ITMI932599A1 - Procedimento di produzione e di trattamento di fili di vetro e dispositivo associato - Google Patents

Procedimento di produzione e di trattamento di fili di vetro e dispositivo associato Download PDF

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ITMI932599A1
ITMI932599A1 IT002599A ITMI932599A ITMI932599A1 IT MI932599 A1 ITMI932599 A1 IT MI932599A1 IT 002599 A IT002599 A IT 002599A IT MI932599 A ITMI932599 A IT MI932599A IT MI932599 A1 ITMI932599 A1 IT MI932599A1
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Dominique Gerard
Eric Huet
Yvan Salvador
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Vetrotex France Sa
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Description

Descrizione dell'invenzione avente per titolo:
"PROCEDIMENTO DI PRODUZIONE E DI TRATTAMENTO DI FILI DI VETRO E DISPOSITIVO ASSOCIATO"
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un procedimento di produzione e di trattamento di fili di vetro e pi? particolarmente un procedimento di produzione e di trattamento di fili di vetro che comprende una fase di essiccazione di detti fili di vetro dopo il deposito di un ensimaggio o appretto, come anche un dispositivo per la messa in opera di questo procedimento.
Nella produzione di fili di vetro, dei filetti di vetro sono comunemente stirati a partire da una massa di vetro fuso attraverso una filiera sotto forma di una o pi? nappe di filamenti, poi questi filamenti sono rivestiti di un rivestimento chiamato "appretto" o "ensimaggio" destinato a conferire loro alcune propriet? indispensabili alle manipolazioni o trasformazioni ulteriori, prima di essere raccolti in uno o pi? fili di base. Questi fili possono in particolare essere avvolti su supporti in rotazione prima di subire altre operazioni, essere associati a fili organici o ancora essere tagliati dopo la formazione.
Le velocit? di stiro sono normalmente elevate (varie decine di metri al secondo), il numero di filamenti ? notevole (da varie centinaia a varie migliaia) ed il loro diametro ? piccolo (pochi micron). Il deposito di appretto, che ha particolarmente come obiettivo di proteggere i fili contro l'abrasione e assicurare il collegamento dei filamenti fra loro pur conferendo loro le propriet? sopra dette, deve cos? adattarsi a questi sistemi di produzione dei fili di vetro. E' tuttavia difficile controllare la quantit? di appretto trattenuta dai fili, ci? che porta spesso a metterne in eccesso per precauzione. E' certo che la composizione di appretto o di ensimaggio contiene sempre una parte importante di solvente, generalmente acquoso, che ? opportuno eliminare, mentre i composti attivi contenuti nella appretto si fissano sui fili. Ora l'eliminazione ? spesso mal controllata o troppo tardiva. E' certo che una parte della soluzione va persa a livello del dispositivo d'assemblaggio per attrito oppure al momento della bobinatura per centrifugazione. Malgrado tutto resta un eccesso di umidit?, generalmente dell'ordine del 10% in peso, che si cerca di asportare pi? o meno secondo le esigenze di fabbricazione e le applicazioni a cui sono destinati i fili.
Alcuni procedimenti prevedono, in particolare quando i fili si ritrovano sotto forma di avvolgimenti, un'essiccazione mediante trattamento in forno dopo la fabbricazione dei fili. Ma, oltre al fatto di comportare un'operazione supplementare, questi procedimenti pongono il problema della migrazione del rivestimento entro gli avvolgimenti. In effetti il solvente acquoso spostandosi verso la periferia delle bobine prima di evaporare trascina gli elementi attivi del rivestimento in modo tale che la concentrazione finale di appretto ? molto maggiore sulle parti dei fili che si trovano alla periferia della bobina che sulle parti dei fili che si trovano verso il centro della bobina. Le estremit? di detti fili una volta svolte sono inutilizzabili in quanto presentano disparit? troppo grandi a livello delle loro propriet? e conviene eliminarle, ci? che comporta uno spreco supplementare di materiale e di tempo. Inoltre, per il fatto in particolare dell'affinit? pi? o meno grande dei componenti della soluzione di appretto per il vetro, la migrazione avviene in modo selettivo, ci? che ha per effetto di modificare la composizione della soluzione di appretto che ricopre i fili dell'avvolgimento rispetto alla composizione dell'appretto come inizialmente depositata su questi stessi fili. Questo fenomeno di migrazione porta quindi, per i due motivi precedentemente detti, ad avvolgimenti di fili non uniformi che danno prodotti non omogenei e, in conseguenza, non soddisfacenti.
A questi fenomeni di migrazione si aggiungono anche, a volte, dei fenomeni di colorazione dei fili alla periferia degli avvolgimenti, fenomeni provocati dalfutilizzo di alcuni gas di combustione entro i forni, cos? come fenomeni di deformazione degli avvolgimenti sotto l'effetto della pressione di vapor d'acqua entro gli avvolgimenti al momento del trattamento in forno, quando la quantit? d'acqua da asportare ? notevole. Nei due casi, i fili che hanno subito tali alterazioni sono inutilizzabili.
E' d'altra parte noto essiccare direttamente i fili sotto un dispositivo apprettatore con l'aiuto di una cavit? a microonde (brevetto US 3.653.860). Questi procedimenti sono rapidi ed efficaci ma si applicano soltanto ai fili di piccolo titolo (meno di 450 tex). La potenza che si pu? utilizzare entro queste cavit? ? in effetti limitata, da una parte da quella del generatore impiegato e, d'altra parte, dal fatto che oltre una certa potenza intervengono scariche elettriche dovute ai problemi di ionizzazione dell'aria e all'umidit?. Non ? dunque possibile essiccare tutti i tipi di fili ed in particolare i fili a strati di titolo elevato o rovings.
E del resto noto essiccare i filamenti prima del pettine di raccolta utilizzando l'aria riscaldata dalla filiera (brevetto WO 92/05122). Quest'aria ? trascinata dai filamenti in movimento e canalizzata fino al punto di raccolta di detti filamenti. Un tale procedimento ? di applicazione limitata poich? non permette un adattamento secondo il tipo di filo fabbricato. In effetti non ? possibile controllare la quantit? d'aria utilizzata o la sua temperatura, detta quantit? essendo in particolare imposta dalla velocit? di stiro e dal numero di filamenti e la temperatura essendo imposta dalla filiera.
Un primo obiettivo dell<1 >invenzione consiste dunque nello stabilire un procedimento che non presenti gli inconvenienti citati prima, integrando una parte di essiccazione nel procedimento di produzione dei fili (questo procedimento ? dunque un procedimento diretto), questa essiccazione potendo applicarsi a qualsiasi tipo di filo rivestito in movimento ed essendo regolabile secondo il tipo di filo che si cerca di produrre e le applicazioni ulteriori di detto filo. Si tratta in effetti di controllare il tasso di umidit? sui fili mediante un'essiccazione adeguata. Questo procedimento permette un guadagno di produttivit? per una aumentata efficacia tenendo conto delle esigenze di fabbricazione.
Un altro obiettivo dell'invenzione consiste nello stabilire un procedimento pi? economico di produzione e di trattamento dei fili di vetro in quanto sopprime o riduce considerevolmente la necessit? di ricorrere ad una fase supplementare di trattamento in forno dei fili, anche pi? economico perch? permette un miglior fissaggio dell'appretto sui fili asportando l'umidit? pi? presto e quindi portando ad un'economia dell'appretto applicato, pi? economico inoltre in quanto non comporta perdite dovute ai problemi di migrazione, di colorazione, o di deformazione negli avvolgimenti eventualmente ottenuti, pi? economico infine a livello dell'energia messa in opera al momento dell'essiccazione. Il fatto di sopprimere o di ridurre la fase di trattamento in forno sopprime anche la necessit? di fare avvolgimenti aerati in cui l'angolo di incrocio dei fili di due strati consecutivi ? importante in modo da facilitare l'evacuazione del vapor d'acqua. Gli avvolgimenti possono quindi presentarsi sotto forme pi? compatte in cui l'angolo di incrocio dei fili ? pi? piccolo.
Un terzo oggetto dell'invenzione riguarda un dispositivo di essiccazione per la messa in opera del procedimento secondo l'invenzione, modulabile in funzione delle condizioni di funzionamento, e che permette di effettuare una essiccazione adatta di qualsiasi tipo di filo di vetro, questo dispositivo essendo, oltre che regolabile e controllabile, facilmente amovibile, sicuro ed economico e potendo essiccare quantit? di liquido molto diverse in funzione delle esigenze di fabbricazione, e in particolare quantit? di liquido molto importanti per titoli elevati di fili o velocit? di stiro elevate.
Questi fini sono raggiunti in primo luogo grazie ad un procedimento di produzione e di trattamento di fili di vetro secondo il quale si stirano una molteplicit? di filamenti di vetro fuso, che scorrono da una molteplicit? di orifizi disposti alla base di una filiera, sotto la forma di una o pi? nappe di filamenti continui, si depone su questi filamenti una composizione di ensimaggio o di appretto prima di raccoglierli in uno o pi? fili, caratterizzato dal fatto che si controlla il tasso di umidit? sul filo mediante essiccazione dei filamenti sottoponendo dette nappe di filamenti ad almeno una corrente d'aria diretta trasversalmente alla direzione di spostamento di detti filamenti su almeno una parte della distanza percorsa dai filamenti fra la zona di deposito dell'appretto e la zona di raccolta dei filamenti.
Il procedimento secondo l'invenzione permette anche, secondo un modo di realizzazione preferito, un riciclo dell'aria utilizzata.
L'invenzione copre anche un dispositivo d'essiccazione per la messa in opera del procedimento come definito in precedenza, caratterizzato dal fatto che si presenta sotto forma di un cassone in due parti situato da una parte e dall'altra della nappa di filamenti da essiccare, una prima parte comprendendo un dispositivo di soffiatura d'aria a portata regolabile, un dispositivo di essiccazione deH'aria utilizzata come anche un dispositivo di riscaldamento d'aria, entrambi regolabili, e una seconda parte amovibile che chiude la prima ad una delle sue estremit? in modo tale che la nappa di filamenti passa fra le due parti.
Altre caratteristiche e vantaggi dell'invenzione saranno messi in evidenza nella descrizione data qui di seguito con riferimento ai disegni allegati in cui:
la figura 1 ? una vista semplificata, in alzato frontale, di un dispositivo di messa in opera del procedimento secondo l'invenzione,
la figura 2 ? una vista semplificata, in alzato laterale, di un dispositivo di messa in opera del procedimento secondo l'invenzione,
la figura 3 ? una sezione parziale di un apparecchio d'essiccazione secondo l'invenzione che mostra il principio di funzionamento di un tale apparecchio.
E ben chiaro che i modi di realizzazione dell'invenzione citati in seguito non sono in alcun caso limitativi ma illustrativi.
Secondo uno di questi modi, come schematizzato in figura 1, il procedimento di fabbricazione e di trattamento dei fili di vetro si effettua come segue:
Del vetro in fusione alimenta filiere 10 da cui scorre per gravit? attraverso lastre 11 dotate di varie centinaia di orifizi 12.
All'uscita dalle filiere, i filetti di vetro sono tirati mediante mezzi meccanici a gran velocit? per dare una nappa di filamenti continui 13 di piccolo diametro.
Dopo la fase di stiro i filamenti sono rivestiti con la composizione di appretto con l'aiuto di un dispositivo convenzionale adatto 14 prima di presentarsi sotto forma di nappa piana 15 a livello del dispositivo di essiccazione 17. Un flusso d'aria ? allora applicato trasversalmente alla nappa che sfila verticalmente al fine di evaporare pi? o meno completamente l'umidit? deposta in superficie, prima della raccolta dei filamenti in un filo a livello del pettine o del rullo di raccolta 16 e poi del trascinamento di detto filo verso un dispositivo di stiro, non illustrato.
Il vantaggio di essiccare i fili di vetro sotto il dispositivo apprettatore, quando si ? ancora in presenza di una nappa aperta di filamenti, consiste nel fatto che la superficie di scambio termico ? maggiore, cos? l'essiccazione ? molto facilitata rispetto a fili o bobine in cui la superficie ? minore per un maggiore spessore di materiale da essiccare.
L'efficacia ? ancora aumentata per il fatto che si soffia, secondo una portata scelta e regolabile, aria portata ad una temperatura che si pu? cos? far variare in modo da ottimizzare l'essiccazione secondo la velocit? di spostamento dei filamenti ed il peso di liquido da essiccare. Un terzo elemento di regolazione riguarda il tasso di umidit? dell'aria impiegato. L'aria che si trova in prossimit? degli impianti industriali di fabbricazione dei fili di vetro ? gi? molto carica di umidit?. L'interesse di utilizzare un'aria asciugata rispetto all?utilizzo pi? semplice deH'aria ambiente consiste nel fatto che l'aria secca essicca i fili pi? rapidamente senza aver bisogno di ricorrere a temperature eccessive di riscaldamento dell'aria quando la quantit? d'acqua da eliminare diventa maggiore.
Per tutti questi motivi il dispositivo secondo l'invenzione permette di effettuare un'essiccazione efficace nelle condizioni operative pi? diverse. Preferibilmente la portata dell'aria prima del riscaldamento varia fino a 1 Nm^/s, la temperatura dell'aria varia da 20 a 600? C, ed il tasso di umidit? dell'aria ? inferiore ad 1%. Secondo un modo di realizzazione particolarmente preferito dell'invenzione, il tasso di umidit? delfaria utilizzata ? inferiore all' 1 %.
L?applicazione della corrente d'aria trasversalmente alla nappa di filamenti risponde, per quanto la riguarda, a pi? imperativi: in primo luogo imperativi pratici, che riguardano la messa in posizione del dispositivo di soffiaggio d'aria calda. E' pi? facile integrare un modulo di essiccazione lateralmente al sistema preesistente di produzione dei fili che cercare di mettere in posizione un sistema nell'asse di scorrimento dei fili per soffiare aria nella direzione di spostamento di detti fili; si pu? cos? pi? facilmente staccare un tale sistema dal sistema preesistente di produzione dei fili. D'altra parte, come ulteriormente spiegato con riferimento alle figure 2 e 3, un tale sistema permette pi? comodamente il riciclo dell'aria utilizzata; inoltre, il flusso d'aria soffiata, non accompagnando n? andando controcorrente rispetto ai fili in movimento, non rischia di perturbare la velocit? di spostamento di essi e infine questo sistema permette di eliminare bene l'eccesso di liquido dalla nappa di filamenti allo stesso tempo in cui essicca questi ultimi, ci? che migliora ancora l'essiccazione.
Nel caso degli avvolgimenti, abbiamo visto che era importante effettuare un'essiccazione spinta dei fili prima deH'awolgimento per evitare gli ulteriori problemi, in particolare di migrazione. Il procedimento secondo l'invenzione permette di effettuare questa essiccazione facendo variare la portata, la temperatura ed il tasso di umidit? dell'aria utilizzata per essiccare, e ci? qualunque sia il titolo dei fili ottenuti. Ci? vale per avvolgimenti classici di fili con titolo che va fino a 1200 tex, ma anche per stratifili diretti a titolo elevato (rovings) dell'ordine di 4800 tex e oltre, ci? che non era generalmente possibile nella tecnica precedente.
Secondo un altro modo di realizzazione dell'invenzione che riprende rimpianto come descritto in figura 1, i filetti di vetro sono tirati a partire da una filiera 10 per dare una nappa di filamenti continui 13 che si rivestono con l'aiuto di un dispositivo apprettatore 14 prima di essiccarli con l'ausilio di un dispositivo di soffiaggio d'aria secca e calda 17, e poi di raccoglierli con un pettine o con un rullo d'assemblaggio 16. I fili sono quindi tagliati mediante un dispositivo formato da una ruota incudine ed una ruota portalame, non illustrate, dispositivo che serve anche a stirarli secondo una tecnica per s? nota. Nel caso di fili tagliati, occorre sapere che l'essiccazione prima del taglio ? meno importante, l'umidit? evitando in particolare alcuni problemi di sfibratura e di spolvero (bourre), ma il vantaggio del procedimento secondo l'invenzione ? di permettere proprio un adattamento preciso dell'essiccazione secondo le condizioni operative e quindi di lasciare una certa proporzione di umidit? sui fili nella prospettiva di un taglio sotto filiera.
Il procedimento secondo l'invenzione permette quindi non solo di modulare l'essiccazione dei filamenti secondo il titolo dei fili che si desidera ottenere, ma anche in funzione dell'intensit? dell'essiccazione che si desidera effettuare.
Secondo un terzo modo di realizzazione dell'invenzione si possono anche tirare i fili di vetro a partire da una filiera per dare una schiera o nappa di filamenti che si rivestono con l'aiuto di un dispositivo di rivestimento, prima di essiccarli con l'aiuto di un dispositivo di soffiaggio d'aria secca e calda secondo l'invenzione e di raccoglierli, mentre simultaneamente si estrude e si trascina una materia organica termoplastica, i percorsi seguiti dai fili di vetro e dalla materia organica convergendo uno verso l'altro prima che detta materia e detti fili siano raccolti in almeno un filo o nastro composito secondo un procedimento come descritto nella domanda di brevetto EP-A-0 367 661. Anche l? si pu? modulare l'essiccazione secondo le caratteristiche del composito che si vuole ottenere.
E' ovvio che qualunque sia il modo di realizzazione impiegato, i filamenti possono presentarsi sotto forma di pi? nappe affiancate invece di una sola a livello del dispositivo di essiccazione, e che la raccolta dei filamenti pu? avvenire in pi? fili invece che in un filo unico. In tutti i casi si possono essiccare fili con titolo che va fmo a 4800 tex e oltre.
D'altra parte, qualunque sia il modo di realizzazione impiegato, l'aria utilizzata ? preferibilmente riciclata come si indica pi? in particolare in figura 2. Secondo questa figura l'aria calda ? soffiata attraverso una turbina 18 in direzione della nappa in movimento attraverso un primo condotto 26 prima di essere riflessa mediante una parete-deflettore 19 e rinviata nel sistema di essiccazione attraverso un altro condotto 27. Nel corso di questo circuito, essa attraversa la nappa 15 e si carica di umidit?. Essa in seguito ? essiccata nel condotto 27 mediante condensatori 20 prima di essere riscaldata di nuovo mediante una serie di resistenze 21 e rinviata tramite la turbina in direzione dei filamenti da essiccare. Grazie a questo sistema di riciclo, l'energia utilizzata a livello del sistema di essiccazione ? meno importante, ci? che rende anche il procedimento pi? economico.
Per mettere in opera il procedimento secondo l'invenzione, si predispone un dispositivo di essiccazione come spiegato nella definizione dell'invenzione.
Qualunque tipo di filiera pu? essere utilizzato per produrre i filetti di vetro necessari alla fabbricazione dei fili. Ugualmente lo stiro dei filetti di vetro pu? avvenire con qualsiasi mezzo meccanico abitualmente utilizzato nei dispositivi di produzione e di trattamento dei fili di vetro. Il rivestimento come anche la raccolta dei filamenti sono effettuati cos? con l'aiuto di dispositivi per s? noti negli impianti convenzionali di produzione di fibre.
Secondo un modo di realizzazione dell'invenzione come illustrato in figura 2, il dispositivo di essiccazione si presenta sotto forma di un cassone 17 in due parti 23,24 che inglobano la nappa di filamenti, come spiegato nella definizione dell'invenzione, cos? che le larghezze della fessura di entrata della nappa e deH'orif?zio di uscita della nappa sono regolate per evitare le fughe d'aria a questo livello. Cos? Taria circola in circuito chiuso e si evita d'altra parte che essa risalga verso il sistema apprettatore o la filiera. D'altra parte, questo dispositivo a cassone protegge gli operatori che si muovono attorno a detto dispositivo dell'aria calda, le cui temperature possono essere molto elevate.
Il dispositivo di soffiaggio d'aria 18 utilizzato ? preferibilmente un ventilatore ad alta temperatura. Ugualmente si utilizzano preferibilmente condensatori 20 amovibili per essiccare l'umidit? dell'aria e particolarmente condensatori in rame. Le condense sono poi evacuate dalla parte inferiore del cassone attraverso tubi 30.
Il dispositivo di riscaldamento dell'aria 21 pu? essere qualunque dispositivo regolabile di riscaldamento. Esso ? generalmente accoppiato con una griglia di diffusione. Si utilizza preferibilmente una batteria realizzata in elementi di carburo di nichel estrusi che pu? raggiungere una temperatura che va fino a 600? C.
La parte amovibile 24 che chiude il cassone permette, appunto per il fatto che ? amovibile, d'avere accesso alla nappa di filamenti per le operazioni di rimessa in moto del sistema. In effetti, quando si rompe il filo, l'operatore deve poter raccogliere i filamenti con le mani e spostarli facilmente, non solo per assicurare il riavvio del sistema, ma anche per asportare le eventuali fibre rotte nell'essiccatore. L'operatore deve dunque avere accesso alla nappa e, durante tutta l'operazione di riavvio, si trova di fronte ad essa. Il sistema di porta amovibile permette quindi l'accesso alla nappa e la sua apertura deve provocare l'arresto della soffiante per evitare cos? qualsiasi invio d'aria calda in direzione dell'operatore.
Preferibilmente il cassone ? montato su un telaio a rotolamento 25 che pu? essere fatto arretrare per liberare la stazione dell'operatore. Un sistema di sgancio, disposto sul lato del telaio, permette anche di disporre con precisione la fessura di passaggio delle fibre. Il telaio pu? essere spostato secondo una rotaia di guida che serve come posizionatore laterale del complesso di ventilazione.
La parte amovibile fa anche funzione di deflettore, permettendo cos? l'evacuazione dell'aria umida verso dietro. Secondo un modo di realizzazione preferito dell'invenzione, il dispositivo funziona a circuito chiuso, ci? che permette un riciclo dell'aria. Il circuito chiuso pu? essere concepito nel modo seguente come si illustra nelle figure 2 e 3.
Il ventilatore 18 ? installato posteriormente al cassone di ventilazione e l'uscita d'aria ? a contatto con un condotto di adduzione d'aria 26; questa parte ? anch'essa collegata ad un condotto o guaina di soffiaggio 31 situata nella parte centrale 32 del cassone e che permette di applicare, attraverso un orifizio 22, adatto alla forma della nappa e di sezione leggermente maggiore, la corrente d'aria a detta nappa. Secondo un modo di realizzazione particolarmente preferito dell'invenzione, questo orifizio ha sezione trapezoidale come illustrato in figura 1. E' prevista una guaina o camicia di ripresa dell'aria, 27, nella parte del cassone 33 situata sui lati da una parte e dall'altra dell'orifizio, come rappresentato anche in figura 1, per permettere il ritorno dell'aria rinviata dalla parte interna 19 della porta 24 che fa funzione di deflettore. Questa guaina ? collegata ad un condotto di ritorno dell'aria 28 in cui si trovano gli elementi riscaldanti 21. Due condensatori 20 amovibili, non rappresentati in figura 3, si trovano nella guaina di ripresa a valle della nappa di fili. Il condotto di ritorno delfaria 28, quanto ad esso, ? collegato all'entrata d'aria 29 del dispositivo di soffiaggio.
Va da s? che alcuni elementi possono essere disposti in modo differente nel dispositivo in modo da ottenere un riciclo identico. E' anche possibile permutare la posizione delle guaine di soffiaggio 31 e di ripresa d'aria 27, nel qual caso la circolazione dell'aria avviene nel senso opposto a quello indicato in figura 3. Questo modo di realizzazione ha come vantaggio di evitare problemi di allontanamento della nappa di filamenti dal rullo di apprettatura sotto l'effetto del flusso d'aria che arriva direttamente su detta nappa. Al contrario il flusso d'aria che arriva lateralmente dopo essere stato rinviato dalla parete-deflettore mantiene bene la nappa contro il rullo apprettatore. In questo modo di realizzazione, i condensatori sono allora disposti in modo da trovarsi nella guaina di ripresa d'aria al centro. D'altra parte, gli elementi riscaldanti 21 possono essere disposti in modo indifferente all'uscita o all'entrata dell'elemento soffiante 18, i condensatori 20 situandosi nella guaina di ripresa d'aria, 27, oppure nel condotto di ritorno delfaria, 28, davanti a detto elemento soffiante e a detti elementi riscaldanti. Tutte queste disposizioni sono illustrative ma non limitative. E? per esempio possibile prevedere, oltre agli elementi gi? citati, degli elementi di misura dell? igrometria, della temperatura e della portata dell'aria, per esempio a livello dell'adduzione d'aria, in uscita dal blocco di riscaldamento e a livello della nappa di filamenti.
I risultati di prove mostrano che si possono essiccare delle nappe da alcune centinaia ad alcune migliaia di filamenti di diametro variante fra 5 e 24 ??? a velocit? che vanno da 40 a 60 m/s. Si essiccano cos? masse di liquido per unit? di tempo che possono andare da 0,2 a 15 g/s, qualunque sia il tipo di appretto utilizzato.
Gli esempi che seguono illustrano in modo non esauriente i risultati di prove.
Nei due esempi, l'aria ? riciclata, si utilizza un ventilatore ad alta temperatura ed il riscaldamento dell'aria ? assicurato da una batteria di elementi di carburo di nichel estrusi situati a monte del ventilatore di circolazione. Si alimenta il sistema con corrente trifase a 380 V, la potenza erogata andando fino a 42 kW nominali.
II cassone ? pure attrezzato con due condensatori amovibili in rame raffreddato disposti nella guaina di ripresa a valle della nappa di fibre. Le condense sono evacuate dalla parte inferiore del cassone. L'adduzione e l'evacuazione dell'acqua avvengono attraverso tubo flessibile.
La guaina di soffiaggio dell'aria porta ad un orifizio di forma trapezoidale adatto al passaggio della nappa di fibre ed il cassone montato su telaio su ruote ha due impronte a valle e a monte della nappa di fibre, che permettono di misurare l'igrometria deU'aria in circolazione.
ESEMPIO 1
In questo esempio, una filiera di 400 fori alimentata con sfere di vetro ? utilizzata per fabbricare avvolgimenti di filo di vetro al ritmo di 370 Kg al giorno.
L'umidit? iniziale sui filamenti prima dell'essiccazione ? circa del 20%. La tabella I d? l'umidit? residua dopo essiccazione in funzione del diametro dei filamenti, della temperatura delfaria utilizzata per essiccazione e della velocit? dell'aria.
La tabella II confronta i risultati ottenuti con o senza essiccazione secondo l'invenzione, per quanto riguarda l'umidit? residua a livello degli avvolgimenti, la perdita al fuoco cos? come la presenza di fenomeni di migrazione se si effettua un'essiccazione complementare degli avvolgimenti. L'essiccazione secondo l'invenzione permette inoltre di realizzare un'economia a livello della quantit? di appretto che si applica, poich? fissa i principi attivi sui filamenti subito dopo il deposito dell'appretto ed evita quindi il ricorso ad un eccesso di appretto per compensare le ulteriori perdite per attrito.
La tabella II d? anche l'economia di appretto realizzata grazie all'essiccazione secondo l'invenzione rispetto al procedimento che non utilizza detta essiccazione.
ESEMPIO 2
In questo esempio una filiera di 800 fori alimentata con sfere di vetro ? utilizzata per fabbricare avvolgimenti di filo di vetro ad un ritmo di 450 kg al giorno.
L'umidit? iniziale sui filamenti prima dell'essiccazione ? circa del 20%. Le
I risultati ottenuti mostrano cos? l'efficacia dell'essicazione secondo l'invenzione e l'economia di appretto realizzata ricorrendo all'essiccazione secondo l invenzione come anche l'eliminazione dei problemi di migrazione a livello degli avvolgimenti.
I fili fabbricati e trattati secondo il procedimento sono destinati ad applicazioni diverse. Essi possono servire in particolare a formare rovings, feltri , tessuti, preimpregnati o compositi.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento di produzione e di trattamento di fili di vetro secondo il quale si tirano una molteplicit? di filetti di vetro fuso, che scorrono da una molteplicit? di orifizi disposti alla base di una filiera, sotto la forma di una o pi? nappe di filamenti continui, si depone su questi filamenti una composizione di appretto prima di raccoglierli in uno o pi? fili, caratterizzato dal fatto che si controlla il tasso di umidit? sul filo mediante essiccazione dei filamenti sottoponendo dette nappe di filamenti ad almeno una corrente d'aria diretta trasversalmente alla direzione di spostamento di detti filamenti su almeno una parte della distanza percorsa dai filamenti fra la zona di deposito dell'appretto e la zona di raccolta dei filamenti.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'essiccazione ? effettuata regolando almeno uno dei tre parametri seguenti: la portata, il tasso di umidit? e la temperatura dell'aria utilizzata per l'essiccazione.
  3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che si regola la portata deH'aria prima del riscaldamento fino a lNm^/s.
  4. 4. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 o 3, caratterizzato dal fatto che si regola la temperatura dell'aria fra 20 e 600? C.
  5. 5. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzato dal fatto che il tasso di umidit? dell'aria soffiata ? inferiore al 10% e preferibilmente inferiore all' 1%.
  6. 6. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il filo o i fili ottenuto/i sono avvolti sul supporto in rotazione.
  7. 7. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che il filo o i fili ottenuto/i sono tagliati con l'aiuto di una ruota incudine di una ruota portalame.
  8. 8. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che si estrude e si trascina, contemporaneamente allo stiro dei filetti di vetro, un materiale organico termoplastico, i percorsi seguiti dai fili di vetro e dal materiale organico convergendo uno verso l'altro, e dal fatto che si raccolgono detti fili e detto materiale organico in almeno un filo od un nastro composito.
  9. 9. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che Tana utilizzata per l'essiccazione ? riciclata.
  10. 10. Dispositivo di essiccazione per la messa in opera del procedimento come descritto nelle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che si presenta sotto forma di un cassone (17) in due parti situato da una parte e dall'altra della nappa di filamenti (13) da essiccare, una prima parte (23) comprendendo un dispositivo di soffiaggio d'aria (18) a portata regolabile, un dispositivo di asciugatura dell'aria utilizzata (20) ed anche un dispositivo di riscaldamento dell'aria (21), entrambi ugualmente regolabili, ed una seconda parte amovibile (24) che chiude la prima in una delle sue estremit?, in modo tale che la nappa di filamenti passi fra le due parti.
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di soffiaggio d'aria (18) ? un ventilatore ad alta temperatura.
  12. 12. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 10 a 11, caratterizzato dal fatto che si utilizzano condensatori amovibili (20) per asciugare l'aria utilizzata e preferibilmente condensatori in rame.
  13. 13. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 10 a 12, caratterizzato dal fatto che si utilizza come dispositivo di riscaldamento (21) una batteria realizzata in elementi di carburo di nichel estrusi.
  14. 14. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 10 a 13, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di soffiaggio d'aria (18) ? installato posteriormente ai cassoni (17) e l'uscita d'aria ? a contatto con un condotto di adduzione (26) delfaria collegato anch'esso ad una guaina di soffiaggio (31) nella parte centrale (32) del cassone, questa guaina sboccando in un orifizio (22) di forma adatta alla nappa e preferibilmente di forma trapezoidale, una guaina di ripresa d'aria (27) trovandosi nella parte (33) del cassone situata sui lati da una parte e dall'altra dell'orifizio ed essendo collegata ad un condotto di ritorno (28) dell'aria, anch'esso collegato all'adduzione d'aria del dispositivo di soffiaggio.
  15. 15. Dispositivo secondo una qualunque delle disposizioni da 10 a 13, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di soffiaggio d'aria (18) ? montato posteriormente al cassone (17) e l'uscita d'aria ? a contatto con un condotto di entrata (26) dell'aria collegato anch'esso a una guaina di soffiaggio (31) che sbocca nella parte (33) del cassone situata sui lati da una parte e dall'altra della nappa, una guaina di ripresa d'aria (27) trovandosi nella parte centrale (32) del cassone e sboccando da un lato su un orifizio (22) di forma adatta alla nappa e preferibilmente di forma trapezoidale e sull'altro lato su un condotto di ritorno (28) dell'aria anch'esso collegato all'entrata d'aria del dispositivo di soffiaggio (18).
  16. 16. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 14 o 15, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di asciugatura dell'aria (20) si trova nella guaina di ripresa d'aria (27) o nel condotto (28) di ritorno delfaria prima del dispositivo di soffiaggio dell'aria (18) e del dispositivo di riscaldamento deH'aria (21).
  17. 17. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 10 a 16, caratterizzato dal fatto che il cassone (17) ? montato su un telaio a rotolamento (25).
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