ITMI20130506A1 - Catena tipo tennis per gioielleria od oreficeria - Google Patents

Catena tipo tennis per gioielleria od oreficeria

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ITMI20130506A1
ITMI20130506A1 IT000506A ITMI20130506A ITMI20130506A1 IT MI20130506 A1 ITMI20130506 A1 IT MI20130506A1 IT 000506 A IT000506 A IT 000506A IT MI20130506 A ITMI20130506 A IT MI20130506A IT MI20130506 A1 ITMI20130506 A1 IT MI20130506A1
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IT
Italy
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prongs
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chain
Prior art date
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IT000506A
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English (en)
Inventor
Filomeno Montanaro
Mauro Pasteris
Original Assignee
Ombi S R L
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Publication date
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    • A44HABERDASHERY; JEWELLERY
    • A44CPERSONAL ADORNMENTS, e.g. JEWELLERY; COINS
    • A44C11/00Watch chains; Ornamental chains
    • A44C11/007Tennis type
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B21MECHANICAL METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21LMAKING METAL CHAINS
    • B21L11/00Making chains or chain links of special shape
    • B21L11/005Making ornamental chains
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A44HABERDASHERY; JEWELLERY
    • A44CPERSONAL ADORNMENTS, e.g. JEWELLERY; COINS
    • A44C5/00Bracelets; Wrist-watch straps; Fastenings for bracelets or wrist-watch straps
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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Adornments (AREA)

Description

“Catena tipo tennis per gioielleria od oreficeriaâ€
DESCRIZIONE
[CAMPO DELLA TECNICA]
La presente invenzione si riferisce ad un metodo per la realizzazione di una maglia di catena per gioielleria od oreficeria, ad una maglia di catena e ad un dispositivo per la sua realizzazione.
[ARTE NOTA]
Nell’ambito della gioielleria, oreficeria e bigiotteria sono note collane ed altri accessori come braccialetti o orecchini, aventi forma di catene, ossia comprendenti una serie di maglie concatenate e realizzate in materiali metallici anche preziosi, come per esempio oro. In queste maglie à ̈ possibile alloggiare pietre di varia natura, lavorate in varie forme con sfaccettature sui lati, come per esempio zirconi o brillanti semipreziosi o brillanti preziosi tra cui pietre naturali. Pertanto queste maglie sono realizzate con una forma consona, per esempio a forma di cilindri, cubi e prismi rettangolari.
La catena oggetto della presente invenzione appartiene in particolare alla tipologia solitamente denominata “tennis†o “cup†(in inglese: “tennis chain†o “cup chain†).
Nelle catene tennis, le maglie presentano una cavità centrale parziale o passante; sul lato aperto per il posizionamento della pietra (detto “castone†) sono presenti delle griffe che, opportunamente lavorate, consentono di bloccare la pietra nella posizione prescelta. Inoltre le maglie di catene tennis possono presentare delle feritoie laterali utilizzate sia per il collegamento delle maglie che per un maggior passaggio della luce, per migliorare la lucentezza delle pietre usate per il gioiello.
È noto realizzare maglie di catene tennis mediante procedimenti di microfusione, ossia con modelli a cera persa. In questo caso il collegamento tra le maglie à ̈ realizzato mediante un peduncolo opportunamente modellato o con l’inserimento di un elemento addizionale fra le maglie, solitamente un anello di forma appropriata. È buona regola, per migliorare la resistenza del manufatto, eseguire una saldatura sull’elemento di collegamento. Queste operazioni sono eseguite manualmente utilizzando maschere ed attrezzi predisposti per le lavorazioni specifiche.
Le soluzioni in microfusione presentano lo svantaggio di conferire alla collana un peso rilevante poiché le maglie sono sostanzialmente piene e devono avere uno spessore tale da consentirne la realizzazione per microfusione; poiché il costo dell’oro à ̈ elevato questo peso si riflette in un elevato costo delle materie prime per la collana, il che à ̈ non desiderabile per prodotti destinati ad ampie porzioni di mercato. Inoltre le soluzioni in microfusione presentano lo svantaggio di richiedere un assemblaggio manuale delle maglie, della saldatura e dell’incastonamento delle pietre, limitando i volumi di produzione.
È noto inoltre realizzare maglie di catene tennis con procedimenti di lavorazione meccanica per asportazione di materiale, tipicamente mediante microfresatura.
Le soluzioni per microfresatura delle maglie presentano lo svantaggio di comportare un peso rilevante per la collana poiché le maglie sono sostanzialmente piene; questo si riflette in un elevato costo delle materie prime. Inoltre la lavorazione asporta materiale dalla collana, ed à ̈ difficile recuperare questo materiale prezioso. Infine, nonostante la lavorazione per microfresatura risulti gradevole e si presti ad un certo grado di automatizzazione, essa presenta lo svantaggio di essere complessa a causa delle ridotte dimensioni dei manufatti, e di non lasciare molta libertà nella realizzazione di forme complesse.
È noto poi realizzare maglie di catene tennis mediante lavorazioni meccaniche di stampaggio di una bandella piana, come descritto per esempio dai brevetti US1573927, US6412303 e US4781038. In questi casi la bandella viene opportunamente sagomata per creare maglie di forma cubica o di prisma a base poligonale in cui possono essere incastonati dei brillanti.
La soluzione per stampaggio consente la realizzazione di maglie di peso inferiore rispetto alle soluzioni per microfusione o microfresatura.
Una soluzione per realizzare maglie di catene tennis mediante stampaggio di bandella piana à ̈ poi descritta nella domanda di brevetto WO2011/086514A2 e nella corrispondente domanda di brevetto Italiana MI2010A000037 di titolarità di OMBI S.r.l., che si riferisce ad un metodo per la realizzazione di una maglia di catena per gioielleria od oreficeria. Secondo il documento WO2011/086514A2, si prevede di ritagliare una sagoma della maglia da una bandella metallica piana, in cui si ricavano una coppia di feritoie di passaggio ed una coppia di rebbi di giunzione; i rebbi di giunzione sono piegati verso l’esterno della maglia che viene quindi ripiegata contrapponendo le proprie estremità. Per la realizzazione di una catena, si prevede di infilare i rebbi di giunzione di una maglia adiacente nelle suddette feritoie di passaggio, realizzando così un collegamento.
Tuttavia anche la soluzione nota da WO2011/086514A2, pur consentendo di realizzare maglie di svariate forme, e di realizzare catene in maniera semplice, necessita di essere migliorata.
In generale, le soluzioni note per la realizzazione di maglie di catena mediante stampaggio di una bandella piana, non consentono di realizzare agevolmente maglie di dimensioni che siano notevolmente ridotte, sia per quanto riguarda il diametro, sia per quanto riguarda lo spessore della bandella. Infatti le dimensioni della maglia sono da stabilirsi come compromesso tra leggerezza della stessa, e resistenza alle sollecitazioni meccaniche quando la catena à ̈ indossata, e le soluzioni note non consentono tipicamente di scendere al di sotto degli 1.50 mm di diametro.
Considerati i costi dei metalli preziosi, in cui tipicamente à ̈ realizzata la maglia, ed i costi delle pietre naturali (diamanti, smeraldi, topazi, etc.) da incastonare, le maglie note risultano non ottimali per talune applicazioni.
[OBIETTIVI E SINTESI DELL’INVENZIONE]
Scopo della presente invenzione à ̈ di presentare una maglia di catena per gioielleria od oreficeria, ed un metodo e dispositivo per la sua realizzazione, che consentano di risolvere alcuni dei problemi dell’arte nota.
È in particolare scopo della presente invenzione presentare un metodo di realizzazione di una maglia di catena che consenta di ottenere una maglia che sia di semplice realizzazione, atta ad essere prodotta mediante macchinari automatici.
È inoltre scopo della presente invenzione presentare una maglia di catena avente una struttura che sia resistente ed al contempo leggera, consentendo di realizzare catene di dimensioni ridotte, con un risparmio di materiali preziosi, ed al contempo di realizzare catene robuste adatte ad essere indossate con tranquillità.
È infine scopo della presente invenzione presentare una maglia per catena che possa essere realizzata semplicemente, con una pluralità di forme anche complesse e proporzioni più eleganti, che ne migliorino l’aspetto e la piacevolezza.
Questi ed altri scopi sono raggiunti mediante un metodo per la realizzazione di una maglia di catena per gioielleria od oreficeria, una maglia di catena ed un dispositivo per la sua realizzazione secondo le rivendicazioni allegate, che formano parte integrante della presente descrizione.
Un’idea alla base della presente invenzione à ̈ di prevedere un metodo per la realizzazione di una maglia di catena per gioielleria od oreficeria, comprendente i passi di: ritagliare una sagoma da una bandella metallica piana, la sagoma avente una direzione di sviluppo principale che individua due estremità della sagoma stessa, in cui la sagoma comprende almeno due rebbi di giunzione ciascuno dei quali à ̈ situato ad una rispettiva delle due estremità, i rebbi di giunzione essendo disposti sulla bandella metallica piana in una direzione trasversale alla direzione di sviluppo principale; piegare gli almeno due rebbi di giunzione per portarli su rispettivi piani di piegatura che sono trasversali al piano della bandella metallica piana; piegare la sagoma lungo almeno una linea di piegatura che à ̈ trasversale alla direzione di sviluppo principale, realizzando la contrapposizione delle due estremità per richiudere la maglia, in cui i rebbi di giunzione risultano rivolti verso l’esterno di detta maglia.
La presente soluzione consente di superare gli svantaggi dell’arte nota, ovvero consente innanzitutto di realizzare una maglia di catena in maniera semplice e veloce, anche mediante metodi di produzione automatici. La maglia può vantaggiosamente avere una sezione, definita dalla piegatura intorno all’almeno una linea di piegatura, avente le forme più svariate, per esempio circolare o quadrata o anche più complessa, al cui interno à ̈ possibile incastonare pietre brillanti.
Inoltre, la presente soluzione consente di realizzare maglie più leggere che utilizzano una minor quantità di materia prima; infatti la particolare struttura della maglia à ̈ più adatta ad essere realizzate anche con bandelle piane di ridotto spessore, e ad assumere dimensioni più ridotte con diametri della maglia fino a 1.00 mm o meno. Tali dimensioni sono particolarmente vantaggiose quando la maglia à ̈ utilizzata per incastonare pietre preziose naturali.
Al contempo, la presente soluzione consente di realizzare maglie ugualmente resistenti, che siano adatte ad essere indossate come monili senza andare incontro a frequenti rotture.
La presente soluzione consente infine di realizzare maglie che abbiano una conformazione più elegante, risultando vantaggiosamente di altezza inferiore alle maglie secondo l’arte nota, scendendo sino ad altezze di 1.10 mm o meno, in cui l’altezza della maglia sia perfino inferiore al diametro della maglia stessa.
Oltre al risparmio di materiale che ne deriva, una catena comprendente maglie secondo la presente soluzione ha quindi proporzioni che ne riducono la tendenza a “ribaltarsi†quando piegate per essere indossate a girocollo, mostrando più elegantemente le pietre preziose alla vista.
Preferibilmente, si prevede di eseguire una cesoiatura, ovvero una tranciatura parziale o semitranciatura, di ciascuno dei rebbi di giunzione per agevolarne la piegatura; i rebbi di giunzione sporgono in particolare da bordi opposti della sagoma quando si trovano sul piano della bandella metallica piana, rispetto a detta direzione di sviluppo principale.
Preferibilmente, la sagoma della maglia comprende almeno uno scanso centrale (preferibilmente due scansi centrali sostanzialmente simmetrici tra loro), che à ̈ atto a ridurre l’altezza della maglia a dimensioni che sono compatibili con la distanza tra i piani di piegatura su cui giacciono i rebbi di giunzione, in particolare aventi una distanza uguale o superiore all’altezza di detta maglia presso detto almeno uno scanso centrale.
Vantaggiosamente, le maglie sono collegate tra loro mediante i rebbi ricavati di pezzo dalla sagoma, che si inseriscono negli scansi di una maglia adiacente nella catena e sono piegati sino a contrapporsi tra loro per realizzare un immagliamento della catena, in cui i rebbi sono preferibilmente saldati tra loro testa a testa.
Questo tipo di collegamento presenta l’ulteriore vantaggio che la catena, quando indossata come collana, tende naturalmente a rimanere nella posizione corretta, ossia con le pietre brillanti esposte.
La presente invenzione si riferisce inoltre ad una relativa maglia di catena per gioielleria od oreficeria, comprendente: un corpo centrale avente una sagoma ritagliata da una bandella metallica piana, la sagoma avente una direzione di sviluppo principale che individua due estremità della sagoma, in cui la sagoma à ̈ piegata lungo almeno una linea di piegatura che à ̈ trasversale alla direzione di sviluppo principale, realizzando la contrapposizione delle due estremità per richiudere la maglia, ed ulteriormente comprendente almeno due rebbi di giunzione rivolti verso l’esterno della maglia, ciascuno degli almeno due rebbi di giunzione essendo situato ad una rispettiva di dette due estremità; i rebbi di giunzione sono ricavati nella bandella metallica piana aventi direzioni trasversali alla direzione di sviluppo principale, in cui gli almeno due rebbi di giunzione sono poi ripiegati su rispettivi piani di piegatura che sono trasversali rispetto alla linea di piegatura lungo cui à ̈ piegata la sagoma.
Preferibilmente i rebbi di giunzione comprendono una porzione cesoiata di pezzo da bordi opposti della sagoma rispetto alla direzione di sviluppo principale.
Preferibilmente, la maglia comprende almeno uno scanso centrale che ne riduce l’altezza, in cui i rebbi di giunzione di una maglia adiacente sono atti ad innestarsi esternamente alla maglia nello scanso, in modo da realizzare un accoppiamento tra maglie adiacenti, per realizzare una catena.
Preferibilmente, i rebbi di giunzione sono quindi atti ad essere ripiegati intorno alla maglia adiacente sino a contrapporsi tra loro, e preferibilmente essere saldati testa a testa tra loro.
Preferibilmente la maglia comprende una pluralità di griffe, atte a trattenere almeno una pietra, per esempio un brillante, all’interno del corpo centrale, le griffe essendo posizionate in corrispondenza di almeno una superficie di appoggio ricavata su almeno un bordo della sagoma che à ̈ diverso dalle estremità della stessa, per aumentare la lucentezza e la piacevolezza della catena stessa.
La presente invenzione si riferisce inoltre ad una catena per gioielleria o oreficeria, comprendente una pluralità di maglie, e ad un dispositivo per la realizzazione di maglie di catena per gioielleria od oreficeria, comprendente mezzi configurati per realizzare il suddetto metodo.
Ulteriori aspetti particolari e vantaggiosi saranno più chiari dalla descrizione dettagliata che segue, e dalle rivendicazioni che formano parte integrante della presente descrizione.
[BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI]
Alcuni esempi di realizzazione preferiti e vantaggiosi vengono descritti a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento alle figure allegate, in cui:
−La Figura 1 illustra una bandella piana da cui à ̈ realizzata una maglia di catena secondo la presente invenzione.
−La Figura 2 illustra in dettaglio una prima porzione della bandella di Figura 1.
−La Figura 3 illustra in dettaglio una seconda porzione della bandella di Figura 1.
−La Figura 4 illustra in dettaglio una terza porzione della bandella di Figura 1.
−La Figura 5 illustra ancora in maggior dettaglio una quarta porzione della bandella di Figura 1, evidenziando un semilavorato della maglia.
−La Figura 6 illustra in dettaglio un semilavorato della maglia in configurazione non piegata.
−La Figura 7 illustra in dettaglio il semilavorato di Figura 6 in configurazione piegata a formare una maglia chiusa.
−La Figura 8 illustra una prima fase di concatenamento di maglie secondo la presente invenzione.
−La Figura 9 illustra una seconda fase di concatenamento di maglie secondo la presente invenzione.
−La Figura 10 illustra una terza fase di concatenamento di maglie secondo la presente invenzione.
−La Figura 11 illustra una quarta fase di concatenamento di maglie secondo la presente invenzione.
Le figure illustrano differenti aspetti e forme di realizzazione della presente invenzione e, dove appropriato, strutture, componenti, materiali e/o elementi simili in differenti figure sono indicati da uguali numeri di riferimento.
[DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE]
La Figura 1 illustra un esempio di bandella 101 dalla quale sono ricavate maglie per una catena secondo la presente invenzione. La bandella 101 à ̈ realizzata tipicamente di materiale metallico pregiato ha uno spessore che ne consente la facile lavorazione, tipicamente compreso tra 0.05 mm e 0.3 mm, preferibilmente pari 0.1 mm; la bandella 101 quando ancora non lavorata viene inserita in un dispositivo apposito, tipicamente una tranciatrice/piegatrice, che lavora la medesima bandella “in continuo†secondo metodi noti nel settore delle lavorazioni meccaniche, per cui diverse porzioni della bandella 101 rappresentano diversi stadi di lavorazione della maglia da realizzare. Proprio per questo, descrivendo la sequenza di operazioni di lavorazione della bandella 101, à ̈ possibile esemplificare alcune fasi del processo di realizzazione delle maglie di catena oggetto della presente invenzione. Tale sequenza di operazioni sarà descritta in dettaglio nel seguito, con riferimento alle porzioni 102, 103, e 104 della bandella 101.
La Figura 2 illustra in maggior dettaglio la porzione 102 della bandella 101. La lavorazione della bandella 101 comincia con la foratura di un foro pilota 201 per il centraggio della bandella, posizionato a metà della larghezza della bandella 101. La bandella 101 ha una larghezza tale da consentire la realizzazione delle maglie quando disposte in piano, ed à ̈ tipicamente compresa tra 4 mm e 20 mm, più preferibilmente compresa tra 5 mm e 8 mm, ed in generale stabilita in base a considerazioni sulla dimensione desiderata della maglia. Il foro pilota 201 sarà utilizzato come riferimento per le fasi di lavorazione successive della bandella 101; il passo di avanzamento per la lavorazione della bandella deve essere tale da consentire la realizzazione delle maglie nella loro altezza, ed à ̈ preferibilmente compreso tra 2 mm e 6 mm, ancora più preferibilmente pari a 3 mm, ed in generale stabilita in base a considerazioni sulla dimensione desiderata della maglia.
La lavorazione della bandella 101 prosegue con una prima tranciatura 202 del contorno superiore della maglia, e con una seconda tranciatura 203 del contorno inferiore della maglia. Come sarà descritto in maggior dettaglio nel seguito, le tranciature 202 e 203 prevedono di realizzare opportuni scansi nella sagoma della maglia.
La lavorazione della bandella 101 può opzionalmente prevedere una foratura 204 di asole luce che saranno localizzate sulle pareti laterali della maglia, e che saranno descritte in maggior dettaglio nel seguito.
Dopo questa fase vi à ̈ un passo privo di lavorazioni; la lavorazione della bandella 101 può infatti presentare passi in cui non avvengono tagli o piegature, per consentire di ricavare sufficiente spazio in lunghezza tra le varie stazioni di lavoro della bandella, in cui alloggiare gli utensili e gli attuatori del dispositivo di realizzazione della maglia.
La lavorazione della bandella 101 prosegue con una terza tranciatura 205 del contorno di una prima estremità della maglia, ed una quarta tranciatura 206 del contorno di una seconda estremità della maglia. Preferibilmente, le tranciature 205 e 206 avvengono contestualmente.
Come à ̈ possibile osservare, la sagoma piana 207 della maglia à ̈ ora realizzata mediante tranciatura di sviluppo, a meno di quattro ponti di materiale di trattenimento, che mantengono la sagoma piana 207 vincolata alla bandella 101 per le successive lavorazioni. Ovviamente il materiale asportato dalla bandella viene recuperato per essere nuovamente fuso, essendo solitamente metallo prezioso.
La sagoma piana 207 presenta una direzione principale di sviluppo che à ̈ trasversale alla bandella 101 e in generale al senso di avanzamento della bandella 101 durante la lavorazione.
Sulla sagoma piana 207 à ̈ possibile individuare innanzitutto due estremità che sono individuate dalla direzione principale di sviluppo; su queste due estremità sono ricavati i rebbi di giunzione, preferibilmente in numero pari a due, disposti in una direzione a sua volta trasversale rispetto alla direzione principale, ovvero in questo caso parallela al senso di avanzamento della bandella 101. In particolare i rebbi di giunzione sporgono da bordi opposti della sagoma piana 207, in particolare uno essendo rivolto verso la direzione di avanzamento, ed un altro essendo rivolto verso una direzione contraria alla direzione di avanzamento della bandella 101.
Sulla sagoma piana 207 à ̈ possibile inoltre individuare quattro griffe, di dimensioni preferibilmente inferiori ai rebbi di giunzione, che sono posizionate in corrispondenza del bordo della sagoma 207 compreso tra le due estremità.
Sulla sagoma piana 207 à ̈ inoltre possibile individuare una coppia di asole, sulle porzioni della sagoma 207 che risulteranno in corrispondenza di pareti non impegnate dai rebbi di giunzione; tali asole, nella maglia, consentono un maggiore passaggio della luce che incide sulla pietra brillante, a vantaggio della lucentezza e della piacevolezza del gioiello. La presenza delle asole à ̈ opzionale ai fini della lavorazione della bandella, come sarà più chiaro anche nel seguito.
La Figura 3 illustra in maggior dettaglio la porzione 103 della bandella 101. La lavorazione della bandella 101 prosegue con la piegatura dei rebbi di giunzione ricavati nella sagoma piana 207 vincolata alla bandella 101.
In particolare, si prevede una piegatura 301 di un primo rebbio di giunzione su una prima estremità, lungo una linea di piegatura sostanzialmente parallela alla direzione principale di sviluppo della sagoma piana 207. Si prevede poi una piegatura 302 di un secondo rebbio di giunzione su una seconda estremità, sempre lungo una linea di piegatura sostanzialmente parallela alla direzione principale di sviluppo della sagoma piana 207, ma effettuata in direzione opposta alla piegatura 301.
In tal modo, entrambi i rebbi di giunzione risultano piegati fino a piani di piegatura che sono sostanzialmente trasversali al piano della bandella 101 e della sagoma 207.
Preferibilmente, prima delle suddette piegature 301 e 302, si prevede di realizzare anche una cesoiatura, ovvero un taglio parziale del materiale della bandella senza distacco ovvero una semi-tranciatura contenuta da una sola parte in cui i rebbi rimangono comunque collegati alla sagoma, in corrispondenza del bordo di attacco di ciascun rebbio di giunzione. In tal modo, si agevolano le piegature 301 e 302 dei rebbi, senza deformare eccessivamente in maniera localizzata il materiale per evitarne rotture durante la lavorazione o successivamente. Preferibilmente, la cesoiatura può avvenire contestualmente alle tranciature 205 e 206 delle estremità della sagoma 207, oppure in seguito ad esse.
Dopo questa fase vi possono essere ulteriori passi, per esempio tre passi, privi di lavorazioni.
La lavorazione della bandella 101 prosegue quindi con una piegatura parziale 303 della sagoma a sollevarne ciascuna delle estremità, ovvero in cui si piega la sagoma lungo due rispettive linee di piegatura che sono trasversali alla direzione di sviluppo principale della sagoma stessa, per sollevare parzialmente i rebbi che risultano così direzionati verso l’esterno della bandella 101.
Per eseguire più correttamente e con maggior agio la piegatura parziale 303, à ̈ assai noto prevedere una rigatura e/o intaglio nel materiale della bandella, in corrispondenza della linea di piegatura presso il bordo interno di piegatura, ovvero sulla superficie della bandella rivolta verso l’alto in figura.
La lavorazione della bandella 101 prosegue quindi con un’ulteriore piegatura definitiva 304 in cui le estremità della bandella 101 sono ulteriormente piegate per raggiungere la configurazione desiderata, in questo caso per essere poste su un piano di piegatura che à ̈ ortogonale al piano della bandella 101.
La Figura 4 illustra in maggior dettaglio la porzione 104 della bandella 101.
Dopo un opportuno numero di passi preferibilmente privi di lavorazioni dopo la piegatura 304, si giunge alla configurazione della sagoma 401 in cui i rebbi di giunzione risultano diretti verso l’esterno della sagoma rispetto all’asse della bandella, per cui allineati alla direzione di sviluppo principale della sagoma della maglia.
La sagoma semilavorata 402 così ottenuta può essere quindi distaccata dalla bandella 101, mediante cesoiatura dei ponti di materiale sui bordi inferiore e superiore della sagoma.
La sagoma semilavorata 402 sarà prelevata da un meccanismo di trasporto automatizzato per essere quindi trasportata verso ulteriori fasi di lavorazione che saranno descritte nel seguito, tra cui successive piegature per la realizzazione della maglia di catena.
Infatti, una volta che la sagoma della maglia à ̈ stata realizzata per stampaggio, essa deve essere ulteriormente lavorata per essere chiusa ed immagliata in una catena.
La Figura 5 illustra in maggior dettaglio le configurazioni 303 e 304 in cui la sagoma viene ripiegata a sollevare i rebbi di giunzione. In tale figura à ̈ evidenziata la direzione principale di sviluppo 501 della maglia, che à ̈ infatti trasversale alla bandella 101, e che individua le due estremità 502 e 503 su cui si trovano i rebbi di giunzione, che vengono prima piegati e poi sollevati per essere rivolti verso l’esterno della sagoma, come descritto in precedenza. In particolare, i rebbi di giunzione sono prima ricavati avendo direzioni che sono trasversali alla direzione di sviluppo 501, per essere poi piegati su piani di piegatura trasversali all’asse della bandella piana, ed essere sollevati mediante piegatura della sagoma per risultare trasversali alle linee di piegatura mediante cui verrà realizzata la maglia, come sarà meglio descritto nel seguito. La Figura 6 illustra in dettaglio una variante di sagoma semilavorata 601 di una maglia secondo la presente invenzione; la sagoma semilavorata 601 corrisponde essenzialmente alla sagoma semilavorata 402, in cui tuttavia non sono ricavate le asole opzionali per il passaggio della luce all’interno della maglia.
La sagoma semilavorata 601 comprende come già illustrato in precedenza una coppia di rebbi di giunzione 602 e 603, che risultano rivolti verso l’esterno della sagoma semilavorata 601.
La sagoma semilavorata 601 comprende ulteriormente quattro griffe 604 che saranno impiegate per incastonare una pietra all’interno della maglia, una volta realizzata.
La sagoma semilavorata 601 comprende ulteriormente un primo scanso centrale 605, realizzato sul bordo inferiore della maglia, e comprende anche un rispettivo secondo scanso centrale 606 realizzato sul bordo superiore della maglia su cui si trovano anche le griffe. Gli scansi centrali 605 e 606, preferibilmente simmetrici tra loro, consentono di ridurre l’altezza della maglia per renderla compatibile con l’interasse dei rebbi di giunzione come sarà più chiaro nel seguito.
Il metodo di realizzazione della maglia prevede l’ulteriore passo di lavorazione in cui si ripiega tridimensionalmente la sagoma semilavorata 601, ovvero in cui si piega la sagoma lungo due rispettive linee di piegatura che sono ancora trasversali alla direzione di sviluppo principale della sagoma 601 stessa, per sollevare le pareti laterali della maglia.
La Figura 7 illustra la maglia 701 ottenuta mediante la piegatura sopra descritta della sagoma semilavorata 601, in cui numeri di riferimento uguali identificano i medesimi elementi.
Come à ̈ possibile apprezzare, l’ulteriore piegatura su linee trasversali alla direzione di sviluppo principale della sagoma, consente di contrapporre le estremità della maglia e realizzare un anello chiuso. In questo modo, la maglia 701 realizza una struttura sostanzialmente scatolare con quattro linee di piegatura trasversali, con spigoli curvati, senza fondo.
Le estremità della maglia da contrapporre sono perciò realizzate con un’opportuna sagomatura tra loro compatibile, per esempio come illustrato in figura. In generale, le estremità della sagoma hanno una forma tale da realizzare un accoppiamento perfetto quando la sagoma à ̈ ripiegata a formare la maglia, che può ulteriormente essere oggetto di saldatura localizzata realizzando una giunzione resistente.
Nella maglia 701 i rebbi di giunzione 603 e 604 risultano rivolti verso l’esterno, ed à ̈ possibile apprezzare che lo spessore dei rebbi di giunzione à ̈ il medesimo spessore delle pareti della maglia, dal momento che tutti questi elementi sono ricavati dalla medesima bandella metallica di spessore costante.
I rebbi di giunzione 603 e 604, una volta che le piegature sono state effettuate, risultano giacenti su rispettivi piani di piegatura che sono trasversali rispetto alle quattro linee di piegatura su cui à ̈ stata piegata la sagoma, come sopra descritto.
In particolare, l’interasse tra i piani su cui giacciono i rebbi di giunzione 603 e 604 à ̈ pari o leggermente superiore all’altezza della maglia in corrispondenza degli scansi 605 e 606, il che consente vantaggiosamente l’immagliamento in catena delle maglie, come sarà descritto nel seguito.
La maglia 701 di catena per gioielleria e oreficeria, secondo un esempio preferito di realizzazione della presente invenzione, comprende quindi pareti laterali ripiegate intorno ad un asse centrale, realizzando una forma scatolare di sezione sostanzialmente poligonale; l’interno della maglia à ̈ completamente cavo e vi à ̈ un’apertura passante in corrispondenza dell’asse centrale. Nella zona della maglia 701 comprendente le griffe 604, si realizza il castone ossia la porzione in cui à ̈ incastonata la pietra brillante. La pietra brillante appoggia su opportune superfici di appoggio ed le griffe 604, quando ripiegate verso il basso, trattengono la pietra nel castone.
La Figura 8 illustra una fase iniziale per l’immagliamento delle maglie in una catena secondo la presente invenzione. Una sagoma semilavorata 601 proveniente dallo stampaggio precedentemente descritto, viene accostata ad una maglia 701. La maglia 701 risulta preferibilmente già collegata ad una pluralità di maglie 801 immagliate tra loro a realizzare una catena.
La Figura 9 illustra una seconda fase per l’immagliamento delle maglie in una catena secondo la presente invenzione. La sagoma semilavorata 601 viene inserita, in corrispondenza dei propri scansi, all’interno dei rebbi di giunzione della maglia 701 adiacente, mediante un accoppiamento consentito dalla particolare geometria degli scansi e dei rebbi come descritto in precedenza.
La Figura 10 illustra una terza fase per l’immagliamento delle maglie in una catena secondo la presente invenzione. La maglia 701 viene ulteriormente lavorata, realizzando una piegatura dei rebbi di giunzione verso l’interno, sino a che essi non risultino tra loro sostanzialmente contrapposti. In tal modo si realizza l’immagliamento nella catena.
La maglia 701 risulta quindi immagliata, ed analoga alle maglie 801 citate in precedenza.
Preferibilmente, i rebbi di giunzione contrapposti sono saldati tra loro testa a testa mediante saldatura laser localizzata 1001 per migliorare la resistenza della catena.
La Figura 11 illustra una quarta fase per l’immagliamento delle maglie in una catena secondo la presente invenzione. La sagoma 601 viene infatti ripiegata, come descritto in precedenza, nella configurazione 701 rappresentata in figura.
Preferibilmente, si esegue una saldatura localizzata 1011 mediante saldatura laser in corrispondenza delle estremità accostate sino a contrapporsi, come descritto in precedenza per migliorare ulteriormente la resistenza della catena.
Si giunge quindi ad una configurazione della catena in cui l’immagliamento à ̈ realizzato; confrontando la Figura 11 con la Figura 8, si apprezza come le catene ivi rappresentate siano le medesime, a meno di un diverso numero di maglie. È quindi evidente che secondo la presente invenzione si può prevedere una movimentazione della catena di una distanza pari al passo della stessa, e ripetere nuovamente i passi sopra descritti per realizzare una nuova maglia.
In particolare, à ̈ possibile prevedere un dispositivo automatico per la realizzazione di maglie di catena e catene per gioielleria ed oreficeria, che comprenda mezzi configurati per realizzare il metodo descritto in precedenza. Come à ̈ possibile comprendere, una maglia oggetto della presente invenzione si presta ottimamente ad essere realizzata mediante macchinari completamente automatizzati, secondo un processo “in sequenza†per creare una catena di maglie fra loro collegate. L’efficacia del metodo di realizzazione di una maglia per catena secondo la presente invenzione fa si che, vantaggiosamente, anche taluni macchinari preesistenti possano essere adattati e riconfigurati a realizzare il metodo proposto.
Una catena per gioielleria od oreficeria comprendente una pluralità di maglie realizzate secondo la presente invenzione risulta decisamente robusta, poiché la sollecitazione derivante dall’inserimento della pietra brillante nel castone si distribuisce uniformemente lungo tutto il bordo della maglia, senza che vi siano spigoli liberi che indeboliscono la struttura.
Inoltre, il collegamento tra le maglie mediante rebbi di giunzione che si accoppiano con rispetti scansi di una maglia adiacente consente alla catena, quando indossata come collana, di rimanere nella posizione corretta, ossia con le pietre brillanti esposte e senza torsioni intorno all’asse longitudinale.
Oltre ad un risparmio di materiale, una maglia di catena realizzata secondo la presente invenzione consente di ottenere anche una riduzione dell’altezza della maglia stessa, a circa 1.10 mm. Questa modifica di proporzioni, ottenibile vantaggiosamente mediante il metodo oggetto della presente invenzione, contribuisce ulteriormente a migliorare il comportamento della catena quando indossata come collana, con una minor tendenza a ribaltarsi su se stessa.
Considerando la descrizione della presente invenzione relativa a forme di realizzazione preferite e vantaggiose, à ̈ evidente al tecnico del ramo che sono possibili ulteriori modifiche e varianti dell’invenzione.
Per esempio, à ̈ evidente che si potrebbero realizzare maglie con una sezione diversa da quella qui descritta, per esempio rettangolare o circolare, o esagonale o ottagonale, realizzando forme anche più complesse come per esempio ellittiche o lobate, semplicemente prevedendo una diversa piegatura della sagoma piana, su almeno una linea di piegatura.
Inoltre, qualora le dimensioni della maglia consentano tale lavorazione, sarebbe possibile prevedere un numero di rebbi di giunzione superiore a due, tipicamente sempre a coppie.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la realizzazione di una maglia di catena per gioielleria od oreficeria, comprendente i passi di: - ritagliare (202, 203, 205, 206) una sagoma (207, 601) da una bandella metallica piana (101), detta sagoma (207, 601) avente una direzione di sviluppo principale (501) che individua due estremità (502, 503) di detta sagoma (207, 601), in cui detta sagoma comprende almeno due rebbi di giunzione (602, 603), ciascuno di detti almeno due rebbi di giunzione (602, 603) essendo situato ad una rispettiva di dette due estremità (502, 503), detti rebbi di giunzione essendo disposti su detta bandella metallica piana (101) in una direzione trasversale a detta direzione di sviluppo principale (501); - piegare (301, 302) detti almeno due rebbi di giunzione (602, 603) per portarli su rispettivi piani di piegatura che sono trasversali al piano di detta bandella metallica piana (101); - piegare (303, 304) detta sagoma (401, 701) lungo almeno una linea di piegatura che à ̈ trasversale a detta direzione di sviluppo principale (501), realizzando la contrapposizione di dette due estremità (502, 503) per richiudere detta maglia (701), in cui detti rebbi di giunzione (602, 603) risultano rivolti verso l’esterno di detta maglia (701).
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui si esegue una cesoiatura di ciascuno di detti rebbi di giunzione (602, 603) per agevolare detta piegatura (301, 302) di detti almeno due rebbi di giunzione (602, 603), ed in cui detti almeno due rebbi di giunzione (602, 603) sporgono da bordi opposti di detta sagoma (207) su detta bandella metallica piana (101) rispetto a detta direzione di sviluppo principale.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta sagoma (207) comprende almeno uno scanso centrale (605, 606) atto a ridurre l’altezza di detta maglia (601, 701), ed in cui detti rispettivi piani di piegatura sono diversi tra loro ed aventi una distanza uguale o superiore a detta altezza di detta maglia (601, 701) presso detto almeno uno scanso centrale (605, 606).
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 3, ulteriormente comprendente il passo di: inserire detti almeno due rebbi di giunzione (602, 603) in uno scanso di una corrispondente maglia adiacente (601), per realizzare detta catena (801).
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 4, ulteriormente comprendente il passo di: piegare ulteriormente detti almeno due rebbi di giunzione (602, 603) intorno a detta maglia adiacente (601) sino a contrapporsi tra loro per realizzare un immagliamento di detta catena (801), in cui detti rebbi di giunzione (602, 603) sono preferibilmente saldati (1001) tra loro testa a testa.
  6. 6. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui dette estremità (502, 503) contrapposte hanno forma tra loro compatibile quando accostate, ed ulteriormente comprendente il passo di: saldare (1011) tra loro dette estremità contrapposte.
  7. 7. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detta maglia (701) comprende almeno quattro di dette linee di piegatura trasversali, risultando di forma sostanzialmente scatolare una volta richiusa.
  8. 8. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, ulteriormente comprendente i passi di: movimentare detta maglia di una distanza pari al passo di detta catena (801), e ripetere i passi precedenti per creare una catena (801) di maglie in sequenza.
  9. 9. Maglia di catena (701) per gioielleria od oreficeria, comprendente: - un corpo centrale avente una sagoma (207) ritagliata da una bandella metallica piana (101), detta sagoma (207) avente una direzione di sviluppo principale (501) che individua due estremità (502, 503) di detta sagoma (207), in cui detta sagoma à ̈ piegata lungo almeno una linea di piegatura che à ̈ trasversale a detta direzione di sviluppo principale (501), realizzando la contrapposizione di dette due estremità (502, 503) per richiudere detta maglia (701), - ed ulteriormente comprendente almeno due rebbi di giunzione (602, 603) rivolti verso l’esterno di detta maglia (701), ciascuno di detti almeno due rebbi di giunzione (602, 603) essendo situato ad una rispettiva di dette due estremità (502, 503), caratterizzato dal fatto che: detti rebbi di giunzione (602, 603) sono ricavati in detta bandella metallica piana (101) aventi direzioni trasversali a detta direzione di sviluppo principale (501), in cui detti almeno due rebbi di giunzione sono ulteriormente ripiegati (301, 302) su rispettivi piani di piegatura che sono trasversali rispetto a detta almeno una linea di piegatura lungo cui à ̈ piegata (303, 304) detta sagoma.
  10. 10. Maglia secondo la rivendicazione 9, in cui detti rebbi di giunzione (602, 603) comprendono una porzione cesoiata di pezzo ricavata da bordi opposti di detta sagoma rispetto a detta direzione di sviluppo principale (501).
  11. 11. Maglia secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui detta maglia (601, 701) comprende almeno uno scanso centrale (605, 606) che ne riduce l’altezza, ed in cui l’interasse tra detti rebbi di giunzione (602, 603) à ̈ uguale o superiore a detta altezza di detta maglia presso detto almeno uno scanso centrale (605, 606).
  12. 12. Maglia secondo la rivendicazione 11, in cui detti rebbi di giunzione (602, 603) e detto almeno uno scanso centrale (605, 606) sono atti ad essere accoppiati tra maglie adiacenti (801), per realizzare una catena.
  13. 13. Maglia secondo la rivendicazione 12, in cui detti rebbi di giunzione (602, 603)sono atti ad essere ripiegati intorno a detta maglia adiacente (601) sino a contrapporsi tra loro, comprendenti preferibilmente una saldatura (1001) testa a testa tra loro.
  14. 14. Maglia secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 13, in cui dette estremità contrapposte (502, 503) sono accostate essendo di forma compatibile tra loro, ed in cui dette estremità contrapposte comprendono preferibilmente una saldatura (1011) tra loro.
  15. 15. Maglia secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 14, comprendente almeno quattro di dette linee di piegatura trasversali, in cui detto corpo centrale ha forma sostanzialmente scatolare, avente preferibilmente sezione trasversale di forma circolare oppure poligonale, con o senza angoli smussati.
  16. 16. Maglia secondo la rivendicazione 15, ulteriormente comprendente una pluralità di griffe (604) atte a trattenere almeno una pietra all’interno di detto corpo centrale, dette griffe (604) essendo posizionate in corrispondenza di almeno una superficie di appoggio ricavata su almeno un bordo di detta sagoma (207) diverso da dette estremità (502, 503).
  17. 17. Maglia secondo la rivendicazione 15 o 16, in cui lo spessore di detti rebbi di giunzione (602, 603) Ã ̈ il medesimo spessore delle pareti di detto corpo centrale.
  18. 18. Catena per gioielleria o oreficeria, comprendente una pluralità di maglie (801) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 17.
  19. 19. Dispositivo per la realizzazione di maglie di catena per gioielleria od oreficeria, comprendente mezzi configurati per realizzare maglie secondo il metodo di una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8.
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