ITMI20150580A1

ITMI20150580A1 - Macchina per la lavorazione di materiali in lastra

Info

Publication number: ITMI20150580A1
Application number: ITMI2015A000580A
Authority: IT
Original assignee: Gmm S P A
Priority date: 2015-04-22
Filing date: 2015-04-22
Publication date: 2016-10-22
Also published as: AU2016252489B2; EP3285980B1; US10675780B2; EP3285980A1; WO2016170502A1; CN107530903B; PT3285980T; AU2016252489A1; US20180104850A1; CN107530903A; ES2796502T3; HK1243975A1

Description

Macchina per la lavorazione di materiali in lastra

DESCRIZIONE

Sfondo dell?invenzione

La presente invenzione si riferisce ad una macchina per la lavorazione di materiali in lastra, in particolare, ma non esclusivamente, materiali lapidei, come, ad esempio, marmi e graniti.

Con il termine ?lavorazione? s?intende genericamente indicare qualsiasi operazione compiuta su un pezzo di materiale, come ad esempio il taglio, la foratura, la squadratura o la sagomatura.

Tecnica Nota

Le macchine per la lavorazione di materiali in lastra, e in particolare di materiali lapidei, comprendono essenzialmente:

- un piano di lavoro configurato per supportare un materiale in lastra da lavorare, - un elettromandrino portautensile al quale ? associato un utensile di lavorazione, ad esempio un disco di taglio o una fresa, supportato al di sopra di detto piano di lavoro da un rispettivo equipaggio di supporto mobile ortogonalmente al piano di lavoro e configurato per movimentare l?elettromandrino attorno ad un asse di rotazione ortogonale al piano di lavoro;

- un apparato di movimentazione configurato per movimentare l?elettromandrino ed il rispettivo equipaggio di supporto parallelamente al piano di lavoro; e

- un?unit? di comando e controllo dotata di una opportuna interfaccia operatore.

All?elettromandrino sono connesse una pluralit? di linee di alimentazione, ad esempio elettriche e/o per il trasporto di un fluido refrigerante in corrispondenza dell?utensile di lavorazione.

Pi? in particolare, l?apparato di movimentazione dell?elettromandrino e del rispettivo equipaggio di supporto comprende un ponte orizzontale che poggia su pareti o altre strutture di supporto verticali e dispositivi di azionamento configurati per movimentare l?elettromandrino ed il rispettivo equipaggio di supporto lungo il ponte e per movimentare il ponte sulle rispettive strutture di supporto verticali.

In questo modo, l?elettromandrino ed il rispettivo equipaggio di supporto possono essere movimentati parallelamente al piano di lavoro lungo due direzioni tra loro perpendicolari. A sua volta, l?equipaggio di supporto dell?elettromandrino comprende un primo dispositivo di azionamento configurato per movimentare tale equipaggio e l?elettromandrino da esso supportato lungo un?ulteriore direzione di movimentazione perpendicolare al piano di lavoro.

Per poter compiere lavorazioni lungo direzioni di movimentazione parallele al piano di lavoro e ortogonali tra loro nonch? lungo direzioni oblique, ? inoltre previsto fare ruotare l?elettromandrino attorno ad un asse verticale, in modo da presentare il pezzo di materiale in lavorazione all?utensile di lavorazione secondo differenti angolazioni.

A tale scopo, l?equipaggio di supporto dell?elettromandrino comprende un secondo dispositivo di azionamento configurato per comandare l?elettromandrino in rotazione attorno a tale asse verticale.

In tempi recenti e per la produzione in grande serie di pezzi di dimensioni standard, come ad esempio piastrelle, zoccolini o ripiani per cucine, si ? andata affermando l?esigenza di aumentare la produttivit? delle macchine per la lavorazione dei materiali in lastra in particolare di quelle - comunemente denominate segatrici - utilizzate in modo specifico per il taglio delle lastre.

A questo scopo, ? stato proposto di eseguire il taglio di pi? lastre sovrapposte a pacco collocate sul piano di lavoro della macchina utilizzando dischi di taglio aventi un diametro opportunamente maggiorato rispetto a quelli comunemente impiegati per il taglio di una lastra singola.

Il taglio di lastre sovrapposte presenta per? l?inconveniente che all?aumentare del diametro del disco di taglio, come sarebbe desiderabile per incrementare la produttivit? della macchina, si riduce altres? la precisione di taglio. Questo, a causa del fatto che il disco di taglio ? costituito da un disco metallico piuttosto sottile (generalmente di 3-5 mm di spessore) che tende a flettersi lungo il piano di taglio a causa delle sollecitazioni a cui ? sottoposto durante le operazioni di taglio, con il risultato che i pezzi ricavati dalla lastra di sommit? del pacco non hanno praticamente mai dimensioni esattamente uguali (come richiesto) a quelle dei pezzi ricavati dalle lastre sottostanti.

Il compromesso raggiunto nella pratica consiste quindi nell?utilizzo di dischi di taglio aventi un diametro inferiore a quello massimo desiderabile previo utilizzo di flange di bloccaggio per ridurne la flessibilit?, il tutto per? a scapito della produttivit? della macchina che non risulta del tutto soddisfacente per produzioni in grande serie di pezzi standard.

In alternativa al taglio di pi? lastre sovrapposte a pacco ? stato inoltre proposto nella tecnica, come ad esempio descritto nella domanda di brevetto Internazionale WO 2014/207723, l?impiego di macchine per il taglio di lastre provviste di una pluralit? di teste portautensili costituite ciascuna da un disco di taglio azionato da un rispettivo motore di azionamento.

Le teste portautensili sono supportate in parallelo tra loro da una trave di supporto estesa parallelamente al piano di lavoro e mantenuta ad una distanza prefissata e costante dal piano di lavoro da un rispettivo apparato di supporto e movimentazione, di cui si dir? meglio nel seguito, al quale la trave di supporto risulta appesa.

In questa configurazione nota di macchina, la trave di supporto non ? quindi mobile verticalmente, mentre le teste portautensili da essa supportate sono mobilmente guidate lungo tale trave sia ortogonalmente al piano di lavoro sia orizzontalmente in avvicinamento ed in allontanamento tra loro tramite rispettivi dispositivi di azionamento. In particolare, le teste portautensili sono rimovibilmente montate in modo scorrevole su mezzi di guida associati ad una faccia laterale della trave di supporto.

Mediante questa macchina e grazie alla presenza di pi? teste portautensili disposte in parallelo ? possibile effettuare tagli simultanei portando i dischi di taglio di ciascun gruppo in impegno con la lastra di partenza cos? da ottenere simultaneamente una pluralit? di pezzi di dimensioni standard a partire da un?unica lastra collocata sul piano di lavoro. Allo scopo di movimentare la lastra da tagliare ed i pezzi da essa ricavati, inoltre, queste macchine di taglio note possono essere provviste di uno o pi? gruppi manipolatori a ventosa montati solidali alla trave di supporto da parte contrapposta della trave rispetto alle teste portautensili.

In particolare, tale gruppo manipolatore comprende una pluralit? di piastre provviste di mezzi a ventosa per il prelievo dei pezzi, ciascuna piastra essendo movimentata in direzione verticale da un rispettivo dispositivo di azionamento dedicato che ha la funzione di portare i mezzi a ventosa in posizione pi? bassa rispetto a ciascun disco di taglio cos? da poter prelevare il pezzo lavorato o da lavorare.

Come pi? sopra esposto, infine, tali macchine di taglio sono provviste di un apparato di supporto e movimentazione della trave di supporto delle teste portautensili, apparato posto al di sopra di tale trave e configurato per movimentare parallelamente al piano di lavoro lungo le suddette direzioni tra loro perpendicolari la trave di supporto e gli elementi da essa supportati, vale a dire, le teste portautensili da un lato e, se presente, il gruppo manipolatore a ventosa dall?altro lato.

Tale apparato di supporto e movimentazione comprende infine un ulteriore gruppo di movimentazione della trave di supporto e degli elementi da essa supportati attorno ad un asse verticale ortogonale al piano di lavoro, un ponte orizzontale che poggia su strutture di supporto verticali e dispositivi di azionamento configurati per movimentare il gruppo di movimentazione della trave di supporto lungo il ponte ed il ponte lungo una via di corsa supportata ortogonalmente ad esso dalle strutture di supporto verticali.

Mediante queste macchine e grazie alla presenza di pi? teste portautensili disposte in parallelo ? possibile effettuare tagli simultanei portando i dischi di taglio di ciascuna testa portautensile in impegno con la lastra di partenza cos? da ottenere simultaneamente una pluralit? di pezzi di dimensioni standard a partire da un?unica lastra collocata sul piano di lavoro.

Sommario dell?invenzione

La Richiedente ha riscontrato che le suddette macchine provviste di pi? teste portautensili disposte in parallelo, pur rispondendo all?esigenza di incrementare la produttivit? delle operazioni di taglio in grande serie di pezzi standard, presentano tuttavia alcuni inconvenienti di non facile soluzione.

Un primo inconveniente ? correlato alla notevole complessit? ed al costo della macchina che richiede:

- motori di adeguate dimensioni per ruotare la trave di supporto e gli elementi da essa supportati (i dischi di taglio, i rispettivi motori di azionamento, le piastre con i mezzi a ventosa e i rispettivi dispositivi di azionamento dedicato),

- adeguati e separati dispositivi di azionamento per movimentare in direzione verticale ciascuna delle teste portautensili con i rispettivi motori di azionamento;

- adeguati dispositivi di azionamento per movimentare in direzione orizzontale ciascuna testa portautensile con i rispettivi motori di azionamento in avvicinamento/allontanamento tra loro; e

- adeguati dispositivi di azionamento dedicato per movimentare in verticale le piastre con i mezzi a ventosa del gruppo manipolatore delle lastre.

Un secondo inconveniente ? correlato alla impossibilit? di eseguire, con alcuno dei dischi di taglio, dei tagli orizzontali nello spessore della lastra ove richiesto: infatti in tali macchine di tipo noto ? possibile effettuare tagli inclinati rispetto alla verticale solo fino ad un massimo di 47? circa utilizzando ad esempio una delle teste portautensili. Questo, a causa degli ingombri delle altre teste portautensili che impediscono inclinazioni maggiori.

La struttura delle teste portautensili e la limitata possibilit? di inclinare le stesse rispetto alla verticale implica pertanto che qualora si desideri utilizzare utensili di lavorazione diversi dai dischi di taglio, come ad esempio frese a candela o mole, ? necessario sostituire l?intera testa portautensile (portautensile e rispettivo motore di azionamento) con le complicazioni che ne conseguono e con un aumento dei tempi di fermo macchina.

Un terzo inconveniente ? correlato a possibili difficolt? nel garantire nel tempo un preciso posizionamento angolare della trave di supporto e degli elementi da essa supportati a causa delle elevate masse in gioco e delle forze di inerzia relativamente elevate che si sviluppano durante la rotazione attorno all?asse verticale di tale trave e degli elementi da essa supportati e che possono, a lungo andare, causare un?usura prematura degli elementi di trasmissione del moto, ad esempio gli ingranaggi di un motoriduttore, presenti nel gruppo di movimentazione della trave di supporto attorno all?asse verticale.

Questi fenomeni di usura prematura, inoltre, possono essere ulteriormente incrementati dagli sforzi di torsione a cui sono sottoposti i suddetti elementi di trasmissione del moto nel caso di tagli obliqui a causa del momento torcente che si sviluppa nel caso di utilizzo di almeno un disco distanziato rispetto ad un fulcro rappresentato dall?asse verticale passante per il centro del gruppo di movimentazione della trave di supporto.

Un ulteriore inconveniente ? infine correlato alla distanza relativamente elevata tra il ponte orizzontale dell?apparato di supporto e movimentazione della trave di supporto delle teste portautensili e la linea di taglio, distanza che pu? inficiare la precisione di taglio.

Il problema tecnico alla base della presente invenzione ? pertanto quello di semplificare le macchine per la lavorazione di materiali in lastra provviste di una pluralit? di gruppi di taglio disposti in parallelo tra loro ovviando almeno in parte agli inconvenienti pi? sopra descritti.

In particolare, l?invenzione si propone di mettere a disposizione una macchina ad elevata produttivit? per la lavorazione di materiali in lastra comprendente una pluralit? di lame di taglio disposte in parallelo tra loro, ad esempio per la produzione in grande serie di pezzi di dimensioni standard, che sia per? al contempo di grande semplicit?, di basso costo e che consenta di mantenere nel tempo la precisione di taglio.

L?invenzione riguarda pertanto, in un suo primo aspetto, una macchina per la lavorazione di materiali in lastra secondo la rivendicazione 1.

In particolare, l?invenzione riguarda una macchina per la lavorazione di materiali in blocco o in lastra comprendente:

- un piano di lavoro configurato per supportare un materiale in lastra da lavorare;

- un primo elettromandrino portautensile associato ad un rispettivo corpo di supporto, il primo elettromandrino ed il rispettivo corpo di supporto essendo supportati al di sopra di detto piano di lavoro da un rispettivo equipaggio di supporto mobile ortogonalmente al piano di lavoro e configurato per movimentare il primo elettromandrino ed il rispettivo corpo di supporto attorno ad un asse di rotazione ortogonale al piano di lavoro;

- un apparato di movimentazione configurato per movimentare l?equipaggio di supporto parallelamente al piano di lavoro e lungo direzioni ortogonali tra loro;

- almeno un secondo elettromandrino portautensile, solidale in rotazione ed in traslazione con il primo elettromandrino, supportato al di sopra di detto piano di lavoro parallelamente al primo elettromandrino da un rispettivo braccio di supporto scorrevolmente supportato dal corpo di supporto del primo elettromandrino;

- un primo dispositivo attuatore attivo sul braccio di supporto del secondo elettromandrino per movimentare detto braccio di supporto e detto almeno un secondo elettromandrino da esso supportato in avvicinamento ed in allontanamento da detto primo elettromandrino parallelamente a detto piano di lavoro e lungo una direzione sostanzialmente ortogonale ad un piano di taglio esteso perpendicolarmente al piano di lavoro; e

- un secondo dispositivo attuatore associato a detto braccio di supporto di detto almeno un secondo elettromandrino e configurato per movimentare detto almeno un secondo elettromandrino lungo una direzione ortogonale al piano di lavoro indipendentemente dal primo elettromandrino.

Vantaggiosamente, la macchina secondo la presente invenzione consente di conseguire la desiderata semplificazione strutturale e la desiderata riduzione di costi rispetto alle macchine per il taglio di lastre ad elevata produttivit? di tipo noto pi? sopra descritte impiegando l?equipaggio di supporto del primo elettromandrino e del rispettivo corpo di supporto per movimentare simultaneamente tutti gli elettromandrini della macchina parallelamente al piano di lavoro, ortogonalmente al piano di lavoro e attorno ad un asse di rotazione ortogonale al piano di lavoro.

E, questo, cos? come avviene in una macchina convenzionale provvista di un solo elettromandrino.

Nella sua configurazione operativa di taglio di una lastra, la macchina dell?invenzione presenta pertanto una pluralit? di elettromandrini in parallelo tra loro ed aventi asse orizzontale, vale a dire parallelo al piano di lavoro, che comandano in rotazione attorno a detto asse rispettive lame o dischi di taglio secondo altrettanti piani di taglio estesi perpendicolarmente al piano di lavoro.

Nel seguito della descrizione e nelle successive rivendicazioni, con il termine ?piano di taglio? si intende indicare il piano di giacitura del disco di taglio.

Nel seguito della descrizione e nelle successive rivendicazioni ed in accordo con denominazioni convenzionali nel settore, le direzioni (o assi) di movimentazione parallele al piano di lavoro verranno anche denominate direzioni o assi X e Y, la direzione (o asse) di movimentazione ortogonale al piano di lavoro verr? anche denominata direzione o asse Z e la direzione (o asse) di movimentazione attorno all?asse Z verr? anche denominata direzione o asse W.

Nel seguito della descrizione e nelle successive rivendicazioni, i termini ?orizzontale?, ?verticale?, ?obliquo?, ?inclinato?, ?superiore?, ?inferiore?, e cos? via quando riferiti alla macchina o a parti di essa si intendono riferiti nella configurazione di lavoro della macchina.

Alla luce di quanto precede, risulta quindi evidente che la macchina dell?invenzione non solo consegue la desiderata semplificazione strutturale e la desiderata riduzione di costi ma risulta altres? controllabile in modo altrettanto semplice in quanto permette di utilizzare lo stesso sistema di coordinate X, Y, Z e W di una macchina convenzionale provvista di un solo elettromandrino per movimentare un gruppo di taglio comprendente una pluralit? di elettromandrini (nel seguito indicato per brevit?: gruppo di taglio multimandrino) all?interno di un volume di taglio prefissato.

La configurazione meccanica della macchina secondo l?invenzione prevede infatti il supporto di tutti gli elettromandrini portautensile mediante il corpo di supporto del primo elettromandrino, a sua volta supportato al di sopra di detto piano di lavoro dal solo equipaggio di supporto del primo elettromandrino, elemento gi? presente in una macchina convenzionale provvista di un solo elettromandrino.

Vantaggiosamente, il corpo di supporto del primo elettromandrino supporta in modo scorrevole il braccio di supporto di almeno un secondo elettromandrino, cos? da ottenere un gruppo di taglio multimandrino molto compatto e formato da elettromandrini solidali tra loro in rotazione attorno all?asse Z ed in traslazione al di sopra del piano di lavoro nelle direzioni X e Y ortogonali tra loro ed anche movimentabili solidalmente in avvicinamento ed allontanamento dal piano di lavoro (direzione Z).

In questo modo, risulta quindi vantaggiosamente possibile sfruttare elementi di movimentazione gi? presenti in una macchina convenzionale provvista di un solo elettromandrino per indirizzare in un volume di taglio prefissato il gruppo di taglio multimandrino.

Vantaggiosamente, inoltre, il gruppo di taglio multimandrino della macchina secondo l?invenzione non necessita di separati ed ulteriori dispositivi di movimentazione del primo elettromandrino portautensile in direzione orizzontale lungo la trave di supporto e in direzione verticale verso il piano di lavoro come invece richiesto dalla macchina descritta nella domanda di brevetto Internazionale WO 2014/207723, in cui tutti gli elettromandrini sono provvisti di propri e separati mezzi di movimentazione lungo tali direzioni.

La macchina secondo la presente invenzione pu? presentare almeno una delle caratteristiche preferite che seguono; queste ultime sono in particolare combinabili tra loro a piacere allo scopo di soddisfare specifiche esigenze applicative.

Preferibilmente, la macchina comprende un?unit? di comando e controllo dotata di una opportuna interfaccia operatore.

Preferibilmente, l?apparato di movimentazione configurato per movimentare il primo elettromandrino ed il rispettivo equipaggio di supporto parallelamente al piano di lavoro comprende un ponte orizzontale sul quale ? scorrevolmente montato l?equipaggio di supporto del primo elettromandrino il quale equipaggio risulta quindi supportato dal ponte ortogonalmente ad esso.

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile ridurre la distanza tra il ponte orizzontale dell?equipaggio di supporto del primo elettromandrino e degli elettromandrini aggiuntivi ad esso associati e la linea di taglio degli elettromandrini, incrementando vantaggiosamente la precisione di taglio rispetto alle macchine per il taglio di lastre ad elevata produttivit? di tipo noto pi? sopra descritte.

Preferibilmente, il primo elettromandrino e/o il o gli elettromandrini aggiuntivi ad esso associati sono del tipo a comando diretto, vale a dire comandano in rotazione l?utensile di lavorazione ad esso associato, come ad esempio una lama o disco di taglio o una fresa, senza interposizione di riduttori, ingranaggi o rinvii.

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile sia ridurre drasticamente la rumorosit? nella trasmissione del moto ai dischi di taglio, che risultano direttamente comandati da ciascun elettromandrino, sia avere un gruppo motore/utensile molto compatto e non soggetto a indesiderati fenomeni di vibrazione nel tempo.

In una forma di realizzazione preferita, il primo elettromandrino e/o gli elettromandrini aggiuntivi ad esso associati comprendono un motore di azionamento raffreddato a liquido, cos? da avere elemento di comando in rotazione dei dischi di taglio di ingombro molto ridotto.

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile effettuare tagli simultanei mantenendo a distanza ridotta, dell?ordine di 10 - 30 cm, i dischi di taglio azionati dagli elettromandrini. In una forma di realizzazione particolarmente preferita, la macchina dell?invenzione comprende ulteriormente un terzo elettromandrino portautensile, solidale in rotazione ed in traslazione con il primo ed il secondo elettromandrino, supportato al di sopra di detto piano di lavoro parallelamente al primo elettromandrino e da parte opposta al secondo elettromandrino, da un rispettivo braccio di supporto scorrevolmente supportato dal corpo di supporto del primo elettromandrino.

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile sia incrementare ulteriormente la produttivit? della macchina di taglio sia avere una disposizione di masse simmetrica rispetto al corpo di supporto del primo elettromandrino con i relativi benefici in termini di equilibrio delle parti della macchina mobili in rotazione attorno all?asse Z verticale. Nell?ambito di questa forma di realizzazione preferita a tre elettromandrini, la macchina dell?invenzione comprende preferibilmente:

- un terzo dispositivo attuatore attivo sul braccio di supporto del terzo elettromandrino per movimentare detto braccio di supporto e detto terzo elettromandrino da esso supportato in avvicinamento ed in allontanamento da detto primo elettromandrino parallelamente al piano di lavoro e lungo una direzione sostanzialmente ortogonale ad un piano di taglio esteso perpendicolarmente al piano di lavoro; e

- un quarto dispositivo attuatore associato al braccio di supporto del terzo elettromandrino e configurato per movimentare il terzo elettromandrino lungo una direzione ortogonale al piano di lavoro indipendentemente dal primo ed eventualmente dal secondo elettromandrino.

Anche in questo caso, ? quindi vantaggiosamente possibile:

- ottenere un insieme compatto di elettromandrini solidali tra loro in rotazione ed in traslazione al di sopra del piano di lavoro e movimentabili solidalmente in avvicinamento ed allontanamento da quest?ultimo usando dispositivi di movimentazione gi? previsti in una macchina di taglio convenzionale provvista di un solo elettromandrino di produttivit? inferiore, e

- effettuare le necessarie movimentazioni aggiuntive in direzione orizzontale (da e verso il primo elettromandrino disposto centralmente nella configurazione a tre elettromandrini) e verticale (da e verso il piano di lavoro) del terzo elettromandrino mediante dispositivi attuatori che possono essere anch?essi molto semplici, di basso peso e basso costo.

Nelle varie forme di realizzazione preferite dell?invenzione pi? sopra descritte, quindi, il primo elettromandrino viene movimentato in direzione verticale da e verso il piano di lavoro dall?apparato di movimentazione allo scopo previsto ed attivo sul suddetto unico equipaggio di supporto previsto a tale scopo, mentre l?elettromandrino o gli elettromandrini aggiuntivi sono movimentati in direzione verticale da e verso il piano di lavoro da due componenti distinti della macchina: dall?equipaggio di supporto del primo elettromandrino (movimento solidale di tutti gli elettromandrini della macchina) e, quando richiesto, dai suddetti secondo e/o quarto dispositivo attuatore (movimento indipendente del secondo e/o del terzo elettromandrino da e verso il piano di lavoro). In questo modo, ? vantaggiosamente possibile conseguire la massima flessibilit? operativa della macchina, poich? risulta possibile portare in impegno con la lastra da tagliare il numero desiderato di dischi di taglio a seconda delle richieste di lavorazione impiegando l?equipaggio di supporto del primo elettromandrino e/o i suddetti secondo e quarto dispositivo attuatore di movimentazione da e verso il piano di lavoro del secondo e/o del terzo elettromandrino (se presente).

Nelle varie forme di realizzazione preferite dell?invenzione pi? sopra descritte, inoltre, i bracci di supporto degli elettromandrini aggiuntivi possono essere vantaggiosamente movimentati in direzione orizzontale parallelamente al piano di lavoro da e verso il primo elettromandrino mediante dispositivi molto semplici, compatti e di basso peso e costo dovendo essi movimentare elementi altrettanto semplici, compatti e di basso peso e costo formati da un elettromandrino con il relativo disco di taglio azionato direttamente e dal relativo dispositivo attuatore di movimentazione da e verso il piano di lavoro.

In questo modo, ? anche vantaggiosamente possibile conseguire la massima flessibilit? operativa della macchina in modo semplice e poco costoso.

In una forma di realizzazione particolarmente preferita della macchina dell?invenzione, nel corpo di supporto del primo elettromandrino ? definita una zona di accoglimento del braccio di supporto di detto almeno un secondo elettromandrino e/o del braccio di supporto di detto terzo elettromandrino.

Nell?ambito di questa forma di realizzazione preferita, il primo dispositivo attuatore e/o il terzo dispositivo attuatore ? configurato per inserire e rispettivamente estrarre il rispettivo braccio di supporto in/da detta zona di accoglimento.

Grazie alla presenza della zona di accoglimento del braccio di supporto del secondo elettromandrino e/o del terzo elettromandrino nel corpo di supporto del primo elettromandrino ? vantaggiosamente possibile ridurre drasticamente sia le masse in gioco sia il momento meccanico che si sviluppa durante la rotazione attorno all?asse verticale rispetto a quelle delle macchine provviste di pi? gruppi di taglio in parallelo di tipo noto supportati da una trave orizzontale come descritto nella domanda di brevetto Internazionale WO 2014/207723.

In tal modo, la macchina dell?invenzione permette di garantire nel tempo un preciso posizionamento angolare delle lame di taglio limitando al massimo fenomeni di usura prematura degli elementi di trasmissione del moto, ad esempio gli ingranaggi di un motoriduttore, impiegati per porre in rotazione gli elettromandrini attorno all?asse di rotazione ortogonale al piano di lavoro (asse W).

In particolare, rispetto alla macchina nota divulgata da WO 2014/207723, la macchina secondo la presente invenzione consente di ridurre drasticamente il momento meccanico che si sviluppa durante la rotazione attorno all?asse verticale grazie alla possibilit? di inserire del tutto o in parte il braccio di supporto mobile del secondo elettromandrino e/o il braccio di supporto mobile del terzo elettromandrino nella zona di accoglimento definita nel corpo di supporto del primo elettromandrino, riducendo cos? drasticamente il momento di inerzia e la coppia motrice necessaria per attuare una rotazione attorno all?asse verticale.

Rispetto alla macchina nota divulgata da WO 2014/207723, la macchina secondo la presente invenzione consegue inoltre l?ulteriore vantaggio di avere una maggiore flessibilit? di impiego poich? l?estrema compattezza ed il ridotto ingombro laterale del gruppo di taglio multimandrino - correlata alla possibilit? di inserire parzialmente o totalmente il braccio di supporto del secondo elettromandrino e/o del terzo elettromandrino nella zona di accoglimento definita nel corpo di supporto del primo elettromandrino - consente di effettuare una rotazione del gruppo di taglio anche nelle zone periferiche del volume di taglio.

Diversamente, la trave di supporto della macchina nota divulgata da WO 2014/207723 ha un ingombro trasversale che non pu? essere in alcun modo ridotto anche quando la macchina ? usata per tagli singoli o per tagli paralleli e relativamente ravvicinati, con la conseguenza di avere un gruppo di taglio ingombrante che implica un duplice inconveniente: impedire la rotazione del gruppo di taglio in prossimit? delle zone periferiche del volume di taglio limitando la flessibilit? di utilizzo della macchina e generare un elevato momento di inerzia richiedendo una coppia motrice pi? elevata per avere una tale rotazione.

Preferibilmente, la zona di accoglimento del braccio di supporto di detto almeno un secondo elettromandrino, e/o del terzo elettromandrino, ? definita in una porzione scatolare sostanzialmente cava del corpo di supporto del primo elettromandrino.

In una forma di realizzazione particolarmente preferita della macchina dell?invenzione, il primo dispositivo attuatore ? configurato per movimentare il braccio di supporto mobile di detto almeno un secondo elettromandrino lungo detta direzione sostanzialmente ortogonale al piano di taglio esteso perpendicolarmente al piano di lavoro tra:

- una prima posizione di inserimento in cui il braccio di supporto di detto almeno un secondo elettromandrino ? completamente accolto nella rispettiva zona di accoglimento definita nel corpo di supporto del primo elettromandrino; e

- una seconda posizione di estrazione in cui il braccio di supporto di detto almeno un secondo elettromandrino ? almeno parzialmente esteso a sbalzo esternamente al corpo di supporto del primo elettromandrino.

Analogamente, il terzo dispositivo attuatore ? preferibilmente configurato per movimentare il braccio di supporto del terzo elettromandrino lungo la suddetta direzione sostanzialmente ortogonale al piano di taglio esteso perpendicolarmente al piano di lavoro tra:

- una prima posizione di inserimento in cui il braccio di supporto del terzo elettromandrino ? completamente accolto nella rispettiva zona di accoglimento definita nel corpo di supporto del primo elettromandrino; e

- una seconda posizione di estrazione in cui il braccio di supporto del terzo elettromandrino ? almeno parzialmente esteso a sbalzo esternamente al corpo di supporto del primo elettromandrino.

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile inserire ed estrarre i bracci di supporto del secondo e/o del terzo elettromandrino con uno scorrimento guidato a cassetto e conseguire una elevata compattezza dell?equipaggio di supporto del primo elettromandrino e degli elettromandrini aggiuntivi in qualsiasi configurazione, di inserimento, di estrazione parziale o di estrazione totale, dei bracci di supporto.

Preferibilmente, il suddetto almeno un secondo elettromandrino e/o il terzo elettromandrino ? solidale in traslazione con il rispettivo braccio di supporto lungo una direzione di movimentazione del braccio parallelamente al piano di lavoro.

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile movimentare tali elettromandrini utilizzando unicamente il primo e/o il terzo dispositivo attuatore attivi sui bracci di supporto degli elettromandrini e configurati per movimentare tali bracci lungo la suddetta direzione sostanzialmente ortogonale al piano di taglio esteso perpendicolarmente al piano di lavoro.

In una ulteriore forma di realizzazione preferita, il suddetto almeno un secondo elettromandrino e/o il terzo elettromandrino possono essere scorrevolmente supportati dai rispettivi bracci di supporto.

In questo caso, la macchina comprende preferibilmente ulteriori dispositivi di movimentazione configurati per movimentare il suddetto almeno un secondo elettromandrino e/o il terzo elettromandrino lungo la suddetta direzione sostanzialmente ortogonale al piano di taglio esteso perpendicolarmente al piano di lavoro.

In questo modo e se desiderato, ? vantaggiosamente possibile movimentare il secondo e/o il terzo elettromandrino impiegando il primo e/o il terzo dispositivo attuatore attivi sui bracci di supporto degli elettromandrini ed eventualmente questi ulteriori dispositivi di movimentazione attivi sugli elettromandrini qualora i bracci di supporto siano parzialmente o totalmente estesi dal corpo di supporto del primo elettromandrino.

Preferibilmente, detto almeno un secondo elettromandrino e/o il terzo elettromandrino ? supportato inferiormente al rispettivo braccio di supporto mobile in prossimit? di una sua porzione di estremit? libera.

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile supportare gli elettromandrini in parallelo tra loro e vincolare in modo meccanicamente semplice il secondo e, se presente, il terzo elettromandrino al primo elettromandrino cos? da poter azionare tutti gli elettromandrini mediante il solo equipaggio di supporto del primo elettromandrino.

Preferibilmente, il braccio di supporto del secondo e/o del terzo elettromandrino ? conformato sostanzialmente a cassetto.

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile posizionare in modo preciso il secondo e/o il terzo elettromandrino i cui movimenti di inserimento ed estrazione sono efficacemente guidati mediante uno scorrimento a cassetto dei bracci da e verso il corpo di supporto del primo elettromandrino.

In una forma di realizzazione particolarmente preferita della macchina dell?invenzione, il braccio di supporto del suddetto almeno un secondo elettromandrino e/o del terzo elettromandrino comprende almeno un elemento astiforme scorrevolmente montato nella zona di accoglimento definita nel corpo di supporto del primo elettromandrino.

Preferibilmente, il braccio di supporto del suddetto almeno un secondo elettromandrino e/o del terzo elettromandrino comprende una coppia di elementi astiformi, preferibilmente elementi astiformi cavi, paralleli tra loro.

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile posizionare in modo preciso il secondo e/o il terzo elettromandrino utilizzando una struttura dei rispettivi bracci di supporto adeguatamente rigida ma al tempo stesso di basso peso e basso costo.

Preferibilmente, i bracci di supporto di detto secondo e di detto terzo elettromandrino si compenetrano almeno parzialmente nella zona di accoglimento definita nel corpo di supporto del primo elettromandrino.

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile ridurre al massimo le dimensioni della zona di accoglimento dei bracci di supporto del secondo elettromandrino e del terzo elettromandrino definita nel corpo di supporto del primo elettromandrino.

Cos?, ad esempio, tale zona di accoglimento pu? essere dimensionata in modo tale da avere la dimensione trasversale minima possibile e sostanzialmente pari alla lunghezza dei bracci di supporto del secondo e del terzo elettromandrino.

In una forma di realizzazione preferita alternativa, il braccio di supporto del suddetto almeno un secondo elettromandrino e/o del terzo elettromandrino ? sostanzialmente telescopico.

Anche in questo caso, ? vantaggiosamente possibile ridurre le dimensioni trasversali del gruppo di taglio multimandrino ed avere una incrementata flessibilit? di funzionamento della macchina dell?invenzione estendendo o arretrando i bracci di supporto telescopici del secondo elettromandrino e/o del terzo elettromandrino.

Preferibilmente, il primo dispositivo attuatore attivo sul braccio di supporto del secondo elettromandrino e/o il terzo dispositivo attuatore attivo sul braccio di supporto del terzo elettromandrino comprende un attuatore lineare, ad esempio del tipo a ricircolo di sfere. In questo modo, ? vantaggiosamente possibile posizionare gli elettromandrini con estrema precisione e garantire che il taglio avvenga in modo altrettanto preciso secondo piani di taglio paralleli e distanziati in accordo con le impostazioni impartite al software di controllo caricato nell?unit? di comando e controllo della macchina.

Preferibilmente, il secondo dispositivo attuatore e/o il quarto dispositivo attuatore rispettivamente configurati per movimentare il secondo e il terzo elettromandrino lungo una direzione ortogonale al piano di lavoro, sono scelti tra un attuatore pneumatico e un attuatore elettromeccanico.

Impiegando un attuatore pneumatico, ? vantaggiosamente possibile conseguire gli azionamenti aggiuntivi del secondo e/o del terzo elettromandrino (elettromandrini affiancati al primo elettromandrino) da e verso il piano di lavoro in modo meccanicamente semplice con le conseguenti riduzione di costo e semplicit? della macchina.

Impiegando un attuatore elettromeccanico, ad esempio del tipo a vite, ad esempio a ricircolo di sfere, ? invece vantaggiosamente possibile movimentare il secondo e/o il terzo elettromandrino in modo molto preciso da e verso il piano di lavoro qualora sia necessario mantenere alla massima distanza, ad esempio di circa 130 cm, i dischi di taglio attivi sulla lastra senza far intervenire il primo elettromandrino ed disco di taglio ad esso associato. In una forma di realizzazione particolarmente preferita, il corpo di supporto del primo elettromandrino ? fissato ad una estremit? dell?equipaggio di supporto del primo elettromandrino prossimale al piano di lavoro.

Preferibilmente, il primo elettromandrino ? imperniato al suddetto corpo di supporto. In questo modo, ? vantaggiosamente possibile impartire al primo elettromandrino movimenti ulteriori di rotazione attorno ad un asse di rotazione ortogonale al suddetto asse Z, vale a dire parallelo al piano di lavoro nella configurazione di taglio della macchina.

Nel seguito della descrizione e nelle successive rivendicazioni questa direzione di rotazione verr? anche indicata con il termine di direzione o asse R.

In questo modo, ? inoltre vantaggiosamente possibile mettere a disposizione una macchina ad elevata produttivit? per la lavorazione di materiali in lastra che - oltre ad essere semplice, di basso costo ed in grado di mantenere nel tempo la precisione di taglio rispetto alle macchine note pi? sopra descritte - ? anche in grado di eseguire lavorazioni aggiuntive sul materiale in lastra incrementando la flessibilit? produttiva della macchina. Grazie alla cooperazione sinergica tra la struttura di supporto e movimentazione degli elettromandrini pi? sopra descritta con la configurazione di imperniamento del primo elettromandrino ? infatti possibile sia eseguire tagli inclinati rispetto alla verticale o orizzontali nello spessore della lastra, sia eseguire - usando opportuni utensili al posto del disco di taglio del primo elettromandrino - operazioni di foratura o lavorazioni aggiuntive dei bordi della lastra.

A questo riguardo, questa forma di realizzazione preferita della macchina dell?invenzione consente di configurare il primo elettromandrino per eseguire queste diverse operazioni con agevoli e poco laboriose operazioni di sostituzione del solo utensile di lavorazione e senza dover sostituire l?intero elettromandrino come invece richiesto dalle macchine provviste di pi? gruppi di taglio in parallelo della tecnica nota.

Questa configurazione preferita della macchina secondo l?invenzione consente inoltre di conseguire ulteriori effetti tecnici vantaggiosi.

In primo luogo, quello di consentire una variet? estrema di lavorazioni sul materiale in lastra utilizzando uno o pi? elettromandrini:

- tagli verticali utilizzando uno o pi? elettromandrini parallelamente alle suddette direzioni X e Y;

- tagli obliqui sul piano della lastra utilizzando uno o pi? elettromandrini e combinando spostamenti simultanei parallelamente alle suddette direzioni X e Y; - tagli inclinati rispetto alla verticale ed obliqui (sul piano della lastra) utilizzando il primo elettromandrino;

- tagli orizzontali nello spessore della lastra utilizzando il primo elettromandrino; - operazioni di foratura e di fresatura del bordo lastra utilizzando il primo elettromandrino e posizionando il medesimo ortogonalmente al piano di lavoro. In secondo luogo, quello di incrementare la velocit? di esecuzione di lavorazioni complesse su una medesima lastra potendo impiegare una sola macchina previa rotazione di 90? del primo elettromandrino e del disco di taglio da esso azionato rispetto alla configurazione di taglio verticale o sostituzione di tale disco con un altro utensile di lavorazione sempre direttamente azionato dal primo elettromandrino.

Preferibilmente, il corpo di supporto del primo elettromandrino ? provvisto di un?estremit? sostanzialmente a forcella nella quale ? imperniato il primo elettromandrino. Nell?ambito della presente descrizione e nelle successive rivendicazioni, con l?espressione di ?sostanzialmente a forcella? si intende indicare un elemento di supporto configurato per consentire una rotazione del primo elettromandrino attorno alla suddetta direzione R ortogonale all?asse Z verticale, vale a dire parallela al piano di lavoro nella configurazione di taglio lastra della macchina.

Questo elemento di supporto pu? essere provvisto di due bracci sagomati all?interno dei quali ? girevolmente supportato il primo elettromandrino, ovvero di un solo braccio opportunamente sagomato e configurato per supportare girevolmente il primo elettromandrino.

Preferibilmente, la rotazione del primo elettromandrino attorno all?asse R ortogonale all?asse Z ? comandata da un motore montato sull?equipaggio di supporto del primo elettromandrino o, in alternativa, montato sul suddetto corpo di supporto del primo elettromandrino.

Preferibilmente, l?equipaggio di supporto del primo elettromandrino comprende un dispositivo frenante configurato per impedire movimenti di rotazione relativa tra una parte dell?equipaggio di supporto non ruotabile attorno ad una direzione ortogonale al piano di lavoro (asse Z) ed una parte di detto equipaggio ruotabile attorno a detta direzione (asse Z) e associata al primo elettromandrino.

Vantaggiosamente, tale dispositivo frenante assorbe in modo sostanzialmente completo gli sforzi di torsione che si sviluppano nel caso di tagli, ad esempio di tagli obliqui, effettuati con il disco di taglio azionato dal secondo e/o dal terzo elettromandrino e distanziato rispetto ad un fulcro rappresentato dall?asse verticale Z di rotazione del primo elettromandrino.

In tal modo, ? vantaggiosamente possibile ridurre in modo drastico se non sostanzialmente azzerare fenomeni di usura prematura degli ingranaggi dell?apparato di movimentazione, ad esempio e preferibilmente un motoriduttore a gioco zero, impiegato nella macchina per ruotare il primo elettromandrino e il o gli ulteriori elettromandrini ad esso solidali in traslazione e rotazione attorno all?asse Z contribuendo a garantire nel tempo la precisione di taglio della macchina.

Preferibilmente, il suddetto dispositivo frenante comprende un elemento fisso associato alla parte fissa dell?equipaggio di supporto ed un elemento mobile associato al corpo di supporto del primo elettromandrino.

Preferibilmente, gli elementi del dispositivo frenante sono conformati sostanzialmente ad anello e sono disposti coassialmente all?esterno dell?apparato di movimentazione, ad esempio e preferibilmente il suddetto motoriduttore a gioco zero, impiegato nella macchina per ruotare il primo elettromandrino e il o gli ulteriori elettromandrini ad esso solidali in traslazione e rotazione attorno all?asse Z.

In una forma di realizzazione particolarmente preferita, la macchina dell?invenzione comprende ulteriormente un gruppo manipolatore di un materiale in lastra da lavorare o lavorato solidale in rotazione e traslazione con il primo elettromandrino.

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile mettere a disposizione una macchina ad elevata produttivit? per la lavorazione di materiali in lastra che oltre ad essere semplice, di basso costo ed in grado di mantenere nel tempo la precisione di taglio rispetto alle macchine note pi? sopra descritte ? anche in grado di movimentare la lastra da tagliare e/o i pezzi da essa ricavati in modo meccanicamente semplice e poco costoso.

Grazie alla cooperazione sinergica tra la struttura di supporto e movimentazione degli elettromandrini pi? sopra descritta, ed il gruppo manipolatore del materiale in lastra solidale in rotazione e traslazione con il primo elettromandrino ? infatti possibile movimentare la lastra da tagliare e/o i pezzi da essa ricavati senza ricorrere a complessi gruppi manipolatori provvisti di rispettivi ed autonomi dispositivi di azionamento dedicati cos? come previsto dalla macchina nota a pi? dischi di taglio pi? sopra descritta.

Vantaggiosamente, infatti, in questa forma di realizzazione preferita la macchina secondo l?invenzione consente di movimentare il gruppo manipolatore del materiale in lastra mediante lo stesso apparato di movimentazione del primo elettromandrino cos? da conseguire una considerevole semplificazione strutturale della macchina rispetto alla macchina nota a pi? dischi di taglio pi? sopra descritta.

Preferibilmente, il gruppo manipolatore ? posizionato parallelamente ad un piano di taglio esteso perpendicolarmente al piano di lavoro e frontalmente rispetto a detto primo elettromandrino.

In questo modo, nella forma di realizzazione preferita in cui il primo elettromandrino ? imperniato al corpo di supporto pi? sopra descritto, il gruppo manipolatore ruota solidalmente con il primo elettromandrino attorno all?asse R ortogonale all?asse Z. Questa configurazione consente di ottenere una macchina che ? non solo in grado di eseguire lavorazioni aggiuntive sul materiale in lastra a vantaggio della flessibilit? produttiva della macchina stessa, ma che ? anche in grado di conseguire una serie di ulteriori rilevanti vantaggi.

Infatti, a differenza della macchina nota a pi? dischi di taglio pi? sopra descritta, in cui i mezzi di presa sono attivati con una traslazione verticale supplementare rispetto alla traslazione verticale dei gruppi di taglio, nella macchina secondo la presente invenzione il gruppo manipolatore ? ruotabile nella posizione operativa di presa della lastra o dei pezzi da essa ricavati, nella quale resta fino a quando ? necessario, per essere poi riportato in posizione non operativa.

Questa caratteristica permette di utilizzare anche per il gruppo manipolatore lo stesso sistema di assi X, Y, Z, W e R relativo al primo elettromandrino e, quindi, i medesimi dispositivi di movimentazione.

L?unit? di comando e controllo della macchina utilizzer? pertanto un solo sistema di assi per la movimentazione sia del primo elettromandrino, sia del gruppo manipolatore, evitando la correlazione di sistemi di riferimento distinti, con evidenti semplificazioni nel funzionamento della macchina nel suo complesso.

In sostanza, il gruppo manipolatore ed il primo elettromandrino ruotano solidalmente attorno al suddetto asse R ortogonale all?asse Z verticale, vale a dire parallelo al piano di lavoro nella configurazione di taglio della macchina, e sono comandati simultaneamente in rotazione attorno a detto asse R dallo stesso apparato di movimentazione pi? sopra descritto e attivo sul primo elettromandrino.

Oltre a ci?, il gruppo manipolatore di questa forma di realizzazione preferita della macchina secondo la presente invenzione ? vantaggiosamente in grado di prelevare il materiale in lastra lavorato dal piano di lavoro sul quale giace orizzontalmente e di ruotare il medesimo sostanzialmente in verticale cos? da poter collocare il materiale in lastra lavorato su un supporto laterale di raccolta delle lastre in affiancamento ad altre lastre. Preferibilmente, il gruppo manipolatore ? associato a od incorporato in un carter di protezione di un disco di taglio azionato dal primo elettromandrino.

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile conseguire gli effetti tecnici pi? sopra descritti con una configurazione strutturale della macchina molto semplice e compatta.

Preferibilmente, il primo elettromandrino ? ruotabile tra una posizione operativa, in cui un disco di taglio azionato da detto primo elettromandrino pu? interagire con una lastra in lavorazione ed il gruppo manipolatore si trova in una relativa prima posizione non operativa distale rispetto al piano di lavoro, e una seconda posizione non operativa, in cui il disco di taglio non pu? interagire con la lastra e il gruppo manipolatore si trova in una seconda posizione operativa prossimale rispetto al piano di lavoro.

Preferibilmente, la rotazione del gruppo manipolatore e del primo elettromandrino ? compresa tra 0? e 90?.

Preferibilmente, il gruppo manipolatore ed il primo elettromandrino ruotando descrivono corrispondenti archi di circonferenza.

Pertanto, nella relativa posizione operativa (prossimale al materiale da lavorare) il gruppo manipolatore si trova alla quota lungo l?asse Z occupata dal disco di taglio quando quest?ultimo ? operativo.

Preferibilmente, il gruppo manipolatore comprende mezzi di presa del tipo a ventosa, preferibilmente di tipo pneumatico.

Preferibilmente, i mezzi di presa comprendono almeno una piastra, provvista di almeno una ventosa, pi? preferibilmente una pluralit? di ventose.

Preferibilmente, questa piastra pu? essere incorporata in un carter di protezione del disco di taglio azionato dal primo elettromandrino, vale a dire formare parte integrante del carter, ad esempio e preferibilmente di uno sportello di chiusura frontale del carter, oppure pu? essere associata a tale carter di protezione esternamente ad esso.

In quest?ultimo caso, la piastra dei mezzi di presa ? preferibilmente associata al carter di protezione del disco di taglio, o ad altri parti del primo elettromandrino, frontalmente rispetto al disco di taglio.

Preferibilmente, i mezzi di presa comprendono uno o pi? condotti di aspirazione dell?aria che si aprono in ciascuna ventosa. Ad esempio, ciascuna ventosa pu? essere definita da una guarnizione sagomata applicata alla piastra in modo da circoscrivere una porzione della relativa superficie ed i condotti d?aspirazione sono in parte ricavati nel materiale della piastra e si aprono nella superficie delimitata dalla guarnizione.

Preferibilmente, il gruppo manipolatore comprende una o pi? valvole d?intercettazione dei condotti d?aspirazione. Tali valvole possono essere predisposte lungo tratti dei corrispondenti condotti esterni alla piastra, oppure possono essere accoppiate direttamente alla piastra.

Preferibilmente, le valvole d?intercettazione sono elettrovalvole azionabili dall?unit? di comando e controllo della macchina.

Quando i mezzi di presa si trovano in battuta contro il materiale in lastra in lavorazione o lavorato, in pratica quando i mezzi di presa del gruppo manipolatore sono predisposti nella seconda posizione operativa e in appoggio sul materiale, le guarnizioni sono almeno in parte compresse contro la superficie superiore del materiale in lastra; l?apertura delle valvole d?intercettazione dei condotti d?aspirazione consente di creare una depressione nel volume compreso tra il materiale in lastra ed i mezzi di presa, realizzando di fatto un effetto ventosa.

In questa modalit? operativa, il sollevamento lungo l?asse Z del primo elettromandrino e del gruppo manipolatore ad esso associato, attuato dall?equipaggio di supporto del primo elettromandrino, provoca il corrispondente sollevamento della lastra in lavorazione che pu? conseguentemente essere riposizionata utilizzando l?apparato di movimentazione del primo elettromandrino. La chiusura dei condotti d?aspirazione e l?introduzione di aria compressa nel volume compreso tra il materiale e i mezzi di presa causa il recupero della pressione ed il conseguente rilascio del materiale in lastra.

In una forma di realizzazione preferita, la macchina secondo l?invenzione pu? essere dotata di un sensore di prossimit? o di un interruttore di fine corsa, predisposto sul gruppo manipolatore o sul primo elettromandrino, avente la funzione di segnalare quando il gruppo manipolatore o il primo elettromandrino si trova ad una distanza prestabilita dal materiale in lavorazione. Il segnale generato dal sensore, opportunamente elaborato, pu? servire per impedire urti violenti del gruppo manipolatore contro il materiale in lastra in lavorazione.

Infine e come pi? sopra anticipato, la macchina comprende preferibilmente un?unit? di comando e controllo dei movimenti dei componenti della macchina pi? sopra descritti, vale a dire dell?equipaggio di supporto del primo elettromandrino e degli ulteriori elettromandrini ad esso solidali in rotazione e traslazione, dell?apparato di movimentazione dell?equipaggio di supporto del primo elettromandrino rispetto al piano di lavoro, dei dispositivi attuatori dei bracci di supporto degli ulteriori elettromandrini e quindi del secondo e, se presente, del terzo elettromandrino rispetto al primo elettromandrino e rispetto al piano di lavoro e del gruppo manipolatore se presente. In tal modo, ? vantaggiosamente possibile eseguire le lavorazioni pi? diverse programmando opportunamente l?unit? di comando e controllo e con un minimo intervento di mano d?opera.

Breve descrizione delle figure.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno pi? chiari dalla seguente descrizione di una sua forma di realizzazione preferita, fatta qui di seguito, a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati. In tali disegni: - la figura 1 ? una vista schematica prospettica di una forma di realizzazione preferita di una macchina per la lavorazione di materiali in lastra in accordo con l?invenzione;

- la figura 2 ? una vista schematica prospettica ed in spaccato di una porzione della macchina di figura 1 in una sua possibile configurazione operativa, nella quale risultano visibili gli elettromandrini e nella quale i bracci di supporto degli elettromandrini laterali sono parzialmente estesi da un corpo di supporto dell?elettromandrino centrale;

- la figura 3 ? una vista schematica prospettica di alcuni dettagli di un dispositivo frenante utilizzabile in una forma di realizzazione preferita della macchina mostrata in figura 1;

- la figura 4 ? una vista schematica prospettica di due anelli facenti parte del dispositivo frenante mostrato in figura 3;

- la figura 5 ? una vista schematica prospettica dal basso di una porzione della macchina di figura 1, in particolare dei bracci di supporto degli elettromandrini laterali nella configurazione operativa della macchina illustrata in Figura 2;

- la figura 5a ? una vista schematica prospettica dall?alto, nonch? parzialmente in esploso, di una porzione della macchina di figura 1, in particolare dei bracci di supporto degli elettromandrini laterali nella configurazione operativa della macchina illustrata in Figura 2;

- la figura 5b ? una vista schematica in pianta dall?alto di alcuni particolari dei bracci di supporto degli elettromandrini laterali e dei relativi dispositivi attuatori nella configurazione operativa della macchina illustrata in Figura 2;

- la figura 5c ? una vista schematica prospettica dall?alto, nonch? parzialmente in esploso, di una porzione della macchina di figura 1 in una sua ulteriore possibile configurazione operativa in cui i bracci di supporto degli elettromandrini laterali sono completamente accolti nel corpo di supporto dell?elettromandrino centrale;

- la figura 5d ? una vista schematica in pianta dall?alto di alcuni particolari dei bracci di supporto degli elettromandrini laterali e dei relativi dispositivi attuatori nella configurazione operativa della macchina illustrata in Figura 5c;

- la figura 6 ? una vista schematica prospettica dall?alto di alcuni dettagli dell?apparato di movimentazione del primo elettromandrino e del relativo equipaggio di supporto;

- le figure 7a-7g sono viste schematiche frontali degli elettromandrini e di alcuni dettagli della macchina mostrata in figura 1 in altrettante configurazioni di operative di essa;

- la figura 7h ? una vista schematica frontale del primo elettromandrino della macchina di figura 1 in cui l?utensile di lavorazione ? una fresa a candela ed in cui tale utensile ? in una configurazione di lavoro della macchina.

Descrizione dettagliata di una forma di realizzazione attualmente preferita dell?invenzione

Con riferimento alle figure 1-7h, con il riferimento numerico 1 ? complessivamente indicata una macchina per la lavorazione di materiali in lastra 3, in particolare per la produzione in grande serie di pezzi di dimensioni standard, come ad esempio piastrelle, zoccolini o ripiani per cucine, secondo una prima forma di realizzazione preferita dell?invenzione.

Il materiale in lastra 3 lavorabile con la macchina 1 pu? essere un materiale lapideo naturale, come ad esempio marmo, un materiale lapideo agglomerato, un materiale ceramico o vetroso senza che questo abbia un intendimento limitativo.

La macchina 1 comprende un piano di lavoro 2 configurato per supportare il materiale in lastra 3 da lavorare, ad esempio una lastra di marmo.

Il piano di lavoro 2 pu? essere ad esempio definito dalla superficie superiore 4a di un nastro trasportatore 4 supportato in modo convenzionale da un telaio 5.

In una forma di realizzazione preferita alternativa, non rappresentata, il piano di lavoro 2 pu? essere definito da una tavola fissa supportata da un telaio in modo di per s? noto. Il nastro trasportatore 4 ? operativamente collegato con un secondo nastro trasportatore 6 configurato per alimentare il materiale in lastra 3 da lavorare al piano di lavoro 2 e con un terzo nastro trasportatore 7 configurato per trasportare pezzi 8 ricavati dal materiale in lastra 3 mediante la macchina 1 verso ulteriori lavorazioni, verso lo stoccaggio o verso il confezionamento.

Preferibilmente, i nastri trasportatori 6 e 7 sono supportati da rispettivi telai di per s? convenzionali, indicati con i riferimenti 9 e 10.

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile velocizzare al massimo le operazioni di alimentazione e di rimozione dei pezzi al piano di lavoro 2, cos? come richiesto nel caso di grandi produzioni di pezzi 8 di dimensioni standard richiesta alla macchina 1.

Cos?, ad esempio, i pezzi 8 possono essere piastrelle di marmo di dimensioni standard. Nella forma di realizzazione preferita illustrata in figura 1, il piano di lavoro 2 ? fisso durante le operazioni di lavorazione eseguite con la macchina 1.

In alternativa, il piano di lavoro 2 pu? essere motorizzato e ruotabile attorno alla verticale, nel qual caso risulta necessario dotare il nastro trasportatore 4 (o la tavola) di un idoneo apparato di movimentazione.

La macchina 1 comprende un primo elettromandrino 11 portautensile supportato al di sopra del piano di lavoro 2 da un rispettivo equipaggio di supporto 12 mobile ortogonalmente al piano di lavoro 2.

Il primo elettromandrino 11 comanda in rotazione in modo diretto un utensile di lavorazione, ad esempio un rispettivo disco di taglio 35 e comprende un motore 36 preferibilmente un motore elettrico raffreddato a liquido di dimensioni molto contenute (vedi figura 5a).

Allo scopo di eseguire altre lavorazioni sulla lastra, come ad esempio di foratura o molatura, l?utensile di lavorazione comandato dal primo elettromandrino 11 pu? essere una fresa a candela (come ad esempio illustrato in figura 7h di cui si dir? nel seguito), una mola, o altro utensile idoneo allo scopo.

In questo caso, l?elettromandrino 11 ? preferibilmente e vantaggiosamente provvisto di mezzi di presa per un attacco portautensile cos? da poter associare un ulteriore utensile di lavorazione all?albero di comando del motore 36.

La macchina 1 comprende altres? un apparato di movimentazione 14 configurato per movimentare il primo elettromandrino 11 ed il rispettivo equipaggio di supporto 12 parallelamente al piano di lavoro 2 e lungo direzioni ortogonali tra loro (vedi figure 1 e 6).

In accordo con le convenzioni in uso nel settore e come pi? sopra esposto, queste direzioni di traslazione ortogonali tra loro e parallele al piano di lavoro 2 verranno nel seguito denominate direzione o asse X e direzione o asse Y.

In modo di per s? convenzionale, la macchina 1 comprende ulteriormente una struttura di supporto 15 avente la funzione di mantenere sospeso il primo elettromandrino 11 e il relativo equipaggio di supporto 12 e apparato di movimentazione 14 al di sopra del piano di lavoro 2 sul quale ? posizionato il materiale in lastra 3 da lavorare.

Nella forma di realizzazione preferita mostrata in figura 1, la struttura di supporto 15 comprende un ponte 16 orizzontale il quale poggia, in corrispondenza di sue estremit? opposte, su strutture o spalle di supporto 17a, 17b verticali estese in direzione perpendicolare al ponte 16 stesso. La struttura di supporto 15 comprende quindi almeno gli elementi 16, 17a e 17b.

L?apparato di movimentazione 14 comprende un carrello motorizzato 18, configurato per spostarsi sul ponte 16 parallelamente all?asse X per azione di un rispettivo dispositivo di azionamento 19 (vedi figura 6), comprendente ad esempio un motore elettrico 20 che comanda in rotazione mediante un motoriduttore 76, ad esempio e preferibilmente un motoriduttore a gioco zero, una ruota dentata 77 in impegno con una cremagliera 21, fissata in modo di per s? noto al ponte 16.

In questo modo, il dispositivo di azionamento 19 ? configurato per movimentare lungo l?asse X il carrello motorizzato 18 e gli elementi della macchina 1 ad esso associati. Preferibilmente, la movimentazione del carrello motorizzato 18 lungo il ponte 16 (direzione X) ? vantaggiosamente guidata grazie all?impegno di rispettivi carrelli 78, fissati al carrello motorizzato 18, con rispettive guide lineari o pattini di scorrimento 79 fissate al di sopra del ponte 16 (vedi figura 6).

In tal modo, ? vantaggiosamente possibile avere una movimentazione di precisione in direzione orizzontale e lungo l?asse X del carrello motorizzato 18 e dei componenti ad esso associati (il primo elettromandrino 11 ed il relativo equipaggio di supporto 12). Preferibilmente, le guide lineari 79 ed in generale la parte superiore del ponte 16 sono vantaggiosamente protette dall?ambiente esterno mediante una coppia di cuffie di protezione 80, 81 preferibilmente del tipo a soffietto e posizionate da parti opposte del carrello motorizzato 18.

A sua volta ed in modo altrettanto convenzionale non meglio rappresentato nelle figure, il ponte 16 ? mobile lungo vie di corsa 82, 83 supportate dalle strutture di supporto 17a, 17b verticali ortogonalmente ad esso per azione di un dispositivo di azionamento, non illustrato, configurato per movimentare il ponte 16 parallelamente all?asse Y.

L?equipaggio di supporto 12 del primo elettromandrino 11 ? preferibilmente racchiuso in un involucro 13 di protezione ed ? mobile ortogonalmente al piano di lavoro 2.

Preferibilmente, l?equipaggio di supporto 12 comprende un corpo 22 di supporto, sostanzialmente piastriforme, comandato in direzione ortogonale al piano di lavoro 2 da un rispettivo dispositivo di azionamento 23 supportato dal carrello 18 e collocato nella parte superiore dell?equipaggio di supporto 12 (vedi figure 1, 2 e 6).

Preferibilmente, l?equipaggio di supporto 12 ha inoltre la funzione di guidare linee di alimentazione di per s? convenzionali (non rappresentate) verso il primo elettromandrino 11.

In modo di per s? noto, tali linee di alimentazione comprendono preferibilmente almeno una linea di alimentazione elettrica ed almeno una linea di alimentazione di un fluido refrigerante, ad esempio acqua, destinato alla refrigerazione dell?utensile di lavorazione comandato dal primo elettromandrino 11 (ad esempio il disco di taglio 35) e dei dischi di taglio degli ulteriori elettromandrini della macchina 1 di cui si dir? nel seguito. Preferibilmente, le linee di alimentazione sono fissate al corpo 22 in modo convenzionale. Preferibilmente, il dispositivo di azionamento 23 dell?equipaggio di supporto 12 ? un attuatore lineare e comprende un motore elettrico 24 che comanda in rotazione mediante un motoriduttore 25, preferibilmente a gioco zero, una vite a ricircolo di sfere 26.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata, la vite a ricircolo di sfere 26 ? fissata al corpo 22 dell?equipaggio di supporto 12 ed ? in impegno di avvitamento in un blocco madrevite 84 fissato al carrello 18 motorizzato.

Preferibilmente, la movimentazione dell?equipaggio di supporto 12 lungo la direzione verticale (direzione Z) ? vantaggiosamente guidata grazie all?impegno di rispettivi carrelli 27, fissati al carrello motorizzato 18, con rispettive guide lineari o pattini di scorrimento 28 fissati al corpo 22 (vedi figura 6).

In tal modo, ? vantaggiosamente possibile avere una movimentazione di precisione in direzione verticale (asse Z) dell?equipaggio di supporto 12 e del primo elettromandrino 11 ad esso associato.

L?equipaggio di supporto 12 mobile ortogonalmente al piano di lavoro 2 ? altres? configurato per movimentare il primo elettromandrino 11 attorno all?asse Z ortogonale al piano di lavoro.

In accordo con le convenzioni in uso nel settore e come pi? sopra illustrato, tale direzione di rotazione (illustrata con una doppia freccia in figura 1) verr? nel seguito anche denominata asse W.

A tale scopo, l?equipaggio di supporto 12 comprende un rispettivo dispositivo di azionamento 29 supportato dall?equipaggio di supporto 12 e preferibilmente collocato nella parte inferiore del corpo 22 sostanzialmente piastriforme (vedi figura 3).

Preferibilmente, il dispositivo di azionamento 29 comprende un motore elettrico 30, preferibilmente, di tipo brushless, che comanda il primo elettromandrino 11 in rotazione attorno all?asse Z mediante un motoriduttore 31 ad assi paralleli, preferibilmente a gioco zero.

Preferibilmente, il motoriduttore 31 ? conformato ad anello e comprende un foro centrale passante 32 in cui sono accolti cavi di alimentazione elettrica ed i condotti di alimentazione del fluido refrigerante (non illustrati) necessari per il funzionamento del primo elettromandrino 11 e degli ulteriori elettromandrini della macchina 1 di cui si dir? nel seguito.

Preferibilmente, il motoriduttore 31 comprende una parte superiore 31a fissa associata all?equipaggio di supporto 12 ed una parte inferiore 31b mobile rispetto all?equipaggio di supporto 12.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata, il primo elettromandrino 11 ? imperniato ad un corpo di supporto 33, a sua volta preferibilmente provvisto di una estremit? a forcella 34.

Preferibilmente, il corpo di supporto 33 ? fissato ad una estremit? inferiore dell?equipaggio di supporto 12 del primo elettromandrino 11 prossimale al piano di lavoro 2 (vedi figure 2, 3 e 5).

Pi? in particolare, l?elettromandrino 11 ? montato girevole nella estremit? a forcella 34 del corpo di supporto 33 attorno ad un rispettivo asse (o direzione) di rotazione R, perpendicolare all?asse verticale Z, tramite perni di rotazione non rappresentati.

In pratica, il primo elettromandrino 11 e il disco di taglio 35 ruotabili rispetto al corpo di supporto 33 attorno all?asse R (il corpo di supporto 33 invece non ruota attorno allo stesso asse o direzione di rotazione R).

Nella forma di realizzazione preferita illustrata, il corpo di supporto 33 ? a sua volta fissato alla parte mobile 31b del motoriduttore 31 supportato nella parte inferiore dell?equipaggio di supporto 12 e con la quale ? solidale in rotazione attorno all?asse Z. In tal modo, ? vantaggiosamente possibile avere una movimentazione di precisione del corpo di supporto 33 e del primo elettromandrino 11 da esso supportato (e ad esso ulteriormente imperniato) attorno all?asse Z (asse di rotazione W) cos? da avere la desiderata direzione di taglio.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata nelle figure, la macchina 1 comprende un motore 37 atto a movimentare il primo elettromandrino 11 attorno all?asse di rotazione R per variare l?angolo di inclinazione dell?elettromandrino 11 rispetto ad un piano ortogonale al piano di lavorazione 2 sul quale ? collocato il materiale in lastra 3 da lavorare.

In questo modo, il disco di taglio 35 del primo elettromandrino 11 pu? essere movimentato secondo una ulteriore direzione di movimentazione, indicata nelle figure con la doppia freccia R, per realizzare agevolmente, ad esempio, tagli inclinati rispetto alla verticale, tagli orizzontali, forature nel caso in cui l?utensile di lavorazione sia una fresa a candela o sagomature dei bordi del materiale in lastra 3 nel caso in cui l?utensile di lavorazione sia una mola.

Preferibilmente, il disco di taglio 35 ? almeno in parte racchiuso in un carter di protezione 38 come mostrato nelle figure.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata, la macchina 1 comprende un gruppo manipolatore 39 del materiale in lastra 3 da lavorare e/o dei pezzi 8 da esso ricavati, solidale in rotazione e traslazione con il primo elettromandrino 11.

Il gruppo manipolatore 39 esplica in particolare la vantaggiosa funzione di movimentare il materiale in lastra 3 da lavorare e/o i pezzi 8 ricavati da tale materiale, in particolare prelevandoli dal piano di lavoro 2 o riposizionandoli sul medesimo a seconda delle operazioni da eseguire.

Preferibilmente, il gruppo manipolatore 39 ? posizionato parallelamente ad un piano di taglio esteso perpendicolarmente al piano di lavoro 2 e frontalmente rispetto al primo elettromandrino 11.

In tal modo e come meglio apparir? nel seguito, il gruppo manipolatore 39 ? in grado di movimentare il materiale in lastra 3 da lavorare e/o i pezzi 8 da esso ricavati in una configurazione operativa della macchina 1 in cui il disco di taglio 35 ? in una posizione non operativa.

In una forma di realizzazione particolarmente preferita, il gruppo manipolatore 39 ? incorporato nel, o direttamente fissato, al carter di protezione 38 del disco di taglio 35 azionato dal primo elettromandrino 11.

Pi? preferibilmente, il gruppo manipolatore 39 ? incorporato in, direttamente fissato a, uno sportello di chiusura 44 frontale del carter di protezione 38 imperniato al carter stesso (sportello di chiusura asportato in figura 5 per maggior chiarezza).

Preferibilmente, il gruppo manipolatore 39 comprende mezzi di presa 40 del tipo a ventosa, preferibilmente di tipo pneumatico (vedi in particolare figure 2 e 5).

Nella forma di realizzazione preferita mostrata nelle figure, i mezzi di presa 40 sono provvisti di una pluralit? di ventose ad attivazione pneumatica, e sono ribaltabili tra una posizione iniziale non operativa, in cui le ventose non possono interagire con il materiale in lastra 3 indipendentemente dalla posizione dell?equipaggio di supporto 12 del primo elettromandrino 11, e una posizione finale operativa, in cui le ventose possono entrare in contatto con la superficie superiore del materiale in lastra 3 quando l?equipaggio di supporto 12 del primo elettromandrino 11 viene abbassato lungo l?asse Z verso il materiale in lastra 3.

Grazie a questa configurazione preferita del gruppo manipolatore 39, i mezzi di presa 40 risultano essere solidali in traslazione e rotazione al primo elettromandrino 11 e sono pertanto ruotabili con esso attorno all?asse R tra una prima posizione non operativa ed una seconda posizione operativa.

Pi? in particolare, la prima posizione non operativa dei mezzi di presa 40 ? preferibilmente verticale, come mostrato nelle figure 1, 2 e 7a-7d, e corrisponde ad una posizione di lavoro del disco di taglio 35 che giace su un piano di taglio perpendicolare alla superficie superiore del materiale in lastra 3.

Di converso, la seconda posizione operativa dei mezzi di presa 40 ? preferibilmente orizzontale, ossia ortogonale al suddetto al piano di taglio e parallela al piano di lavoro 2, come mostrato nelle figure 5, 7f e 7g, e corrisponde ad una posizione non operativa del disco di taglio 35, che resta parallelo alla superficie superiore del materiale in lastra 3. La rotazione del primo elettromandrino 11, e quindi dei mezzi di presa 40 pu? preferibilmente variare tra circa 0? e circa 90?.

Preferibilmente, come nel caso mostrato nelle figure allegate, il motore 37 che impartisce la rotazione al primo elettromandrino 11 attorno all?asse R ? almeno in parte integrato con almeno uno dei perni di rotazione. Preferibilmente, il motore 37 ? un motore brushless. Inoltre, il motore 37 comprende preferibilmente un riduttore (non mostrato nelle figure) preferibilmente a gioco zero.

Preferibilmente, le ventose sono definite nei mezzi di presa 40 da una o pi? guarnizioni che delimitano una o pi? aree sulla superficie dello sportello di chiusura 44 del carter 38 (la superficie che pu? essere rivolta parallelamente al piano di lavoro 2 ed alla superficie superiore del materiale in lastra 3 ivi collocato).

Preferibilmente, le aree intercettate dalle guarnizioni hanno un perimetro chiuso, ad esempio circolare, rettangolare, o di forma diversa.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata e come meglio visibile in figura 5, i mezzi di presa 40 del gruppo manipolatore 39 comprendono preferibilmente quattro guarnizioni 41a, 41b,42a e 42b inserite in apposite scanalature ricavate nel materiale dello sportello di chiusura 44 del carter 38. Le guarnizioni 41a, 41b, 42a e 42b intercettano corrispondenti porzioni sostanzialmente rettangolari della superficie dello sportello di chiusura 44 del carter 38 o di una piastra 85 ad esso direttamente associata come ad esempio schematicamente rappresentato nelle figure.

Preferibilmente, il gruppo manipolatore 39 comprende inoltre mezzi di aspirazione dell?aria (non rappresentati) in comunicazione di fluido con le suddette porzioni nelle quali sono in grado di creare un grado di vuoto prefissato in modo convenzionale, ad esempio mediante una pompa per il vuoto o un tubo venturi.

Preferibilmente, lo sportello di chiusura 44 del carter 38 e la piastra 85 ad esso fissata sono inoltre provvisti di un foro passante (di cui in figura 5 ? visibile quello, indicato con 43, della piastra 85) o, in alternativa, di uno smanco, cos? da consentire l?accesso all?estremit? libera dell?albero di comando dell?elettromandrino 11 per poter sostituire il disco di taglio 35 (quando ad esempio usurato) e/o per potervi montare altri utensili di lavorazione, come ad esempio una fresa a candela (vedi figura 7h) o una mola in sostituzione o in aggiunta al disco di taglio 35 mediante opportuni mezzi di presa di per s? convenzionali e non rappresentati.

Quando i mezzi di presa 40 sono nella posizione operativa, e quindi preferibilmente orizzontale, e vengono portati assieme all?elettromandrino 11 dall?equipaggio di supporto 12 mobile verticalmente in battuta contro la superficie superiore del materiale in lastra 3, i mezzi di aspirazione dell?aria vengono attivati cos? da generare una depressione nei volumi delimitati dal materiale in lastra 3 e dalle guarnizioni 41a, 41b, 42a e 42b.

Preferibilmente, la depressione viene regolata per ottenere un efficace effetto ventosa che consente di sollevare il materiale in lastra 3 lungo l?asse Z insieme al primo elettromandrino 11.

Preferibilmente, il gruppo manipolatore 39 comprende inoltre una o pi? valvole d?intercettazione (non rappresentate) del flusso d?aria da e verso i mezzi di aspirazione dell?aria.

Le valvole d?intercettazione sono preferibilmente elettrovalvole e possono essere comandate ciascuna in modo indipendente dalle altre per causare la depressione in una sola delle ventose, ad esempio nella coppia di ventose definite dalle guarnizioni 42a e 42b, o in tutte le ventose definite dalle guarnizioni 41a, 41b e 42a, 42b.

Le elettrovalvole possono essere esterne allo sportello di chiusura 44, o in alternativa possono essere predisposte sullo stesso sportello, nella piastra 85, in un vano associato allo sportello o alla piastra, o ancora su altre parti del carter 38.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata, la macchina 1 comprende ulteriormente un secondo ed un terzo elettromandrino portautensile, 45, 46, solidali in rotazione ed in traslazione con il primo elettromandrino 11 e supportati al di sopra del piano di lavoro 2 parallelamente al primo elettromandrino 11 da rispettivi bracci di supporto 47, 48 scorrevolmente supportati dal corpo di supporto 33 del primo elettromandrino 11 associato, come pi? sopra descritto, all?equipaggio di supporto 12.

Il secondo elettromandrino 45 comanda in rotazione in modo diretto un rispettivo secondo disco di taglio 49 e comprende un motore 50, preferibilmente un motore elettrico raffreddato a liquido di dimensioni molto contenute.

In modo del tutto analogo, il terzo elettromandrino 46 comanda in rotazione in modo diretto un rispettivo terzo disco di taglio 51 e comprende un motore 52, preferibilmente un motore elettrico raffreddato a liquido di dimensioni molto contenute.

Preferibilmente, i dischi di taglio 49 e 51 sono almeno in parte racchiusi in rispettivi carter di protezione 53, 54 come schematicamente mostrato nelle figure.

Preferibilmente, il secondo ed il terzo elettromandrino 45, 46 sono supportati dai rispettivi bracci di supporto 47, 48 da parti opposte rispetto al primo elettromandrino 11.

In tal modo, ? vantaggiosamente possibile ottenere una distribuzione simmetrica ed equilibrata delle masse in gioco a beneficio della stabilit? di funzionamento della macchina 1.

Come pi? sopra esposto, i bracci di supporto 47, 48 sono mobili e scorrevolmente supportati dal corpo di supporto 33 del primo elettromandrino 11.

In particolare, i bracci di supporto 47, 48 sono scorrevoli rispetto al corpo di supporto 33 lungo una prefissata direzione sostanzialmente parallela al piano di lavoro 2.

Preferibilmente, il secondo e il terzo elettromandrino 45, 46 sono fissati in corrispondenza di rispettive porzioni di estremit? libera 47?, 48? dei bracci di supporto 47, 48.

In questa forma di realizzazione preferita, pertanto, il secondo e il terzo elettromandrino 45, 46 sono solidali in traslazione con i rispettivi bracci di supporto 47; 48 lungo una direzione di movimentazione dei bracci parallelamente al piano di lavoro 2.

In particolare, il secondo e il terzo elettromandrino 45, 46 sono preferibilmente supportati inferiormente al rispettivo braccio di supporto 47, 48 in prossimit? della sua porzione di estremit? libera 47?, 48?.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata, nel corpo di supporto 33 del primo elettromandrino 11 ? definita una zona di accoglimento 33? dei bracci di supporto 47, 48. In particolare, la zona di accoglimento 33? ? preferibilmente definita in una porzione scatolare sostanzialmente cava del corpo di supporto 33 del primo elettromandrino 11. Preferibilmente, la porzione scatolare del corpo di supporto 33 ? sostanzialmente parallelepipeda ed ? aperta in corrispondenza di due contrapposte facce laterali, che sono attraversate dai bracci di supporto 47, 48 (vedi in particolare figure 5, 5a-5d).

Preferibilmente, la porzione scatolare del corpo di supporto 33 comprende pertanto una coppia di piastre contrapposte rispettivamente superiore 33a e inferiore 33b ed una coppia di piastre laterali 33c.

Le piastre superiore 33a e inferiore 33b sono collegate alle piastre laterali 33c tramite mezzi di fissaggio noti, ad esempio tramite viti o bulloni 33d.

In tal modo, ? vantaggiosamente possibile coniugare adeguate caratteristiche di rigidit? e robustezza della porzione scatolare del corpo di supporto 33 e caratteristiche di peso ridotto della medesima e conseguenti semplicit? costruttiva e costi ridotti della macchina 1.

Preferibilmente, i bracci di supporto 47, 48 del secondo e terzo elettromandrino 45, 46 sono configurati sostanzialmente a cassetto.

Grazie a tale configurazione, i cassetti possono essere scorrevolmente montati nella zona di accoglimento 33? del corpo di supporto 33 ed ivi agevolmente guidati con uno scorrimento a cassetto come si dir? nel seguito.

Preferibilmente, i bracci di supporto 47, 48 comprendono, ciascuno, una coppia di elementi astiformi 47a, 47b e 48a, 48b

Preferibilmente, gli elementi astiformi 47a, 47b del braccio di supporto 47 e gli elementi astiformi 48a, 48b del braccio di supporto 48 sono fissati a e si estendono a sbalzo da una rispettiva piastra 86, 87 sostanzialmente verticale che chiude l?estremit? libera 47?, 48? di ciascuno dei bracci di supporto 47, 48.

Preferibilmente, gli elementi astiformi 47a, 47b, 48a, 48b di ciascun braccio di supporto 47, 48 sono supportati in parallelo e ad una distanza prefissata tra loro dalla rispettiva piastra 86, 87.

Tali elementi astiformi 47a, 47b, 48a, 48b sono scorrevolmente montati nella zona di accoglimento 33? definita nel corpo di supporto 33 del primo elettromandrino 11, ed in particolare nella porzione scatolare sostanzialmente cava del corpo di supporto 33. In particolare, gli elementi astiformi 47a, 47b; 48a, 48b comprendono rispettive guide di scorrimento 47??; 48?? che sono scorrevoli in pattini 47???; 48??? preferibilmente fissati alla piastra inferiore 33b della porzione scatolare sostanzialmente cava del corpo di supporto 33.

Alternativamente, pu? essere previsto che i pattini siano fissati agli elementi astiformi 47a, 47b, 48a, 48b e che le guide di scorrimento siano fissate alla piastra inferiore 33b della porzione scatolare sostanzialmente cava del corpo di supporto 33 (ossia pu? essere previsto un accoppiamento di scorrimento con cinematismo invertito).

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile conseguire uno scorrimento guidato sostanzialmente a cassetto dei bracci di supporto 47, 48 nella zona di accoglimento 33? definita nel corpo di supporto 33.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata, i bracci di supporto 47, 48 sono configurati per compenetrarsi almeno parzialmente tra loro nella zona di accoglimento 33?.

Preferibilmente, gli elementi astiformi 47a, 47b del braccio di supporto 47 e gli elementi astiformi 48a, 48b del braccio di supporto 48 sono opportunamente lateralmente sfalsati lungo il rispettivo piano di scorrimento in modo tale da consentire la suddetta compenetrazione reciproca almeno parziale nella zona di accoglimento 33?.

In particolare, ciascuno dei bracci di supporto 47, 48 ? scorrevole tra una prima posizione di inserimento in cui esso ? sostanzialmente completamente accolto nella zona di accoglimento 33? come illustrato in figura 5d, e una seconda posizione di estrazione in cui il braccio di supporto 47, 48 ? almeno parzialmente esteso a sbalzo esternamente al corpo di supporto 33 del primo elettromandrino 11 come illustrato nelle figure 5a e 5b. In una forma di realizzazione alternativa (non illustrata), il braccio di supporto mobile del secondo elettromandrino 45 e/o il braccio di supporto mobile del terzo elettromandrino 46 ? sostanzialmente telescopico.

Preferibilmente, gli elementi astiformi 47a, 47b e 48a, 48b dei bracci di supporto 47, 48 sono cavi e sono preferibilmente formati, ciascuno, da un rispettivo corpo scatolare allungato sostanzialmente parallelepipedo ed a sezione quadrangolare, come illustrato nelle figure 5, 5a-5d.

In questo modo, gli elementi astiformi 47a, 47b, 48a, 48b sono strutturalmente idonei a supportare il peso del secondo e del terzo elettromandrino 45, 46 e hanno anche vantaggiosamente un peso e costo ridotto a tutto vantaggio della funzionalit? e del costo della machina 1.

In questo modo, ? inoltre vantaggiosamente possibile supportare tutti gli elettromandrini 11, 45 e 46 della macchina 1 con una macchina semplice strutturalmente e di ingombro ridotto ed avente una migliorata stabilit? di funzionamento a causa delle ridotte forze di inerzia coinvolte.

Preferibilmente, ciascuno dei bracci di supporto 47, 48 comprende ulteriormente una piastra 47????; 48???? fissata al di sopra dei rispettivi elementi astiformi 47b, 47a; 48b, 48a. Vantaggiosamente, la piastra 47????; 48???? consente di irrigidire ciascuno dei bracci di supporto 47, 48 chiudendo al tempo stesso la zona definita tra gli elementi astiformi 47a, 47b, 48a, 48b.

Come ? mostrato in figura 5c, quando i due bracci di supporto 47, 48 sono collocati nella suddetta prima posizione di inserimento nella zona di accoglimento 33?, rispettive rientranze delle due piastre di chiusura 47????; 48???? definiscono un?apertura passante 100 per il passaggio dei cablaggi di alimentazione e raffreddamento degli elettromandrini 11, 45 e 46.

La macchina 1 comprende dispositivi attuatori 55, 55? attivi sul braccio di supporto 47 e, rispettivamente, sul braccio di supporto 48 e configurati per movimentare in modo indipendente tra loro ciascuno dei bracci di supporto 47, 48 (e conseguentemente gli elettromandrini aggiuntivi 45 e 46 da essi supportati) in avvicinamento ed in allontanamento dal corpo di supporto 33 del primo elettromandrino 11 parallelamente al piano di lavoro 2 e lungo una direzione sostanzialmente ortogonale ad un piano di taglio esteso perpendicolarmente al piano di lavoro 2.

In particolare, i dispositivi attuatori 55, 55? sono attivi sui bracci di supporto 47, 48 e sono configurati per inserire/estrarre il rispettivo braccio di supporto 47, 48 nella/dalla zona di accoglimento 33?.

Preferibilmente, i dispositivi attuatori 55 e 55? attivi sui bracci di supporto 47, 48 sono rispettivamente identici e simmetrici tra loro come illustrato in maggior dettaglio nelle figure 5a ? 5d.

Facendo ora in particolare riferimento alle figure 5a - 5d, la macchina 1 comprende per ciascun braccio di supporto 47, 48 un primo dispositivo attuatore 55, 55? e un secondo dispositivo attuatore 63, 63?.

Preferibilmente, il dispositivo attuatore 55, 55? ? un attuatore lineare, pi? preferibilmente del tipo a ricircolo di sfere.

Pi? in particolare, il dispositivo attuatore 55, 55? comprende un motore elettrico 56, 56? che comanda in rotazione mediante un motoriduttore, preferibilmente a gioco zero, una vite a ricircolo di sfere 58, 58? con la quale ? in impegno una madrevite 59, 59? fissata al rispettivo braccio di supporto 47, 48 degli elettromandrini 45, 46 (vedi figure 5a e 5b). Preferibilmente, la madrevite 59, 59? ? collocata in corrispondenza di una porzione di estremit? dell?elemento astiforme 47a, 48b lateralmente pi? esterno di ciascuna coppia di elementi astiformi 47a, 47b e 48a, 48b dei bracci di supporto 47; 48 (vedi figure 5a e 5b).

In accordo con questa configurazione preferita dei dispositivi attuatori 55, 55?, ciascuna delle viti a ricircolo di sfere 58, 58? ? associata ad una rispettiva piastra laterale 33c della porzione scatolare del corpo di supporto 33 (vedi figure 5a e 5b).

Nella forma di realizzazione preferita illustrata e grazie alla posizione lateralmente sfalsata dei bracci di supporto 47, 48 lungo il loro piano di scorrimento ? vantaggiosamente possibile collocare i motori elettrici 56, 56? dei dispositivi attuatori 55, 55? lateralmente a ciascun braccio di supporto 47, 48 in apposite nicchie definite tra i bracci e le facce laterali (definite dalle piastre 33c) della porzione scatolare del corpo di supporto 33 (vedi figure 5a e 5b).

Grazie alla configurazione preferita dei dispositivi attuatori 55, 55? pi? sopra descritta, ? inoltre vantaggiosamente possibile avere una movimentazione di precisione in direzione orizzontale dei bracci di supporto 47, 48 degli elettromandrini 45, 46 il cui movimento parallelamente al piano di lavoro 2 ? preferibilmente e vantaggiosamente ulteriormente guidato dalle guide di scorrimento 47??, 48?? e dai pattini 47???, 48???.

I suddetti dispositivi attuatori 63, 63? sono rispettivamente associati ai bracci di supporto 47 e 48 e sono configurati per movimentare in modo indipendente tra loro ciascuno degli elettromandrini aggiuntivi 45 e 46 lungo una direzione sostanzialmente ortogonale al piano di lavoro 2.

Preferibilmente, i dispositivi attuatori e 63 e 63? associati ai bracci di supporto 47, 48 sono rispettivamente identici e simmetrici tra loro come illustrato in maggior dettaglio nelle figure 5a - 5d.

Preferibilmente, i dispositivi attuatori 63, 63? sono montati in rispettivi corpi di supporto 60, 61 degli elettromandrini 45, 46 fissati all?estremit? libera 47?, 48? dei bracci di supporto 47, 48 degli elettromandrini 45, 46.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata, i corpi di supporto 60, 61 degli elettromandrini 45, 46 sono preferibilmente costituiti da rispettivi corpi scatolari conformati sostanzialmente a L, con una parete minore della L rivolta verso il corpo di supporto 33 del primo elettromandrino 11 ed una parete maggiore della L parallela alle piastre 86, 87 di chiusura laterale dei bracci 47, 48.

Gli elettromandrini 45, 46 sono montati inferiormente alla parete minore dei corpi di supporto 60, 61 in modo di per s? convenzionale non meglio rappresentato nelle figure. Nella configurazione di montaggio degli elettromandrini 45 e 46, i dischi di taglio 49, 51 sono preferibilmente rivolti verso il corpo di supporto 33 del primo elettromandrino 11. In tale maniera, ? vantaggiosamente possibile ridurre al minimo la distanza tra i dischi di taglio 35, 49 e 51 quando i bracci di supporto 47, 48 sono completamente inseriti nella zona di accoglimento 33? cos? come illustrato in figura 5c.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata e come meglio illustrato nella figura 5a, ciascuno dei dispositivi attuatori 63, 63? comprende un attuatore pneumatico 88, 88?. In questo modo, ? vantaggiosamente possibile movimentare in direzione verticale gli elettromandrini 45 e 46 da e verso il materiale in lastra 3 mediante un dispositivo di semplice comando e di basso costo.

Preferibilmente, l?attuatore pneumatico 88, 88? ? fissato in modo di per s? convenzionale alla rispettiva piastra di supporto 86, 87 di chiusura dei bracci di supporto 47, 48 e comprende uno stelo 89, 89? avente un?estremit? libera fissata al rispettivo corpo di supporto 60, 61 degli elettromandrini 45, 46.

In una ulteriore forma di realizzazione preferita, non illustrata, il dispositivo attuatore 63 pu? essere un attuatore elettromeccanico, in particolare e preferibilmente, un attuatore lineare.

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile movimentare in direzione verticale gli elettromandrini 45 e 46 da e verso il materiale in lastra 3 in modo molto preciso qualora questo venga richiesto dalle esigenze di lavorazione.

Nella forma di realizzazione preferita illustrata e come meglio illustrato nella figura 5a, ciascuno dei dispositivi attuatori 63, 63? comprende una coppia di pattini 63a, 63a? fissati alla rispettiva piastra di supporto 86, 87 di chiusura della porzione di estremit? libera 47?, 48? dei bracci di supporto 47, 48.

Preferibilmente, i pattini 63a, 63a? sono scorrevoli lungo guide 63c, 63c? fissate ad una faccia interna della parete maggiore dei corpi di supporto 60, 61 degli elettromandrini 45, 46 e disposte verticalmente nella configurazione di montaggio della macchina 1.

In tal modo, il secondo elettromandrino 45 ed il terzo elettromandrino 46 possono essere vantaggiosamente movimentati in direzione ortogonale al piano di lavoro 2 indipendentemente tra loro ed indipendentemente dal primo elettromandrino 11 nel momento in cui questo risulta necessario per eseguire le desiderate lavorazioni sul materiale in lastra 3.

Questo ulteriore movimento degli elettromandrini 45, 46 in direzione ortogonale al piano di lavoro 2 ? quindi indipendente ed ulteriore rispetto a quello - che avviene solidalmente per i tre elettromandrini 11, 45 e 46 - conseguito grazie alla movimentazione in direzione verticale (asse Z) dell?equipaggio di supporto 12 del primo elettromandrino 11, equipaggio a cui gli elettromandrini 45 e 46 sono solidali mediante i bracci di supporto 47, 48.

Vantaggiosamente, i dispositivi attuatori 55, 55? e 63, 63? pi? sopra descritti sono supportati dai bracci di supporto 47, 48 degli elettromandrini 45 e 46 e sono preferibilmente protetti dall?ambiente esterno dalla porzione scatolare sostanzialmente cava del corpo di supporto 33 dell?elettromandrino 11 (fatta eccezione per i motori 56, 56?) e dal corpo di supporto 60, 61 degli elettromandrini 45 e 46.

Resta inteso che la configurazione della macchina 1 qui illustrata ? solo una delle possibili forme di realizzazione preferite, per cui i suddetti dispositivi attuatori 55, 55? e 63, 63? possono anche essere scelti da un tecnico del ramo in modo da essere diversi tra loro e/o diversi da quelli preferiti qui illustrati a mero titolo esemplificativo e, questo, in funzione di specifiche esigenze applicative.

In una forma di realizzazione preferita e come meglio illustrato in figura 3, l?equipaggio di supporto 12 del primo elettromandrino 11 pu? comprendere un dispositivo frenante 66 configurato per impedire movimenti di rotazione relativa tra la parte dell?equipaggio di supporto 12 non ruotabile attorno all?asse Z (il corpo 22 e la parte fissa 31a del motoriduttore 31 ad esso fissata) e la parte di tale equipaggio 12 ruotabile attorno all?asse Z (la parte mobile 31b del motoriduttore 31) e associata al primo elettromandrino 11 e, di conseguenza, agli ulteriori elettromandrini 45, 46 ad esso solidali in traslazione e rotazione.

Vantaggiosamente, il dispositivo frenante 66 assorbe in modo sostanzialmente completo gli sforzi di torsione che si sviluppano nel caso di tagli, ad esempio di tagli obliqui, effettuati con il disco di taglio azionato dal secondo 45 o dal terzo elettromandrino 46 e distanziato rispetto ad un fulcro rappresentato dall?asse verticale Z di rotazione del primo elettromandrino 11.

In tal modo, ? vantaggiosamente possibile ridurre in modo drastico se non sostanzialmente azzerare fenomeni di usura prematura degli ingranaggi del dispositivo di movimentazione 29, ad esempio del motoriduttore 31, impiegato nella macchina 1 per ruotare sia il primo elettromandrino 11 che gli ulteriori elettromandrini 45, 46 ad esso solidali attorno all?asse Z verticale contribuendo a garantire nel tempo la precisione di taglio della macchina 1.

Preferibilmente, il dispositivo frenante 66 comprende una coppia di anelli 67, 68 sovrapposti, rispettivamente superiore e inferiore, montati coassialmente rispettivamente alle parti superiore 31a fissa e inferiore 31b mobile del motoriduttore 31 alle quali sono fissate in modo convenzionale non rappresentato.

In questa forma di realizzazione preferita, il dispositivo frenante 66 fa quindi parte del dispositivo di azionamento 29 configurato per movimentare il primo elettromandrino 11 attorno all?asse Z ortogonale al piano di lavoro (asse W) e collocato nella parte inferiore del corpo 22 sostanzialmente piastriforme dell?equipaggio di supporto 12.

Preferibilmente, il dispositivo frenante 66 ? del tipo a depressione, vale a dire, esplica la propria azione frenante creando un adeguato grado di vuoto tra superfici affacciate 67a, 68a degli anelli 67, 68 sovrapposti.

A tale scopo, l?anello superiore 67 ? provvisto di una pluralit? di depressioni 69 formate in corrispondenza della sua superficie inferiore 67a ciascuna delle quali ? in comunicazione di fluido, in modo di per s? convenzionale non rappresentato e tramite rispettivi fori passanti 70, con mezzi di aspirazione dell?aria (non rappresentati) in grado di creare un grado di vuoto prefissato, ad esempio mediante una pompa per il vuoto o un tubo venturi, nei volumi definiti nelle depressioni 69 quando gli anelli 67, 68 sono a contatto tra loro.

Preferibilmente, l?anello superiore 67 ? provvisto di una pluralit? di ulteriori fori passanti 71 in comunicazione di fluido, in modo di per s? convenzionale e non rappresentato, con mezzi di erogazione di aria in pressione, come ad esempio un serbatoio di aria compressa o un compressore.

In tal modo, ? vantaggiosamente possibile ridurre e sostanzialmente azzerare le forze di attrito tra gli anelli 67, 68 quando il corpo di supporto 33 dell?elettromandrino 11 e gli elettromandrini 45, 46 ad esso associati vengono fatti ruotare attorno all?asse Z (direzione W) alimentando aria in pressione tra gli anelli 67, 68 mediante i fori 71.

La macchina 1 comprende infine un?unit? di comando e controllo 72 (figura 1) dotata di un?interfaccia operatore. L?unit? 72 ? programmata per azionare la macchina 1 nell?esecuzione delle lavorazioni previste sul materiale in lastra 3.

Con riferimento alle figure da 1 a 7g verr? ora descritto un metodo preferito per la lavorazione di materiali in lastra 3 attuabile per mezzo della macchina 1 sopra descritta. Il metodo comprende essenzialmente la fase di predisporre il materiale in lastra 3 da lavorare sul piano di lavoro 2 ad esempio mediante i nastri trasportatori 4 e 6 e successivamente la fase di movimentare il gruppo di taglio multimandrino formato dai tre elettromandrini 11, 45 e 46 associato all?equipaggio di supporto 12 (in questo caso tramite il corpo di supporto 33 del primo elettromandrino 11 e i bracci di supporto 47, 48 del secondo e del terzo elettromandrino 45, 46) per eseguire una lavorazione sul materiale in lastra 3.

Ad esempio, tale lavorazione pu? consistere nel ricavare dal materiale in lastra 3 piastrelle 8 di dimensioni standard.

La movimentazione degli elettromandrini 11, 45 e 46 ? realizzata, a seconda della direzione di movimentazione:

- per mezzo dell?apparato di movimentazione 14 del primo elettromandrino 11, che nella macchina 1 dell?invenzione movimenta simultaneamente anche gli elettromandrini aggiuntivi 45 e 46 solidali in traslazione al primo elettromandrino 11, nelle direzioni X e Y, vale a dire parallelamente al piano di lavoro 2 ed al materiale in lastra 3 da esso supportato;

- per mezzo del dispositivo di azionamento 23 dell?equipaggio di supporto 12 del primo elettromandrino 11, nella direzione Z, vale a dire ortogonalmente al piano di lavoro 2 ed al materiale in lastra 3 da esso supportato;

- per mezzo del dispositivo di azionamento 29 del primo elettromandrino 11 (in questo caso configurato per comandare in rotazione il corpo di supporto 33) attorno all?asse Z ortogonale al piano di lavoro 2 (direzione W).

Il tutto secondo un programma di lavoro impostato nell?unit? di comando e controllo 72. In una prima fase e come illustrato in figura 7a, il secondo ed il terzo elettromandrino 45 e 46, ovvero gli elettromandrini laterali, vengono posizionati alla distanza voluta rispetto all?elettromandrino 11 centrale mediante i rispettivi dispositivi attuatori 55, 55?.

Successivamente, il gruppo di taglio multimandrino formato dai tre elettromandrini 11, 45 e 46 associato all?equipaggio di supporto 12 viene dapprima abbassato dal dispositivo di azionamento 23 fino a quando i dischi di taglio 35, 49 e 51 impegnano il materiale in lastra 3 (come illustrato in figura 7b) e quindi movimentato dall?apparato di movimentazione 14 nella direzione di taglio desiderata, ad esempio nella direzione Y. Una volta eseguito questo primo taglio, il gruppo di taglio multimandrino formato dai tre elettromandrini 11, 45 e 46 viene quindi sollevato e ruotato di 90? attorno all?asse Z per mezzo del dispositivo di azionamento 29 cos? da portare i dischi di taglio 35, 49 e 51 in allineamento con una direzione di taglio ortogonale alla precedente, cos? da ricavare le piastrelle 8.

Se necessario, ? a questo punto possibile regolare ulteriormente la distanza tra i dischi di taglio 35, 49 e 51 degli elettromandrini 11, 45 e 46 mediante i dispositivi attuatori 55, 55?.

Successivamente, il gruppo di taglio multimandrino formato dai tre elettromandrini 11, 45 e 46 associato all?equipaggio di supporto 12 viene nuovamente abbassato dal dispositivo di azionamento 23 fino a quando i dischi di taglio 35, 49 e 51 impegnano il materiale in lastra 3 (sempre come illustrato in figura 7b) e quindi movimentato dall?apparato di movimentazione 14 nella nuova direzione di taglio desiderata, la direzione X in questo caso.

Una volta ricavate le piastrelle 8, queste ultime possono essere allontanate dal piano di lavoro 2 mediante il nastro trasportatore 4 e quindi avviate ad altri trattamenti o allo stoccaggio mediante il nastro trasportatore 7.

Naturalmente e come previsto in una macchina di taglio convenzionale, ? possibile eseguire tagli obliqui sul materiale in lastra 3 posizionando opportunamente l?assemblaggio formato dai tre elettromandrini 11, 45 e 46 mediante il dispositivo di azionamento 29 e quindi azionando l?apparato di movimentazione 14 in modo da avere spostamenti simultanei lungo le due direzioni X e Y.

In questo modo, la macchina 1 dell?invenzione ? vantaggiosamente in grado di conseguire una elevata produttivit?, ad esempio per la produzione in grande serie di pezzi di dimensioni standard come ad esempio le piastrelle 8, pur essendo una macchina di grande semplicit? costruttiva, gestibile sostanzialmente come una macchina di taglio a mandrino singolo, e di basso costo.

Le masse ridotte degli elettromandrini aggiuntivi 45 e 46, dei relativi bracci di supporto 47, 48 (come pi? sopra esposto aventi una configurazione sostanzialmente scatolare) e dei relativi dispositivi attuatori 55, 55? e 63, 63?, consentono inoltre di mantenere nel tempo la precisione di taglio poich? gli sforzi applicati agli ingranaggi del motoriduttore 31 del dispositivo di azionamento 29 sono corrispondentemente ridotti.

Nella forma di realizzazione preferita in cui ? previsto il dispositivo frenante 66 tali sforzi possono essere ulteriormente ridotti se non sostanzialmente azzerati a beneficio sia della precisione di taglio nel tempo sia della vita utile del motoriduttore 31.

In una forma di attuazione alternativa ed a seconda delle specifiche di lavorazione, il materiale in lastra 3 pu? essere tagliato utilizzando solo uno o alcuni dei dischi di taglio 35, 49 e 51 dei tre elettromandrini 11, 45 e 46 cos? come schematicamente illustrato nelle figure 7c - 7d e 7g.

Cos?, nella configurazione di taglio illustrata in figura 7c ? possibile utilizzare solo i dischi di taglio 35 e 51 del primo e del terzo elettromandrino 11, 46. Per fare ci?, ? sufficiente sollevare il secondo elettromandrino 45 mediante il rispettivo dispositivo attuatore 63 configurato per movimentare l?elettromandrino 45 ortogonalmente al piano di lavoro 2 indipendentemente dai restanti elettromandrini 11 e 46.

Naturalmente, ? possibile eseguire una lavorazione analoga con gli elettromandrini 11 e 45 sollevando terzo elettromandrino 46 mediante il rispettivo dispositivo attuatore 63?. Qualora si desideri eseguire una sola operazione di taglio ? altres? possibile utilizzare un solo elettromandrino. Preferibilmente e per motivi di praticit? e bilanciamento della macchina 1 viene in tal caso utilizzato l?elettromandrino centrale 11 secondo la configurazione di taglio illustrata in figura 7d.

In questo caso, vengono sollevati entrambi il secondo ed il terzo elettromandrino 45, 46 mediante i rispettivi dispositivi attuatori 63, 63?.

Qualora si desideri eseguire una coppia di tagli a distanza relativamente elevata, ad esempio compresa tra circa 70 e circa 130 cm ? altres? possibile abbassare verso il materiale in lastra 3 solamente il secondo ed il terzo elettromandrino 45, 46 mediante i rispettivi dispositivi attuatori 63, 63? mantenendo il disco di taglio 35 dell?elettromandrino 11 centrale distanziato dal materiale in lastra 3.

In questo caso e come illustrato in figura 7g, ? vantaggiosamente possibile conseguire questo distanziamento senza sollevare l?equipaggio di supporto 12 del primo elettromandrino 11 ruotando di 90? l?elettromandrino 11 centrale attorno all?asse R mediante il motore 37 cos? da collocare il rispettivo disco di taglio 35 in orizzontale in una posizione non operativa.

In questo modo, ? vantaggiosamente possibile avere una corsa costante e prefissata dei dispositivi attuatori 63, 63? che possono in questo caso essere vantaggiosamente implementati come attuatori pneumatici, meno costosi ma in grado di garantire la precisione di posizionamento nelle sole posizioni di fine corsa secondo una modalit? di funzionamento del tipo on-off.

Mediante la macchina 1 pi? sopra descritta ? quindi vantaggiosamente possibile effettuare in modo meccanicamente semplice tagli paralleli alle distanze volute cos? da ottenere un ampio intervallo di dimensioni dei pezzi lavorati, ad esempio delle piastrelle 8.

Cos?, ad esempio, ? possibile ricavare dal materiale in lastra 3 piastrelle 8 aventi dimensioni da circa 20x20 cm fino a circa 62x62 cm impiegando simultaneamente i tre dischi di taglio 35, 49 e 51 dei tre elettromandrini 11, 45 e 46; e piastrelle 8 aventi dimensioni da 20x20 cm fino a 130x130 cm a seconda dei due dischi di taglio impiegati simultaneamente ad esempio i dischi 35 e 49 (per conseguire la minima distanza tra i dischi) oppure i dischi 49 e 51 (per conseguire la massima distanza tra i dischi).

Nell?ambito delle modalit? di taglio singolo, la macchina 1 secondo l?invenzione ? altres? in grado di eseguire in modo molto semplice tagli del materiale in lastra 3 secondo direzioni inclinate rispetto alla verticale.

Questo tipo di taglio pu? essere vantaggiosamente eseguito con modalit? analoghe a quelle delle macchine di taglio note a singolo elettromandrino ruotando l?elettromandrino 11 centrale ed il disco di taglio 35 attorno all?asse R mediante il motore 37 cos? da ottenere l?inclinazione voluta come schematicamente illustrato in figura 7e.

La macchina 1 dell?invenzione consente inoltre vantaggiosamente di attuare un metodo di lavorazione comprendente inoltre la fase di modificare la posizione del materiale in lastra 3 sul piano di lavoro 2, ovvero la fase di riposizionamento di esso o dei pezzi 8 da esso ricavati.

Questa fase ? realizzata per mezzo del gruppo manipolatore 39.

Cos?, ad esempio, quando si rende necessario il riposizionamento del materiale in lastra 3 come illustrato in figura 7f, l?unit? 72 di comando e controllo attiva il gruppo manipolatore 39, che nella configurazione di taglio della macchina 1 si trova nella posizione non operativa mostrata nelle figure 2 e 7a-7d.

Tale attivazione avviene con l?elettromandrino 11 sollevato rispetto al materiale in lastra 3 per cui il gruppo manipolatore 39 ed i relativi mezzi di presa 40 sono disposti in verticale e non possono entrare in contatto con il materiale in lastra 3.

Nello specifico, l?unit? 72 di comando e controllo comanda mediante il motore 37 il primo elettromandrino 11 in rotazione tra una posizione operativa, in cui il disco di taglio 35 pu? interagire con il materiale in lastra 3 ed il gruppo manipolatore 39 si trova in una relativa prima posizione non operativa distale rispetto al piano di lavoro 2, e una seconda posizione non operativa, in cui il disco di taglio 35 non pu? interagire con il materiale in lastra 3 e il gruppo manipolatore 39 si trova in una seconda posizione operativa prossimale rispetto al piano di lavoro 2.

A questo punto, il gruppo manipolatore 39 (solidale in traslazione con il primo elettromandrino 11) viene abbassato mediante il dispositivo di azionamento 23 fino ad entrare in contatto con il materiale in lastra 3 (o con una piastrella 8) da movimentare comprimendo almeno in parte le guarnizioni 41a, 41b, 42a e 42b come schematicamente illustrato in figura 7f.

L?unit? 72 di comando e controllo comanda l?apertura delle valvole d?intercettazione dei condotti per il collegamento di fluido con i mezzi di aspirazione per creare la depressione necessaria a ottenere un effetto ventosa efficace rispetto al peso del materiale in lastra 3. In questa configurazione, il materiale in lastra 3 (o, se del caso, la piastrella 8) resta vincolato ai mezzi di presa 40 per effetto della depressione e pu? essere spostato dall?apparato di movimentazione 14, dal dispositivo di azionamento 23 e dal dispositivo di azionamento 29 nella nuova posizione prevista in base alle coordinate X, Y e Z e in base alla rotazione attorno all?asse Z (asse W) programmate nell?unit? 72.

Vantaggiosamente e se desiderato, ? altres? possibile - attuando una rotazione inversa del primo elettromandrino 11 mediante il motore 37 e continuando a mantenere attivato il gruppo manipolatore 39 - ruotare il materiale in lastra con il quale il gruppo manipolatore 39 ? in presa in una posizione sostanzialmente verticale cos? da poterlo collocare in tale posizione in un dispositivo di stoccaggio dei pezzi lavorati (non illustrato) posizionato a fianco della macchina 1.

Quando il riposizionamento del materiale in lastra 3 (piastrella 8) ? stato completato, l?unit? di controllo 72 comanda la chiusura delle valvole d?intercettazione e l?alimentazione di aria compressa verso le ventose dei mezzi di presa 40 cos? da ottenere il recupero della pressione nelle ventose ed il rilascio del materiale in lastra 3 (piastrella 8).

I mezzi di presa 40 sono ora svincolati dal materiale in lastra 3 (piastrella 8) ed il gruppo manipolatore 39 pu? essere allontanato da questo e disattivato.

La disattivazione del gruppo manipolatore 39 pu? prevedere una nuova rotazione attorno all?asse R per riportare i mezzi di presa 40 nella posizione iniziale non operativa descritta sopra e contestualmente riposizionare il disco di taglio 35 nella sua posizione operativa pronto per l?uso.

Vantaggiosamente, il riposizionamento del materiale in lastra 3 o delle piastrelle 8 ? ottenuto senza aggravio di calcoli per l?unit? di controllo 72, semplicemente sfruttando lo stesso sistema di riferimento X, Y, Z, W ed R ed i relativi algoritmi e senza che occorra una struttura indipendente per il supporto del gruppo manipolatore 39 come invece previsto nelle macchine a gruppi di taglio multipli della tecnica nota pi? sopra illustrata. In una forma di realizzazione preferita dell?invenzione e come illustrato in figura 7h, l?utensile di lavorazione comandato dal primo elettromandrino 11 pu? essere una fresa a candela 73 cos? da eseguire operazioni di foratura sul materiale in lastra 3.

In questo caso, la configurazione di lavoro del primo elettromandrino 11 ? quella illustrata in figura 7h, vale a dire con il primo elettromandrino 11 ruotato in modo tale da posizionare il disco di taglio 35 (che pu? anche essere preventivamente smontato) nella sua posizione non operativa orizzontale e la fresa a candela 73 nella sua posizione operativa verticale.

In alternativa, ? possibile utilizzare una mola (non illustrata), cos? da eseguire ad esempio lavorazioni sui bordi del materiale in lastra 3.

Ovviamente, alla macchina ed al metodo per la lavorazione di materiali in lastra descritti sopra, un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare specifiche e contingenti esigenze, potr? apportare numerose modifiche e varianti, tutte peraltro contenute nell?ambito di protezione della presente invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Macchina (1) per la lavorazione di materiali in lastra comprendente: - un piano di lavoro (2) configurato per supportare un materiale in lastra (3) da lavorare; - un primo elettromandrino (11) portautensile associato ad un rispettivo corpo di supporto (33), il primo elettromandrino (11) ed il rispettivo corpo di supporto (33) essendo supportati al di sopra di detto piano di lavoro (2) da un rispettivo equipaggio di supporto (12) mobile ortogonalmente al piano di lavoro (2) e configurato per movimentare il primo elettromandrino (11) ed il rispettivo corpo di supporto (33) attorno ad un asse di rotazione (Z) ortogonale al piano di lavoro (2); - un apparato di movimentazione (14) configurato per movimentare l?equipaggio di supporto (12) parallelamente al piano di lavoro (2) e lungo direzioni (X, Y) ortogonali tra loro; - almeno un secondo elettromandrino (45) portautensile, solidale in rotazione ed in traslazione con il primo elettromandrino (11), supportato al di sopra di detto piano di lavoro (2) parallelamente al primo elettromandrino (11) da un rispettivo braccio di supporto (47) scorrevolmente supportato dal corpo di supporto (33) del primo elettromandrino (11); - un primo dispositivo attuatore (55) attivo sul braccio di supporto (47) del secondo elettromandrino (45) per movimentare detto braccio di supporto (47) e detto almeno un secondo elettromandrino (45) da esso supportato in avvicinamento ed in allontanamento da detto primo elettromandrino (11) parallelamente a detto piano di lavoro (2) e lungo una direzione sostanzialmente ortogonale ad un piano di taglio esteso perpendicolarmente al piano di lavoro (2); e - un secondo dispositivo attuatore (63) associato a detto braccio di supporto (47) di detto almeno un secondo elettromandrino (45) e configurato per movimentare detto almeno un secondo elettromandrino (45) lungo una direzione ortogonale al piano di lavoro (2) indipendentemente dal primo elettromandrino (11).
2. Macchina (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente ulteriormente un terzo elettromandrino (46) portautensile, solidale in rotazione ed in traslazione con il primo (11) ed il secondo elettromandrino (45), supportato al di sopra di detto piano di lavoro (2) parallelamente al primo elettromandrino (11) e da parte opposta a detto secondo elettromandrino (45), da un rispettivo braccio di supporto (48) scorrevolmente supportato dal corpo di supporto (33) del primo elettromandrino (11).
3. Macchina (1) secondo la rivendicazione 2, comprendente ulteriormente: - un terzo dispositivo attuatore (55?) attivo sul braccio di supporto (48) del terzo elettromandrino (46) per movimentare detto braccio di supporto (48) e detto terzo elettromandrino (46) da esso supportato in avvicinamento ed in allontanamento da detto primo elettromandrino (11) parallelamente a detto piano di lavoro (2) e lungo una direzione sostanzialmente ortogonale ad un piano di taglio esteso perpendicolarmente al piano di lavoro (2); e - un quarto dispositivo attuatore (63?) associato al braccio di supporto (48) del terzo elettromandrino (46) e configurato per movimentare detto terzo elettromandrino (46) lungo una direzione ortogonale al piano di lavoro (2) indipendentemente dal primo (11) ed eventualmente dal secondo elettromandrino (45).
4. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui nel corpo di supporto (33) del primo elettromandrino (11) ? definita una zona di accoglimento (33?) del braccio di supporto (47) di detto almeno un secondo elettromandrino (45) e/o del braccio di supporto (48) di detto terzo elettromandrino (46), ed in cui il primo dispositivo attuatore (55) e/o il terzo dispositivo attuatore (55?) ? configurato per inserire e rispettivamente estrarre il rispettivo braccio di supporto (47; 48) in/da detta zona di accoglimento (33?).
5. Macchina (1) secondo la rivendicazione 4, in cui detta zona di accoglimento (33?) del braccio di supporto (47) di detto almeno un secondo elettromandrino (45), e/o del braccio di supporto (48) del terzo elettromandrino (46), ? definita in una porzione scatolare sostanzialmente cava del corpo di supporto (33) del primo elettromandrino (11).
6. Macchina (1) secondo le rivendicazioni 1 e 4, in cui il primo dispositivo attuatore (55) ? configurato per movimentare il braccio di supporto (47) di detto almeno un secondo elettromandrino (45) lungo detta direzione sostanzialmente ortogonale al piano di taglio esteso perpendicolarmente al piano di lavoro (2) tra: - una prima posizione di inserimento in cui il braccio di supporto (47) di detto almeno un secondo elettromandrino (45) ? completamente accolto in detta zona di accoglimento (33?) definita nel corpo di supporto (33) del primo elettromandrino (11); e - una seconda posizione di estrazione in cui il braccio di supporto (47) di detto almeno un secondo elettromandrino (45) ? almeno parzialmente esteso a sbalzo esternamente al corpo di supporto (33) del primo elettromandrino (11).
7. Macchina (1) secondo le rivendicazioni 2 e 4, in cui il terzo dispositivo attuatore (55?) ? configurato per movimentare detto braccio di supporto (48) del terzo elettromandrino (46) lungo detta direzione sostanzialmente ortogonale al piano di taglio esteso perpendicolarmente al piano di lavoro (2) tra: - una prima posizione di inserimento in cui il braccio di supporto (48) del terzo elettromandrino (46) ? completamente accolto in detta zona di accoglimento (33?) definita nel corpo di supporto (33) del primo elettromandrino (11); e - una seconda posizione di estrazione in cui il braccio di supporto (48) del terzo elettromandrino (46) ? almeno parzialmente esteso a sbalzo esternamente al corpo di supporto (33) del primo elettromandrino (11).
8. Macchina (1) secondo la rivendicazione 1 e/o 2, in cui detto almeno un secondo elettromandrino (45) e/o detto terzo elettromandrino (46) ? solidale in traslazione con il rispettivo braccio di supporto (47; 48) lungo una direzione di movimentazione del braccio parallelamente al piano di lavoro (2).
9. Macchina (1) secondo la rivendicazione 1 e/o 2, in cui detto almeno un secondo elettromandrino (45) e/o detto terzo elettromandrino (46) ? supportato inferiormente al rispettivo braccio di supporto (47; 48) in prossimit? di una sua porzione di estremit? libera (47?; 48?).
10. Macchina (1) secondo la rivendicazione 1 e/o 2, in cui il braccio di supporto (47, 48) del secondo (45) e/o del terzo elettromandrino (46) ? conformato sostanzialmente a cassetto.
11. Macchina (1) secondo la rivendicazione 1 e/o 2 oppure secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui il braccio di supporto (47, 48) di detto almeno un secondo elettromandrino (45) e/o di il braccio di supporto (48) di detto terzo elettromandrino (46) comprende almeno un elemento astiforme (47a, 47b, 48a, 48b) scorrevolmente montato in detta zona di accoglimento (33?) definita nel corpo di supporto (33) del primo elettromandrino (11).
12. Macchina (1) secondo la rivendicazione 11, in cui il braccio di supporto (47) di detto almeno un secondo elettromandrino (45) e/o il braccio di supporto (48) di detto terzo elettromandrino (46) comprende una coppia di elementi astiformi paralleli tra loro (47a, 47b; 48a, 48b).
13. Macchina (1) secondo la rivendicazione 4 o 11 quando dipendenti dalla rivendicazione 2, in cui i bracci di supporto (47; 48) mobili di detto secondo (45) e di detto terzo (46) elettromandrino si compenetrano almeno parzialmente nella zona di accoglimento (33?) definita nel corpo di supporto (33) del primo elettromandrino (11).
14. Macchina (1) secondo la rivendicazione 1 e/o 2, in cui il braccio di supporto (47) di detto almeno un secondo elettromandrino (45) e/o il braccio di supporto (48) di detto terzo elettromandrino (46) ? sostanzialmente telescopico.
15. Macchina (1) secondo la rivendicazione 1 e/o 2, in cui detto primo dispositivo attuatore e/o detto terzo dispositivo attuatore (55?) comprende un attuatore lineare.
16. Macchina (1) secondo la rivendicazione 1 e/o 2, in cui detto secondo dispositivo attuatore (63) e/o detto quarto dispositivo attuatore (63?) sono scelti tra un attuatore pneumatico e un attuatore elettromeccanico.
17. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo di supporto (33) del primo elettromandrino (11) ? fissato ad una estremit? dell?equipaggio di supporto (12) del primo elettromandrino (11) prossimale al piano di lavoro (2) ed in cui il primo elettromandrino (11) ? imperniato a detto corpo di supporto (33).
18. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l?equipaggio di supporto (12) del primo elettromandrino (11) comprende un dispositivo frenante (66) configurato per impedire movimenti di rotazione relativa tra una parte dell?equipaggio di supporto (12) non ruotabile attorno ad una direzione ortogonale al piano di lavoro (Z) ed una parte di detto equipaggio (12) ruotabile attorno a detta direzione (Z) e associata al primo elettromandrino (11).
19. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un gruppo manipolatore (39) di un materiale in lastra (3) da lavorare o lavorato solidale in rotazione e traslazione con detto primo elettromandrino (11).
20. Macchina (1) secondo la rivendicazione 19, in cui detto gruppo manipolatore (39) ? posizionato parallelamente ad un piano di taglio esteso perpendicolarmente al piano di lavoro (2) e frontalmente rispetto a detto primo elettromandrino (11).
21. Macchina (1) secondo la rivendicazione 19 o 20, in cui detto gruppo manipolatore (39) ? associato a od incorporato in un carter di protezione (38) di un disco di taglio (35) azionato da detto primo elettromandrino (11).
22. Macchina (1) secondo le rivendicazioni 17 e 19, in cui il primo elettromandrino (11) ? ruotabile tra una posizione operativa, in cui un disco di taglio (35) azionato da detto primo elettromandrino (11) pu? interagire con una lastra (3) in lavorazione ed il gruppo manipolatore (39) si trova in una relativa prima posizione non operativa distale rispetto al piano di lavoro (2), e una seconda posizione non operativa, in cui il disco di taglio (35) non pu? interagire con la lastra (3) e il gruppo manipolatore (39) si trova in una seconda posizione operativa prossimale rispetto al piano di lavoro (2).
23. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 19-22, in cui la rotazione di detto gruppo manipolatore (39) ? compresa tra 0? e 90?.
24. Macchina (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 19-23, in cui detto gruppo manipolatore (39) comprende mezzi di presa (40) del tipo a ventosa.