ITMI952137A1

ITMI952137A1 - Pellicola multi-strato termoretraibile e procedimento per la sua produzione

Info

Publication number: ITMI952137A1
Application number: IT95MI002137A
Authority: IT
Inventors: Paolo Ciocca; Roberto Forloni
Original assignee: Grace W R & Co
Priority date: 1995-10-18
Filing date: 1995-10-18
Publication date: 1997-04-18
Also published as: ES2157011T3; EP0858395A1; ITMI952137A0; WO1997014558A1; ATE199074T1; CA2235139A1; DE69611760D1; IT1276952B1; US6025079A; EP0858395B1; BR9611335A; DE69611760T2; AU7293996A

Abstract

Pellicola termoretraibile multistrato, dotata di buone proprietà ottiche e meccaniche e proprietà di termoretraibilità migliorate, comprendente uno strato interno comprendente una quantità maggiore di un copolimero etilenepropilene-butene-1, o di una mescola di questi, e due strati esterni, aventi una composizione differente da quella di detto strato interno, ciascuno dei quali comprendente una quantità maggiore di un copolimero etilene-propilene, di un terpolimero etilene-propilene-butene-1, o di una mescola di questi, eventualmente in mescola con una quantità minore di polipropilene omopolimero.

Description

Descrizione dell' invenzione industriale avente per titolo :

"Nuova pellicola multi-strato termoretraibile e procedimento per la sua produzione"

La presente invenzione ha per oggetto una nuova pellicola multistrato, termoretraibile, dotata di buone proprietà ottiche e meccaniche e di caratteristiche migliorate di termoretraibilità, particolarmente adatta per il confezionamento di prodotti alimentari e non.

Le pellicole termoplastiche termoretraibili sono utili per molte applicazioni nell'industria del confezionamento di prodotti alimentari e non.

In termini generali il confezionamento di prodotti alimentari e non mediante una pellicola termoplastica termoretraibile comprende il posizionare il materiale di confezionamento termoretraibile parzialmente o completamente attorno ad un prodotto, allontanare, se necessario, l'eccesso di aria, saldare il materiale termoplastico a sè stesso od ai bordi del supporto che contiene il prodotto da confezionare od altrimenti far sì che i lembi del materiale per il confezionamento si sovrappongano ed aderiscano l'uno all'altro senza ricorrere ad alcuna saldatura e quindi esporre la confezione ad una fonte di calore provocando così la retrazione della pellicolain modo che detta pellicola si conformi alla forma dell'articolo da confezionare o resti tesa tra i bordi del supporto a cui è stata saldata.

Queste pellicole devono servire il duplice scopo di dare alla confezione un aspetto attraente per il consumatore e nel contempo garantire, grazie alle loro proprietà di resistenza meccanica, che il prodotto venga protetto dalle contaminazioni dell'ambiente esterno. Le pellicole termoretraibili sono generalmente prodotte per estrusione o coestrusione dei polimeri allo stato fuso in pellicole spesse, raffreddamento rapido per evitare o ritardare la cristallizzazione del o dei materiali termoplastici impiegati ed orientamento della pellicola spessa per stiro, o in una sola direzione o preferibilmente in due direzioni ortogonali, in condizioni di temperatura in cui si ottenga l'orientamento delle molecole polimeriche senza che si strappi la pellicola. La pellicola, di spessore più sottile, così orientata viene quindi raffreddata e quando verrà successivamente riscaldata ad una temperatura vicina alla temperatura a cui è stata orientata tenderà a termoretrarsi per recuperare le dimensioni originali.

I polimeri possono essere estrusi o co-estrusi attraverso una testa di estrusione ad anello dando un tubolare spesso chiamato tubolare primario ("primary tape" in inglese), che viene immediatamente e rapidamente raffreddato, generalmente alla temperatura ambiente, mediante un bagno d'acqua od una cascata d'acqua, riscaldato poi alla temperatura d'orientamento e stirato biassialmente a questa temperatura, ad esempio mediante la tecnica della bolla d'aria (o "bolla intrappolata" dall'inglese "trapped bubble").Tale tecnica impiega la pressione interna di un gas quale l'aria per espandere il diametro del tubolare primario a dare una più larga bolla e l'avanzamento della bolla ad una velocità superiore a quella di estrusione per ottenere l’orientamento nelle direzioni trasversale e longitudinale rispettivamente. Generalmente lo stiro è in un rapporto di almeno circa 3 in ciascuna direzione. La pellicola viene quindi raffreddata e avvolta in bobina da fredda così da mantenere le proprietà di termoretraibilità. L'intervallo di temperatura entro cui viene effettuato l'orientamento in generale dipende dal tipo di polimeri impiegati e dalla applicazione finale prevista per la pellicola. La temperatura d'orientamento utilizzata per la produzione di pellicole termoretraibili è in ogni caso più bassa della temperatura di fusione di almeno uno dei polimeri presenti nella pellicola stessa.

In alternativa, le pellicole termoretraibili possono essere prodotte per etrusione o co-estrusione dei polimeri attraverso una testa di estrusione piana sotto forma di nastro, e dopo un passaggio di brusco raffreddamento, riscaldamento del nastro alla temperatura di orientamento e stiro. L'orientamento longitudinale in questo caso viene generalmente ottenuto facendo scorrere la pellicola su almeno due serie di rulli trascinatori dove il secondo gruppo ruota ad una velocità superiore a quella del primo. L’orientamento trasversale o perpendicolare viene generalmente effettuato in un "tenter frame" dove i lembi del nastro vengono bloccati da morsetti trasportati da due catene continue che scorrono su due binari che si divaricano gradualmente con l'avanzare della pellicola. Alternativamente allo stiro sequenziale descritto sopra, sia esso longitudinale prima e trasversale poi o vice-versa trasversale prima e longitudinale poi, lo stiro può essere anche simultaneo in entrambe le direzioni. La pellicola orientata viene poi raffreddata e avvolta in bobina secondo le procedure convenzionali.

Anche nel caso di orientamento mediante "tenter trame" il rapporto di stiro è di almeno 3 in ciascuna delle due direzioni ortogonali, ma sono comuni anche rapporti di stiro più elevati.

Più comunemente comunque nel caso di orientamento in "tenter trame", il processo prevede una fase in cui la pellicola orientata e tenuta sotto tensione viene riscaldata ed in tal modo termofissata ("heat set" in inglese) così da renderla dimensionalmente stabile al riscaldamento. Ad esempio l'orientamento in "tenter frame" con heat setting è il metodo impiegato industrialmente per la produzione di polipropilene biorientato (BOP), una pellicola che non possiede alcuna proprietà di termoretraibilità.

Pellicole termoretraibili a base di polipropilene sono comunque note in letteratura.

Ad esempio BE-A-888,914 descrive una pellicola termoretraibile comprendente (a) uno strato di base di polipropilene omopolimero e (b) uno strato superficiale fissato allo strato di base comprendente una mescola di 50-100% in peso di copolimero etilene-propilene e 50-0% in peso di polipropilene omopolimero.

EP-B-126,640 rivendica una pellicola composita a base polipropilenica stirata comprendente uno strato di base (a) che consiste di un polipropilene cristallino ed uno strato saldante (b) costituito da un copolimero etilene-propilene a distribuzione statistica ("random" in inglese) e/o un terpolimero etilene-propilene-butene-1 a distribuzione statistica, caratterizzato dal fatto che lo strato saldante consiste di (i) un copoiimero cristallino etilene-propilene a distribuzione statistica contenente dall'1 al 5 % in peso di catene polimeriche aventi un peso molecolare < 6,000 e dal 3 al 15% in peso di etilene o (ii) un terpolimero cristallino etilene-propilene-butene-1 a distribuzione statistica contenente dall'l al 5 % in peso di catene polimeriche aventi un peso molecolare < 6,000 e dal 1 al 10% in peso di etilene e dal 4 al 30% in peso di butene-1.

Queste pellicole sono estremamente apprezzate per le loro proprietà ottiche e meccaniche {elevata rigidità) ma hanno lo svantaggio di avere proprietà di termoretraibilità limitate e di richiedere una alta temperatura di termoretrazione. Infatti, il polipropilene proprio a causa dei suo alto modulo non è in grado di impartire alla pellicola notevoli proprietà di termoretraibilità; inoltre richiede una temperatura di orientamento abbastanza elevata perchè si possa ottenere orientamento delle molecole senza che si strappi la pellicola durante l'orientamento. Questo si riflette in una bassa percentuale di termoretrazione della pellicola quando questa venga riscaldata alle temperature convenzionalmente impiegate nel processo di confezionamento, in particolare nel confezionamento di prodotti alimentari freschi dove il prodotto confezionato viene fatto passare in un tunnel di termoretrazione riscaldato a temperature generalmente non superiori ai 140-150°C.

Alternative vengono suggerite in letteratura come ad esempio in EP-B-282,282 dove si rivendica una pellicola termoretraibile multistrato con uno strato interno di una resina propilenica flessibile, preferibilmente una mescola di un polipropilene flessibile con una resina idrocarburica, con un punto di rammollimento Vicat eguale od inferiore a 115°C, e/o un VLDPE, e due strati esterni comprendenti un polipropilene flessibile con punto di rammollimento Vicat più alto di quello della resina dello strato interno. La scelta comunque di una resina polipropilenica con un punto di rammollimento inferiore ai 115°C per lo strato interno limita estremamente il campo dei polimeri disponibili e rende una tale soluzione non agevole.

Le proprietà desiderabili nelle pellìcole multistrato termoretraibili generalmente comprendono non solo le proprietà di termoretraibilità, ma anche le proprietà di saldabilità, le proprietà ottiche e quelle meccaniche. Sebbene siano state descritte nello stato deN’arte pellicole multistrato che possiedono talune delle proprietà sopra indicate in grado soddisfacente, vi è sempre la necessità di ricercare pellicole che possiedano caratteristiche migliorate rispetto ai materiali noti o che siano particolarmente adatte per specifiche applicazioni.

E' pertanto un primo oggetto della presente invenzione fornire una pellicola per il confezionamento dotata di caratteristiche ottiche e meccaniche almeno confrontabili con quelle di pellicole a base polipropilenica già note ma dotata di caratteristiche di termoretraibilità migliori.

E' un ulteriore oggetto della presente invenzione fornire una pellicola per il confezionamento dotata di caratteristiche ottiche e meccaniche almeno confrontabili con quelle di pellicole a base polipropilenica già note, di caratteristiche di termoretraibilità migliori, ed avente una maggiore planarità ed uno spessore più controllato, particolarmente adatta per l'impiego in macchine confezionatrici ad alta velocità.

E' un ulteriore oggetto specificò della presente invenzione fornire una pellicola per il confezionamento dotata di caratteristiche ottiche e meccaniche almeno confrontabili con quelle di pellicole a base polipropilenica già note, di caratteristiche di termoretraibilità migliori, e di proprietà di autoadesione migliorate particolarmente adatta per l'applicazione nel confezionamento di rotoli di carta.

DEFINIZIONI

Ai fini della presente invenzione la frase "strato nucleo" o "strato interno" si riferisce a un qualsiasi strato della pellicola che abbia entrambe le sue due superfici principali aderenti ad altri strati della pellicola multistrato.

Ai fini della presente invenzione la frase "strato esterno" si riferisce a un qualsiasi strato della pellicola che abbia solo una delle sue due superfici principali aderente ad un altro strato della pellicola.

Come usato qui il termine "strato saldante" si riferisce ad uno strato esterno della pellicola che partecipa nella saldatura della pellicola sia allo stesso strato che ad un altro strato esterno della stessa pellicola, che ad uno strato esterno di un'altra pellicola che infine ad un altro articolo che non sia una pellicola di materiale termoplastico. Nel termine saldatura è compresa anche l'adesione tra due parti di detto strato dovuta a fenomeni statici.

Ai fini della presente invenzione la frase "termoretrazione libera" si riferisce alla variazione percentuale nelle dimensioni di un campione di 10 cm x 10 cm di pellicola quando questa viene termoretratta ad una specifica temperatura. La determinazione quantitativa viene effettuata secondo il metodo ASTM D 2732, come indicato nell'edizione del 1990 dell'Annual Book of ASTM Standards, Volume 08.02, pagine 368-371. Come utilizzato qui il termine "termoretraibile" si riferisce ad una pellicola avente una termoretrazione libera di almeno il 15 % in almeno una direzione quando scaldata ad una temperatura di 140°C per 4 secondi in accordo con il metodo ASTM succitato.

Ai fini della presente invenzione il termine "direzione longitudinale" o "direzione di macchina" abbreviato in MD, si riferisce alla direzione secondo la lunghezza della pellicola, cioè la direzione della pellicola man mano che la pellicola viene formata per estrusione. Il termine "direzione trasversale" abbreviata in TD invece si riferisce alla direzione perpendicolare alla direzione di macchina.

I rapporti di stiro sono generalmente espressi in termini di rapporto di stiro in una direzione moltiplicato il rapporto di stiro nell'altra direzione, come ad esempio 3X3, 3X5, etc.

II termine "trattamento corona" indica che la superficie della pellicola viene sottoposta ad un trattamento di scarica a corona, cioè un trattamento che prevede che lo strato di gas, quale l'aria, a contatto con la superficie della pellicola venga ionizzato mediante una scarica ad alto voltaggio provocando dei fenomeni di ossidazione ed altre modifiche sulla superficie della pellicola stessa. Il trattamento corona di materiali polimerici è descritto ad esempio in US-A-4,120,716 dove si riporta il miglioramento delle caratteristiche di adesività delle superfici di materiale polietilenico provocato dal trattamento corona che ossida la superficie di polietilene.

Come usato qui il termine "polimero" si riferisce al prodotto di una reazione di polimerizzazione e comprende gli omopolimeri, i copolimeri, i terpolimeri, etc.

Il termine "omopolimero" si riferisce ad un polimero risultante dalla polimerizzazione di un singolo monomero, cioè un polimero che costituito essenzialmente da uno stesso tipo di unità che si ripete.

I termini "copolimero" e "terpolimero" si riferiscono a polimeri formati dalla reazione di polimerizzazione rispettivamente di due o tre diversi comonomeri.

Ai fini della presente invenzione i copolimeri vengono identificati mediante l'indicazione dei monomeri da cui sono formati.

II termine "copolimero etilene-propilene" o "EPC" identifica quindi un copolimero prodotto mediante copolimerizzazione del propilene con etilene, dove la quantità predominante è di unità derivate dal propilene e vi è una quantità più piccola di unità derivate dalle' tilene.

Il termine "terpolimero etilene-propilene-butene-1" o "EPB" si riferisce a terpolimeri che incorporano questi tre comonomeri in diverse percentuali.

Preferibilmente con questi termini si intendono ai fini della presente invenzioni i copolimeri e terpolimeri cosiddetti a distribuzione statistica ("random" in inglese).

Come utilizzato qui, il termine "quantità maggiore" quando riferito ad un polimero in uno strato della pellicola, sta a significare che il dato polimero rappresenta almeno il 50 % in peso sul peso totale dello strato considerato, mentre il termine "quantità minore" sta ad indicare che il dato polimero rappresenta meno del 50 % in peso sul peso totale dello strato considerato.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'INVENZIONE

La presente invenzione è diretta ad una pellicola termoretraibile multistrato comprendente uno strato interno comprendente una quantità maggiore di un copolimero etilene-propilene, un terpolimero etilene-propilene-butene-1 , od una mescola di questi e due strati esterni, aventi una composizione differente da quella dello strato interno, ciascuno dei quali comprendente una quantità maggiore di un copolimero etilene-propilene, un terpolimero etilene-propilene-butene-1, od una mescola di questi, eventualmente in mescola con una quantità minore di un polipropilene omopolimero.

In detti strati esterni la quantità di polipropilene omopolimero che può essere eventualmente presente è preferibilmente compresa sino a circa il 40 % in peso. Ancor più preferibilmente detta quantità è compresa tra circa il 5 e circa il 30 % in peso ed ancor più preferibilmente tra circa il 10 e circa il 20 % in peso.

Lo strato interno potrà anch'esso contenere una quantità minore di un polipropilene omopolimero che sarà compresa sino a circa il 40 % in peso, preferibilmente sino a circa il 30 % in peso ed ancor più preferibilmente sino a circa il 20 % in peso.

Secondo un aspetto preferito dell'invenzione detto strato interno è sostanzialmente costituito da un copolimero etilene-propilene, un terpolìmero etilene-propilene-butene-1, od una mescola di questi, o da una mescola di una quantità maggiore di un copolimero etilenepropilene, un terpolìmero etilene-propilene-butene-1, od una mescola di questi, con una quantità minore di un polipropilene omopolimero. Altri strati interni possono essere presenti nella pellicola secondo la presente invenzione, tra cui strati adesivi, strati barriera, strati aggiunti per aumentare lo spessore della pellicola, etc..

Secondo un aspetto preferito comunque l'invenzione prevede una pellicola a tre strati che consiste di uno strato interno e due strati esterni come definiti sopra. Di preferenza la pellicola secondo la presente invenzione è simmetrica o sostanzialmente simmetrica. Con il termine "sostanzialmente" si intende qui che gli strati simmetrici possono differire leggermente tra di loro per la presenza di additivi, quali agenti antiossidanti, agenti scivolanti ed antibloccanti, agenti anticondensa ed altri additivi che possono essere aggiunti in qualsiasi strato, in particolare negli strati esterni, in percentuali differenti.

In un altro aspetto preferito l'invenzione prevede una pellicola a cinque strati. Anche in questo caso preferibilmente la pellicola sarà simmetrica o sostanzialmente simmetrica con uno strato interno e due strati esterni come definiti in precedenza dove lo strato interno sarà compreso tra altri due strati interni. In un aspetto preferito tali strati interni conterranno materiale di riciclo dell'intera pellicola. In alternativa, come nel caso di pellicola a tre strati, il materiale di riciclo, se utilizzato, potrà essere convenientemente introdotto nello strato centrale.

La pellicola multistrato termoretraibile della presente invenzione viene tipicamente prodotta mediante coestrusione di un nastro o tubolare spesso, seguita da un rapido raffreddamento e dall'orientamento con il metodo della bolla d'aria ("trapped bubble" in inglese) quando la coestrusione venga fatta attraverso una testa di estrusione ad anello, o, preferibilmente, mediante "tenter frame" in particolare quando la coestrusione venga effettuata attraverso una testa di estrusione piana.

La coestrusione attraverso una testa di estrusione piana seguita dall'orientamento via tenter frame rappresenta un metodo di produzione preferito della pellicola dell'invenzione in quanto la pellicola così ottenuta avrà una maggiore planarità ed uno spessore più controllato di quella ottenuta con il metodo delia bolla d'aria e questo permetterà l'impiego della pellicola su macchine di confezionamento ad alta velocità rendendola particolarmente utile per certi tipi di applicazione.

Un ulteriore oggetto della presente invenzione è pertanto una pellicola termoretraibile multistrato comprendente uno strato interno comprendente una quantità maggiore di un copolimero etilenepropilene, un terpolimero etilene-propilene-butene-1 , od una mescola di questi e due strati esterni, aventi una composizione differente da quella dello strato interno, ciascuno dei quali comprendente una quantità maggiore di un copolimero etilene-propilene, un terpolimero etilene-propilene-butene-1, od una mescola di questi, eventualmente in mescola con una quantità minore di un polipropilene omopolimero, quando prodotta mediante coestrusione attraverso una testa di estrusione piana ed orientamento via tenter frame.

La pellicola della presente invenzione può essere sottoposta ad un trattamento corona per migliorarne le caratteristiche di autoadesione e renderla particolarmente adatta per certi tipi di applicazione, quali il confezionamento di rotoli di carta da parati o carta da regalo, dove il materiale di confezionamento non è termosaldato su sè stesso prima di sottoporre la confezione al passaggio di termoretrazione, ma i lembi di detto materiale sono semplicemente sovrapposti e fatti aderire l'uno all’altro. Tale trattamento corona può essere convenienetemente effettuato sino ad un livello di energia superficiale di circa 70 dyne/cm e preferibilmente sino a circa 60 dyne/cm.

Un ulteriore oggetto specifico della presente invenzione è pertanto una pellicola termoretraibile multistrato comprendente uno strato interno comprendente una quantità maggiore di un copolimero etilenepropilene, un terpolimero etilene-propilene-butene-1, od una mescola di questi e due strati esterni, aventi una composizione differente da quella dello strato interno, ciascuno dei quali comprendente una quantità maggiore di un copolimero etilene-propilene, un terpolimero etilene-propilene-butene-1 , od una mescola di questi, eventualmente in mescola con una quantità minore di un polipropilene omopolimero, trattata corona.

Per i tipi di applicazione dove pellicole multistrato termoretraibili a base polipropilenica sono normalmente impiegate, spessori preferiti arrivano generalmente sino a circa 40 micron, preferibilmente sono compresi tra circa 10 e circa 35 micron ed ancor più preferibilmente tra circa 12 e circa 25 micron.

Il rapporto tra lo spessore dei diversi strati dipenderà dallo spessore totale della pellicola e dal numero di strati. Non vi sono particolari limitazioni, potendo lo spessore degli strati esterni essere anche di circa 1 micron. A titolo di esempio, comunque, in una pellicola simmetrica a tre strati con uno spessore sino a 25 micron, un rapporto ottimale tra gli strati potrà andare da 1/10/1 a 5/1/5.

I seguenti esempi rappresentano degli aspetti preferiti delle pellicole termoretraibili secondo la presente invenzione.

Le resine seguenti sono state utilizzate nella produzione delle pellicole degli esempi che seguono :

PP1 xHC 101 F prodotto da Borealis - polipropilene omopolimero con d = 0.903 g/cc e MFI = 3.35 g/10' (ASTM D1238 - 230°C, 2.160 kg)

PP2 Profax PD-064 prodotto da Montell - polipropilene omopolimero con d = 0.904 g/cc e MFI = 3.0 g/10' (ASTM D1238 - 230°C, 2.160 kg)

EPC Eltex P KS409 prodotto da Solvay - copolimero etilenepropilene a distribuzione statistica contenente 3.2 % in peso di etilene - Punto di rammollimento Vicat = 120°C (ASTM D1525) EPB1 Eltex PKS 309-X 4752 prodotto da Solvay - terpolimero etilenepropilene-butene-1 a distribuzione statistica contenente circa 2 % in peso di etilene e circa 7 % in peso di butene-1 - Punto di rammollimento Vicat = 113°C {ASTM D1525)

EPB2 Adsyl 7131 XCP prodotto da Montell - terpolimero etilenepropilene-butene-1 a distribuzione statistica contenente circa 3 % in peso di etilene e circa 6 % in peso di butene-1 - Punto di rammollimento Vicat = 120°C (ASTM D1525)

Esempio 1

Si prepara una pellicola a tre strati A/B/A, in rapporto 1/5/1, avente uno spessore di 20 micron, dove A è una mescola di EPC (87.5 % in peso) e PP2 (12.5 % in peso) contenente agenti scivolanti ed antibloccanti, e B è EPC, mediante coestrusione attraverso una testa di estrusione piana, ad una temperatura della testa compresa tra 200 e 240°C, seguita da orientamento sequenziale in tenter trame (rapporti di stiro : 5X8.3, MDxTD) ad una temperatura di circa 90°C (orientamento MD) e circa 135°C (orientamento TD).

Esempio Comparativo 2

La pellicola di questo Esempio Comparativo è stata prodotta seguendo sostanzialmente la stessa procedura descritta nell'Esempio 1 ma sostituendo l'EPC nello strato interno B con PP1 e portando la temperatura d'orientamento MD a circa 120°C e quella d'orientamento TD a circa 145°C.

Esempio 3

La pellicola di questo Esempio è stata preparata seguendo esattamente la stessa procedura dell'Esempio 1 ma sostituendo l’EPC negli strati esterni A con EPB1.

Esempio Comparativo 4

La pellicola di questo Esempio Comparativo è stata prodotta seguendo sostanzialmente la stessa procedura descritta nell'Esempio 3 ma sostituendo l'EPC nello strato interno B con PP1 ed aumentando la temperatura d'orientamento MD a circa 120°C e quella d'orientamento TD a circa 145°C.

Esempio 5

Si prepara una pellicola a tre strati A/B/A in rapporto 1/5/1 e spessore 20 micron dove A è una mescola di EPC (87.5 % in peso) e PP2 (12.5 % in peso) contenente agenti scivolanti ed antibloccanti, e B è una mescola di EPC (60 % in peso) e PP1 (40 % in peso), mediante coestrusione attraverso una testa di estrusione piana, ad una temperatura della testa compresa tra 200 e 240°C, seguita da orientamento sequenziale in tenter trame (rapporti di stiro : 5X8.3, MDxTD) ad una temperatura di circa 92°C (orientamento MD) e circa 142°C (orientamento TD).

Esempio 6

La pellicola di questo Esempio è stata preparata seguendo sostanzialmente la stessa procedura dell'Esempio 5 ma aumentando la percentuale in peso di EPC nella mescola dello strato interno B da 60 ad 80 e diminuendo quella del PP1 da 40 a 20.

Esempio 7

Si prepara una pellicola a tre strati A/B/A in rapporto 1/5/1 e spessore 20 micron dove A è EPB2 contenente agenti scivolanti ed antibloccanti, e B è una mescola di EPC (70 % in peso) e PP1 (30 % in peso), mediante coestrusione attraverso una testa di estrusione piana, ad una temperatura della testa compresa tra 200 e 240°C, seguita da orientamento sequenziale in tenter trame (rapporti di stiro : 5X8.3, MDxTD) come indicato nell'Esempio 5.

Esempio Comparativo 8

La pellicola di questo Esempio Comparativo è stata prodotta seguendo sostanzialmente la stessa procedura descritta nell'Esempio 5 ma utilizzando solo PP1 per lo strato interno B ed aumentando la temperatura d'orientamento MD a circa 120°C e quella d'orientamento TD a circa 145°C.

Per valutare queste pellicole si sono utilizzati i seguenti metodi di saggio :

% di retrazione libera lineare : la percentuale di retrazione libera, cioè la riduzione rapida ed irreversibile delle dimensioni originali di un campione portato ad una temperatura data in condizioni in cui non vi è alcun impedimento alla retrazione, espressa come percentuale delle dimensioni originali, è stata misurata mediante il metodo ASTM D2732, immergendo i campioni delle pellicole da saggiare (10 cm x 10 cm) per 4 secondi in un bagno d'olio riscaldato a 140°C. La percentuale di retrazione libera è stata misurata sia nella direzione longitudinale (LS) che nella direzione trasversale (TS).

Opacità ("Haze" in inglese) : l’opacità o nebbiosità è definita come la percentuale di luce trasmessa che viene dispersa nel passaggio attraverso il campione e viene misurata con il metodo ASTM D 1003 (Procedura A).

Lucentezza ("Gloss" in inglese) : la lucentezza della pellicola, cioè il fattore di riflessione della luce di un campione di pellicola è stato misurato utilizzando il metodo ASTM 2457-90 ad un angolo di 60°. La percentuale di retrazione libera a 140°C, l’opacità e la lucentezza delle pellicole degli Esempi ed Esempi Comparativi precedenti sono riportate nella Tabella I che segue

Le pellicole degli Esempi 1, 3, 5, 6, e 7 sono state valutate anche per quanto riguarda la planarità. I principali difetti di planarità sono in generale costituiti da "rilievi ed infossature" ("bag and sag" in inglese) e da "serpeggiamenti" ("snaking" in inglese). Per queste pellicole si è trovato che sia la media delle infossature che quella delle deviazioni dalla linea retta, indice del "serpeggiamento", erano inferiori ai 25 mm. La pellicola dell' Esempio 7 è stata impiegata in una macchina confezionatrice orizzontale ("Horizontal Form Fili Seal " o "HFFS" in inglese) MAC 200 (prodotta dalla società Otem) con una temperatura della barra saldante longitudinale di 160-175°C ed una temperatura della barra saldante trasversale di 170°C, variando la velocità di operazione della macchina da un minimo di 30 metri al minuto ad un massimo di 41 metri al minuto. I prodotti così confezionati sono stati poi fatti passare entro un tunnel di termoretrazione riscaldato a 150°C per 4 secondi. Sino alla massima velocità saggiata non vi è stato alcun problema di inceppamento della macchina confezionatrice nè di saldatura delle confezioni che al termine del test si sono dimostrate tutte in specifica.

Esempio 9

La pellicola dell'Esempio 7 è stata sottoposta a trattamento corona ad un livello di energia superficiale di 42 dyne/cm. Questa pellicola è stata poi impiegata su una macchina MAF, con una velocità lineare di 10 metri al minuto, nel confezionamento di rotoli di carta da regalo dove i lembi della pellicola attorno ai rotoli erano semplicemente sovrapposti ed aderivano tra di loro in virtù del trattamento corona effettuato. Dopo il passaggio nel tunnel di termoretrazione a circa 200°C, si sono valutate le confezioni sia per semplice ispezione visiva che mediante torsione della confezione, con risultati più che soddisfacenti.

Esempio 10

Si prepara una pellicola a tre strati A/B/A in rapporto 1/5/1 e spessore 20 micron dove A è EPB2 contenente agenti scivolanti ed antibloccanti, e lo strato interno B è costituito da materiale di riciclo della pellicola dell'Esempio 7, utilizzando la stessa procedura descritta nell'Esempio 7.

Esempio 11

Si prepara una pellicola a cinque strati A/C/B/C/A in rapporto 1/2/3/2/1 e spessore 20 micron dove A e B sono come definiti nell'Esempio 1 e C è costituito da materiale di riciclo della pellicola dell'Esempio 1, utilizzando la stessa procedura descritta nell'Esempio 1.

Esempio 12

Si prepara una pellicola a cinque strati A/C/B/C/A in rapporto 1/2/3/2/1 e spessore 20 micron dove A e B sono come definiti nell'Esempio 1 e C è costituito da materiale di riciclo della pellicola dell'Esempio 11, utilizzando la stessa procedura descritta nell’Esempio 1.

Esempio 13

Si prepara una pellicola a tre strati A/B/A in rapporto 1/3/1 e spessore 15 micron dove A è EPB2 contenente agenti scivolanti ed antibloccanti, e B è una mescola di EPC (70 % in peso) e PP1 (30 % in peso), mediante coestrusione attraverso una testa di estrusione piana, ad una temperatura della testa compresa tra 200 e 240°C, seguita da orientamento sequenziale in tenter trame (rapporti di stiro : 5X8.3, MDxTD) come indicato nell'Esempio 5.

Esempio 14

Si prepara una pellicola a tre strati A/B/A in rapporto 1/3/1 e spessore 12 micron dove A è EPB2 contenente agenti scivolanti ed antibloccanti, e B è una mescola di EPC (70 % in peso) e PP1 (30 % in peso), mediante coestrusione attraverso una testa di estrusione piana ad una temperatura della testa compresa tra 200 e 240°C, seguita da orientamento sequenziale in tenter trame (rapporti di stiro : 5X8.3, MDxTD) come indicato nell'Esempio 5 e la si sottopone a trattamento corona ad un livello di energia superficiale di 45 dyne/cm.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Pellicola termoretraibile multistrato comprendente uno strato interno comprendente una quantità maggiore di un copolimero etilenepropilene, di un terpolimero etilene-propilene-butene-1, o di una mescola di questi e due strati esterni, aventi una composizione differente da quella di detto strato interno, ciascuno dei quali comprendente una quantità maggiore di un copolimero etilenepropilene, di un terpolimero etilene-propilene-butene-1, o di una mescola di questi, eventualmente in mescola con una quantità minore di polipropilene omopolimero.
2. La pellicola della rivendicazione 1 dove almeno uno degli strati esterni contiene sino a circa il 40 % in peso di polipropilene omopolimero.
3. La pellicola della rivendicazione 2 dove almeno uno degli strati esterni contiene da circa il 5 a circa il 30 % in peso di polipropilene omopolimero.
4: La pellicola della rivendicazione 3 dove almeno uno degli strati esterni contiene da circa il 10 a circa il 20 % in peso di polipropilene omopolimero.
5. La pellicola di una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni caratterizzata dal fatto che detto strato interno è sostanzialmente costituito da una quantità maggiore di un copolimero etilenepropilene, un terpolimero etilene-propilene-butene-1, od una mescola di questi, eventualmente in mescola con una quantità minore di polipropilene omopolimero.
6. La pellicola di una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni caratterizzata dal fatto di essere simmetrica o sostanzialmente simmetrica.
7. La pellicola della rivendicazione 6 caratterizzata dal fatto di avere 3 strati.
8. La pellicola di una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni quando ottenuta per estrusione attraverso una testa di estrusione piana ed orientamento mediante "tenter frame".
9. La pellicola di una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni caratterizzata dal fatto di essere stata sottoposta ad un trattamento corona.