfici di polioli (C) utili allo scopo della presente invenzione sono: pentaeritrite trimetilolpropano, dipentaeritrite, ditrimetilolpropano, tris(idrossietil)isocianurato, ecc.
Polioli preferiti allo scopo della presente invenzione sono la pentaeritrite ed il trimetilolpropano.
La composizione liquida polimerizzabile oggetto della presente invenzione è ottenuta a partire dal diallil carbonato (A) e dalla miscela (B+C) operando in condizioni di transesterificazione. Più in particolare si opera ponendo a contatto i reagenti, nelle proporzioni sopra indicate, e facendo reagire gli stessi a temperatura compresa tra 80°C e 160°C, preferibilmente tra 90°C e 130DC, in presenza di un catalizzatore di tipo alcalino, eliminando continuamente l'alcool allilico che si forma quale sottoprodotto della reazione.
Catalizzatori di tipo alcalino utili allo scopo della presente invenzione sono: idrossidi, carbonati ed alcolati di metalli alcalini, basi organiche, resine a scambio ionico basiche.
Esempi specifici di catalizzatori di tipo alcalino utili allo scopo della presente invenzione sono: idrossido di sodio, carbonato di sodio, metilato di sodio.
Il catalizzatore viene convenientemente utilizzato in quantità pari ad almeno 1 ppm (parti per milione in peso) rispetto alla somma dei pesi dei componenti (B+C) e, preferibilmente, in quantità compresa tra lo 0,01% e lo 0,3% in peso.
La suddetta reazione di transesterificazione viene convenientemente condotta ad una pressione tale da portare il sistema all'ebollizione alla temperatura di lavoro prescelta, in modo da favorire l'eliminazione dell'alcool allilico dalla miscela di reazione: ad esempio, valori di pressione compresi tra 60 mbar e 1030 mbar, preferibilmente tra 60 mbar e 500 mbar, sono adatti allo scopo.
Operando alle condizioni sopra descritte, i tempi di reazione sono, generalmente, compresi tra 0,5 ore e 20 ore, preferibilmente tra 0,5 ore e 3 ore.
Dopo raffreddamento, la suddetta miscela di reazione viene lavata con acqua per asportare le piccole quantità di catalizzatore residuo e, dopo smiscelazione e separazione della fase acquosa, si procede eliminando per distillazione il diallil carbonato non reagito, riscaldando fino a temperature dell'ordine di 130°C, sotto una pressione decrescente con valori finali compresi tra 0,1 mbar e 20 mbar, preferibilmente tra 0,5 mbar e 2 mbar, ottenendosi, come residuo, la composizione desiderata.
La composizione così ottenuta viene infine sottoposta a filtrazione previo eventuale trattamento con carbone attivo.
La composizione oggetto della presente invenzione è liquida a temperatura ambiente e presenta valori di viscosità compresi tra 15 cts e 300 cts e valori di densità compresi tra 1,1 g/ml e 1,3 g/ml. La composizione liquida polimerizzabile oggetto della presente invenzione è una miscela complessa che contiene allil carbonati del componente (B) e del componente (C), in forma monomerica ed oligomerica, nonché allilcarbonati oligomerici misti di detti composti (B) e (C), le quantità relative di detti costituenti la presente composizione dipendendo principalmente dai rapporti prescelti dei reagenti (A), (B) e (C).
La suddetta composizione può essere trasformata in vetri organici, tramite polimerizzazione radicalica, attraverso l'usuale tecnica del "casting".
A tale scopo, a detta composizione, vengono aggiunti uno o più iniziatori di polimerizzazione, solubili nella composizione stessa ed in grado di generare radicali liberi in un ambito di temperature comprese tra 30°C e 120°C.
Una classe di iniziatori di polimerizzazione utili allo scopo della presente invenzione è quella dei perossidi.
Esempi preferiti di perossidi utili allo scopo della presente invenzione sono: dicicloesilperossidicarbonato, diisopropilperossidicarbonato, dibenzoilperossido, di-s-butil-perossidicarbonato, sbutil-cicloesilperossidicarbonato, ecc.
Altri perossidi utili allo scopo della presente invenzione sono i perchetali.
Esempi preferiti di perchetali utili allo scopo della presente invenzione sono: 1,1-di-(tbutilperossi)-cicloesano, 1,1-di-(t-butilperossi)-3,3,5-trimetil-cicloesano, 1,1-di-(t-amilperossi)-cicloesano, 1,1-di-(t-butilperossi)-2-metilcicloesano, 1,1-di-(t-amilperossi)-2-metilcicloesano, ecc .
La quantità di iniziatore utilizzata può, generalmente, variare in un intervallo da 1 a 6 parti in peso per ogni 100 parti in peso della composizione oggetto della presente invenzione.
La composizione oggetto della presente invenzione può eventualmente contenere uno o più additivi convenzionali quali, ad esempio, stabilizzanti all'ossidazione, alla luce ed al calore, lubrificanti, coloranti, pigmenti, assorbenti la luce ultravioletta ( "UV-absorbers"), assorbenti le radiazioni infrarosse ("IR-absorbers"), e simili, in quantità totale comunque non superiore ad 1 parte in peso per ogni 100 parti in peso delle composizioni stesse.
Esempi di additivi utili allo scopo della presente invenzione sono: fenoli sfericamente impediti, animine sfericamente impedite, benzofenoni, benzotriazoli, fosfiti e fosfoniti organici, ecc.
La composizione oggetto della presente invenzione contenente l'iniziatore di polimerizzazione ed, eventualmente, uno o più additivi scelti tra quelli sopra menzionati, viene trasformata nei relativi vetri organici operando a temperatura compresa tra 30°C e 120°C, con tempi di polimerizzazione che possono generalmente variare tra 1 ora e 100 ore.
Durante la polimerizzazione si verificano fenomeni di contenuta contrazione di volume ed i vetri organici così ottenuti presentano buone proprietà ottiche e fisico-meccaniche.
Detti vetri organici sono particolarmente utili nella produzione di lenti oftalmiche e filtri solari, di schermi protettivi, di oblò di visualizzazione, di collettori e pannelli solari e fotovoltaici, di substrati per dischi ottici, di pannelli per "displays" e di videoterminali: detti manufatti risultano quindi essere ulteriore oggetto della presente invenzione.
Allo scopo di meglio comprendere la presente invenzione e per mettere in pratica la stessa, vengono di seguito riportati alcuni esempi illustrativi da non ritenersi in alcun modo limitativi della portata dell'invenzione stessa.
Negli esempi seguenti vengono preparate composizioni liquide polimerizzabili facendo reagire, in condizioni di transesterificazione, il diallil carbonato (A) ed una miscela dei composti (B) e (C).
Il diolo (B) utilizzato negli esempi è il glicole dietilenico (DEG).
Il poliolo (C) utilizzato negli esempi è la pentaeritrite (PE).
Alle composizioni liquide così ottenute viene aggiunto dicicloesilperossidicarbonato (CHPC) in qualità di iniziatore di polimerizzazione, in quantità pari a 5% in peso rispetto al peso della composizione .
Le composizioni contenenti l'iniziatore di polimerizzazione vengono trasformate, tramite polimerizzazione, in lastre piane o lenti neutre, mediante la tecnica del "casting". Operando secondo detta tecnica, le composizioni liquide contenenti l'iniziatore di polimerizzazione, vengono versate nella cavità di uno stampo costituito da due elementi di vetro ed avente una guarnizione distanziatrice in polivinilcloruro plastificato, in copolimero etilene-vinilacetato (EVA), in polietilene a bassa densità (LDPE), od in altro materiale idoneo, compatibilmente con le condizioni di lavorazione.
Le composizioni liquide vengono quindi sottoposte a polimerizzazione mediante trattamento termico in una stufa a circolazione forzata, con innalzamento graduale della temperatura da 35°C ad 80°C in venti ore.
Al termine del suddetto trattamento, gli stampi vengono aperti e si recuperano i polimerizzati che vengono mantenuti a 110°C per un'ora allo scopo di completare la reazione di polimerizzazione e di conferire stabilità dimensionale al manufatto.
Sulle lastre così ottenute vengono determinate le seguenti caratteristiche:
(a) Caratteristiche ottiche
Indice di rifrazione (nD20): misurato con rifrattometro Abbe (ASTM D-542).
Indice di giallo (YI) (ASTM D-1925) definito come:
determinato con spettrofotometro Macbeth 1500 Plus.
(b) Caratteristiche fisiche e meccaniche
Densità: determinata con bilancia idrostatica alla temperatura di 20°C (ASTM D-792).
Contrazione di volume in polimerizzazione ( "shrinkage") calcolata con la seguente formula :
Durezza Rockwell (M) misurata con durometro Rockwell (ASTM D-785).
Resistenza all'urto Izod senza intaglio (ASTM D-256 modificato).
(c) Caratteristiche termiche
Temperatura di deflessione sotto carico 1,82 Mpa (HDT) (ASTM D-648).
(d) Resistenza all'abrasione
Per valutare la resistenza all'abrasione viene utilizzato il Sutherland rub tester. La prova consiste nell'effettuare 50 passaggi con un cuscinetto dì lana d'acciaio tipo 2/0 caricato con un peso di 2 kg su di una lente campione neutra.
Il grado di abrasione prodotto viene valutato mediante la misura dell'incremento di Haze % (% di luce trasmessa in forma diffusa sulla totale trasmessa) conseguente ai graffi prodotti sulla superficie della lente.
I valori di Haze vengono determinati prima e dopo il test di abrasione mediante il dispositivo Hazegard XL-211 della Gardner, in accordo con la norma ASTM D-1003.
Ovviamente un valore più elevato di Haze indica un maggior grado di luce trasmessa in forma diffusa e, di conseguenza, una inferiore resistenza alla abrasione (lente più graffiata).
(e) Tingibilità
Viene determinata la capacità del materiale di adsorbire superficialmente un colorante mediante immersione di una lente neutra in un bagno acquoso nel quale viene disperso il colorante BPI Guy.
A tale scopo la lente viene immersa in detto bagno di colorazione per 30 minuti alla temperatura di 80°C e, dopo risciacquo con acqua demineralizzata, viene determinata la trasmittanza della lente mediante la misura della coordinata cromatica Y come descritto da CIE (1931) Standard Observer.
Dagli esempi sotto riportati risulta chiaramente che le composizioni oggetto della presente invenzione, oltre a presentare una ridotta contrazione di volume in polimerizzazione, permettono di ottenere vetri organici aventi caratteristiche migliorate rispetto ai vetri organici dell'arte nota: indice di rifrazione uguale a quello dei vetri organici ottenuti dalla polimerizzazione del bis (alili carbonato) del glicole dietilenico da solo (questo permette l'utilizzo degli stessi stampi in vetro con conseguente riduzione dei costi di investimento);
ridotto indice di giallo;
elevata resistenza all'urto;
elevata resistenza all'abrasione;
buona tingibilità.
ESEMPIO 1
In un pallone incamiciato, a tre colli, munito di termometro ed agitatore magnetico e sormontato da una colonna di distillazione con 10 piatti forati aventi un diametro di 30 miti, vengono caricati: pentaeritrite (PE): 34,5 g (0,25 moli); glicole dietilenico (DEG): 223 g (2,10 moli); diallil carbonato (DAC): 1000 g (7,04 moli); soluzione al 20% in peso di metilato di sodio in metanolo (1,20 ml).
La reazione viene condotta per 3 ore ad una temperatura di 83°C-120°C e ad una pressione decrescente da 190 mbar a 130 mbar, distillando l'alcool allilico mano a mano che si forma (totale 346 ml; purezza > 99,0%).
Dopo raffreddamento la miscela di reazione viene lavata con due porzioni, da 500 ml ciascuna, di acqua distillata.
Il diallil carbonato in eccesso viene distillato ad una pressione di circa 1 mbar, operando a temperatura crescente fino a 130°C: il prodotto ottenuto viene filtrato con membrana da 0,45 μιη.
Si ottengono così 525 g di un prodotto liquido aventi le seguenti caratteristiche:
viscosità (25°C): 75 est;
densità (20°C): 1,192 g/ml;
indice di rifrazione (nD20): 1,461;
colore APHA: 5.
Il suddetto prodotto è una miscela di monomero ed oligomeri del bis(allil carbonato) del glicole dietilenico, di monomero ed oligomeri del tetrakis(allil carbonato) della pentaeritrite, e di allil carbonati misti, avente la seguente composizione determinata tramite cromatografia liquida su colonna (HPLC; ELDS detector):
80% in peso di bis(allil carbonato) del glicole dietilenico, monomero (n = 1) ed oligomeri (n > 1), avente formula:
3% in peso di tetrakis(alili carbonato) della pentaeritrite, monoraero (n = 1) ed oligomeri (n > 1), avente formula:
12% in peso dell'allil carbonato misto avente formula:
la percentuale rimanente essendo essenzialmente costituita dagli oligomeri superiori della specie precedente.
La suddetta composizione, dopo aggiunta di dicicloesilperossidicarbonato (CHPC; 5% in peso nella composizione), viene sottoposta a polimerizzazione
operando come precedentemente descritto e, sulla composizione indurita, vengono determinate le caratteristiche riportate in Tabella 1.
In detta Tabella 1 vengono riportate, a scopo comparativo, le proprietà della composizione ottenuta dalla polimerizzazione del bis(allil carbonato) del glicole dietilenico da solo e della composizione ottenuta per polimerizzazione della composizione liquida descritta nell'Esempio 3 del brevetto USA 4,970,293: ovviamente, le condizioni di polimerizzazione sono le stesse utilizzate per la composizione sopra descritta oggetto della presente invenzione.
L'indice di giallo (YI) viene determinato su un campione avente spessore di 5 mm ed addizionato con 2-idrossi-4-metossi-benzofenone (0,1%).
ESEMPIO 2
Operando secondo quanto descritto nell'Esempio 1 vengono preparate le seguenti composizioni No. 2, No. 3 e No. 4, facendo reagire il diallil carbonato (DAC) con miscele di pentaeritrite (PE) e glicole dietilenico (DEG), in vari rapporti molari DAC/{PE DEG), come indicato in Tabella 2.
In detta Tabella 2 vengono anche riportate le caratteristiche di viscosità (est; 25°C), densità (g/ml; 20°C), ed indice di rifrazione (nD20) delle composizioni liquide polimerizzabili ottenute.
Le suddette composizioni, dopo aggiunta di dicicloesilperossidicarbonato (CHPC; 5% in peso nella composizione) , vengono sottoposte a polimerizzazione operando come precedentemente descritto e sulle composizioni indurite vengono determinate le caratteristiche riportate in Tabella 3.
Anche in questo caso, l'indice di giallo (YI) viene determinato su un campione avente spessore di 5 min ed addizionato con 2-idrossi-4-metossibenzofenone (0,1%).

Claims (26)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Composizione liquida polimerizzabile, per via radicalica con contenuta contrazione di volume, in vetri organici, comprendenti il prodotto ottenuto dalla transesterificazione di un diallilcarbonato (A) con una miscela di uno o più dioli (B) alifatici, lineari o ramificati, contenenti da tre a dieci atomi di carbonio nella molecola con un poliolo (C) alifatico, lineare o ramificato, contenente da quattro a venti atomi di carbonio e da tre a sei gruppi idrossilici nella molecola.
  2. 2. Composizione secondo la rivendicazione 1, in cui il rapporto molare A/(B+C) è compreso tra 2/1 e 5/1 e la quantità di (C) nella miscela (B+C) è pari od inferiore a 25% in peso sul peso di detta miscela (B+C).
  3. 3. Composizione secondo la rivendicazione 2, in cui il rapporto molare (A)/(B+C) è compreso tra 2,5/1 e 4/1 e la quantità di (C) nella miscela (B+C) è compresa tra il 5% in peso ed il 20% in peso sul peso di detta miscela (B+C).
  4. 4. Composizione secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui i dioli (B) sono: glicole dietilenico, glicole trietilenico, glicole tetraetilenico, 1,4-butandiolo, 1,6-esandiolo, 1,3-propandiolo, neopentilglicole dipropilenglicole, 2,2,4-trimetil-l,3-pentandiolo.
  5. 5. Composizione secondo la rivendicazione 4, in cui i dioli sono il glicole dietilenico ed il neopentilglicole.
  6. 6. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i polioli (C) sono: pentaeritrite, trimetilolpropano, dipentaeritrite, ditrimetilolpropano, tris(idrossietil)isocianurato. 1 .
  7. Composizione secondo la rivendicazione 6, in cui i polioli sono la pentaeritrite ed il trimetilolpropano.
  8. 8. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, ottenuta a partire dal diallil carbonato (A) e dalla miscela (B+C) operando in condizioni di transesterificazione, a temperatura compresa tra 80°C e 160°C, in presenza di un catalizzatore di tipo alcalino, eliminando continuamente l'alcool allilico che si forma quale sottoprodotto della reazione.
  9. 9. Composizione secondo la rivendicazione 8 in cui la transesterificazione è condotta a temperatura compresa tra 90°C e 130°C, ed il catalizzatore di tipo alcalino è scelto tra: idrossidi, carbonati ed alcolati di metalli alcalini, basi organiche, resine a scambio ionico basiche.
  10. 10. Composizione' secondo la rivendicazione 9, in cui il catalizzatore di tipo alcalino è scelto tra: idrossido di sodio, carbonato di sodio, metilato di sodio.
  11. 11. Composizione secondo una qualsiasi delle rivedicazioni da 8 a 10, in cui il catalizzatore viene utilizzato in quantità pari ad almeno 1 ppm (parti per milione in peso) rispetto alla somma dei pesi dei componenti (B+C).
  12. 12. Composizione secondo la rivendicazione 11, in cui il catalizzatore viene utilizzato in quantità compresa tra lo 0,01% e lo 0,3% in peso rispetto alla somma dei pesi dei componenti (B+C).
  13. 13. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 12 in cui la reazione di transesterificazione viene condotta a valori di pressione compresi tra 60 mbar e 1030 mbar.
  14. 14. Composizione secondo la rivendicazione 13 in cui la reazione di transesterificazione viene condotta a valori di pressione compresi tra 60 mbar e 500 mbar.
  15. 15. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 14, in cui i tempi di reazione sono compresi tra 0,5 ore e 20 ore.
  16. 16. Composizione secondo la rivendicazione 15, in cui i tempi di reazione sono compresi tra 0,5 ore e 3 ore.
  17. 17. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui sono presenti uno o più additivi convenzionali quali, stabilizzanti all'ossidazione, alla luce ed al calore, lubrificanti, coloranti, pigmenti, assorbenti la luce ultravioletta ("UV-absorbers"), assorbenti le radiazioni infrarosse ("IR-absorbers"), e simili, in quantità totale comunque non superiore ad 1 parte in peso per ogni 100 parti in peso delle composizioni stesse.
  18. 18. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui sono presenti uno o più iniziatori di polimerizzazione, solubili nella composizione stessa ed in grado di generare radicali liberi in un ambito di temperature comprese tra 30°C e 120°C.
  19. 19. Composizione secondo la rivendicazione 18, in cui gli iniziatori di polimerizzazione appartengono alla classe dei perossidi.
  20. 20. Composizione secondo la rivendicazione 19, in cui i perossidi sono: dicicloesilperossidicarbonato, diisopropilperossidicarbonato, dibenzoilperossido, di-s-butil-perossidicarbonato, s-butil-cicloesilperossidicarbonato.
  21. 21. Composizione secondo la rivendicazione 18, in cui gli iniziatori di polimerizzazione sono i perchetali.
  22. 22. Composizione secondo la rivendicazione 21, in cui i perchetali sono: 1,1-di-(t-butilperossi)-cicloesano, 1,1-di-(t-butilperossi)-3,3,5-trimetil-cicloesano, 1,1-di-(t-amilperossi)-cicloesano, 1,1-di-(t-butilperossi)-2-metilcicloesano, 1,1-di-(t-amilperossi)-2-metilcicloesano.
  23. 23. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 18 a 22, in cui la quantità di iniziatore utilizzata varia in un intervallo da 1 a 6 parti in peso per ogni 100 parti in peso di detta composizione.
  24. 24. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 18 a 23, che vengono trasformate nei relativi vetri organici operando a temperatura compresa tra 30°C e 120DC, con tempi di polimerizzazione che possono generalmente variare tra 1 ora e 100 ore.
  25. 25. Vetri organici ottenuti dalla polimerizzazione delle composizioni di cui ad una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
  26. 26. Lenti oftalmiche e filtri solari, schermi protettivi, oblò di visualizzazione, collettori e pannelli solari e fotovoltaici, substrati per dischi ottici, pannelli per "displays", videoterminali ottenuti dalla lavorazione dei vetri organici di cui alla rivendicazione 25.
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