ITMI970817A1 - Terminale secco per cavo elettrico - Google Patents

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ITMI970817A1
ITMI970817A1 IT97MI000817A ITMI970817A ITMI970817A1 IT MI970817 A1 ITMI970817 A1 IT MI970817A1 IT 97MI000817 A IT97MI000817 A IT 97MI000817A IT MI970817 A ITMI970817 A IT MI970817A IT MI970817 A1 ITMI970817 A1 IT MI970817A1
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IT
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terminal
insulating body
conductive element
insulating
conductive
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IT97MI000817A
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Inventor
Dario Quaggia
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Pirelli Cavi Spa Ora Pirelli C
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    • H02GENERATION; CONVERSION OR DISTRIBUTION OF ELECTRIC POWER
    • H02GINSTALLATION OF ELECTRIC CABLES OR LINES, OR OF COMBINED OPTICAL AND ELECTRIC CABLES OR LINES
    • H02G15/00Cable fittings
    • H02G15/02Cable terminations
    • H02G15/06Cable terminating boxes, frames or other structures
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    • HELECTRICITY
    • H02GENERATION; CONVERSION OR DISTRIBUTION OF ELECTRIC POWER
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Description

DESCRIZIONE dell’invenzione dal titolo:
“Terminale secco per cavo elettrico”
La presente invenzione si riferisce ad un terminale per cavo elettrico, per medie ed alte tensioni, del tipo adatto per l'uso all'aperto, esposto all'aria e ad eventuali agenti inquinanti, completo di tutte le sue parti prima di essere trasportato sul luogo di installazione e collegabile al cavo elettrico senza ricorrere ad operazioni di accesso al suo interno.
Per medie o alte tensioni, ai fini della presente descrizione, si intendono in generale tensioni in un campo da 10 kV fino a 245 kV, o più.
Ai fini della presente invenzione, per terminale per cavo elettrico si intende un dispositivo atto a collegare un cavo elettrico ad un conduttore scoperto, ad esempio un conduttore aereo; tale terminale comprende mezzi di collegamento elettrico tra il conduttore del cavo ed il conduttore scoperto e mezzi di separazione elettrica tra superfìcie esterna del cavo e parti ad essa collegate, in generale a potenziale di terra, e gli elementi in tensione, come il conduttore scoperto. Un terminale di tal genere comprende, in generale, un elemento conduttore, un rivestimento isolante e mezzi a controllo di campo atti a determinare una configurazione di campo elettrico compatibile con le caratteristiche di rigidità dielettrica degli elementi interessati.
Un terminale noto per uso esterno è descritto nella pubblicazione "New Prefabricated Accessories for 64-154 KV Crosslinked Polyethilene Cables” (Underground Transmission and Distribution Conference, 1974, pages 224Il terminale comprende una base di appoggio per un involucro esterno isolante in porcellana con superficie alettata. Il cavo elettrico privato del suo schermo si estende per tutta la lunghezza del terminale fino all'estremo superiore dove è fissato per essere sostenuto dall'involucro e dove si attua la connessione ad un codolo di tensione e da qui ad un ulteriore impianto elettrico.
Un cilindro di resina epossidica inglobante un elettrodo di terra è assemblato attorno all’elemento elastomerico e viene fissato alla base di appoggio. Il cilindro ha una forma conica complementare a quella dell'elemento conico al suo interno.
L'installazione comprende ulteriormente l'impiego di un sistema di molle agenti sull’estremità inferiore dell’elemento elastomerico in modo tale che si determini una pressione fra tale elemento e l'isolante del cavo e ancora fra l’elemento e il cilindro di resina epossidica tale da escludere la presenza di tracce d’aria e con esse il rischio di scariche elettriche.
Lo spazio interno all’involucro in porcellana è riempito con olio isolante. Il terminale, grazie alla presenza di un involucro in porcellana, è del tipo autoportante e poggia su una base parte di un traliccio o simile.
Sono inoltre noti terminali provvisti con isolante solido del tipo sospesi invece che appoggiati ad una struttura di sostegno.
In questa soluzione il terminale è associato alla struttura con interposizione di un isolatore.
Ad esempio dalla pubblicazione ΊΕΕ Power Cables and Accessories 10KV-180 kV", London, Novembre 1986, pagine 238-241 , è noto un terminale per tensioni di 66 kV per un cavo elettrico il quale è esteso per tutta la lunghezza del terminale.
In questa soluzione, a partire da una estremità del cavo si asporta per un certo tratto lo schermo semiconduttivo e si copre con una vernice conduttiva l'estremità dello schermo fino a rivestire una porzione dell'isolante.
Nella zona di troncatura dello schermo si applicano tubi contraibili al calore di determinata impedenza per la presenza di elementi capacitivi e resistivi i quali associati capacitivamente al conduttore del cavo riducono le sollecitazioni elettriche nella zona di troncatura dello schermo.
Un ulteriore tubo contraibile è poi disposto attorno ai tubi più interni di uguale tipo e attorno alla porzione di isolante del cavo.
Il tubo più esterno comprende un profilo isolante in prossimità dell'estremità d’interruzione dello schermo del cavo.
Una pluralità di alette di materiale isolante di materiale contraibile al calore viene poi calzata sul tubo esterno.
L’installazione del terminale richiede operatori addestrati alla tecnica di contrazione al calore nonché precisione, attenzione al dettaglio e pulizia in tutte le fasi.
Il brevetto W091/16564 cita nella parte descrittiva dello stato dell'arte i terminali realizzati come il precedente con la tecnica di contrazione al calore ed evita il ricorso a tale tecnica avvalendosi di un apposito mandrino su cui è dilatata una camicia di materiale elastomerico provvista di alesature; la camicia è contratta per sfilamento del mandrino su un cavo elettrico a minor diametro già preparato a parte.
La porzione finale del cavo da racchiudere all'interno del terminale comprende il conduttore del cavo, seguito a distanza dall’isolante privato a sua volta di uno strato semiconduttivo e dello schermo.
Costituisce parte della preparazione del cavo un avvolgimento tubolare di materiale formulato per ridurre le sollecitazioni altrimenti presenti all’estremità dello strato semiconduttivo; tale avvolgimento è applicato sullo strato semiconduttivo e sull'isolante.
In alternativa, si può disporre uno strato previsto per le citate sollecitazioni all'interno della camicia interna isolante, ad esempio per coestrusione o per laminazione.
L'estremità superiore del conduttore è associata ad un morsetto piatto provvisto di foro.
Per facilitare lo sfilamento del mandrino si può prevedere una pluralità di nervature su cui poggia la camicia elastomerica e l’impiego di lubrificante fra le nervature.
Il mandrino con la camicia elastomerica è posto attorno alla porzione estrema del cavo già preparata per far parte della terminazione. La torsione della camicia sul mandrino facilita la diffusione del lubrificante sulle nervature e lo sfilamento del mandrino determinando la contrazione della camicia sulla porzione estrema di cavo.
Sono altresi noti terminale per cavi elettrici in cui il cavo elettrico entra solo per un tratto della lunghezza del terminale invece di essere esteso fino al codolo di collegamento alla linea aerea o altro impianto elettrico.
Un esempio di tale terminale del tipo autoportante è descritto nella domanda di brevetto EP 95 101 338.2 della stessa Richiedente.
In questa soluzione, il cavo elettrico è interrotto ad una determinata altezza dal suo ingresso nel terminale e la connessione elettrica per tutta la lunghezza necessaria a raggiungere la linea aerea è attuata con un elemento conduttivo .
L’elemento conduttivo è provvisto esternamente di uno strato elastomerico alettato ed è supportato da una base isolante preferibilmente in resina epossidica poggiante su una struttura di sostegno.
L'assieme costituito dalla base di resina epossidica e dall’elemento conduttivo rendono il terminale di tipo autoportante.
In particolare, l’assieme costituito dalla base di resina epossidica e dall'elemento conduttivo rigido porta il campo elettrico alla superficie del terminale ad un valore compatibile con la rigidità dielettrica dell'aria ed è abbastanza lungo per formare una linea di fuga adatta a resistere alle scariche.
Il cavo elettrico a una data distanza dall'ingresso nel terminale è privato dello schermo lasciando scoperto l'isolante; in corrispondenza della troncatura dello schermo si prevedono mezzi a controllo di campo elettrico formati da un cono deflettore e da un isolante superiore utili a determinare valori di campo elettrico compatibili con la rigidità elettrica dei materiali impiegati e dell’aria circostante.
La base in resina epossidica comprende una cavità conica su cui insiste la porzione estrema dell'isolante dei mezzi a controllo di campo.
Un apposito sistema di molle preme il cono e l'isolante ad esso superiore contro la superficie conica della base in resina in modo tale che fra le superfici di contatto delle varie parti non si abbiano inglobamenti di sacche d’aria a cui come è noto conseguono rischi di scariche elettriche.
La Richiedente ha osservato che, disponendo un terminale per cavo completo in tutte le sue parti prima di essere montato nella sua sede di appoggio e di utilizzo, e lasciando che le operazioni di collegamento al cavo fossero effettuate successivamente, facendo ricorso a tecniche di collegamento, giunzione o fasciatura, rientranti nelle normali conoscenze dei tecnici della società utilizzatrice deirimpianto, in genere una società erogatrice di energia elettrica o simili, le operazioni di messa in opera potevano essere sostanzialmente semplificate e poteva essere accresciuta l’affidabilità del complesso in opera.
NeH’ambito della presente invenzione si è trovato in particolare che un terminale avente una porzione sostanzialmente dimensionata come il cavo per cui il terminale è previsto, poteva consentire di collegare agevolmente, attraverso note tecniche, il terminale stesso al cavo, mentre tutte le operazioni di assemblaggio e prove elettriche del terminale stesso potevano essere eseguite in fabbrica, in ambiente controllato e da parte di personale specializzato, senza richiedere che parte di tali operazioni siano eseguite sul campo o dal cliente.
In un primo aspetto l’invenzione riguarda un complesso di terminazione per un cavo elettrico, comprendente:
- un terminale avente un elemento conduttivo ed un rivestimento isolante esteso sopra di esso e
- mezzi di collegamento ad un cavo elettrico,
caratterizzato dal fatto che
- detto terminale comprende una porzione di connessione, comprendente un conduttore ed un rivestimento isolante ad esso coassiale sostanzialmente cilindrici e aventi lunghezze e diametri prefissati, e - detti mezzi di collegamento comprendono un insieme di giunzione collegante detta porzione di connessione del terminale e una estremità di detto cavo elettrico,
in cui detti lunghezze e diametri prefissati sono compatibili con detto insieme di giunzione.
In una forma preferita di realizzazione, detto rivestimento isolante del terminale comprende un corpo isolante avente mezzi di collegamento ad una struttura esterna di supporto.
In particolare, detta porzione di connessione di detto terminale comprende una porzione di estremità di detto elemento conduttivo e di detto corpo isolante.
Preferibilmente, detto insieme di giunzione collegante detta porzione di connessione del terminale e una estremità di detto cavo elettrico comprende un elemento di connessione elettrica, collegante un conduttore di detto cavo elettrico e detto elemento conduttivo di detto terminale, ed un giunto elastico prefabbricato, ricoprente detto elemento di connessione elettrica ed una porzione di detta porzione di connessione del terminale e di detta estremità di detto cavo elettrico.
In un altro aspetto, la presente invenzione riguarda un terminale per un cavo elettrico di diametro prefissato, comprendente:
- un elemento conduttivo esteso longitudinalmente tra un estremo inferiore ed un estremo superiore,
- un codolo conduttore collegato a detto estremo superiore di detto elemento conduttivo, atto a collegare il terminale ad un impianto elettrico,
- un corpo isolante circondante detto elemento conduttivo,
- un involucro in materiale isolante intorno a detto corpo isolante, - mezzi di controllo di campo inclusi in detto involucro, caratterizzato dal fatto che detto elemento conduttivo comprende una porzione, includente detto estremo inferiore, sostanzialmente cilindrica e detto corpo ìsolante comprende una porzione circondante detto estremo inferiore dell’elemento conduttivo, avente superficie esterna cilindrica coassiale a detta porzione sostanzialmente cilindrica di detto elemento conduttivo.
In particolare, detto corpo isolante comprende un rivestimento conduttivo esteso per un tratto predeterminato di detta porzione circondante l’estremo inferiore dell’elemento conduttivo, atto costituire uno schermo elettrico intorno all’elemento conduttivo stesso.
Preferibilmente, detti mezzi di controllo di campo sono in contatto con detto rivestimento conduttivo del corpo isolante.
In una forma preferita di realizzazione detti mezzi di controllo di campo comprendono un elemento deflettore di campo in materiale elastomerico semiconduttivo.
Preferibilmente, detto rivestimento conduttivo sul corpo isolante comprende una strato di vernice caricata con cariche conduttive.
Preferibilmente, detto corpo isolante comprende mezzi di collegamento ad una struttura esterna di supporto.
In particolare, detti mezzi di collegamento comprendono una flangia trasversale all’asse longitudinale del terminale comprendente una superficie di appoggio del terminale alla struttura di sostegno.
Preferibilmente, in un aspetto della presente invenzione, detto elemento conduttivo e detto corpo isolante costituiscono un complesso sostanzialmente rigido, atto a resistere ad una prefissata sollecitazione trasversale.
Preferibilmente, detto involucro in materiale isolante intorno a detto corpo isolante comprende un una porzione in materiale elastomerico aderente al corpo isolante o elasticamente serrata sul corpo isolante stesso.
Preferibilmente detto involucro in materiale isolante comprende una parte esterna con superficie alettata; preferibilmente detta parte esterna con superficie alettata è costituita da un materiale avente caratteristiche di resistenza all'ambiente esterno.
In una forma preferita di realizzazione, detta prima parte dell’assieme isolante ingloba un elemento deflettore spinto elasticamente lungo la porzione inferiore del corpo isolante a contatto con il rivestimento conduttivo applicato al corpo isolante formante schermo elettrico.
In una particolare forma di realizzazione, detto corpo isolante ingloba nella porzione inferiore un elemento deflettore e detto involucro isolante è formato da un tubo alettato calzato elasticamente e direttamente sulla superficie esterna del corpo isolante.
In un altro aspetto, la presente invenzione riguarda un metodo per collegare un cavo elettrico, comprendente un conduttore elettrico, un rivestimento isolante ed uno schermo disposti intorno a detto conduttore, ad un conduttore scoperto caratterizzato dal fatto che comprende le fasi di:
- predisporre un terminale comprendente un elemento conduttivo, un corpo isolante attorno a detto elemento conduttivo, un involucro in materiale isolante su detto corpo isolante ed un codolo conduttore collegato ad un primo estremo di detto elemento conduttivo; predisporre un rivestimento conduttivo, atto a formare schermo elettrico, sopra un tratto predeterminato della porzione inferiore del corpo isolante,
- disporre mezzi di controllo di campo elettrico ad un estremo di detto rivestimento conduttivo di detto corpo isolante,
e successivamente
- eseguire un collegamento meccanico ed elettrico tra un secondo estremo dell’elemento conduttivo del terminale al conduttore del cavo,
- isolare detto collegamento meccanico ed elettrico,
- collegare lo schermo del cavo al detto rivestimento conduttivo del terminale.
Preferibilmente, il metodo secondo l'invenzione ulteriormente comprende la fase di collegare meccanicamente detto corpo isolante ad una struttura di supporto.
Preferibilmente, dette fasi di isolare detto collegamento meccanico ed elettrico e di collegare lo schermo del cavo al detto rivestimento conduttivo del terminale comprendono applicare un giunto sopra la zona corrispondente a detto collegamento meccanico ed elettrico tra un secondo estremo dell'elemento conduttivo del terminale al conduttore del cavo.
In una particolare realizzazione, detta fase di predisporre un rivestimento conduttivo, atto a formare schermo elettrico, sopra un tratto predeterminato della porzione inferiore del corpo isolante comprende applicare una vernice semiconduttiva al corpo isolante.
Preferibilmente, detti mezzi di controllo di campo elettrico hanno almeno una porzione in pressione sul rivestimento conduttivo del corpo isolante. In una forma preferita di realizzazione detto involucro è calzato elasticamente attorno al corpo isolante.
In particolare, secondo il metodo dell’invenzione, dette fasi di
- predisporre un terminale, comprendente un elemento conduttivo, un corpo isolante attorno a detto elemento conduttivo, un involucro in materiale isolante su detto corpo isolante ed un codolo conduttore collegato ad un primo estremo di detto elemento conduttivo;
- predisporre un rivestimento conduttivo, atto a formare schermo elettrico, sopra un tratto predeterminato della porzione inferiore del corpo isolante,
- disporre mezzi di controllo di campo elettrico ad un estremo di detto rivestimento conduttivo di detto corpo isolante,
sono eseguite in fabbrica prima dell’installazione del terminale sul campo. Preferibilmente, il metodo secondo l’invenzione comprende inoltre provare elettricamente detto terminale, recante detto rivestimento conduttivo e detti mezzi di controllo di campo elettrico in fabbrica, prima dell’installazione sul campo.
Secondo un ulteriore aspetto, la presente invenzione riguarda un metodo per fabbricare un terminale per cavo elettrico caratterizzato dalle fasi di: - predisporre un elemento conduttivo esteso linearmente per una lunghezza prefissata,
- applicare un corpo isolante attorno all’elemento conduttivo,
- applicare un rivestimento conduttivo esternamente per un tratto predeterminato su una porzione del corpo isolante in prossimità di uno degli estremi dell’elemento conduttivo,
applicare mezzi di controllo di campo elettrico in contatto elettrico con detto rivestimento conduttivo,
disporre sopra detto corpo isolante e sopra detti mezzi di controllo di campo elettrico un involucro in materiale isolante avente prefissata estensione superficiale tra una zona di corrispondente all'estremità di detto elemento conduttivo e detti mezzi di controllo di campo elettrico.
Ulteriori caratteristiche appariranno dalla descrizione dettagliata di alcune forme di esecuzione preferita di un terminale per cavo elettrico secondo la presente invenzione.
Tale descrizione verrà fatta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
la figura 1 mostra in sezione longitudinale un terminale secondo l’invenzione, collegato ad un cavo elettrico,
(a figura 2 mostra in una sezione longitudinale il solo terminale di figura 1 ; la figura 3 mostra in un ingrandimento un particolare di figura 2;
la figura 4 mostra in una sezione longitudinale una variante di realizzazione di un particolare del terminale di figura 1 ;
la figura 5 mostra un ingrandimento del giunto di figura 1 ;
la figura 6 mostra l'andamento delle linee di campo in una porzione del terminale di figura 1 nelle condizioni di esercizio,
la figura 7 mostra in una sezione longitudinale in una prima forma di realizzazione una apparecchiatura per verificare della funzionalità del terminale di figura 1 ;
la figura 8 mostra in una sezione longitudinale una ulteriore forma di realizzazione di una apparecchiatura per la verifica della funzionalità del terminale di figura 1.
In figura 1 in si mostra un esempio di realizzazione dell'invenzione, comprendente un terminale 1 associato ad una struttura di sostegno 2, un cavo elettrico 3 e mezzi di collegamento 4 fra il cavo 3 e il terminale 1.
L'estremità superiore del terminale è collegata ad una linea aerea 3', schematizzata in figura 1 con linea tratteggiata.
II cavo elettrico 2, in generale adatto per tensioni comprese fra 60 e 500 KV, tale campo di tensioni essendo generalmente indicato nel settore come “alta tensione”, comprende un conduttore 5, ad esempio una corda di rame, un isolante estruso 6 e uno strato semiconduttivo 7, scalarmente asportate nella sua parte estrema per il collegamento al giunto 4.
Lo strato 7 forma lo schermo al cui interno sono guidate le linee di campo elettrico generate dalla tensione del conduttore 5.
Il cavo elettrico può essere di tipo diverso da quello esemplificato, ad esempio con struttura a strati, in carta o laminato di carta e materiale polimerico, impregnati con olio o miscele isolanti.
II terminale 1 , meglio visibile in figura 2, in cui esso è illustrato separatamente, completato con tutte le sue parti prima di essere associato alla struttura di sostegno 2 e al cavo elettrico 3, comprende un elemento conduttivo 8, esteso tra le estremità superiore e inferiore 9, 10 del terminale, un corpo isolante 11 aderente all’elemento conduttivo , un rivestimento conduttivo 12 applicato per un tratto predeterminato della porzione inferiore esterna del corpo isolante 11 , un elemento di controllo di campo 13, un involucro alettato 14 in materiale isolante, esteso dall'estremità superiore 9 del terminale lino in prossimità della porzione del terminale da associare alla struttura di sostegno; nell’esempio di figura 2, in particolare, l’involucro alettato 14 si estende fino a ricoprire l'elemento di controllo di campo 13, a sua volta in contatto con il bordo superiore 15 del rivestimento conduttivo 12.
Qui di seguito con l’espressione “elemento conduttivo" si intende indicare sia un elemento realizzato interamente in materiale conduttivo, pieno o tubolare, flessionalmente rigido, sia un elemento conduttore flessibile, reso sufficientemente rìgido ai fini dell’invenzione da elementi ulteriori ad esso associati, come illustrato nei seguito, sia ogni altra realizzazione equivalente, ad esempio un elemento in materiale dielettrico a cui si associa chimicamente o meccanicamente uno strato tubolare conduttivo o reso conduttivo.
In alcune forme di realizzazione preferite l’elemento conduttivo è in materiale metallico, quale acciaio, rame, alluminio o altro metallo buon conduttore elettrico.
Per elemento di controllo di campo, qui si intende un corpo conduttivo opportunamente raggiato, detto usualmente elettrodo o deflettore, comunemente realizzato in materiale elastomerico semiconduttivo, inglobato in un corpo in materiale isolante, il tutto dimensionato per mantenere entro limiti accettabili il gradiente di campo elettrico, oppure un materiale avente permettività e conducibilità variabile in funzione del gradiente elettrico, ovvero ancora un sistema a condensatori, dimensionati allo stesso fine.
Il terminale comprende all'estremità superiore un codolo 16, collegato all’elemento conduttivo 8 e sporgente all’esterno per il collegamento con la linea elettrica aerea 3’; il codolo 16 è circondato da un anello di schermo 17, di dimensioni tali da evitare scariche per “effetto corona”.
Secondo una realizzazione preferenziale, il corpo isolante 11 attorno all'elemento conduttivo può essere formato da un unico singolo pezzo, come illustrato nella porzione sinistra di figura 2, ad esempio in resina epossidica, eventualmente comprendente fibre o altre cariche di rinforzo meccanico.
In alternativa, secondo una realizzazione rappresentata nella porzione destra della stessa figura 2, il corpo isolante 1 1 è formato per una prima porzione 11 a, in una resina epossidica, e per la rimanente porzione 11 b con uno strato 18 in materiale elastomerico isolante, ad esempio EPR, gomma siliconica o simili.
Preferibilmente, il gruppo formato dall’elemento conduttivo 8 e dal corpo isolante 11 comprende gli elementi di appoggio destinati ad associare il terminale 1 alla struttura di sostegno 2 visibile in figura 1.
Come più illustrato nell'ingrandimento di figura 3, i citati elementi di appoggio sono preferibilmente realizzati formando il corpo isolante 11 in un singolo pezzo comprendente una flangia 19 posta ad una distanza di valore "a" predeterminato dall'estremo inferiore 10 del terminale; ad esempio per un terminale a 170 KV può essere adatto un valore “a" di circa 500 mm. Nella porzione destra della stessa figura 3, sono mostrati in parte, con linee tratteggiate gli elementi di fissaggio 20 del corpo isolante 11 , costituiti nell'esempio illustrato da una coppia di piastre contrapposte 21 a, 21b, serrate ai lati opposti della flangia 19 tramite tiranti di ancoraggio 22.
Detti elementi di fissaggio 20 comprendono inoltre bulloni 23 e dadi 24 per vincolare la piastra 21 b ad una base 25 della struttura di sostegno 2, come si vede in figura 1.
Il rivestimento conduttivo 12 applicato sulla porzione inferiore del corpo isolante è destinato a costituire uno schermo al cui interno sono contenute le linee del campo elettrico.
Preferibilmente, il rivestimento conduttivo è realizzato con una vernice semiconduttiva applicata sia sulle porzioni tubolari del corpo isolante 11 a valle e a monte della flangia 19 sia sulla superficie superiore della stessa flangia; in una realizzazione la vernice comprende una resina di tipo isolante caricata con parti conduttive, ad esempio una resina epossidica caricata con grafite; in alternativa si può prevedere una nastratura semiconduttiva tesa attorno al corpo isolante, un tubo elastico termoretraibile caricato con nerofumo, un tubo in alluminio con flangia orizzontale oppure un'altra soluzione equivalente utile a formare uno schermo elettrico intorno all’elemento conduttivo 8.
L'elemento di controllo di campo 13 è destinato nell’esercizio del terminale a delimitare la distanza delle linee di campo elettrico fuoriuscenti dal bordo superiore 15 del rivestimento conduttivo 12 a valori compatibili con la rigidità dell'aria dell'ambiente circostante.
Secondo la realizzazione preferenziale di figura 2, l’elemento di controllo di campo 13 comprende un corpo deflettore 26, in materiale elastomerico semiconduttivo, inglobato nella porzione inferiore di un manicotto isolante 27 che riveste il corpo isolante 11 .
Il manicotto isolante 27 è formato da una mescola elastomerica isolante, ad esempio in EPR (elastomero a base di copolimero etilene-propilene, o terpolimero a base di etilene-propilene-diene), priva di cariche conduttive, e il corpo deflettore 26 è formato da una mescola semiconduttiva, ad esempio una mescola a base di EPR resa conduttiva da cariche di nerofumo.
Per mescola isolante qui si intende una mescola elastomerica avente una resistività sostanzialmente non inferiore a 1012 Qcm; per mescola semiconduttiva qui si intende una mescola elastomerica avente una resistività sostanzialmente non superiore a 104 Qcm.
L’involucro alettato 14 è formato da un materiale isolante, calzato elasticamente sul manicotto 27. In alternativa, il manicotto 27 stesso può essere realizzato con superficie esterna alettata, nel caso che il materiale con cui è costituito sia adatto alle condizioni d’uso previste. In tal caso l’involucro alettato 14 costituisce una porzione del manicotto 27.
L'involucro isolante alettato 14 è adatto a resistere all’ambiente esterno, quindi in grado di non manifestare nelle condizioni di impiego il fenomeno del “tracking”, descrìtto nella norma IBC 1109 del 1992 come una degradazione irreversibile della superficie del materiale isolante, con formazione di percorsi conduttivi anche in condizioni asciutte.
Un materiale adatto allo scopo è, ad esempio, una mescola a base di EPR (sopra definita), oppure gomma siliconica.
Secondo la realizzazione di figura 2 l’involucro isolante alettato 14 si estende fino a ricoprire la porzione inferiore del cono deflettore 26; in altre forme di realizzazione del trovato l’involucro potrebbe estendersi diversamente rispetto a quanto indicato in figura, in base alle specifiche esigenze di impiego.
La figura 4 illustra una seconda forma di realizzazione del terminale; in questa figura le parti uguali a quelle del terminale di figura 2 sono indicate con gli stessi riferimenti numerici.
Nella forma di realizzazione del terminale di figura 4 il corpo isolante 1 T ingloba l’elemento deflettore di campo 26.
Il corpo isolante 1 T, analogamente a quanto già indicato per il corpo isolante 11 nella realizzazione di figura 1 , può essere formato da un unico pezzo, preferibilmente in resina epossidica rinforzata con fibre o simili cariche, o in altro materiale isolante, come illustrato nella parte sinistra di figura 4; in alternativa, come mostrato nella parte destra di figura 4, da una parte inferiore 11’a in materiale isolante, ad esempio resina epossidica, e da una parte superiore 11’b formata da uno strato di materiale isolante elastomerico, ad esempio EPR.
In entrambe le soluzioni citate è presente un involucro isolante alettato 14, a forma sostanzialmente tubolare, di sottile spessore, in materiale elastomerico associato alla superfìcie cilindrica interna di resina del corpo isolante. Convenientemente, tale involucro, oltre a fornire una superficie alettata sufficientemente estesa per evitare il fenomeno delle scariche superficiali, fornisce una protezione al corpo isolante dalle sollecitazioni ambientali, come umidità e simili.
A titolo di esempio, con riferimento alle quote indicate in figura 2, e corrispondentemente per la realizzazione di figura 4, si ha per un terminale fino a 170 KV un’altezza complessiva H fra il codolo e l'estremo inferiore di circa 2500 mm, avendo indicato con H la somma della distanza “a", già citata, pari a circa 500 mm, e della distanza “h” fra il codolo 16 e la superficie superiore della flangia 19, pari a circa 2000 mm.
Il valore "h” è determinato dalla necessità di distanziare sufficientemente il codolo in tensione 16 dalla flangia 19 associata alla struttura di sostegno, collegata elettricamente a terra, in modo tale che la superficie alettata dell’involucro 14 origini una linea di fuga atta ad evitare scariche elettriche verso terra.
Nell’esempio descritto, il valore della linea di fuga è di circa 4000 mm.
II valore “a" è determinato dalla necessità di disporre di uno spazio sufficiente al di sotto della flangia 19 per potere effettuare validamente un collegamento elettrico e meccanico fra il terminale e il cavo elettrico.
A tale scopo, il gruppo formato dall'elemento conduttivo e dal corpo isolante è convenientemente già predisposto per un successivo collegamento con il cavo elettrico.
In particolare, come si mostra in figura 3, l’elemento conduttivo 8 in prossimità del suo estremo inferiore presenta una porzione 10a non ricoperta dal corpo isolante 11 ; a sua volta il corpo isolante 11 è provvisto di una gola anulare 28, il tutto atto a consentire un agevole collegamento con il cavo, come spiegato più avanti.
Nella realizzazione mostrata nelle figure da 1 a 3, convenientemente il diametro della parte cilindrica del corpo isolante nella sua parte disposta superiormente alla flangia 19 ha valore superiore a quello del corrispondente prolungamento al di sotto della flangia stessa.
Inoltre, come mostrato in figura 3, anche il diametro dell’elemento conduttivo 8 nella sua parte 8a disposta superiormente alla flangia 19 ha valore superiore a quello del corrispondente prolungamento 8b al di sotto della flangia stessa
In tal modo, si incrementa la capacità autoportante dell’elemento conduttivo con conseguente maggior resistenza alle forze agenti trasversalmente al terminale e si distribuiscono su una maggior sezione del corpo isolante le linee di campo elettrico.
Nell’esempio di figura 2, per tensioni fino a 170 KV, l’elemento conduttivo è in alluminio (avional bonificato) e ha un diametro “d0" di 50 mm; il diametro del corpo isolante ha un valore “d" pari a 200 mm; il valore del diametro “c” della porzione inferiore dell'elemento 8 ed il corrispondente diametro del prolungamento del corpo isolante sotto la flangia 19 sono determinati dalla misura di cavo per il quale il terminale è previsto e sono convenientemente pari o simili ai corrispondenti diametri del conduttore e dell’isolamento del cavo da collegare.
il terminale 1 di figura 2 e 4 costituisce una unità completa in tutte le sue parti funzionali, indipendentemente dal cavo elettrico per cui è destinato. Pertanto il terminale 1 può essere fabbricato e provato in modo indipendente, e poi trasportato sul luogo di installazione per essere associato alla struttura di sostegno ed al cavo relativo.
La figura 1 mostra il terminale 1 in posizione di installazione sulla struttura di sostegno 2 avendo la propria flangia 19 chiusa fra le piastre opposte 21 a, 21 b serrate reciprocamente dai tiranti 22 e la piastra superiore 21 b fissata alla base 25 della struttura tramite il sistema bulloni e dadi 23, 24.
II terminale è collegato superiormente alla linea aerea 3' tramite il codolo 16.
Il metodo di collegamento del terminale al cavo nell’aspetto più generale dell’invenzione comprende le seguenti fasi fondamentali:
a) disporre il cavo 3 all’esterno e in posizione inferiore al terminale 1 avendo denudato l’estremità del conduttore centrale 5 di una porzione dell’isolante 6 e quest’ultimo di una porzione di schermo 7
b) collegare meccanicamente ed elettricamente l’estremo superiore del conduttore 5 del cavo all'estremo inferiore 10 dell'elemento conduttivo 8; c) collegare lo schermo 7 del cavo al rivestimento conduttivo 12 del corpo isolante 1 1.
Vantaggiosamente, le fasi a, b, c possono essere attuate dagli abituali operatori esperti nel campo dei cavi elettrici, evitando di ricorrere alle operazioni richieste dalla tecnica nota, in cui è richiesta l'introduzione del cavo all'interno di un terminale parzialmente o per tutta la sua lunghezza, con l'intervento di specialisti a conoscenza delle specifiche caratteristiche del terminale.
Il collegamento del cavo al terminale, in particolare il riprìstino dell'isolamento e dello schermo nella zona di giunzione, può comprendere tecniche del tipo usuale nei collegamenti fra due pezzature di cavo, ad esempio mediante applicazione di nastri o simili, oppure, preferibilmente, mediante l'impiego di giunti di tipo elastico prefabbricati, come descritto qui di seguito a titolo di esempio come illustrato in figura 1 e nell’ingrandimento di figura 5.
Il giunto 4 comprende un morsetto 29 per collegare fra loro il conduttore 5 del cavo e l'elemento conduttivo 8 del terminale, una graffa metallica 30, sostanzialmente tubolare e realizzata in due parti separabili, le cui estremità 31 , 32 sono inserite rispettivamente nella gola 28 del corpo isolante 11 del terminale e in una apposita gola 33 ricavata nell’isolante 6 del cavo; (a graffa 30 ha lo scopo di evitare movimenti relativi per effetto di ritiro termico dei rispettivi materiali, come più dettagliatamente descritto nel brevetto EP 0199.742.
(I morsetto 29 e la graffa 30 sono convenientemente collegati elettricamente da un filo conduttore 34 in modo da determinare fra essi una condizione equipotenziale con conseguente assenza di scariche elettriche anche in presenza di aria.
Il giunto comprende ulteriormente un corpo deflettore di campo 35, in materiale elettricamente conduttivo, un rivestimento di materiale isolante 36 prestampato, ed una guaina 37 di materiale semiconduttivo, le cui estremità sono rispettivamente a contatto con lo schermo 7 del cavo e con il rivestimento semiconduttivo 12 del corpo isolante 11 del terminale.
Una calza di rame 37’, anch’essa in contatto elettrico con lo schermo 7 del cavo e con il rivestimento semiconduttivo 12 circonda il giunto per evitare l’influsso di correnti capacitive; una o più guaine esterne, non rappresentate, rivestono quindi l'insieme.
La figura 1 mostra inoltre gli elementi di messa a terra della struttura di sostegno 2 del terminale.
Tali elementi comprendono una treccia di rame 38, applicata fra la piastra 21a, collegata elettricamente alla base 25, e un collare 39 serrato sullo schermo 7 del cavo; una apposito cavo elettrico 40 porta il collare 39 al potenziale di terra.
Una guaina 41 , di polietilene o simili, è disposta esternamente allo schermo del cavo 3, con funzioni di protezione dello schermo metallico del cavo stesso dalla corrosione che si potrebbe verificare in caso di penetrazione di acqua.
Nella realizzazione di figura 1 , è possibile controllare l'integrità della guaina 41, ad esempio la presenza di eventuali fori della guaina stessa.
Tale controllo viene realizzato applicando tensione elettrica allo schermo metallico del cavo, ad esempio mediante un generatore portatile, e verificando il suo isolamento rispetto a terra. Per eseguire tale prova si rimuovono provvisoriamente i collegamenti 38 e 40, in modo da poter innalzare il potenziale dello schermo rispetto a terra per il tempo necessario alla verifica.
A tale scopo è presente una interruzione della continuità dello strato di vernice semiconduttiva 12 in corrispondenza della flangia 19, tra la porzione inferiore del corpo 11 , su cui è calzato il giunto 4, e la porzione superiore del corpo 11 , i modo da separare elettricamente lo schermo del cavo, che deve essere messo in tensione, dal supporto 2, che si trova al potenziale di terra.
Il terminale 1 collegato al giunto 4 opera come descritto qui di seguito.
11 terminale si caratterizza per il fatto di comprendere al suo interno un simulacro di cavo formato dall’elemento conduttivo associato al corpo isolante sulla cui porzione inferiore sia a monte che a valle della flangia 19 è applicata la vernice semiconduttiva 12 destinata a formare uno schermo elettrico.
Le linee di campo elettrico sono comprese fra il valore di potenziale massimo dell’elemento conduttivo e il valore di potenziale dello schermo (costituito dalla vernice semiconduttiva 12), collegato a terra.
In corrispondenza dell’interruzione dello schermo e cioè in corrispondenza del bordo superiore 15 dello strato di vernice semiconduttiva 12, si ha il passaggio da una zona in cui le linee di campo elettrico sono racchiuse all’interno dell'isolante 11 ad una zona aperta; in tale zona si manifesterebbe un infittimento delle linee di campo elettrico equipotenziali in senso radiale in quanto il citato bordo superiore dello schermo avendo la forma di uno spigolo assume valori elevati di curvatura.
Come è noto, in un terminale il valore del gradiente del campo elettrico in una determinata zona è espresso sostanzialmente dal rapporto fra il potenziale elettrico in tale zona e la distanza fra le linee adiacenti equipotenziali.
Pertanto in corrispondenza del bordo superiore dello schermo si avrebbe un valore del gradiente di campo eccessivo con rischio di scariche elettriche. In accordo con la realizzazione di figura 1 , il citato infittimento delle linee di campo elettrico è evitato per la presenza del cono deflettore 26 inglobato nel manicotto isolante 27.
Nella realizzazione di figura 2, il manicotto 27 si caratterizza vantaggiosamente per un allargamento di sezione nella porzione inferiore rispetto alla rimanente parte, sia allo scopo di consentire l’inglobamento di un cono deflettore 26 di adeguate dimensioni sia per determinare una dimensione sufficiente ad un allontanamento radiale reciproco fra le linee di forze del campo elettrico, in modo da ottenere un valore di gradiente elettrico alla superficie esterna compatibile con la rigidità dei materiali impiegati e dell'aria circostante.
Nella forma di realizzazione preferenziale illustrata, per tensioni fino a 170 KV, il diametro corrispondente all’allargamento di sezione del manicotto 27 ha un valore UD” pari a 440 mm quando i valori del diametro dell'elemento conduttivo 8 e del corpo isolante 11 sono quelli citati in precedenza.
A titolo di esempio, nella parte sinistra di figura 6 si mostra qualitativamente l’andamento delle linee di campo elettrico e il relativo distanziamento determinato dai mezzi a controllo di campo, adatti ad operare con valori di rigidità elettrica in aria inferiori a 2, 5 KV/mm e preferibilmente inferiori a 2 KV/mm.
Il buon funzionamento dei terminale dipende ulteriormente dai valori di altezza realizzati fra codolo 16 in tensione e flangia 19 a contatto con la struttura di sostegno al potenziale di terra.
A tal fine, le caratteristiche autoportanti del terminale, determinate dalla sua porzione centrale rigida appoggiata tramite la flangia 19 alla struttura di sostegno, consentono di ottenere un terminale, adatto ad operare in posizione eretta, avente lunghezza tale da fornire un percorso in aria sufficientemente lungo perché la corrente di fuga assuma valori trascurabili. Grazie alla sua rigidità a flessione il terminale può operare senza significative deformazioni e in presenza di spinte trasversali.
La presenza di innumerevoli alesature sul manicotto isolante 27 contribuisce a fornire una linea di fuga di valore sufficientemente elevato per evitare scariche elettriche superficiali.
Le condizioni per determinare tale linea di fuga sono specificate, ad esempio, nella pubblicazione 815 del 1986 della “International Electrotechnical Commission” dal titolo “ Guide for thè selection of insulators in respect of polluted conditions”.
Il valore di altezza “h1" del terminale unito alla forma e alle dimensioni delle alesature dell’involucro 11 porta al valore della linea di fuga citato in precedenza.
Come mostra la figura 1 , in corrispondenza del passaggio fra le superfici, superiore e inferiore, della flangia 19 si nota una interruzione dello schermo 12.
Tuttavia, la realizzazione del terminale 1 prevede di attribuire valori di spessore della flangia 19 tali per cui l’andamento delle linee di campo elettrico non si discosti sostanzialmente dall'andamento che si avrebbe in presenza di schermo anche in tale zona, salvo un leggero rigonfiamento radiale, mostrato qualitativamente in figura 6, a cui, come si è constatato, non corrisponde alcun rischio di eccessivo valore del gradiente elettrico. Si cita che in nel terminale fino a 170 KV, con le dimensioni dell'esempio descritto in precedenza, un adatto spessore della flangia 19 è dell’ordine di circa 40 mm.
L’andamento delle linee di campo elettrico in corrispondenza del giunto 4, in presenza del deflettore 35 e della guaina in materiale semiconduttivo è mostrato qualitativamente nella figura 5.
Il corretto funzionamento del terminale dipende da molteplici caratteristiche, determinate in accordo con l’invenzione nel processo di fabbricazione del terminale ancor prima del suo montaggio sulla struttura di sostegno 2.
Un prima condizione essenziale per il corretto funzionamento del terminale è l’assenza di aria fra le varie parti soggette a elevata differenza di potenziale elettrico, in particolare assenza di sacche d'aria fra l’elemento conduttivo 8 e il corpo isolante 11 per tutta la loro estensione, fra il rivestimento conduttivo 12 e il corpo isolante 11 , fra il cono deflettore 26 e il corpo isolante 11 , fra l'involucro alettato 14 e il cuscinetto isolante 27.
Infatti la presenza di aria, esposta a fenomeni di ionizzazione in presenza di campo elettrico, innescherebbe l’insorgere di scariche elettriche fra la parte a maggior potenziale verso quella a potenziale zero.
Un conveniente risultato ai fini del funzionamento è stato ottenuto nel modo seguente.
II corpo isolante 11 è reso perfettamente aderente all’elemento conduttivo 8 ad esempio con un procedimento di stampatura comprendente le fasi di disporre in uno stampo l’elemento conduttivo e colare o estrudere attorno ad esso il materiale destinato a formare il corpo isolante stesso, oppure realizzando un avvolgimento con fibre o filati isolanti (come ad esempio fibra di vetro o fibre poliaramidiche e simili), disposti intorno all’elemento conduttivo e impregnati con una resina, ad esempio termoindurente (poliestere, epossidica o simili).
L'aderenza dello schermo semiconduttivo 12 ad una porzione predeterminata de) corpo isolante è, ad esempio, ottenuta realizzando lo schermo stesso mediante l'applicazione di una vernice semiconduttiva sopra la porzione prevista della superficie esterna del corpo 1 1.
Il deflettore 26 è reso aderente al rivestimento conduttivo 12 in quanto convenientemente realizzato in materiale elastomerico ed inglobato nel manicotto 27, il tutto essendo calzato elasticamente sul corpo isolante 11, in modo che il deflettore prema sul rivestimento semiconduttivo, ad esempio con un grado di interferenza almeno pari al 10% tra manicotto 27 e corpo isolante 1 1.
In alternativa, il manicotto 27 può essere stampato direttamente sul corpo 11 , dopo aver predisposto sullo stesso il deflettore 26; in questo caso, l’adesione fra gli elementi può essere favorita mediante l’interposizione di un materiale adesivo.
L’involucro alettato 14 è reso aderente alla superficie del manicotto isolante 27.
In una forma di realizzazione, l’involucro alettato 14 è applicato sul manicotto isolante 27 dopo essere stato stampato a parte, mediante inserimento elastico del primo sul secondo.
In alternativa, nel caso che i materiali impiegati abbiano adatte caratteristiche, l'involucro alettato 14 può far parte integrante del manicotto stesso, costituendone la porzione esterna; il profilo alettato può essere realizzato sia mediante stampaggio, sia mediante lavorazione meccanica, mediante asportazione di truciolo, molatura, rettifica e simili.
In alternativa, l’involucro alettato 14 può essere stampato attorno al corpo isolante 11 adottando uno stampo alettato, atto ad essere riempito ad esempio con silicone liquido; tale tecnica può consentire sia di realizzare la sola parte formante l’involucro alettato, sia, eventualmente, l'intero complesso costituito dal manicotto isolante 27 e dall’involucro alettato 14, che in tal caso ne costituisce la porzione esterna.
Un terminale secondo la presente invenzione può essere favorevolmente sottoposto ad un metodo di controllo di qualità finale in modo da fornire al cliente la garanzia di un successivo funzionamento in esercizio in assenza di qualsiasi ulteriore collaudo.
A titolo di esempio, si descrive nel seguito un primo metodo per il controllo di qualità del terminale, con riferimento alla forma di realizzazione raffigurata in figura 2. A tal fine, il terminale, costruito come indicato in precedenza, viene completato con il montaggio all’estremo superiore dell'anello di schermo 17 e del codolo 16.
Come mostra lo schema di prova di figura 7, il metodo si avvale di un’ampolla 43, con una superficie conduttiva, e di un contenitore metallico 44 riempito da un fluido isolante 44a.
II metodo comprende le fasi di:
- disporre l’ampolla 43 attorno all’estremità dell’elemento conduttivo 8; - introdurre la porzione di terminale comprendente l’ampolla 43 nel fluido isolante all'Interno del contenitore metallico 44 collegato elettricamente a terra e a distanza predeterminata per uniformità di prova dalla pareti del contenitore;
- applicare una tensione di valore predeterminato fra il codolo 16 del terminale e la messa a terra 45 del contenitore.
Nell'esempio, l'ampolla ha un diametro esterno di 300 mm, le superfìci della ampolla 43 sono ad una distanza di 350 mm dalle pareti laterali del contenitore 44, il fluido isolante è un olio minerale; la tensione di prova corrisponde a quella di esercizio del terminale ed è incrementabile fino al 250% della tensione di esercizio stessa.
Il risultato positivo della prova corrisponde ad assenza di scariche elettriche fino alla suddetta massima tensione di prova.
II metodo sopra descritto consente di fornire al cliente un terminale già garantito per un successivo buon funzionamento, nonché completo in tutte le sue parti e predisposto per una successiva connessione al cavo elettrico. Secondo un metodo alternativo il controllo di qualità del terminale in accordo con l’invenzione è attuato con la prova schematizzata in figura 8. A tale scopo è predisposta una barra conduttiva 46, avente convenientemente lo stesso diametro dell’elemento conduttivo 8 e del conduttore del cavo per il quale il terminale è previsto, provvista all’estremo inferiore di una sfera 47, il tutto inglobato in una massa di resina isolante 48, avente una porzione superiore 48a dimensionata come l'isolante del cavo per il quale il terminale è previsto.
La massa di resina è rivestita da uno strato semiconduttivo 49 a distanza predeterminata dalla sfera 47, ad esempio ad una distanza di circa 100 mm. Il metodo comprende quindi le fasi di:
- collegare lo strato semiconduttivo 49 ad un impianto di messa a terra 50, - collegare, tramite un morsetto 29 atto a fornire il contatto elettrico, l’estremo superiore della barra conduttiva 46, sporgente dalla porzione superiore isolante 48, all’elemento conduttivo 8 del terminale,
- applicare un giunto 4 sopra il morsetto 29, collegando lo strato semiconduttivo 49 della massa di resina 48 al rivestimento conduttivo 12 sul corpo isolante 1 1 del terminale;
- applicare tensione fra il codolo 16 del terminale e l'impianto di messa a terra 50.
Preferibilmente, il giunto 4 di figura 8 è del tipo già descritto in precedenza in figura 5.
In accordo con questa soluzione si omette per semplicità la descrizione del giunto e si indicano le varie parti del giunto con gli stessi riferimenti numerici del precedente.
L'accettabilità del terminale è determinata dall'assenza di scariche elettriche fino ai massimi valori di tensione e secondo le modalità previsti dalle norme di collaudo.
Il metodo consente di verificare sia il buon grado di funzionamento del terminale sia quello del suo collegamento al giunto, con vantaggi per il cliente in particolare nel caso in cui il giunto impiegato nella prova sia un giunto di tipo prefabbricato dello stesso tipo previsto per essere impiegato nell'installazione definitiva come indicato in figura 1.
Il terminale, garantito nel funzionamento dai metodi di prova ora descritti, non richiede al suo interno alcuna operazione successiva in sede di installazione per cui mantiene invariata nel tempo la configurazione delle varie parti componenti e le caratteristiche ottenute.
In confronto con il terminale descritto nella domanda di brevetto EP 95 101 338.2 della stessa Richiedente, già citata, il terminale secondo la presente invenzione risulta conveniente.
Infatti anche per il terminale della suddetta domanda di brevetto si può prevedere una prova di qualità dopo la fabbricazione e prima della sua installazione, introducendo al suo interno con modalità note un campione di cavo uguale a quello che dovrà essere effettivamente usato in sede di installazione definitiva del terminale.
Tuttavia, in tale realizzazione, sono richieste specifiche operazioni di montaggio per realizzare le richieste condizioni di serraggio dei relativi elementi di controllo di campo, che influiscono sensibilmente sul risultato della prova, e devono in ogni caso essere nuovamente ripetute al momento del'installazione del terminale
Le fasi di collaudo e di successiva installazione di tale terminale noto richiedono dunque ripetuti interventi all’interno del terminale stesso, con operazioni e tarature molto delicate, nonché sofisticate tecniche di assemblaggio proprie di operatori specializzati nel campo dei terminali.
Diversamente, il terminale secondo la presente invenzione si avvale di un complesso esteso longitudinalmente per tutta la lunghezza del terminale stesso, formato dall'elemento conduttivo 8 e dal corpo 11, sul quale sono calzati elasticamente prima il manicotto isolante 27, in cui è inglobato il deflettore 26 e poi, sul manicotto 27 l’involucro alettato 14 ottenendo la perfetta aderenza dei vari elementi indispensabile per evitare l’inglobamento di sacche d’aria, il tutto essendo eseguito in fabbrica, i condizioni controllate e da personale specializzato, e seguito poi da specifiche operazioni di collaudo.
La presente soluzione si distingue quindi dalla precedente nonché dai terminali con porcellana e olio isolante indicati nello stato dell’arte, non solo per (e soluzioni secondo l’invenzione descritte in precedenza ma anche per il fatto di non richiedere il ricorso ai sistemi tradizionali di spinta con molle e con essi la necessaria successiva operazione di regolazione.
Il terminale in accordo con l’invenzione mantiene nel tempo lo stato di aderenza ottenuto in fabbrica e consente quindi il collegamento del terminale al cavo elettrico senza la necessità di ulteriori collaudi specifici del terminale stesso.
Inoltre, il terminale in accordo con l’invenzione risulta autoportante in posizione eretta, anche in presenza di sollecitazioni trasversali, evitando il ricorso a strutture tradizionali autoportanti con involucro esterno in porcellana e olio isolante all'interno, con vantaggi derivanti dall'assenza di rischi di esplosione o incendio in presenza di scariche elettriche interne. Si nota in particolare che, sebbene in precedenza l'elemento conduttivo 8 sia stato definito come “rigido”, la rigidità dell'insieme è garantita dal complesso costituito dall'elemento 8 e dal corpo 11 ; pertanto, nel caso che il corpo 11 sia tale da fornire da solo le desiderate caratteristiche di rigidità al terminale, ad esempio essendo realizzato in vetroresina o simili, all’elemento 8 potrà essere richiesta la sola funzione di conduttore elettrico. In alternativa, le caratteristiche di rigidità meccanica potranno essere ripartite, in base alle specifiche esigenze di impiego tra l’elemento 8 ed il corpo 11 , ed eventualmente ulteriori elementi presenti, fino a raggiungere la desiderata rigidità del complesso.
Risulta poi chiaro che l'invenzione non è limitata strettamente a quanto precedentemente descritto ma che si intendono in essa comprese anche tutte quelle soluzioni e quegli accorgimenti alternativi, ancorché qui non espressamente descritti, tuttavia per ogni tecnico dell’arte facilmente deducibili sulla base della presente soluzione inventiva.

Claims (27)

  1. Rivendicazioni 1. Complesso di terminazione per un cavo elettrico, comprendente: - un terminale avente un elemento conduttivo ed un rivestimento isolante esteso sopra di esso, - mezzi di collegamento ad un cavo elettrico, caratterizzato dal fatto che - detto terminale comprende una porzione di connessione, comprendente un conduttore ed un rivestimento isolante ad esso coassiale sostanzialmente cilindrici e aventi lunghezze e diametri prefissati, e - detti mezzi di collegamento comprendono un insieme di giunzione collegante detta porzione di connessione del terminale e una estremità di detto cavo elettrico, in cui detti lunghezze e diametri prefissati sono compatibili con detto insieme di giunzione.
  2. 2. Complesso di terminazione per un cavo elettrico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto rivestimento isolante del terminale comprende un corpo isolante avente mezzi di collegamento ad una struttura esterna di supporto.
  3. 3. Complesso di terminazione per un cavo elettrico secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta porzione di connessione di detto terminale comprende una porzione di estremità di detto elemento conduttivo e di detto corpo isolante.
  4. 4. Complesso di terminazione per un cavo elettrico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto insieme di giunzione collegante detta porzione di connessione del terminale e una estremità di detto cavo elettrico, comprende un elemento di connessione elettrica, collegante un conduttore di detto cavo elettrico e detto elemento conduttivo di detto terminale ed un giunto elastico prefabbricato, ricoprente detto elemento di connessione elettrica ed una porzione di detta porzione di connessione del terminale e di detta estremità di detto cavo elettrico.
  5. 5. Terminale per un cavo elettrico di diametro prefissato, comprendente: - un elemento conduttivo esteso longitudinalmente tra un estremo inferiore ed un estremo superiore, - un codolo conduttore collegato a detto estremo superiore di detto elemento conduttivo, atto a collegare il terminale ad un impianto elettrico, - un corpo isolante circondante detto elemento conduttivo, - un involucro in materiale isolante intorno a detto corpo isolante, - mezzi di controllo di campo inclusi in detto involucro, caratterizzato dal fatto che detto elemento conduttivo comprende una porzione, includente detto estremo inferiore, sostanzialmente cilindrica e detto corpo isolante comprende una porzione, circondante detto estremo inferiore dell'elemento conduttivo, avente superficie esterna cilindrica coassiale a detta porzione sostanzialmente cilindrica di detto elemento conduttivo.
  6. 6. Terminale secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che detto corpo isolante comprende un rivestimento conduttivo esteso per un tratto predeterminato di detta porzione circondante l’estremo inferiore dell’elemento conduttivo, atto costituire uno schermo elettrico intorno all’elemento conduttivo stesso.
  7. 7. Terminale secondo la rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di controllo di campo sono in contatto con detto rivestimento conduttivo del corpo isolante.
  8. 8. Terminale secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di controllo di campo comprendono un elemento deflettore di campo in materiale elastomerico semiconduttivo.
  9. 9. Terminale secondo la rivendicazione 6 caraterizzato dal fato che deto rivestimento conduttivo sul corpo isolante comprende una strato di vernice caricata con cariche conduttive.
  10. 10. Terminale secondo la rivendicazione 5 caraterizzato dal fato che deto corpo isolante comprende mezzi di collegamento ad una struttura esterna di supporto.
  11. 11. Terminale secondo (a rivendicazione 10 caraterizzato dal fato che detti mezzi di collegamento comprendono una flangia trasversale all'asse longitudinale del terminale comprendente una superficie di appoggio del terminale alla struttura di sostegno.
  12. 12. Terminale secondo la rivendicazione 5 caraterizzato dal fatto che detto elemento conduttivo e deto corpo isolante costituiscono un complesso sostanzialmente rìgido, atto a resistere ad una prefissata sollecitazione trasversale.
  13. 13. Terminale secondo la rivendicazione 5 caraterizzato dal fatto che detto involucro in materiale isolante intorno a detto corpo isolante comprende un una porzione in materiale elastomerico aderente al corpo isolante.
  14. 14. Terminale secondo la rivendicazione 13 caraterizzato dal fatto che detto involucro in materiale isolante intorno a detto corpo isolante comprende un una porzione in materiale elastomerico elasticamente serrata sul corpo isolante.
  15. 15. Terminale secondo la rivendicazione 13 caratterizzato dal fatto che detto involucro in materiale isolante comprende una parte esterna con superficie alettata.
  16. 16. Terminale secondo la rivendicazione 15 caratterizzato dal fatto che detta parte esterna con superficie alettata è costituita da un materiale avente caratteristiche di resistenza all’ambiente esterno.
  17. 17. Terminale secondo la rivendicazione 14 caratterizzato dal fatto che detta prima parte dell’assieme isolante ingloba un elemento deflettore spinto elasticamente lungo la porzione inferiore dei corpo isolante a contatto con il rivestimento conduttivo applicato al corpo isolante formante schermo elettrico.
  18. 18. Terminale secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che detto corpo isolante ingloba nella porzione inferiore un elemento deflettore e detto involucro isolante è formato da un tubo alettato calzato elasticamente e direttamente sulla superficie esterna del corpo isolante.
  19. 19. Metodo per collegare un cavo elettrico, comprendente un conduttore elettrico, un rivestimento isolante ed uno schermo disposti intorno a detto conduttore, ad un conduttore scoperto caratterizzato dal fatto che comprende le fasi di: - predisporre un terminale comprendente un elemento conduttivo, un corpo isolante attorno a detto elemento conduttivo, un involucro in materiale isolante su detto corpo isolante ed un codolo conduttore collegato ad un primo estremo di detto elemento conduttivo; - predisporre un rivestimento conduttivo, atto a formare schermo elettrico, sopra un tratto predeterminato della porzione inferiore del corpo isolante, - disporre mezzi di controllo di campo elettrico ad un estremo di detto rivestimento conduttivo di detto corpo isolante, e successivamente - eseguire un collegamento meccanico ed elettrico tra un secondo estremo dell'elemento conduttivo del terminale al conduttore del cavo, isolare detto collegamento meccanico ed elettrico, - collegare lo schermo del cavo al detto rivestimento conduttivo del terminale.
  20. 20. Metodo secondo la rivendicazione 19 caratterizzato dal fatto che ulteriormente comprende la fase di collegare meccanicamente detto corpo isolante ad una struttura di supporto.
  21. 21. Metodo secondo la rivendicazione 19 caratterizzato dal fatto che dette fasi di isolare detto collegamento meccanico ed elettrico e di collegare lo schermo del cavo al detto rivestimento conduttivo del terminale comprendono applicare un giunto sopra la zona corrispondente a detto collegamento meccanico ed elettrico tra un secondo estremo dell’elemento conduttivo dei terminale al conduttore dei cavo.
  22. 22. Metodo secondo la rivendicazione 19 caratterizzato dal fatto che detta fase di predisporre un rivestimento conduttivo, atto a formare schermo elettrico, sopra un tratto predeterminato della porzione inferiore del corpo Ìsolante comprende applicare una vernice semiconduttiva al corpo isolante.
  23. 23. Metodo secondo la rivendicazione 19 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di controllo di campo elettrico hanno almeno una porzione in pressione sul rivestimento conduttivo del corpo isolante.
  24. 24. Metodo secondo la rivendicazione 19 caratterizzato dal fatto che detto involucro è calzato elasticamente attorno al corpo isolante.
  25. 25. Metodo secondo la rivendicazione 19 caratterizzato dal fatto che dette fasi di - predisporre un terminale, comprendente un elemento conduttivo, un corpo isolante attorno a detto elemento conduttivo, un involucro in materiale isolante su detto corpo isolante ed un codolo conduttore collegato ad un primo estremo di detto elemento conduttivo; - predisporre un rivestimento conduttivo, atto a formare schermo elettrico, sopra un tratto predeterminato della porzione inferiore del corpo isolante, - disporre mezzi di controllo di campo elettrico ad un estremo di detto rivestimento conduttivo di detto corpo isolante, sono eseguite in fabbrica prima dell'installazione del terminale sul campo.
  26. 26. Metodo secondo la rivendicazione 25 caratterizzato dal fatto che comprende provare elettricamente detto terminale, recante detto rivestimento conduttivo e detti mezzi di controllo di campo elettrico in fabbrica, prima dell'installazione sul campo.
  27. 27. Metodo per fabbricare un terminale per cavo elettrico caratterizzato dalle fasi di: - predisporre un elemento conduttivo esteso linearmente per una lunghezza prefissata, - applicare un corpo isolante attorno all’elemento conduttivo, - applicare un rivestimento conduttivo esternamente per un tratto predeterminato su una porzione del corpo isolante in prossimità di uno degli estremi dell’elemento conduttivo, applicare mezzi di controllo di campo elettrico in contatto elettrico con detto rivestimento conduttivo, disporre sopra detto corpo isolante e sopra detti mezzi di controllo di campo elettrico un involucro in materiale isolante avente prefissata estensione superficiale tra una zona di corrispondente all’estremità di detto elemento conduttivo e detti mezzi di controllo di campo elettrico.
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