ITMI952688A1 - Staffa costituente vincolo superiore con possibilita' di scorrimento-rotazione fra una trave verticale e un elemento di - Google Patents

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Abstract

La staffa o dispositivo di vincolo comprende una o due gambe (11, 12), eventuali tiranti trasversali (28, 30) di collegamento fra gamba e trave verticale (M) e una testa di vincolo che può essere conformata in modo diverso a seconda dell'elemento di tetto con cui deve essere montata. In particolare la testa ha la forma di una barra orizzontale (20) sulla parte a gambe e portante due ganasce mobili (21, 22) posizionabili lungo la barra, per collaborazione con la base di un elemento di tetto a capriata. La testa può comprendere una barra orizzontale in cui è scorrevole e fissabile in posizione un'asta di guida orizzontale, per collaborazione con una copertura a tegoli con ali verticali. Può comprendere una piastra fissabile a un soffitto e scorrevole su una gamba o una coppia di gambe verticali per collaborazione con una copertura a superficie piana; infine può assumere la forma di una coppia di punti di riscontro regolabili che vengono avvicinati a un'ala di un profilo di copertura o tetto, per esempio l'ala di un tegolo.Il nuovo dispositivo consente di vincolare la porzione superiore di una trave verticale sottoposta ad esempio ad un carico di vento, lasciando ad essa libertà di dilatarsi e di subire piccole rotazioni.

Description

Descrizione dell'invenzione avente per titolo:
"STAFFA COSTITUENTE VINCOLO SUPERIORE CON POSSIBILITÀ' DI SCORRIMENTO-ROTAZIONE FRA UNA TRAVE VERTICALE E UN ELEMENTO DI TETTO O COPERTURA"
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce al campo delle costruzioni, particolarmente costruzioni industriali come capannoni e simili. Tali costruzioni sono generalmente realizzate mediante una cosiddetta ossatura comprendente pilastri ed elementi di copertura quali capriate, tegoli o altri, ed elementi di tamponamento, generalmente muri. Tali muri o pareti sono spesso realizzati in blocchi di calcestruzzo vibrocompresso a fori passanti e, in corrispondenza di parti di essi, sono realizzate travi verticali, disponendo armature di tondini metallici all’interno delle cavità entro i blocchi e versando quindi calcestruzzo in dette cavità.
Un problema che si incontra con dette pareti di tamponamento è generalmente costituito dai carichi di vento o generalmente carichi orizzontali a cui sono sottoposte, rispetto ai quali la trave verticale si comporta come una trave a sbalzo caricata perpendicolarmente all'estensione di essa; l'estremità superiore o libera potrebbe subire spostamenti ritenuti eccessivi. D'altra parte un vincolo a incastro fra la sommità di dette pareti e la copertura dell'edificio comporterebbe sollecitazioni inammissibili per le une e per l'altra, e sarebbe di difficilissima realizzazione.
Scopo di questa invenzione è realizzare un vincolo o accoppiamento fra le pareti di tamponamento e la copertura di un edificio che consenta di limitare eventuali spostamenti della parete a causa di una sollecitazione trasversale per esempio un carico di vento, che consenta alle parti le normali dilatazioni senza imporre carichi nocivi sulla muratura sottostante.
Tale scopo è stato ottenuto con un dispositivo come detto nella rivendicazione 1; ulteriori caratteristiche sono date nelle rivendicazioni dipendenti. Secondo l'invenzione si predispongono fra parete di tamponamento e copertura, in corrispondenza delle travi verticali, dei dispositivi di vincolo o accoppiamento, cosiddette "staffe", comprendenti elementi a gamba/e, vincolabili solidalmente alla parete in modo regolabile in altezza, e un elemento di testa; questo può essere solidale agli elementi a gamba e libero rispetto alla copertura, in modo da poter effettuare piccoli spostamenti verticali e orizzontali rispetto ad essa; oppure vincolato alla copertura e in grado di compiere piccoli spostamenti rispetto all'elemento a gamba/e.
L'elemento a gamba può essere costituito da una singola gamba centrale oppure da una coppia di gambe distanziate fra loro pressappoco dello spessore previsto per la trave verticale. Preferibilmente il montaggio della coppia di elementi a gamba sulla trave verticale avviene mediante tiranti disposti in corrispondenza dello spazio fra mattoni o blocchi sovrastanti. Sono previste aperture allungate nelle gambe stesse perché possano essere regolate in altezza sui tiranti; oppure è prevista una scanalatura continua lungo le gambe e piastre di serraggio collegate ai tiranti così che il montaggio delle gambe sui tiranti possa essere fatto al livello preferito.
Il nuovo dispositivo permette di realizzare, fra la sommità di una trave verticale e un tetto o copertura, un vincolo agli spostamenti trasversali, con possibilità di scorrimento verticale e limitate rotazioni, senza imporre sollecitazioni indesiderate fra tali trave verticale e copertura. E' inoltre facilmente adattabile in altezza e facilmente adattabile a vari tipi di coperture.
Esempi di realizzazione dell'invenzione saranno descritti in seguito a titolo illustrativo soltanto e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati in cui:
la Fig. 1 è una vista prospettica di un primo tipo di staffa o dispositivo secondo l'invenzione;
la Fig. 2 è una sezione verticale interrotta attraverso un'estremità superiore di una trave verticale portante la staffa della Fig. 1 e di un elemento a capriata di copertura;
la Fig. 2A è una variante della Fig. 2;
la Fig. 3 è una vista prospettica di una seconda forma di realizzazione della staffa dell'invenzione particolarmente adatta per uso con coperture a cosiddetti tegoli;
la Fig. 4 è una sezione verticale interrotta dell'estremità superiore di una trave verticale e di un tegolo messi in relazione mediante la staffa della Fig. 3;
la Fig. 5 è una vista prospettica di una terza forma di realizzazione della staffa secondo l'invenzione;
la Fig. 6 è una sezione verticale interrotta attraverso l'estremità superiore di una trave verticale messa in relazione con una copertura a tegoli o comunque comportante una costola o ala verticale disposta in corrispondenza della trave verticale;
la Fig. 7 è una vista prospettica di una staffa secondo l'invenzione particolarmente adatta per collegamento ad un'ala o costola verticale di copertura disposta ortogonalmente all'estensione della parete verticale di tamponamento in cui è compresa la trave verticale;
la Fig. 8 è una sezione verticale interrotta attraverso la trave verticale, la staffa della Fig. 7 e l'elemento di copertura;
la Fig. 9 è una vista prospettica attraverso un quinto esempio di realizzazione di staffa secondo l'invenzione;
la Fig. 10 è una sezione verticale interrotta attraverso una trave verticale con la staffa applicata, la staffa essendo del tipo illustrato in Fig. 9.
Si descriverà ora un primo esempio di dispositivo di vincolo o "staffa" con riferimento in particolare alle Figg. 1 e 2. La staffa 10 comprende una coppia di gambe parallele distanziate indicate con 11 e 12, realizzate generalmente con un profilato a C, in cui sono praticate aperture allungate allineate indicate con 14. Alla parte superiore delle gambe 11, 12, entro fessure superiori 16, 18 delle stesse è accolta una barra trasversale 20 in modo regolabile in posizione orizzontalmente. Sulle estremità della barra 20 sono infilate due ganasce posizionabili lungo la barra, indicate con 21 e 22, le quali sono montate sulla barra con le rispettive aperture 23 e 24, generalmente realizzate in forma corrispondente alla forma in sezione della barra e leggermente più grandi di detta sezione come area.
Le ganasce 21 e 22 alla loro estremità inferiore sono collegate mediante un tirante di fissaggio indicato con 26 passante nella coppia di gambe 11, 12. Il dispositivo è completato da due tiranti di montaggio indicati con 28 e 30 visibili in Fig. 2. Con riferimento ora più particolarmente alla Fig. 2, in essa si nota l'estremità superiore di una parete o muro, per esempio di tamponamento, indicato con M complessivamente e interrotto nella parte inferiore. Il muro M è realizzato con blocchi B di calcestruzzo vibrocompresso sovrapposti; a intervalli nel muro M sono formate travi verticali T, realizzate colando calcestruzzo in una cavità continua verticale, dotata di armatura verticale (non illustrata nel disegno). La realizzazione della trave verticale T è eseguita nel modo usuale avendo l'avvertenza di incorporare in prossimità dell'estremità superiore di essa e in corrispondenza della linea di interfaccia fra blocchi sovrapposti due tiranti 28, 30 che restano così incorporati nella trave verticale con le rispettive estremità sporgenti. Viene quindi applicata la staffa 10 disponendo le gambe 11, 12 di essa su una faccia e l'altra del muro di tamponamento M in corrispondenza della trave verticale T così da disporre le aperture 14 sulle estremità sporgenti dei tiranti 28 e 30. Si fissano quindi reciprocamente, mediante mezzi di fissaggio opportuni, le gambe 11 e 12 sui tiranti; ad esempio, le estremità dei tiranti possono essere filettate e il fissaggio può essere fatto per mezzo di dadi avvitati su dette estremità. Secondo un modo di messa in opera alternativo attualmente preferito, ciascuna staffa 10 viene collocata, con i tiranti allentati, su un muro già formato fino ad un certo livello, in corrispondenza di una trave verticale in esso. Il muro è quindi completato infilando i blocchi ira le gambe della staffa e realizzando la trave verticale, dopo di che si provvede a serrare i tiranti. Il serraggio dei tiranti deve essere tale da trasmettere un momento flettente (preferibilmente circa 200 kgm) alla testata della trave. In questo modo la staffa è rigidamente bloccata sulla trave verticale. Le gambe 11 e 12 sono opportunamente regolate in altezza lungo la trave verticale del muro sfruttando la forma allungate delle aperture 14. Con il riferimento C si è indicata una capriata di copertura che presenta un piede allargato C. Si regola quindi la posizione della barra 20 sulle gambe 11, 12 a seconda della posizione reciproca del muro di tamponamento e della capriata; infatti non necessariamente il muro di tamponamento è centrato sulla capriata, ma può anche essere disposto spostato verso un'estremità o l'altra della testa C. Un caso particolare è disegnato in Fig. 2A.
Si spostano quindi le ganasce 21, 22 lungo la barra 20 fino sostanzialmente in contatto con la testa C della trave di capriata C o a piccola distanza da essa. Opportunamente le ganasce 21, 22 sono dotate superiormente di un dente rispettivamente 21', 22' per creare un’intercapedine. La posizione delle ganasce è fissata mediante avvitamento di bulloni (non illustrati) sulle estremità filettate del tirante 26.
Si noterà che il collegamento permette spostamenti verticali, per esempio di dilatazione, della testa della trave verticale/parete di tamponamento M, T e della trave di capriata C, nonché piccole rotazioni della estremità superiore della parete M rispetto alla trave di capriata, come possono essere determinate dalla pressione indotta dal carico di vento.
La staffa rappresentata nelle Figg. 3 e 4 è indicata complessivamente con il riferimento 100 e comprende due gambe verticali 111, 112 ciascuna costituita da due aste collegate fra loro all'estremità inferiore in modo da lasciare un'unica intercapedine longitudinale verticale libera fra ciascuna coppia di aste. Le gambe 111, 112 sono collegate superiormente da una barra fissa 115 saldata ad esse, con una forma a canale, che accoglie un'asta 118 estesa orizzontalmente trasversalmente alle gambe 111, 112. La posizione dell’asta 118 può essere selezionata rispetto alla barra 115 e l'asta 118 può quindi essere fissata in tale posizione in qualsivoglia modo noto. Con le gambe 111, 112 collaborano tiranti 128, 130 orizzontali e piastre longitudinali verticali 132 di cui solo una è raffigurata in Fi g. 3.
La staffa 100 è illustrata in funzione in Fig. 4, in cui è rappresentata schematicamente una copertura T a tegoli in cui la sezione di un tegolo è a forma di C con le ali TA rivolte verso il basso, ed è visibile nella parte alta della figura. Nel vano delimitato dalle ali TA si colloca l'asta orizzontale 118 con le estremità a qualche distanza dalle ali TA; la staffa 100 è montata secondo i modi previsti sopra per il montaggio della staffa 10 mentre si forma il muro o parete M e i tiranti e le gambe sono fissati rigidamente assieme per mezzo delle piastre 132 su una faccia e l'altra del muro M. La posizione in altezza della staffa 100 può essere regolata come si vuole in modo continuo per la presenza delle fessure longitudinali 113. La posizione dell'asta 118 lungo la barra 115 a C è regolata in base alla posizione reciproca del tegolo T e del muro M.
Con riferimento ora alle Figg. 5 e 6 si descriverà una forma di realizzazione della staffa dell'invenzione indicata complessivamente con il riferimento 200. Il dispositivo 200 comprende due gambe 211, 212 sostanzialmente simili alle gambe 111, 112 del dispositivo 100 descritto in precedenza, vale a dire costituite da due aste longitudinali verticali distanziati dall'intercapedine 213. Le gambe sono mantenute a distanza fra loro mediante un blocco distanziatore 214. Con le gambe collaborano tiranti 228, 230 e piastre 232. Alle estremità superiori le gambe portano organi di contrasto indicati rispettivamente con 216, 218, ciascuno comprendente uno stelo filettato 220 e una testa allargata 221, le due teste 221 essendo disposte affacciate fra loro. In Fig. 6 è illustrato il montaggio del dispositivo 200 su una parete verticale M che viene a trovarsi in corrispondenza di un'ala verticale di una copertura indicata con T. Il dispositivo 200 è incorporato al muro M in corrispondenza di una trave verticale di esso secondo le modalità prevista per il dispositivo 10 e 100. L'estremità superiore delle gambe risulta disposta da una parte e dall'altra dell'ala e gli organi di contrasto 216, 218 vengono regolati in posizione in modo da disporre le teste 221 a piccola distanza voluta rispetto all'ala TA. In questo modo anche in questo caso sono consentite, oltre agli spostamenti di dilatazione del muro M, anche piccole rotazioni dello stesso rispetto all'ala senza sovraccaricare l'uno o l'altra.
Il dispositivo 300 illustrato nelle Figg. 7 e 8 si compone di gambe 31 1, 312 sostanzialmente simili a quelle 211, 212 spiegate in relazione all'esempio precedente, vale a dire composte ciascuna di due aste verticali accoppiate alle estremità in modo da formare un'intercapedine 213 longitudinale fra esse. Le gambe sono mantenute distanziate da un blocchetto 314 e collaborano con un tirante inferiore 328 e un tirante superiore 330 e piastre 332. Nella parte superiore le gambe collaborano con una piastra 340 dotata di mezzi di fissaggio, ad esempio fori 341, portata su un blocchetto a slitta scorrevole 342. Il blocchetto preferibilmente è dotato di una piastra 343 opposta alla 340, più larga del blocchetto, per trattenere lo stesso sulle gambe. Il dispositivo 300 viene montato su un muro M, in corrispondenza di una trave verticale di esso, nel modo già detto in relazione ai dispositivi 100 e 200, regolando in altezza le gambe 311 e 312. La piastra 340 è applicata solidalmente all'ala T^, trasversale all'estensione del muro, ad un'altezza tale per cui il blocchetto 342 solidale ad essa resti almeno in parte compreso fra le gambe 311, 312. Anche in questo caso è consentito uno spostamento verticale reciproco fra l'estremità del muro e la copertura T e leggeri movimenti di rotazione reciproci. Il corpo 340 va fissato in posizione centrale nell'altezza dell'ala per non danneggiare l'armatura pre-tesa di essa.
La forma di realizzazione indicata con 400 nelle Figg. 9 e 10 è particolarmente adatta per tetti o coperture T a superficie inferiore piana. Essa si compone di un'unica gamba 411 dotata di testa 413 e di una piastra 440 orizzontale dotata di fori di fissaggio 441. Alla piastra è solidale un manicotto o organo di scorrimento 442 (eventualmente dotato di ali di irrigidimento 443) che si impegna sulla testa 413 in modo da potere scorrere lungo essa longitudinalmente alla gamba 411. La gamba 411 è incorporata nel calcestruzzo CS di una trave verticale di un muro M di tamponamento in modo da fuoriuscire superiormente da essa e la piastra 440 è applicata alla faccia inferiore di una copertura T a superficie inferiore orizzontale, regolandone l'altezza rispetto alla testa 413, rispetto alla quale resta scorrevole verticalmente grazie alla presenza del manicotto 442. Eventuali spostamenti trasversali o rotazioni sono permessi dal gioco fra la testa 413 e la dimensione interna del manicotto 442. In Fig. 10 si è indicata anche un'armatura verticale della trave verticale, tale armatura essendo indicata con A. Il dispositivo 400 preferibilmente comprende anche un anello di armatura 450, preferibilmente a pianta quadrangolare, da incorporare nella trave verticale in corrispondenza della parte superiore di essa, attorno alla gamba 411.
Si noti che le varianti del dispositivo possono essere parecchie oltre a quelle descritte e illustrate; in particolare ogni dispositivo descritto può essere realizzato nella forma a gamba singola come il dispositivo 400, oppure nella forma a due gambe con fessura longitudinale come i dispositivi delle Figg. 3, 4, 5 e 7, oppure nella forma a due gambe in lamiera a C come il dispositivo della Fig. 1. Le gambe dei dispositivi possono essere realizzate in forme diverse da quanto descritto, per esempio ciascuna gamba può comprendere un elemento tubolare e cravatte di fissaggio. Ulteriori varianti possono essere facilmente evidenti a un tecnico del ramo e si intende che tutte le varianti accessibili a un tecnico del ramo che abbia letto il presente testo sono intese rientrare nell'ambito dell'invenzione.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di accoppiamento fra una parete verticale (M) ed un tetto o copertura (T), in grado di lasciare una libertà di spostamento verticale relativa e una libertà di spostamento in rotazione Ira la testa superiore del muro e la copertura, caratterizzato dal fatto che comprende una parte a gamba (11, 12; 111, 112; 211, 212; 311, 312; 41 1) per applicazione solidale con il muro verticale, una parte di accoppiamento alla copertura (21, 22; 1 18; 216, 218; 340, 342; 440 442), *mezzi per una regolazione di posizione verticale del dispositivo.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre mezzi di fissaggio al muro verticale (28, 30; 128, 130; 228, 230; 328, 330).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fissaggio comprendono almeno uno o preferibilmente una coppia di tiranti orizzontali (28, 30; 128, 130 ...) dotati di lunghezza tale da potere sporgere sui lati opposti della parete (M) e dal fatto che detta parte a gamba comprende due gambe (1 1, 12) opposte parallele distanziate dotate di aperture (14).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che le gambe sono realizzate in lamiera profilata con aperture tranciate.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che le gambe (111, 112; 211, 212; 311, 312) sono realizzate mediante aste parallele separate fra loro da un'apertura longitudinale continua (113), il dispositivo comprendendo inoltre piastre laterali (132; 232; 332) per collaborare con detti tiranti.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende una barra di testa trasversale (20) regolabile in posizione sulle gambe, e due ganasce (21, 22) scorrevoli su deta barra, bloccabili in posizione mediante un tirante (26) sottostante.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende una barra superiore (115) e un'asta (118) regolabile in posizione lungo detta barra.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende due elementi di riscontro (216, 218) superiori affacciati regolabili in posizione.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende una piastra superiore (340; 440) di fissaggio alla copertura (T) portata su un elemento (342, 442) scorrevole rispetto all'elemento a gamba.
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta piastra (340) è verticale.
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta piastra (440) è orizzontale.
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta piastra è solidale a un bloccheto scorrevole fra due gambe della parte a gamba del dispositivo.
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che deta piastra è solidale a una parte a manicoto (442), detta parte a gamba e detto manicotto essendo scorrevoli una rispetto all'altro.
  14. 14. Dispositivo come descritto e illustrato.
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