ITMI960281A1 - Dispositivo di regolazione a camma per elementi di ferramenta per mobili ed elementi di ferramenta con esso - Google Patents

Dispositivo di regolazione a camma per elementi di ferramenta per mobili ed elementi di ferramenta con esso Download PDF

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Abstract

Apparecchiatura per la preparazione di yogurt e per la pastorizzazione, maturazione e conservazione di miscele per gelati, comprendente un corpo contenitore per una vasca provvista, superiormente, di un coperchio supportante un agitatore mosso da motoriduttore lento, di un sottofondo entro cui sono alloggiate delle resistente corazzate di riscaldamento e, perifericamente, di un circuito stampato suddiviso in due sezioni, di cui una interessante il fondo della vasca, la parte bassa e la parte alta della stessa per consentire la circolazione dell'acqua di riscaldamento e di quella di preraffreddamento e l'altra interessante la zona intermedia della vasca e destinata al raffreddamento mediante un separato circuito frigorifero, a detto coperchio essendo ancorate due piastre a canalizzazioni stampate, rivolte verso l'interno della vasca e collegate al circuito refrigerante, allo scopo di rompere il flusso delle miscele agitate, essendo infine prevista una scheda elettronica, sostanzialmente un controllo a microprocessore programmabile, atto a consentire di impostare i tempi di funzionamento e le temperature delle varie fasi.

Description

"Dispositivo di regolazione a canina per elementi di ferramenta per mobili ed elementi di ferramenta con esso"
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di regolazione a camma per elementi di ferramenta,quali cerniere, guide,supporti per frontali di cassetto, ecc,e ad elementi di ferramenta con esso.
Negli elementi di ferramenta per mobili,quali ad esempio le moderne cerniere per mobili, è importante vi sia la possibilità di effettuare una precisa regolazione della posizione reciproca delle parti di fissaggio dell'elemento, così da permettere la compensazione di tolleranze di realizzazione e di montaggio e consentire di allineare correttamente gli elementi del mobile connessi attraverso l'elemento di ferramenta.
Ad esempio,nel caso di cerniere, il fornire una regolazione di posizione delle due ali della cerniera consente il fine posizionamento delle ante rispetto al mobile e alle altre ante affiancate.
Nella tecnica nota sono stati proposti svariati dispositivi di regolazione applicati agli elementi di ferramenta per mobili. Ad esempio, sono stati proposti elementi con regolazioni fomite da semplici viti passanti in asole di scorrimento.Tali regolazioni con viti e asole presentano una intrinseca difficoltà di regolazione,specialmente nel caso di parti pesanti,quali ad esempio ante e sportelli, dovendosi manualmente portare e mantenere nella corretta posizione le parti fino al completo serraggio della vite.
Sono anche state proposte regolazioni a camma, formate sostanzialmente da camme con due superfici cilindriche disassate, la prima di rotazione della camma, la seconda di reazione su una superficie di spinta per l'azione di spostamento della parte da regolare.
I dispositivi a camma sono teoricamente più semplici da regolare,ma presentano un comune difetto che può comprometterne completamente il buon funzionamento. Infatti, le regolazioni a camma note possono risultare instabili nelle posizioni intermedie di regolazione e quindi non funzionare correttamente, specie nei casi,piuttosto frequenti, in cui sono richieste regolazioni elevate rispetto allo spazio a disposizione per il collocamento dell'eccentrico. L'instabilità consiste in una tendenza alla rotazione spontanea dell'eccentrico nella direzione del punto morto sotto l'effetto delle forze che agiscono sull'elemento di ferramenta nel suo normale uso. Per evitare le instabilità è necessario sacrificare l'ampiezza della corsa della camma ed è quindi necessario utilizzare catine di diametro relativamente elevato, soluzione spesso incompatibile con i ridotti spazi disponibili negli elementi di ferramenta tradizionali.
Inoltre, le camme cilindriche offrono una buona regolazione solo in una zona centrale molto ristretta della loro rotazione, rendendo ancora più difficoltoso il dimensionamento della camma. Scopo generale della presente invenzione è ovviare agli inconvenienti sopra menzionati fornendo un dispositivo di regolazione a camma per elementi di.ferramenta,quali cerniere, guide o supporti per frontali di cassetti,che abbia dimensioni ridotte rispetto alla ampiezza di regolazione fornita, eviti fenomeni di instabilità e permetta una uniforme e precisa regolazione in qualsiasi punto della corsa di regolazione. Ulteriroe scopo è fornire elementi di ferramenta con un tale dispositivo di regolazione.
In vista di tali scopi si è pensato di realizzare, secondo l'invenzione,un dispositivo di regolazione a camma comprendente un primo e un secondo elemento reciprocamente scorrevoli e una camma imperniata al primo elemento medicinte un perno di rotazione attorno ad un asse per reagire con una sua superficie laterale contro una superficie di appoggio presente sul secondo elemento,alla rotazione della camma attorno all'asse ottenendo così lo scorrimento e la regolazione della posizione reciproca di primo e secondo elemento, caratterizzato dal fatto che per qualsiasi posizione angolare della camma nella sua corsa attiva attorno a detto asse il centro di rotazione della esimia si trova sostanzialmente nell'intorno di una retta passante per un punto di contatto fra superficie laterale della camma e superficie di appoggio del secondo elemento,tale retta essendo inclinata di un angolo ø uguale all'angolo di attrito nel punto di contatto. Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota,si descriveranno di seguito,con l'aiuto dei disegni allegati,possibili realizzazioni esemplificative applicanti tali principi.Nei disegni:
-figura 1 rappresenta una vista schematica di un dispositivo di regolazione a camma realizzato secondo l'invenzione;
-figura 2 rappresenta un grafico che mostra una condizione che il centro di rotazione della camma deve soddisfare secondo l'invenzione?
-figura 3 mostra una costruzione per punti di una camma secondo l'invenzione;
-figura 4 rappresenta una vista in alzata laterale,parzialmente sezionata lungo la linea IV-IV di figura 5,di una cerniera per mobili provvista di camma di regolazione secondo la presente invenzione;
-figura 5 rappresenta una vista frontale parziale della cerniera di figura 4;
-figura 6 rappresenta una vista laterale,parzialmente sezionata ed esplosa,di una seconda cerniera per mobili provvista di una camma di regolazione secondo l'invenzione;
-figura 7 rappresenta una vista frontale di una parte della cerniera di figura 6.
Con riferimento alle figure, in figura 1 è mostrato in modo schematico un dispositivo di regolazione a camma, indicato genericamente con 30,per la regolazione di posizione fra una prima parte, solidale ad una cava 31 di contenimento di una camma 32, e una seconda parte solidale ad una sede (non mostrata) di rotazione di un perno 33 di manovra della canna 32.La sede 31 comprende una superficie laterale interna 34 sulla quale reagisce una corrispondente superficie laterale 35 della camma 32.La superficie 34 della sede ha un tratto sostanzialmente rettilineo tangente al punto di appoggio 36 ad essa della superficie 35 della canna.Una seconda superficie laterale interna 37 della sede è disposta affrontata alla superficie 34 della sede per avere un tratto rettilineo sostanzialmente parallelo al tratto rettilineo della prima superficie e costituire appoggio di una seconda superficie laterale 38 della canina.Coe sarà chiaro dagli esempi descritti in seguito, la sede del perno è vincolata a muoversi in direzione perpendicolare ai piani 34 e 37.
Alla rotazione della camma attorno all'asse 48 del perno,l'asse stesso oscilla fra una posizione superiore di massima distanza dalla parete inferiore 34 della sede (raggiunta quando la camma ha nel punto 36 il suo massimo raggio R2) ed una posizione inferiore di minima distanza da essa (raggiunta quando la camma ha nel punto 36 il suo minimo raggio Ri). In figura 1 la camma è raffigurata in posizione intermedia.
Sulla camma agiscono una forza di azione, indicata con la freccia 39,applicata nel punto 36 di contatto fra il corpo di camma e la parete inferiore della sede,e una forza di reazione, uguale e contraria, indicata con la freccia 40,che agisce fra il perno 33 e la sua sede e che può essere considerata passare per il centro del perno.
Nei dispositivi di regolazione a camma di tecnica nota, ad esempio comprendenti un corpo di camma cilindrico,le rette di applicazione delle forze di azione e di reazione coincidono quando la camma si trova in una delle posizioni estrone superiore o inferiore,mentre sono disallineate nelle posizioni intermedie. In tale situazione, le due forze generano una coppia che tende a ruotare l'eccentrico verso il punto morto.L'attrito fra camma e sua sede e fra perno e sua sede contrastano tale coppia, ma in talune condizioni la coppia può diventare eccessiva e la camma ruota spontaneamente verso il punto morto. La condizione più svantaggiosa è quando la carrma è a metà della regolazione,essendo in tale situazione massimo il disallineamento fra le forze di azione e reazione.Per evitare la rotazione spontanea è perciò necessario che in tale posizione la coppia non superi il valore massimo oltre il quale si ha rotazione spontanea.Ciò impone però un limite alla regolazione massima possibile per una camma cilindrica in funzione della sua dimensione.
Questo è il principale motivo per il quale,come già menzionato, 1<1>inconveniente è maggiormente sentito nei casi in cui sono richieste regolazioni elevate rispetto allo spazio a disposizione per il collocamento dell'eccentrico.
Secondo i principi innovativi della presente invenzione,è stato trovato che se il centro di rotazione della camma si muove lungo una particolare retta o fascio di rette, anziché,ad esempio, lungo un arco di circonferenza come accade per le camme cilindriche,è possibile massimizzare 1'ampiezza della regolazione, senza incorrere in una instabilità.
In figura 2 è mostrato un grafico che chiarisce ciò. L'asse orizzontale coincide con la superficie 34 tangente alla superficie della camma.L'asse verticale rappresenta la normale al punto di tangenza 36.La retta 41 è la retta di attrito,vale a dire la retta che passa per il punto di tangenza 36 ed è inclinata di un angolo ø rispetto alla normale, dove ø è il tradizionale angolo di attrito radente fra camma e superficie di appoggio.
Secondo l'invenzione, in una qualsiasi posizione angolare della camma entro la sua corsa attiva, il centro di rotazione della camma deve trovarsi .sostanzialmente nell'intorno della retta di attrito cerne sopra definita. In altre parole, il centro di rotazione della camma deve giacere all'interno di una striscia 42 contenente la retta di attrito 41.
La condizione ottima si ha quando il centro di rotazione si trova costantemente su una retta limite 43,parallela alla retta di attrito e distante da essa di un valore b=r*fP*cos0,dove r è il raggio del perno 33 e fP è il coefficiente di attrito del contatto fra perno e sua sede.Con condizione ottima si intende la condizione in cui si ha la massima ampiezza possibile della regolazione senza nessun punto di instabilità nella corsa attiva della camma. Inoltre, l'innalzamento del perno sarà sostanzialmente proporzionale all'angolo di rotazione della camma e quindi si avrà una regolazione uniforme per tutta la corsa attiva della camma.
Nel caso particolare di uguali coefficienti di attrito fra camma e sua sede e fra perno e sua sede, cioè quando fP=tan0,si ha che b=r*sen0. Ciò equivale a dire che la camma deve essere configurata in modo tale che, come mostrato in figura 1, un segmento 44 passante per il punto di tangenza 36 e per il punto 45 del perno che è più lontano dalla superficie 34 è inclinato dell'angolo ø rispetto alla normale alla superficie 34. In altre parole, la condizione ottima si ottiene quando,per qualsiasi angolo di rotazione della camma entro la sua corsa attiva, il punto 45 si trova sulla retta di attrito 41. Ciò rende particolarmente comodo il tracciamento per punti della camma. Nel caso di una camma che, come mostrato in figura 1,ruoti fra due superfici 34 e 37, calcolando la parte di camma 35 che scorre sulla superficie 34 in modo da soddisfare la regola sopra indicata, la parte di camma 38 che scorre sulla superficie 37 è facilmente calcolabile imponendo semplicemente che rimanga costante la distanza L fra le superfici 37 e 34 nei punti di tangenza con la camma.
Una camma con un profilo attivo 35 secondo l'invenzione può essere individuata con buona approssimazione, trascurando il raggio del perno,dall'inviluppo di rette distanti dal centro di rotazione della canma una distanza Dn=Dn-i*ap*tana, con Dn uguale alla distanza dal centro della n-esima retta,Dn-i uguale alla distanza della retta precedente alla retta n-esima dal centro della camma, crp uguale al passo angolare di calcolo della canma (vale a dire:orp uguale all'angolo fra la retta ne la retta retta n-1), « uguale all'angolo di inclinazione (in radianti.) fra la tangente alla camma e la normale alla retta congiungente il punto di tangenza con il centro della canna. L'angolo a deve essere minore dell'angolo di attrito ø fra canma e sua sede. In particolare,per la condizione ottima a=0. L'inviluppo di rette sull'altro profilo 38 della camma è ottenuto tracciando le rette parallele a distanza L dalle rette del primo inviluppo. In figura 3 è mostrato l'inviluppo totale. Tale inviluppo è vantaggiosamente sviluppabile mediante programma di calcolo automatico.
Con riferimento alla Fig.3, il primo passo per il calcolo del profilo consiste nel tracciare una retta 46 ad una distanza Do dall'asse 48 di rotazione della canma,corrispondente a Ri,cioè alla minima distanza prevista fra l'asse di rotazione e una delle due pareti della sede di appoggio della camma.E'evidente che il tracciamento del profilo può essere effettuato prendendo la distanza dalla parete inferiore o della parte superiore della sede.Dalla parte opposta rispetto all'asse di rotazione, si traccia quindi una retta 47, parallela alla retta 46 e a distanza L da essa. Si impone poi alle rette tracciate una rotazione dell'angolo σρ attorno al centro di rotazione 48 della camma.Si calcola quindi la nuova distanza Di=Do*ap*tana e si tracciano la corrispondente retta ruotata del·].'angolo ap rispetto alla retta precedente e la retta parallela a distanza L. La costruzione dell'inviluppo procede così iterativamente fino a che non si verifica che Dn >= R2rcioè fino a quando non si raggiunge la voluta ampiezza di regolazione. Ciò deve naturalmente verificarsi prima che si sia tracciato un profilo di 180*.
E* evidente che per una migliore precisione nella determinazione del profilo della camma è necessario che l'angolo ap sia scelto sufficientemente piccolo.
A questo punto è chiaro come è realizzato un dispositivo di regolazione a canna secondo l'invenzione. Naturalmente, la vicinanza del centro della camma alla retta estrema 43 dipende dalle tolleranze di realizzazione del dispositivo.E'infatti da considerare che l'uscire dalla banda 42 oltre la retta 43 comporta l'insorgere di instabilità nella regolazione.E1quindi in genere preferibile mantenere il centro di rotazione leggermente più all'interno nella banda 42 lungo l'intera corsa di regolazione.
Come si vede bene in figura 1,oltre al profilo attivo cane sopra descritto è vantaggioso che la camma abbia un codolo 49 sporgente radialmente per costituire finecorsa alla rotazione della camma mediante suo impegno in sedi 50, 51 nella cava 31. Saranno ora descritti esempi di applicazione di un dispositivo secondo l'invenzione in elementi di ferramenta per nobili.
Nelle figure 4 e 5 è mostrata una prima cerniera per mobili, indicata genericamente con 10, realizzata secondo i principi innovativi qui rivendicati. La cerniera 10 comprende un primo e un secondo elemento di fissaggio, rispettivamente indicati con 11 e 12,destinati ad essere fissati a due parti di mobile 13, 14, ad esempio una spalla e la ripettiva anta da incemierare fra loro.
La cerniera comprende un braccio 15 che termina ad un estremo con il primo elemento di fissaggio 11 e all'altro estremo termina con un impem lamento 16 al secondo elemento di fissaggio per realizzare lo snodo della cerniera.
Il braccio 15 è formato in due parti 17, 18 reciprocamente scorrevoli.La prima parte 17 comprende 1'impemiamento 16 di vincolo al secondo elemento di fissaggio 12 e la seconda parte 18 è formata ad L,un braccio della L formando il primo elemento di fissaggio 11 e l'altro braccio della L formando la superficie di scorrimento per la prima parte 17.Lo scorrimento è guidato da bordi laterali 21 che realizzano un canale di guida che accoglie scorrevolmente l'ala di scorrimento della prima parte 17.
Il secondo elemento di fissaggio 12 è vantaggiosamente realizzato sotto forma di una vaschetta o box da incasso per contenere l'impemiamento,realizzato con un singolo perno 27 sul quale si avvolge l'estremità di impemiamento della parte 17.
Una molla 28 reagisce fra vaschetta e impemiamento per individuare posizioni stabili di apertura e chiusura.
Come bene si vede anche in figura 5, dove è stata rimossa la vaschetta per chiarezza,fra prima e seconda parte sono presenti mezzi di regolazione a camma 30 realizzati secondo l'invenzione, comprendenti una camma 32, del tipo mostrato in figura 1, imperniata,attraverso un perno 33 che è accolto in una sede 25, alla parte 17 per reagire contro superfici laterali di una sede 31 sulla parte 18.
Come bene si vede in figura 5, il perno ha estremità di testa che si affaccia sull'esterno della prima parte 17 per costituire estremità di manovra (ad esempio,mediante cacciavite) della camma.Alla rotazione della carrma laparte 17 scorre rispetto alla parte 18 fornendo così una precisa e stabile regolazione laterale della posizione dell'anta.
Nelle figure 6 e 7 è mostrata parzialmente una seconda cerniera per mobili, indicata genericamente con 52, la quale comprende una base 55,destinata ad essere fissata su una parte di spalla di un mobile, e una ala 54 che si innesta a scatto sulla base 55 per mezzo di perni a molla 55, 56.L'ala 54 supporta bracci di snodo 57 che si connettono ad un elemento di fissaggio a vaschetta 58 destinato al fissaggio ad una anta da incemierare. Fino a qui si è descritta una cerniera essenzialmente nota e perciò non ulteriormente descritta o mostrata.Come bene si vede anche in figura 7, la base 53 è formata da un primo elemento superiore 55,di innesto nell’ala,e un secondo elemento o piastrina 60 di fissaggio al mobile.Primo e secondo elemento sono fra loro scorrevoli in una direzione trasversale alla estensione dell'ala.Fra primo e secondo elemento è disposto un dispositivo di regolazione a camma 30 realizzato secondo l'invenzione, con cava 31 stampata nella piastrina 60 e camma 32 accolta in essa. Il perno 33 di rotazione della camma sporge superiormente alla base 53 per potere essere regolato attraverso un foro, non mostrato, presente nell'ala. Agendo sul dispositivo di regolazione è così possibile traslare trasversalmente l'ala 54 rispetto alla piastrina di base 60 e ottenere quindi una precisa regolazione verticale dell'anta rispetto al resto del mobile. A questo punto è chiaro l'impiego del dispositivo secondo l'invenzione per realizzare elementi di ferramenta per mobili. Naturalmente,la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi della presente invenzione è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato.
Ad esempio, il dispositivo di regolazione può essere inserito in altri elementi di ferramenta per mobili, quali guide per cassetti o altro.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (30) di regolazione a canna,per elementi di ferramenta, comprendente un primo e un secondo elemento reciprocamente scorrevoli e una canna (32) imperniata al primo elemento mediante un perno (33)di rotazione attorno ad un asse (48) per reagire con una sua superficie laterale (35,38) contro una superficie di appoggio (34, 37) presente sul secondo elemento, alla rotazione della camma attorno all'asse ottenendo così lo scorrimento e la regolazione della posizione reciproca di primo e secondo elemento,caratterizzato dal fatto che per qualsiasi posizione angolare della canrna nella sua corsa attiva attorno a detto asse (48) il centro di rotazione della camma si trova sostanzialmente nell’intorno di una retta (41) passante per un punto (36) di contatto fra superficie laterale della camma e superficie di appoggio del secondo elemento,tale retta essendo inclinata di un angolo ø uguale all'angolo di attrito nel punto di contatto.
  2. 2. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il centro di rotazione non si trova più distante di r*fP*cos0 dalla detta retta,con r uguale al raggio del perno di rotazione della camma e fP uguale al coefficiente di attrito fra perno e sua sede.
  3. 3. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il centro di. rotazione non si trova più distante di r*sen0 dalla detta retta,con r uguale al raggio del perno (33).
  4. 4. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la superficie di appoggio fa parte di una sede di accoglimento laterale della camma la quale comprende una seconda superficie (37) di. contatto con la camma,che è opposta alla prima superficie (34), prima e seconda superficie essendo fra loro parallele nei rispettivi punti di contatto con la camma.
  5. 5. Dispositivo secondo rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che,per qualsiasi angolo di rotazione della camma entro la sua corsa attiva,un punto (45)del perno (33) che è più lontano dalla superficie di appoggio si trova sostanzialmente prossimo alla detta retta (41).
  6. 6. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la camma è individuata da un inviluppo di rette distanti dall'asse (48) di rotazione della camma una distanza Dn=Dn-i*ap*tana, con Dn uguale alla distanza fra asse (48) e n-esima retta,Pn-i uguale alla distanza fra retta precedente alla retta n-esima e asse (48), ap uguale all'angolo fra la retta ne la retta retta n-1, a essendo un angolo minore o uguale all'angolo di attrito ø.
  7. 7. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il primo elemento è solidale ad una prima parte (17, 59)di un elemento di ferramenta destinata ad essere vincolata ad una prima parte di mobile, e il secondo elemento è solidale ad una seconda parte (18, 60)di un elemento di ferramenta destinato ad essere vincolato ad una seconda parte di un mobile per permettere una regolazione nella posizione reciproca di prima e seconda parte del mobile.
  8. 8. Elemento di ferramenta,comprendente una prima parte (17, 59) e una seconda parte (18, 60) fra loro scorrevolmente regolabili in posizione, la prima parte essendo solidale al primo elemento e la seconda parte essendo solidale al secondo elemento di un dispositivo di regolazione (30) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti per realizzare una regolazione a canma della posizione reciproca di prima e seconda parte dell'elemento di ferramenta.
  9. 9. Cerniera per mobili comprendente un primo (11, 53) e un secondo (12, 58) elemento di fissaggio,destinati ad essere fissati a due parti di mobile da incemierare fra loro, e un incemieramento disposto fra il primo (11, 53) e il secondo (12, 58) elemento di fissaggio per realizzare lo snodo della cerniera,uno di detti elementi di.fissaggio essendo diviso in una prima (17, 59) e in una seconda (18, 60) parte fra loro reciprocamente scorrevoli con mezzi di regolazione della reciproca posizione,caratterizzato dal fatto che la prima parte (17, 59) è solidale al primo elemento e la seconda parte (18, 60) è solidale al secondo elemento di un dispositivo di regolazione (30) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti per realizzare i mezzi di regolazione della reciproca posizione
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