ITMI970003A1 - Derivati di isoflavone loro preparazione e loro impiego terapeutico - Google Patents

Derivati di isoflavone loro preparazione e loro impiego terapeutico Download PDF

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ITMI970003A1
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Italy
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alkyl
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residue
isoflavone
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IT97MI000003A
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Inventor
Paolo Chiesi
Paolo Ventura
Vittorino Servadio
Maurizio Delcanale
Gabriele Amari
Elisabetta Armani
Maurizio Civelli
Massimo Giossi
Elisabetta Galbiati
Original Assignee
Chiesi Farma Spa
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    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C07ORGANIC CHEMISTRY
    • C07DHETEROCYCLIC COMPOUNDS
    • C07D311/00Heterocyclic compounds containing six-membered rings having one oxygen atom as the only hetero atom, condensed with other rings
    • C07D311/02Heterocyclic compounds containing six-membered rings having one oxygen atom as the only hetero atom, condensed with other rings ortho- or peri-condensed with carbocyclic rings or ring systems
    • C07D311/04Benzo[b]pyrans, not hydrogenated in the carbocyclic ring
    • C07D311/22Benzo[b]pyrans, not hydrogenated in the carbocyclic ring with oxygen or sulfur atoms directly attached in position 4
    • C07D311/26Benzo[b]pyrans, not hydrogenated in the carbocyclic ring with oxygen or sulfur atoms directly attached in position 4 with aromatic rings attached in position 2 or 3
    • C07D311/34Benzo[b]pyrans, not hydrogenated in the carbocyclic ring with oxygen or sulfur atoms directly attached in position 4 with aromatic rings attached in position 2 or 3 with aromatic rings attached in position 3 only
    • C07D311/36Benzo[b]pyrans, not hydrogenated in the carbocyclic ring with oxygen or sulfur atoms directly attached in position 4 with aromatic rings attached in position 2 or 3 with aromatic rings attached in position 3 only not hydrogenated in the hetero ring, e.g. isoflavones

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Description

Descrizione dell'invenzione industriale avente per titolo "DERIVATI DI ISOFLAVONE, LORO PREPARAZIONE E LORO IMPIEGO TE-RAPEUTICO"
La presente invenzione riguarda derivati di isoflavone, procedimenti per la loro preparazione e conposizioni farmaceutiche che li contengono.
Più precisamente riguarda derivati di isoflavone di formila generale:
in cui R può assumere i seguenti significati:
idrogeno;
un gruppo fosfonico eventualmente salificato o sostituito con uno o più gruppi alchilamminici;
un gruppo solfonico eventualmente salificato;
alchile lineare o ramificato, eventualmente sostituito con un residuo piridinammino;
un residuo
in cui n ed m,uguali o diversi, possono assumere valori compresi tra 0 e 6, ma n+m è sempre diverso da 0;
A è un legame, un gruppo carbonile, orto, meta o para fenilene, cis o trans etenilene, 1,3-butadienilene, un eteroatomo quale N, 0, un gruppo sulfinile o sulfonile;
Q è; - dialchil ammina;
un eterociclo azotato saturo o insaturo a 5 o 6 atomi quale ad esempio pirrolidina, ossazolidina, imidazolo, imidazolidina, morfolina,piperidina,piperazina,piridina o analoghi.
L'eterociclo azotato, ove possibile, può essere a sua volta sostituito da idrossialchile, alchile, alcossile, alcanoile o alogeno, o da un residuo difenilidrossimetile o da un residuo fenile o fenossi,fenilalchile o fenossialchile in cui il fenile può essere sostituito,preferibilmente in posizione para,con un gruppo idrossile,alchile, alcossile o alogeno;
un grippo in cui p può assumere un valore da 0 a 6, R3 è idrogeno, alchile, fenilalchile o arile ed R4 è alcossile, NH2 o N-alchilammino, ma quando R3 è diverso da idrogeno, p è sempre zero;
un residuo mono o bis-fosfonico eventualmente salificato o esterificato;
un residuo guanidinico del tipo
- un gruppo amminoalchilaminino;
R1 è idrogeno, idrossile, alogeno, alchile lineare o ramificato,
cicloalchile, cicloalchilalchile, alcossile eventualmente
sostituito da fenile (a sua volta eventualmente sostituito), un gruppo trifluoro metile o trifluoro metossile, fenile o fenossile,
ammina mono o disostituita con un gruppo alchile,
cicloalchile, )alchile o alchilamnino
alchile; un gruppo in cui uguali o diversi, sono alchile eventualmente interrotto da eteroatomi quali N, 0 e in cui R5 ed R6, unitamente ad N possono formare un ciclo a 5 o 6 atomi quale pirrolidina, piperazina, morfolina o piperidina; un gruppo fosforico eventualmente salificato, esterificato e/o sostituito con uno o più gruppi alchilamminici; un gruppo N alchil (o N,N dialchil) amminocarbonilossi;un gruppo alcanoilossi;
R1' è idrogeno, idrossile, alogeno, alchenile, alchile o
alcossile;
quando è metossile e è idrossile e si trovano su atomi di carbonio adiacenti,allora ed unitamente agli atomi di carbonio a cui sono legati possono formare un residuo 1,3-diossolano;
quando ed sono entrambi alchile o alchenile e preferibilmente etile o etenile e si trovano su atomi di carbonio adiacenti, allora
ed unitamente agli atomi di carbonio a cui sono legati possono formare un carbociclo alifatico o aromatico;
è idrogeno,alogeno, alchile, alcossicarbonile, un grippo p-idrossibenzoile in cui l'ossidrile può essere sostituito con alchile, alcanoile,N,N-dialchilamninoalchile o con un residuo piperidinoalchile, pirrolidinoalchile, morfolinoalchile, piperazino-alchile eventualmente sostituito,a sua volta,quando possibile,in posizione 4;
alla condizione che quando R è alchile sostituito da un eterociclo azotato scelto tra piperidina, morfolina e piridina, oppure quando R è un residuo e A è carbonile e Q è dialchilannina ed
è idrogeno o alchile, insieme o separatamente, non sono mai idrogeno o alcossile.
Quando non diversamente specificato, nelle definizioni di alchile, alcossile,alcanoile, idrossialchile, amminoalchile o alchilammina si fa riferimento ad un residuo alchilico contenente da 1 a 4 atomi di carbonio.
Sono inoltre esclusi dall'invenzione composti in cui:
R ed sono idrogeno, è alogeno o metossile ed è idrogeno, metile,etile o etossicarbonile;
R è solfonile, ed sono idrogeno e è metossile;
R è dimetil- o dietilamminoetile, è idrogeno, è idrogeno, idrossile,alogeno o metossile ed è idrogeno, carbossile,metile o etile;
R è dimetilamminoetile, ed sono idrogeno ed è dimetilamminoetossile;
R è dimetilamminopropile, ed R1'sono idrogeno ed è metile; R è piperidinopropile, è idrogeno o metossile, ed R2 sono idrogeno;
R è piperidinoetile, è metossile o piperidinoetossile, R1’ è idrogeno ed è idrogeno o etossicarbonile.
Una classe di composti preferita è quella in cui R è alchile
lineare o ramificato, è un gruppo fosfonico, un gruppo fosfonico salificato o un gruppo fosfonico esterificato e/o sostituito da una dialchilammina; oppure è un residuo N-piperazinil , N-morfolinil o Npiperidinilalcossi ed ed sono idrogeno.
Altre classi di composti preferite sono quelle in cui R è un residuo
A è un legante o un gruppo carbonile , n+m assume un valore da 2 a 5 e Q è un residuo mono o bis-fosfonico eventualmente salificato o esterificato;
A è un legame, n+m assume un valore da 3 a 5 e Q è una dialchilammina .
Ancor più preferita è la classe in cui R è un residuo
A è un legame o un gruppo fenilene, n+m assume un valore da 1 a 12, Q è una piperazina eventualmente sostituita sull'azoto in posizione 4, ed sono idrogeno ed è idrogeno, ossidrile, alogeno alchile o alcossile.
Un'altra classe di composti particolarmente preferita è quella in cui R è un residuo n-morfolinoalchilico è alogeno, ossidrile o alchile sono idrogeno.
I composti dell'invenzione possono trovarsi sotto forma di sali. I composti contenenti gruppi basici possono trovarsi sotto forma di sali di addizione con acidi organici o inorganici.
I composti contenenti gruppi acidi possono trovarsi sotto forma di sali di metalli alcalini o alcalino- terrosi o di ammine organiche.
I composti dell ' invenzione sono provvisti di una attività farmacologica specifica per il tessuto osseo che si esplica sia attraverso un'inibizione del riassorbimento osseo sia, in parte, attraverso una stimolazione dei processi di formazione ossea e possono essere pertanto impiegati nella prevenzione e nel trattamento dell'osteoporosi.
STATO DELLA TECNICA
L'osteoporosi è una malattia caratterizzata dalla perdita di massa ossea che provoca fragilità scheletrica e alimenta il rischio di fratture.
Conposti a struttura isoflavonica naturali e sintetici sono dotati di varia attività farmacologica: alcuni sono provvisti di attività estrogenica, altri di attività antiestrogenica; alcuni sono stati descritti come antiipertensivi, coronarodilatatori o antiiperlipemici; altri come potenziali broncodilatatori o antiinfiammatori o antispasmodici; altri ancora come anticonvulsivanti.
Si vedano ad esempio J Med Chem 9, 979, 1966; J Med Chem 10, 154, 1967; Acta Pharm Hung 38, 252, 1968; Acta Pharm Hung 44, 1, 1976; le domande di brevetto giapponese JP 7232074 (C.A. 78:4125); JP 7248387 (C.A. 78:97483); JP 7310076 (C.A. 78:124448) tutte a nome Sakai; brevetto francese n' FR 1320300 a nome Cassella; brevetto belga n° BE 666541
Alcuni composti isoflavonici sono provvisti di azione antiosteoporotica.
Uno di questi, il 7-isopropossi-isoflavone o ipriflavone, è impiegato da diversi anni nella prevenzione e nel trattamento dell'osteoporosi postmenopausale e senile.
Ipriflavone e analoghi strutturali sono stati descritti nei lrevetti GB 1360461, GB 1360462,GB 1434451 e GB 1482238 a none Chinoin e nelle domande di brevetto EP-A2-0135172, EP-A2-136569, EP 146921 e EP 146922
Altri isoflavoni sono stati successivamente descritti nelle domande intemazionali PCT n°W095/03293 e WO 95/03040 a nome Chinoin.
Sono stati ora identificati e costituiscono l'oggetto della presente invenzione nuovi derivati di isoflavone che presentano una spiccata attività antiosteoporotica e sono provvisti di una potenza farmacologica considerevolmente superiore a quella di ipriflavone e di composti analoghi descritti in precedenza.
ESEMPI DI PREPARAZIONE CHIMICA
1. Preparazione di acido 7-isoflavonilossifosfonico (CHF 2090 )
A una miscela di 72 ml di fosforil cloruro e 3,2 g di alluminio tricloruro scaldata a 90 “C si aggiungono 24,5 g di 7-idrossi-isoflavone a porzioni di 1 g, aspettando, tra un'aggiunta e l'altra, che tutto il prodotto sia passato in soluzione.
Terminata l'aggiunta si porta a ricadere a 105°C per 5 min.
Si filtra la soluzione bollente quindi si raffredda a 0°C sotto agitazione magnetica per 30 min., ottenendo cristallizzazione; si aggiungono 500 ml di etere etilico, si filtra e si secca sotto vuoto a t.a.
Il solido bianco ottenuto viene sciolto in 230 ml di acetone; la soluzione viene diluita con 100 mi di acqua e portata a ricadere per 1 ora; si evapora l'acetone sotto vuoto, si raffredda a 0°C, si filtra e si secca s.v.a 80°C.
Si ottengono 10,9 g di solido giallino.
2. Preparazione di 7-isoflavonilossisolfato potassico (CHF 2110) 4,27 g di acido solfmmico vengono aggiunti a una miscela di 4,76 g di 7-idrossi-isoflavone e 6 g di piridina scaldata a 100"C.
Dopo 2 ore di riscaldamento si diluisce con 20 ml di piridina, si filtra via il solido e, sotto agitazione, si addizionano 100 mi di una soluzione concentrata di carbonato di potassio in acqua. Si ha precipitazione di un solido bianco; si diluisce con 200 mi di acqua, si filtra, si lava con acqua, con etanolo e infine con etere etilico e si secca s.v. a t.a.
Si ottengono 2,5 g di prodotto.
3. Preparazione di 4’ .7-isoflavonilossibisfosfonato bisodico (CHF 2172) a) Preparazione del tetracloruro dell'acido 4<,>-7-isoflavonilossibisfosfonico
A una soluzione di 0,15 g di alluminio tricloruro in 25 mi di fosforil cloruro scaldata a 100°C si aggiungono 1,2 g di 4' , 7-diidrossi-isoflavone (daidzeina) a piccole porzioni, quindi si porta la temperatura a 105 °C per 2 ore.
Si filtra la soluzione ancora calda, si evapora a piccolo volume e si raffredda a 0°C sotto agitazione magnetica ottenendo cristallizzazione. Si aggiunge etere etilico (50 ml) si filtra il solido bianco, si lava con etere etilico e si secca sotto vuoto a t.a. Si ottengono 0,95 g di prodotto.
b) Preparazione di 4'-7-isoflavonilossibisfosfonato bisodico (CHF 2172) 6,75 g del tetracloruro dell'acido 4'-7-isoflavonilossibisfosfonico sono sciolti in 250 ml di acetone caldo; si aggiungono 100 ml di acqua e si porta a ricadere pml 4 ore.
Si evapora a secco senza superare i 70 °C, si riprende con 150 ml di acqua, si filtra e si aggiunge NaOH 2,5 M fino a pH 7,4.
Si aggiunge acetone fino a incipiente precipitazione e si agita, raffreddando, per 10 min. Si ha cristallizzazione, si filtra, si lava con acetone poi con etere etilico e si secca s.v a t.a.
Si ottengono 4,3 g di solido bianco.
4. Preparazione di 4 ’ -fluoro-7-isoflavonilossifosfonato disotico (CHF 2207)
a) Preparazione del cloruro dell' acido -4-fluorofenilacetico
Una miscela di 20 g di acido 4-fluorofenilacetico e 20 g di cloruro di tionile viene scaldata a riflusso per 30 min. quindi evaporata a 80’C.
Si ottengono 21,5 g di olio fluido color arancio.
b) Preparazione di 2.4-diidrossifenil-4'-fluorobenzilchetone
A una miscela di 22 g di alluminio tricloruro in 250 ML di 1,2-dicloroetano, si aggiungono 22 g di resorcina, si raffredda a 10 °C e, sotto agitazione meccanica si aggiunge in 30 min. una soluzione di 22 g del cloruro dell'acido 4-fluorofenilacetico in 50 ml di 1,2 dicloroetano.
Si prosegue l'agitazione a t.a. per 1 ora, quindi si versa la miscela in 300 g di ghiaccio, si aggiungono 200 mi di 1,2-dicloroetano e 700 ml di cloroformio poi si aggiungono 500 ml di HC1 37% e si scalda fino a completa dissoluzione del solido in sospensione. La fase organica viene separata, seccata su sodio solfato, evaporata a secco e il residuo spappolato con 50 ml di toluene freddo, filtrato, lavato con esano e seccato s.v. a 40°C. Si ottengono 21,1 g di solido bianco.
c) Preparazione di 4 '-fluoro-7-idrossi-isoflavone
Una miscela di 10 g di 2 , 4-diidrossi-4 ’-fluorobenzilchetone , 10 g di trietilortoformiato e 2 g di morfolina viene scaldata a 130°C per 30 min. Si ha solidificazione della massa inizialmente fluida.
Si raffredda a t.a. , si spappola con 50 mi di acetato di etile freddo, si filtra il solido, si lava con poco acetato di etile, poi con etere di petrolio e si secca s.v. a t.a. Si ottengono 5,2 g di prodotto.
Dalle acque madri si possono ottenere altri 3,1 g di prodotto. d) Preparazione del dicloruro dell'acido 4 '-fluoro-7-isoflavonilossifosfonico
A una soluzione di 0,7 g di alluminio tricloruro in 67 ml di fosforil cloruro scaldata a 95 °C si aggiungono sotto agitazione 7 g di 4 ' -fluoro-7-idrossi-isoflavone in 20 porzioni, aspettando, tra un'aggiunta e l'altra, che il prodotto sia andato completamente in soluzione .
Dopo un'ora di riscaldamento si filtra la soluzione, si evapora a piccolo volume a 60°C, si raffredda a t.a. , si aggiunge etere etilico (200 ml) e si agita per 30 min. a 0°C.
Si filtra il solido, si lava con etere etilico e si secca s.v. a t.a.
Si ottengono 8 g di solido bianco.
e) Preparazione di 4<,>-fluoro-7-isoflavonilossifosfonato disodico (CHF 2207 )
A una soluzione di 6,5 g di dicloruro dell'acido 4'-fluoro-7-isoflavonilossifosfonico in 300 ml di acetone si aggiungono 10 ml di acqua e si porta a riflusso per 3 ore, quindi si evapora il solvente, si riprende con 400 ml di acqua si evapora a 70 °C, si riprende con 300 ml di acqua, si aggiungono 29 ml di NaOH 2,5 M, si evapora a 200 ml e sotto agitazione si aggiunge acetone fino a incipiente precipitazione ( circa 500 mi ) .
Si agita a t.a. per 30 min. , si aggiungono ad tri 300 ml di acetone , si filtra, si lava con etere etilico e si secca s.v. a 60°C.
Si ottengono 4,5 g di solido bianco.
Con procedimento analogo si preparano i composti:
4'-cloro-7-isoflavonilossifosfonato disodico (CHF 2208)
4'-metil-7-isoflavonilossifosfonato disodico (CHF 2212)
4'-metossi-7-isoflavonilossifosfonato disodico (CHF 2174) .
5. Preparazione di 3-( 7-isoflavonilossi )propil-2-osso-1 .1-bisfosfonato di tetra- (1-metiletile) (CHF 2355)
a) Preparazione di 7-idrossi-isoflavone sale sodico
23,82 g di 7-idrossi-isoflavone vengono sciolti in 20 ml di NaOH 5 M, diluendo con acqua per favorire la dissoluzione.
Si evapora parte dell'acqua sotto vuoto a 70°C, fino a incipiente precipitazione, quindi si aggiunge acetone (250 ml) e si agita per 30 min.
Si filtra il prodotto cristallino così ottenuto, si lava con acetone poi con etere etilico e si secca sotto vuoto a 60 °C.
Si ottengono 26 g di solido giallino.
b) Preparazione di 7-isoflavonilossiacetato di etile
A una sospensione di 5 g di 7-idrossi-isoflavone sale sodico in 50 mi di IMF si aggiungono 3,5 g di bromoacetato di etile e si agita a t.a. per 1 ora.
Alla soluzione neutra così ottenuta si aggiungono 50 ml di acqua, ottenendo cristallizzazione. Si agita, raffreddando, per 10 min. , si filtra, si lava con acqua poi con etere di petrolio e si secca s.v. a 40°C.
Si ottengono 4,8 g di solido bianco.
c) Preparazione di 7-isoflavonilossiacetato sodico
A una soluzione calda di 4,8 g di acido 7-isoflavonilossiacetato di etile in 100 ml di metanolo si aggiungono 15 ml di NaOH 1 M.
Si ha formazione di un precipitato cristallino.
Dopo 30 min. di agitazione si filtra si lava con acetone poi con etere etilico e si secca s.v. a t.a.
Si ottengono 3,5 g di solido bianco
d) Preparazione di acido 7-isoflavonilossiacetico
A una soluzione di 4,32 g di 7-isoflavonilossiacetato sodico in 300 ml di acqua a T=50°C si aggiungono, goccia a goccia, sotto agitazione, 100 ml di una soluzione di HC1 0,15 M.
Dopo 30 min. di agitazione si filtra il solido, si lava con acqua e si secca s.v. a 60°C.
Si ottengono 3,8 g di solido bianco,
e) Preparazione di 2-metilpropanoil-7-isoflavonilossiacetil anidride A una sospensione di 3,8 g di acido 7-isoflavonilossiacetato in 200 ml di toluene anidro si aggiungono 1,3 g di trietilammina e, sotto agitazione si gocciolano in 10 min. 1,4 g di 2-metilpropanoil cloruro sciolti in 30 ml di toluene anidro.
Terminata l'aggiunta si agita 1 ora a t.a. , poi si porta a ricadere, si filtra la miscela bollente, si evapora il filtrato, si spappola il residuo con etere etilico (100 ml) , si filtra e si secca s.v. a 40°C.
Si ottengono 4,2 g di solido bianco.
f ) Preparazione di 3-( 7-isoflavonilossi)propil-2-osso- 1 , 1-bisfosfonato di tetra- (1-metiletile) (CHF 2355)
A una sospensione di 0,18 g di sodio idruro (80% in paraffina) in 20 mi di etere etilico anidro, in atmosfera inerte, si aggiungono lentamente, sotto agitazione, 2,06 g di metilendifosfonato di tetra-( 1-metiletile ) .
Quando è cessato lo sviluppo di idrogeno, si aggiunge una soluzione di 2,2 g di 2-metilpropanoil-7-isoflavonilossiacetil anidride in 150 ml di toluene anidro.
Si ottiene una sospensione giallo-arancio.
Dopo 2 ore si filtra via il solido, si evapora il filtrato, si riprende con etere etilico (50 mi) , si aggiunge esano (100 ml) , si filtra via il solido, si evapora a secco, si riprende con esano caldo (100 ml), si decanta via il liquido, si riprende il residuo con etere etilico (50 ml), si decanta via nuovamente il liquido e si secca l'olio risultante sotto vuoto.
Si ottengono 200 mg di solido vetroso.
6. Preparazione di acido 3- ( 7-isoflavonilossi)propil-2-osso-1 , 1-bisfosfonico (CHF 2377)
Una miscela di 1,3 g di 3-( 7-isoflavonilossi )propil-2-osso-1,1-bisfosfonato di tetra- (1-metiletile) in 18 ml di HC1 37% viene portata a riflusso. Si ha dapprima soluzione, poi precipitazione . Si lascia raffreddare a t.a. , si diluisce con 10 ml di acqua, si filtra e si secca s.v. a 50°C.
Si ottengono 0,78 g di solido bianco.
7. Preparazione di 7-( 6- ( N-piperazinil )-esilossi) isoflavone dicloridrato (CHF 3142.01)
a) Preparazione di 7- ( 6-bromoesilossi 1 isoflavone
A una soluzione di 4 g di 7-idrossi-isoflavone in 80 ml di DMF si aggiungono 12 g di 1,6-dibromoesano e 540 mg di sodio idruro (80% in paraffina) e si agita a t.a. per 4 ore.
Si lascia a riposo 48 ore, si diluisce la sospensione ottenuta con 30 ml di DMF, si aggiungono 50 mg di sodio idruro e si prosegue l'agitazione per altri 30 min.
Si diluisce con 80 mi di acqua, si filtra il solido, si lava con acqua, si scioglie con 200 ml di cloroformio caldo, si separa l'acqua, si secca la soluzione organica su sodio solfato, si evapora a piccolo volume e si affoga con etere di petrolio.
Il precipitato viene filtrato, lavato con etere di petrolio e seccato s.v. a 60°C.
Si ottengono 5,5 g di solido bianco.
b) Preparazione di 7-( 6- ( H-piperazinil )-esilossi ) isoflavone dicloridrato (CHF 3142.01)
A una soluzione calda di 6 g di piperazina in 110 ml di 1,4-diossano, si aggiungono 3 g di 7- ( 6-bromoesilossi ) isoflavone e si porta a ricadere per 1 ora.
Si evapora a piccolo volume e, sotto agitazione si aggiunge acqua (100ml), ottenendo la precipitazione di un solido bianco che viene filtrato, lavato con acqua e sciolto con 200 mi di cloroformio bollente .
Si separa l'acqua, si secca il cloroformio su sodio solfato e si acidifica con HC1 in acetato di etile, ottenendo precipitazione. Si agita a t.a. per 30 min. , si filtra, si lava con etere etilico e si secca s.v. a 60°C.
Si ottengono 3 g di solido bianco.
Con procedimento analogo si preparano i composti :
7-(2-(N-piperazinil)etilossi)isoflavone (CHF 2176)
7-(12-(N-piperazinil)dodecilossi)isoflavone dicloridrato (CHF 3003,01) 7-(3-(N-piperazinil)propilossi)isoflavone dicloridrato (CHF 3062,01) 7-(4-(N-piperazinil)butilossi)isoflavone base e dicloridrato (rispettivamente CHF 3064 e CHF 3064,01)
7- ( 10- (N-piperazinil)decilossi) isoflavone dicloridrato (CHF 3129,01) 7-(5-(N-piperazinil)pentilossi)isoflavone dicloridrato (CHF 3155,01) 7-(7-{N-piperazinil)eptilossi)isoflavone (CHF 3180,01)
7- ( 8- (N-piperazinil)ottilossi) isoflavone (CHF 3208,01)
4'-cloro-7-(6-(N-piperazinil)esilossi)isoflavone (CHF 3318,01)
8. Preparazione di 7-(4-(N-piperazinilmetil fenilmetilossi )-isoflavone dicloridrato (CHF 3165 ,01)
a) Preparazione di 7-( 4-( bromometil )fenilmetilossi ) isoflavone
A una soluzione di 2,5 g di 7-idrossi-isoflavone in 150 mi di DMF si aggiungono 150 mg di sodio idruro (80% in paraffina) e si agita a t.a. per 20 min, ottenendo una sospensione gialla che viene versata in una soluzione tiepida di 10 g di alfa, alfa ' -dibromo-p-xilene in 100 ml di DMF. Si agita per un'ora, ottenendo decolorazione.
Si aggiunge acqua fino a incipiente precipitazione e si agita a t.a. per 30 min. , ottenendo cristallizzazione. Si filtra, si lava con acqua poi con esano bollente, si scioglie il solido, ancora umido, con 200 ml di cloroformio, si secca su sodio solfato, si evapora a piccolo volume e si aggiunge etere di petrolio in abbondanza, ottenendo la precipitazione di un solido bianco che viene filtrato, lavato con etere di petrolio e seccato s.v. a 60 °C.
Si ottengono 2,95 g di prodotto.
b) Preparazione di 7- (4- ( N-piperazinilmetil )-fenilmetilossi ) isoflavone dicloridrato (CHF .3165,01)
A una soluzione calda di 5,8 g di piperazina in 110 ml di 1,4-diossano si aggiungono 2,9 g di 7- (4- (bromometil )fenilmetilossi) isoflavone e si porta a ricadere per 30 min.
La sospensione gialla viene concentrata a piccolo volume e diluita con acqua, in modo da ottenere un abbondante precipitato bianco. Si filtra, si lava con acqua, si scioglie il solido con 200 ml di cloroformio caldo, si separa l'acqua, si secca la fase organica su sodio solfato e si acidifica con HCl in acetato di etile, ottenendo precipitazione .
Si filtra il solido, si lava con etere etilico e si secca s.v. a 60°C.
Si ottengono 2,85 g di solido bianco.
Con procedimento analogo si preparano i conposti:
7- ( 2- (N-piperazinilmetil)fenilmetilossi) isoflavone dicloridrato (CHF 3143,01}
7- ( 4- {N-piperazinil)-2-butenilossi) isoflavone dicloridrato (trans) (CHF 3160,01)
9. Preparazione di 4'-metossi-7-(4-(N-piperazinil)-butilossi)-isoflavone dicloridrato (CHF.3135,01)
a) Preparazione di 7-(4-bromobutilossi)-4'-metossi isoflavone
A una soluzione di 5,36 g di 7-idrossi-4'-metossi-isoflavone in 100 ml DMF si aggiungono 16 g di 1,4-dibromobutano, quindi 720 mg di sodio idruro (80% in paraffina)e si agita a t.a. per un'ora.
Si aggiungono 50 ml di acqua, si agita per 30 min., si filtra il solido, si lava con acqua, si scioglie con 300 ml di cloroformio, si secca su sodio solfato, si evapora a piccolo volume e si precipita per aggiunta di etere di petrolio. Si filtra il solido, si lava con etere di petrolio e si secca s.v.a 60°C.
Si ottengono 5,3 g di solido bianco.
b) Preparazione di 4'-metossi-7-(4-(N-piperazinil)-butilossi)-isoflavone dicloridrato (CHF 3135,011
A una soluzione calda di 10,6 g di piperazina in 150 ml di 1,4-diossano si aggiungono 5,3 g di 7-(4-bromobutilossi)-4'-metossiisoflavone e si porta a ricadere per un’ora.
Si evapora il solvente a piccolo volume (60 mi), si aggiunge acqua (200 mi) , si filtra il solido, si lava con acqua, si scioglie in 400 mi di cloroformio bollente, si secca su sodio solfato e si evapora a secco.
Il residuo giallo viene sciolto con 200 mi di acetone, filtrato e acidificato con HC1 in acetato di etile, ottenendo la precipitazione di un prodotto che viene filtrato, lavato con etere etilico e seccato s.v. a 60°C.
Si ottengono 4,8 g di solido giallino.
Con procedimento analogo si preparano i composti :
4 ' -cloro-7- ( 4-(N-piperazinil Jbutilossi ) isoflavone dicloridrato monoidrato (CHF 3150,01)
4’-metil-7-(4-(N-piperazinil)butilossi)isoflavone dicloridrato (CHF 3256.01)
4 ’-fluoro-7-(4-(N-piperazinil)butilossi) isoflavone dicloridrato (CHF 3264.01)
3’-metossi-7-(4-(N-piperazinil)butilossi)isoflavone dicloridrato (CHF 3270.01)
4 '-cloro-7-(4-(N-morfolinil)butilossi) isoflavone cloridrato (CHF 3287.01)
4’ -fenil-7-(4-(N-piperazinil)butilossi) isoflavone dicloridrato (CHF 3',4<,>-dicloro-7-(4-(N-piperazinil)butilossi)isoflavone dicloridrato (CHF 3330.01)
4'-bromo-7-(4-(N-piperazinil)butilossi)isoflavone dicloridrato {CHF 3333.01)
10. Preparazione di 4'-idrossi-7- (4-(N-piperazinil)butilossi)isoflavone dibromidrato (CHF 3136.02)
A una sospensione di 4 g di 4'-metossi-7-(4-(N-piperazinil)butilossi)isoflavone dicloridrato in 50 ml di cloruro di metilene si aggiungono 10 ml di boro tribromuro e si agita a t.a. in recipiente chiuso per 2 ore.
Si versa la miscela in 100 g di ghiaccio, si evapora il cloruro di metilene s.v., si filtra, si lava con acetone poi con etere etilico e si secca s.v.a 60°C.
Si ottengono 3,3 g di solido giallo.
Con procedimento analogo si prepara 4'-idrossi-7-(2-(N-piperazinil)-etil)isoflavone dibromidrato {CHF 2980,02).
11. Preparazione di 7- ( 3- (2-piridi lammin o) propilossi) isoflavone bromidrato (CHF..3148, 02)
a) Preparazione di 7- ( 3-bromopropilossi)isoflavone
A una soluzione di 2,38 g di 7-idrossi-isoflavone in 50 ml di DMF si aggiungono 3 g di carbonato di potassio, 4,76 g di 1,3-dibromopropano e 400 mg di sodio idrossido e si agita a t.a. per 16 ore.
Si aggiunge acqua (40 ml),ottenendo precipitazione.
Si filtra il solido si lava con acqua si scioglie con cloroformio, si secca su sodio solfato e si evapora a secco. Il residuo viene purificato mediante cromatografia su silice (eluente: cloruro di metilene).
Si ottengono 1,5 g di solido bianco.
b) Preparazione di 7-(3-(2-piridilammino)propilossi)isoflavone bromidrato (CHF 3148,02)
Una miscela di 1 g di 7-(3-bromopropilossi) -isoflavone e 260 mg di 2-amminopiridina viene scaldata fino a fusione e lasciata a tale temperatura per 5 min. Si raffredda a 80°C,.si spappola con etanolo e si lascia a riposo 24 ore.Si filtra il solido, si lava con 50 ml di cloroformio caldo poi con etere etilico e si secca s.v.a 60°C. Si ottengono 650 mg di solido bianco.
12. Preparazione di 4-(7-isoflavonilossi)-butil-1,1-bisfosforato di tetra- (1-metiletile) (CHF 3164)
Una miscela di 3,44 g di metilendifosfonato di tetra-(1-metiletile) e 310 mg di sodio idruro (80% in paraffina) viene scaldata a 60 °C sotto agitazione fino a cessazione di sviluppo di idrogeno, quindi viene versata in un provettone di vetro Pyrex contenente 3,6 g di 7-(3-bromopropilossi)-isoflavone e il tutto viene scaldato a circa 200°C in modo da ottenere una pappa fluida omogenea di color giallo. Dopo 10 minuti di riscaldamento si raffredda a 60°C, si scioglie in acetato di etile, si filtra via l'insolubile e si evapora a secco. Il residuo viene purificato mediante cromatografia su silice (eluente: acetato di etile/metanolo). Si ottengono 640 mg di olio denso.
13. Preparazione di 4' .7-bis-(4-(N.N--dimetilammino) butilossi)isoflavone dicloridrato (CHF 3103.01)
a) Preparazione di 4'.7-bis-(4-bromobutilossi)isoflavone
A una soluzione di 1,3 g di 4',7-diidrossi-isoflavone in 25 ml di DMF si aggiungono 150 mg di sodio idruro (80% in paraffina) e si agita a t.a. per 15 min., poi si aggiungono 4 g di 1,4-dibromobutano e si prosegue l'agitazione per 24 ore, ottenendo una sospensione molto densa; si diluisce con 10 ml di DMF, poi si aggiunge acqua fino a precipitazione di un solido filtrabile.
Si filtra, si lava con acqua, si secca s.v. a 50°C, si sospende in etere etilico (100 mi) e si agita vigorosamente per 10 min.,quindi si filtra e si secca s.v. a 50°C.
Si ottengono 1,8 g di solido rosa.
b) Preparazione di 4'.7-bis-(4-(N.N-dimetilammino)butilossi)isoflavone dicloridrato (CHF 3103.01)
A 50 ml di una soluzione 33% di dimetilammina in etanolo si aggiungono 1,8 g di 4',7-bis-(4-bromobutilossi)isoflavone e la sospensione viene agitata a t.a. per 24 ore. Si filtra via il solido indisciolto, si evapora il solvente, si riprende il residuo con 20 mi di acetone, si lascia a riposo 2 ore, si filtra il solido precipitato e si secca s.v.a t.a.
Si scioglie in 20 ml di metanolo, si acidifica con HCl in acetato di etile, si evapora a secco e si spappola il residuo con acetone poi si filtra il solido si lava con etere etilico e si secca s.v.a t.a.
Si ottengono 500 mg di solido nocciola.
14. Preparazione di 7-isopropilossi-4'-(4-(N-piperazinil)butilossi )-isoflavane dicloridrato (CHP 3102,01)
a) Preparazione di 4'-idrossi-7-isopropilossi-isoflavone
A una soluzione di 2,64 g di 4' ,7-diidrossi-isoflavone in 26 ml di DMF si aggiunge una soluzione di 600 mg di idrossido di potassio in 3 ml di metanolo, quindi 1,7 g di isopropil-ioduro e si scalda a 60’C per 6 ore. Si raffredda a t.a., si aggiunge acqua fino a incipiente precipitazione e si agita per 10 min ottenendo cristallizzazione. Si filtra, si lava con acqua, si scioglie con 100 ml di acetato di etile, si lava con 100 ml di una soluzione al 10% di carbonato di potassio, si secca su sodio solfato e si evapora a secco. Il residuo viene cristallizzato da etere etilico.
Si ottengono 550 mg di solido bianco.
b) Preparazione di 4'-(4-bromobutilossi)-7-isopropilossi-isoflavone A una soluzione di 1,5 g di 4 '-idrossi-7-isopropilossi-isoflavone in 30 ml di DMF si aggiungono 210 mg di sodio idruro (80% in paraffina) e si agita a t.a. per 10 min., ottenendo la precipitazione di un solido arancione. A tale sospensione si aggiungono 3 g di 1,4-dibromobutano e si continua l'agitazione per 2 ore. Si aggiungono 10 ml di acqua, si agita a t.a. per 30 min, si filtra il solido, si lava con acqua, si scioglie con 150 ml di cloroformio, si secca su sodio solfato e si evapora a secco.
Il residuo viene ripreso con 30 ml di etere etilico; si aggiungono 30 ml di etere di petrolio,si raffredda a 0°C, si filtra e si secca s.v.a t.a.
Si ottengono 1,3 g di solido rosa salmone,
c) Preparazione di 7-isopropilossi-4'-(4- (N-piperazinil)butilossi )-isoflavone dicloridrato (CHF 3102,01)
A una soluzione calda di 3 g di piperazina in 50 ml di 1,4-diossano si aggiungono 1,5 g di 4'-(4-bromobutilossi )-7-isopropilossiisoflavone e si scalda a ricadere per 1,5 ore.
Si evapora a secco, si riprende il residuo giallo con 50 ml di acqua, si centrifuga (2500 giri/min.per 10 min.),si decanta via il liquido e si ripete l'operazione altre 3 volte.
La pappa risultante viene sciolta con 200 ml di cloroformio caldo; si separa l'acqua, si secca la fase organica su sodio solfato, si filtra e si acidifica il filtrato con HC1 in acetato di etile.
Si evapora a piccolo volume e si aggiunge etere etilico, ottenendo precipitazione.
Il solido viene filtrato e seccato s.v.a 50°C.
Si ottengono 1,08 g di prodotto.
Con procedimento analogo si preparano i composti:
7-isopropilossi-4 ' -( 6- (N-piperazinil )esilossi ) isoflavone dicloridrato (CHF 3204,01)
7-isopropilossi-4'-(4-(N-morfolinil)butilossi)isoflavone (CHF 3209) 7-isopropilossi-4'-(4-(N-piperidinil)butilossi)isoflavone cloridrato (CHF 3233,01)
15. Preparazione di acido 7-isopropilossi-4'-isoflavonilossifosfonico (CHF 2846)
A una soluzione di 400 mg di alluminio tricloruro in 100 ml di fosforilcloruro scaldata a 70 ’C si aggiungono 5 g di 4'-idrossi-7-isopropilossi-isoflavone e si porta a riflusso per 1 ora.
Si filtra la miscela verde scuro, si evapora a piccolo volume s.v. a 60’C, si raffredda a 0°C, si aggiunge etere etilico (50 ml) , si filtra, si lava con etere di petrolio e si secca s.v. a t.a. Si ottengono 4,23 g di solido cristallino color giallo-arancio.
Tale solido viene sciolto in 300 mi di acetone e 10 ml di acqua; si porta a riflusso per 2 ore, si evapora a piccolo volume ottenendo precipitazione di prodotto. Si aggiungono 100 ml di acqua, si filtra il solido, si lava con acqua e si secca s.v. a 50°C.
Si ottengono 3,6 g di polvere bianca.
16. Preparazione di 4' -butilamminocarbonilossi -7-isopropilossi-isoflavone (CHF 2960)
Una soluzione di 300 mg di 4'-idrossi-7-isopropilossi-isoflavone e 100 mg di n-butilisocianato in 20 ml di cloroformio viene posta in bagno a ultrasuoni e addizionata di 10 mg di tert-butilato di potassio.
Dopo 5 min. di ultrasonicazione si lascia a riposo 30 min. , si evapora a secco, si riprende con 5 mi di etere etilico e si agita a 0°C per 10 min. Si filtra, si lava con etere di petrolio e si secca s.v. a 40°C.
Si ottengono 200 mg di solido cristallino bianco.
17. Preparazione di 4'-(N.N-dimetilamminocarbonilossi) -7-isopropilossi isoflavone (CHF 2951)
A una soluzione di 300 mg di 4 ' -idrossi-7-isopropilossi-isoflavone in 10 ml di DMF si aggiungono 60 mg di sodio idruro (80% in paraffina) e si agita per 3 min. , ottenendo una sospensione densa colorata in giallo.
Si aggiungono 240 mg di dimetilcarbamoilcloruro, ottenendo solubilizzazione completa . Dopo 10 min. di agitazione si aggiunge acqua (40 ml), ottenendo la precipitazione di un solido bianco che viene filtrato, lavato con acqua poi con acetone freddo (5 mi) e infine con etere etilico, quindi seccato s.v. a 40°C.
Si ottengono 280 mg di solido bianco cristallino.
18. Preparazione di 4 ' - cloro- 7- isoflavoni l o ssi- ( N,N ,N ' ,N'-tatramatil) fosfonammide (CHF 3176)
Con procedimento analogo a quello descritto nell'esempio 4.c) si prepara 4 ' -cloro-7-idrossi-isoflavone.
Operando analogamente all'esempio 4.d) si prepara il dicloruro dell ' acido 4 ' -cloro-7-isoflavonilossifosfonico.
2,23 g del dicloruro dell'acido 4 ' -cloro-7-isoflavonilossifosfonico vengono sciolti in 50 ml di una soluzione al 33% di dimetilammina in etanolo e la soluzione cosi' ottenuta viene agitata a t.a. per 2 ore.
Si evapora il solvente a piccolo volume e si aggiunge acqua fino a ottenere cristallizzazione. Si filtra il solido, si lava con acqua e si secca s.v. a 60°C.
Si ottengono 1,7 g di solido giallino.
19. Preparazione di 7-(2-(N-piperazinil )-2-ossoetilossi ) isoflavone cloridrato (CHF 3032, 01)
a) Preparazione dell'estere succinimmidico dell'acido 7-isoflavonilossiacetico
A una sospensione di 4 g di acido 7-isoflavonilossiacetico, preparato secondo l'esempio 5.c) , in 100 ml di diossano si aggiungono 2,8 g di Ν,Ν'-dicicloesilcarbodiimide e 1,56 g di N-idrossisuccinimmide e si agita a t.a. per 2 ore.
Si filtra via il solido, si evapora il filtrato, si scioglie il residuo in 100 ml di cloroformio e si aggiunge etere di petrolio fino a opalescenza. Dopo pochi secondi di agitazione si ha cristallizzazione .
Si lascia a riposo una notte, si filtra, si lava con etere di petrolio e si secca s.v. a t.a.
Si ottengono 3,8 g di polvere bianca cristallina.
b) Preparazione di 7-(2-1 N-piperazinil ) -2-ossoetilossi ) isoflavone cloridrato (CHF 3032.01)
A una soluzione di 230 mg di piperazina anidra in 50 ml di cloroformio si aggiunge in 5 min. , sotto agitazione, una soluzione di 1 g dell'estere succinimmidico dell'acido 7-isoflavonilossiacetico in 50 ml di cloroformio.
Dopo 2 ore si filtra via il precipitato, si evapora a secco il filtrato, si scioglie con 30 ml di acetone e si acidifica con HC1 37%.
Il solido precipitato viene filtrato e sciolto in 50 ml di acqua; la soluzione viene alcalinizzata con 100 mg di sodio bicarbonato ed estratta con 100 ml di etile acetato.
La fase organica viene seccata su sodio solfato ed evaporata a secco; il residuo viene sciolto con 50 mi di acetone e acidificato con HC1 37%, ottenendo la precipitazione di un solido che viene filtrato, lavato con etere etilico e seccato s.v. a 50°C. Si ottengono 90 mg di polvere bianca.
20. Preparazione di 7-( 4-(1-( 4-metil )piperazinil )butilossi ) isoflavone dicloridrato (CHF 3096,01)
Con procedimento analogo a quello descritto nell'esempio 9. a) si prepara 7- { 4-bromobutilossi ) isoflavone .
Una miscela di 350 mg di 7- (4-bromobutilossi) isoflavone, 1,0 g di sodio carbonato e 100 mg di N-metilpiperazina in 70 ml di acetonitrile viene scaldata a riflusso per 6 ore e filtrata. Il filtrato viene sciolto con 30 ml di acetone e acidificato con HC1 37%, sotto agitazione.
Si ha cristallizzazione. Si filtra, si lava con etere etilico e si secca s.v. a 50°C.
Si ottengono 260 mg di polvere bianca.
21. Preparazione di 7-(2-(1-(2-idrossietil)piperazini )etilossi) -4'-metossiisoflavone dicloridrato (CHF 3200.01)
a) Preparazione di 7-(2-bromoetossi 1-4' -metossiisoflavone
A una soluzione di 800 mg di NaOH in 60 ml di acqua si aggiungono 5,4 g di 7-idrossi-4'-metossiisoflavone, 2,6 g di carbonato di potassio, 60 ml di Ν,Ν-dimetilformammide e 10 ml di 1,2-dibromoetano e si scalda la miscela a 90 °C per 4 ore.
Si filtra il solido precipitato, si lava con acqua e si secca s.v. a 70°C.
Si ottengono 5,5 g di solido bianco.
b) Preparazione di 7- ( 2- ( 1- ( 2-idrossietil ) piperazinil ) etilossi) -4 ' -metossiisoflavone dicloridrato (CHF 3200.01)
In un pallone da 250 ml si pongono 3 g di l-( 2-idrossietil )piperazina, si scalda a 65°C e, sotto agitazione, si aggiungono 750 mg di 7- ( 2-bromoetossi) -4 ' -metossiisoflavone , ottenendo intensa colorazione gialla della massa viscosa.
Si lascia a riposo una notte, si sgrana con 30 ml di acqua (aiutandosi con gli ultrasuoni) , si filtra, si lava con acqua e si scioglie con 100 ml di cloroformio.
La soluzione viene seccata su sodio solfato e acidificata con HCl/EtOAc, ottenendo precipitazione.
Si evapora parzialmente il cloroformio, si raffredda a 0°C, si filtra, si lava con etere di petrolio e si secca s.v. a 60 °C.
Si ottengono 700 mg di solido bianco.
22. Preparazione di 7-(4-(l-(4-acetil)piperazinil)butilossi )isoflavone cloridrato (CHF 3163 , 01 )
Una miscela di 300 mg di 7- (4-bromobutilossi) isoflavone, 250 mg di 1-acetilpiperazina e 300 mg di carbonato di potassio in 30 ml di diossano viene portata a riflusso per 72 ore.
Si evapora il solvente, si aggiungono 20 ml di una miscela cloruro di metilene/metanolo 9:1, si filtrano via i sali, si evapora a secco il filtrato e si cromatografa il residuo su silice usando come eluente cloruro di metilene/metanolo 9:1.
Il prodotto ottenuto dalla cromatografia viene sciolto in 10 ml di acetone e precipitato come cloridrato per aggiunta di HCl/BtOAc. Il solido formatosi viene filtrato, lavato con etere etilico e seccato s.v.a 60°C.
Si ottengono 185 mg di polvere bianca.
Con procedimento analogo utilizzando come reagenti 7-(4-bromobutilossi)-4'cloro-isoflavone e a,a-difenil-4-piperidinometanolo si ottiene 7-(4-(1-(4-(difenilidrossimetil)piperidinil))butilossi)-4'-cloro isoflavone cloridrato (CHF 3289).
23. Preparazione di 7-(4-(N-piperazinil)butilossi)isoflavane dicloridrato (CHF 3064.01)
Una soluzione di 100 mg di 7-(4-(1-(4-acetil)piperazinil)butilossi)isoflavone cloridrato (CHF 3163,01) in 1 ml di HC137% viene scaldata a riflusso per 10 min. e lasciata a riposo a t.a. una notte.
Si ha cristallizzazione.
Si aggiungono 5 ml di acetone, si filtra il solido, si lava con acetone poi con etere etilico e si secca s.v.a 60°C.
Si ottengono 90 mg di solido bianco.
24. Preparazione di 4<,>-fluoro-7-(4-(l-(4-(l-(4-metossifenil)ossi) butil)-piperazinil)butil)isoflavone dicloridrato (CHF 3265.01)
a) Preparazione di 4-(4-bromobutilossi)anisolo
A una soluzione di 3,75 g di 4-idrossianisolo in 50 ml di N,N-dimetilformammide si aggiungono 12,9 g di 1 , 4-dibromobutano e, sotto agitazione, 920 mg di sodio idruro (80% in paraffina ).
Si agita per 4 ore, si aggiunge acqua fino a ottenere la precipitazione di un olio che viene estratto con 3x100 ml di esano. Si secca la fase organica su sodio solfato e si raffredda a -15°C per una notte.
Il precipitato cristallino viene filtrato lavato con etere di petrolio freddo e seccato s.v.a t.a.
Si ottengono 2,75 g di prodotto.
b) Preparazione di 4'-fluoro-7-(4-(1-(4-(1-(4-metossifenil)ossi) butil)piperazinil )butil)isoflavone (CHF 3265.01 )
Una miscela di 550 mg di 4'-fluoro-7-(4-(N-piperazinil)butilossi) isoflavone (CHF 3264) base (ottenuto alcalinizzando con NaOH una soluzione acquosa di 4'-fluoro-7-(4-(N-piperaziil)butilossi) isoflavone dicloridrato (CHF 3264,01) estraendo con cloroformio ed evaporando a secco) e 360 mg di 4-(4-bromobutilossi)anisolo viene scaldata a circa 200°C per 2 min., ottenendo una massa fluida marrone.
Si lascia raffreddare a 80°C, si scioglie con 100 ml di metanolo,si filtra via l'insolubile e, sotto agitazione, si acidifica con HC1 37%.
Dopo pochi secondi si ha cristallizzazione.
Si filtra, si lava con etere etilico e si secca s.v.a 50°C.
Si ottengono 520 mg di solido bianco cristallino.
25. Preparazione di 3-(1-naftil)-7-(4-(N-PiPerazinil )butilossi)-4H-1-benzopian-4-one dicloridrato (CHF 3332,01)
Con procedimento analogo a quello descritto nell 'esempio 4. a) partendo da acido 1-naftilacetico si ottiene il cloruro dell'acido 4-fluorofenilacetico.
Si ottengono successivamente:
operando analogamente all'esempio 4.b), 2,4-diidrossifenil-(lnaftilmetil)chetone;
operando analogamente all'esempio 4.c), 7-idrossi-3-(1-naftil)-4H-lbenzopiran-4-one;
operando analogamente all'esempio 9.a), 7-(4-bromobutilossi)-3-(lnaftil)-4H-1-benzopiran-4-one.
Da questo composto, operando analogamente all'esempio 9.b), si ottiene infine 3-(1-naftil)-7-(4-(N-piperazinil)butilossi)-4H-1-benzopiran-4-one dicloridrato (CHF 3332,01).
26. Preparazione di 7-idrossi-4'-metossi-2-(4-(2-(N-piperidinil)atilossi)benzoil)isoflavone cloridrato (CHF 3290.01)
a) Preparazione di 2.4-diidrossifenil-4'-metossibenzil chetone
Il composto si ottiene utilizzando il cloruro dell'acido 4-metossifenilacetico come reagente e operando come descritto nell'esempio 4.b).
b) Preparazione di acido4-(2-bromoetilossi)-benzoilformico
Ad una sospensione di 40 g di alluminio tricloruro in 700 ml di cloroformio si aggiungono, sotto agitazione, 17 ml di etilossalil cloruro e 30 g di 2-bromofenatolo sciolti in 200 ml di cloroformio. La miscela è agitata per 3 h a t.a., quindi affogata in 700 g di ghiaccio e addizionata di 400 ml di HC 37%. La fase organica è separata, seccata su sodio solfato e evaporata s.v. Il residuo oleoso - 4-(2-bromoetossi)-benzoilformiato d'etile - è disciolto in 300 ml di etanolo e trattato con 75 ml di NaOH 2N per 30 min.
La miscela è evaporata s.v. , ripresa in 600 ml di acqua e 300 ml godi etile acetato.
La fase acquosa, separata, è acidificata con HC1 10% ed estratta con 2x300 mi di etile acetato. Le fasi organiche sono seccate su sodio solfato ed evaporate s.v. dando un olio che solidifica per agitazione in 200 mi di etere di petrolio. Il solido leggermente roseo è filtrato e seccato s.v. a 25°C. Si ottengono 25 g di prodotto.
c) Preparazione di 2-(4-(2-bromoetilossi)benzoil-7-idrossi-4'-metossiisoflavone
A 15,8 g dell'acido ottenuto al punto b) sono aggiunti 5,2 ml di diclorometilmetil etere. La miscela, protetta con valvola a calcio cloruro, è agitata a t.a. per 20 min, poi a 60°C per 60 min e quindi evaporata s.v. a t.a. per 15 min.
Il 4-(2-bromoetilossi)-benzoilformil cloniro così ottenuto, è immediatamente gocciolato, in non più di 10 min, in una miscela di 7 g del prodotto ottenuto al punto a) in 35 ml di piridina dry, agitata magneticamente e raffreddata a 0'C.
E' di fondamentale importanza rispettare le modalità descritte in quanto il 4-(2-bromoetilossi)-benzoilformil cloruro è instabile e tende spontaneamente a decar boss ilare .
Dopo 48 ore a t.a. , la soluzione rosso scuro è annegata in 500 ml di acqua, acidificata con HC1 10% ed estratta con 2x400 ml di etile acetato. Le fasi organiche sono lavate con 300 ml di HC1 10%, seccate su sodio solfato ed evaporate s.v. dando 15 g di pece color rosso scuro. Al residuo, ripreso in 45 mi di acido acetico glaciale, sono aggiunti 9 ml di HCl 37% e la miscela è scaldata sotto agitazione a 100 "C per 1 ora e 30 min. , quindi annegata in 300 ml di acqua ed estratta con 2x300 mi di etile acetato. Le fasi organiche sono lavate con 2x300 mi di una soluzione satura di bicarbonato e con acqua a neutralità. La fase organica è seccata su sodio solfato ed evaporata s.v. dando una pece arancio che solidifica per spappolamento in 300 ml di etere etilico. Il solido giallo ocra è filtrato seccato s.v. a 40°C. Si ottiene 1 g di prodotto.
d) Preparazione di 7-idrossi-4 ' -metossi-2-( 4-(2-(N-piperidinil )etilossi)benzoil) isoflavone cloridrato (CHF 3290.01)
400 mg di 2-(4-{2-bromoetilossi)benzoil-7-idrossi-4'-metossiisoflavone e 400 mg di piperidina sono scaldati a 80 °C per 45 min. in recipiente chiuso. Il grezzo è ripreso in 100 mi di metanolo, e la soluzióne evaporata s.v. Il residuo è disciolto in etile acetatometilene cloruro {300 ml-30 ml) e lavato con 200 ml di bicarbonato soluzione e con acqua.
La fase organica è seccata su sodio solfato ed evaporata s.v. ed il residuo purificato mediante Flash Chromatography con eluente metilene cloruro-metanolo 94-6. Le frazioni opportune sono evaporate s.v. , il residuo è ripreso in metanolo, acidificato con HCl metanolico ed evaporato s.v. Si ottengono 125 mg di prodotto clor idrato come solido giallino.
27. Preparazione di 4' .7-diidrossi-2-(4-(2-(N-piperidini l )ati lossi) benzoil) isoflavone cloridrati (CHF 3316.01)
Ad una soluzione di 400 mg del composto ottenuto secondo l ' esempio 26, utilizzato come base, in 60 ml di metilene cloruro a t.a. sotto agitazione, sono aggiunti 4,5 ml di ΒΒr3 1M in metilene cloruro. Dopo 3 ore il solido e la pece formatisi sono decantati e disciolti nella minima quantità di metanolo. Alla soluzione si aggiungono 200 ml di etile acetato e 200 ml di bicarbonato soluzione; il tutto è agitato per 2 ore, quindi le fasi sono separate, estraendo la fase acquosa con altri 200 ml di etile acetato. Le fasi organiche sono seccate su sodio solfato ed evaporate s.v. ed il residuo è sottoposto a Flash Chromatography con eluente metilene clorurometanolo 95-5. Le frazioni opportune sono unite ed evaporate s.v. dando un solido pecioso che viene sciolto in 50 ml di acetone ed acidificato con HC1 37%. Evaporando s.v. si ottengono 100 mg di prodotto cloridrato come solido giallino.
I composti preparati sono elencati in Tabella 1:
Tabella1
ESEMPI DI ATTIVITÀ' FARMACOLOGICA
Riassorbimento osseo in vitro.
L'attività antiosteoporotica dei composti dell'invenzione è stata valutata in vitro determinando l'inibizione del riassorbimento osseo indotto con ormone paratiroideo (PTH) in ossa lunghe di feti di ratto. (Metodo di Raisz J Clin Invest 44, 103, 1965).
L'ormone paratiroideo (PTH) è un noto stimolatore del riassorbimento osseo. E' stato utilizzato nello studio il frammento 1-34 dell'ormone paratiroideo bovino (bPTH 1-34).
Il test prevedeva il trattamento di ratte gravide al 18° giorno di gestazione con 45Ca per via sottocutanea. Al 19° giorno gli animali venivano sacrificati e i feti rimossi; i radii e le ulne fetali venivano asportati e posti in coltura. Il riassorbimento osseo veniva determinato seguendo per 5 giorni il rilascio dalle ossa del 45Ca precedentemente incorporato. L'attività dei composti in esame è stata confrontata con quella evidenziata da noti inibitori del riassorbimento osseo quali pamidronato e clodronato e, in particolare, con derivati isoflavonici quali 7-idrossi-isoflavone, 4,7-diidrossi-isoflavone e 7-isopropossi-4'-idrossi-isoflavone, che sono alcuni dei metaboliti attivi di ipriflavone, rispettivamente il metabolita 1, il metabolita 2 e il metabolita 3 (M1, M2 ed M3).
In questo modello di riassorbimento osseo in vitro ipriflavone, che è poco solubile, alla concentrazione massima saggiata, di 30 μΜ, ha dato una inibizione pari al 32%.
Come conposti di riferimento per la valutazione dell'attività dei composti dell'invenzione sono stati pertanto utilizzati i suoi metaboliti, che sono più solubili.
MI ha ridotto il rilascio di 45Ca indotto da PTH come una inibizione del 25% a 30 pM, del 43% a 100 pM e del 78% a 300 μΜ.
Il valore calcolato di IC50 (concentrazione che produce una inibizione del 50%) è stato di 117 pM.
M2 ha provocato una inibizione del 34% a 30 pM e del 97% a 100 μM, con una IC50 di 46 pM.
M3 ha provocato una inibizione del 70% a 30 pM e del 100% a 100 μM, con una IC50 di 17 μM.
I composti dell’invenzione saggiati in questo test si sono dimostrati potenti inibitori del riassorbimento osseo e hanno provocato una riduzione significativa del rilascio di 45Ca indotto da PTH, con una IC50 compresa tra 16 e 1,5 pM.
Particolarmente attivi sono risultati di Tabella 2 seguente:
Tabella
Riassorbimento osseo in vivo
Osteoporosi da calcitriolo nel ratto neonato.
L'attività antiosteoporotica dei conposti dell'invenzione è stata valutata in vivo nel ratto neonato, utilizzando un modello di demineralizzazione ossea da calcitriolo.
La somministrazione di dosi elevate di calcitriolo provoca infatti nel ratto neonato riduzione della mineralizzazione ossea rilevabile a livello della calotta cranica come diminuzione nel contenuto di ceneri, allargamento delle suture sagittali, alterazioni densitometriche e riduzione del contenuto di calcio. Ipriflavone, a dosi sottocutanee di circa 12 mg/kg/die per 5 giorni, è risultato in grado di offrire una certa protezione nei confronti di modificazioni ossee indotte dal calcitriolo nel ratto neonato (Ohata M et al "Effect of ipriflavone (TC-80) on thè calvari a of neonatal rats. J J B M 4, 66-79, 1986).
Utilizzando lo stesso nodello, è stata pertanto verificata l'attività di alcuni conposti dell'invenzione, risultati particolarmente attivi nel test di inibizione del riassorbimento osseo in vitro.
Cane composto di riferimento è stato utilizzato uno dei metaboliti attivi di ipriflavone, il metabolita N3.
I trattamenti con calcitriolo sono stati effettuati per 5 giorni consecutivi per via sottocutanea alla dose di 10 ng/ratto.
I conposti in esame sono stati somministrati per via orale contemporaneamente a calcitriolo, alla dose di 50 mg/kg.
Un gruppo di controllo riceveva i soli veicoli, per la stessa via di somministrazione.
A distanza di 48 ore dall'ultima somministrazione gli animali sono stati sacrificati e la calotta cranica immediatamente asportata.
Le calotte venivano prima sgrassate, poi essiccate e infine ridotte in cenere.
Per ciascun animale si determinava:
aliquota peso secco: % peso secco calotta in rapporto al peso umido (sgrassato);
aliquota ceneri: % peso ceneri calotta in rapporto al peso secco.
Il contenuto di acqua nelle calotte craniche (aliquota peso secco) non è apparso influenzato dal trattamento con calcitriolo e/o con le sostanze in esame.
Il trattamento per 5 giorni consecutivi con 10 ng/ratto/die di calcitriolo ha provocato invece una consistente demineralizzazione o mancata mineralizzazione nel ratto neonato. Nell'esperimento in cui è stato saggiato M3 la aliquota di ceneri della calotta cranica è risultata infatti pari a 53,70% nei controlli e del 43,78% nei trattati con calcitriolo,con una differenza tra i due gruppi stimata in 9,92%.
Il metabolita M3, utilizzato come composto di riferimento, somministrato per via orale alle dosi di 50 e 100 mg/kg,ha offerto una protezione alla demineralizzazione rispettivamente del 26 e 44%.
Negli esperimenti successivi il trattamento con calcitriolo ha provocato un grado di demineralizzazione o mancata mineralizzazione analogo, con differenze tra il gruppo trattati e il gruppo controllo compresa tra il 9,5 e l'11% circa.
I composti dell'invenzione CHF 3135, CHF 3150, CHF 3264, CHF3265 e CHF 3287 sono risultati anche in questo test particolarmente potenti, offrendo rispettivamente una protezione di 50, 94, 52, 75 e 42%, alla dose di 50 mg/kg.
Una tuona attività è stata dimostrata anche dai composti CHF 2176 (36% di protezione alla dose di 50 mg/kg), CHF 3142,CHF 2846 e CHF 2980 (protezione di 25% circa alla dose di 50 mg/kg) e CHF 3165 (26% di protezione alla dose di 50 mg/kg).
Inibizione del riassorbimento osseo in ratte ovariectomizzate.
La sperimentazione consiste nel trattare ratti femmina per le prime 6 settimane della loro vita con tetraciclina radioattiva.
Questo composto ha la proprietà di depositarsi nell'osso e di essere rilasciato quando l'osso è riassorbito.
Poiché la tetraciclina non viene reincorporata nel tessuto osseo in formazione, la sua escrezione urinaria è un ottimo indice di riassorbimento osseo .
Alla 9a settimana di età le ratte sono ovariectomizzate o "sham operated"; 5 giorni dopo sono poste in gabbie metaboliche e inizia la raccolta delle urine (Muhlbauer R C and Fleisch H: Am J Physiol 259: R679-R689, 1990).
A conferma della loro attività antiosteoporotica, CHF 2846, CHF 3142, CHF 3150 e CHF 2176, saggiati alla dose di 50 mg/kg, hanno dimostrato in questo test, in cui si valuta l'inibizione del riassorbimento osseo in vivo stimolato dalla castrazione attraverso la quantificazione dell'escrezione urinaria di 3[H]-tetraciclina, la stessa efficacia nell 'inibire il riassorbimento osseo dimostrata da ipriflavone alla dose di 400 mg/kg, rivelandosi così almeno 8 volte più potenti del capostipite .
Studi procedenti avevano mostrato che tale dose di ipriflavone produceva una inibizione massimale comparabile a quella determinata da estradiolo alla dose di 27,2 μg/kg per via sottocutanea.
Per alcuni dei composti dell'invenzione saggiati nei test in vivo, è stata infine verificata l'assenza di effetti indesiderati uterotrofi.
I composti di formula (I) potranno essere utilizzati per la preparazione di conposizioni farmaceutiche, in forma solida o liquida, in combinazione con eccipienti farmaceuticamente accettabili, secondo le tecniche consuete.
Le composizioni farmaceutiche preferite sono quelle somministrabili per la via orale, in particolare sotto forma di compresse o capsule, eventualmente a rilascio programmato.
La dose giornaliera per una persona adulta sarà compresa tra 10 e 500.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZION I. Derivati di isoflavone di formula generale:
    in cui R può assumere i seguenti significati: idrogeno; un gruppo fosfonico eventualmente salificato o sostituito con uno o più gruppi alchilamminici; un gruppo solfonico eventualmente salificato; alchile lineare o ramificato, eventualmente sostituito con un residuo piridinammino ; un residuo
    in cui n ed m,uguali o diversi, possono assumere valori compresi tra 0 e 6,ma n+m è seirpre diverso da 0; A è un legame, un gruppo carbonile, orto, meta o para fenilene, cis o trans etenìlene, 1,3-butadienilene, un eteroatomo di N o 0, un gruppo sulfinile o sulfonile; Q è:- dialchil ammina; un eterociclo azotato saturo o insaturo a 5 o 6 atomi, eventualmente sostituito da idrossialchile, alchile, alcossile, alcanoile o alogeno, o da un residuo difenilidrossimetile o da un residuo fenile o fenossi, fenilalchile o fenossialchile in cui il fenile può essere sostituito, preferibilmente in posizione para, con un gruppo idrossile, alchile, alcossile o alogeno; un gruppo in cui p può assumere un valore da 0 a 6, R3 è idrogeno, alchile, fenilalchile o arile ed R4 è alcossile, NH2 o N-alchilammino, ma quando R3 è diverso da idrogeno, p è sempre zero; un residuo mono o bis-fosfonico eventualmente salificato o esterificato; un residuo guanidinico del tipo -NH-CNH-NH2; un gruppo amminoalchilammino; è idrogeno, idrossile, alogeno, alchile lineare o ramificato, C3-C6 cicloalchile, cicloalchilalchile , alcossile eventualmente sostituito da fenile (a sua volta eventualmente sostituito) , un gruppo triflucro metile o trifluoro metossile, fenile o fenossile,
    ammina mono o disostituita con un gruppo alchile, cicloalchile, ammino(C1-C4) alchile o alchilammino o
    alchile; un gruppo in cui q=1-6 ed uguali o diversi, sono alchile eventualmente interrotto da eteroatomi di N o 0 e in cui R5 ed R6, unitamente ad N possono formare un ciclo a 5 o 6 atomi; un gruppo fosforico eventualmente salificato, esterificato e/o sostituito con uno o più gruppi alchilamminici; un gruppo N alchil (o N,N dialchil) amminocarbonilossi; un gruppo C1-C6 alcanoilossi; R1 ' è idrogeno, idrossile, alogeno, alchenile, alchile o alcossile; quando è metossile e è idrossile e si trovano su atomi di carbonio adiacenti, allora ed unitamente agli atomi di carbonio a cui sono legati possono formare un residuo 1,3-diossolano; quando ed sono entrambi alchile o alchenile e preferibilmente etile o etenile e si trovano su atomi di carbonio adiacenti, allora
    ed unitamente agli atomi di carbonio a cui sono legati possono formare un carbociclo alifatico o aromatico; idrogeno, alogeno alchile, alcossicarbomle, un gruppo p-idrossibenzoile in cui l 'ossidrile può essere sostituito con alchile, alcanoile, Ν,Ν-dialchilamminoalchile o con un residuo piperidinoalchile , pirrolidinoalchile, morfolinoalchile, piperazino-alchile eventualmente sostituito, a sua volta, quando possibile, in posizione 4; e loro sali farmaceuticamente accettabili, con le condizioni che: quando R è alchile sostituito da un eterociclo azotato scelto tra piperidina, morfolina e piridina, oppure quando R è un residuo è carbonile e Q è dialchilammina ed R2 è idrogeno o alchile, , insieme o separatamente, non sono mai idrogeno o alcossile; quando R ed sono idrogeno, e è alogeno o metossile, no è mai idrogeno, metile, etile o etossicarbonile; quando R è solfonile, e ed sono idrogeno, non è mai metossile; quando R è dimetil- o dietilamminoetile, è idrogeno, e R1 è idrogeno, idrossile, alogeno o metossile, non è mai idrogeno, carbossile, metile o etile; quando R è dimetilamminoetile, e ed sono idrogeno, non è mai dimetilamminoetossile; quando R è dimetilamminopropile,e sono idrogeno, non è mai metile; quando R è piperidinopropile,e è idrogeno o metossile,
    non sono mai idrogeno; quando R è piperidinoetile, R1 è metossile o piperidinoetossile, e è idrogeno, non è mai idrogeno o etossicarbonile.
  2. 2. Composti secondo la rivendicazione 1,in cui: R è alchile lineare o ramificato; è un gruppo fosfonico, un gruppo fosfonico salificato o un gruppo fosfonico esterificato e/o sostituito da una dialchilamina; oppure è un residuo N-piperazinil, N-morfolinil o N-piperidinilalcossi ed ed sono idrogeno.
  3. 3. Composti secondo la rivendicazione 1, in cui: R è un residuo
    A è un legame o un gruppo carbonile, n+m assume un valore da 2 a 5 e Q è un residuo mono o bis-fosfonico eventualmente salificato o esterificato; A è un legame, n+m assume un valore da 3 a 5 e Q è una dialchilammina.
  4. 4. Composti secondo la rivendicazione 1,in cui: R è un residuo
    A è un legame o un gruppo fenilene, n+m assume un valore da 1 a 12, Q è una piperazina eventualmente sostituita sull'azoto in posizione 4, ed sono idrogeno ed è idrogeno, ossidrile, alogeno alchile o alcossile.
  5. 5. Composti secondo la rivendicazione 1, in cui: R è un residuo n-morfolinoalchilico è alogeno, ossidrile o alchile sono idrogeno.
  6. 6. Composti secondo la rivendicazione 1, in cui l'eterociclo azotato saturo o insaturo è scelto tra pirrolidina, ossazolidina, imidazolo, imidazolidina,morfolina,piperidina,piperazina,piridina.
  7. 7. Composizioni farmaceutiche contenenti cane ingrediente attivo almeno un composto secondo le rivendicazioni 1-6.
  8. 8. Uso dei conposti secondo le rivendicazioni 1-6 per la preparazione di un medicamento utile nella prevenzione e nel trattamento dell’osteoporosi.
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